«Ci sono momenti di svolta nella vita, che talora comportano salti. Quello che sto vivendo lo considero come un tuffo dal trampolino in mare aperto, mentre mi sento ripetere: duc in altum». Sono queste le prime parole di fra Mauro Gambetti appena ordinato Vescovo per l’imposizione delle mani del Legato Pontificio per le Basiliche Papali, Cardinale Agostino Vallini. «Ho vissuto settimane serene, ho pregato, ho amato e ho accolto la benevolenza dei fratelli e delle sorelle che in tanti modi si sono fatti prossimi e mi hanno aiutato… Oggi ho ricevuto un dono incommensurabile… e, ora, mi aspetta un tuffo in mare aperto. A dire il vero, non un semplice tuffo, ma un vero e proprio triplo salto mortale carpiato, in posizione libera». Il neo Vescovo ha poi concluso ringraziando: «i fratelli e le sorelle, gli amici e i nemici – sì, anche chi mi è stato avverso, per ragioni più o meno legittime – …una immensa rete d’Amore, che tutto comprende e tutto riplasma, tutto dinamizza e tutto trasforma. Grazie!».
È stata celebrata oggi nella Basilica Superiore di San Francesco d’Assisi l’Ordinazione Episcopale di fra Mauro Gambetti che sarà creato Cardinale nel prossimo concistoro il 28 novembre prossimo. La messa è stata trasmessa in diretta da Telepace, sul sito sanfrancesco.org e sulle pagine ufficiali Facebook “San Francesco d’Assisi” e “Rivista San Francesco”.
Nell’omelia il Card. Agostino Vallini ha sottolineato: «Il giuramento, che questa sera fai con Cristo, caro Padre Mauro, è che da oggi tu possa guardare ogni persona con occhi di padre, di un padre buono, semplice e accogliente, un padre che dona gioia alle persone, che è pronto ad ascoltare chiunque desidera aprirsi a lui, un padre umile e paziente; in una parola, un padre che mostra sul suo volto il volto di Cristo. Chiedi dunque al Signore di conservare sempre, anche da Vescovo e Cardinale, uno stile di vita semplice, aperto, attento, sensibile particolarmente verso chi soffre nell’anima e nel corpo, uno stile di vero francescano. Impegnati a manifestare e testimoniare la bontà e la carità di Cristo… Come Vescovo, chiamato dal Romano Pontefice nel Collegio cardinalizio, abbi sempre un cuore largo e un respiro universale per le funzioni che sarai chiamato a svolgere in aiuto al Successore di Pietro… Così tu sarai un vero pastore».
Il Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, ha salutato così: «Quelli che tu stesso hai chiamato “scherzi da papa” ci hanno portato ora a stringerci intorno a te, in una celebrazione che è e vuole essere festosa, anche se dentro questo strano e difficile tempo. Ci stringiamo a te, riconoscenti e gioiosi, noi frati della Custodia del Sacro Convento, fraternità che hai amato e per quasi otto anni come Custode hai servito con affetto, lungimiranza, passione e con lavoro instancabile… Stretti a te, pur con le cautele e le distanze necessarie, con cuore riconoscente al Signore per questo dono alla Chiesa e al mondo, viviamo con gioia questa celebrazione».
23