Associazione Santo Sepolcro Foligno – concerto di beneficenza dei Neri x Chiesa a sostegno delle popolazioni di Terra Santa

Sabato 26 ottobre alle ore 16,30, presso la chiesa del Convento delle Suore Angeline “Laudato sii”, in via delle Stuoie,1 – Santa Maria degli Angeli (Assisi) si esibiranno i Neri x Chiesa.
Il gruppo nasce da una grande amicizia di otto giovani del territorio cilentano basata sull’amore per i sani principi. Il territorio, la natura e la musica hanno influito molto sulla loro sensibilità e la specializzazione presso il Conservatorio ha contribuito sulla crescita personale e professionale.
Ogni componente del gruppo proviene da parrocchie differenti, presenti sul territorio diocesano, nel quale ognuno ha vissuto la propria esperienza di fede e di vita.
L’idea dei Neri x Chiesa nasce dal piacere di fare musica insieme, iniziando così a vivere un percorso di fede arricchente e di testimonianza di gruppo, grazie a diverse esperienze di evangelizzazione vissute soprattutto con Don Gianluca Cariello, partendo da Assisi e all’interno della diocesi e non solo, riscuotendo molto successo.
Il fine della serata è offrire un’ esperienza di evangelizzazione in cui, attraverso le ultime sette parole di Cristo e alcuni brani di cantautori italiani, tra i più conosciuti, si possa vivere un’ esperienza autentica e originale.

L’ingresso è gratuito e il concerto ha una durata di circa due ore.

IL ricavato delle offerte sarà destinato a sostenere la popolazione di Terra Santa, martoriata da guerre che mettono in seria difficolta la vita delle persone. Manca acqua, cibo, abitazioni, lavoro e molti bambini non possono andare a scuola.

L’Associazione Santo Sepolcro Foligno ETS promuove, da oltre dodici anni, varie iniziative (Concerti, mostre, prosa,mercatini, lotterie, pubblicazioni, pellegrinaggi, viaggi, presentazione di libri, visite guidate in luoghi simbolo della cristianità, cene, pranzi, conferenze) in varie regioni d’Italia e non solo in Umbria, per sostenere i più bisognosi tra cui gli ucraini, i siriani ecc.

Per informazioni e prenotazione
E mail: associazione@santosepolcrofolignoets.it

Perugia – Al via la “Missione Giovani 2024” Il 18 ottobre, con la celebrazione eucaristica di mandato missionario, più di cento ad annunciare il Vangelo ai loro coetanei

Va e annuncia il Vangelo! È il “mandato missionario” che il vescovo Ivan, insieme ai frati minori e ai sacerdoti diocesani, ha affidato a più di cento ragazzi e ragazze nel consegnare a ciascuno di loro il “tau”, la croce francescana (vs. fotogallery), simbolo della “Missione Giovani 2024” avviata la sera del 18 ottobre, a Perugia, con la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Donato all’Elce, vissuta anche in preparazione alla Giornata Mondiale Missionaria di domenica 20 ottobre. Questi giovani, provenienti da comunità parrocchiali, associazioni, gruppi e movimenti presenti nelle sette Zone pastorali dell’Arcidiocesi, simbolicamente rappresentate da sette lumi accesi sull’altare (vs. fotogallery), vivranno dieci giorni intensi nel portare la proposta cristiana ai loro coetanei. Il programma della missione, con luoghi, iniziative e incontri, è consultabile-scaricabile al link: Al via la Missione Giovani – Diocesi Perugia.

All’omelia, il vescovo Ivan, nel ricordare le «regole d’ingaggio» dei giovani missionari per tenere a debita distanza gli idoli del nostro tempo nell’annunciare il Vangelo, ha esortato tutti dicendo: «Curate i malati e non penso solo a quelli dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia, dell’Hospice o che giacciono nei letti di casa nostra. Penso alle tante persone ferite nelle relazioni, ferite perché si sentono tradite o incomprese. Penso a tante persone che hanno visto sfumare il progetto buono di vita».

«Curate i malati – si è raccomandato nuovamente il vescovo –, perché la vera grandezza sta nel sapersi chinare sull’altro, saper maturare quello spessore di con-passione, che ti permetta davvero di aiutare l’altro se non a risolvere i suoi problemi, di aiutarlo a portarli, a non perdere la fiducia, a gioire di tutti quei segni di bene, di bellezza e di vita che il Signore continua, anche grazie a ciascuno di noi, a seminare nel campo». Il testo integrale dell’omelia è al link: Le regole di ingaggio di un missionario

Fra’ Alfio Vespoli, dei frati minori, responsabile della “Missione Giovani”, nel prendere la parola al termine della celebrazione, ha promesso al vescovo Ivan di «fare un chiasso insopprimibile soprattutto nel cuore di ragazzi e ragazze incontrandoli per le vie, le piazze, nei locali, nelle scuole, nelle facoltà…, perché il Signore ci darà la grazia per fare questo. Un chiasso che ricorderà che sono figli amabili e preziosi. Il cuore di ciascuno di loro non aspetta altro che gli venga ricordato che è amato da Dio, non aspetta altro che ricevere dai giovani missionari, attraverso il loro sguardo, i loro occhi, la loro preghiera l’annuncio che è un figlio preziosissimo. Questo sarà il chiasso che faremo nei prossimi giorni a Perugia – ha precisato fra’ Alfio –. Grazie a tutti i giovani che si dedicheranno all’annuncio della Parola di Dio e per quanti non sono giovani, chiediamo di sostenere la missione con la preghiera».

Al via la Missione Giovani. Venerdì 18 celebrazione del mandato agli oltre 100 giovani missionari che fino a domenica 27 ottobre porteranno la proposta cristiana ai loro coetanei

È al nastro di partenza a Perugia la “Missione Giovani 2024”: si svolgerà dal 18 al 27 ottobre nei luoghi più frequentati dai giovani, dalle scuole alle facoltà universitarie, dai locali di ritrovo come bar e mense, ai convitti e pensionati universitari, dalle piazze alle vie del centro storico, senza escludere le stazioni di bus, minimetro e ferroviarie.

La missione inizierà venerdì 18 ottobre, alle ore 18.30, nella chiesa di San Donato all’Elce, con la celebrazione eucaristica di “mandato” ai giovani da parte dell’arcivescovo Ivan Maffeis. Parteciperà anche l’equipe dell’Ufficio missionario diocesano per pregare insieme ai giovani, alla vigilia della Giornata Mondiale Missionaria che si celebra domenica 20 ottobre.

«Ai giovani missionari dico: non abbiate timore di far vedere a chi incontrate la gioia e la speranza che è in voi – commenta il diacono Massimo Pio Gallì, direttore Ufficio missionario diocesano –: so per esperienza che solo così potrete accrescere compagni di viaggio in un percorso che regala vita. “Questo mese missionario – aggiunge – a livello locale è dedicato soprattutto alla preghiera per sostenere i ragazzi in questa iniziativa».

Dopo sei mesi di preparazione, cento giovani insieme a Frati Minori, a sacerdoti, religiosi e religiose, si apprestano a vivere la loro “Missione” promossa dall’Area giovani diocesana.

“Quartieri generali” dei giovani sono i complessi parrocchiali di Elce – dove c’è la segreteria operativa e si terranno per dieci giorni preghiera delle Lodi, S. Messa mattutina, briefing – e di Case Bruciate, dove i missionari pranzeranno e ceneranno.

La chiesetta di Piazza Piccinino, dietro la Cattedrale, ospiterà l’adorazione eucaristica giornaliera (dalle ore 10.30 alle 00.30).

Tra gli appuntamenti, le catechesi da martedì 22 a venerdì 26 alle 21 al Teatro Pavone (Corso Vannucci); domenica 20 ottobre la S. Messa nel carcere di Capanne (ore 9) e la preghiera nella Chiesa dell’Ospedale S. Maria della Misericordia (ore 18.15), la “Festa dell’accoglienza” ad “Umbrò” martedì 22 (ore 18), le catechesi a cura dei Frati Minori al Teatro Pavone (ore 21), dal 22 al 26 ottobre, e la celebrazione eucaristica conclusiva della “Missione”, presieduta in Cattedrale dall’Arcivescovo domenica 27 ottobre (ore 11).

«La missione, come Gesù ci insegna nel Vangelo, è un investimento a perdere: quello che investiamo, il tempo per esempio, non ci verrà restituito perché è donato e i giorni di missione non torneranno più nella nostra vita. In quei giorni avremmo potuto fare tantissime altre cose per noi e non le faremo, ma Gesù, come ci promette nel Vangelo, questo tempo e le sue cose ci verranno restituite cento volte tanto». A ricordarlo è fra’ Alfio Vespoli, responsabile della “Missione Giovani 2024” e del settore evangelizzazione dell’Ordine dei Frati Minori, che sottolinea che «la città si accorgerà che i giovani non sono sempre quelli delle analisi sociologiche, che li vedono incollati ai social, disadattati, feriti, ma sono anche disposti a fare quello che gli adulti, forse, si sono dimenticati: vivere nella dimensione della gratuità».

Assisi – Giornata regionale del Clero

Giovedì 17 ottobre presso il Pontificio Seminario Regionale Umbro di Assisi si terrà la giornata Regionale del Clero che riunisce i sacerdoti e religiosi delle otto diocesi umbre per un momento di incontro e formazione. L’appuntamento è alle ore 9:45 con la recita dell’Ora Terza e a seguire la relazione di Don Fabio Rosini. Alle ore 11 spazio al dibattito e dialogo e alle 11.30 l’Adorazioen Eucaristica. La giornata si concluderà alle 12.30 con il pranzo.
Si prega di comunicare la propria partecipazione, specificando se ci si trattiene o meno a pranzo, alla segreteria diocesane entro lunedì 14 ottobre

Terni – Ottobre missionario – mostra fotografica, documentaria e artistica sulle missioni dal 10 al 19 ottobre

“Laudato si’ mi’ Signore” è la mostra fotografica e documentaria missionaria, di pittura, grafica, scultura allestita dal 10 al 19 ottobre presso le sale espositive del Museo diocesano di Terni. La mostra, dedicata alle missioni, alla pace, al tema sacro ed ecologico, è promossa dal Centro Missionario della diocesi, con il contributo del Museo diocesano di Terni, della San Vincenzo de’ Paoli, associazione Claudio Conti, missione Arena Alta, missione in Costa Rica, comunità Casa del Giovane Piediluco, missionari nella diocesi di Kananga Congo, realizzata in occasione dell’ottobre missionario “Un banchetto per tutte le genti”, mese che la chiesa cattolica dedica alle missioni di tutto il mondo.
La mostra, inaugurata giovedì10 ottobre dal vescovo Soddu, con testimonianze missionarie di varie associazioni, la proiezione del film missionario a cura di Missio e inaugurazione della “Bancarella della Solidarietà”, sarà aperta tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30.
Una rassegna di pittura, scultura, poesia e delle esperienze missionarie espresse dalle tante associazioni che operano in terre di missione, con film e video a testimonianza di coloro che hanno vissuto l’esperienza missionaria ad gentes in varie parti del mondo, e la bancarella della solidarietà per la raccolta di fondi per le missioni. L’iniziativa che coinvolge vari soggetti che operano in ambito missionario vuole dare risalto al tema della fraternità universale del mese missionario di ottobre, che culminerà con la giornata missionaria mondiale del 20 ottobre.
Le varie iniziative culmineranno nella veglia di preghiera diocesana per le missioni che si terrà sabato 19 ottobre alle ore 21.00 nella Cattedrale di Terni presieduta dal vescovo Francesco Soddu.

 

Perugia – San Pietro tra storia e presente Il nuovo accordo di gestione della Basilica di San Pietro e dei suoi archivi.

Con il suo campanile monumentale di oltre settanta metri (il più alto di Perugia), la Basilica di San Pietro costituisce uno dei monumenti storici più importanti e significativi dell’acropoli perugina. Situata sul colle detto “monte Caprario o Calvario”, nel 996 d.C. fu edificata sopra quella che una significativa corrente di storici sosteneva essere la primitiva cattedrale di Perugia. Ad opera del perugino Pietro Vincioli, primo abate benedettino, fu ampliata e costituita in abazia. Nei secoli seguenti la sua egemonia si accrebbe enormemente fino a costituire un vero e proprio scrigno di opere architettoniche, pittoriche ed archivistiche che quasi nella loro interezza sono giunte fino ai giorni nostri unitamente alla comunità benedettina, che per più di mille anni l’ha abitata, custodita ed ampliata.

Nel 1398 fu messa a fuoco dai perugini che rimproveravano all’abate Francesco Guidalotti di aver preso parte alla congiura contro Biordo Michelotti, capo della fazione popolare dei “Raspanti”. Nel 1799 la comunità ebbe ancora a soffrire per l’invasione dei giacobini, mentre nel 1859 i monaci dettero riparo ad alcuni patrioti che, sollevandosi contro le truppe pontificie, si scontrarono con il reggimento dei soldati svizzeri venuti a difendere le proprietà dello Stato della Chiesa. Questo evento permise ai monaci di guadagnarsi la fiducia dei perugini, che gli consentirono di rimanere ad abitare l’abazia anche dopo l’acquisizione delle sue proprietà da parte dello Stato.

Dopo l’Unità d’Italia, l’intero complesso dei beni dell’abazia passò alla proprietà e alla gestione della Fondazione per l’Istruzione Agraria, che ancora oggi ne conserva proprietà e amministrazione.

Seppur con un simile carico di storia alle spalle, la comunità benedettina, oggi afferente al Monastero di San Paolo fuori le mura a Roma, non riesce più ad assicurare la continuità della presenza in San Pietro. La repentina morte dell’abate Giustino Farnedi nel settembre dello scorso anno ha reso vacante anche la gestione dell’Archivio storico, meta ogni anno di numerosi studiosi. Il peso dell’età e gli acciacchi di dom. Martino Siciliani hanno reso anche più difficoltosa la gestione del celeberrimo Osservatorio sismico, che ora è in mano a un gruppo di studiosi suoi colleghi. Da qui l’impegno della Diocesi perugina che, d’intesa con la Fondazione Agraria e la comunità benedettina, presieduta dall’abate di San Paolo, Donato Ogliari, ha deciso di impiegare alcune forze per permettere a questo significativo luogo di culto e di storia di continuare a vivere.

L’arcivescovo Ivan Maffeis ha provveduto alla nomina di un sacerdote quale rettore della Basilica nella persona di don Samy Abu Eideh, che, oltre al suo impegno in università, assicurerà la gestione pastorale della stessa a partire da domenica prossima 13 ottobre. Contestualmente all’ingresso del rettore della Basilica verrà siglato un accordo tra Diocesi e Fondazione Agraria per la gestione dell’Archivio storico, affidata alla responsabilità del professor Andrea Maiarelli, recentemente nominato archivista diocesano, e ad uno staff di suoi collaboratori. Questa sinergia ci permetterà non solo di preservare la vocazione originaria di questo luogo così caro ai perugini, ma anche di garantirne lo sviluppo e la valorizzazione pastorale ed artistica in seno al tessuto cittadino. Un vivo ringraziamento a tutti coloro che, a loro modo, hanno permesso questa complessa ma significativa riorganizzazione.

Perugia – incontro su: “Azzardo, gioco da prevenire”

“Gioco di azzardo e sovraindebitamento: l’educazione economico finanziaria come strumento di prevenzione”. È il titolo dell’incontro di sensibilizzazione su un preoccupante fenomeno che riguarda un’ampia fascia di età, in particolare gli over 65, in programma giovedì 17 ottobre, alle ore 9, a Perugia, presso il “Centro per le famiglie – ACLI” in Via Diaz, 150.

L’incontro nasce nell’ambito del progetto “Rete di Argento” della Caritas diocesana in collaborazione con il Comune di Perugia, l’Usl Umbria 1 e la Polizia di Stato; è finanziato dalla Fondazione Perugia attraverso il bando “Welfare 2023 per gli anziani: cura, promozione e risorsa”.

L’iniziativa vedrà anche la partecipazione della Fondazione antiusura “Exodus’94”, membro della Consulta nazionale antiusura, che opera nel territorio dell’Arcidiocesi sorrentino-sabiese, la cui esperienza sarà presentata dal presidente della fondazione, Daniele Acampora.

All’incontro partecipano relatori ed esperti, che daranno il proprio contributo anche al panel “dialogo con la cittadinanza”, moderato dal giornalista Martino Tosti, direttore di Radio Glox. Tra gli invitati Fausto Lamparelli, Questore di Perugia, Luciano Bondi, responsabile del Servizio aziendale per il trattamento del disturbo da gioco di azzardo dell’Usl Umbria 1, Angela Bravi, referente sui Tavoli nazionali per il gioco di azzardo della Regione Umbria.

Concluderà i lavori il direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli.

Il programma nei dettagli con temi e relatori è consultabile-scaricabile dalla locandina allegata.

«L’incontro, rivolto in particolare agli anziani over 65, sarà un’occasione di riflessione per la comunità tutta che quindi è invitata a partecipare». A sottolinearlo è lo stesso don Briziarelli, che si sofferma sui fattori di rischio gioco di azzardo e sovraindebitamento, «fattori che aprono la strada alla povertà, per cui meritano profonda attenzione, riflessione e confronto. Un cammino che, come comunità, ci vede in prima linea nella cultura della prevenzione».

«La finalità di questa importante iniziativa – commenta Alfonso Dragone, responsabile Area progetti e fundraising di Caritas diocesana – è duplice: da un lato animare la comunità rispetto a questo delicato tema, facendo cultura e prevenzione, dall’altro promuovere percorsi di collaborazione con enti ed organizzazioni del territorio che si occupano di questa crescente problematica».

Spoleto – “Cammino Sentieri di Rose: da Montefalco a Cascia”. Un percorso di fede per valorizzare le figure di santa Rita da Cascia e Chiara da Montefalco”.

La mattina di venerdì 11 ottobre 2024, nel salone dei Vescovi del Palazzo Arcivescovile di Spoleto, è stato sottoscritto il protocollo di intesa denominato “Cammino Sentieri di Rose: da Montefalco a Cascia. Un percorso di fede per valorizzare le figure di due importanti Sante: Rita da Cascia e Chiara da Montefalco”. Hanno firmato il documento: mons. Renato Boccardo arcivescovo di Spoleto-Norcia; padre Giustino Casciano, osa, rettore della Basilica di Santa Rita in Cascia; Anna Rita Cosso, presidente del Parco culturale ecclesiale Terre di pietre e d’acqua; i sindaci di Cascia, Poggiodomo, Vallo di Nera, Santa Anatolia di Narco, Scheggino, Spoleto, Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno, Trevi e Montefalco.

La storia. Il cammino a piedi Montefalco-Cascia, sulle orme di Santa Chiara e di Santa Rita, era stato già abbozzato anni addietro dall’agostiniano padre Angelo Lemme. Il Parco culturale ecclesiale “Terre di pietre e d’acqua” dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia, incaricato dal comune di Cascia, lo ha ripreso in mano qualche tempo fa ed ora, grazie al progetto finanziato con il Piano Nazionale di Riprese e Resilienza (missione 1 – digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura – componente 3 – cultura 4.0 (m1c3) – misura 2 “rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religiosi e rurale – investimento 2.1. “attività dei borghi storici”), viene presentato alla collettività, in special modo agli amanti delle camminate.

Il consulente Alberto Renzi, esperto in marketing e comunicazione per il turismo, ha illustrato le caratteristiche del percorso. Si ispira all’identità agostiniana, è lungo 92 km per 7 tappe da fare in 6/7 giorni. Le tappe: Montefalco-Campello sul Clitunno; Campello sul Clitunno-Spoleto; Spoleto-Ceselli; Ceselli-Scheggino-Santa Anatolia di Narco-Vallo di Nera; Mucciafora-Roccaporena; Roccaporena-Cascia. Comuni coinvolti: 7.6 km a Montefalco; 1.7 km a Trevi; 1.8 km a Castel Ritaldi; 6.3 km a Campello sul Clitunno; 20.3 km a Spoleto; 10.3 km a Scheggino; 4.5 km a Santa Anatolia di Narco; 11.2 km a Vallo di Nera; 8.3 km a Poggiodomo; 8.1 km a Cascia. Il percorso è stato tracciato su percorsi già esistenti, è sotto il 40% di percorrenza su asfalto, è stato già inserito nel catalogo dei cammini religiosi, i luoghi tappa sono dotati dei servizi necessari con almeno 9 posti letto, la segnaletica va implementata. Il coordinamento tra i Comuni per la manutenzione del percorso è affidato al Parco culturale ecclesiale. Nell’estate scorsa già tre pellegrini hanno percorso l’itinerario completo.

Le parole dell’arcivescovo Boccardo. «Questo cammino si inserisce dentro la storia di arte, di fatica e di fede di questa Chiesa di Spoleto-Norcia. Grazie all’intuizione del Parco Culturale Ecclesiale il cammino Montefalco-Cascia offrirà la possibilità di apprezzare le bellezze della nostra natura e dei nostri monumenti di fede e di arte. Il mio grazie va anche ai Sindaci coinvolti e questo testimonia che mettendo insieme le forze si fanno cose belle».

Le parole di padre Giustino Casciano: «Sono particolarmente contento dell’avvio ufficiale di questo cammino. Le persone, avvolte dalla frenesia, desiderano andare piano, riflettere, godere di posti belli. E questo percorso, ispirato a Chiara della Croce e Rita da Cascia, sarà sicuramente una riposta efficace».

Le parole di Anna Rita Cosso, presidente del Parco culturale ecclesiale. «Tutte le Giunte dei Comuni partecipanti hanno deliberato nelle settimane passate l’adesione al protocollo d’Intesa in quanto hanno valutato che il “Cammino” possa essere un’opportunità per le Amministrazioni locali per promuovere nei territori strategie di sviluppo legate a un turismo religioso, spirituale, sostenibile, responsabile, soprattutto in vista dell’appuntamento giubilare del 2025 “Peregrinantes in Spem” e dell’Ottavo Centenario della morte di Francesco di Assisi nel 2026, proponendo un Cammino tutto interno al perimetro dell’Archidiocesi che funge anche da connessione tra la Valle Spoletana e la Valnerina, e di collegamento tra le Vie di Francesco e il Cammino di S. Benedetto».

Andrea Trevisi, del Parco culturale ecclesiale, ha sottolineato infine che a breve sarà on line il sito internet dedicato al cammino, contente tutte le info necessarie, compresa la storia dei territori attraversati. Nel frattempo si possono già reperire informazioni sul sito www.terredipietraedacqua.it

Terni – avvicendamenti dei sacerdoti in diocesi, don Pio Scipioni parroco a Fornole e Montecampano

Ad inizio anno pastorale, sono stati resi noti dal vescovo Francesco Antonio Soddu alcuni avvicendamenti dei sacerdoti per una migliore organizzazione della pastorale diocesana e delle parrocchie.
Ad Amelia don Pio Scipioni è stato nominato amministratore parrocchiale di San Pietro Apostolo in Fornole di Amelia e di San Pietro in vincoli, in Montecampano. Don Pio succede a don Iosif Subiac che è diventato parroco a Sangemini.
A Narni don Sergio Vandini è stato nominato amministratore parrocchiale dei Ss. Giuseppe, Egidio e Marina in Montoro, Nera Montoro e Stifone.
Padre Luiz Gustavo da Silveira è stato nominato amministratore parrocchiale di San Liberato in Narni
Infine, avvicendamento anche alla cappellania della Casa Circondariale di Terni dove padre Domenico Campana OFM, succede a padre Massimo Lelli.

don Pio Scipioni

don Sergio Vandini

padre Domenico Campana

padre Gustavo

Assisi – La memoria liturgica del Beato Carlo Acutis si apre con un convegno sul disagio giovanile

Si è aperta giovedì 10 ottobre nella Sala della spogliazione del Vescovado di Assisi, con una riflessione sul disagio giovanile e sulle loro speranze, la quattro giorni di iniziative in occasione della memoria liturgica del Beato Carlo Acutis che viene celebrata il 12 ottobre, grazie al convegno “Frà(i) giovani, tra disagio e speranze” al quale sono intervenuti il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino; Laura Pizziconi, psicologa-psicoterapeuta; padre Mirko Mazzocato, responsabile del Servizio giovani dei frati minori di Umbria e Sardegna e don Antonio Coluccia, fondatore dell’Opera San Giustino di Roma, in prima linea a Roma contro lo spaccio e la criminalità. Tanti i partecipanti, tra cui i giovani studenti dell’Istituto alberghiero di Assisi.
Mazzocato ha ricordato la “positività” del termine “fratello: significa che i giovani hanno voglia di stare insieme, la solitudine rivela il bisogno e il desiderio di fraternità con Dio. Oggi i giovani sono spesso appiattiti sul ‘qui e ora’ e invece bisogna ascoltare chi ha senso di empatia e le loro speranze”. A seguire l’intervento di don Coluccia, che ha sottolineato come “le periferie sono un tema di cui parlano tutti, dal governo alla Chiesa: nelle piazze di spaccio, un luogo dove la vita non viene rispettata, dove le persone sono escluse perché vivono in solitudine, io cerco di testimoniare Gesù grazie a quelli che chiamo presidi pastorali. Oggi le persone hanno tutto ma mancano loro dei motivatori, come furono Francesco e Carlo. A questi giovani qui presenti vorrei dire che la droga è il più grande bluff, causa morti anche giovanissimi, e che invece Cristo – che ha testimoniato il valore degli abbracci e della misericordia – fa comprendere il valore della vita: non siete comprabili – l’appello di Coluccia, ricordando anche il suo progetto di radio tra Vangelo e Costituzione – innamoratevi della libertà”.
La psicologa Laura Pizziconi ha messo in luce “le difficoltà dell’adolescenza, e come sia difficile tracciare delle linee tra il disagio e le patologie visti i tanti cambiamenti che il periodo dell’adolescenza porta con sé” e ha invitato “i genitori e gli insegnanti a essere presenti nella vita dei giovani, dialogando con loro”. A tirare le fila dei lavori il vescovo Sorrentino, che ha incentrato il suo discorso sulle figure di Gesù, Francesco e Carlo. Quando a Gesù venne chiesto come vivere per sempre in maniera grande e bella la risposta fu quella di seguire i comandamenti di Dio; Francesco si alleggerì della pesantezza della ricchezza facendo cose bellissime, e infine Carlo Acutis, seppur di famiglia agiata, volle solo i beni essenziali e fu felice anche quando Dio gli disse di spogliarsi della vita, come dimostra un video girato due mesi prima della morte. La felicità – ha concluso il vescovo – passa attraverso la voglia di vita con Gesù, che ha bisogno di voi per rendere il mondo più felice”.

Gli eventi organizzati dalla Fondazione Santuario della Spogliazione continueranno venerdì 11 ottobre alle ore 16,30, nella Sala dei Vescovi al Santuario della Spogliazione, dove ci sarà l’inaugurazione della mostra dei miracoli eucaristici, ideata e realizzata dal giovane Carlo Acutis, composta da un’ampia rassegna fotografica, con descrizioni storiche, che racconta alcuni dei principali miracoli eucaristici verificatisi nel corso dei secoli in diversi Paesi del mondo e riconosciuti dalla Chiesa. Infine in serata alle ore 21 nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione ci sarà l’adorazione eucaristica “Tu sei la nostra speranza”, animata dagli studenti Ofm. Cap. Sabato 12 ottobre alle ore 11 la santa messa sarà celebrata da fr. Simone Calvarese, ministro provinciale della Provincia serafica dei Frati minori Cappuccini; alle ore 18 la santa messa della memoria liturgica del Beato sarà presieduta da monsignor Sorrentino. Sempre sabato 12 ottobre alle ore 21 nel Santuario della Spogliazione preghiera e musica con Martín Valverde, musicista molto apprezzato nei Paesi di lingua spagnola e devoto del giovane Beato (ingresso libero fino ad esaurimento posti).