L’Ufficio diocesano per la pastorale familiare di Perugia-Città della Pieve ha promosso, a partire dallo scorso marzo, quattro appuntamenti in preparazione al X Incontro mondiale delle famiglie, in programma a Roma dal 22 al 26 giugno 2022, per sensibilizzare le comunità locali a questo significativo evento della Chiesa universale. La famiglia, cellula prima e vitale della società, sottolineano i coniugi Roberta e Luca Convito, responsabili della Pastorale familiare diocesana, «può offrire al mondo un contributo insostituibile: diffondere attorno a sé il “profumo” dell’amore di Gesù nel mettere in pratica gli insegnamenti evangelici nella vita non solo ecclesiale e di fede, ma anche “laica” della società per una sana costruzione del nostro Paese a partire dal basso, dalle comunità locali».
A tal proposito si è svolto a Castiglione del Lago (Pg), lo scorso fine settimana, il secondo appuntamento in vista del X Incontro mondiale, presso “La Casa del Giovane”, rivolto a sposi, fidanzati e operatori di pastorale familiare. Nel primo appuntamento tenutosi a Perugia, presso il complesso parrocchiale di San Barnaba, mons. Carlo Rocchetta, responsabile della “Casa della Tenerezza” in Montemorcino di Perugia, aveva parlato di «Vocazione e famiglia: chiamati alla santità», traendo dal capitolo 4 della Gaudete et Exsultate, sei caratteristiche fondamentali per crescere nella santità sia come coppia che in famiglia. Mentre, nell’incontro lacustre i coniugi Convito hanno offerto una riflessione sul tema “Nazareth: rendere normale l’amore”. Hanno mostrato «la Sacra Famiglia come prototipo di ogni famiglia, poiché – hanno spiegato – pur essendo unica, ha vissuto un’esistenza normale nella quale si sono sperimentati i valori umani e religiosi: amore e tenerezza, fedeltà e generosità, silenzio e mutuo aiuto, amore per il lavoro ben fatto, fede in Dio e docilità alla sua volontà, preghiera assidua e obbedienza nella libertà».
«La piccola comunità di Nazareth – hanno aggiunto – rappresenta il sacramento della venuta di Dio tra noi (RC 21), piccola comunità di salvezza inserita nella storia dell’umanità. Con lo sguardo rivolto alla Sacra Famiglia e seguendone l’esempio, gli sposi possono rendere la loro quotidianità familiare una culla di vita dove far nascere Gesù ogni giorno, una “mangiatoia” dove dopo la fatica si può attingere alla sorgente dell’amore, ricevere cura e custodia, imparare a fare pace dopo i litigi».
Vivace è stato anche il dibattito nel tempo dedicato agli interventi dei partecipanti, in cui sono emerse richieste in merito all’incremento delle attività dedicate ai gruppi famiglia e agli adolescenti.
Al termine è stato annunciato il terzo appuntamento, in calendario domenica 15 maggio, dedicato alla famiglia allargata, la fecondità legata all’affido familiare e all’adozione, in collaborazione con il Garante dell’Infanzia e il Comune di Perugia.