Terni – celebrazioni della festa dell’Assunta nelle cattedrali di Amelia e Terni

La diocesi di Terni Narni Amelia celebra la festa dell’Assunta in modo solenne nelle due Cattedrali di Terni ed Amelia e nelle sette parrocchie che sono dedicate a Santa Maria Assunta: Alviano, Configni, Otricoli, Frattuccia, Giove, Lugnano in Teverina, Calvi dell’Umbria.

Gli amerini celebrano questa ricorrenza con particolare devozione per esprimere la gratitudine della comunità a Maria che liberò Amelia dalla peste e dal terremoto, e cercando ancora oggi nella Madre celeste il segno grande di consolazione e di sicura speranza. Nella concattedrale di Amelia le celebrazioni saranno presiedute dal vescovo Francesco Antonio Soddu a cominciare da domenica 14 agosto alle ore 18 con i primi Vespri e la celebrazione eucaristica. Il 15 agosto il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu alle ore 11.30 animato dalla cappella musicale del Duomo. Particolarmente suggestiva è la Processione con l’immagine dell’Assunta alle ore 18 per le vie della città, che farà sosta in piazza XXI settembre dove presso Porta Romana il Vescovo impartirà la benedizione alla Città e in piazza Matteotti per la benedizione ai malati. Parteciperanno autorità civili e militari e il Complesso Bandistico Città di Amelia. L’annuale solennità dell’Assunta è una ricorrenza particolarmente sentita e, come lo è stato nei secoli, ancora oggi ha tutte le caratteristiche della festa patronale e la Basilica Cattedrale, che custodisce la venerata immagine, è il luogo dove gli amerini salgono nel cuore dell’estate, per onorare la Madonna memori della devozione dei loro antenati.

La prima notizia documentata sul culto della SS. Assunta nella Cattedrale di Amelia è la Bolla di indulgenza concesse da Papa Niccolò IV il 7 marzo 1291 a chi visitasse la chiesa nei giorni delle festività dell’Assunta, di San Giovanni Battista (titolare del vicino battistero), di Santa Fermina e Sant’Olimpiade (titolari della Cattedrale) e nell’anniversario della consacrazione della chiesa medesima.

Nel sec. XVII, poi, anche in seguito alla sempre crescente venerazione dei cittadini di Amelia verso la “loro” Madonna e in ringraziamento dello scampato pericolo in occasione del terremoto del 1703, fu avanzata richiesta al Capitolo Vaticano per ottenere l’incoronazione della sacra immagine che avvenne il 9 maggio 1745.

Nella Cattedrale di Santa Maria Assunta in Terni l’11-12-13 agosto si terrà il triduo di preparazione alla festa con la recita del rosario alle ore 17.30 e la Messa alle 18.00 presso l’altare maggiore.

Lunedì 15 agosto alle ore 9.00 e 18.00 santa messa e alle ore 11.00 santa Messa solenne.

Ad Alviano, si rinnova la tradizionale processione dei “Portantini dell’Assunta” lungo il percorso di sei chilometri da Alviano Scalo alla chiesa parrocchiale. Lunedì 15 agosto Santa Messa presso la chiesa di Sant’Anna alle ore 9.00, a seguire alle 10 ritrovo e benedizione dei Portantini e trasporto verso il Paese della Madonna Assunta su un autoveicolo, accoglienza della statua dell’Assunta in piazza Giovanni Paolo II, seguirà la processione fino alla chiesa parrocchiale dove alle 11 ci sarà la celebrazione eucaristica e atto di consacrazione a Maria.

A Configni, il 15 agosto sarà celebrata la messa a Monte Coscie alle 11.30 come tradizione e alle 18.30 a Lugnola santa messa e processione.

A Giove, domenica 14 agosto ore 21 processione con la statua della Madonna in alcune vie della città. Lunedì 15 agosto ore 9 e 11 sante messe solenni. Alle 11 una benedizione speciale a tutte le persone che si chiamano Maria.

A Frattuccia domenica 14 agosto alle ore 21.15 ci sarà la messa solenne cantata e la processione per le vie del paese. Lunedì 15 agosto alle ore 11.15 santa Messa solenne.

Perugia – solennità di San Lorenzo, diacono e martire, titolare della cattedrale (10 agosto) e dell’Assunzione al Cielo della Beata Vergine Maria

Due solennità particolarmente sentite e vissute nel periodo estivo a Perugia sono quelle di san Lorenzo martire, il diacono per eccellenza della carità, santo titolare della chiesa cattedrale, del 10 agosto, e dell’Assunzione al Cielo della Beata Vergine Maria, del 15 agosto.
San Lorenzo. La solennità del santo titolare della cattedrale perugina, come è tradizione, inizia il giorno della vigilia, il 9 agosto (ore 17.30), con i Primi Vespri presieduti dal vescovo ed amministratore diocesano mons. Marco Salvi e a seguire la celebrazione eucaristica officiata dal presidente del Capitolo dei Canonici di San Lorenzo mons. Fausto Sciurpa. Il 9 agosto, sempre in San Lorenzo, è in programma (ore 21.30) il concerto conclusivo della XIV edizione del Festival internazionale laurenziano d’organo, con la prima esecuzione in tempi moderni del Requiem di Francesco Morlacchi, una grande opera del noto compositore perugino per soli coro e organo, che vede esibirsi il gruppo corale “Santo Spirito Volumnia” di Perugia. Il 10 agosto sono due le celebrazioni eucaristiche in memoria del santo diacono e martire, alle ore 11 e alle ore 18. Quest’ultima sarà presieduta dal vescovo mons. Salvi che ordinerà diacono permanente Simone Cicchi. Attualmente sono più di quaranta i diaconi permanenti dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, che, oltre a prestare servizio liturgico in diverse parrocchie, sono impegnati in attività di catechismo, caritative e di oratorio.
Simone Cicchi, nato a Perugia nel 1970, coniugato con figli, è laureato in Sociologia e in Scienze infermieristiche, operatore sanitario dell’Usl 1 dell’Umbria, presta servizio pastorale nella Parrocchia di San Sisto ed è membro delle comunità catecumenali dell’Unità pastorale di Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino.
La Mensa San Lorenzo. La solennità del 10 agosto richiama ogni anno l’attenzione su una delle opere segno della Caritas diocesana, il Punto Ristoro Sociale “San Lorenzo”, aperto anche in questo giorno, nato da una proficua collaborazione tra il Comune e la Chiesa nell’autunno 2008, dove quotidianamente vengono distribuiti pasti caldi a un centinaio di persone in difficoltà, soprattutto anziani residenti nel centro storico. La “Mensa di via Imbriani”, così è conosciuta in città, “è diventata negli anni punto di riferimento e di socializzazione per molte persone e non solo fruitrici di questo servizio – commenta la responsabile Stella Cerasa, assistente sociale della Caritas diocesana –. Nel periodo del Covid, grazie alla collaborazione con il Comune, abbiamo consegnato a domicilio diverse decine di pasti, un’attività che ci ha permesso di continuare a tessere legami con queste persone. Insieme a tutte loro faremo festa il giorno di san Lorenzo. Pian piano anche questa Mensa ritorna alla vita normale”.
La Madonna dell’Assunta. Questa solennità non vede in festa solo la comunità parrocchiale del centro storico dedicata alla Madonna dell’Assunta, quella del quartiere di Monteluce dove un tempo sorgeva il Policlinico di Santa Maria della Misericordia, ma l’intera città con un nutrito programma di eventi religiosi e socio-culturali patrocinato dal Comune di Perugia, che inizia la sera del 10 agosto (ore 21), con la veglia di preghiera presso il monastero delle Clarisse di Sant’Erminio, e culmina con la processione della “luminare Magna”, risalente al secolo XIV, della vigilia (14 agosto, ore 21), dalla cattedrale alla chiesa Salus Infirmorum dell’ex Ospedale di Monteluce, guidata dall’amministratore diocesano mons. Salvi, e con la solenne celebrazione eucaristica il 15 agosto (ore 11) presieduta dall’arcivescovo emerito cardinale Gualtiero Bassetti. Una solennità che richiama sempre molti fedeli per la sua tradizione e fede popolare, divenendo anche importante occasione di aggregazione cittadina in agosto.

Assisi – solennità di santa Chiara e san Rufino

Tutto pronto per le due solennità di Santa Chiara e San Rufino che cadono rispettivamente l’11 e il 12 agosto. “Santa Chiara luce da Luce: memoria e profezia per la Chiesa di oggi” è la citazione riportata nel programma completo che prevede, per quanto riguarda la solennità della Santa, la novena e i vespri presieduti dai Frati minori e i Il canto delle sorelle Clarisse, tutti i giorni fino al 9 agosto alle ore 18 nell’omonima Basilica. Mercoledì 10 agosto sono previsti alle ore 17,30 i primi vespri e a seguire la santa messa della solennità. Alle ore 21 nel Santuario di San Damiano la veglia di preghiera nel transito di Santa Chiara sarà presieduta da padre Massimo Fusarelli, ministro generale dei Frati minori. Nel giorno della solennità, nella Basilica di Santa Chiara, sono previste diverse celebrazioni a partire dalle ore 7,15 con la santa messa conventuale officiata da padre Massimo Travascio, custode del Convento della Porziuncola. Seguirà la santa messa alle ore 9. Alle ore 11 la concelebrazione solenne sarà presieduta da monsignor Vittorio Francesco Viola, arcivescovo segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti e animata dal Coro dei “Cantori di Assisi”. Nel pomeriggio, alle ore 17,30, i secondi vespri e la santa messa del transito di Santa Chiara saranno celebrati da padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei frati minori di Umbria e Sardegna. Pe la solennità di San Rufino, patrono di Assisi e della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, le celebrazioni in cattedrale inizieranno giovedì 11 agosto alle ore 21 con la veglia di preghiera, la processione e la benedizione della città. Venerdì 12 agosto sono previste la santa messa alle ore 8 e il pontificale delle ore 11. Nel pomeriggio la santa messa verrà celebrata alle ore 18, mentre alle ore 21 sempre in cattedrale si terrà il concerto in onore del Santo patrono, a cura della Cappella musicale di San Rufino.

Le celebrazioni di mercoledì 10 agosto alle ore 17,30, giovedì 11 agosto alle ore 11 e venerdì 12 agosto alle ore 11 agosto saranno trasmesse in diretta dall’emittente Maria Vision (in streaming all’indirizzo

https://www.mariavision.it/maria-vision-italia e sulla pagina Facebook Diocesi Assisi-Nocera-Gualdo).

Perugia: Rientrati da Santiago de Compostela i 103 giovani pellegrini partiti lo scorso 24 luglio. Prossima esperienza di servizio e di fede, sempre per giovani, la “Casa-missione” in Kosovo

Essenzialità, fatica, servizio, sacrificio hanno scandito, insieme a diversi e intensi momenti di spiritualità, i dieci giorni di pellegrinaggio dei 103 ragazzi e ragazze della Pastorale diocesana giovanile di Perugia-Città della Pieve al santuario di Santiago de Compostela; un viaggio iniziato il 24 luglio e terminato la sera del 4 agosto, lungo quasi 2.700 chilometri di cui gli ultimi 120 percorsi a piedi. Alcuni giovani sono partiti con non pochi interrogativi e dubbi, ma, cammino facendo, si sono ricreduti, restando affascinati dall’esperienza umana e spirituale davvero unica e da ripetersi anche in situazioni diverse. «Dio parla all’uomo e non solo alla Chiesa, soprattutto attraverso le esperienze di altre persone – racconta uno dei 103 pellegrini –. Quello a Santiago è stato un pellegrinaggio che ti segna e ti cambia, domani non sarà più come ieri. Non usare il cellulare e vivere con soli dieci euro al giorno non è stato facile, ma ti ha fatto capire che puoi farcela lo stesso, che le cose più importanti e necessarie sono altre. È stata un’esperienza che ti ha dato la possibilità di metterti in discussione, facendoti comprendere l’importanza della conoscenza dell’altro e di aiutarsi vicendevolmente. La cosa più sorprendente è quella che Dio lo incontri proprio nell’altro e il cammino di Santiago ti aiuta a questo incontro».

Un pellegrinaggio che lascia un segno in questi giovani pellegrini, segno, proprio, di una Chiesa diocesana viva grazie anche alla Pastorale giovanile guidata da don Luca Delunghi, organizzatore-animatore di numerose simili esperienze che forgiano i giovani alla vita. Tra i partecipanti c’erano anche diversi animatori degli Oratori perugini, accompagnati dal loro responsabile diocesano don Riccardo Pascolini, come anche alcuni volontari della Caritas diocesana con il direttore don Marco Briziarelli. Questi ricorda che «il pellegrinaggio è stato anche una esperienza di servizio, di comunione, di relazioni e di ripartenza dopo la fase acuta della pandemia. Il Cammino di Compostela fa venire fuori anche le nostre fragilità, le nostre tensioni, ma la bellezza è quella di vedere limare le nostre spigolature».

Don Briziarelli coglie l’occasione per annunciare un’altra significativa esperienza di servizio e di fede, quella di quindici giovani perugino-pievesi che vivranno, dal 13 al 20 settembre, presso la “Casa-missione” in Kosovo, una realtà di accoglienza aperta a tutti avviata nel 1999 dalla Caritas Umbria dopo la fine delle ostilità belliche nella regione balcanica. Un’area dell’Europa centro-orientale con periodiche e preoccupanti fibrillazioni tra etnie e culture diverse (l’ultima risale a pochi giorni fa, nel nord del Kosovo al confine con la Serbia). La realtà Caritas, nata dall’impegno della Chiesa umbra, testimonia come persone di nazionalità e religioni diverse possono vivere pacificamente tra loro.

Spoleto – Fondo di Sostegno Sociale alle famiglie in difficoltà Il grazie della Caritas alla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e al Comune di Spoleto

Nel 2013 la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, la Caritas diocesana di Spoleto-Norcia e il Comune di Spoleto hanno sottoscritto un protocollo di intesa per la costituzione e la gestione del Fondo di Sostegno Sociale a favore di famiglie e/o persone particolarmente bisognose, non sufficientemente coperte sotto il profilo sociale.

Il Fondo è stato costituito con una dotazione iniziale di 50.000,00 euro erogati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto. Negli anni è stato costantemente incrementato da ulteriori liberalità eseguite da enti, istituzioni, anche pubbliche, associazioni e singole persone. La gestione operativa del Fondo ha sede presso i locali della Caritas diocesana. L’amministrazione è curata da una Commissione composta da tre membri: uno indicato dalla Fondazione, uno dalla Caritas e uno dal Comune. Possono accedere ai benefici i nuclei familiari in condizione di vulnerabilità economica e sociale residenti nel Comune di Spoleto e il tutto dovrà essere attestato da idonea documentazione. Maggiori info: 0743 220485 (Caritas diocesana).

I numeri. Nel 2021 sono state aiutate 100 famiglie. Per l’anno 2022, invece, il fondo ha una dotazione di 30.514,00 euro di cui: 5.514,00 residuo del 2021 e 25.000,00 contributo 2022 della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto. Dal 1° gennaio 2022 ad oggi sono state già sostenute 40 famiglie per un impegno di circa 15.000,00 euro.

Il grazie di don Edoardo Rossi. «Un primo grazie – afferma il direttore della Caritas diocesana – va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto per il fondamentale contributo che assicura a questo Fondo, mediante il quale sosteniamo alcune famiglie in difficoltà. E questo ci consente di entrare in relazione con storie e volti segnati dalla povertà. Un secondo grazie va al Comune di Spoleto per la fattiva collaborazione. Il nostro stile – prosegue il sacerdote – è quello di cercare di mettere sempre le persone prima della povertà, facendoci carico delle loro necessità. Mi piace anche sottolineare la bella e proficua sinergia che c’è tra la Fondazione, il Comune e la Caritas: l’assunzione di responsabilità verso i poveri, infatti, avviene solo attraverso una progettazione condivisa capace di ascolto e di coinvolgimento di una comunità. Questo lavoro di squadra ci consente anche, come ci sollecita Caritas Italiana, di “andare oltre” i luoghi comuni sui poveri per approfondire le cause della povertà, per avere una conoscenza delle implicazioni politiche e sociali e per – conclude don Edoardo – un’assunzione più responsabile dei propri stili di vita».

Assisi – La crepa e la luce. Il cammino del perdono, incontro con Gemma Calabresi

In occasione della Festa del Perdono di Assisi una testimone contemporanea rifletterà, e aiuterà a riflettere, sulla dimensione esistenziale e spirituale del perdono, come da lei stessa vissuto in un lungo percorso di vita e di fede. Vedova del commissario Calabresi, nel suo recente libro “La crepa e la luce” (Mondadori), Gemma Calabresi ha raccontato il percorso intrapreso “dal giorno dell’omicidio del marito, cinquant’anni fa. Una strada tortuosa che, partendo dall’umano desiderio di vendetta di una ragazza di 25 anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, l’ha condotta, non senza fatica, al crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia e all’abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l’idea del perdono. Un racconto che, partendo dalla vita di una giovane coppia che viene sconvolta dalla strage di Piazza Fontana, attraversa mezzo secolo, ricucendo i momenti intimi e privati con le vicende pubbliche della società italiana. Un’intensa e sincera testimonianza sul senso della giustizia e della memoria. Una storia di amore e pace”.

Gemma Capra è nata a Torino. Nel 1969 ha sposato il commissario Luigi Calabresi, con cui ha avuto tre figli: Mario, Paolo e Luigi. Dopo l’omicidio del marito (17 maggio 1972) si è dedicata all’insegnamento della religione nella scuola elementare Pietro Micca di Milano. Nel 1981 si è risposata con l’artista Tonino Milite e ha avuto un quarto figlio, Uber.

Solo dal PER-DONO ha origine una nuova umanità.

https://www.assisiofm.it/news-la-crepa-e-la-luce-il-cammino-del-perdono.html

Cortile di Francesco – Al Sacro Convento di Assisi due giorni di incontri sul tema “Eterno e il tempo presente”

Torna ad Assisi il Cortile di Francesco. Personalità della società civile, del mondo religioso e del giornalismo si confronteranno, dal 2 al 4 settembre, sul tema dell’ottava edizione: “Eterno e il tempo presente”. Oltre 20 incontri, tra lectio, dibattiti e tavole rotonde con i più significativi protagonisti della scena religiosa, culturale e sociale del Paese tra cui: Card. Matteo Zuppi, Presidente della CEI, Pasquale Tridico, Presidente INPS, Card. Angelo Scola, Arcivescovo emerito di Milano, Fabrizio Barca, economista, Roberto Battiston, già presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Luigi Sbarra, segretario generale CISL, Donatella Di Cesare, filosofa, Edmondo Bruti Liberati, già presidente dell’ANM, Mario Giuliacci, meteorologo.

Il tema scelto, “Eterno e il tempo presente”, nasce dall’esigenza di porre attenzione e riflessione su di un orizzonte che vada oltre il quotidiano, sopraffatto da una dura attualità fatta di guerre, pandemia, crisi climatica ed economica. Sembra non esserci più spazio per elevare lo sguardo oltre queste drammaticità o comunque oltre il breve tempo del quotidiano. L’evento sarà suddiviso in due sezioni, “Eterno” e “Il tempo presente”: nella prima il tema sarà affrontato da una prospettiva teorica (filosofia, teologia, arte, scienza) mentre nella seconda si esamineranno gli ambiti che connotano l’era che stiamo vivendo: guerre, lavoro, povertà, crisi climatica ed energetica.

Non solo dibattiti ma anche musica e arte come la performance di danza verticale della compagnia “Il posto” che si esibirà dal campanile della Basilica di san Francesco. Tutti gli eventi saranno in presenza e ad ingresso libero.

Il Cortile di Francesco, organizzato dal Sacro Convento di Assisi e dall’Associazione Oicos riflessioni, con il patrocinio della Provincia di Perugia e con il contributo di Regione Umbria e Comune di Assisi, punta ad offrire uno spazio di incontro, dialogo e confronto con esperti e personalità del nostro tempo. Media partner rivista San Francesco.

Perugia – XIV edizione del Festival internazionale laurenziano d’organo in cattedrale dal 31 luglio al 9 agosto.

Sette i concerti che caratterizzano la XIV edizione del Festival internazionale laurenziano d’organo, nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, alle ore 21.30, da domenica 31 luglio a martedì 9 agosto, vigilia della festa liturgica del santo titolare della chiesa cattedrale. È un evento atteso tra quelli culturali dell’estate perugina, sempre più partecipato da cultori ed esperti di musica d’organo e non solo, provenienti anche dall’estero come alcuni degli organisti che si esibiranno al monumentale organo Tamburini di complessive 5.178 canne.

Strumento straordinario poco conosciuto. «Quest’organo, commissionato 55 anni fa (era il 1967) dal Capitolo dei Canonici di San Lorenzo alla Pontificia Ditta Cav. “Giovanni Tamburini” di Crema, è stato restaurato tra il 2014 e il 2015», ricorda mons. Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo ed arciprete della Cattedrale, il quale, in occasione del concerto inaugurale al termine dei lavori di restauro (era il 21 novembre 2015), così oggi, antivigilia dell’apertura di questa XIV edizione, evidenzia quanto l’organo sia «uno strumento straordinario ma poco conosciuto, perché “limitato” all’uso liturgico, ma in realtà si presta ad ampi repertori sinfonici ed è capace di suscitare una vasta gamma di sensazioni ed emozioni». Le precedenti tredici edizioni del Festival hanno suscitato non poche «emozioni», come sottolinea mons. Sciurpa, oltre a far conoscere maggiormente questo strumento e a trasmettere anche ai giovani la passione per la musica d’organo.

Nuovo sistema di concezione dei concerti. Anche la XIV edizione centrerà questo obiettivo ed è anche, spiega nell’illustrare il programma il direttore artistico, il maestro Adriano Falcioni, organista titolare della Cattedrale di San Lorenzo da quindici anni (dal 2007), «la terza rassegna dove si è adottato un nuovo sistema di concezione dei concerti: non più un unico tema per l’intero festival, ma un filo conduttore per ogni serata, dove l’organo è utilizzato nelle sue intere potenzialità e sfaccettature. È come se fosse un unico concerto diviso in sette serate con brani di epoche e caratteristiche differenti».

Programma della XIV edizione. Il primo concerto (31 luglio), annuncia il maestro Falcioni, «è “Morte e Resurrezione”: non ci può essere titolo più adatto soprattutto dopo due anni di pandemia, e a seguire “Sonasuite”, dalla sonata alla Suite d’autore (2 agosto), la trascrizione della Sinfonia di Dvorak “Dal Nuovo Mondo” (4 agosto), un auspicio di nuova vita e ritrovata serenità, e ironica la “Bachdemia” (5 agosto), che vuole sfatare gli ultimi avvenimenti». Nelle serate successive, «“Sonasuite” (6 agosto), un omaggio doveroso – precisa Falcioni – a Cesar Franck nell’anniversario del duecentesimo anno dalla nascita (1822-2022), e “Tradizione e innovazione” (7 agosto), i due programmi più tradizionalmente organistici del Festival di quest’anno, che si chiude con la prima esecuzione in tempi moderni del Requiem di Morlacchi (9 agosto), una grande opera del compositore perugino per soli, coro e organo (quest’ultimo è il coro di Perugia “Santo Spirito Volumnia”, n.d.r.)».

Partecipazione gratuita. Ai concerti del Festival internazionale laurenziano d’organo si accede gratuitamente, nel rispetto delle norme anti-Covid. Per informazioni, contattare la Cattedrale di San Lorenzo al numero telefonico 075.5723832, oppure visitare il sito: www.cattedrale.perugia.it

Assisi – Alla vigilia della Giornata mondiale contro la tratta parla l’argentino Nicolás Del Mastro che sarà nella città serafica a settembre per Economy of Francesco

“La tratta è un crimine che colpisce la dignità umana. È un modo per ignorare la possibilità che una persona abbia identità, nazionalità, beni, libertà e che produca denaro ed è in aumento soprattutto in territori dove ci sono guerre”. A dirlo, alla vigilia della Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani che si celebra il 30 luglio, è Nicolás Del Mastro, argentino, impegnato in un’organizzazione non governativa chiamata Alameda Foundation, che da 20 anni lavora per combattere lo sfruttamento delle persone e che sarà in Assisi, il 22, 23 e 24 settembre per The Economy of Francesco. Sarà per lui un momento anche di grande emozione nel rivedere il Santo Padre che, venti anni fa cardinale in Argentina, lo aveva seguito ed era sceso in campo insieme ad Alameda Foundation contro la tratta. In una lunga intervista, rilasciata ai giovani di Eof, Del Mastro, racconta l’inizio di questo percorso, il rapporto con il Papa e la possibilità di un’economia senza tratta che parta propria da Assisi: “da qui dobbiamo pensare, lavorare e fare in un’economia dal volto e dall’anima umani”.

“La nostra organizzazione – spiega – è iniziata dopo la crisi economica molto grande che l’Argentina ha vissuto nel 2001. Abbiamo iniziato ad ascoltare le storie dei bambini della popolazione migrante che stavano attraversando situazioni di sfruttamento in laboratori tessili clandestini. La denuncia e il lavoro in tutti questi luoghi contro le mafie del territorio hanno avuto inizio. In tutti questi momenti ci sono state diverse fasi e la prima è iniziata con lo stare vicino a queste persone e organizzare anche cooperative per ricostruire un orizzonte di vita, attraverso quell’autonomia economica necessaria per evitare di ricadere nuovamente nello sfruttamento altrui. In quel periodo Bergoglio ci è stato vicino, ha anche benedetto e fatto i battesimi nella sala da pranzo di Alameda”. Del Mastro spiega poi come, “la tratta si adatti all’economia, al territorio e alla virtualità di oggi. La tratta è un meccanismo per ottenere risorse, il guadagno che deriva da una persona ridotta a mero oggetto. La tratta è una forma di violazione dei diritti umani, perché colpisce la dignità umana e non consente a una persona di essere liberamente considerata tale. È un meccanismo per massimizzare i profitti derivanti dallo sfruttamento di una persona”. Per Nicolas dunque Eof deve promuovere processi che “non massimizzino il guadagno a spese delle persone impoverite in uno schema di esclusione. Ed è quello che ci dice la Laudato Si’. Il clamore dei poveri che sollevano questo bisogno di un’economia che non li sfrutta, che non li usa più. E oggi quello che stiamo vedendo è che il Covid è una condizione oggettiva globale che tutti i Paesi, tutte le comunità, tutte le catene del valore stanno attraversando e dove ha evidenziato la necessità di ripensare un’economia che non usa le persone come mezzo”. Forte e appassionato il messaggio di Nicolas ai giovani di Economy che saranno in Assisi. “Questi giovani che hanno risposto alla chiamata del Papa a lavorare per un’economia dal volto e dall’anima umani è straordinaria, perché vogliono essere protagonisti. Questo però richiede impegno. Ci impone di lasciare i nostri comfort e di metterci in gioco. La necessità di nuovi modi di produrre, consumare e stili di vita implica rimettere al centro il nostro rapporto con fratelli e sorelle, con la terra, con la casa comune, senza pensare a massimizzare il profitto e il dio del denaro come principale obiettivo”. Tutti questi argomenti saranno al centro delle sessioni plenarie, dei laboratori e dei momenti di co-creazione ai quali parteciperà lo stesso Del Mastro, giovani imprenditori, ricercatori e changemaker di tutto il mondo che raccoglieranno i frutti del lavoro degli ultimi anni, condivideranno idee e stringeranno un patto con Papa Francesco.

L’intervista integrale sarà disponibile sabato 30 luglio sul sito https://francescoeconomy.org/it/

Il “perdono” degli assisani, pellegrinaggio dal centro storico di Assisi alla Porziuncola

In occasione della solennità dell’indulgenza della Porziuncola la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino anche quest’anno organizza il “Perdono degli assisani”, antica tradizione che, l’1 agosto in mattinata, prevede il pellegrinaggio a piedi dal centro della città fino a Santa Maria degli Angeli.

Il ritrovo è fissato per le ore 5,30 davanti alla chiesa di Santa Maria sopra Minerva in piazza del Comune ad Assisi; da lì si arriverà all’antica via mattonata per poi raggiungere la Porziuncola. Alle ore 7 ci sarà la santa messa nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.

Alle ore 11 il ministro generale dell’Ordine dei frati minori, padre Massimo Fusarelli, presiederà la solenne celebrazione eucaristica che terminerà con la processione di “Apertura del Perdono”: da quel momento, le ore 12 del 1° agosto, fino alle ore 24 del 2 agosto, l’Indulgenza plenaria concessa alla Porziuncola quotidianamente si estende a tutte le chiese parrocchiali sparse nel mondo e anche a tutte le chiese francescane. Alle ore 18,30 primi vespri. Seguirà l’offerta dell’incenso da parte del sindaco di Assisi, Stefania Proietti. La tradizionale veglia di preghiera serale alle 20,45 sarà guidata da padre Luciano De Giusti, ministro provinciale dei Frati Minori di Abruzzo-Lazio.

Il 2 agosto sarà possibile partecipare alle numerose celebrazioni eucaristiche: quella solenne delle ore 11.30 sarà presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova. A partire dalle ore 14.30 i giovani e le famiglie della 40a Marcia Francescana “Infinitamente buono”, provenienti da tutte le regioni d’Italia e da alcune nazioni estere, dopo una settimana di cammino varcheranno la porta della Porziuncola. Il Ministro Provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna, padre Francesco Piloni, presiederà alle ore 19 i vespri solenni del Perdono.

Durante i due giorni del Perdono di Assisi, dalle ore 7 alle ore 19, la Basilica di Santa Maria degli Angeli rimarrà aperta l’intera giornata per permettere ai pellegrini di accostarsi al Sacramento della riconciliazione. La Piazza della Basilica, invece, ospiterà alcuni eventi/spettacoli che faranno da cornice alle celebrazioni liturgiche della Basilica: da segnalare l’1 agosto alle ore 21,30 il Concerto della Banda della Polizia di Stato per la “Solennità del Perdono 2022” e il 3 agosto alle ore 21 il concerto “A te grido Signore infinitamente buono”

Il triduo in preparazione al Perdono inizierà invece il 29 luglio alle ore 21.15 con le meditazioni di padre Mauro Galesini. Sabato 30 luglio, alle ore 16.30 in Basilica si terrà una catechesi penitenziale per tutti, una “guida all’esame di coscienza” in preparazione al sacramento della riconciliazione.