Sì è spento il 28 maggio, all’età di 86 anni, a Bologna a causa di un malore improvviso Mons. Ernesto Vecchi, Vescovo Ausiliare Emerito di Bologna e già amministratore apostolico della diocesi di Terni-Narni-Amelia. L’annuncio è stato dato nella Cattedrale di Bologna.
Il vescovo Francesco Antonio Soddu, i presbiteri e il popolo di Dio della Diocesi di Terni-Narni-Amelia esprimono profondo cordoglio per il ritorno alla Casa del Padre dell’amato Vescovo Ernesto ed impetrano dal Signore la ricompensa del gaudio eterno per essere stato tra noi servo fedele e giusto.
La Messa esequiale sarà celebrata martedì 31 maggio alle ore 10 nella Cattedrale di Bologna.
Mons. Ernesto Vecchi era nato il 4 gennaio 1936 a San Matteo della Decima. Ordinato sacerdote dal Card. Lercaro nel 1963, ne divenne segretario particolare, fino al 1969. Dal 1969 all’89 è stato parroco al Cuore Immacolato di Maria a Borgo Panigale.
L’11 dicembre 1987 il Cardinale Giacomo Biffi lo nominò pro-vicario generale della diocesi e moderator curiæ.
Il 18 luglio 1998, fu eletto vescovo titolare di Lemellefa e ausiliare dell’arcivescovo di Bologna, da San Giovanni Paolo II. Ricevette l’ordinazione episcopale dal Cardinale Giacomo Biffi il 13 settembre successivo.
Il 28 maggio 2004 fu nominato vicario generale dal Cardinale Carlo Caffarra, incarico che esercitò fino all’8 febbraio 2011, quando Benedetto XVI accolse la sua rinuncia per motivi di età.
Il 2 febbraio 2013 Papa Francesco lo nominò Amministratore Apostolico della diocesi di Terni-Narni-Amelia, incarico che terminò il 21 giugno 2014.
Le tante attestazioni di cordoglio per la morte di mons. Ernesto Vecchi Vescovo Ausiliare Emerito di Bologna e già amministratore apostolico della diocesi di Terni-Narni-Amelia, avvenuta il 28 maggio, all’età di 86 anni, a causa di un malore improvviso, mostrano come il vescovo Ernesto sia rimasto nel cuore dei ternani, narnesi e amerini. La profonda fede, la sapienza e cultura, l’intraprendenza e concretezza pastorale, la schiettezza e affabilità, unite a quella grande capacità comunicativa e di ascolto, espressa nelle omelie intense e coinvolgenti, negli scritti e nelle interviste televisive, hanno lasciato semi di speranza nella diocesi. Mons. Vecchi è stato testimone attivo del Concilio Vaticano II che ha vissuto a fianco del card. Lercaro come segretario particolare.
A Terni è arrivato l’8 febbraio del 2013, mostrando da subito apprezzamenti per la chiesa diocesana e la comunità, definendola “gente di pasta buona”, quasi un motto che lo ha portato sempre più ad essere tra le persone nelle celebrazioni, in fabbrica, nelle parrocchie, nelle scuole, insieme alle istituzioni cittadine, con i giornalisti e comunicatori con i quali ha avuto sempre un rapporto diretto e dialettico, tra coloro che protestavano per l’apertura del dormitorio della Caritas in via Vollusiano, fino alla la festa per i suoi 50 anni di sacerdozio e all’udienza speciale a Roma il 20 marzo 2014 con Papa Francesco in occasione dei 130 anni dell’acciaieria di Terni, qualche mese prima della fine del suo ministero quale amministratore apostolico, con la nomina a vescovo di Terni-Narni-Amelia di padre Giuseppe Piemontese. A proposito del lavoro diceva: “Questa fase di grave crisi occupazionale va affrontata con gli strumenti della creatività e della solidarietà: la creatività di imprenditori e artigiani coraggiosi, che guardano al futuro con fiducia e speranza; la solidarietà fra tutte le componenti della società, che rinunciano a qualcosa e adottano uno stile di vita più sobrio, per aiutare quanti si trovano in una condizione di necessità”.