Commissione Liturgica – convegno sui Ministeri per una chiesa sinodale con mons. Vittorio Viola

La commissione regionale Ceu per la Liturgia promuove per domenica 20 novembre a Collevalenza una giornata di studio “I cantieri della diaconia, ministeri per una chiesa sinodale” a cinquanta anni dalla lettera apostolica Ministeria Quaedam, guidata da mons. Vittorio Viola.
PROGRAMMA Ore 14:30 Accoglienza. Ore 15:00 Ora Media. Ore 15:15 Saluto di Don Antonio Borgo, direttore Coordinatore della Commissione Regionale per la Liturgia. Breve introduzione storica sulla Lettera Apostolica Ministeria Quaedam, a 50 anni dalla promulgazione di Paolo VI. Ore 15:30 Relazione di MONS. VITTORIO VIOLA, segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Ore 16:30 Lavori di gruppo. Ore 17:30 Vespri

Perugia: La riflessione del direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, in occasione della VI Giornata mondiale dei poveri “Gesù Cristo si è fatto povero per voi (2 Cor 8,9)

L’anno che sta per concludersi ha visto la Caritas impegnata in maniera molto importante nel contrasto alle povertà». A dirlo è don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, in occasione della VI Giornata mondiale dei poveri indetta dal Papa per domenica 13 novembre, dedicata al passo della seconda Lettera di Paolo ai cristiani di Corinto: “Gesù Cristo si è fatto povero per voi” (2 Cor 8,9), quasi nel tracciare un “bilancio” dell’attività 2022 di quest’organismo pastorale operativo.

Mense ed empori. «Abbiamo aperto un nuovo punto di ristoro sociale a Perugia città, la “Mensa Don Gualtiero”, intitolata al cardinale Bassetti – ricorda il direttore della Caritas perugino-pievese –, dopo la “Mensa San Lorenzo” di via Imbriani, in pieno centro storico. Abbiamo anche aperto il quinto “Emporio della Solidarietà”, a Ponte Pattoli, nella periferia nord del capoluogo. Gli empori ci permettono di far fronte all’emergenza alimentare ritornata in maniera importante, dovuta anche ai rincari di questo tempo. Le mense e gli empori sono vere e proprie opere segno per essere vicini a tante famiglie – quelle italiane sono sempre più – che vivono gravi situazioni di difficoltà a seguito della pandemia e della guerra in Ucraina. I fruitori delle mense, dal lunedì al sabato, sono ormai oltre 200; mentre le famiglie che si recano negli empori superano le 1.800».

La solitudine-povertà. «Nelle nostre due mense – precisa don Briziarelli – le persone sole possono incontrarsi, ricevere un pasto e ripartire in un incontro di relazioni che è fondamentale in questo tempo che stiamo vivendo dove la solitudine è una tra le maggiori povertà. Un punto di incontro bello tra poveri e volontari dove è possibile cominciare una conoscenza che vada oltre l’essere beneficiari o essere volontari all’interno di un servizio».

Sfide importanti. «Negli ultimi due anni, quelli segnati dal Covid, guerra in Ucraina e caro energetico – commenta il direttore della Caritas –, dai dati in possesso, la povertà è aumentata, un incremento significativo, purtroppo, confermato nel Rapporto diocesano presentato a maggio e le previsioni non solo confortanti per la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Un aumento che potrebbe essere al di sopra del 20% rispetto al 2021, di nuove famiglie in povertà, quelle che mai prima si erano rivolte alla Caritas. Ci aspettano, quindi, sfide importanti che cerchiamo sempre di vivere in maniera totale, nell’accompagnare i poveri, facendo con loro un cammino progettuale che li porti ad uscire dalla povertà, a un ritorno all’autonomia grazie ad azioni e a progetti di prossimità».

Difficoltà per gli affitti. Un ritorno all’autonomia, sottolinea don Briziarelli, «che necessita chiaramente di un lavoro, che soprattutto permetta di dare una possibilità con un salario adeguato ad un progetto di vita dignitosa, perché senza il lavoro è difficile avere una casa in affitto. Un problema che sta diventando anche a Perugia un’emergenza sociale, anche per carenza di case in affitto o per canoni cari che diventano proibitivi per una famiglia anche nella condizione di un lavoro a tempo indeterminato. Tanti nuovi contratti di lavoro, è vero, che fanno salire anche il numero degli occupati, ma contratti di uno, due o tre mesi con salari minimi che non permettono una progettazione di vita. Siamo di fronte a un’emergenza importante e in questo momento la Caritas sta sostenendo una fetta significativa di famiglie dove lavorano anche entrambi i coniugi, ma con stipendi bassi, con a carico due figli in età scolare, e alle prese con i primi consistenti aumenti delle utenze di energia elettrica e gas».

Dati inquietanti. «Questo preoccupante fenomeno riguarda sempre più famiglie italiane e ad oggi – precisa il direttore Caritas – le famiglie complessive aiutate dalla Caritas supereranno le 3.500, che ci porta ad avere circa 12 mila persone accompagnate tra chi viene in maniera regolare e vive una situazione di povertà ormai cronica, o persone che comunque sono venute anche una o due volte a chiedere aiuto. A fine 2019 le famiglie che avevano incontrato i servizi Caritas non superavano le 1.900. Siamo di fronte a tantissime sfide, sfide che diventano opportunità e che non ci fanno dimenticare il cuore dell’agire Caritas che è e resta l’Ascolto».

Annuncio di speranza. «Un ascolto affidato a volontari sempre più formati – anche grazie al percorso formativo “In Ascolto” che terminerà il 17 dicembre con la presenza del direttore di Caritas Italiana -, ascolto che diventa una forma di evangelizzazione che mette il povero al centro, il povero che è carne di Gesù come ci ricorda costantemente il Papa. 40 centri di ascolto parrocchiali e di unità pastorale in rete operativa con il Centro di Ascolto diocesano. Quindi ascolto che diventa annuncio di speranza, che diventa abbraccio importante di cui abbiamo bisogno tutti, con uno sguardo particolare agli anziani e ai giovani».

Maggiore solidarietà. «Il volontariato è opera di condivisione, solidarietà e cura del bene comune – conclude don Marco Briziarelli, citando un passaggio del messaggio del Papa per la VI Giornata mondiale dei poveri –: “La solidarietà, in effetti, è proprio condividere il poco che abbiamo con quanti non hanno nulla, perché nessuno soffra. Più cresce il senso della comunità e della comunione, come stile di vita e maggiormente si sviluppa la solidarietà”».

Assisi – music festivak con Francesco e Carlo Acutis

Promuovere la bellezza della musica cristiana come via per arrivare a Gesù Cristo: con questo obiettivo nasce il “Worship Music Festival con Francesco e Carlo Acutis” in scena dal 2 al 4 dicembre ad Assisi. Tre intense giornate di festa tra musica e preghiera alla Pro Civitate Christiana di Assisi, al teatro Lyrick e al Santuario della Spogliazione.
Un denso programma di momenti di catechesi, preghiera cantata, concerti e momenti di formazione sul mondo della discografia, attende gratuitamente tutti gli appassionati, ma anche quanti vorranno semplicemente godere della bellezza e della potenza evocativa della musica di lode. Protagonisti della tre giorni, promossa dalla Fondazione diocesana Assisi Santuario della Spogliazione, in collaborazione con Proscenium e con il patrocinio della Città di Assisi, saranno tra gli altri, fra Alessandro Brustenghi, Romilda Cozzolino, Marco Mammoli, il Kantiere Kairòs, i Reale e i The Sun, celebre rock band che ha portato la musica cristiana alla ribalta nazionale e che festeggerà i primi 25 anni di carriera con un concerto al teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli il 3 dicembre.
L’intenso programma del festival di dicembre offrirà importanti momenti di formazione per quanti desiderano imparare ad esprimere con la musica gli aneliti del cuore: fra Alessandro spiegherà come si scrive un testo; i musicisti Michele Rosati e Jo Di Nardo daranno indicazione su come comporre una canzone. Interverrà poi anche fra Graziano Maria Malgeri, animatore vocazionale, docente di Teologia patristica e Storia della Chiesa antica e autore di molti testi di musica cristiana, che spiegherà come trasformare l’ispirazione in parole. Non mancherà infine un momento formativo sul vasto e complesso mondo della discografia: il produttore Andrea Marco Ricci illustrerà il mercato musicale e come si fa a promuovere e diffondere un brano. L’ingresso a tutti i momenti è libero e gratuito, previa registrazione tramite il seguente form online https://forms.gle/x78oQJQYryt6Goxo9.

Per informazioni e registrazione: www.assisisantuariospogliazione.it; e w.m.f.assisi@gmail.com

LOCANDINA WSF OK

Programma Worship music festival con Francesco e con Carlo Acutis invernale 2022

Perugia – ritorna alla città la “Natività della Vergine Maria” di Pietro da Cortona custodita nella chiesa del Gesù. Fedeli e visitatori possono ammirarla dopo il suo recente rinvenimento ed accurato restauro. Il rettore don Mauro Angelini: «Questa chiesa è sempre più santuario mariano e “museo” di splendide opere d’arte. In tanti entrano per raccogliersi in preghiera, oltre che per ammirare questi capolavori»

Dopo un accurato lavoro di restauro, ritorna al suo originale splendore e fruibilità il dipinto della “Natività della Vergine Maria” di Pietro da Cortona rinvenuto recentemente nell’Oratorio dei Contadini della chiesa del Gesù di Perugia. Il capolavoro è dal 10 novembre esposto in questo molto frequentato antico luogo di culto situato in pieno centro storico, il cui rettore è don Mauro Angelini.

«Questo splendido dipinto conferma la grande devozione alla Madonna Bambina presente alla chiesa del Gesù», ha sottolineato don Angelini intrattenendosi con gli operatori dei media presenti alla celebrazione eucaristica inaugurale del lavoro di restauro tenutasi la sera del 10 novembre alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni civili e culturali di Perugia, dal prefetto Armando Gradone (la chiesa del Gesù, si ricorda, è di proprietà del Ministero dell’Interno) all’assessore comunale alla cultura Leonardo Varasano, al presidente del Rotary Club Perugia Est Riccardo Pelliccia, che ha finanziato il restauro eseguito dal maestro Giovanni Manuali. Per tutti loro il rettore del Gesù ha avuto parole di gratitudine per la collaborazione ricevuta, contraccambiate dagli stessi per l’opera che don Angelini sta compiendo da due anni nel valorizzare e promuovere questo luogo non solo a livello spirituale, ma anche dal punto di vista storico-artistico.

Don Mauro Angelini ha portato i saluti dell’arcivescovo Ivan Maffeis che «ha espresso il suo entusiasmo per la bellezza e la valorizzazione di questa chiesa nel farci visita di recente – ha ricordato il rettore –, ammirando i tre bellissimi oratori, tutti dedicati alla Beata Vergine Maria, e i dipinti raffiguranti la Madonna Bambina, tra cui quello di Paolo Gismondi. Oggi è una festa non solo per la Chiesa perugina ma per tutta la città, perché rinvenire un dipinto del ‘600 così importante è molto significativo. Basti pensare che stava nell’Oratorio dei Contadini, e la Madonna Bambina era la loro patrona. Con molta probabilità i contadini avevano commissionato l’opera a Pietro da Cortona facendo una grande colletta e i personaggi raffigurati nel dipinto sono della campagna umbra. L’arista quasi si è lasciato influenzare dagli stessi committenti».

«La chiesa del Gesù con quest’ultimo capolavoro rinvenuto – ha commentato don Angelini – diventa sempre più una chiesa santuario mariano. Anche l’arcivescovo Maffeis, nel visitarla, è rimasto stupito dai tanti ex voto per grazia ricevuta custoditi, caratteristici dei santuari, tra cui l’ultimo ritrovato della Madonna Bambina del secolo XVIII con i capelli del bambino che aveva ricevuto la grazia. È anche un luogo di culto prezioso per le divere opere risalenti al Barocco ma anche al Manierismo, che come dice la parola – a maniera, a modo – ognuno esprimeva la propria creatività e per questo è di infinita bellezza».

«Per questo è anche una “chiesa-museo”, ma è soprattutto – ha concluso il rettore – un punto di riferimento spirituale per tanti giovani e adulti. È bello vederli entrare in chiesa in silenzio, raccogliendosi in preghiera, esprimendo la propria devozione verso il Sacro Cuore di Gesù, la Madonna Bambina, San Giuseppe e la Madre della Divina Provvidenza. È una chiesa che contribuisce a rendere vivo e vivace, a livello spirituale e culturale, il centro storico della nostra città».

Città di Castello – festa dei santi Florido ed Amanzio

La comunità diocesana di Città di Castello si sta preparando a celebrare – domenica 13 novembre – i santi patroni, Florido, vescovo, e Amanzio, sacerdote.
Vale la pena ricordare che la storia dei santi affonda le radici attorno all’anno 520 quando Florido nacque a Città di Castello. Studiò lettere e teologia. Attorno all’anno 542 il vescovo lo nominò diacono. Qualche tempo dopo Florido, con Amanzio e Donnino, fuggì a Perugia, poiché Città di Castello era stata assediata dalle truppe di Totila. Qui il vescovo Ercolano, lo ordinò sacerdote. Quando Perugia cedette a Totila il vescovo Ercolano fu ucciso. Florido, tornato a Città di Castello, la trovò distrutta dai barbari. Nella drammatica situazione seppe tenere unita la popolazione e organizzare la ricostruzione. Aiutandosi l’un l’altro come fratelli, Florido vescovo, Amanzio sacerdote e Donnino laico/eremita, hanno dato vita a una Chiesa autentica, animata dalla fede e dalla carità, fondata sulla certezza dell’amore di Dio che dà la forza di ricostruire le mura, le case, il castello, le strade, ma soprattutto una comunità umana e cristiana.
Papa Pelagio, accogliendo la preghiera dei cittadini, nominò Florido vescovo. Egli si impegnò nel predicare la Parola di Dio, vivendo con giustizia e carità. Morì a Pieve de’ Saddi il 13 novembre 599.
La cripta della Cattedrale di Città di Castello custodisce i resti mortali dei santi patroni.

In Duomo domenica 13 novembre saranno celebrate le sante messe ogni ora dalle ore 8 alle ore 12.
Alle ore 18 la solenne celebrazione, presieduta dal vescovo diocesano mons. Luciano Paolucci Bedini sarà trasmessa in diretta da TRG sul canale 13 in tv e in streaming sul sito web www.trgmedia.it.

Ricorda il vescovo che “il al rapporto che come Chiesa siamo chiamati ad avere con le nostre città, perché anche la città e le sue istituzioni sentano la comunità ecclesiale interessata e coinvolta nella responsabilità per il bene comune, e solidale nell’affrontare le questioni che toccano la vita di tutti. Florido e Amanzio hanno amato questa terra e questa Città.
Oggi la Chiesa diocesana tifernate non può escludersi dal sentirsi parte attiva della vita di questo territorio. Occorre un sussulto di fede e di speranza per tornare a voler conoscere con verità le reali situazioni in cui ci troviamo, le difficoltà che ci pesano, i pericoli che stiamo correndo, e le cause che generano tutto ciò. Ma è necessario da parte nostra soprattutto uno sguardo di amorevole vicinanza alla vita di coloro che abitano con noi queste antiche mura, perché nessuno si senta
abbandonato o escluso, e perché ciò che manca sia soccorso prima di tutto con un atteggiamento di condivisione, senza attendere che altri se ne accorgano e se ne facciano carico”.

L’OMELIA DE VESCOVO PAOLUCCI BEDINI

Ceu – tutela dei minori: “Non solo prevenzione. Una cultura del rispetto del mistero della persona umana”.

l’incontro dedicato alla tutela dei minori dal titolo: “Non solo prevenzione. Una cultura del rispetto del mistero della persona umana”, in programma a Santa Maria degli Angeli di Assisi, sabato 26 novembre (ore 9), presso il Centro pastorale, in via Capitolo delle Stuoie, 13. L’incontro, promosso dal Servizio regionale per la tutela dei minori della Ceu, è rivolto a tutti gli interessati, in particolare a sacerdoti, religiosi e operatori pastorali, a cui relazionerà padre Amedeo Cencini, formatore e docente presso la Pontificia Università Salesiana. Per contatti ed info rivolgersi al Centro di ascolto regionale per la tutela dei minori, martedì e venerdì, dalle ore 17 alle 18.30 (strada San Galigano, 12/A – 06125 Montemorcino, Perugia – cell. 348.3598364 – mail: tutelaminori@chiesainumbria.it).

Lama – saluto alle suore Figlie della Misericordia

Domenica 13 novembre alle ore 10.30 presso la scuola materna “San Giovanni Bosco” in via Nova a Lama sarà scoperta la targa ricordo realizzata dalla mano esperta di Luca Meoni e dalla EBV Fotoceramica. Con questo segno l’intera comunità della frazione sangiustinese intende ringraziare la Suore Figlie della Misericordia che, ritiratesi da qualche mese per motivi anagrafici, hanno svolto il loro servizio per 88 anni, dal 1934 al 2022.
Con grandissima generosità verso il paese la Congregazione “Figlie della Misericordia” ha deciso – nei mesi scorsi – di donare alla parrocchia di Lama l’edificio della scuola materna.
Il nuovo anno scolastico si sta svolgendo regolarmente dopo la che la gestione della scuola è stata affidata alla “Cooperativa San Francesco di Sales” di Città di Castello.
Suor Cristina Pasquetti sta facendo la spola quotidianamente dalla casa madre delle suore “Figlie della Misericordia” di Città di Castello alla scuola di Lama per garantire la più serena continuità con la precedente gestione.
I ragazzi iscritti alla scuola materna proporranno un breve saggio della loro bravura. La banda di Lama accompagnerà l’evento con alcuni brani musicali.
Alle ore 11.15 sarà celebrata la Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Lama.
La sezione “F. Sbarretti” di San Giustino – Citerna dell’Associazione Nazionale Carabinieri nell’occasione commemorerà la “Vigo Fidelis”.

Caritas – presentazione rapporto povertà Umbria 2022

“Un Padre alla ricerca dei figli” è il titolo del Rapporto Povertà in Umbria a cura della Delegazione regionale Caritas che sarà presentato in conferenza stampa a Perugia, venerdì 11 novembre, alle ore 11, presso il “Villaggio della Carità”(via Montemalbe 1–zona via Cortonese), in occasione dell’imminente VI Giornata mondiale dei poveri indetta da Papa Francesco domenica 13 novembre dedicata al tema “Gesù Cristo si è fatto povero per voi”(cfr 2 Cor 8,9).
Interverranno mons. Francesco Soddu, vescovo di Terni-Narni-Amelia, delegato Ceu per il servizio alla carità, il prof. Marcello Rinaldi, responsabile della Delegazione Caritas Umbria, e il prof .Pierluigi Grasselli, economista, coordinatore dell’Osservatorio diocesano delle povertà ed inclusione sociale di Perugia.
Parteciperanno i direttori delle Caritas diocesane umbre e i rappresentanti delle Istituzioni civili preposte alle politiche sociali. Il rapporto prende in esame l’anno 2021, con prospettive sullo scenario dell’anno in corso, e ogni dato analizzato ha dietro di se il volto e la storia di una persona, di una famiglia che cerca nuova dignità. Si vuole costruire una rete sempre più virtuosa che porti le persone in gravi difficoltà a liberarsi dalle catene della povertà.

Perugia, 12-13 novembre, festa di sant’Ercolano, vescovo e martire, defensor civitatis, patrono della città e dell’Università degli Studi.

Sabato 12 e domenica 13 novembre la Chiesa di Perugia celebra uno dei suoi santi patroni, Ercolano, vescovo e martire, defensor civitatis, martirizzato per mano dei goti di Totila nel 547 (quest’anno ricorre il 1475° anniversario). Le celebrazioni si terranno nella chiesa dedicata al santo patrono, scrigno prezioso d’arte e cultura a forma ottagonale, risalente al secolo XIV.

Programma. «Il dies natalis di sant’Ercolano, ovvero il giorno del martirio del vescovo e patrono della Città e dell’Università degli Studi, è il 7 novembre – ricorda don Francesco Benussi, rettore della chiesa intitolata al patrono –, che viene tradizionalmente festeggiato il fine settimana successivo. Le celebrazioni inizieranno sabato 12, alle ore 11, con la s. messa presieduta da mons. Marco Salvi, vescovo ausiliare, per proseguire nel pomeriggio, alle ore 18, con il concerto dell’Ensemble vocale femminile “Nota So” diretta dal maestro Marta Alunni Pini. Domenica 13, alle ore 10,30, l’arcivescovo mons. Ivan Maffeis presiederà la celebrazione eucaristica, animata da “I Madrigalisti di Perugia”, alla presenza delle autorità civili ed accademiche e dei rappresentanti del Sodalizio di San Martino, benemerita istituzione laica di carità proprietaria della chiesa di sant’Ercolano.

Messaggio attuale. «La celebrazione della ricorrenza del martirio di Ercolano – sottolinea il rettore don Benussi – assume particolare significato nell’attuale contesto storico, in cui lo spettro della guerra è tornato in Europa. Egli non fuggì di fronte al pericolo, ma anzi, si fece carico della sua comunità, subendo dopo la presa della città il martirio per scuoiamento e decapitazione. Oggi il suo messaggio e la sua testimonianza di santità sono più che mai molto attuali».

Baluardo della città. «Ricordato con il titolo di defensor civitatis – spiega don Benussi –, un titolo dei vescovi occidentali che collaboravano attivamente con la società civile assumendo anche ruoli da magistrati civili, a tutela del popolo, Ercolano si pose come baluardo a difesa della sua città, ascoltando la chiamata di Dio e la voce dei perugini che chiedevano – e ancora oggi chiedono – attraverso lui, di essere protetti e difesi».

Contro ogni violenza. «Ancora oggi sono molti i motivi per cui ricordare e impetrare la sua intercessione – evidenzia il rettore della chiesa di Sant’Ercolano –: lo spettro della violenza, infatti, sia tra nazioni, sia nelle relazioni interpersonali o familiari è sempre di fronte ai nostri occhi. Non a caso, infatti, nella chiesa a lui dedicata è collocato anche un sacrario militare, ovvero un monumento che perpetra nei secoli il ricordo dei caduti, ricorda il dramma insensato della guerra ed eleva una preghiera per coloro la cui vita fu associata al bene della Patria».

Perugia: “La santità al femminile”. Quattro storie per raccontare le diverse vie della santità a cura di don Luca Bartoccini, teologo e direttore del Centro diocesano di formazione pastorale

Nel mese di novembre, nelle serate di lunedì 7, 14, 21 e 28, alle ore 21, presso il complesso parrocchiale di Marsciano, nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, il Centro di formazione pastorale diretto dal teologo don Luca Bartoccini, canonico della cattedrale di San Lorenzo del capoluogo umbro, promuove degli incontri su quattro storie di santità secondo le “diverse” vie che lo Spirito Santo fa percorrere ai fedeli. Lo stesso don Bartoccini sarà il relatore dei quattro incontri.
«Quest’anno il tema sarà la santità declinata al femminile – annuncia don Bartoccini nel soffermarsi sulla finalità dell’iniziativa –: una bambina, Antonietta Meo (Nennolina) che a solo sei anni, con le sue letterine, è una vera mistica della Trinità; una giovane di 13 anni, Maria Goretti, capace di perdonare il suo assassino; e due donne, Elisabetta Canori Mora e Gianna Beretta Molla, che san Giovanni Paolo II – nel 1994, Anno Internazionale della Famiglia – ha voluto beatificare definendole entrambe “donne d’eroico amore”».
Lunedì 7, il direttore del Centro di formazione pastorale illustrerà la figura di Santa Maria Goretti (1890-1902), giovane che perdona il suo assassino; Lunedì 14, presenterà la venerabile Antonietta Meo (1930-1937), bambina e mistica della Trinità; lunedì 2, parlerà della beata Elisabetta Canori Mora (1774-1825), moglie fedele che converte il marito; lunedì 28, don Bartoccini concluderà la serie di questi incontri proponendo ai partecipanti la figura di Santa Gianna Beretta Molla (1922-1962), madre che dà la vita ai figli e per i figli.
Attualità. «Sono quattro esempi di santità distanti tra loro per età e per motivazione – precisa il teologo perugino –, ma tutte testimoni della “vita buona” che ci avvicina al Cielo, quella vita che trova nel Vangelo la sua stessa ragione di vita, di salvezza, soprattutto in un’epoca molto individualista e drammatica, anche per le tragiche conseguenze sia della pandemia sia della guerra nella nostra Europa, e secolarizzata in una società in cui la fede, la speranza e la carità sono sempre meno vissute e sentite attuali, ad iniziare dalla famiglia».

La Santità nella quotidiana coniugale
Anche per questo il Centro teologico diocesano “Leone XIII” di Perugia offre dal 10 novembre al 15 dicembre, ogni giovedì, alle ore 18.30, presso il “Villaggio della Carità”, sede della Caritas diocesana (via Montemalbe 1, zona via Cortonese), dei corsi di approfondimento teologico aperti a tutti, in collaborazione con il Centro di formazione pastorale, dal titolo: “La Santità nella quotidianità coniugale: i santi Luigi e Zelia Martin”; corsi tenuti dallo stesso don Luca Bartoccini.
«Luigi (1823-1894) e Zelia (1831-1877) Martin – evidenzia don Bartoccini – sono noti soprattutto per essere i genitori di santa Teresa di Gesù Bambino. Ma questo non deve far dimenticare lo stile evangelico con cui condussero la loro vita di sposi e di genitori. Significativo quanto scrive di loro santa Teresina: “Il Buon Dio mi ha dato un padre e una madre più degni del cielo che della terra”. Pur essendo vissuti a fine ‘800, essi incarnano un modello di famiglia di grande attualità le cui caratteristiche sono: amore coniugale e armonia di coppia; gioia di essere genitori, nonostante i sacrifici; impegno educativo, con tenerezza e con fermezza, soprattutto con l’esempio della vita; responsabilità professionale e sociale, armonizzando le esigenze del lavoro e quelle della famiglia (ambedue lavoravano e Zelia era imprenditrice) e prendendosi cura dei poveri. Il corso, narrando la storia di questa famiglia (stra)ordinaria – conclude il teologo perugino –, cercherà di presentare la possibilità della santità del quotidiano specialmente per tutte le coppie che vogliono portare avanti, spesse volte con fatica, la loro missione coniugale».

L’iscrizione ai corsi è gratuita e obbligatoria. Per info e iscrizione: centroteologicopg@gmail.com

LOCANDINA CORSI APPROFONDIMENTO TEOLOGICO – CONIUGI MARTIN

LOCANDINA INCONTRI – LA SANTITA’ FEMMINILE