Sono interessate 13 Scuole primarie e secondarie di Perugia al nuovo progetto di contrasto allo spreco alimentare promosso dalla Chiesa diocesana, attraverso la Fondazione di Carità “San Lorenzo”, con il coinvolgimento di 2.600 alunni di 129 classi, protagonisti della campagna “Il cibo è un dono, non sprechiamolo”. Si tratta del progetto “i-REXFO” (Increase in the Reduction and Recovery of Expired Food) coordinato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, il cui obiettivo è la riduzione dello spreco alimentare sensibilizzando le nuove generazioni con il coinvolgimento delle famiglie. Avviato di recente, il progetto terminerà il 30 giugno 2021 e la Fondazione “San Lorenzo” verificherà, insieme ai docenti, i risultati tramite incontri periodici ed uno finale al quale parteciperanno gli alunni per le valutazioni complessive. Nei plessi scolastici sono stati posizionati i contenitori di raccolta cibo e distribuito materiale informativo; il tutto fornito gratuitamente dal progetto.
Perché la Fondazione di Carità “San Lorenzo”, ente operativo della Caritas diocesana, è interessata a questo progetto rivolto ad alunni? «Per la “San Lorenzo” lo spreco alimentare – spiega il diacono Giancarlo Pecetti, presidente della Fondazione – assume un carattere doppiamente rilevante perché, come ha detto papa Francesco all’inizio del suo pontificato, “il cibo che si butta via è come se venisse rubato dalla mensa di chi è povero, di chi ha fame”. Per far fronte a questo insopportabile paradosso la nostra Fondazione ha aderito a questo importante progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma comunitario LIFE, per la riduzione dello spreco alimentare e la ridistribuzione del cibo recuperato alle persone indigenti assistite attraverso gli Empori della Solidarietà. Nella nostra comunità diocesana, dal 2014, sono attivi quattro di questi Empori Caritas per offrire un aiuto dignitoso alla spesa alimentare a più di 1.200 famiglie in difficoltà».
Si è pensato al progetto “i-REXFO” per il mondo scolastico, perché, sottolinea Pecetti, «è dalla scuola che deve partire la rigenerazione di una società sostenibile. Ad evidenziarlo è il Report 2019 dell’Osservatorio Waste Watcher, secondo il quale 7 italiani su 10 ritengono che sia proprio la sensibilizzazione scolastica a promuovere l’attenzione e la prevenzione negli sprechi alimentari, in rapporto quindi alle nuove generazioni». Basti pensare che, secondo i dati forniti dal Report, il cibo sprecato in Italia nel corso del 2017 vale oltre 15 miliardi di euro, pari allo 0,88% del PIL. Lo spreco maggiore si annida tra le mura domestiche con circa 700 grammi di cibo sprecati pro capite ogni settimana, per un valore di 196 euro all’anno a testa, quando solo nell’Unione Europea, sostiene la FAO, un quarto della popolazione (125milioni di persone) è a rischio povertà ed esclusione sociale, con un terzo del cibo prodotto (circa 1,3 miliardi di tonnellate, di cui l’’80% ancora consumabile) è perso o sprecato.
Tra gli obiettivi di “i-REXFO”: sensibilizzare gli alunni al corretto valore del cibo e alla solidarietà nei confronti delle persone più bisognose; promuovere una raccolta di eccedenze alimentari confezionate, con data il scadenza valida da destinare ai beneficiari degli Empori della Solidarietà; contribuire alla valorizzazione energetica degli scarti alimentari (denominata EFE – Expired Food to Energy) con la produzione di biogas e la successiva distribuzione di una quota degli utili per la sostenibilità del progetto in un’ottica di economia circolare. Per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi sono messe in campo delle azioni quali l’organizzazione sia da parte della Fondazione “San Lorenzo” di momenti di incontro con esperti rivolti ai genitori degli alunni, affinché anche in famiglia si giunga ad un più corretto uso del cibo e al recupero degli sprechi, sia da parte dei docenti con attività pedagogiche atte a sensibilizzare gli alunni sul corretto valore da attribuire al cibo. Per maggiori info si rimanda al sito: www.irexfo.eu.