Celebrata dal vescovo Francesco Antonio Soddu nella Concattedrale di Amelia la festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, alla presenxa di numerosi fedeli, concelebrata da padre Sergio Prina Cerai e da don Giuseppe Capsoni, e animata dalla cappella musicale del Duomo.
Gli amerini celebrano questa ricorrenza con particolare devozione per esprimere la gratitudine della comunità a Maria che liberò Amelia dalla peste e dal terremoto, e cercando ancora oggi nella Madre celeste il segno grande di consolazione e di sicura speranza.
“Una solennità cara a tutta la cristianità – ha detto il vescovo – e presente in particolare in questa comunità cittadina e cristiana. Quando nel 1950 Pio XII definì il dogma dell’Assunzione, raccolse una tradizione che si era assodata da sempre, cioè la convinzione che Maria Santissima, associata al figlio nella grazia grande della salvezza, dovesse esserlo anche dopo la sua vita terrena.
La nostra vita è come un viaggio che possiamo vivere constantemente volti ai beni eterni, che sono Gesù Cristo, la Sacra Scrittura e il mistero che ci viene dato nel vivere il dono del battesimo. Senza questo non possiamo procedere sicuri nella via della salvezza, nella nostra vita che deve avere come fine la stessa corona di gloria.
In Maria c’è l’immagine della chiesa, un immagine di salvezza, che è presenza materna, che abbraccia e consola. E’ l’immagine della chiesa, ma anche della nostra società che spesso appare avvizzita, priva di attenzione e sollecitudine, quella stessa che invece dovrebbero avere coloro che hanno ricevuto la vocazione, tutti i cristiani. Solo con lo scambio del saluto di pace, come nell’incontro di Maria ed Elisabetta, si intecciano storie di carità e di amore che si contrappongono al male, che è sempre presente e che a volte viene anche alimentato da parvenze di bene.
La presenza di questa donna, che è la chiesa vivificata dalla presenza dello Spirito, ci sprona affinchè ciascuno di noi possa essere segno di una prospettiva futura d salvezza, ciascun cristiano deve portare alla luce nostro Signore Gesù, che deve sempre emergere e farsi evidente nella vita. Se vogliamo avere la nostra esistenza orientata verso i beni eterni dobbiamo cercare il deserto, ossia il luogo del nostro incontro con il Signore, dove si fa esperienza di povertà assoluta e quindi di necessità di Dio stess, si ha una consonanza di amore. Chiediamo a Maria di spronarci ad essere attori attivi di questa storia, sempre orientati verso i beni eterni. Maria sia di esempio,sostegno e forza in questo momento storico della vita mondiale, della diocesi e delle nostre famiglie”.
Nel pomeriggio la processione con l’immagine della Madonna per le vie della città, con la partecipazione delle autorità civili, militari e religiose e del complesso bandistico Città di Amelia ela preghiera di affidamento della città a Maria.
Ago, 2024
Orvieto-Todi. Assunzione della Beata Vergine Maria, Mons. Sigismondi: “Maria ci sprona a ‘vivere in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni’”
Giovedì 15 agosto, solennità dell’Assunzione di Maria Santissima, titolare della Cattedrale e patrona del Comune di Orvieto, il Vescovo Gualtiero ha presieduto la solenne santa Messa, in Duomo, alle ore 11.30.
“La festività odierna – ha detto il Vescovo all’inizio della omelia – mostra Maria ‘come primizia e immagine della Chiesa chiamata alla gloria’. Ella, partecipe della vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, ci sprona a ‘vivere in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni’”.
Il Signore, ‘innalzando Maria alla gloria del cielo’, ha vestito d’immortalità il suo corpo verginale.
Nel prosieguo, riferendesi sempre alla liturgia della solennità, si è soffermato sul “viaggio che Maria ha compiuto ‘in fretta’, subito dopo l’Annunciazione del Signore: un pellegrinaggio di cui il Fiat segna la linea di partenza e il Magnificat il traguardo (cf. Lc 1,39-56)”. A riguardo, ha citato degli illuminanti passi del venerabile don Tonino Bello, tratti dal libro “Maria donna dei nostri giorni”, dove si legge che Ella è “sempre in cammino. E per giunta, in salita”.
“L’impazienza di Dio – così scrive don Tonino – ci fa allungare il passo per raggiungere i compagni di strada. L’ansia della metropoli, invece, ci rende specialisti del sorpasso. Ci fa guadagnare tempo, ma ci fa perdere il fratello che cammina in mezzo a noi (…)”; prega quindi Maria di “rimettici in carreggiata. Dalle nebbie di questa valle di lacrime, in cui si consumano le nostre afflizioni, facci volgere gli occhi verso i monti da dove verrà l’aiuto. E allora sulle nostre strade fiorirà l’esultanza del Magnificat”.
Mons. Gualtiero, concludendo l’omelia, ha poi detto: “L’ultimo tratto di strada percorso dalla Vergine Maria è quello che la porta in cielo, ‘in anima e corpo’. Il giorno dell’Assunzione, (…) il Redentore, ‘Re immortale dei secoli’, ha ottenuto dal Padre di concedere alla Vergine Maria di sedere alla sua destra, come ‘primizia dei redenti’, sullo stesso trono di gloria”.
Ago, 2024
Assisi – Nella festa del patrono San Rufino, forte invito di monsignor Sorrentino: “La Chiesa non è un recinto chiuso che non si occupa dei problemi del mondo”
“La Chiesa non è un recinto chiuso ma un luogo in cui si raccolgono gioie e dolori dell’umanità, e ogni volta che siamo all’altare è il mondo che si raduna con noi”. Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, durante il Pontificale da lui presieduto lunedì 12 agosto per la solennità di San Rufino, patrono della Città di Assisi e della diocesi. Alla solenne celebrazione nella cattedrale assisana, animata dalla Cappella musicale di San Rufino, erano presenti le autorità civili e militari anche degli altri Comuni della diocesi. Ad animare la santa messa, la Cappella musicale di San Rufino. Nell’omelia il vescovo ha fatto riferimento alla crisi della società e della Chiesa, a problemi, come il cambiamento climatico, le conseguenti migrazioni, l’impegno politico, la disgregazione della famiglia sottolineando che i “confini chiesa-mondo sono molto labili” e per questo ha invitato i fedeli a non separare i due ambiti o a disinteressarsi degli stessi. “Quello che succede nel mondo ci riguarda – ha detto monsignor Sorrentino – sia perché la carità impone a noi cristiani di tenere lo sguardo fisso sui problemi dei fratelli, sia perché risorse importanti vengono investite nella industria delle armi piuttosto che in ambiti fondamentali come la sanità”. Alla luce di questa crisi generale, il vescovo è tornato a chiedere uno “scatto di entusiasmo. Il programma pastorale che sto per darvi a settembre, e che è stato elaborato dai consigli pastorali delle due diocesi sorelle affidate alla mia cura, è un progetto fondamentalmente missionario. Chiede di prendere le distanze dal modello clero-centrico delle nostre parrocchie, facendo nostro senza indugi il modello ‘familiare’. Ci chiede di lasciare il nido sicuro ma sempre più vuoto delle nostre sacrestie per scendere in campo aperto, battendo le strade e bussando alla porta delle case. È la carità che si fa proposta di Vangelo e di fraternità, nelle case e fra le case. Tempo di rimboccarsi le maniche”. Monsignor Sorrentino ha ricordato poi come San Rufino sia “la nostra santa radice. L’evangelizzatore e il pastore. Il martire che ha fecondato con il suo sangue una storia di santità che non finisce di dare i suoi frutti, all’interno e all’esterno dei confini della nostra Chiesa. Fare festa del patrono e col patrono è un po’ come il sedersi a tavola della famiglia. I momenti belli balzano subito alla mente, ed è bene cominciare con essi. Proprio ieri ne abbiamo vissuto uno con la festa di Santa Chiara. Tra qualche mese avremo quella di San Francesco. Nell’anno che verrà avremo la canonizzazione del beato Carlo Acutis. Dentro il percorso della santità cogliamo i frutti maturi del sangue versato da san Rufino”.
Le celebrazioni per San Rufino, cominciate domenica sera con la veglia di preghiera, la processione e la benedizione della città, vanno avanti nel pomeriggio del 12 agosto con la santa messa delle ore 18 e il concerto delle 21 in cattedrale, a cura della Cappella musicale di San Rufino.
Ago, 2024
Assisi – festa di Santa Chiara, cardinale Parolin: “Da Assisi un forte appello e la preghiera per la pace”
“Da Assisi, in occasione di questa festa, voglio lanciare una forte preghiera e appello per la pace in tutto il mondo. Come ha più volte ribadito il Santo Padre, la guerra è una sconfitta per tutti e non porta benefici a nessuno”. Lo ha detto il segretario di Stato di Sua Santità, cardinale Pietro Parolin, al termine della celebrazione eucaristica da lui presieduta domenica 11 agosto nella Basilica di Santa Chiara ad Assisi, in occasione della solennità della Santa. Nel ringraziare il vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, le clarisse, i francescani, i religiosi e religiose, le massime autorità civili, militari e migliaia di fedeli, il cardinale Parolin ha voluto riprendere un passaggio dell’omelia nel quale ha sottolineato la necessità di amare, come fece Santa Chiara, soprattutto oggi “in un mondo sempre più povero d’amore e, nello stesso tempo, sempre più affamato d’amore”. Continuando sul concetto di amore il segretario di Stato Vaticano ha messo l’accento sulla scelta radicale alla povertà di Chiara, “che si pone come esempio di vita nella nostra società, contrassegnata dal consumismo, ossia dalla sfrenata ricerca di soddisfare i bisogni indotti dalla pressione della pubblicità e da fenomeni d’imitazione sociale, con gli inevitabili sprechi economici, l’inquinamento e l’edonismo, che considera il piacere come il bene sommo dell’uomo e il fine esclusivo della vita”. A questo proposito, Parolin, incontrando i giornalisti prima dell’inizio della cerimonia, aveva sottolineato la necessità di “spogliarsi di sé, come avevano fatto Chiara e Francesco: e non tanto dei beni materiali ma degli egoismi, delle proprie posizioni e pretese per aprirsi agli altri con un approccio fraterno e di pace”. Ora la comunità si appresta a vivere la festa di San Rufino, patrono di Assisi e della diocesi che ricorre domani, lunedì 12 agosto e che prevede un ricco programma di cerimonie in cattedrale. Si comincia con la santa messa delle ore 8, mentre alle ore 11 c’è il pontificale, presieduto dal vescovo Sorrentino e animato dalla Cappella musicale di San Rufino. Nel pomeriggio la santa messa verrà celebrata alle ore 18, mentre alle ore 21 sempre in cattedrale si terrà il concerto in onore del patrono, sempre a cura della Cappella musicale di San Rufino.
Ago, 2024
Terni – Celebrazioni della festa dell’Assunta in Cattedrale ed Amelia e nelle chiese della diocesi dedicate a Santa Maria Assunta
La diocesi celebra la festa dell’Assunta in modo solenne nelle due Cattedrali di Terni e Amelia e nelle sette parrocchie che sono dedicate a Santa Maria Assunta: Alviano, Configni, Otricoli, Frattuccia, Giove, Lugnano in Teverina, Calvi dell’Umbria.
Gli amerini celebrano questa ricorrenza con particolare devozione per esprimere la gratitudine della comunità a Maria che liberò Amelia dalla peste e dal terremoto, e cercando ancora oggi nella Madre celeste il segno grande di consolazione e di sicura speranza.
Nella concattedrale di Amelia le celebrazioni iniziano domenica 4 agosto alle ore 18.00 con la Solenne intronizzazione dell’Immagine dell’Assunta nella Macchina grande con il “Gruppo dei Portantini” e Celebrazione Eucaristica. L’immagine della SS. Assunta, secondo la plurisecolare tradizione, sarà esposta alla venerazione tutti i giorni dal 6 al 22 agosto.
Da lunedì 12 a mercoledì 14 agosto è in programma in triduo di preparazione alla festa alle ore 17.30 con la recita del Rosario, alle ore 18 la Messa e la preghiera mariana. Il 14 agosto alle ore 17.30 Rosario, ore 18.00 Primi Vespri Pontificali e Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo Soddu.
Il 15 agosto le celebrazioni culmineranno con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu alle ore 11.30 animato dalla cappella musicale del Duomo. Particolarmente suggestiva è la Processione con l’immagine dell’Assunta alle ore 18 per le vie della città, che farà sosta in Piazza XXI settembre dove presso Porta Romana il Vescovo impartirà la benedizione alla Città e in Piazza Matteotti per la benedizione ai malati. Parteciperanno autorità civili e militari e il Complesso Bandistico Città di Amelia. Al rientro in Cattedrale verrà celebrata la Messa vespertina.
L’annuale solennità dell’Assunta è una ricorrenza particolarmente sentita e, come lo è stato nei secoli, ancora oggi ha tutte le caratteristiche della festa patronale e la Basilica Cattedrale, che custodisce la venerata immagine, è il luogo dove gli amerini salgono nel cuore dell’estate, per onorare la Madonna memori della devozione dei loro antenati.
La prima notizia documentata sul culto della SS. Assunta nella Cattedrale di Amelia è la Bolla di indulgenza concesse da Papa Niccolò IV il 7 marzo 1291 a chi visitasse la chiesa nei giorni delle festività dell’Assunta, di San Giovanni Battista (titolare del vicino battistero), di Santa Fermina e Sant’Olimpiade (titolari della Cattedrale) e nell’anniversario della consacrazione della chiesa medesima.
Nel sec. XVII, poi, anche in seguito alla sempre crescente venerazione dei cittadini di Amelia verso la “loro” Madonna e in ringraziamento dello scampato pericolo in occasione del terremoto del 1703, fu avanzata richiesta al Capitolo Vaticano per ottenere l’incoronazione della sacra immagine che avvenne il 9 maggio 1745.
Nella cattedrale di Santa Maria Assunta di Terni dal 5 al 13 agosto si terrà la novena dell’Assunta con la recita del Rosario alle 17.30 e la Santa Messa alle 18 presso l’altare maggiore.
Il 13,14,15 agosto confessioni ore 10.00- 12.00, 17.00-19.00. Il 14 agosto Santo Rosario alle ore 17:30 e la Santa Messa Vespertina della Vigilia alle ore 18.
Giovedì 15 agosto Sante Messe ore 9.30, 11 e 18, ore 17.30 Santo Rosario.
Ad Alviano, festa sentita e partecipata quella dell’Assunta, patrona del paese, con la processione dei “Portantini dell’Assunta” per la processione di sei chilometri da Alviano Scalo alla chiesa parrocchiale.
Mercoledì 14 agosto dalle ore 16 alle 17.30 confessioni,, ore 18 santa messa, ore 19 trasporto della statua della Madonna nella chiesa di Sant’Anna.
Giovedì 15 agosto alle ore 8 santa messa nalla chiesa di Sant’Anna ad Alviano scalo e benedizione dei Portantini. Ore 8.30 trasporto verso il Paese della Madonna Assunta, accoglienza della statua dell’Assunta in piazza ad Alviano e alle ore 11 e Celebrazione Eucaristica nella chiesa parrocchiale con la consacrazione a Maria.
La festa sarà preceduta dalla novena itinerante della Madonna Assunta dal 6 al 14 agosto con il quadro della Madonna, che sosterà in alcune famiglie dove si terrà la recita del Rosario alle 20.40 e la Santa Messa alle ore 21.
Si comincerà dalla Chiesa Parrocchiale a Fam. Sbuglia Luigi (Villa) secondo il calendario a fianco, fino al ritorno nella chiesa parrocchiale il 14 agosto alle ore 17.30
A Calvi dell’Umbria dal 6 al 14 agosto novena in preparazione alla festa alle ore 17.30 santo rosario, ore18 santa messa con riflessione mariana. Mercoledì14 agosto alle ore 21 santa messa e seguire processione con la statua della Madonna per le vie del paese con la partecipazione della banda di Calvi dell’Umbria e Magliano Sabina.
Giovedì 15 agosto solenne celebrazione alle ore 9 e alle ore 11.
Ad Otricoli nella collegiata di Santa Maria Assunta
dal 12 al 14 agosto triduo di preparazione alla festa della Madonna Assunta con la santa messa alle ore 18. Il 14 agosto alle ore 21 santa messa della vigilia e processione. Giovedì 15 agosto alle ore 11 messa solenne.
A Frattuccia si terrà il Triduo in preparazione alla Festa dall’11 al 13 agosto.
Domenica 11 agosto ore 11.15 celebrazione della S. Messa, ore 21.15 recita del Rosario e preghiera alla Vergine. Lunedì 12 agosto e martedì 13 agosto ore 21.15 recita del Rosario e Preghiera alla Vergine.
Mercoledì 14 agosto alle ore 21.15 Santa Messa Vespertina nella Vigilia. Processione per le vie del paese.
Giovedì 15 agosto, Solennità dell’Assunzione di Maria al cielo, ore 11.15 Santa Messa solenne.
Sabato 17 agosto Apericena in parrocchia ore 19.30 Serata conviviale. Il ricavato sarà utilizzato per sostenere le spese della parrocchia.
Ago, 2024
Perugia – celebrazioni dell’Assunta e Luminaria Magna il 14 agosto
A Perugia la più antica processione notturna con torce e candele, detta “Luminaria Magna”, sta per compiere otto secoli di vita: ricorre la vigilia della Solennità dell’Assunta, la sera del 14 agosto, e si snoda dalla Cattedrale di San Lorenzo alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Monteluce.
Fonti storiche documentate presso gli Archivi di Stato e dell’Abbazia di San Pietro a Perugia, oltre a pubblicazioni custodite dalle Clarisse del Monastero di Sant’Erminio e agli studi di padre Ugolino Nicolini, datano intorno all’anno 1227 l’inizio della “Luminaria”.
Si hanno, inoltre, notizie risalenti all’anno 1215 dell’insediamento della prima comunità di Clarisse, sull’esempio di quanto si era realizzato tre anni prima a San Damiano in Assisi. Lo stesso quartiere perugino di Monteluce con la festa mariana del 15 agosto lega le sue radici a quelle della primordiale comunità religiosa femminile, dedita alla preghiera, alla penitenza e a servire il Signore con la vita di clausura. Presenza che prosegue ancora oggi nel citato Monastero di Sant’Erminio.
Come da tradizione la “Luminaria” si terrà la sera di mercoledì 14 agosto, alle 21, dalla Cattedrale alla chiesa di Monteluce guidata dall’Arcivescovo Ivan; mentre il giorno della Solennità dell’Assunta, giovedì 15 agosto, alle 11, sempre in Monteluce, si terrà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale mons. Simone Sorbaioli.
I festeggiamenti in onore della Beata Vergine Maria avranno inizio lunedì 12 agosto (alle ore 21, l’incontro di testimonianza con le Clarisse di Sant’Erminio), per proseguire martedì 13 (alle ore 21, l’incontro con suor Roberta Vinerba sulla “questione antropologica e l’Assunzione di Maria”), fino a domenica 18 agosto, con celebrazioni e incontri socio-culturali, aggregativi e conviviali per tutti i perugini che vorranno partecipare.
Tra le celebrazioni si segnala quella in ricordo di mons. Luciano Tinarelli, storico parroco di Monteluce, nel primo anniversario della sua salita al Cielo (sabato 17 agosto, ore 18), mentre tra gli eventi culturali il “Concerto dell’Assunta” con la Corale di Monteluce per l’apertura di Monteluce Music Festival – Festival internazionale di musica classica e contemporanea (sabato 17, ore 21).
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Ago, 2024
Perugia – solennità di San Lorenzo titolare della Cattedrale e ordinazione diaconale
La Solennità di San Lorenzo, martire e diacono per eccellenza della carità, titolare della Cattedrale, che la Chiesa celebra il 10 agosto, a Perugia culminerà con due ordinazioni diaconali. Per l’imposizione delle mani del Vescovo Ivan, Emiliano Chiattelli e Vito Simone Foresi saranno ordinati diaconi permanenti, alle ore 18, in Cattedrale. La celebrazione sarà preceduta, venerdì 9, alle 18, dalla preghiera dei Vespri, presieduta dal vicario generale, mons. Simone Sorbaioli.
La ricorrenza del Santo titolare della Cattedrale è doppiamente significativa per chi si appresta ad assumere un servizio nella Chiesa: san Lorenzo ha vissuto il suo diaconato, specialmente tra i poveri, fino al martirio.
Con Emiliano e Simone i diaconi permanenti nella nostra comunità diocesana raggiungeranno il numero di 46, mentre quelli in formazione sono 8; una ricchezza nell’opera di annuncio e di servizio e un esempio-testimonianza di vitalità e chiamata evangelica per tutta la Chiesa.
Di seguito un breve profilo biografico dei due candidati al diaconato.
Emilano Chiattelli, nato a Marsciano nel 1981, è sposato con Gloria da 16 anni; hanno tre figli: Gabriele, Pietro e Giovanni. Dipendente di Umbra Acque S.p.a., proviene dalla Parrocchia di Villanova e per diversi anni, insieme a Gloria, ha svolto attività di animatore del post-Cresima nelle parrocchie di Badiola, Spina e San Biagio della Valle. Insieme hanno preso parte all’equipe del corso di preparazione al matrimonio ed Emiliano ha ricoperto la carica di vice presidente dell’Oratorio interparrocchiale “Carlo Acutis”, nell’Unità Pastorale 26. Da circa tre anni ha scelto come parrocchia di elezione Castel del Piano, dove attualmente è impegnato come ministro straordinario della Comunione e come catechista sempre insieme a Gloria.
Vito Simone Foresi, perugino di nascita, ha 60 anni e proviene dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta in Castel del Piano. È sposato con Francesca da 34 anni; hanno tre figli – Giulia, Maria e Cesare – e sono nonni di tre nipoti: Elia, Eva Luce ed Emanuele. Insieme hanno condiviso per oltre 40 anni il servizio come capi scout nell’Agesci, contribuendo all’apertura di due gruppi (Corciano e Perugia 10) e assumendo incarichi associativi a livello zonale e regionale. Per conto dell’Ong umbra Tamat Vito Simone ha trascorso alcuni periodi di lavoro come cooperante in Mali e Costa d’Avorio dove è stato formatore e coordinatore di progetti di cooperazione internazionale. È coordinatore editoriale di “Latitudini”, inserto periodico de “La Voce” dedicato ai temi della cooperazione internazionale. Attualmente lavora come operatore dei servizi di accoglienza per migranti e richiedenti asilo presso l’Ostello “Don Elio Bromuri” a Perugia. In parrocchia ha svolto fino ad oggi attività di catechista dei fanciulli e ministro straordinario della Comunione.
Ago, 2024
Spoleto – Solennità dell’Assunta 2024
Il 15 agosto la Chiesa celebra la solennità della Assunzione della Beata Vergine Maria. A Spoleto Maria Assunta è la titolare della Basilica Cattedrale ed è la patrona dell’Archidiocesi.
Programma:
- Martedì 13 agosto ore 21,00: preghiera per il mondo della sofferenza presso l’Hospice “La torre sul colle” di Spoleto;
- Mercoledì 14 agosto ore 21,00: processione della Santissima Icone da S. Gregorio alla Cattedrale, canto dell’Inno Akathistos;
- Giovedì 15 agosto, in Duomo: ore 9.00, Celebrazione eucaristica; ore 11.30, Messa pontificale presieduta dall’Arcivescovo e benedizione alla Città e alla Diocesi; alle 18.00, Celebrazione eucaristica.
La solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria è fissata il 15 agosto già nel V secolo, con il senso di “Nascita al cielo” o, nella tradizione bizantina, “Dormizione”. A Roma la festa viene celebrata dalla metà del VII secolo, ma si dovrà aspettare il 1° novembre 1950, con Pio XII, per la proclamazione del dogma dedicato a Maria assunta in cielo in corpo e anima.
Interessante notare che la liturgia – attraverso i testi biblici tratti dal libro dell’Apocalisse e di Luca, con il canto del Magnificat – miri a farci non tanto riflettere quanto pregare: il vangelo infatti suggerisce di leggere il mistero di Maria alla luce della sua preghiera, il Magnificat: l’amore gratuito che si estende di generazione in generazione, e la predilezione per gli ultimi e i poveri trova in Maria il frutto migliore, si potrebbe dire il suo capolavoro, specchio nel quale l’intero popolo di Dio può riflettere i propri lineamenti.
Lug, 2024
Perugia – Il “Santo Anello”, un’occasione per dire il nostro eccomi a Dio.
«Avere la possibilità di potersi raccogliere in preghiera davanti al “Santo Anello”, nei giorni che preparano alla festa dell’indulgenza del Perdono di Assisi (2 agosto, n.d.r.) voluta da
san Francesco, diventa un modo di poter affidare le nostre famiglie, in particolare le famiglie ferite, all’intercessione della Vergine Maria e della Santa Famiglia di Nazareth. Diventa
anche un’occasione per affidare tutti i fidanzati, che sono prossimi al matrimonio, e pregare per tutte quelle coppie che non conoscono ancora l’Amore del Signore, perché questo
“Santo Anello” sia un’occasione per essere toccati nella nostra vita e scegliere, come Maria, di dire il nostro sì, il nostro eccomi alla volontà del Padre». A sottolinearlo è stato don Marco
Briziarelli, parroco della cattedrale di San Lorenzo di Perugia, domenica 28 luglio, a margine della celebrazione eucaristica della “calata” del tanto venerato “Santo Anello”, l’antico
monile in calcedonio (una varietà microcristallina del quarzo) che la pietà popolare considera da secoli “l’anello nunziale di san Giuseppe e della Vergine Maria”. Contenuto in un prezioso reliquiario, capolavoro dell’oreficeria rinascimentale perugina, il “Santo Anello”, portato a Perugia da Chiusi nella seconda metà del secolo XV, è custodito in un forziere a otto metri d’altezza che viene collocato, attraverso un sistema meccanico detto, appunto,“calata”, sull’altare dell’omonima cappella.
La sua ostensione, sempre molto partecipata e vissuta da perugini e pellegrini di passaggio in città nel recarsi al Perdono di Assisi, si tiene due volte all’anno, a luglio e a settembre.
Quest’anno, quella di luglio è in svolgimento dal 28 al 30, con l’apertura straordinaria della cattedrale, lunedì 29, fino alle ore 22, con visite guidate per raccontarne la storia a cura degli operatori del Museo Capitolare dell’Isola San Lorenzo del complesso monumentale della Cattedrale. A settembre la “calata” si terrà due volte, giovedì 12, Festa del Santo Nome di
Maria, giorno in cui, in cattedrale, si venera la Madonna delle Grazie, e domenica 15, Giornata diocesana delle famiglie.
Riccardo Liguori
Lug, 2024
Festa del Perdono di Assisi – pellegrinaggio da piazza del Comune fino alla Porziuncola, il programma delle celebrazioni
In occasione della solennità del “Perdono di Assisi”, la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino organizza, come da antica tradizione, il “Perdono degli assisani” che prevede il pellegrinaggio a piedi dal centro della città fino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Il ritrovo è fissato per giovedì 1 agosto alle ore 5,30 davanti alla chiesa di Santa Maria sopra Minerva in piazza del Comune ad Assisi; da lì si raggiungerà l’antica via mattonata. Alle ore 7 il vescovo monsignor Domenico Sorrentino presiederà la santa messa nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.
Il programma del Perdono di Assisi prevede tante celebrazioni che si terranno nella Basilica di Santa Maria degli Angeli: lunedì 29 luglio alle ore 21.15 inizierà il Triduo in preparazione al Perdono. Le meditazioni saranno presiedute da padre Francesco Patton, custode di terra Santa, guardiano del Santo monte Sion e del Santissimo Sepolcro di NSJC.
Mercoledì 31 luglio alle ore 16.30 si terrà una catechesi penitenziale per tutti, una “guida all’esame di coscienza” in preparazione al sacramento della riconciliazione tenuta da padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola.
Giovedì 1 agosto sarà il giorno dell’apertura della solennità del Perdono.
Alle ore 11, padre Massimo Fusarelli, ministro generale dell’Ordine dei frati minori, presiederà la solenne celebrazione eucaristica che terminerà con la processione di “Apertura del Perdono”: così detta perché da quel momento, cioè dalle ore 12 del 1° agosto, fino alle ore 24 del 2 agosto l’Indulgenza plenaria concessa alla Porziuncola quotidianamente si estende a tutte le chiese parrocchiali sparse nel mondo, e anche a tutte le chiese francescane.
Alle ore 19, i primi vespri saranno presieduti dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino. Seguirà l’offerta dell’incenso da parte del sindaco di Assisi, Stefania Proietti. La tradizionale veglia di preghiera serale alle 21.15, con processione aux flambeaux, sarà guidata da padre Gaetano La Speme.
Il 2 agosto sarà possibile partecipare alle numerose celebrazioni eucaristiche (ore 7-8-9-10-11.30-17-18), quella solenne delle ore 11.30 sarà presieduta da monsignor Mauro Maria Morfino, vescovo di Alghero – Bosa. A partire dalle ore 14 del 2 agosto i giovani della 42esima marcia francescana, guidati dal tema “Vivo con Te”, varcheranno la porta della Porziuncola. Il ministro provinciale dei frati minori di Umbria e Sardegna padre Francesco Piloni, presiederà alle ore 19 i secondi vespri della solennità. Durante i due giorni di festa la Basilica rimarrà aperta l’intera giornata per permettere ai pellegrini di accostarsi al sacramento della riconciliazione. La piazza della Basilica, invece, sarà la location di alcuni eventi/spettacoli che faranno da cornice alle celebrazioni liturgiche della Basilica.