Città di Castello – solennità dei Santi Patroni Florido ed Amanzio 13 novembre 2020 . Il messaggio del vescovo Cancian

La solennità dei Patroni Florido e Amanzio sarà celebrata in Cattedrale nel pieno rispetto delle attuali norme anti-covid. Sono stati limitati gli inviti alle autorità del territorio comunale.
Le Sante messe il 13 novembre avranno luogo alle ore 8 – 9 – 10 – 11 – 12 nel Duomo superiore.
Alle ore 17.45 in Cripta il vescovo e il sindaco di Città di Castello sosteranno per un momento di preghiera davanti al sepolcro dei santi Patroni per chiedere la grazia della liberazione dalla pandemia.
Seguirà alle 18 il pontificale presieduto dal vescovo mons. Domenico Cancian e dal clero.
Quest’anno l’olio per la lampada votiva del patrono sarà offerta dal sindaco di Città di Castello.
Gli ingressi alle celebrazioni saranno contingentati per un numero massimo di 150 persone secondo le prescrizioni in essere. Per chi non può partecipare facciamo presente che il Pontificale sarà trasmesso in diretta su TTV ed anche in streaming su Facebook alla pagina della “Scuola Diocesana di Formazione Teologica Cesare Pagani – 1975”

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Il messaggio del vescovo mons. Domenico Cancian in occasione della prossima solennità dei Santi Florido ed Amanzio, patroni principali della diocesi di Città di Castello
La solennità dei nostri patroni Florido vescovo, Amanzio sacerdote, aiutati dal laico-eremita Donnino, è nel cuore dei Tifernati, appartiene all’identità storico-culturale del territorio dell’alta valle del Tevere, di Città di Castello e soprattutto della Chiesa diocesana, di cui sono la più bella espressione.
Quest’anno la Festa cade in un momento drammatico a motivo del dilagare del Covid con la conseguente crisi sanitaria, sociale ed economica che sta seminando paura, sofferenza ed anche morte in penosa solitudine.
È dunque l’occasione propizia per invocare tutti insieme l’intercessione dei nostri patroni che 1500 anni fa, nel secolo VI, avevano visto la distruzione delle nostre città invase dall’esercito dei Goti guidato da Totila. E loro, invece di cedere allo scoraggiamento, chiamarono a raccolta tutti e ricostruirono una comunità civile ed ecclesiale ancora più belle. Per questo li chiamiamo “padri fondatori“ della Città e della Chiesa. Diversi affreschi della nostra cattedrale ricordano l’evento.
È come se ci dicessero: “Adesso, in questo storico 2020, tocca a voi cominciare a ricostruire non il mondo di prima che aveva tante contraddizioni ma uno nuovo, più a misura d’uomo, anzi a misura della fraternità fondata sulla comune dignità dei figli di Dio.
Ce la potete fare mettendo in atto le due reazioni che abbiamo concertato noi.
Primo. Unire le forze nel perseguire il bene comune con un sussulto di responsabilità personale e comunitaria, superando sterili e dannose contrapposizioni.
Secondo. Insieme alle forze umane occorre attivare la fede nel Signore, pronto a darci l’aiuto suo che fa la differenza. Riscoprite la bellezza della fede portata da San Crescenziano e giunta fino a voi. È il filo rosso che attraversa la nostra e vostra storia e ha creato cultura, arte, bellezza, santità”.
Quest’anno stiamo celebrando il settimo centenario della beata Margherita, anche lei testimone di come si può riuscire a trasformare la disabilità in vita santa a beneficio degli altri.
Abbiamo quindi motivi di speranza in questo momento così incerto e preoccupante.
I nostri santi ci incoraggiano e ci confortano a tirare fuori il meglio di noi per fare dell’attuale crisi momento di crescita umana sociale e cristiana!

Buona Festa a tutti!

+ Domenico Cancian

Vescovo di Città di Castello