Terni – San Vincenzo de’Paoli progetto “Camminiamo insieme: famiglia, amicizia, speranza”, finanziato dalla Fondazione Carit

“Camminiamo insieme: famiglia, amicizia,speranza” è il progetto della San Vincenzo de’ Paoli di Terni a sostegno dellefamiglie indigenti, che è stato finanziato dalla Fondazione Carit con uncontributo di 47.000 euro, percontinuare l’opera di solidarietà delle varie Conferenze della San Vincenzo di Ternie Narni.Il progetto ha l’intento di restituire dignitàa chi per le difficoltà della vita sente di averla persa e restituire alle famiglie incrisi economica ed esistenziale serenità e fiducia nel futuro attraverso ilsostegno morale ed economico, creando una rete di relazioni solidali in cuinessuno si sente escluso e cresca nella propria autostima trovando stimolia migliorare la propria condizione.Attraverso il rapporto di prossimità edamicizia specifico della San Vincenzo de’Paoli, che opera sul territorio condieci conferenze parrocchiali e interparrocchiali, con il centro di ascolto delConsiglio Centrale e con l’Emporio Bimbi, vengono aiutate oltre 2000 persone.Anche questo progetto, finanziato dalla Fondazione Carit, sviluppa la propriaattività con interventi per il sostegno ai bisogni primari della famiglia daquelli dell’ambiente domestico come il pagamentodi utenze, affitti, spese condominiali, acquisto di generi alimentari e diigiene, a quelli per la salute con ilpagamento di visite mediche, medicinali, ausili vari, a quelli dell’istruzionecon il pagamento di libri di testo, materiale di cancelleria, mense e trasportoscolastico e non ultime le attività rivolte al benessere personale con particolare attenzioneper le fasce più deboli come anziani e bambini, soprattutto stranieri pocointegrati. Il progetto prevede interventi per migliorareil proprio benessere e qualità della vita, coltivare le relazioni umane, creareoccasioni di evasione e di integrazione, organizzando la tradizionale Festa della Befana rivolta abambini ed anziani insieme alle famiglie dei volontari e benefattori, siorganizzeranno gite per anziani, momenti culturali, conviviali e ludici.interventi animati in particolare dai giovani vincenziani per un reciprocoarricchimento di valori umani nella diversità generazionale.Il sostegno amicale tende ad evitare ladisgregazione delle famiglie, gravissima conseguenza della crisi economica chediventa crisi esistenziale. condizione essenziale per l’unità del nucleofamiliare è la disponibilità della casa, indiscutibile bene primario e lacertezza di avere il necessario per l’alimentazione e la cura della persona, maanche riappropriarsi della propria dignità, sentendosi parte della comunitàattraverso momenti volti all’inclusione, assicurare un futuro migliore aibambini e ragazzi che si sentono discriminati per la mancanza di opportunità, migliorarela qualità di vita degli anziani che vivono spesso in solitudine e conpensioni inadeguate, garantirgli una vita dignitosa attraverso aiuti economici,reinserirli nel tessuto sociale, dare loro serenità, amicizia, creare momentidi evasione

Diocesi Assisi – festa della Madonna della Ghea a Purello

Da domenica 28 luglio a Lunedì 5 agosto a Purello si festeggia la Madonna della Ghea presso il santuario a pochi chilometri da Fossato di Vico che custodisce l’antica immagine della Madonna molto venerata dalla popolazione.
Domenica 28 luglio alle ore 18 Santa Messa.
Il 29-30-31 luglio e 1-2-3 agosto ore 18 Santa Messa
Domenica 4 agosto alle ore 11 Santa Messa (presente la “Misericordia” di Fossato di Vico nel 25° di fondazione. Alle ore 18 Santa Messa, alle ore 21 Processione con la statua da Purello alla Ghea, ore 21,30 Santa Messa, benedizione delle auto e Veglia notturna.
Lunedì 5 agosto Sante Messe e Confessioni alle ore 6,30-7,30-8,30-9,30-10,30. Alle ore 17,30 Santo Rosario e alle ore 18,oo Santa Messa presieduta dal Vescovo Monsignor Domenico Sorrentino e Processione. Ore 20,30 Ritorno alla chiesa parrocchiale con la statua accompagnata da auto e moto.

Narni – Guadamello – inaugurazione dei lavori di restauro del tetto e benedizione della nuova pala d’altare

Con la celebrazione di sabato 6 luglio, presieduta dal vescovo Francesco Soddu e concelebrata dal parroco don Pietro Krajewski, a Guadamello di Narni sono stati inaugurati i lavori di rifacimento del tetto della chiesa di Santa Maria Annunziata e benedetta la pala d’altare, raffigurante l’Annunciazione, opera della giovane artista Maria Virginia Cucco Gasperoni, realizzata con le donazioni della popolazione. I lavori sono stati realizzati grazie al contributo della Fondazione Carit e dell’ 8×1000 per la Chiesa Cattolica.
Presenti alla cerimonia il vicesindaco di Narni Alessia Quondam Luigi e il vice presidente della Fondazione Carit Massimo Valigi
Un intervento che ha coinvolto a vario titolo l’intera comunità, diverse maestranze e ditte, che sono state ringraziate dal parroco don Pietro per l’impegno e il buon lavoro svolto, che si era reso necessario per le precarie condizioni della copertura della chiesa e per conservare il patrimonio artistico e religioso presente nell’edificio sacro, già precedentemente oggetto di restauro.
Il vescovo Soddu ha sottolineato come questa operosità collettiva “rende merito a questi piccoli centri, dove il servizio e l’appartenza alla comunità cristiana è vivo e da sempre buoni frutti”.

Economy of Francesco – il Nobel Deaton alla EoF School 2024: “Ripensare il capitalismo: sogni, incubi e minacce”

Alla quarta edizione del corso di alta formazione promosso da Economy of Francesco (EoF), l’atteso intervento del premio Nobel per l’Economia 2015, Sir Angus Deaton, sul futuro del capitalismo, è in programma per le 18.00 (CET) di lunedì 8 luglio, in diretta streaming sul canale internazionale YouTube di EoF, aperto a tutti gli interessati.

Un appuntamento speciale all’interno dell’edizione 2024 della EoF School, un corso dedicato ai temi di ricerca di EoF, che quest’anno sta approfondendo il tema “Capitals and Capabilities in the On-Life Era”.

“La realtà è in continua evoluzione – spiegano gli organizzatori della School -. Il significato di concetti come disuguaglianza, discriminazione, povertà, capitale, sostenibilità e altri, non è lo stesso di vent’anni fa. Come ha affermato più volte Papa Francesco, la realtà è sempre superiore alle idee”. La quarta edizione della EoF School si sta dunque concentrando su questo cambiamento, approfondendo un tema che, nell’anno precedente, è stato al centro delle riflessioni della comunità di giovani economisti, imprenditori e changemakers di EoF: le “diverse forme di capitale” (spirituale, narrativo, sociale, economico, ambientale) e, a complemento, la nozione di “capabilities” (parola non facilmente traducibile in italiano). “Entrambi ruotano attorno al concetto di povertà” – continuano gli organizzatori, che sottolineano: “La povertà, infatti, non è solo (o soprattutto) una questione di flussi (reddito, salario), ma di capitali (materiale e immateriale). Oggi, ad esempio, molti lamentano una scarsità di ‘capitale spirituale’. Aumenta l’offerta di denaro e di consumo (per alcuni) e, contemporaneamente, aumenta la domanda di senso e di significato. Molti non sopravvivono alle crisi dentro e fuori i luoghi di lavoro perché il capitale spirituale accumulato da secoli di narrazioni religiose, filosofiche e letterarie sta scomparendo in una società sempre più individualista e atomizzata”.

Nel libro “Deaths of Despair and the Future of Capitalism”, Angus Deaton e Anne Case hanno analizzato questo fenomeno nella realtà statunitense. Con il rigore metodologico e l’onestà intellettuale che gli derivano da una lunga carriera di economista empirico, Deaton utilizza i dati per mostrare un’epidemia, tanto invisibile quanto impattante, non legata a virus o batteri. Egli si riferisce, infatti, alle morti legate alla disperazione, cioè alle morti “autoinflitte” legate a condizioni di vita estremamente difficili. In una società in cui le disuguaglianze crescono, la povertà diventa sinonimo di miseria, il divario tra i pochi meritevoli e i molti colpevoli è accentuato da istituzioni come il sistema educativo, l’epidemia di morti da disperazione trova un terreno fertile per crescere. Cosa possiamo fare? Nel loro libro, Case e Deaton propongono diverse soluzioni: aumentare i salari, ridurre le disuguaglianze economiche, riformare il sistema sanitario e così via. Pur condividendo l’importanza di tutte queste proposte, EoF sottolinea anche la necessità di recupera il capitale narrativo e spirituale. Pertanto, l’incontro e il dialogo con Deaton saranno di estrema importanza per immaginare il futuro del capitalismo o il futuro oltre il capitalismo.

Per informazioni e approfondimenti www.francescoeconomy.com

Parrocchia di Lama – festa del patrono San Tommaso

Domenica 7 luglio la comunità parrocchiale di Lama festeggerà il patrono, san Tommaso Apostolo.
Dopo la messa delle ore 8.30 nel pomeriggio sarà celebrata l’Eucaristia alle ore 17.30. Seguirà il pic-nic con giochi ed intrattenimento negli spazi parrocchiali.
Alle ore 21.15 prenderà il via la rassegna teatrale “Se non vedi non ci credi…” allestita in collaborazione con l’associazione teatrale culturale “Quelli che passa il convento…”.
Ogni sera sarà proposto uno spettacolo di teatro amatoriale.
Domenica 7 luglio si esibirà la compagna teatrale “Accademia dei Riuniti” di Umbertide con lo spettacolo “Tom, Dick, Harry”.
Lunedì 8 luglio, ore 21.15, viene proposto lo spettacolo “Gli ultimi saranno ultimi” (compagnia “Argento vivo” di Umbertide). Martedì 9 luglio sarà la volta di “Brigitta damm’un bacino” (compagnia “Il Polvarone” di Arezzo).
Mercoledì 10 luglio la compagnia aretina “SilenzioAssenzio” propone “Un, due, tre… Trio!”. Giovedì 11 luglio sarà la volta di “Sogno di una notte di mezza sbornia” (“Le voci di dentro” di Assisi). Si conclude venerdì 12 luglio alle 21.15 con “The Loveless” della scuola accademica “TFB Golden Theater Academy di Sansepolcro”.
Tutti gli spettacoli si svolgono nel piazzale della parrocchia san Tommaso a Lama (via Antonio Gramsci, 34) sono ad ingresso libero ed iniziano alle 21.15.

Assisi – Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis, È rivolto a progetti generativi, nati in un contesto di fraternità; a disposizione 50 mila euro

La Fondazione diocesana di religione – Santuario della Spogliazione ha pubblicato il nuovo bando del premio internazionale “Francesco d’Assisi e Carlo Acutis, per una economia della Fraternità” per l’edizione 2024/2025.

Il concorso è rivolto a persone, enti, associazioni e società, di qualunque parte del mondo, e specialmente delle regioni più povere che, per far fronte alla mancanza di opportunità e alle scarse possibilità economiche si mettono insieme, in forme cooperative o comunque di collaborazione, intorno a valide idee progettuali in favore dei più svantaggiati per lo sviluppo dei propri territori e delle proprie comunità. Sviluppando i principi etico-valoriali del Premio, i progetti presentati devono rappresentare iniziative che innescano processi economici fraterni “dal basso”. Saranno ammessi anche progetti già avviati (al massimo da cinque anni), come da relativa documentazione richiesta. A parità di giudizio da parte della Commissione valutativa saranno privilegiati quelli più recenti.

La domanda di partecipazione, online sul sito www.francescoassisicarloacutisaward.com, deve essere presentata entro il 31 gennaio 2025.

Il Premio consiste in una corresponsione in denaro, non superiore a 50.000,00 euro (Cinquantamila/00) da utilizzare esclusivamente per la realizzazione del progetto premiato; in un riconoscimento pubblico nel quadro della festa annuale del Santuario della Spogliazione; nell’investitura simbolica del vincitore con il “mantello di Francesco” in ricordo del gesto con cui l’allora vescovo di Assisi, Guido, coprì il giovane Francesco Bernardone nel momento della sua spogliazione nella pubblica piazza; nella consegna di un’icona con il logo del Premio.

Il riconoscimento, come previsto nello statuto e nel regolamento, è istituito allo scopo di “promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna dell’universale fraternità di tutti gli esseri umani a partire dalla condizione e dagli interessi dei più umili e disagiati, nella prospettiva evangelica dell’unica paternità di Dio e del suo disegno di amore per tutti i suoi figli”.

Nella sua scorsa edizione del maggio 2024 il premio è stato assegnato a “A Graça do Trabalho” (“La Grazia del Lavoro”), un progetto che nasce con l’idea di offrire un lavoro dignitoso ai giovani indigeni, e, allo stesso tempo, nutrire i bambini con cibi più sani, tipici delle culture amazzoniche (frutta e verdura di stagione, polli e uova, che ora arrivano surgelati dopo mesi di lunghi viaggi, utilizzando tanta benzina per barche e camion con il conseguente inquinamento dell’ambiente).

Gli altri 10.000,00 euro del premio sono andati al progetto intitolato “Mihavotras” (“Si salva insieme”), proveniente dal Madagascar (Africa) che, sostenuto dalla Caritas locale, mira ad aiutare le donne vulnerabili tramite la creazione di alcune cooperative che possano offrire loro un lavoro.

Perugia – Fede e formazione per la Missione Giovani

È stata una coincidenza per il gruppo “Missione Giovani”, quella di incontrarsi il 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo inviati dal Signore due a due, come tutti gli Apostoli, ad annunciare il Vangelo; quello stesso compito a cui sono chiamati i giovani della Chiesa di Perugia-Città della Pieve, dal 18 al 27 ottobre 2024.
Gioventù stimolata dall’arcivescovo Ivan Maffeis che ha non poco incoraggiato il progetto della Missione nel solco della nuova evangelizzazione indicata dalle Assemblee diocesane dello scorso anno.
Nell’antica e suggestiva Abbazia olivetana del XIV secolo, a Montemorcino di Perugia, diversi giovani si sono ritrovati per il loro terzo incontro, il primo formativo, in vista della “Missione Giovani” di ottobre nei luoghi da loro maggiormente frequentati. Si tratta di un evento in avanzata fase organizzativa, progettato insieme al gruppo dei Frati Minori dell’Umbria che si occupa di missione al popolo.
«L’attenzione è rivolta, in particolare, agli studenti universitari e agli alunni degli ultimi anni delle superiori per incontrare e fare loro un annuncio, quello di invitarli alle catechesi che ci saranno durante i giorni della Missione unite alle occasioni di prosieguo del cammino di fede una volta terminata l’esperienza della stessa Missione». Così don Simone Pascarosa, vicario per la Pastorale, a margine dell’incontro del 29 giugno a cui sono intervenuti il vicario generale don Simone Sorbaioli, padre Alfio Vespoli (Ofm), responsabile dei Frati Minori dell’Umbria per le missioni al popolo, padre Damiano Romagnolo (Ofm) e suor Simona Mazzetti, codirettori dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, don Riccardo Pascolini e don Daniele Malatacca, responsabili del Coordinamento Oratori Perugini, padre Claudio Pantaleo (Ofm Conv), suor Francesca Agresti e suor Giulia Grigoletto, dell’equipe pastorale universitaria.
Quello del 29 giugno è stato il terzo, dopo i due incontri di presentazione del progetto “Missione Giovani” tenutisi, in primavera, nelle comunità parrocchiali di San Donato All’Elce, a Perugia, e dei Santi Severo e Agata del Girasole, a San Mariano di Corciano. Progetto presentato a tutte le Pastorali interessate (Giovanile, Universitaria e Vocazionale) e all’Area diocesana giovani (oratori, associazioni, gruppi e movimenti laicali). Dopo l’appuntamento del 29 giugno, la formazione proseguirà con un secondo, in programma dal 27 al 29 settembre, con la finalità di creare il “gruppo giovani in missione” per altri giovani.
«E’ un progetto per fare incontrare il Signore attraverso il suo annuncio a tanti giovani che vogliono dare un senso alla propria vita o che sono alla ricerca di Dio». Ha sottolineato don Simone Pascarosa, precisando che «l’incontro del 29 giugno ha avuto il merito di fare stringere i rapporti tra i giovani che parteciperanno alla Missione, facendo memoria delle persone che ci hanno annunciato nella nostra vita il Signore, il Vangelo, la Chiesa, le situazioni e le occasioni, dai genitori ai sacerdoti, ai catechisti. I giovani, a coppie, hanno raccontato la propria fede con l’ausilio di alcuni sussidi e immagini-simboli, perché la cosa più bella è quella di stringere i rapporti basandosi sulle esperienze di fede fatte indipendentemente dalla parrocchia o dal gruppo di appartenenza».

Riccardo Liguori

 

Foligno – 1250 partecipanti alle Olimpiadi degli Oratori

Alla fine hanno vinto tutti. Certo, c’è chi in pista correva più forte degli avversari o chi ha fatto più volte canestro o goal. Ma l’agonismo e la competizione erano gli aspetti meno importanti da tenere in considerazione. Quello che davvero contava, nelle “Olimpiadi degli oratori”, era lo stare insieme, il divertimento e il far sentire la propria voce alla città. E l’obiettivo è stato pienamente centrato dagli oltre 1200 bambini, ragazzi, animatori, che martedì 25 giugno si sono ritrovati negli impianti sportivi della zona di Santo Pietro per celebrare insieme la consueta Festa annuale degli oratori diocesani. Una festa che quest’anno ha avuto come tema trainante quello dello sport, in vista di quelle che saranno le vere Olimpiadi che si svolgeranno tra poco a Parigi. Così, tra stadio “Blasone”, piscina comunale e palasport “Paternesi”, la condivisione e l’incontro hanno caratterizzato una mattinata di pura gioia e bellezza per tutti. Successivamente, nel pomeriggio, gli animatori si sono ritrovati in piazza Matteotti per una “Caccia al tesoro” con attività di orienteering per le vie del centro con premiazioni e festa conclusiva per chi, in questo periodo, sta coadiuvando i parroci nel coordinamento dei tanti oratori organizzati dalla Diocesi di Foligno. Tornando invece a quella che è stata la Festa della mattina, lo spettacolo è stato assicurato sin dalle prime ore di attività. I bambini e ragazzi degli oratori cittadini hanno dato il via alla manifestazione con un giro nella pista d’atletica dello stadio, come si confà alle vere competizioni olimpiche. Terminata la passerella, i vari gruppi si sono disposti al centro del prato verde per comporre, con i loro cappellini colorati, il tricolore. E qui è arrivata la prima sorpresa della giornata. Con tanto di fiaccola, ad accendere il “fuoco olimpico” è arrivato, correndo, Junior Tardioli. Nei panni di tedoforo, il campione europeo Juniores della 4×100 ha dato il via alle competizioni. Dopo l’inno nazionale, è arrivato il saluto del capitano dei carabinieri Fabrizio Cataluffi e di monsignor Luigi Filippucci, a nome di tutti i parroci diocesani. “Foligno…ci siamo! – ha gridato ai ragazzi il parroco -. Questa città merita sempre più la nostra presenza e noi siamo orgogliosi di donare la nostra realtà, le nostre esperienze e la nostra felicità nello stare insieme. Foligno – ha proseguito – ascoltaci e prendici in considerazione. Ci uniamo alle grandi Olimpiadi di tutto il mondo anche per i ragazzi che non possono vivere queste situazioni perché colpiti dalle guerre. Da qui arrivi a loro un messaggio di pace”. Per un’intera mattinata, i giovani degli oratori si sono sfidati in competizioni di atletica leggera, calcetto, dodge ball, mini volley e mini basket, nuoto e calcio balilla umano. Al termine delle attività sportive il “PalaPaternesi” ha accolto tutti i partecipanti. Ad attenderli il presidente del consiglio comunale Lorenzo Schiarea e il presidente regionale del Centro sportivo italiano, Alessandro Rossi, che hanno parlato di “entusiasmo contagioso” con il quale “guardare con speranza al futuro”. Prima di scoprire le classifiche nelle varie discipline e premiare i partecipanti con un diploma, è intervenuto anche il vescovo di Foligno e di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, che ha svestito per una mattinata i panni di presule per vestire quelli di animatore. È stato proprio lui, infatti, a incitare i ragazzi nel cantare insieme una canzone. Una melodia canticchiata sulle strofe dell’amore. Quello per le famiglie di tutti i presenti, invitate a vivere nella moltitudine della felicità in comunione con Gesù. “Voi e i vostri genitori avete ricevuto una proposta – ha rimarcato il vescovo, riferendosi al progetto ‘Casa Felice’ –, quella cioè di essere più felici. Allora dite ai vostri genitori ‘vogliamo essere felici di più, vogliamo esserlo di più con mamma e papà e, ancora, uniti sempre più con Gesù’”. Messa in archivio una divertentissima Festa degli oratori, ora la condivisione e la gioia si sposteranno all’interno delle varie parrocchie, che già da alcuni giorni stanno ospitando le attività estive. Attività che proseguiranno nelle prossime settimane e che vedranno anche interessanti uscite.

Terni – consegna dei ventilatori donati dalla Cei alla Casa Circondariale. Il vescovo Soddu amministra il sacramento della Confermazione a dieci detenuti

La solidarietà della Chiesa in Italia ai detenuti, specialmente quelli più fragili, con il progetto “Semi di tarassaco volano nell’aria”, ha coinvolto anche la Casa Circondariale di Terni, alla quale sono stati donati 68 ventilatori da parte della Conferenza Episcopale Italiana.

Il 28 giugno la consegna da parte vescovo Francesco Antonio Soddu alla rappresentante della dirigenza della Casa Circondariale, nella giornata in cui il presule ha amministrato il sacramento della Confermazione a dieci detenuti, i cui padrini e madrine sono stati i catechisti, animatori e volontari che operano da diverso tempo all’interno del carcere, guidati dal cappellano padre Massimo Lelli, che li hanno seguiti nel percorso formativo dell’iniziazione cristiana.

Con il progetto “Semi di tarassaco volano nell’aria”, coordinato dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica e dall’Ispettorato Generale dei cappellani delle carceri, con il supporto della Presidenza della CEI, la Chiesa unitamente ai cappellani e gli operatori pastorali che svolgono la loro delicata missione all’interno delle carceri, vuole dire “grazie” a chi lavora nel sistema penitenziario e la sua prossimità a tutte le persone che stanno scontando la pena all’interno degli Istituti.

«Un semplice gesto di attenzione e premura – ha detto il vescovo Soddu – che vuol ribadire la vicinanza della comunità ecclesiale alla vostra vita, che è importante come ogni vita umana, che non finisce qui e ora, ma deve generare la speranza che un giorno, dopo il percorso riabilitativo, quelle porte possano riaprirsi. Come i fiori del tarassaco, i comuni soffioni, volano dappertutto, così il nostro affetto arriva in carcere, con un semplice e lieve soffio d’aria fresca che può aiutare a vivere meglio il periodo di detenzione».

Il Cortile di Francesco compie 10 anni. Nell’ottavo centenario delle stimmate di san Francesco il titolo sarà “CorporalMente”

Dal 12 al 15 settembre si svolgerà anche quest’anno il Cortile di Francesco alla sua X edizione, l’appuntamento culturale annuale nel segno della fraternità promosso dai frati minori conventuali della Basilica di San Francesco in Assisi. Se infatti le stimmate di san Francesco sono la manifestazione visibile, nel corpo, della profondità della sua unione con Cristo, è bello poter riflettere insieme, confrontarsi e intrattenersi – come è tradizione del Cortile, a partire da diverse prospettive – sulla relazione imprescindibile, ma non per questo scontata, tra il nostro mondo interiore personale e la sua manifestazione all’esterno nel corpo.

Si parlerà pertanto, tra l’altro, di medicina e psicologia, di disabilità e integrazione, di social media e ambiente, di intelligenza artificiale, di arte in Basilica e di spiritualità francescana. Tra gli ospiti il ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, il direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Costantino D’Orazio, il giornalista Luca Sommi e il medico nutrizionista “mangiologo” e divulgatore televisivo Mauro Mario Mariani. Dopo l’esperienza positiva dell’anno passato, continua la collaborazione e la proposta prevalentemente rivolta alle scuole superiori nelle mattinate. E naturalmente visite guidate al poco noto ma ricchissimo Museo del Tesoro della Basilica e, nella fantastica cornice artistica e simbolica della piazza superiore di San Francesco, concerti e spettacoli serali, tra cui “Il sogno” dei ragazzi ospiti presso l’Istituto Serafico di Assisi, e la prima esecuzione assoluta del “Requiem per il Sociale” del Maestro Andrea Di Cesare, opera musicale pop moderna per violino elettrico, looper, campionatori, computer synth e due attori (rivisitazione moderna del Requiem KV 626 di W. A. Mozart, arricchita da elementi pop, rock ed elettronici). L’evento, ideato da Maria Cristina Lalli e prodotto in collaborazione con Angi (Associazione Nazionale Giovani Innovatori), Opera Morlacchi e Associazione Mozart Italia, vedrà la partecipazione straordinaria degli attori Lidia Vitale e Mirko Frezza.

Dal punto di vista più specificamente francescano, sarà dato un focus particolare alla Chartula di Assisi, il breve testo autografo di San Francesco custodito in Basilica, scritto dopo l’episodio delle stimmate a La Verna: in modo particolare attraverso di esso si cercherà di scoprire aspetti meno noti del Santo, quali la personalità, la sua preparazione culturale e sensibilità psicologica, facendo anche ricorso all’analisi grafologica della sua scrittura.

Tra i temi e gli obiettivi all’ordine del giorno dell’edizione di quest’anno c’è la riflessione interdisciplinare sull’intelligenza artificiale (che vede coinvolti protagonisti del mondo della cultura, dell’informazione, delle imprese) in partnership con l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria nelle persone del Presidente Mino Lorusso e della giornalista Donatella Miliani. Diversi appuntamenti sull’AI, di cui uno in trasferta all’Isola Polvese, sul lago Trasimeno, insieme a Orizzonti digitali di Confindustria Umbria, Umbria Digital Innovation Hub e Umbria Business School. Tra gli esperti che contribuiranno a questa riflessione non possiamo non citare sin d’ora fra Paolo Benanti, TOR, Presidente della Commissione AI per l’informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tappa fondamentale di questo cammino sarà l’elaborazione e la firma di un manifesto etico su AI e comunicazione nel pomeriggio di domenica 15 settembre al Sacro Convento, un contributo al servizio del lavoro e della missione di tutti i comunicatori.

«Spesso siamo tutti più o meno vittime – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, OMFConv, – di un pregiudizio, secondo cui la fede e la spiritualità siano ostili o almeno indifferenti alla vita di tutti giorni, soprattutto nella sua dimensione ordinaria: fisica, corporea, culturale e sociale. A partire dall’esperienza e dall’eredità spirituale di San Francesco, possiamo invece dialogare in muto arricchimento con ogni uomo e donna, perché il sapore e il gusto della vita di ciascuno passano – come proprio nel caso del Povero di Assisi – per la trasparenza nel nostro corpo del valore, della bellezza e della dignità di cui ognuno di noi è rivestito, grazie alla solidarietà e all’amicizia che impregnano di le nostre relazioni».

Un’altra novità rispetto alle edizioni passate è l’estensione del Cortile di Francesco oltre le date “canoniche” dell’edizione 2024. In particolare ci sarà una preview con un artista d’eccezione, Alessandro Baricco, l’8 settembre, in una performance in collaborazione con Umbria Green Festival; per la celebrazione dell’anniversario delle stimmate di san Francesco, il 17 settembre, assisteremo alla prima di un corale su san Francesco realizzato da fra Renzo Cocchi, OFM; infine la vera e propria chiusura del Cortile sarà il 22 settembre, alle 21.30, con il concerto per la pace per archi e solista diretto da fra Peter Hrdy, OFMConv, maestro della Cappella Musicale della Basilica papale di San Francesco nella chiesa superiore.

La piazza inferiore, infine, di giorno si trasformerà in un cortile permanente, spazio di incontro e fraternità informale attraverso momenti di intrattenimento culturale e sociale ed esperienze gastronomiche.