Spoleto – Con la Domenica delle Palme avviata la Settimana Santa. L’Arcivescovo Boccardo: «Gesù vuole davvero salvare la nostra vita, e però la salva servendoci, non sottomettendoci»

«La processione con cui abbiamo dato inizio a questa liturgia domenicale non aveva solo lo scopo di prendere in mano gli ulivi per glorificare Gesù, ma voleva soprattutto porre a ciascuno di noi una domanda: vuoi muovere i tuoi passi nella settimana santa? Vuoi davvero entrare con Gesù a Gerusalemme, accoglierlo nella tua vita e poi seguirlo fedelmente?». Con queste parole l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo ha avviato l’omelia nella Domenica delle Palme, 23 marzo 2024. La cerimonia è iniziata in Piazza Duomo con la benedizione dei ramoscelli di ulivo e la lettura di un brano evangelico; poi c’è stato l’ingresso processionale in Cattedrale per la celebrazione eucaristica, che si distingue per la lunga lettura della Passione di Gesù. In questa domenica, infatti, si ricorda l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme per andare incontro alla morte, ed inizia così la Settimana Santa durante la quale si rievocano gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo e vengono celebrate la sua Passione, Morte e Risurrezione. Col Presule hanno concelebrato don Bruno Molinari e padre Gregorio Lwaba Mambezi, oad. Il servizio all’altare è stato curato dai seminaristi e dai ministranti, coordinati dal cerimoniere don Pier Luigi Morlino. La liturgia è stata animata dalla corale della Pievania di S. Ponziano diretta da Paola Grappasonni, con all’organo Angelo Silvio Rosati. Erano presenti i ragazzi della catechesi della Pievania, che hanno raggiunto la Cattedrale a piedi dalla chiesa di S. Gregorio. Alla Messa c’era anche il vice presidente del Consiglio comunale di Spoleto Sergio Grifoni.

L’omelia dell’Arcivescovo. «Gesù – ha detto mons. Boccardo – entra in Gerusalemme sopra un asino, non sopra un cavallo né su un carro da guerra, perché il suo intento non è bellicoso e dominatore. Si tratta quindi di un re che trasmette un’immagine non di potenza o di dominio, bensì di servizio: Gesù si presenta come il pastore buono e mite che le pecore riconoscono e al quale si avvicinano con grida di gioia e di giubilo. La folla esce incontro a Gesù in questo modo perché comprende che solo lui può realizzare la speranza del popolo, che solo da lui, re d’Israele, benedetto, ci si può aspettare salvezza e non da Gerusalemme, non dal tempio o dai capi della città». Quindi l’appello dell’Arcivescovo ai tanti fedeli presenti in Duomo: «Anche noi dobbiamo ogni volta re-imparare ad accogliere Gesù come colui che vuole entrare nella nostra vita per liberarci dalla schiavitù e dalle angosce di morte che ci attanagliano; all’opera di liberazione sociale e politica, propria di un impegno laico, Gesù invia coloro che sono redenti e battezzati, mentre lui ci offre la liberazione fondamentale, primordiale. Vuole davvero salvare la nostra vita, e però la salva servendoci, non sottomettendoci. Gesù, quindi, entrando a Gerusalemme su un asinello, mostra che è davvero re e insieme che la sua regalità è fondata sulla pace, sull’umiltà e sulla mitezza; viene a servire e a prendere su di sé i pesi della gente, non a gestire un potere. E gli apostoli non comprendono. Non è forse vero che anche noi facciamo fatica ad accettare una simile forma di regalità, preferendo usare i carri e i cavalli di guerra? Come non pensare, a questo proposito, alle guerre e agli attentanti che feriscono continuamente l’umanità, mezzi iniqui con i quali si pretende di esercitare un dominio sugli uomini e sui popoli? E ancora: non è forse vero che il servire, come elemento fondamentale del modo con cui Gesù si avvicina a noi, è difficile e ostico da accettare?».

Le celebrazioni della Settimana Santa presiedute dall’Arcivescovo. Mercoledì 27 marzo: alle ore 18.30, Messa crismale in Duomo; giovedì 28 marzo: alle 18.30, S. Messa in Coena Domini in Duomo; venerdì 29 marzo: alle 15.00, Via crucis alla Casa Famiglia O.A.M.I. di Baiano di Spoleto con le persone diversamente abili; alle 18.30, Liturgia della Passione in Duomo; alle 21.00, Via crucis al Giro della Rocca; sabato 30 marzo: alle 22.00, Veglia Pasquale in Duomo; domenica 31 marzo: alle 9.00 Messa all’Hospice di Spoleto; alle 11.30, Santa Messa in Duomo.

Perugia – La Domenica delle Palme in cattedrale. L’arcivescovo Maffeis: «La Passione ogni anno può dirci qualcosa di nuovo, può illuminare la situazione drammatica di oggi»

«Proviamo anche solo per un momento a immaginare cosa significherebbe togliere il racconto della Passione dalla nostra cultura, dall’arte, dalla musica, dalle chiese e dalle nostre stesse case…». Così l’arcivescovo Ivan Maffeis nell’introdurre il Vangelo della Passione del Signore alla celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme, il 24 marzo, nella cattedrale di Perugia.
«Un racconto conosciuto – ha aggiunto mons. Maffeis -, ma che ogni anno può dirci qualcosa di nuovo, qualcosa che può illuminare la situazione che stiamo vivendo e per certi versi così drammatica, situazione che può aiutarci a comprendere meglio questo racconto. Ascoltiamolo con la disponibilità di chiederci cosa dice a me, quale verità mi schiude, cosa porta non tanto sul piano delle opinioni o delle idee, ma della mia vita, della mia esistenza».
«E’ un racconto che parla di morte e di risurrezione. Cosa devo lasciar morire? Come deve cambiare e rinnovarsi la mia fede, quale zavorra lasciar cadere e quale tesoro portare con me? La chiave per entrare in questo grande racconto della Passione, della Pasqua, ce l’ha offerta san Paolo nella breve lettura appena ascoltata: Gesù non ha rivendicato privilegi, ma si è donato, si è fatto servo. Questo sia la vita per accompagnare Cristo nella sua Passione per risorgere con Lui a vita nuova come singoli, come comunità, come società».
La celebrazione è stata preceduta dalla preghiera con la benedizione dei ramoscelli d’ulivo davanti all’arcivescovado e dalla processione rievocativa l’ingresso di Gesù in Gerusalemme. Tra i numerosi fedeli anche una rappresentanza di studenti e insegnanti di una scuola cattolica del Michigan (Usa) in visita nel capoluogo umbro per un progetto di gemellaggio, oltre alla presenza di Confcooperative Umbria nel 50° anniversario della nascita le cui realtà agricole sociali hanno donato e distribuito i ramoscelli d’ulivo.

(dal sito della diocesi di Perugia-Città della Pieve)

Terni – celebrazione della Domenica delle Palme. Mons. Soddu: “Senza il grande gesto di amore Gesù per noi, della sua morte e risurrezione, non potremmo far niente e saremmo portati alla distruzione”

Con la celebrazione della Domenica delle Palme, che ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, hanno avuto inizio le liturgie pasquali della Settimana Santa, durante la quale si fa memoria della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù.
Il vescovo Francesco Antonio Soddu ha presieduto la liturgia di domenica 24 marzo con il rito della benedizione dei rami d’ulivo sul sagrato della chiesa di Santa Croce e la lettura del brano del Vangelo dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Tantissimi fedeli in processione osannante con i rami di ulivo benedetti in mano, bambini e ragazzi delle parrocchie della Cattedrale, Santa Croce e San Salvatore e le loro famiglie, hanno raggiunto la Cattedrale, dove la liturgia è proseguita con la lettura della Passione di Cristo dal Vangelo di Giovanni, e la celebrazione eucaristica.
Hanno concelebrato il parroco della cattedrale don Alessandro Rossini, il parroco di Santa Croce don Roberto Cherubini, don Camillo Camozzi. I canti liturgici sono stati eseguiti dalla corale polifonica del Duomo diretta da Rita Tomassoni accompagnata all’organo dal maestro Simone Maccaglia.
Il vescovo ha ricordato come la Pasqua sia «il segno di una vita nuova per noi e per tutto il mondo, in cui si è resi partecipi del mistero della croce per aver parte alla resurrezione e alla vita eterna».
Rivolgendosi poi ai tanti ragazzi presenti, il vescovo Soddu ha sottolineato l’importanza di essere vicini a Gesù: «Perché Gesù in croce? è la domanda che ci deve guidare e aiutare in tutta la nostra vita. L’umanità di tutti i tempi si è posta l’obiettivo di arrivare più in alto possibile ad ogni costo, non considerando gli altri, prevaricandoli ed anche uccidendoli. Gesù ci insegna invece che, per poter arrivare in alto, ossia arrivare a Dio, bisogna fare il contrario, bisogna essere umili e misericordiosi. Senza il grande gesto di amore Gesù per noi, della sua morte e risurrezione, non potremmo far niente e saremmo portati alla distruzione. Lui è l’unico salvatore del mondo ed è la nostra salvezza. Nella settimana santa siamo invitati ad imparare da Gesù che umiliò se stesso fino alla morte di croce, dando la sua vita per noi, e siamo chiamati a intraprendere un più vigoroso cammino per essere germi viventi di quella luce nuova della risurrezione, che da noi si riverbera in tutto il mondo a cominciare dalle persone che abbiamo vicino».

Terminata la “Visita ad limina” dei Vescovi umbri. Il video racconto di mons. Sigismondi e di mons. Maffeis

La quarta ed ultima giornata, venerdì 22 marzo 2024, della “Visita ad limina apostolorum” dei vescovi umbri è iniziata con la Messa presieduta da mons. Ivan Maffeis arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. «Nella nostra vita – ha detto – qualche volta possiamo essere “vittime” di pretesti che ci allontanano dalla verità. Affidiamoci sempre della provvidenza di Dio, troviamo in lui la pace che ci consente di affrontare i momenti difficili della vita, senza smarrire la fiducia». Il primo appuntamento è stato l’incontro con il card. Mario Grech Segretario Generale del Sinodo. Poi, visita al Dicastero per il Clero ed incontro con il cardinale prefetto Lazzaro You Heung Sik e con l’arcivescovo segretario Andrés Gabriel Ferrada Moreira. L’ultimo Dicastero visitato è stato quello per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, dove hanno dialogato col cardinal prefetto João Braz de Aviz e col segretario suor Simona Brambilla.

Video racconto dell’ultima giornata con mons. Sigismondi e mons. Maffeis

 

Visita ad limina dei vescovi umbri – video racconti dei vescovi Boccardo, Sorrentino, Soddu, Paolucci Bedini, Sigismondi e Maffeis

Terza giornata della “Visita ad limina” dei Vescovi umbri. Incontro con il Segretario di Stato Card. Parolin. Il video racconto di mons. Soddu e di mons. Paolucci Bedini

«Il Signore ci conceda, nel nostro ministero, di esultare nella speranza – di essere i suoi “prigionieri” e non i suoi “carcerieri” – e di mettere al bando l’ansia». Con questa riflessione di mons. Gualtiero Sigismondi vescovo di Orvieto-Todi, condivisa nell’omelia della Messa mattutina, si è aperta la terza giornata (giovedì 21 marzo 2024) della “Visita ad limina apostolorum” dei Vescovi umbri. La prima tappa è stata al Dicastero per l’Educazione e la Cultura, dove i Presuli hanno incontrato il prefetto Cardinal José Tolentino de Mendonça e il segretario per la sezione educazione l’arcivescovo Cesare Giovanni Pagazzi. Poi, incontro al Dicastero per l’Evangelizzazione – Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo – con il Pro Prefetto l’Arcivescovo Salvatore Fisichella e il Sotto-segretario mons. Graziano Borgonovo. La mattinata si è conclusa con l’incontro presso la Segreteria di Stato e Sez. Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali dove i Presuli hanno dialogato con il Segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin.
Nel pomeriggio incontro al dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita col cardinal Prefetto Kevin Farrel e i suoi collaboratori.
L’ultimo appuntamento della giornata è stato al Dicastero per il servizio dello Sviluppo umano integrale, dove i sei Vescovi hanno incontrato il cardinale Prefetto Michael Czerny e il segretario suor Alessandra Smerilli.
Il video racconto della giornata da parte di mons. Francesco Antonio Soddu, vescovo di Terni-Narni-Amelia, e di mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Gubbio e di Città di Castello.

 

 

 

Seconda giornata della “Visita ad limina” dei Vescovi umbri. Il video racconto di mons. Sorrentino

La seconda giornata, mercoledì 20 marzo 2024, della “Visita ad limina apostolorum” dei Vescovi umbri è iniziata con la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Domenico Sorrentino arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di vescovo Foligno nella cappella della casa generalizia delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, dove alloggiano i Presuli. Mons. Sorrentino ha ricordato i 23 anni della sua ordinazione episcopale e, all’inizio della Messa, ha ringraziato i confratelli per la gentilezza fraterna della presidenza eucaristica.
La prima tappa è stata al Dicastero per i Vescovi per l’incontro con il cardinal prefetto Robert Francis Prevost e con il segretario l’arcivescovo Ilson de Jesus Montanari. Poi, visita al Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e incontro con il cardinale prefetto Arthur Roche e con il sotto segretario Mons. Krzysztof Marcjanowicz. Prima del pranzo, visita al Dicastero della Dottrina della Fede: incontro con il cardinale prefetto Víctor Manuel Fernández e i suoi collaboratori. Nel pomeriggio visita al Dicastero della Comunicazione e incontro con il Prefetto dott. Paolo Ruffini e i suoi collaboratori.
Ci racconta questa giornata l’arcivescovo Domenico Sorrentino.

 

Visita ad limina dei Vescovi Umbri – Mons. Boccardo: “Con il Santo Padre un incontro familiare e propositivo” – VIDEO

L’udienza con papa Francesco ha aperto la serie di appuntamenti della Visita ad Limina dei Vescovi Umbri che fino al 22 marzo saranno impegnati in Vaticano negli incontri nei vari Dicasteri e la segreteria generale del Sinodo. Un’udienza quella con il Santo Padre all’insegna della familiarità nel racconto di mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra.

IL PROGRAMMA

Lunedì 18 marzo: ore 7.15: Messa sulla tomba del beato Apostolo Pietro nella Basilica di S. Pietro presieduta da mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra; ore 9.00: udienza con il Santo Padre. Mercoledì 20 marzo: ore 7.30: Messa; ore 9.15: incontro al Dicastero per i Vescovi; ore 10.45: incontro al Dicasteri per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; ore 12.15: incontro al Dicastero per la Dottrina della Fede; ore 15.00: incontro al Dicastero per la Comunicazione. Giovedì 21 marzo: ore 7.30: Messa; ore 9.45: incontro al Dicastero per la Cultura e l’Educazione; ore 11.00: incontro al Dicastero per l’Evangelizzazione; ore 12.30: incontro in Segreteria di Stato e Sezione Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali; ore 16.00: incontro al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; ore 17.15; incontro per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Venerdì 22 marzo: ore 7.30: Messa; ore 9.15: incontro con la Segreteria Generale per il Sinodo; ore 10.30: incontro al Dicastero per il Clero; ore 12.00: incontro al Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

I Vescovi dell’Umbria in Visita ad limina apostolorum da papa Francesco: «Un incoraggiamento ad andare avanti nel servizio del Vangelo»

Lunedì 18 marzo 2024, alle ore 7.15, con la Messa sulla tomba dell’Apostolo Pietro presieduta dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra mons. Renato Boccardo, è iniziata la “Visita ad limina apostolorum” dei Vescovi umbri (18-22 marzo). «Siamo qui – ha detto mons. Boccardo all’avvio della celebrazione – alla sede dell’apostolo Pietro: a lui presentiamo le nostre Chiese, con le loro glorie e le loro sofferenze, e tutti affidiamo alla misericordia di Dio». Poi, il presidente della Ceu nell’omelia ha tenuto una breve riflessione sulla domanda che Gesù pose a Pietro: “Per te chi sono io?”. «Questa stessa domanda risuona insistente nella nostra vita personale e nel nostro ministero. Vorremmo anche noi come Pietro balbettare tu sei la vita, il Salvatore. Sappiamo come questa espressione modelli le nostre azioni e le nostre parole a servizio del Vangelo. Spesso, però, nelle nostre giornate siamo presi anche da altre incombenze che poco hanno a che vedere con ciò. Abbiamo quindi la necessità di ripetere sovente “tu sei Cristo, il figlio di Dio”: questa è la forma del nostro essere Pastori in mezzo alla gente. Ci aiuti San Pietro e ottenga per noi il dono dello Spirito Santo, guida sicura di ogni nostro passo». Al termine della Messa, i Vescovi si sono raccolti in preghiera sulle tombe di Benedetto XVI, del beato Giovanni Paolo I e di San Paolo VI.

L’incontro con il Santo Padre nel racconto di mons. Boccardo. Poi, alle 8.30, sono giunti nel cortile di San Damaso della Santa Sede, quindi hanno fatto ingresso nel Palazzo Apostolico e alle 9.00 hanno incontrato Papa Francesco. Il colloquio col Pontefice è durato circa due ore. «Un incontro familiare», commenta mons. Renato Boccardo. «Il Santo Padre ci ha messi subito a nostro agio dicendoci: “siamo qui in famiglia, senza formalità e dunque parlate liberamente, dite quello che vi sembra importante condividere con me”. E ogni Vescovo – prosegue il Presidente della Ceu – ha raccontato un pochino la storia e la vita della sua Diocesi, presentando anche alcuni temi fondamentali e chiedendo un consiglio e un orientamento al Papa per proseguire nell’annuncio del Vangelo e nella testimonianza della vita cristiana. Il Papa – dice ancora il Presule – ci ha raccomandato quattro vicinanze. La prima: il Vescovo deve essere vicino a Dio con la preghiera. La seconda: deve essere vicino ai suoi confratelli, e qui ci ha detto di fare comunione, di lavorare insieme e di volerci bene. La terza: il Vescovo deve essere vicino ai preti con paternità e fraternità. La quarta ed ultima: la vicinanza al popolo di Dio, dal quale abbiamo ricevuto la fede. E poi ci ha lasciato un messaggio particolare: ci ha chiesto di portare ai sacerdoti, specialmente in occasione della prossima Messa crismale che celebreremo nella Settimana Santa, il suo ringraziamento per tutto quello che fanno. Il Papa apprezza la loro dedizione e il loro sacrificio e li incoraggia ad andare avanti nel servizio del Vangelo». I Vescovi hanno donato al Papa una ceramica di Deruta raffigurante un crocifisso umbro.
La visita proseguirà nei giorni 20-21 e 22 marzo con gli incontri nei vari Dicasteri della Santa Sede. Al termine di ogni giorno, sul sito ufficiale della Ceu – www.chiesainumbria.it  verrà condivisa una piccola cronaca, con foto e interviste video ai Vescovi umbri.
a cura di Francesco Carlini

IL PROGRAMMA

Lunedì 18 marzo: ore 7.15: Messa sulla tomba del beato Apostolo Pietro nella Basilica di S. Pietro presieduta da mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra; ore 9.00: udienza con il Santo Padre. Mercoledì 20 marzo: ore 7.30: Messa; ore 9.15: incontro al Dicastero per i Vescovi; ore 10.45: incontro al Dicasteri per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; ore 12.15: incontro al Dicastero per la Dottrina della Fede; ore 15.00: incontro al Dicastero per la Comunicazione. Giovedì 21 marzo: ore 7.30: Messa; ore 9.45: incontro al Dicastero per la Cultura e l’Educazione; ore 11.00: incontro al Dicastero per l’Evangelizzazione; ore 12.30: incontro in Segreteria di Stato e Sezione Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali; ore 16.00: incontro al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; ore 17.15; incontro per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Venerdì 22 marzo: ore 7.30: Messa; ore 9.15: incontro con la Segreteria Generale per il Sinodo; ore 10.30: incontro al Dicastero per il Clero; ore 12.00: incontro al Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

 

I Vescovi umbri in Vaticano per la “Visita ad limina Apostolorum”. Lunedì 18 marzo l’incontro con Papa Francesco e poi nei vari Dicasteri della Santa Sede

È iniziata lo scorso gennaio la “Visita ad limina Apostolorum” dei vescovi delle sedici regioni ecclesiastiche italiane “alle tombe degli apostoli”. L’ultima risale alla primavera del 2013, poche settimane dopo l’elezione di papa Francesco. I vescovi dell’Umbria saranno in Vaticano dal 18 al 22 marzo, vivendo momenti particolari in cui i Pastori riferiranno al Papa circa l’andamento delle loro Diocesi per averne indicazioni e risposte. Come evidenzia la Costituzione apostolica “Praedicate evangelium” di papa Francesco, la “Visita ad limina” rappresenta «il momento più alto delle relazioni dei pastori di ciascuna Chiesa particolare e di ogni Conferenza episcopale… con il Vescovo di Roma. Egli, infatti, ricevendo i suoi fratelli nell’episcopato, tratta con loro delle cose concernenti il bene delle Chiese e la funzione pastorale dei vescovi, li conferma e sostiene nella fede e nella carità. In tal modo si rafforzano i vincoli della comunione gerarchica e si evidenziano sia la cattolicità della Chiesa che l’unità del Collegio dei vescovi».

Lunedì 18 marzo: ore 7.15: Messa sulla tomba del beato Apostolo Pietro nella Basilica di S. Pietro presieduta da mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra; ore 9.00: udienza con il Santo Padre. Mercoledì 20 marzo: ore 7.30: Messa; ore 9.15: incontro al Dicastero per i Vescovi; ore 10.45: incontro al Dicasteri per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; ore 12.15: incontro al Dicastero per la Dottrina della Fede; ore 15.00: incontro al Dicastero per la Comunicazione. Giovedì 21 marzo: ore 7.30: Messa; ore 9.45: incontro al Dicastero per la Cultura e l’Educazione; ore 11.00: incontro al Dicastero per l’Evangelizzazione; ore 12.30: incontro in Segreteria di Stato e Sezione Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali; ore 16.00: incontro al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; ore 17.15; incontro per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Venerdì 22 marzo: ore 7.30: Messa; ore 9.15: incontro con la Segreteria Generale per il Sinodo; ore 10.30: incontro al Dicastero per il Clero; ore 12.00: incontro al Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

Le parole dell’arcivescovo Boccardo. «Recarsi alla “Visita ad limina” vuol dire innanzitutto – afferma il presidente della Ceu mons. Renato Boccardo – andare a confrontare la nostra fede con la testimonianza degli apostoli Pietro e Paolo. Raccogliere la loro adesione al Signore Gesù diventa una scuola di vita e uno stimolo alle attività pastorali delle nostre Chiese umbre. E poi andiamo in Vaticano per raccontare al Papa, vescovo di Roma e successore di Pietro, la vita quotidiana delle diocesi dell’Umbria, per ricevere da lui il conforto, l’orientamento e l’incoraggiamento a proseguire nell’annuncio della gioia del Vangelo. Si tratta di una tappa nel cammino normale delle nostre Diocesi che ci arricchisce, ci sostiene e ci sprona per rinnovare dal di dentro le nostre comunità, in una testimonianza efficace che passa attraverso la vita dei sacerdoti, dei consacrati e delle consacrate e dei fedeli laici».