Perugia: È in rete il video di presentazione “Una spesa per tutti”, la campagna raccolta fondi d’Avvento e Natale per i cinque Empori della Solidarietà della Caritas diocesana.

Dal 27 novembre, prima domenica d’Avvento, è in rete, su YouTube, all’indirizzo: https://youtu.be/POryePq59WA , il video di presentazione della campagna raccolta fondi del tempo d’Avvento e di Natale “Una spesa per Tutti”, la campagna promossa dalla Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve per sostenere l’opera dei cinque Empori della Solidarietà attivi nelle zone più sensibili del territorio diocesano.

Si tratta di «cinque empori di comunità, cinque luoghi di dignità e cura dove in questo 2022 ben 1.800 famiglie hanno potuto fare la spesa gratuitamente». A dirlo, nel video, è don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana, ricordando che, sempre nell’anno che sta per concludersi, «abbiamo distribuito oltre 25.000 spese e consegnato oltre 360 tonnellate di viveri e beni di prima necessità. Un impegno grande per Caritas, un impegno economico importante, oltre 200.000 euro spesi per l’acquisto di cibo e di generi di prima necessità, per il pagamento di bollette, di affitti e costi di gestione». Il video si conclude con l’appello del direttore don Briziarelli e di ciascun referente dei cinque Empori della Solidarietà: «Abbiamo bisogno del tuo aiuto, chiediamo il tuo sostegno perché anche nel 2023 possa esserci “Una spesa per Tutti”».

Tutte le info su come aderire e partecipare a questa campagna presentata nel video curato da David Fiorini, responsabile della comunicazione social di Caritas diocesana, sono sul sito: www.diocesiperugia.it dove si trovano news e progetti di altre campagne a sostegno di persone e famiglie in gravi difficoltà.


Perugia: “Una spesa per Tutti”, la campagna di raccolta fondi del tempo d’Avvento e di Natale per sostenere le 1.800 famiglie accompagnate dai cinque Empori della solidarietà.

«Domenica 27 novembre inizierà il tempo d’Avvento, un tempo di attesa, ma un tempo di carità speciale dove siamo chiamati a riscoprire il nostro essere comunità e il nostro rivolgere lo sguardo verso chi è più in difficoltà». Ad annunciarlo è il direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, don Marco Briziarelli, nel presentare la campagna di raccolta fondi denominata “Una spesa per Tutti” promossa per il tempo d’Avvento e di Natale. Questa campagna è a sostegno delle 1.800 famiglie accompagnate dai cinque Empori della Solidarietà, opere segno attivate dal 2014 al 2022 nelle zone più sensibili del territorio diocesano. Sono gli Empori: “Tabgha” di Perugia (zona stazione Fs), presso il Villaggio della Carità; “Divina Misericordia” dell’area industriale di San Sisto-Sant’Andrea delle Fratte; “Siloe” di Ponte San Giovanni; “Betlemme” di Marsciano; “Don Gustavo” di Ponte Pattoli (zona Alta Valle del Tevere). Questi cinque empori sono animati e gestiti da diverse decine di volontari giovani e adulti ben formati e motivati, che accolgono quotidianamente quanti si trovano a vivere “in gravi difficoltà a causa dell’aumento dei prezzi, ad iniziare dai costi delle materie energetiche”, spiega il direttore don Briziarelli. «Si tratta di famiglie che non sono più in grado di fare la spesa in autonomia. I nostri cinque empori – aggiunge il sacerdote – hanno accompagnato, nel 2022, ben 1.800 famiglie a ricevere una spesa gratuita. È un impegno importante per Caritas, che, sempre nel 2022, ha superato 220mila euro di spese per mantenere aperti e ben forniti i cinque empori».

«Per il perpetuarsi della crisi dovuta prima alla pandemia e poi alla guerra in Ucraina – evidenzia don Briziarelli -, non possiamo non replicare il nostro impegno per il prossimo 2023; non possiamo venire meno nei confronti di tanti fratelli e sorelle che sono in gravi difficoltà, di garantire loro una spesa dignitosa, una spesa alla quale siamo chiamati a partecipare tutti. Insieme possiamo ancora dare una risposta fondamentale. Questo appello, che è grande nel momento in cui lo rivolgiamo a tutti, nell’unirci per il contrasto alla povertà e per l’emergenza alimentare, è agli uomini e le donne di buona volontà, alle aziende, alle istituzioni, alle associazioni, alle parrocchie… È una emergenza che pensavamo di aver superato e che invece torna a bussare, con forza, alle porte delle case di tanti fratelli e sorelle. Una spesa per tutti – conclude don Marco Briziarelli l’appello – diventa un impegno che ci prendiamo in questo tempo d’Avvento per non vivere una carità con delega, ma scendere in campo nel farci prossimi, noi, alle tante famiglie in difficoltà».

Come contribuire alla campagna Caritas “Una spesa per tutti”.

Puoi dare il tuo fondamentale contributo con un bonifico intestato a: Fondazione di Carità San Lorenzo, IBAN: IT30P0344003000000000161500; causale: Empori della Solidarietà.

Oppure online attraverso il tasto “Dona Ora” www.caritasperugia.it/dona-ora/ ; o portando la tua donazione direttamente alla Caritas diocesana, presso il Villaggio della Carità (via Montemalbe 1 – zona Via Cortonese).

Le donazioni alla Fondazione di Carità San Lorenzo, ente operativo della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, sono deducibili/detraibili.

Incontro sulla tutela dei minori promosso dalla Conferenza episcopale umbra. L’arcivescovo Boccardo: «Rinnoviamo l’impegno per prevenire ogni forma di abuso e offrire sostegno e accompagnamento agli operatori pastorali»

“Non solo prevenzione. Una cultura del rispetto del mistero della persona umana”: è il tema dell’incontro sulla tutela dei minori in programma domani, sabato 26 novembre, alle ore 9.00, presso il Centro pastorale di Santa Maria degli Angeli (Via Capitolo delle Stuoie, 13), e promosso dal Servizio regionale per la tutela dei minori della Conferenza episcopale umbra (Ceu). L’incontro è rivolto a tutti gli interessati, in particolare a sacerdoti, religiosi e operatori pastorali, a cui relazionerà padre Amedeo Cencini, formatore e docente presso la Pontificia Università Salesiana.

I lavori saranno aperti dal saluto del presidente della Ceu mons. Renato Boccardo: «Anche nella nostra Regione ecclesiastica – afferma l’arcivescovo di Spoleto-Norcia – è stato attivato il Servizio Regionale Tutela Minori (SRTM) come luogo di coordinamento dei Servizi diocesani chiamati a svolgere serie ed efficaci azioni di tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Ad esso è stato affidato inoltre il compito di organizzare diverse iniziative di formazione dei membri degli stessi Servizi. È uno strumento con il quale la Chiesa locale intende rinnovare l’impegno per prevenire ogni forma di abuso e offrire sostegno e accompagnamento agli operatori pastorali e a quanti ne avessero necessità».

Amelia – festa della patrona Santa Fermina

Giovedì 24 novembre ad Amelia si celebrerà la festa di santa Fermina, patrona della città e copatrona della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Una celebrazione che è un evento religioso e civile, un incontro tra Amelia e Civitavecchia per rinsaldare il gemellaggio tra le due città nel nome della comune patrona Fermina, giovane martire del III secolo.
“La festa di santa Fermina vuol essere ancor più una occasione di preghiera, per rinnovare con entusiasmo la nostra fede e il nostro impegno coraggioso per vivere un tempo di rinascita materiale e spirituale. L’esempio e la testimonianza nel martirio che santa Fermina ci offre, sia per tutti incoraggiamento a rimanere fedeli al Signore, diventando sempre più testimoni e costruttori di pace e di fraternità”.
Due saranno i principali momenti liturgici del 24 novembre: alle ore 11.15 solenne celebrazione in comunione con la Chiesa di Civitavecchia-Tarquinia presieduta da mons. Gianrico Ruzza vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina, con la partecipazione del clero, delle Autorità Marittime e dei pellegrini di Civitavecchia. Al termine proclamazione degli alunni vincitori del “Concorso Santa Fermina”. Ore 12.30 piazza Vincenzo Lojali, omaggio del Complesso Bandistico Città di Amelia.
Alle ore 17.00 nella concattedrale di Amelia solenne pontificale presieduto da mons. Francesco Antonio Soddu Vescovo di Terni-Narni-Amelia, preceduta dalla cerimonia della Offerta dei Ceri da parte dei Sindaci del comprensorio amerino e di Civitavecchia, ceri che saranno accesi con la fiaccola portata dalla staffetta podistica giunta da Civitavecchia. I canti liturgici verranno eseguiti dalla Cappella Musicale del Duomo e dai Cori della Vicaria di Amelia-Valle Teverina.
La celebrazione sarà trasmessa sul canale Youtube della basilica concattedrale di Santa Fermina.
Altre celebrazioni nella concattedrale il 24 novembre si terranno alle ore 8.30 e 10.00.

SANTA FERMINA
Di origini romane, Fermina si convertì giovanissima al Cristianesimo, con impegno ed entusiasmo si consacrò all’apostolato, convertendo tantissime persone, sollecitata da una fede fervida e operosa. Secondo la sua passio, che non è anteriore al sec. VI, Fermina era una vergine romana figlia dello stesso praefectus urbis, Calpurnio. Da Roma la famiglia si trasferì a Civitavecchia e quindi ad Amelia. La giovane Fermina qui visse una vita eremitica, rivolgendo ai fedeli parole di conforto esortandoli coraggiosamente alla fede e all’amore.
Un consularis Olimpiade, che aveva tentato di sedurla, fu da lei convertito e diede poi la vita per la fede. Fermina seppellì il martire in un suo fondo detto Agulianus a circa otto miglia da Amelia il 1° dicembre.
Denunciata come cristiana, Fermina fu arrestata e condotta davanti al giudice Megezio il quale, nemico acerrimo dei cristiani, la sottopose a minacce e tormenti più spietati che non spezzarono però il suo coraggioso rifiuto di rinnegare la fede cristiana. Più tardi anche lei subì il martirio. Era il 24 novembre del 304 d. C quando la giovane Fermina fu martirizzata dal Prefetto romano di Amelia, Magenzio. Dopo numerosi tormenti, appesa con i capelli alla colonna (la tradizione vuole che sia quella posta all’ingresso del Duomo), mentre veniva torturata con le fiamme, Fermina morì pregando il Signore per sé e per i suoi persecutori. Molti vedendola morire in quel modo si convertirono al Vangelo. I resti del prezioso corpo vennero segretamente sepolti con grande venerazione dai Cristiani, fuori le mura di Amelia, e vi restarono occulti per circa sei secoli. Furono ritrovati nell’anno 870 e da allora sono solennemente custoditi nella Cattedrale di Amelia.
Le si attribuiscono numerosi miracoli, uno dei quali avvenne durante la navigazione verso Civitavecchia (allora Centumcellae); una violenta tempesta che infuriava in mare sulle imbarcazioni venne placata dall’intervento miracoloso della vergine Fermina. La santa sostò per un periodo in una grotta del porto, sulla quale è stato successivamente costruito il Forte Michelangelo. Per questo è anche la protettrice dei naviganti. Dopo oltre 17 secoli, Fermina è un esempio di come amare il Signore, anche in mezzo ai sacrifici, ai problemi, alle difficoltà della vita e, le celebrazioni in suo onore, mostrano, ancora oggi, l’intensa devozione che la popolazione locale da secoli destina alla propria patrona. La festa di Santa Fermina a Civitavecchia si celebra il 28 aprile, giorno in cui giunsero nella città le reliquie donate dalla città di Amelia (28 aprile 1647).

Perugia – riprendono gli incontri in presenza per coppie e famiglie con l’«obiettivo di convocare una consulta». Ad annunciarlo i responsabili dell’Ufficio di pastorale familiare, Roberta e Luca Convito

«L’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, in quest’autunno, ha visto la ripartenza “in presenza” di molti percorsi legati alla cura della coppia e della famiglia, dopo la parentesi della pandemia, sempre molto frequentati con gruppi provenienti da varie città: Reggio Emilia, Modena, Firenze, Terni, Ancona, Trani e Taranto». A segnalarlo sono i coniugi Roberta e Luca Convito, responsabili dell’Ufficio diocesano di pastorale familiare. «A fine ottobre – aggiungono – ha riaperto le porte il Centro Familiare Casa della Tenerezza, guidato da mons. Carlo Rocchetta, con una giornata che ha dato il via al percorso “Il nostro amore quotidiano: la coppia fra fragilità e tenerezza”, nel quale verranno affrontate varie tematiche legate alla fragilità di coppia».

Il prossimo appuntamento è in calendario sabato 26 novembre (ore 15.30-18.30), presso la Casa della Tenerezza di Perugia, in via San Galigano-Santa Lucia 10, dedicato al tema: “Famiglie d’origine tra fragilità e risorsa”. I successivi si terranno il 28 gennaio, il 25 marzo, dal 29 aprile al 1° maggio e il 27 maggio, su specifici temi: “Affettività: una ricchezza da educare”; “La sessualità tra desiderio e tenerezza”; “Conflitto, perdono e dialogo”; “L’arte della genitorialità”. Incontri che vedono la collaborazione della Pastorale diocesana familiare.

La riflessione di mons. Rocchetta. «Quando siamo fragili siamo più umili e accoglienti. La consapevolezza della fragilità, induce la coppia a lavorare su sé stessa e ad accogliere i propri limiti, creando nuove risorse». A sottolinearlo è mons. Rocchetta, che aggiunge: «la Tenerezza, inoltre, è il risvolto positivo di questa fragilità e la Tenerezza di Dio trasforma le nostre fragilità in forza e ci apre al dono dello Spirito».

Accompagnamento per separati e divorziati. Gli incontri sono aperti a fidanzati, coppie di sposi e conviventi e prevedono oltre alla catechesi, attività di laboratorio differenziate sulla quotidianità della coppia. Le attività prevedono anche un cammino di accompagnamento per separati e divorziati, tramite consulenti familiari, per coppie in difficoltà e i “Gruppi di Parola” per figli di genitori separati con incontri per aiutare i bambini a comprendere il nuovo assetto familiare dopo la separazione e recuperare la fiducia nella relazione genitoriale.

Percorsi promossi da altre realtà che si occupano di coppie e famiglie.

Nella Parrocchia San Giovanni Battista a Marsciano è in svolgimento un percorso intitolato: “Aquila e Priscilla, per camminare nella tenerezza nuziale alla riscoperta della vocazione sponsale”. Terminerà a giugno con un ritiro. Negli incontri è prestata particolare cura all’animazione dei bambini con attività di laboratorio teatrale e momenti di brevi catechesi, prendendo in esame le figure di alcuni personaggi biblici.

La Parrocchia Santa Maria Assunta in Castel del Piano prosegue i suoi “Passi dell’amore” ogni primo sabato del mese, con la celebrazione eucaristica e rivolgendo l’annuncio a sposi, conviventi, separati e vedovi, per continuare in piccole fraternità il momento di condivisione sull’annuncio ricevuto.

La Parrocchia Santa Famiglia di Nazareth a San Sisto ha tenuto a inizio novembre un ritiro per coppie: “Si, migliore del vino è il tuo amore”, la gioia del Sacramento nelle stagioni del matrimonio”. È stato il primo dei ritiri che vogliono diventare delle “oasi” di ristoro, durante l’anno, per le coppie nei primi anni di matrimonio.

I cenacoli di preghiera. «Ricca di incontri fuori e dentro la nostra comunità diocesana – segnalano i coniugi Convito – è l’Associazione AmarLui-Perugia, che quest’anno porta avanti gli appuntamenti domenicali mensili con il percorso: “La vita di San Paolo, metafora del cammino coniugale”, presso il salone parrocchiale di Madonna Alta, ai quali si aggiungono i cenacoli di preghiera del giovedì, cuore centrale del cammino. Come è altrettanto viva la realtà dell’Equipe Notre Dame con i settori San Benedetto e San Francesco che riuniscono decine di coppie nell’intimità familiare con momenti di catechesi, confronto e preghiera».

Lavorare in rete e in comunione. A seguito del fiorire di queste iniziative, «obiettivo dell’Ufficio di pastorale familiare – annunciano Roberta e Luca Convito – sarà quello di convocare una consulta con tutte le realtà che si occupano di coppia e famiglia, per poter presentare una vetrina delle attività che vengono portate avanti nell’Archidiocesi, indirizzando le famiglie nel posto giusto a seconda delle necessità. Abbiamo incontrato a settembre il direttore CEI dell’Ufficio di Pastorale familiare, fra’ Marco Vianelli, con cui abbiamo dibattuto e ci siamo confrontati sulla situazione delle famiglie post-pandemia, quali le nuove modalità di incontro. Inoltre abbiamo preso in esame il nuovo documento: “Itinerari catecumenali per la vita matrimoniale. Orientamenti pastorali per le Chiese particolari”. Anche l’arcivescovo Ivan Maffeis ci ha incoraggiato a sostenere le famiglie in maniera semplice, costante ed assidua, valorizzando le realtà territoriali, lavorando in rete e in comunione».

Associazione Santo Sepolcro Foligno – concerto di beneficenza il 27 novembre a Perugia

L’associazione Santo Sepolcro Foligno ETS torna a dare appuntamento ai soci, ma anche a quanti amano la musica e hanno nel cuore il fascino per la Terra Santa. L’invito è per il prossimo 27 novembre, a Perugia, per la quinta edizione del concerto di beneficenza che si svolge ogni anno in prossimità delle feste natalizie. Il concerto è organizzato in collaborazione con la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, e si svolgerà nella Basilica di San Pietro a Perugia alle ore 18.
I brani in programma verranno eseguiti dal Coro Canticum Novum di Solomeo e dall’Orchestra da Camera di Perugia, con la direzione del Maestro Fabio Ciofini. In particolare, verrà eseguito tra gli altri un brano creato da uno dei più grandi compositori al mondo di musica corale, Dan Forrest: si tratta del “Pater Noster”, dedicato dall’autore a Papa Francesco.
Come di consueto l’evento benefico consentirà la raccolta di offerte da destinare ai bambini della scuola cattolica di Gerico, gestita dalla Custodia di Terra Santa.

L’associazione Santo Sepolcro Foligno ETS sostiene da alcuni anni la scuola tramite varie iniziative (concerti, mostre, conferenze, pellegrinaggi, viaggi, proiezione di documentari, lotterie, conviviali). E’ una libera associazione apolitica e apartitica, senza scopo di lucro, e ha sede presso il Convento di San Bartolomeo a Foligno, in via Paoluccio Trinci, 2.
Il Presidente è Padre Giuseppe Battistelli, ofm, già Presidente della Conferenza Italiana dei Commissari di Terra Santa, già Commissario di Terra Santa per l’Umbria e Commendatore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
L’Associazione ha come scopo quello di favorire lo sviluppo di una cultura cristiana tramite la conoscenza dei luoghi simbolo della cristianità, e quello di organizzare eventi al fine di raccogliere fondi da destinare al sostegno delle comunità cristiane in Terra Santa ed in particolare ai Bambini bisognosi di Gerico (Terra Santa), oltre a sostenere i più bisognosi a livello locale e a livello internazionale, come ad esempio il popolo ucraino.
I bambini di Gerico vivono in una situazione fortemente precaria ed anche un piccolo sostegno contribuisce a rendere loro la vita meno difficile.
Attualmente l’Associazione è composta da 222 soci (ed è in forte crescita) i quali partecipano attivamente alle iniziative che di volta in volta vengono proposte. In base al loro tempo disponibile, alcuni soci si propongono per prestare volontariato nell’organizzazione delle varie attività.
Ai soci, inoltre, nel momento del rinnovo del tesseramento (gennaio di ogni anno) verrà rilasciato il Programma Annuale degli Eventi e dei Pellegrinaggi.
L’Associazione, inoltre, si prefigge di allargare la propria attività per contribuire in modo attivo ad aiutare coloro che vivono nelle difficoltà sia materiali che spirituali.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
associazione@santosepolcrofolignoets.it
Tel. 393.9024705 (segreteria)
www.santosepolcrofolignoets.it

Foligno – prigetto cittadini del mondo e la Giornata nazionale degli alberi

Giovedì 24 novembre a partire dalle ore 10.15, presso la scuola media Gentile Da Foligno si svolgerà un incontro promosso dal Progetto Cittadini del Mondo nell’ambito degli eventi che caratterizzeranno la Giornata nazionale degli alberi istituita a partire dal 2011, con la Legge n.10 del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.
Quest’incontro, in collaborazione con i Carabinieri nucleo forestale reparto biodiversità di Assisi, vuole essere un momento formativo con le sei classi della seconda media per “forgiare” una sana coscienza ecologica nelle generazioni future che si troveranno ad affrontare problemi ed emergenze ambientali sempre nuove e su scala globale. La giornata prevede dopo il momento di formazione anche la messa a dimora nel giardino della scuola di sei piante d’ulivo.
Il Progetto Cittadini del Mondo favorito dalla Diocesi di Foligno ha l’obiettivo di accompagnare gli studenti e le studentesse delle scuole di ogni ordine e grado ad approfondire alcuni temi di consapevolezza civica come la custodia del creato, il bene comune, la giustizia sociale, la fraternità, la pace, l’integrazione, per diventare nel futuro cittadini consapevoli e attivi.

Terni – Chiesa Santa Maria Regina, il vescovo Soddu incontra la comunità Ucraina

Nella chiesa di Santa Maria Regina a Terni, il vescovo Francesco Soddu ha incontrato la comunità ucraina, partecipando alla liturgia in rito bizantino, che ogni domenica viene celebrata da don Andriy Maksymovych, sacerdote ucraino che da anni segue la comunità dei propri connazionali che vivono a Terni. Nella divina liturgia di San Giovanni Crisostomo, cantata dall’assemblea ucraina, con le preghiere litaniche, i salmi, la proclamazione del vangelo, si è pregato per la pace, per la chiese di Dio, per i sacerdoti, per i governanti, per la città, per i malati e sofferenti.
“Il vostro canto mi ricorda non solo l’esodo del popolo di Israele – ha detto il vescovo Soddu – ma anche che voi qui siete a casa a Terni. Di questo siamo molto contenti, perchè vi sentiamo nostri fratelli e sorelle, sebbene questa non sia la vostra patria che in questo momento soffre per la guerra e le violenze. Noi volgiamo essere vicini a Gesù, toccare il lembo del suo mantello ed essere sanati. La nostra vita sia questo cammino e questo desiderio di toccare la veste di Gesù, perchè lui possa cambiare le sorti dell’umanità, perchè nella vostra terra d’origine c’è, in un certo qual modo, tutta l’umanità. E’ questo che, come pastore di questa chies,a voglio impetrare in questa divina liturgia per voi e per il mondo intero. La comunione che abbiamo celebrato in questa divina liturgia è anche compattata da quel possimao mettere nei nostri desideri che ci siamo scambiati e che con l’aiuto di Dio postranno sempre più essere fortificati”.
Al termine della liturgia alcuni bambini, vestiti con gli abiti tradizionali ucraini, hanno ringraziato il vescovo per la sua presenza, ricordandolo nelle preghiere.
Padre Andriy ha donato al vescovo un libro sulla storia dell’Ucraina ed ha ricordato le tante opere di accoglienza e solidarietà che la chiesa diocesana, le associazioni e movimenti ecclesiali, hanno donato alla popolazione ucraina presente a Terni, soprattutto in questi mesi di guerra che hanno visto arrivare in città tanti profughi, facendo sentire il calore di una grande famiglia e favorendo l’integrazione di grandi e bambini.

Perugia: Le parole rasserenanti dell’arcivescovo Ivan Maffeis ai fedeli della chiesa di Monterone dopo la vicenda della rimozione dell’antico crocifisso da parte di un giovane affetto da un grave disagio psichico

«Una bella e numerosa comunità ha celebrato l’Eucaristia nella chiesa di Monterone, oggi, solennità di Cristo Re, insieme a me, a don Giordano e al diacono Sergio. È stato un momento che ha rasserenato tutti, dopo quanto è successo in questa chiesa alcuni giorni fa». Lo ha detto l’arcivescovo mons. Ivan Maffeis a margine della celebrazione domenicale del mattino, nella chiesa adiacente al Cimitero monumentale di Perugia, il 20 novembre, a pochi giorni dallo spiacevole episodio della rimozione dalla parete centrale interna dell’antico crocifisso e di altri oggetti sacri. Il tutto sembra sia avvenuto di notte, all’inizio di questa settimana, il cui autore di questo spiacevole gesto, ha proseguito mons. Maffeis, «è stato identificato in un giovane affetto da disagio psichico, un giovane che ha spiegato come il suo intento fosse quello di “liberare” il crocifisso dalla sofferenza della sua stessa croce».

«Insieme alla gratitudine per quanti si sono prestati per il ripristino degli oggetti sacri e la sistemazione della chiesa in modo da renderla nuovamente fruibile, la celebrazione è stata un’occasione – ha evidenziato il vescovo – anche per pregare per tutti i malati, specialmente per quanti più soffrono sul piano psichico e che spesso restano ai margini, perché la loro malattia trova ancora difficoltà ad essere accettata e accompagnata. Un pensiero di stima va in particolare al Questore e agli agenti di Polizia proprio per l’attenzione e la delicatezza avute nei confronti della persona che si è resa, suo malgrado, protagonista di questa spiacevole vicenda».

Inizialmente si era pensato ad un gesto di profanazione della chiesa di Monterone, gesto che era già avvenuto nella primavera del 2014, quando fu trafugato il Santissimo Sacramento dal tabernacolo. Il crocifisso oltre ad essere stato rimosso dalla parete è stato anche tolto dalla croce di legno e questo lo ha danneggiato in più parti e, pertanto, necessita di un accurato restauro prima di essere ricollocato al suo posto.

Mons. Maffeis, nel commentare il passo del Vangelo della domenica di Cristo Re, incentrato sulla Crocifissione, si è chiesto: «Di chi possiamo fidarci e c’è qualcuno che ha a cuore la nostra vita e la salva davvero? Questa domenica, che conclude l’anno liturgico e ci accompagna alla prima d’Avvento, tempo che ci preparerà al Natale, porta con sé l’annuncio che la storia di ciascuno di noi, delle nostre famiglie e della storia è nelle mani del Signore. Noi, dicendo che Cristo è Re, diciamo che la sua regalità arriva davvero a custodire, ad accompagnare e a salvare la vita di ciascuno. È un annuncio di speranza quello che celebriamo oggi. Per mezzo della Chiesa, quella Chiesa che siamo noi, quella Chiesa che vive di tanti gesti di servizio, di accoglienza, di preghiera, il Signore continua a donare al mondo il suo perdono e la pace… Il ladrone, che noi chiamiamo il “buono”, arriva a questa preghiera così bella, che possiamo far nostra: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”».
«Siamo vicini al cimitero dove riposano i nostri cari – ha commentato mons. Maffeis avviandosi alla conclusione dell’omelia – e chi ha accompagnato una persona nel momento della morte sa come uno dei desideri più profondi che c’è nel cuore di ciascuno, è quello di non essere dimenticato. È una speranza a cui la fede offre una traccia di risposta: “Oggi sarai con me in paradiso”».

Perugia – sette incontri territoriali per i catechisti. Ad “introdurre” gli incontri la lettera di mons. Maffeis: «Anche il nostro sia un tempo abitato dalla Provvidenza del Signore»

Dal 19 novembre al 18 dicembre, nel pomeriggio di ciascun fine settimana che precede il Natale, l’arcivescovo mons. Ivan Maffeis si mette in ascolto degli oltre 500 catechisti e catechiste delle parrocchie, attraverso sette incontri, quante sono le Zone pastorali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, organizzati dall’Ufficio catechistico diocesano diretto da don Calogero Di Leo. Incontri territoriali in cui il presule avrà anche occasione per conoscere le realtà pastorali periferiche a poco più di due mesi dall’inizio del suo ministero episcopale. Ascolterà quanti sono impegnati nelle attività di catechismo, le loro esperienze di crescita nella fede e nella vita comunitaria, quanto la comunità parrocchiale li sostiene nel loro compito di catechisti, le gioie ed anche le difficoltà che sperimentano, bisogni, desideri e domande che emergono dai rapporti con bambini, adolescenti e famiglie.

Programma degli incontri. Si terranno, come anticipato, il fine settimana, dalle ore 16.30 alle 19. Il primo incontro è in calendario sabato 19 novembre, con i catechisti e le catechiste della I Zona pastorale “Città di Perugia”, presso la parrocchia di Ponte D’Oddi. A seguire: sabato 26 novembre, a Ponte Felcino – IV Zona pastorale “Valle del Tevere Nord”; domenica 27 novembre, a Magione – VI Zona pastorale “Trasimeno Est”; sabato 3 dicembre, a Spina – V Zona pastorale “Valle del Nestore”; domenica 4 dicembre, ad Olmo – II Zona pastorale “Valle della Caina”; sabato 17 dicembre, a Castiglione del Lago – VII Zona pastorale “Trasimeno Ovest”; domenica 18 dicembre, a Torgiano – III Zona pastorale “Valle del Tevere Sud”. Ad “introdurre” i sette incontri è la lettera dell’arcivescovo Maffeis indirizzata ai catechisti e alle catechiste, a coloro che sono chiamati ad accompagnare giovani e adulti «all’incontro con il Signore Gesù», scrive il presule, il cui testo integrale è pubblicato sul sito: www.diocesi.perugia.it (sezione “arcivescovo-lettere”).

La lettera di mons. Maffeis. «Vorrei raggiungere ciascuno di voi ed esprimervi la mia riconoscenza per il contributo generoso che date alla costruzione della Chiesa – scrive mons. Maffeis –. Grazie per il vostro impegno accogliente, a servizio delle nuove generazioni. Grazie per l’esperienza viva della vostra fede e per la passione con cui la donate. Facendo eco a parole di Papa Francesco, vorrei esortarvi a non stancarvi mai di essere catechisti, che raccontano con l’esempio, prima ancora che con la parola, quanto sia buona la vita che scaturisce dal Vangelo».

Abbattere le distanze. «Nel farlo, lasciatevi interrogare dal volto dei ragazzi e dalle situazioni delle loro famiglie. Non scoraggiatevi quando, a primo avviso, raccogliete un’estraneità e quasi una sostanziale indifferenza verso la proposta cristiana. Anche in questi casi, non abbiate paura, non fermatevi sulla difensiva, abbattete le distanze, andate incontro con pazienza e comprensione…».

Aiutare gli adulti nella fede. «A tale riguardo, penso a quanto la vostra azione verso i ragazzi si riveli un’occasione di crescita della fede degli stessi genitori. Se è vero, infatti, che questi rimangono i primi responsabili dell’educazione dei figli, con il vostro servizio favorite il cammino che porta anche loro ad essere adulti nella fede e inseriti nella comunità cristiana. Perché possiate farlo senza perdere la gioia, anche in mezzo alla fatica, coltivate la familiarità con la Parola di Dio; gustatene la freschezza, che umanizza, rigenera e sostiene l’impegno».

«Sentitevi a pieno titolo coinvolti e partecipi della comunità ecclesiale che, a partire dalle nostre parrocchie, forma il popolo dei credenti, inviato ad annunciare a tutti l’amore misericordioso del Padre». E nel presentare gli incontri territoriali, mons. Maffeis conclude scrivendo: «Vengo per essere da voi aiutato, per incoraggiarvi nel servizio e per celebrare insieme la fedeltà del Signore, che si serve di ciascuno di noi per far sì che anche il nostro sia un tempo abitato dalla sua Provvidenza».