Tanti fedeli della comunità di Santa Maria del Rivo, gli scuot d’Europa, i giovani dell’oratorio, le suore Ravasco, catechisti e animatori pastorali, hanno partecipato alla solenne celebrazione per i 350 anni della consacrazione della chiesa vecchia, che è stata restaurata esternamente in occasione di questo anniversario, e per la solenne Incoronazione della Venerata Immagine di Santa Maria del Rivo con il Bambino.
La celebrazione nella grande aula sacra della chiesa nuova è stata presieduta dal vescovo Francesco Soddu, concelebrata dal vicario generale della diocesi don Salvatore Ferdinandi, dal parroco don Marco Decesaris, da don Enrico D’Urso viceparroco e da altri sacerdoti della vicaria. Al termine della litirgia eucaristica, il vescovo e sacerdoti si sono recati in processione nella chiesa antica, dove è custodita l’immagine di Maria, per la cerimonia dell’incoronazione.
La storia narra che nel 1668 questa immagine, dai tratti ancora cinquecenteschi, iniziò a prodigare grazie e miracoli. Questi fenomeni erano spesso associati all’acqua del torrente Rio, che scorreva nei pressi con la quale venivano benedetti i malati. Le numerose grazie ottenute dall’immagine la portarono a essere invocata come “Madonna del Soccorso” o più amorevolmente “Madonna del Rio”. L’allora vescovo di Terni Pietro Lanfranconi, informato dei fatti e del notevole concorso di fedeli che affluiva per venerare la sacra immagine, decise di costruire una chiesa la cui prima pietra fu posta il 25 agosto 1671. L’immagine mariana fu traslata sulla parete dell’altare maggiore. E’ proprio lì che oggi è stata posta la corona all’eggige da parte del vescovo Soddu.
“Il gesto, il rito della incoronazione della immagine della Madonna – ha ricordato il vescovo nell’omelia – ci collega al quinto mistero della Gloria: appunto l’incoronazione di Maria Santissima. Tuttavia al di là del gesto, esso racchiude la verità ultima definitiva e totale della gloria del Paradiso, della vita eterna, della quale Maria è fulgida immagine, per noi e per l’umanità intera. Il gesto dunque dell’incoronazione sia l’impegno affinché nella nostra vita la fede che professiamo sia sempre, così come appreso dalle letture di oggi: sempre manifestata concretamente attraverso le opere buone; esse siano il coronamento della nostra fede, così come l’incoronazione di Maria è il suggello della sua fede totale ed incondizionata”.
L’OMELIA DEL VESCOVO
La celebrazione si è conclusa con il canto dell’Inno alla Madonna del Rivo, composto per l’occasione dal maestro don Sergio Rossini ed eseguito dal coro parrocchiale. Al vescovo è stato donato un anello episcopale con incisa l’immagine della Madonna del Rivo e l’incisione commemorativa del maestro Zavoli.
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