Celebrazione prenatalizia all’Acciaieria di Terni – Mons. Soddu: «Il Natale è accogliere la persona stessa di Gesù, tutta la sua vita e farla calare nella nostra vita, nelle nostre membra, per rendere evidente la speranza in un futuro migliore, per noi, le nostre famiglie, la nostra società».

In preparazione al Natale si rinnova la tradizione della celebrazione in fabbrica, nella quale la città, rappresentata dalle Istituzioni, si ritrova attorno alla grande famiglia delle Acciaierie, ai lavoratori, impiegati, dirigenza, proprietà per uno scambio di auguri in una delle feste più importanti e sentite dell’anno. Una messa non solo per sperimentare la gioia natalizia, ma anche per trovare ragioni di speranza per il futuro della comunità cittadina e aziendale.
La celebrazione è stata presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu all’interno dello stabilimento Arvedi Acciai Speciali Terni, alla presenza del presidente cav. Giovanni Arvedi, dell’amministratore delegato Mario Caldonazzo, della dirigenza aziendale, della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del sindaco Leonardo Latini, della presidente della Provincia di Terni Laura Pernazza, del questore di Terni Bruno Failla, delle altre autorità civili e militari della città, dei rappresentanti dei sindacati, concelebrata dal vicario generale della diocesi mons. Salvatore Ferdinandi e dal cappellano della fabbrica don Marcello Giorgi. La celebrazione è stata animata dalla Corale del Cuore e dalla splendida voce della soprano Desiree Giove, che al termine della messa ha dato una bella interpretazione dell’Ave Maria.
«Prepararsi al Natale, al grande dono che Dio fa di sé stesso – ha detto il vescovo Soddu nell’omelia – significa anche esercitare le buone prassi date da Dio per il bene comune: osservare il diritto e praticare la giustizia. Riconoscendo, rispettando ed esercitando i diritti e la giustizia, allo stesso tempo avviene la realizzazione della persona e si vive la felicità, ciò che la Bibbia definisce col termine “beatitudine”. La nostra preghiera la condivisione del medesimo destino, l’incontro con il Signore in preparazione al Natale, la nostra presenza qui, sta ad indicare la volontà comune di vivere secondo giustizia, nell’accoglienza reciproca e del Signore che viene. E a questa felicità e realizzazione della vita, sono chiamate tutte le genti, tutte le Nazioni. Il dono del Figlio di Dio infatti non è proprietà esclusiva di qualcuno, ma è per tutti. Spesso anche la nostra fede si riduce a fuoco d’artificio fugace, bello, strepitoso, ma senza consistenza. Senza che tutta la vita ne venga irrorata, coinvolta e quindi plasmata. Pensiamo a quante occasioni della vita, pur vissute con intensità, poi non lasciano alcun segno. Ebbene, anche di fronte a questi nostri atteggiamenti, Gesù non ci nega la sua presenza che in questo periodo si concretizza nel dono della gioia del Natale. Dobbiamo però stare attenti a non ridurre, banalizzandolo, questo tempo. Il Natale non è una favola o una fiaba. Non è un colpo di bacchetta magica, ma l’evento salvifico dell’incarnazione del Figlio di Dio che coinvolge tutta la nostra vita.
Per ogni persona, nella fattispecie per voi che lavorate in questo luogo, tutto questo si traduce nel saper accogliere il messaggio evangelico; non delle parole o dei bei pensieri ma il Vangelo, ossia la persona stessa di Gesù, tutta la sua vita e farla calare nella nostra; nelle nostre membra, per rendere evidente la speranza in un futuro migliore, per noi, le nostre famiglie, la nostra società».
OMELIA DEL VESCOVO

Perugia: Presentati i “Tesori all’Isola” della cattedrale di San Lorenzo. La guida del complesso monumentale, il nuovo sito internet e l’esposizione natalizia di due dipinti. L’arcivescovo Ivan Maffeis: «Il museo dà voce a un progetto urbano, a una proposta di socializzazione, senza il quale non ci sarebbe città e forse la stessa esperienza ecclesiale resterebbe assai impoverita»

«Credo che il museo, anche attraverso questa sua guida, si riveli come una realtà che dà voce a un progetto urbano, a una proposta di socializzazione, a uno spazio comunitario senza il quale non ci sarebbe città e forse la stessa esperienza ecclesiale resterebbe assai impoverita». A sottolinearlo è stato l’arcivescovo Ivan Maffeis intervenendo, il 15 dicembre pomeriggio, alla presentazione dell’evento “Tesori all’Isola”, presso il complesso monumentale della cattedrale di San Lorenzo di Perugia, a cui è intervenuto anche il vescovo ausiliare Marco Salvi, delegato diocesano per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici, l’architetto Alessandro Polidori, direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali, Marco Vianello, responsabile editoriale della case editrice Electa, e l’esperta d’arte Marta Boldrini, della società Genesi che gestisce l’“Isola San Lorenzo”, il complesso monumentale della cattedrale comprendente il Museo del Capitolo, il sottostante percorso archeologico e la stessa cattedrale di San Lorenzo. Presenti tra il folto pubblico diversi rappresentanti delle Istituzioni civili e del mondo della cultura del capoluogo umbro.

L’evento “Tesori all’Isola” ha visto la presentazione della guida “Isola San Lorenzo, il cuore di Perugia”, edita dall’Electa, del nuovo sito internet dedicato a questo complesso monumentale a cura della società Co.Mo.Do. e l’inaugurazione dell’esposizione natalizia dal titolo: ‹‹…diede alla luce suo Figlio…››, opere che raccontano il Natale presso il Museo del Capitolo. Si tratta di due dipinti provenienti dai depositi e raffiguranti la Madonna con il Bambino, eseguite rispettivamente da Andrea Vanni e da Agnolo Gaddi. Esse condurranno il visitatore ad approfondire il mistero del Natale, partendo da quello stretto rapporto che unisce Madre e Figlio, divenendo uno dei principali temi iconografici della storia dell’arte.

L’arcivescovo Maffeis. «In questi giorni, ascoltando diversi parroci – ha raccontato l’arcivescovo Maffeis –, sono rimasto colpito come durante le benedizioni pasquali delle case si trovino a suonare tanti campanelli, tanti citofoni che restano muti come fabbriche dismesse, per case che si rianimano la sera, quasi rispondendo a episodi di incontri, di intimità che portiamo tutti nel cuore, che si realizzano quando la famiglia torna a riunirsi. Questa immagine mi è venuta in mente pensando a questo luogo, perché un museo non è semplicemente un insieme di pietre ereditate dalla storia, è senz’altro un patrimonio. Ma il museo è come quella casa che a sera si rianima e il lavoro fatto al suo interno è quello che dà calore, una direzione, un significato, apre un percorso. La città che abitiamo è fatta da diversi elementi: dalla sua cultura, dalla sua arte, dalla sua storia e dai volti che incontriamo e con cui condividiamo un pezzo di strada insieme. Questa intensità dà alla città la sua dimensione».

Il vescovo Salvi. «Lo stupore è la prima forma di conoscenza del reale e lo si coglie anche nell’“Isola San Lorenzo” – ha evidenziato mons. Salvi –, perché lo stupore mobilita tutti i fattori umani, la ragione, il sentimento, creare empatia. Senza stupore non c’è la capacità di gustare la bellezza che viene trasmessa dalle cose. Ciò che vince uno sguardo abituale, come noi spesso guardiano le cose, è un amore, una tenerezza di chi sperimenta nella propria vita che c’è qualcosa di grande e sei attratto da una tenerezza infinita. È un amore che cambia il cuore delle persone e, quindi, cambia anche il modo di guardare e di vedere ciò che ci circonda. Trasfigura quest’amore e fa percepire la realtà, i quadri, lo spazio in maniera totalmente nuova. L’esperienza di Genesi, fin dall’inizio, è stata quella di persone toccate da questa bellezza e da questo amore per la vita, toccate da Cristo e che hanno cominciato a guardare le cose con uno stupore e con occhi diversi. Ogni opera dialoga, diventa proposta, apre ad una domanda e diventa una ipotesi per la vita. La Chiesa ha sempre considerato l’opera d’arte, la pittura, la costruzione dello spazio, momento di espressione del mistero, cioè del Divino che si comunica ed entra in dialogo con l’umano che è davanti e lo guarda. Questa è la grande scommessa anche per la nostra Chiesa di Perugia, lo strumento del museo, della realtà che lo gestisce, Genesi, come anche l’imminente cinquecentenario della morte del Perugino, rappresentano una sfida per la stessa Chiesa in dialogo con un mondo che, delle volte, appare lontano».

Avviati i lavori per il recupero della chiesa abbaziale di S. Eutizio in Preci. La gioia dell’Arcivescovo, del parroco, dei progettisti e delle imprese

Mercoledì 14 dicembre 2022 alle 9.30, sotto una pioggia battente, sono iniziati i lavori per il recupero della chiesa dell’abbazia di S. Eutizio in Preci, gravemente danneggiata dai terremoti del 2016. All’arrivo dei primi camion con le impalcature e altri materiali erano presenti l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo, il vicario generale dell’Archidiocesi don Sem Fioretti e il parroco dell’Abbazia don Luciano Avenati. Ricordiamo che lo scorso 3 ottobre, proprio nel cortile dell’Abbazia, era stato firmato il contratto per l’avvio del cantiere.

Costi del progetto e professionisti. L’intervento di recupero della chiesa rientra nell’ordinanza speciale n. 10 del 15 luglio 2021 del Commissario straordinario del Governo alla ricostruzione. L’importo complessivo dei lavori a base d’appalto è 5.321.277,77 euro, di cui: 1.126.387,47 euro per la sicurezza e 4.194.890,30 euro per i lavori. Il soggetto attuatore, naturalmente, è l’archidiocesi di Spoleto-Norcia nella persona del vicario generale don Sem Fioretti. Il responsabile della procedura e dei lavori è il geometra Simone Desantis, direttore dell’ufficio tecnico dell’Archidiocesi. Alta sorveglianza Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria: l’ing. Giuseppe Lacava e il dott. Giovanni Luca Delogu. Il progetto del recupero della chiesa abbaziale di S. Eutizio è stato redatto dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti, così composto: mandatario lo Studio Associato di Ingegneria Capaldini (Paolo e Giampaolo) di Bastardo di Giano dell’Umbria; mandanti: l’architetto Fabrizio Bonucci di Foligno, progettista e direttore dei lavori architettonici; l’ing. Flavio Passeri della Progter s.n.c. di Ponte Valleceppi di Perugia, progettista e direttore lavori degli impianti; il geometra Claudio Belardoni di Perugia, coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione; il dott. Roberto Giorgetti di Spoleto, geologo; la dott.ssa Margherita Agamennone Garibaldi di Perugia, progettista restauratore; la dott.ssa Alessia Anzani di Norcia, archeologo; l’ing. Sergio Salvatori di Perugia, collaudatore; l’architetto Davide Pecilli de L’Aquila, collaboratore giovane professionista. I lavori sono eseguiti dal raggruppamento Temporaneo d’Impresa (RTI) tra la “C.E.S.A.” con sede a Città di Castello (PG), in qualità di capogruppo mandataria, e la “TECNOSTRADE S.r.l.” con sede a Perugia, in qualità di mandante. Nello specifico: l’architetto Nicola Falcini, direttore tecnico di cantiere; l’architetto Fanny Ballotti, tecnico di cantiere per le opere architettoniche; il dott. Paolo Pettinari, tecnico di cantiere per le opere di restauro; l’ing. Francesco Caporali, direttore tecnico delle opere specialistiche strutturali; il geometra Giuseppe Medici, tecnico di cantiere; il dott. Lorenzo Caporali, responsabile comunicazioni esterne.

L’appello dell’arcivescovo Boccardo affinché Legnini resti Commissario alla ricostruzione. «L’avvio del cantiere dell’abbazia di S. Eutizio – ha detto – è un tassello luminoso che viene ad aggiungersi al mosaico della ricostruzione già in atto. Il complesso abbaziale della Valle Castoriana – prosegue il Presule – racconta una storia preziosa di fede, di cultura e di arte. Il suo recupero diventa allora un messaggio di speranza e di fiducia per coloro che a sei anni dal terremoto devono ancora affrontare la fatica di ricominciare e di ritrovare una vita dignitosa e sicura. Stare in un cantiere – dice ancora mons. Boccardo – mi offre l’occasione di unirmi all’appello già espresso da diversi enti al Governo nazionale circa la presenza e l’azione del Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Abbiamo lavorato con lui con grande intesa ed efficienza, trovando sempre ascolto, accoglienza e soprattutto soluzione ai problemi. Le voci che circolano in queste ultime settimane circa una sua sostituzione ci preoccupano grandemente. L’appello è a superare gli interessi di parte e politici e guardare invece a quelli di queste popolazioni, al lavoro compiuto e a quello che è in programma. Unisco volentieri la mia voce alle altre – conclude l’Arcivescovo – chiedendo al Governo di pensare unicamente al bene di questa gente».

La gioia del parroco don Luciano Avenati. «Non posso che rallegrarmi perché finalmente la speranza dell’inizio dei lavori è realtà. Voglio solo dire una cosa: chiedo l’intercessione dei Santi Eutizio, Spes e Fiorenzo affinché i lavori procedano spediti e che possano terminare nei tre anni preventivati. In questa occasione mi piace fare anche memoria – conclude don Avenati – di tutti gli abati e i monaci che lungo i secoli qui hanno lodato il Signore e hanno lavorato su questo territorio per renderlo cristiano, per far sviluppare la cultura e l’agricoltura».

L’ing. Giampaolo Capaldini sui tempi dei lavori. «I lavori inizieranno dalla parte absidale: la zona della facciata, infatti, è ancora in pericolo essendo situata proprio sotto la rupe, che deve essere consolidata. Procederemo con lo smontaggio della copertura dell’abside per mettere in sicurezza l’aera sottostante e lavorare così in tranquillità; poi, scenderemo verso il basso fino al recupero della cripta e, quando la parte antistante sarà in sicurezza, consolideremo le murature e riscostruiremo la facciata con il rosone. Al termine di ciò, faremo anche un consolidamento fondale perché la chiesa ha avuto un grosso cedimento verso valle, essendo poggiata su un terrapieno antropico. Restaureremo infine anche tutte le opere d’arte: quelle presenti all’interno della chiesa, come l’altare e la tomba dei Santi Eutizio e Spes, e quelle ricoverate al deposito regionale di Santo Chiodo di Spoleto. Con l’ufficio tecnico dell’Archidiocesi, stiamo accelerando per completare l’iter burocratico necessario al recupero dell’intera abbazia. I lavori della chiesa, quindi, dovranno necessariamente intersecarsi anche con quelli relativi al monastero e alla rupe. Il nostro obiettivo – conclude Capaldini – è quello di riconsegnare l’intero complesso abbaziale di S. Eutizio in circa tre anni a partire da oggi».

La soddisfazione delle imprese. «Siamo due aziende umbre – afferma Nicola Falcini della C.E.S.A., capogruppo mandataria – e c’era la volontà di creare un pool d’imprese del territorio per operare in un monumento di così grande importanza qual è l’Abbazia di S. Eutizio. Per quanto riguarda la ricostruzione e il riassemblaggio della facciata e del rosone adotteremo la tecnica di restauro chiamata “anastilosi”: utilizzando la documentazione degli archivi, ricostruiremo tutto com’era e dove era, elemento per elemento».

Perugia – evento “Tesori all’Isola”, presentazione della guida “Isola San Lorenzo, il cuore di Perugia” e l’inaugurazione dell’esposizione ‹‹…diede alla luce suo Figlio…›› opere che raccontano il Natale.

In vista del Santo Natale, giovedì 15 dicembre alle ore 17:30, l’“Isola San Lorenzo” del complesso monumentale della cattedrale di Perugia, aprirà le sue porte per l’evento “Tesori all’Isola”. Due saranno le iniziative: la presentazione della guida “Isola San Lorenzo, il cuore di Perugia”, del nuovo sito internet dedicato a questo complesso monumentale e l’inaugurazione dell’esposizione natalizia ‹‹…diede alla luce suo Figlio…›› opere che raccontano il Natale presso il Museo del Capitolo.

In preparazione alla riapertura del museo completamente riallestito, di cui nel 2023 ricorre il centenario della nascita, verrà presentata la guida “Isola San Lorenzo, il cuore di Perugia”, edita da Electa Editore e il nuovo sito web (isolasanlorenzo.it) del complesso monumentale realizzato dalla società CoMoDo. La guida, che comprende la Cattedrale di San Lorenzo, il Museo del Capitolo e la Perugia Sotterranea è un testo agile arricchito da un ampio corredo fotografico che permette di conoscere la storia, le vicende e le bellezze artistiche di uno dei principali luoghi di Perugia. Un luogo in cui da secoli l’uomo è alla ricerca del divino e ne sono testimonianza preziosa le pietre, le architetture, il tessuto murario, i reperti archeologici e le opere d’arte qui conservate.

A seguire, l’inaugurazione dell’esposizione natalizia ‹‹…diede alla luce suo Figlio…›› opere che raccontano il Natale. Due saranno le opere esposte provenienti dai depositi e raffiguranti la Madonna con il Bambino, eseguite rispettivamente da Andrea Vanni e da Agnolo Gaddi. Esse condurranno il visitatore ad approfondire il mistero del Natale, partendo da quello stretto rapporto che unisce Madre e Figlio, divenendo uno dei principali temi iconografici della storia dell’arte.

All’iniziativa interverranno mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Marco Salvi, vescovo ausiliare, la curatrice della guida Marta Boldrini e Marco Vianello, responsabile editoriale di Electa. Le guide di Isola San Lorenzo accompagneranno i presenti alla scoperta della mostra di natalizia.

«Sin dal mio arrivo in Diocesi – commenta mons. Maffeis –, ho trovato nell’“Isola di San Lorenzo” un luogo vivo e vitale, impegnato a far conoscere le meraviglie del nostro patrimonio culturale alla città e ai turisti. Questo percorso di valorizzazione dei beni culturali ci permette di aprire nuovi orizzonti pastorali a cui ci stiamo preparando anche in vista delle celebrazioni peruginesche».

«La pubblicazione è uno strumento utile per la fruizione del complesso dell’Isola di San Lorenzo – osserva mons. Salvi – che arricchisce l’offerta culturale della nostra chiesa madre, al fine di comprenderne meglio la sua importante storia, ma è anche un’occasione per approfondire l’importanza della bellezza nella nostra vita. Infatti, prosegue il vescovo ausiliare, attraverso questa bellezza si instaura un dialogo importante tra umanità e divinità che documenta la continua ricerca di Dio nella vita dell’uomo, anche attraverso la committenza di opere d’arte».

L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 10:30 alle ore13:30 e dalle ore 14:30 alle ore 19:00, fino a domenica 8 gennaio.

Per informazioni si prega di contattare i seguenti numero di telefono 075.5724853 e 075.8241011 oppure scrivere una mail a isolasanlorenzo@genesiagency.it

Basilica di San Francesco Assisi – Concerto di Natale

Si terrà sabato 17 dicembre il XXXVII Concerto di Natale di Assisi. L’evento, registrato alle 11.15 nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco, verrà trasmesso il 25 dicembre in eurovisione su Rai1 dopo il messaggio Urbi et Orbi del Santo Padre. Il tradizionale concerto natalizio, giunto alla 37a edizione, vedrà la partecipazione del mezzosoprano Katherine Jenkins con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta dal Maestro David Giménez. Presenti tra gli altri il clarinettista Enrico Maria Baroni, il violinista Alessandro Milani, e il Coro Maghini diretto da Claudio Chiavazza.

L’evento sarà aperto dal saluto del Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, OFMConv, e verrà trasmesso da Rai Cultura su Rai1 e in Eurovisione domenica 25 dicembre alle 12.25 e in replica alle 21.15 su Rai5.

«Il Natale, sulla scia dell’insegnamento di san Francesco, è per eccellenza la festa della cura, dell’incontro e delle relazioni con il Signore e le persone che ci sono vicine e amiamo: Gesù bambino è Dio che viene a cercarci per offrire una carezza. L’arte, la musica, la bellezza – ha dichiarato il Direttore dell’Ufficio Comunicazione del Sacro Convento di Assisi, fra Giulio Cesareo – si muovono nella medesima direzione e ci ricordano, come diceva Antoine De Saint-Exupéry, che “l’essenziale è invisibile agli occhi”. La nostra comunità francescana auspica che il concerto natalizio di Assisi, grazie e insieme ai nostri partner Rai e Intesa Sanpaolo, rinnovi in noi tutti la consapevolezza che non c’è nulla di più prezioso delle persone, di qualunque persona che è accanto a noi. In questo modo il nostro Natale sarà anche

Perugia – la “Giornata della Carità” dedicata alle tante famiglie in difficoltà a reperire alimenti e generi di prima necessità. L’arcivescovo Ivan Maffeis: «Al compito di Governo, Regione e Comuni, è indispensabile che si unisca anche la nostra solidarietà».

La Chiesa che è in Perugia-Città della Pieve si appresta a vivere la sua “Giornata della Carità”, nella III Domenica di Avvento, domani 11 dicembre, sensibilizzando comunità parrocchiali e non solo, a sostenere le emergenze più acute, come le tante famiglie che incontrano serie difficoltà a reperire alimenti e generi di prima necessità. La Caritas diocesana promuove nel periodo d’Avvento-Natale la campagna di raccolta fondi denominata “Una Spesa per Tutti”, incoraggiata e sostenuta dall’arcivescovo Ivan Maffeis a cui ha dedicato una sua lettera-messaggio inviata nel fine settimana a parroci e loro comunità parrocchiali (il testo è consultabile sul sito: www.diocesi.perugia.it (“sezione arcivescovo-lettere”).

Le ferite di una pandemia economica e sociale. Mons. Maffeis ha preso lo spunto dalla visita al Santuario della Madonna della Carraia e all’adiacente Centro di ascolto della Caritas zonale, nel comune di Castiglione del Lago, per offrire una riflessione attualizzando la storia dell’evento miracoloso che portò alla costruzione del seicentesco luogo di culto mariano, raccontata da don Leonardo Romizi, parroco e vicario episcopale della VII Zona pastorale, quello della boccia scagliata con rabbia contro l’affresco raffigurante la Vergine Maria da cui ne sarebbero sgorgate lacrime abbondanti. «Tante famiglie – scrive l’arcivescovo – oggi si trovano ferite da una pandemia economica e sociale, che – proprio come è stato per il volto della Madonna – colpisce al pari di una boccia, scagliata con ira. E mentre don Marco (Briziarelli, direttore Caritas diocesana, n.d.r.) racconta che sono circa 1800 quelle in fila alla Caritas per essere aiutate a mangiare, pagare le bollette e l’affitto, il pensiero va a quante, forse per pudore, restano ancora invisibili ai nostri occhi…».

Il senso della raccolta fondi. «È doveroso incalzare le Istituzioni – prosegue mons. Maffeis nella lettera –, perché facciano ogni sforzo per contrastare le distorsioni che generano diseguaglianze e miseria; doveroso, ma non sufficiente. Al compito di Governo, Regione e Comuni, è indispensabile che si unisca anche la nostra solidarietà. È questo il senso della raccolta fondi che, in questa terza domenica d’Avvento, mira ad assicurare a tutti la possibilità di fare la spesa: a noi di donarla, ad altri di riceverla. L’obiettivo che ci diamo è quello di raggiungere la cifra di 200mila euro, pari a quella che quest’anno la nostra Caritas ha destinato all’acquisto di oltre 360 tonnellate di cibo e generi di prima necessità. La condivisione consentirà anche ai poveri di cantare il loro “gloria a Dio nell’alto dei cieli”; anzi, potremo finalmente cantarlo insieme».

Solo la carità ci fa essere creduti. L’arcivescovo conclude il suo messaggio scrivendo: «Se avessi avuto bisogno di conferme, nel rientrare in sagrestia sbatto contro le parole di don Tonino Bello, che si affacciano dal cartellone, appeso alla parete del Santuario della Carraia: “Se la fede ci fa essere credenti e la speranza ci fa essere credibili, è solo la carità che ci fa essere creduti”».

Come contribuire alla raccolta fondi. Quanti desiderano sostenere la campagna “Una Spesa per Tutti”, possono farlo inviando un contributo in denaro a: Fondazione di Carità San Lorenzo – Iban: IT30P0344003000000000161500 – causale: Empori della Solidarietà.

Associazione Santo Sepolcro Foligno – lotteria “Porta un sorriso ai bambini di Gerico”

Il direttore della scuola Terra Santa School di Gerico p. Mario Hadchiti chiede un aiuto per il restauro del campo dove si svolgono le attività all’aperto e per la realizzazione di un grande tendone.
P.Mario, francescano, di origine libanese, parroco di Gerico, dirige dal 2013 la scuola appartenente alla Custodia di Terra Santa.
A seguito di questo appello l’associazione Santo Sepolcro Foligno ets, che sostiene la scuola da oltre 10 anni, ha organizzato la lotteria a premi “Porta un sorriso ai bambini di Gerico”, che si rivolge non solo ai soci presenti in Umbria e in altre regioni d’Italia, ma anche ai sostenitori e benefattori.
I premi messi in palio sono:
1) Buono omaggio per una persona, non nominativo, per un viaggio in Terra Santa, organizzato dall’ Associazione Santo Sepolcro Foligno ets, ( Valido fino a dicembre 2024 )
2) Televisore da 32 pollici,
3) Quadro ad olio dell’artista Giovanna Gubbiotti,
4) Pernottamento per una notte (commutabile in cena) per due persone presso Hotel Los Angeles – Via Los Angeles 77/a – S.Maria degli Angeli – Assisi
5) Madonna con Bambino, ceramica di Gualdo Tadino
6) Sciarpa cachemire 100%
7) Lattina di olio extravergine di oliva da 5 litri
8) Croce in argento del decennale dell’ Associazione Santo Sepolcro Foligno ets
9) Forno elettrico
10) Borsone da viaggio
11) Zaino
12) Servizio da caffè
13) Cestino prodotti tipici umbri
14) Confezione di nardo e mirra
15) Piatto decorato
I biglietti (cinque euro ciascuno) sono già disponibili, l’estrazione è prevista il 7 gennaio 2023, ore 16.30, presso Hotel Los Angeles, alla presenza di un pubblico ufficiale.
I biglietti possono essere ritirati presso i soci, oppure acquistati a distanza utilizzando i seguenti recapiti:
E mail: associazione@santosepolcrofolignoets.it
Segreteria: Cell. 340.8511762 – 335.5247871- 393.9715743
Sito: www.santosepolcrofolignoets.it

La scuola cristiana di Gerico è frequentata da più di 900 allievi (cristiani e musulmani) presenti all’asilo, alle elementari, alle medie e al liceo, che vivono in un ambiente accogliente, sereno, con una formazione ad alto livello.
P. Mario ha dato a questa scuola un’impronta basata sull’ordine, sulla disciplina e sulla bellezza e ha ricevuto da tutti coloro che frequentano la scuola molto rispetto. Un rispetto verso l’abito francescano che porta, verso i cristiani che sono una piccola minoranza e rispetto reciproco tra gli individui. Ha fatto molto fatica all’inizio, ma con molta pazienza è riuscito a trovare, non solo le parole adeguate al contesto, ma anche un comportamento accogliente, generoso che ha permesso di far dialogare i ragazzi, i professori, i genitori e le varie realtà sociali di Gerico. L’organizzazione della scuola, le immagini che colorano e danno vita, la collaborazione tra gli insegnanti (cristiani e musulmani), l’insegnamento delle lingua italiana, inglese e soprattutto ebraica che ha educato al dialogo e alla pace, l’inserimento di assistenti sociali che ha contribuito a ridurre i conflitti, ed altri particolari insegnamenti come l’ informatica, a partire dalle medie e dell’ arte, attraverso i vari laboratori, ha permesso alla scuola di diventare un punto di riferimento in Palestina.
In primavera e nei mesi estivi la temperatura che si raggiunge a Gerico oscilla tra i 40 e i 50 gradi, per cui molte attività che si potrebbero svolgere all’aperto, presso la scuola, non si riescono a realizzare, per cui P.Mario ci ha chiesto di sostenerlo economicamente per riqualificare uno spazio adiacente alla scuola e costruire un grande tendone, con relative attrezzature, per proteggere dal sole che scotta gli allievi e gli insegnanti.
I numeri dei biglietti estratti verranno pubblicati sul sito dell’Associazione e sui principali giornali locali, inoltre, i premi dovranno essere ritirati entro tre mesi dall’estrazione.

Terni Caritas – raccolta di Avvento, l’11 dicembre, per le famiglie in difficoltà.

L’Avvento è il periodo dell’anno liturgico dedicato alla carità, tempo propizio per tornare a riflettere sull’accoglienza dell’amore di Dio; un tempo forte di attesa, di un compimento di ciò che è già presente per i cristiani, l’amore di Dio.
La raccolta di Avvento della Caritas diocesana si terrà nella “Domenica Gaudete” l’11 dicembre 2022 in tutte le parrocchie della diocesi per le famiglie in difficoltà.
Quest’anno la Raccolta di Carità vedrà due modalità:
la RACCOLTA ECONOMICA PER IL CARO BOLLETTE con la raccolte delle offerte delle Messe domenicali e le offerte tramite il sito della Caritas Diocesana www.caritasterni.it, causale “Emergenza Bollette”
Ci sarà poi la RACCOLTA DI ALIMENTI – pasta, olio e scatolame – nelle Chiese e all’Emporio Solidale, in via Vollusiano, la mattina dal lunedì al venerdì.

La raccolta di alimenti si è resa necessaria in quanto con l’Emporio della Solidarietà Diocesano in quest’anno ha assorbito la maggior parte delle necessità degli ucraini fuggiti dalla guerra, affinchè non si riversasse troppo sulle parrocchie: ogni mese sono stati aiutati 600/700 ucraini soprattutto donne e bambini. Questo sforzo, non preventivato a inizio anno, ha esaurito le risorse e a fine anno c’è bisogno del sostegno di tutti per continuare il servizio ordinario più quello straordinario.

“Sentiamo nostre le parole di Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Poveri – ricorda il direttore diocesano della Caritas padre Stefano Tondelli -, in cui ci invita a non cedere nella carità e a rinnovare le nostre motivazioni alla condivisione affinché nessuno soffra: “Qualche mese fa, il mondo stava uscendo dalla tempesta della pandemia, mostrando segni di recupero economico che avrebbe restituito sollievo a milioni di persone impoverite dalla perdita del lavoro. Si apriva uno squarcio di sereno che, senza far dimenticare il dolore per la perdita dei propri cari, prometteva di poter tornare finalmente alle relazioni interpersonali dirette, a incontrarsi di nuovo senza più vincoli o restrizioni. Ed ecco che una nuova sciagura si è affacciata all’orizzonte, destinata ad imporre al mondo un scenario diverso…Oggi più si protrae il conflitto in Ucraina, più si aggravano le sue conseguenze. I popoli che accolgono fanno sempre più fatica a dare continuità al soccorso; le famiglie e le comunità iniziano a sentire il peso di una situazione che va oltre l’emergenza. È questo il momento di non cedere e di rinnovare la motivazione iniziale. Ciò che abbiamo iniziato ha bisogno di essere portato a compimento con la stessa responsabilità. La solidarietà, in effetti, è proprio questo: condividere il poco che abbiamo con quanti non hanno nulla, perché nessuno soffra”.

I giovani di “The Economy of Francesco” accanto alle donne iraniane

Una manifestazione promossa dalle giovani e dai giovani di The Economy of Francesco per esprimere solidarietà e vicinanza alle donne iraniane, in occasione della mobilitazione indetta dagli attivisti iraniani dal 5 al 7 dicembre, giorno in cui in Iran si festeggia il ‘giorno dello studente’. E proprio il 7 dicembre, i giovani e le giovani di EoF si impegneranno in una iniziativa che, per l’intera giornata, dall’Italia, India, Costa d’Avorio, Australia, Guatemala, Usa, li vedrà impegnati in una maratona in cui a turno leggeranno, in diverse lingue, la celebre raccolta di racconti orientali Mille e una Notte.

“Abbiamo assistito a 3 mesi di proteste di piazza che si sono susseguite dalla morte di Mahsa Amini, la ventiduenne curda accusata, lo scorso 16 settembre, dalla polizia morale di Teheran di non indossare correttamente il velo – raccontano le giovani di EoF – . Da quel giorno un’ondata di manifestazioni, represse nel sangue, ha attraversato il Paese fino a raggiungere l’intera comunità internazionale. Alcune di noi hanno aderito alla protesta delle donne iraniane imitando quel gesto inequivocabile e coraggioso: tagliare una ciocca di capelli”. Un’usanza della cultura curda (tagliarsi i capelli in segno di lutto ndr) è diventata un simbolo di rabbia, un urlo disperato che pretende cambiamento, un taglio netto che diventa metafora di quanto in Iran è da sempre reciso: parole, libertà, diritti.

“Oggi – continuano le giovani economiste e imprenditrici del mondo – abbiamo sentiamo il dovere di metterci accanto alle donne iraniane che stanno lottando per la loro libertà e accanto a tutti i giovani che stanno provando, rischiando la loro vita, a costruire un futuro migliore. E lo faremo utilizzando le parole, leggendo Mille e Una Notte, per sottolineare la capacità salvifica della parola, la libertà di espressione e protestare”. L’espediente narrativo di questa raccolta, inoltre, ricorda che la narrazione è anche un luogo dove recarsi per provare a sconfiggere la morte: ars narrandi, ars vivendi. Le donne hanno una particolare familiarità con le parole, perché hanno una intimità speciale con la vita. Le donne ci hanno insegnato le prime parole: che siano ancora le donne a generare le necessarie parole prime del mondo nuovo che deve nascere.

È possibile seguire la maratona in diretta streaming dalle 7.00 di mercoledì 7 dicembre sul canale internazionale Youtube di EoF