Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi: al via le iscrizioni al nuovo anno accademico 2022-2023, suor Roberta Vinerba confermata Direttore

Sono aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2022-2023 dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSRA) di Assisi. Il termine ultimo è il 15 ottobre 2022. La sede è in un’ala del Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Assisi. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito istituzionale: www.ita-issra.it.

Suor Roberta Vinerba confermata Direttore per altri tre anni. Attuale Direttore di questo Istituto, eretto nel 1987 e collegato alla Facoltà Teologica della Pontificia Università Lateranense di Roma, è suor Roberta Vinerba, che è stata da poco confermata per altri tre anni. «In realtà il primo triennio – afferma – è stato un quadriennio in quanto la pandemia da Covid-19 ha impedito l’elezione del nuovo Direttore nei tempi previsti. Ricominciamo un nuovo mandato insieme al prof. Paolo Capitanucci, confermato quale vice direttore. È un’avventura impegnativa ma anche molto stimolante: l’ambiente è bello e il gruppo di lavoro accademico è ricco umanamente e professionalmente». «Il fatto che sono una donna – prosegue la professoressa – è certamente un segno dei tempi, anche se nella mia vita ho sempre avuto la possibilità di esercitare i miei doni e i miei carismi indipendentemente dall’essere donna. Ho sempre trovato una Chiesa che ha saputo valorizzare la mia femminilità quale dono per la comunità. Nel primo mandato, comunque, ho visto come sia stato importante la direzione al femminile che comporta alcune caratteristiche che forse aiutano di più a fare squadra e ad essere inclusivi».

L’ISSRA ha raddoppiato gli iscritti: tutti i numeri di una realtà che offre concrete opportunità occupazionali. Nell’anno accademico 2018-2019 c’erano 45 iscritti; in quello 2019-2020 c’erano 64 iscritti; nell’anno accademico 2020-2021 ce ne erano 84. I docenti: 5 sono stabili; 18 incaricati; 5 invitati; 1 in collaborazione. La media voti degli iscritti: da 18 a 20 lo 0%; da 21 a 24 il 2 %; da 25 a 27 il 10%; da 28 a 30 e lode l’88%. Di tutto ciò è naturalmente soddisfatta suor Roberta Vinerba: «Il mio predecessore padre Pietro Maranesi, ofm Capp., ha fatto un ottimo lavoro: ha avviato l’Istituto, lo ha custodito e lo ha fatto crescere, delineandone i tratti essenziali. Poi in questi anni è cambiato il mondo e anche la pandemia ha inciso. Aver raddoppiato il numero degli iscritti è motivo di gioia. Anche negli esami di grado (le lauree) abbiamo una percentuale alta di chi si laurea con il massimo dei voti (il 90%): ciò vuol dire uno studio serio, ma anche persone profondamente motivate. C’è stato un grande sviluppo e un notevole interesse – prosegue suor Roberta – per gli studi delle scienze religiose. Anche perché il nostro titolo di studio, triennale e quinquennale, che equivale alla laurea dell’università statale, consente di insegnare religione nelle scuole. E c’è un bisogno enorme di docenti, c’è una grande richiesta e le cattedre non sono coperte. Per cui l’ISRRA è anche una bella opportunità occupazionale. Ad esempio, regioni come il Veneto, l’Emilia Romagna e la Toscana ci chiedono se possono attingere dai nostri iscritti per l’insegnamento».

Molti i giovani iscritti all’ISSRA. «É anche cambiata la tipologia di persone iscritte all’ISSRA», prosegue la Vinerba. «Abbiamo molto giovani, diversi sono uomini e anche liberi professionisti. Scelgono il percorso di studi dell’ISRRA per un sapere umanistico, teologico, spirituale e sapienziale a tutto campo. Il nostro Istituto propone un percorso di umanizzazione in cui si trovano i perché della vita. È infine possibile – conclude il Direttore – attivare dei percorsi personalizzati per chi ha già un lavoro e una professione, in modo da portare avanti lo studio in maniera seria».