Nella IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi voluta da Papa Francesco, che la Chiesa in Italia celebra lunedì 18 novembre, l’arcivescovo Ivan Maffeis dedica a questa significativa Giornata la sua “cartolina-riflessione” di apertura della Newsletter diocesana.
«Gli abusi – scrive mons. Maffeis – avvengono perlopiù tra pareti di vita quotidiana e da parte di persone familiari o comunque vicine ai minori; quando si consumano nell’ambiente ecclesiale, deformano il volto della Chiesa, ne frantumano la credibilità, al pari del tentativo di minimizzare o di insabbiare, che permette così al male di dilagare.
Quanti sono segnati da ferite indelebili di rado cercano aiuto, vuoi per vergogna, per senso di colpa, per paura di non essere creduti».
Mons. Maffeis, che dallo scorso 4 novembre è il nuovo vescovo delegato dalla Conferenza episcopale umbra (Ceu) per il Servizio regionale tutela minori e persone vulnerabili, richiamandosi al tema della Giornata 2024, “Ritessere la fiducia”, precisa che «è un compito affidato al filo sottile dell’ascolto delle vittime, della prossimità e della cura; al filo robusto della verità e della giustizia; a quello che intreccia prevenzione e protezione per relazioni e luoghi rispettosi della sacralità di ogni persona».