«Stiamo assistendo ad un cambiamento d’epoca forte. Avvertiamo la necessità di creare una nuova cultura, un nuovo modo di intendere l’umano e la realtà che ci circonda senza escludere niente e nessuno». Ne è convinto il vescovo ed amministratore diocesano di Perugia-Città della Pieve mons. Marco Salvi, intervenendo, in una gremita Sala dei Notari del Palazzo dei Priori del capoluogo umbro, martedì sera 21 giugno, alla proiezione del docufilm “Vivere senza paura nell’età dell’incertezza” prodotto dal Meeting per l’Amicizia dei Popoli nel 2021 in occasione della sua 42° edizione. Presenti tra il pubblico il cardinale Gualtiero Bassetti e il sindaco Andrea Romizi.
Riscoprire la vera natura dell’io. «Il tempo che ci sta davanti – ha proseguito mons. Salvi – è un avvento: un tempo che è la strada buona nel quale il Signore ci viene incontro per camminare con noi e, tutto quello che costruiamo e che ci accadrà dipenderà dalla nostra volontà di procedere mano nella mano con il Signore, autore della vita. L’umanità del Verbo che si è fatto carne ci strappa dalla solitudine paurosa e dall’arroganza delirante e ci fa guardare a noi stessi come a una realtà buona e destinata al bene. La scommessa principale – ha evidenziato il presule – è quella di vivere il nostro tempo, così segnato dall’incertezza, come un’insostituibile opportunità per riscoprire la vera natura dell’io, la sua sete di verità, giustizia e bontà».
Il docufilm proiettato. E’ un percorso che comprende le testimonianze di Julián Carrón, docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione dal 2005 al 2021, Charles Taylor, professore emerito di filosofia alla McGill University di Montreal, e Rowan Williams, professore emerito di pensiero cristiano contemporaneo all’University of Cambridge e Arcivescovo di Canterbury, primate d’Inghilterra dal 2002 al 2012, continuamente intrecciate a provocazioni, fatti e domande riguardanti il mondo contemporaneo
Un dialogo su l’età secolare. Dopo la proiezione si è tenuto un dialogo, moderato dal prof. Mauro Bove, tra lo stesso Julian Carrón e il prof. Maurizio Oliviero, rettore dell’Università degli studi di Perugia. Tra i relatori si è sviluppato un dialogo a partire dai contenuti del docufilm su l’età secolare in cui viviamo, segnata per molti versi da un senso di diffusa incertezza e che allo stesso tempo si presenta come una grandissima opportunità per riscoprire la vera natura dell’io, la sua sete di verità, giustizia e bontà, e, al tempo stesso, l’originalità dell’avvenimento cristiano.
Gli interrogativi più scomodi. Un dialogo che, partendo dalle esperienze umane e personali di Carron e Oliviero, senza censurare nessuna domanda attinente all’umano, ha permesso di affrontare anche gli interrogativi più scomodi accolti, senza paura, come fattori indispensabili di approfondimento dell’avventura umana.