Perugia nel tempo del “Covid-19” la sperimentazione di una «clausura forzata», la lettera delle clarisse

Le sorelle Clarisse del Monastero di Sant’Agnese di Perugia, con una lettera (pubblicata nel loro sito: www.clarisseperugia.it), hanno inviato un pensiero alla cittadinanza per assicurare la loro vicinanza a tutti, in questo periodo di dura prova a causa del “Covid-19”.

Domande e silenzi. «Probabilmente – scrivono – ciascuno di voi sta sperimentando una clausura forzata, che in qualche modo vi accomuna a noi!». Inoltre suggeriscono che ai tanti «perché?», che l’umanità si sta ponendo in questi giorni, non ci sono «risposte» da dare, ci sono domande e silenzi da condividere.

Eucaristia e preghiera. Alla loro quotidiana preghiera, le Clarisse aggiungono dei momenti di Adorazione eucaristica in più e il loro pensiero va a quanto fece santa Chiara di fronte all’incombere del flagello dei saraceni o alle truppe di Vitale d’Aversa che voleva espugnare Assisi. L’unica “arma” della Santa fu l’Eucaristia, sostenuta dalla preghiera.

Sguardo al Crocifisso. Le Clarisse chiedono ai credenti di unirsi alla loro preghiera, lo chiedono a tutti: bambini, giovani, adulti e anziani e di non lasciarsi portare via la speranza, di non lasciare che la disperazione «alberghi il nostro cuore, ma volgiamo lo sguardo fiducioso al Crocifisso che in questo tempo di Quaresima dovrebbe stare davanti ai nostri occhi».

Operatori socio-sanitari. Non da ultimo le Clarisse riservano ringraziamenti e preghiera particolari a tutti quelli che in ambito sanitario e sociale si spendono al servizio della comunità. E concludono con un abbraccio affettuoso: «Il Signore ci benedica tutti, benedica le vostre famiglie, tenga lontano il pericolo; la Vergine Madre interceda per tutti».