Perugia – la “Giornata della Carità” dedicata alle tante famiglie in difficoltà a reperire alimenti e generi di prima necessità. L’arcivescovo Ivan Maffeis: «Al compito di Governo, Regione e Comuni, è indispensabile che si unisca anche la nostra solidarietà».

La Chiesa che è in Perugia-Città della Pieve si appresta a vivere la sua “Giornata della Carità”, nella III Domenica di Avvento, domani 11 dicembre, sensibilizzando comunità parrocchiali e non solo, a sostenere le emergenze più acute, come le tante famiglie che incontrano serie difficoltà a reperire alimenti e generi di prima necessità. La Caritas diocesana promuove nel periodo d’Avvento-Natale la campagna di raccolta fondi denominata “Una Spesa per Tutti”, incoraggiata e sostenuta dall’arcivescovo Ivan Maffeis a cui ha dedicato una sua lettera-messaggio inviata nel fine settimana a parroci e loro comunità parrocchiali (il testo è consultabile sul sito: www.diocesi.perugia.it (“sezione arcivescovo-lettere”).

Le ferite di una pandemia economica e sociale. Mons. Maffeis ha preso lo spunto dalla visita al Santuario della Madonna della Carraia e all’adiacente Centro di ascolto della Caritas zonale, nel comune di Castiglione del Lago, per offrire una riflessione attualizzando la storia dell’evento miracoloso che portò alla costruzione del seicentesco luogo di culto mariano, raccontata da don Leonardo Romizi, parroco e vicario episcopale della VII Zona pastorale, quello della boccia scagliata con rabbia contro l’affresco raffigurante la Vergine Maria da cui ne sarebbero sgorgate lacrime abbondanti. «Tante famiglie – scrive l’arcivescovo – oggi si trovano ferite da una pandemia economica e sociale, che – proprio come è stato per il volto della Madonna – colpisce al pari di una boccia, scagliata con ira. E mentre don Marco (Briziarelli, direttore Caritas diocesana, n.d.r.) racconta che sono circa 1800 quelle in fila alla Caritas per essere aiutate a mangiare, pagare le bollette e l’affitto, il pensiero va a quante, forse per pudore, restano ancora invisibili ai nostri occhi…».

Il senso della raccolta fondi. «È doveroso incalzare le Istituzioni – prosegue mons. Maffeis nella lettera –, perché facciano ogni sforzo per contrastare le distorsioni che generano diseguaglianze e miseria; doveroso, ma non sufficiente. Al compito di Governo, Regione e Comuni, è indispensabile che si unisca anche la nostra solidarietà. È questo il senso della raccolta fondi che, in questa terza domenica d’Avvento, mira ad assicurare a tutti la possibilità di fare la spesa: a noi di donarla, ad altri di riceverla. L’obiettivo che ci diamo è quello di raggiungere la cifra di 200mila euro, pari a quella che quest’anno la nostra Caritas ha destinato all’acquisto di oltre 360 tonnellate di cibo e generi di prima necessità. La condivisione consentirà anche ai poveri di cantare il loro “gloria a Dio nell’alto dei cieli”; anzi, potremo finalmente cantarlo insieme».

Solo la carità ci fa essere creduti. L’arcivescovo conclude il suo messaggio scrivendo: «Se avessi avuto bisogno di conferme, nel rientrare in sagrestia sbatto contro le parole di don Tonino Bello, che si affacciano dal cartellone, appeso alla parete del Santuario della Carraia: “Se la fede ci fa essere credenti e la speranza ci fa essere credibili, è solo la carità che ci fa essere creduti”».

Come contribuire alla raccolta fondi. Quanti desiderano sostenere la campagna “Una Spesa per Tutti”, possono farlo inviando un contributo in denaro a: Fondazione di Carità San Lorenzo – Iban: IT30P0344003000000000161500 – causale: Empori della Solidarietà.