Perugia: “San Costanzo cambia colore” venendo pastoralmente incontro a giovani e a lavoratori

«“San Costanzo cambia colore” è il titolo che abbiamo dato al progetto pastorale con cui vogliamo venire incontro a giovani, studenti universitari, lavoratori residenti e di passaggio e non solo, nel solco della recente Lettera pastorale del nostro arcivescovo Ivan Maffeis, “Il coraggio dei passi”, in cui ci esorta, ci incoraggia, ci stimola ad essere sempre più comunità in cammino nell’evangelizzare e nell’essere missionaria». Ad annunciarlo è il parroco moderatore della 2a Unità pastorale dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, don Luca Delunghi, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale giovanile, nel presentare questa iniziativa che prenderà il via il giorno seguente la festa del Santo patrono Costanzo, martedì 30 gennaio, alle ore 7.20, con la celebrazione eucaristica, presso la basilica di San Costanzo, rivolta a quanti, prima di andare al lavoro o a lezione, vorranno raccogliersi in preghiera, ascoltare la Parola di Dio e ricevere la comunione; celebrazione che si terrà ogni settimana, dal lunedì al venerdì.

A messa senza fretta. Altro significativo appuntamento, in calendario il martedì, alle ore 18.30, sempre a San Costanzo, è la “Messa senza fretta” per i giovani (18-30 anni d’età), «per vivere un tempo di silenzio (15 minuti) dopo aver ascoltato il Vangelo», spiega don Luca Delunghi, che aggiunge: «L’occasione che ti viene data è quella di fermarti e riflettere su quello che abita il tuo cuore a partire dalla Parola di Dio. L’abbiamo denominata “Messa senza fretta” riprendendo l’iniziativa avviata dai Gesuiti in diverse città italiane ed europee, dando ai giovani l’opportunità di avere all’interno della messa un tempo cospicuo di silenzio con la provocazione di due domande di volta in volta».

Riqualificare la vita ecclesiale. Questo progetto, nel suo complesso, è una importante iniziativa pastorale rivolta anche a tutti i fedeli. «È un progetto – precisa il parroco moderatore – frutto di un “sondaggio e ricerca-studio” della partecipazione dei fedeli, che non è un problema di numeri, bensì di riqualificazione della vita ecclesiale delle nostre comunità. Pertanto abbiamo inteso modificare anche gli orari delle messe e, soprattutto, darci degli obiettivi pastorali da raggiungere in ambito di nuova evangelizzazione, missione, catechesi, liturgia e carità».

Al passo con i tempi. Le parrocchie della 2a Unità pastorale, con “capofila” la parrocchia di San Costanzo, hanno inteso mettersi pastoralmente al passo con i tempi anche con i cambiamenti sociali vissuti da quanti vivono o transitano nei loro quartieri, quelli che formano quest’’Unità pastorale, la più popolosa dell’Archidiocesi con 16mila residenti, oltre a numerosi studenti fuori sede che frequentano i Dipartimenti universitari di Agraria, Scienze motorie e Veterinaria (quest’ultimo è situato di fronte alla basilica di San Costanzo). Sono le parrocchie di San Costanzo, Santa Maria di Colle, San Ferdinando, Santi Biagio e Savino, Sant’Antonio, Santo Spirito e San Domenico.

Al servizio degli universitari. Con la presenza di tre frequentati dipartimenti d’Ateneo, l’Unità pastorale ha inteso rivolgere il suo sguardo anche a studenti offrendo loro, presso la canonica di San Costanzo, degli spazi per ospitarli e per realizzare una “aula-studio” pensata e gestita con loro (chi vuole partecipare al progetto può contattare don Luca Delunghi al 346.8942202). Questo per creare una maggiore “rete-sinergia” con la Pastorale universitaria operante già in due delle parrocchie costituenti la 1a Unità pastorale, San Donato all’Elce e di Sant’Agostino i cui territori insistono nella “cittadella universitaria”. «Siamo venuti incontro agli studenti fuori sede e a tutti i giovani modificando gli orari delle messe festive da tenersi di sera – spiega il parroco –, perché i giovani, vivendo il sabato sera da giovani, la domenica mattina non vanno a messa, come accade nella parrocchia di Elce dove da tempo si tiene una messa festiva serale».

Attenzione per i lavoratori. Non vengono trascurati nemmeno quanti la mattina, prima di andare al lavoro, voglio partecipare alla messa feriale. «Per le lavoratrici e i lavoratori che risiedono o che transitano nei nostri quartieri (quello di via della Pallotta è prossimo agli svincoli del “Raccordo autostradale Perugia-Bettolle” da dove quotidianamente arrivano migliaia di “pendolari” in città, n.d.r.), c’è la celebrazione eucaristica in San Costanzo, alle ore 7.20, dal lunedì al venerdì, a cui sono invitati a partecipare anche gli studenti universitari prima di andare a lezione».