Domenica 11 settembre è una giornata particolarmente significativa per la Chiesa che è in Perugia-Città della Pieve e non solo, segna l’inizio del ministero episcopale del suo 13° Pastore, mons. Ivan Maffeis, da quando papa Leone XIII, già vescovo di Perugia, elevò, nel 1882, la Diocesi ad Arcidiocesi. La giornata culminerà nella cattedrale di San Lorenzo, alle ore 16, con la solenne concelebrazione eucaristica dell’ordinazione episcopale di mons. Maffeis presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, con-consacranti l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi, e il vescovo ed amministratore diocesano Marco Salvi.
Più di trenta saranno gli arcivescovi e i vescovi concelebranti e due i porporati, oltre all’arcivescovo emerito Bassetti, i cardinali Ennio Antonelli, già arcivescovo di Perugia, e Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze. Tra i presuli ci saranno i monsignori Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu, Luigi Bressan, arcivescovo emerito di Trento, Nunzio Galantino, presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, Mariano Crociata, vescovo di Latina, e Stefano Russo, vescovo di Velletri-Segni, entrambi già segretari generali della Cei, Guerino Di Tora, vescovo ausiliare emerito di Roma, i predecessori di Maffeis alla direzione dell’Ufficio Cei per le comunicazioni sociali Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Domenico Pompili, vescovo eletto di Verona, Paulo Diocisio Lachovicz, esarca apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia.
Attesi numerosi sacerdoti e fedeli. In cattedrale ci saranno numerosi sacerdoti, religiosi e diaconi, che giungeranno anche dal Trentino. Più di un migliaio sono i posti a sedere tra quelli allestiti in San Lorenzo, in piazza IV Novembre e nella Sala dei Notari del Palazzo dei Priori con maxi schermo; posti che saranno occupati, in parte, dai fedeli che arriveranno dal Trentino (circa 200). L’Arcidiocesi di Trento sarà rappresentata da una delegazione guidata dall’arcivescovo Tisi, composta da una ventina di persone, tra collaboratori di Curia, alcuni preti che sono stati a più stretto contatto con don Ivan e rappresentanti dei media diocesani.
Il dono delle reliquie. Mons. Tisi recherà in dono una teca con reliquie del patrono san Vigilio e dei santi Sisinio, Martirio e Alessandro, tre evangelizzatori cappadoci giunti in Trentino sul finire del IV secolo (inviati dal vescovo di Milano sant’Ambrogio). Trovarono il martirio in Val di Non nel 397 e per questo sono venerati come patroni insieme a Vigilio, terzo vescovo della Chiesa trentina. L’ordinazione di mons. Maffeis nella cattedrale di Perugia, anche grazie al dono delle reliquie, contribuisce a stabilire, di fatto, una sorta di gemellaggio tra le Chiese di Perugia e di Trento.
L’incontro con le Istituzioni. La celebrazione sarà preceduta dall’incontro-saluto dell’arcivescovo eletto con rappresentanti delle Istituzioni civili del capoluogo umbro, alle ore 15, sulla gradinata del Palazzo dei Priori. A dargli il benvenuto sarà il sindaco Andrea Romizi insieme alla presidente della Regione Donatella Tesei, alla presenza della presidente della Provincia Stefania Proietti e dei sindaci con i gonfaloni i cui comuni insistono nell’Archidiocesi. Saranno presenti anche diversi rappresentanti delle Istituzioni civili del Trentino, terra natale dell’arcivescovo eletto Maffeis, il presidente e il vice della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e Mario Tonina, il sindaco e la presidente del Consiglio comunale di Pinzolo, Michele Cereghini e Monica Bonomini, dove è nato Ivan Maffeis il 18 novembre 1963, e il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, dove don Maffeis è stato parroco negli ultimi due anni, fino alla nomina ad arcivescovo di Perugia-Città della Pieve da parte di papa Francesco, avvenuta lo scorso 16 luglio.
Le tappe iniziali. La giornata di inizio ministero episcopale di mons. Maffeis si aprirà al mattino, con il suo arrivo, alle ore 10, presso la basilica-abbazia di Monte Corona, nel comune di Umbertide, la prima parrocchia che l’arcivescovo eletto incontrerà lungo il suo percorso verso la cattedrale. A seguire due incontri significativi, con i giovani, alle ore 11, presso il complesso dell’unità pastorale “San Giovanni Paolo II” di Prepo, e con gli ospiti e i volontari del “Villaggio della Carità” di Perugia, alle ore 12, dove pranzerà alla mensa “Don Gualtiero” attivata dalla Caritas di recente.
Partecipare attraverso i media. Tutte le tappe, in particolare la celebrazione dell’ordinazione episcopale, potranno essere seguite anche attraverso i media diocesani i cui servizi saranno rilanciati da altri media in Umbria e in Trentino. Sarà possibile seguire le varie tappe sul sito www.lavoce.it, sul canale Youtube LaVocePg, sulle pagine Facebook de La Voce e di Umbria Radio InBlu. In particolare, la diretta dei saluti istituzionali e della celebrazione in San Lorenzo inizierà intorno alle ore 14.45 per concludersi a fine messa, trasmessa in etere anche da Umbria Radio e dall’emittente TeF Channel. In Trentino l’ordinazione sarà rilanciata dal portale della diocesi, sulla pagina Facebook del settimanale Vita Trentina e sulle televisioni Telepace Trento e Rttr.
A Monte Corona (ore 10). Don Maffeis farà ingresso nel territorio diocesano alle ore 10, sostando, come è tradizione, nella prima parrocchia che incontra nel percorso verso la chiesa cattedrale, Monte Corona, nel comune di Umbertide. Visiterà e si raccoglierà in preghiera nell’abbazia-basilica minore di San Salvatore, antico insediamento benedettino risalente all’XI secolo. La visita è anche un rendere omaggio non solo alla comunità parrocchiale, ma al monachesimo benedettino e al vasto patrimonio storico-artistico e culturale che vanta l’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, ad iniziare dall’abbazia di Monte Corona. Si tratta di uno dei complessi monumentali più significativi della Chiesa locale, dalle profonde radici storiche, simbolo della spiritualità monastica che ha caratterizzato per secoli la fede di questa terra.
A Prepo (ore 11). Dopo Monte Corona l’arcivescovo eletto raggiungerà, alle ore 11, il complesso interparrocchiale d’unità pastorale “San Giovanni Paolo II” di Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino di Perugia, dove incontrerà una folta rappresentanza di studenti universitari e del mondo giovanile di parrocchie, oratori e associazioni e movimenti laicali. A Prepo si trova la chiesa più “giovane” dell’Archidiocesi, consacrata quattro mesi fa, punto di riferimento anche sociale per un quartiere periferico in costante espansione, con non pochi problemi di integrazione, e dove sorgono diverse importanti realtà produttive che hanno vissuto momenti di crisi.
Al Villaggio della Carità (ore 12). Terminato l’incontro con i giovani, don Maffeis arriverà, alle ore 12, al “Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza”, sede anche della Caritas diocesana e di alcune opere-segno quali il Centro di ascolto diocesano, l’Emporio della Solidarietà “Tabgha”, il Consultorio medico e la Mensa “Don Gualtiero”. È il “cuore pulsante” della carità della Chiesa diocesana. Dopo l’incontro con i volontari e gli ospiti del Villaggio, famiglie in gravi difficoltà a seguito della perdita del lavoro e della casa e mamme con bambini in fuga dall’Ucraina, l’arcivescovo eletto pranzerà con loro alla Mensa “Don Gualtiero”.
In Piazza IV Novembre (ore 15). L’esperienza del “Villaggio della Carità” accompagnerà don Maffeis verso l’abbraccio simbolico con i tanti fedeli che giungeranno anche dal Trentino, sua terra di origine, in attesa di incontrarlo, alle ore 15, in Piazza IV Novembre dove sarà salutato dai rappresentanti delle Istituzioni civili del capoluogo umbro sulla gradinata del palazzo comunale dei Priori. È la prima volta che un Pastore, nel giorno della presa di possesso dell’Archidiocesi, viene accolto in quel luogo del massimo consesso civico cittadino (ai suoi predecessori gli sono stati rivolti gli indirizzi di saluto da parte delle autorità civili sulla gradinata della cattedrale). Anche questo è un segno che testimonia «quell’“armonia perugina tra la compagine ecclesiale e quella civica, e tra coloro che ne esercitano le responsabilità», evidenziata dal cardinale Gualtiero Bassetti in occasione del conferimento alla sua persona della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Perugia. L’incontro-saluto con le Istituzioni civili suggella il legame tra la Perugia laica e quella religiosa, legame il cui simbolo visivo è nelle opere scultoree della splendida Fontana Maggiore che da quasi 750 anni fa da “ponte” tra la cattedrale di San Lorenzo e il palazzo comunale del Priori.
In San Lorenzo (ore 16). Terminato l’incontro con le autorità civili, l’arcivescovo eletto farà ingresso nella cattedrale di San Lorenzo dal portone di piazza IV Novembre. Dopo aver reso omaggio alla reliquia del Sant’Anello (esposta dal mattino alla venerazione dei fedeli) e all’effigie della Madonna delle Grazie, si raccoglierà in preghiera nella Cappella del Santissimo Sacramento. La celebrazione eucaristica, in programma alle ore 16, sarà preceduta dalla processione dei concelebranti insieme l’ordinando presule in piazza IV Novembre, snodandosi dal chiostro di San Lorenzo alla cattedrale facendo ingresso dal portone principale di piazza Danti. L’ordinazione episcopale e la contestuale presa di possesso avverranno durante la celebrazione con la presentazione e gli impegni dell’arcivescovo eletto che a seguire si distenderà a terra, davanti all’altare, al canto delle Litanie dei Santi, a cui seguirà l’imposizione sul suo capo delle mani dei consacranti e degli altri vescovi concelebranti e la recitata della preghiera di ordinazione. Seguiranno i “riti esplicativi” dell’unzione crismale, della consegna del libro dei Vangeli, dell’anello, della mitra e del pastorale, l’insediamento e l’abbraccio di pace.
Presiederà il rito il cardinale Bassetti. Il rito sarà presieduto dal cardinale Gualtiero Bassetti, con-consacranti mons. Lauro Tisi, arcivescovo di Trento, e mons. Marco Salvi, vescovo ed amministratore diocesano, e concelebranti numerosi arcivescovi e vescovi, sacerdoti diocesani e religiosi e diaconi. Il servizio liturgico verrà svolto dai seminaristi. Saranno presenti i rappresentanti delle istituzioni civili umbre e trentine con i gonfaloni di diversi comuni. La celebrazione si concluderà con la recita della preghiera affidamento della comunità diocesana alla protezione della Madonna delle Grazie da parte del nuovo arcivescovo, scritta dal suo predecessore, il cardinale Gioacchino Pecci, poi asceso al Soglio pontificio con il nome di Leone XIII.
Presenza eccezionale delle claustrali. Parteciperà, per la particolare circostanza dell’ordinazione episcopale, una rappresentanza delle comunità claustrali dei monasteri delle Clarisse di Sant’Agnese e di Sant’Erminio di Perugia e di Santa Lucia di Città della Pieve, portando un saluto delle comunità oranti al loro nuovo Pastore.
In dono le reliquie di santi trentini. L’arcivescovo mons. Tisi, al termine della celebrazione, donerà al confratello mons. Maffeis le reliquie del vescovo patrono di Trento, Vigilio, e dei santi martiri Sisinio, Martirio ed Alessandro: tre giovani cappadoci che sant’Ambrogio aveva inviato come collaboratori nell’evangelizzazione al vescovo Vigilio e che trovarono il martirio nel 397 in Trentino. Si tratta di un segno molto forte, sapendo quanto la Chiesa di Trento è legata alla memoria di questi santi e vuol essere anche un segno di gemellaggio tra la Chiesa di Trento e quella di Perugia-Città della Pieve, fondato sulla testimonianza della fede.
I doni delle cappellanie estere. Al momento dell’offertorio verranno portati in dono dalle cappellanie estere presenti nell’Archidiocesi (anglofona, francofona, romena, sud americana, ucraina…) dei prodotti tipici, segno di un legame fruttuoso con la comunità che accoglie tanti cittadini esteri provenienti da diversi Paesi del mondo.
Sono attesi numerosi fedeli sia perugino-pievesi che di una significativa delegazione trentina. Quest’ultimi desiderosi di accompagnare il loro amico e sacerdote di una vita, per tanti di loro semplicemente «il don Ivan delle nostre valli». Inoltre ci sarà una nutrita rappresentanza di collaboratori laici della Cei di cui l’arcivescovo eletto Maffeis è stato fino al 2020 sottosegretario. I fedeli che non riusciranno ad accedere in cattedrale potranno seguire la celebrazione in piazza IV Novembre, dove sarà allestito un maxischermo, e nella Sala dei Notari del Palazzo dei Priori, gentilmente concessa dal Comune. Complessivamente saranno allestiti più di mille posti a sedere nel rispetto delle vigenti norme anti-Covid.