«La processione con cui abbiamo dato inizio a questa liturgia domenicale non aveva solo lo scopo di prendere in mano gli ulivi per glorificare Gesù, ma voleva soprattutto porre a ciascuno di noi una domanda: vuoi muovere i tuoi passi nella settimana santa? Vuoi davvero entrare con Gesù a Gerusalemme, accoglierlo nella tua vita e poi seguirlo fedelmente?». Con queste parole l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo ha avviato l’omelia nella Domenica delle Palme, 23 marzo 2024. La cerimonia è iniziata in Piazza Duomo con la benedizione dei ramoscelli di ulivo e la lettura di un brano evangelico; poi c’è stato l’ingresso processionale in Cattedrale per la celebrazione eucaristica, che si distingue per la lunga lettura della Passione di Gesù. In questa domenica, infatti, si ricorda l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme per andare incontro alla morte, ed inizia così la Settimana Santa durante la quale si rievocano gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo e vengono celebrate la sua Passione, Morte e Risurrezione. Col Presule hanno concelebrato don Bruno Molinari e padre Gregorio Lwaba Mambezi, oad. Il servizio all’altare è stato curato dai seminaristi e dai ministranti, coordinati dal cerimoniere don Pier Luigi Morlino. La liturgia è stata animata dalla corale della Pievania di S. Ponziano diretta da Paola Grappasonni, con all’organo Angelo Silvio Rosati. Erano presenti i ragazzi della catechesi della Pievania, che hanno raggiunto la Cattedrale a piedi dalla chiesa di S. Gregorio. Alla Messa c’era anche il vice presidente del Consiglio comunale di Spoleto Sergio Grifoni.
L’omelia dell’Arcivescovo. «Gesù – ha detto mons. Boccardo – entra in Gerusalemme sopra un asino, non sopra un cavallo né su un carro da guerra, perché il suo intento non è bellicoso e dominatore. Si tratta quindi di un re che trasmette un’immagine non di potenza o di dominio, bensì di servizio: Gesù si presenta come il pastore buono e mite che le pecore riconoscono e al quale si avvicinano con grida di gioia e di giubilo. La folla esce incontro a Gesù in questo modo perché comprende che solo lui può realizzare la speranza del popolo, che solo da lui, re d’Israele, benedetto, ci si può aspettare salvezza e non da Gerusalemme, non dal tempio o dai capi della città». Quindi l’appello dell’Arcivescovo ai tanti fedeli presenti in Duomo: «Anche noi dobbiamo ogni volta re-imparare ad accogliere Gesù come colui che vuole entrare nella nostra vita per liberarci dalla schiavitù e dalle angosce di morte che ci attanagliano; all’opera di liberazione sociale e politica, propria di un impegno laico, Gesù invia coloro che sono redenti e battezzati, mentre lui ci offre la liberazione fondamentale, primordiale. Vuole davvero salvare la nostra vita, e però la salva servendoci, non sottomettendoci. Gesù, quindi, entrando a Gerusalemme su un asinello, mostra che è davvero re e insieme che la sua regalità è fondata sulla pace, sull’umiltà e sulla mitezza; viene a servire e a prendere su di sé i pesi della gente, non a gestire un potere. E gli apostoli non comprendono. Non è forse vero che anche noi facciamo fatica ad accettare una simile forma di regalità, preferendo usare i carri e i cavalli di guerra? Come non pensare, a questo proposito, alle guerre e agli attentanti che feriscono continuamente l’umanità, mezzi iniqui con i quali si pretende di esercitare un dominio sugli uomini e sui popoli? E ancora: non è forse vero che il servire, come elemento fondamentale del modo con cui Gesù si avvicina a noi, è difficile e ostico da accettare?».
Le celebrazioni della Settimana Santa presiedute dall’Arcivescovo. Mercoledì 27 marzo: alle ore 18.30, Messa crismale in Duomo; giovedì 28 marzo: alle 18.30, S. Messa in Coena Domini in Duomo; venerdì 29 marzo: alle 15.00, Via crucis alla Casa Famiglia O.A.M.I. di Baiano di Spoleto con le persone diversamente abili; alle 18.30, Liturgia della Passione in Duomo; alle 21.00, Via crucis al Giro della Rocca; sabato 30 marzo: alle 22.00, Veglia Pasquale in Duomo; domenica 31 marzo: alle 9.00 Messa all’Hospice di Spoleto; alle 11.30, Santa Messa in Duomo.