L’Avvento è il periodo dell’anno liturgico dedicato alla carità, tempo propizio per tornare a riflettere sull’accoglienza dell’amore di Dio; un tempo forte di attesa, di un compimento di ciò che è già presente per i cristiani, l’amore di Dio.
La raccolta di Avvento della Caritas diocesana si terrà nella “Domenica Gaudete” l’11 dicembre 2022 in tutte le parrocchie della diocesi per le famiglie in difficoltà.
Quest’anno la Raccolta di Carità vedrà due modalità:
la RACCOLTA ECONOMICA PER IL CARO BOLLETTE con la raccolte delle offerte delle Messe domenicali e le offerte tramite il sito della Caritas Diocesana www.caritasterni.it, causale “Emergenza Bollette”
Ci sarà poi la RACCOLTA DI ALIMENTI – pasta, olio e scatolame – nelle Chiese e all’Emporio Solidale, in via Vollusiano, la mattina dal lunedì al venerdì.
La raccolta di alimenti si è resa necessaria in quanto con l’Emporio della Solidarietà Diocesano in quest’anno ha assorbito la maggior parte delle necessità degli ucraini fuggiti dalla guerra, affinchè non si riversasse troppo sulle parrocchie: ogni mese sono stati aiutati 600/700 ucraini soprattutto donne e bambini. Questo sforzo, non preventivato a inizio anno, ha esaurito le risorse e a fine anno c’è bisogno del sostegno di tutti per continuare il servizio ordinario più quello straordinario.
“Sentiamo nostre le parole di Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Poveri – ricorda il direttore diocesano della Caritas padre Stefano Tondelli -, in cui ci invita a non cedere nella carità e a rinnovare le nostre motivazioni alla condivisione affinché nessuno soffra: “Qualche mese fa, il mondo stava uscendo dalla tempesta della pandemia, mostrando segni di recupero economico che avrebbe restituito sollievo a milioni di persone impoverite dalla perdita del lavoro. Si apriva uno squarcio di sereno che, senza far dimenticare il dolore per la perdita dei propri cari, prometteva di poter tornare finalmente alle relazioni interpersonali dirette, a incontrarsi di nuovo senza più vincoli o restrizioni. Ed ecco che una nuova sciagura si è affacciata all’orizzonte, destinata ad imporre al mondo un scenario diverso…Oggi più si protrae il conflitto in Ucraina, più si aggravano le sue conseguenze. I popoli che accolgono fanno sempre più fatica a dare continuità al soccorso; le famiglie e le comunità iniziano a sentire il peso di una situazione che va oltre l’emergenza. È questo il momento di non cedere e di rinnovare la motivazione iniziale. Ciò che abbiamo iniziato ha bisogno di essere portato a compimento con la stessa responsabilità. La solidarietà, in effetti, è proprio questo: condividere il poco che abbiamo con quanti non hanno nulla, perché nessuno soffra”.