Città di Castello – festa dei santi patroni Florido ed Amanzio

Celebrata il 13 novembre nella Cattedrale di Città di Castello dal vescovo Luciano Paolucci Bedini la solennità dei patroni Florido e Amanzio alla presenza delle autorità civili e militari, il sindaco della Luca Secondi, i sindaci e i rappresentati degli altri comuni del territorio diocesano. L’olio per la lampada votiva è stato offerto dal Comune di Citerna, segno dell’antico legame tra la comunità ecclesiale e quella civile nel nome di questi padri fondatori. Un’alleanza concreta e tangibile sostenuta dal comune orizzonte di servire la popolazione che abita questo territorio e ispirata alla dedizione per il bene comune che Florido e Amanzio hanno interpretato con la loro missione.
L’OMELIA DEL VESCOVO

San Florido
Florido nacque a Città di Castello attorno al 520. I suoi genitori morirono quando egli era ancora in giovane età; studiò lettere e teologia. Attorno all’anno 542 il vescovo lo nominò diacono. Qualche tempo dopo Florido, insieme ad Amanzio e Donnino, fuggì a Perugia, poiché Città di Castello era stata assediata dalle truppe di Totila. Qui il vescovo Ercolano, lo ordinò sacerdote. Ercolano affidò a Florido un’ambasceria presso il vescovo di Todi, Fortunato. Recandosi a Todi i due santi incontrarono, presso Pantalla, un indemoniato, che fu guarito dalla preghiera di Florido (anno 544 circa). Quando, sette anni dopo, anche Perugia cedette a Totila il vescovo Ercolano fu ucciso.

Sant’Amanzio
L’agiografia presenta sant’Amanzio insieme a san Florido: Floridus simul cum Amantio. È proprio questo “stare insieme”, che coinvolge anche il laico Donnino, a caratterizzare la santità dei personaggi. La più antica testimonianza sui santi Florido e Amanzio, è contenuta nei Dialoghi di papa Gregorio Magno, che dice di avere conosciuto di persona i due santi, invitati a Roma per avere informazioni sul santo vescovo e martire perugino Ercolano. Gregorio Magno cita il vescovo Florido come informatore a proposito della vita di sant’Ercolano. Egli parla di Florido come di «vescovo di Tiferno Tiberino» e di «vescovo di vita venerabile» (Dialoghi, III,13) e ricorda come sia stato lui a informare il papa della capacità taumaturgica del prete Amanzio, «uomo di grande semplicità, che ha il potere di imporre le mani sui malati, a guisa degli apostoli, e di risanarli» e che «possiede anche il dono miracoloso di uccidere i serpenti, segnandoli col segno di croce dovunque li trovi» (Dialoghi, III, 35). Il testo antico più completo che tramanda notizie sui santi Florido, Amanzio e Donnino è la Vita Floridi scritta dal diacono Arnolfo, canonico della cattedrale di Arezzo, negli anni ’70 dell’XI secolo. Dopo la dedicazione della chiesa cattedrale ai santi Florido e Amanzio (1023, o 1032), la più remota attestazione del culto è contenuta nel calendario della canonica della cattedrale stessa (1153-1167 circa).

Assisi negli Stati Uniti con il Museo della Memoria

Il Museo della Memoria, Assisi 1943-1944 continua il suo viaggio negli Stati Uniti. La missione negli Usa dello scorso anno sta portando i suoi frutti perché, l’esposizione in italiano e inglese che racconta dei 300 ebrei salvati nella città serafica nel corso della Seconda guerra mondiale, sarà esposta in diverse scuole cattoliche di Long Island. “Grazie alla collaborazione con la Pave The Way Foundation e DeSales Madia e alla missione negli States dello scorso agosto del nostro responsabile per le relazioni internazionali monsignor Anthony Figueiredo – spiega la direttrice del Museo, Marina Rosati – sono state attivate una serie di collaborazioni, in particolare con l’ente che equivale al nostro Ufficio scolastico regionale, per far conoscere questa straordinaria pagina di accoglienza. Durante gli anni terribili della Shoah ci sono stati anche sprazzi di luce e la storia di Assisi è uno di questi. Siamo orgogliosi che la città, la sua storia, il suo patrimonio valoriale, possano essere conosciuti ancora di più, al di là dell’immensa eredità di San Francesco. Inoltre – aggiunge Rosati – il fatto che tutto il materiale è anche in italiano è un modo per diffondere e divulgare la nostra lingua e cultura. Non a caso per tutto il mese di maggio 2022 il Museo è stato ospitato all’Istituto italiano di cultura di New York riscuotendo un tangibile interesse”. Dopo la parrocchia di St. Rose of Lima (Massapequa) e la Sant Anthony’s HS (Melville), il Museo sarà alla St John the Baptist DHS (West Islip) e poi alla Kellenberg memorial High school (Uniondale), raggiungendo in oltre 6mila studenti. “Siamo felici che il Museo possa essere visitato dai ragazzi – dice monsignor Figueiredo – soprattutto ora in cui la storia di Assisi, degli ebrei accolti e salvati deve essere d’insegnamento in questo momento drammatico per la Terra Santa”.

Cortile di Francesco 2023 – conferenza “La Regola bollata” 25 novembre

Nell’ambito del nuovo format del Cortile diffuso, vi invitiamo sabato 25 novembre alle 16.30 presso la Sala della Pace del Sacro Convento, dove si terrà la conferenza La Regola bollata forma della vita francescana.

Ricorre infatti quest’anno l’ottavo centenario della lettera papale Solet annuere, datata 29 novembre 1223, con la quale papa Onorio III ha confermato la Regola dell’Ordine dei Frati Minori, che attualmente si trova esposta nella Chiesa Superiore

La conferenza sarà introdotta da fra Marco Moroni OFMConv con i contributi del prof. Attilio Bartoli Langeli, di S.E. Mons. Felice Accrocca e di Suor Marzia Ceschia, il prof. Paolo Capitanucci sarà il moderatore. Il Coro della Cappella della Basilica Papale diretto da fra Peter Hrdy OFMConv offrirà degli interludi musicali.

Perugia – Inaugurata la “Libreria delle Volte”. L’arcivescovo Maffeis: «Crediamo che le parole ci siano ancora, parole contenute nei cinquemila titoli che trovate nella libreria»

«Sono passati tanti anni, ma conservo un ricordo molto nitido del direttore di un quotidiano nazionale che si dimetteva dalla direzione titolando l’editoriale: “Non ho più parole”. Noi siamo qui perché crediamo che le parole ci siano ancora, parole contenute nei cinquemila titoli che trovate nella libreria e nelle parole dei tanti titoli che potete ordinare in tempo reale, parole soprattutto rappresentate dalla presenza di ciascuno di noi. La vera parola siamo noi e crediamo che siano parole che dicono di una vita interiore, di una presenza di cui ciascuno è portatore, è custode ed è interprete. Parole che crescono solo nel confronto, nel dialogo e nell’essere insieme, in quell’incontro fecondo fra la Parola della Storia e del Vangelo e della spiritualità di ciascuno». Con un forte richiamo al profondo significato della “Parola”, l’arcivescovo Ivan Maffeis ha salutato le diverse centinaia di persone che hanno raccolto l’invito all’inaugurazione della nuova “Libreria delle Volte”, che si affaccia sulla splendida e centralissima Piazza IV Novembre di Perugia, parte integrante del complesso monumentale della Cattedrale “Isola di San Lorenzo” la cui cura e valorizzazione sono affidate alla “Genesi” società benefit s.r.l. Un progetto che ha mosso i primi passi grazie all’opera di recupero e valorizzazione di quest’intero complesso, opera coordinata dall’allora vescovo ausiliare mons. Marco Salvi, oggi vescovo di Civita Castellana, presente all’inaugurazione insieme a numerose autorità civili, religiose e del mondo accademico perugino e non solo.

Questa libreria si trova negli stessi locali, dopo un accurato intervento di restauro diretto dall’architetto Alessandro Polidori, direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali, dove per oltre mezzo secolo è stata ospitata la “Libreria Paoline”. È una nuova libreria pensata come un luogo vivo dove incontrarsi, interrogarsi, dialogare, costruire e sviluppare insieme un progetto culturale per la città e «in questa luce va un pensiero riconoscente ai Canonici della Cattedrale – ha commentato l’arcivescovo Maffeis –, che, rendendo disponibili questi locali, hanno, di fatto, aperto la strada a questo progetto. Un grazie di cuore agli amici della società benefit “Genesi”, che con coraggio hanno dato cuore e gambe a questo progetto affrontando anche un’impresa rischiosa nell’aprire, oggi, una libreria».

Parole di sentito ringraziamento sono state espresse dallo stesso mons. Maffeis alle autorità intervenute, invitandole a portare la loro “parola” dai propri ambiti istituzionali, mentre ha affidato a Flavia Marcacci, docente presso la Pontificia Università Lateranense, l’illustrazione del progetto culturale della “Libreria delle Volte”, interventi consultabili e scaricabili insieme alla fotogallery dell’inaugurazione al link: Inaugurata la “Libreria delle Volte” alla presenza di molti perugini ed autorità – Diocesi Perugia .

Hanno portato la loro “parola”: il sindaco Andrea Romizi, il prefetto Armando Gradone, il pro-rettore dell’Università degli Studi Fausto Elisei, il rettore dell’Università per Stranieri Valerio De Cesaris, il dirigente scolastico dell’ItetCapitini Silvio Improta, il direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile don Luca Delunghi, la dottoressa Alessandra Rigoli, che ha portato la “parola” di mamma, e il responsabile delle Edizioni Frate Indovino Paolo Friso.

Foligno – progetto cittadini del mondo “Diritti e responsabilità contingente”

Venerdì 17 novembre dalle ore 16.00 alle 19.00, presso l’aula magna dell’Istituto professionale E. Orfini, Via Guglielmo Marconi n° 12 in Foligno, prenderà il via un ciclo d’incontri, quattro conferenze, promosso dalla Diocesi di Foligno aperto a tutta la cittadinanza in particolar modo ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, educatori, genitori, operatori del sociale. Le conferenze di formazione, sottolinea don Luigi Filippucci responsabile del Progetto Cittadini del Mondo, vogliono essere un ulteriore contributo dialogico e formativo affinché le varie agenzie educative, famiglia, scuola, chiesa, istituzioni, associazioni, si impegnino insieme con speranza per un nuovo cammino educativo e per una armoniosa crescita dei giovani del nostro territorio.
La prospettiva metodologica assunta consiste nel dare un impianto narrativo al percorso educativo, concependo l’educazione non solo come trasmissione del conoscere, ma anche come ascolto reciproco tra soggetti narranti la cui identità è anzitutto un’identità narrativa. Educare inteso come processo di costruzione di senso, senso che ha bisogno di essere trasformato in parola per poter essere riconosciuto e narrato. Il processo educativo viene così a configurarsi in una costruzione della conoscenza come costante processo interattivo, situato in un contesto storico-culturale dato in cui mediante la comunicazione conversazionale, si impara a negoziare i significati delle situazioni e i compiti incontrati nel rapporto con gli altri.

Il programma delle conferenze prevede una prima parte una relazione di un esperto e a seguire un laboratorio didattico/pedagogico curato da un’equipe di esperti.

– Venerdì 17 novembre 2023: Tema immigrazione “Dov’è tuo fratello?” con Carlo Felice formatore e pedagogista

– Venerdì 15 dicembre 2023: Tema sugli adolescenti e il digitale: opportunità e rischi con Lucia Coco psicologa clinica, psicoterapeuta con formazione analitico/transazionale

– Venerdì 19 gennaio 2024: Tema della legalità con Fausto Cardella Presidente Fondazione Umbria Antiusura e già Procuratore della repubblica

– Venerdì 9 febbraio 2024: Tema creato con Andrea Stocchiero policy officer di FOCSIV e ricercatore del Centro studi di politica internazionale (CESPI)

Per informazioni o per segnalare la propria partecipazione contattare la Segreteria del Progetto Cittadini del Mondo, Piazza Faloci Pulignani, 3 – 06034 Foligno, Tel. 0742.350473 oppure scrivere all’email: sociale@diocesidifoligno.it

Associazione Santo Sepolcro – Concerto di beneficenza “Mogol racconta Mogol”. Consegnata a Giulio Rapetti la Croce di Gerusalemme.

Il Presidente dell’associazione Santo Sepolcro Foligno ets, Padre Giuseppe Battistelli, ofm, ha organizzato il concerto spettacolo sabato 4 novembre, presso Auditorium San Domenico di Foligno, al fine di raccogliere offerte per sostenere la scuola di Gerico “Terra Santa School” (con oltre 900 studenti) che in questo momento vive una situazione molto difficile sia per gli studenti, che per i professori e per le difficoltà economiche che si devono affrontare. Molte persone sono disoccupate. Si hanno difficoltà negli spostamenti e negli approvvigionamenti. Non ci sono più turisti. La scuola è chiusa e si devono pagare gli stipendi ai professori.
Il maestro Giulio Rapetti, in arte Mogol, il più grande e importante autore italiano di testi di canzoni ha voluto condividere ,con la sua presenza, l’intento dell’Associazione.
L’evento Mogol racconta Mogol ha visto la presenza di un vasto pubblico che ha riempito la sala. Il concerto è stato introdotto da Arianna Pasqualoni con una autentica interpretazione poetica, è stato un tuffo nel passato.
Sul palco la talentuosa band “ Progetto Mogol “ ha fatto vivere al pubblico molte emozioni, uno spettacolo che ha regalato momenti di rara intensità, attraverso canzoni che hanno segnato la storia di più generazioni. Un bel momento di serenità e di pace all’ insegna del dono e al sostegno alla Terra Santa School, specialmente in questo tormentato tempo di violenza e dolore.
Durante il concerto, l’ assessore alla cultura Decio Barili ha consegnato al maestro Mogol il Gonfalone del Comune di Foligno, realizzato dall’ artista di ricamo Sig.ra Anna Maria Rodante. Successivamente P. Giuseppe Battistelli, ofm, ha consegnato al maestro Giulio Rapetti Mogol e alla moglie Daniela Gimmelli la Croce di Gerusalemme ( La Croce di Gerusalemme interpreta le cinque piaghe di Gesù Cristo, simbolo della Terra Santa )e due attestati di soci onorari dell’ Associazione Santo Sepolcro Foligno ets. , per il sostegno condiviso a favore dei cristiani di Terra Santa. P. Giuseppe Battistelli ha commentato ” Uno spettacolo di altissimo livello. Oltre all’alta professionalità dei musicisti, il maestro Mogol ha testimoniato e dichiarato, nei suoi interventi, la sua fede cristiana davanti a oltre 500 persone, ciò ha fatto la differenza rispetto ad altre manifestazione di altre associazioni”. Dall’ Inner Wheel International, la più grande associazione internazionale femminile di service al mondo, Club di Foligno, che ha dato un grande contributo per il successo dell’ evento, riceviamo “ Mogol con grande generosità, con la sua arte ineguagliabile, ha emozionato la platea con i suoi racconti e le sue canzoni, autentiche poesie piene d’ amore!”

FOTO – Alessio Vissani

Assisi – Democrazia e partecipazione i temi della Scuola socio-politica “Giuseppe Toniolo”

Democrazia e partecipazione sono i temi del ciclo di lezioni dell’edizione 2023-2024 della Scuola Socio-politica diocesana “Giuseppe Toniolo”, la cui inaugurazione è fissata per giovedì 16 novembre alle ore 18,30 presso l’Istituto Serafico con la relazione di monsignor Luigi Renna, arcivescovo metropolita di Catania.

“Il beato Toniolo, al cui pensiero la nostra Scuola diocesana si ispira – spiega il direttore Francesca Di Maolo – nel lontano 1897 scriveva: ‘La democrazia nel suo concetto essenziale può definirsi: quell’ordinamento civile nel quale tutte le forze sociali, giuridiche ed economiche, nella pienezza del loro sviluppo gerarchico, cooperano proporzionalmente al bene comune, rifluendo nell’ultimo risultato a prevalente vantaggio delle classi inferiori’. La democrazia non va confusa con il mero esercizio del diritto di voto: è molto di più. La democrazia – aggiunge Di Maolo – presuppone che sia riconosciuta ad ogni persona la stessa dignità fondamentale e richiede l’accesso di ognuno ai diritti sociali: all’educazione, all’assistenza sanitaria e al lavoro. La democrazia ha bisogno della partecipazione di tutti e nessuno può chiamarsi fuori dalla realizzazione del bene comune. Una partecipazione che non attiene solo al campo del fare e delle buone pratiche, ma che ha bisogno di capacità di pensiero e di visioni. Per questa ragione, in cammino verso la 50esima Settimana Sociale, che si svolgerà a Trieste dal 3 al 7 luglio, abbiamo pensato a lezioni frontali con momenti di ascolto e di scoperta delle buone pratiche, quelle esperienze innovative presenti sui territori che rappresentano le espressioni migliori della nostra società e che possono davvero cambiare il corso della storia”. Il calendario della Scuola prevede altri 11 incontri, oltre a quello inaugurale con docenti, esperti e accademici di livello nazionale. Il secondo incontro, in programma il 29 novembre, vedrà come relatore il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino, profondo conoscitore del Toniolo e postulatore della causa di Beatificazione. Il 12 dicembre sarà la volta di Luca Ferrucci che affronterà il tema: “Guerra e democrazia”, mentre il 10 gennaio, Giorgio Mion, si occuperà di “Terzo settore e partecipazione democratica”. Mauro Volpi, il 31 gennaio, parlerà di “Democrazia e partecipazione nella Costituzione italiana”. Seguiranno le lezioni del 5 febbraio con un focus sulle “Buone pratiche” e la figura di Valter Baldaccini e quella del 28 febbraio di Mauro Magatti su “Dialogare tra diversi per preservare la democrazia”. Il 6 marzo si parlerà ancora di buone pratiche con la storia e l’impegno di Franco Chianelli, fondatore del Comitato per la vita “Daniele Chianelli” e il 3 aprile con l’attività dell’associazione Vi.Va. Di cittadinanza attiva e consapevole parlerà il 21 marzo Giuseppe Notarstefano. Prevista una lezione con l’intervento del segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra. Mentre la chiusura della Scuola che si terrà il 19 aprile, a cura della Pastorale sociale della diocesi di Perugia, sarà un convegno dal titolo: “La visione profetica di Alcide De Gasperi”.

Per partecipare alla Scuola è necessario compilare la scheda di iscrizione, disponibile sul sito internet della Diocesi di Assisi al seguente link https://www.diocesiassisi.it/scuola-socio-politica/.

Per informazioni e invio del modulo, compilato e sottoscritto, far riferimento alla email della segreteria: scuolasp@assisi.chiesacattolica.it. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di frequenza a quanti si saranno iscritti con l’apposito modulo di partecipazione.

Assisi – presentato il libro di padre Felice Autieri con il noto saggista e medievalista Cardini: “Francesco e i suoi vescovi, coglie la bellezza della spogliazione”

Un libro che coglie “la bellezza della spogliazione”, permettendoci di vedere “sfaccettature non evidenziate prima”, grazie a un continuo lavoro di ricerca che viene condotta anche “con gli occhi di oggi, in base ai cambiamenti e alla ricerca che non deve fermarsi”. Sono le parole del professor Franco Cardini, saggista medievalista e scrittore di fama internazionale, sul libro di padre Felice Autieri “Francesco e i vescovi di Assisi, storia di un rapporto” disponibile in tutte le librerie (pagine 364, Edizioni Francescane Italiane). Cardini ha dialogato con l’autore e con suor Roberta Vinerba, direttore dell’ISSRA, nel corso di un incontro, svoltosi nella mattinata del 7 novembre, con un centinaio di studenti degli Istituti Teologico (ITA) e Superiore di Scienze Religiose (ISSRA) e del liceo Sesto Properzio di Assisi. Dopo i saluti del preside dell’istituto Teologico, padre Giulio Michelini, nel suo intervento, Cardini ha messo in evidenza il rapporto profondo tra Francesco e il clero diocesano culminato nel momento della spogliazione avvenuta proprio nei locali del Vescovado: “Francesco ama la nudità – ha spiegato Cardini – ed è il primo esempio di modernità che riesce a dare un senso diverso anche al denaro: Francesco capisce che il denaro non deve renderci schiavi e, con la sua spogliazione, rinuncia non tanto a vestiti e ricchezze, ma al potere, facendosi più misero dei miseri”. Alla relazione di Cardini è seguita la conclusione del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, che ha ripercorso i suoi sedici anni da pastore e ricordato che la spogliazione è “una delle icone della storia francescana dimenticata”. Nascono anche da qui i lavori di riscoperta dell’antico episcopio: “Ho visto un film che scorreva e l’ho guardato; e ora i lavori mostreranno a tutti questo film”, ha concluso il presule, esprimendo un suo desiderio: “Sarei felice che i cardinali attraversino la porta prima del conclave, vivendo un’esperienza che cambia la vita”.

Perugia – l’arcivescovo Maffeis in visita alle famiglie del Luna Park in festa per i primi cento anni di questo spettacolo viaggiante (1923-2023).

Anche quest’anno si è tenuto il tradizionale incontro del Pastore della Chiesa di Perugia-Città della Pieve con le famiglie dei lavoratori dello spettacolo viaggiante (più di 300 con oltre 114 attrazioni, banchi gastronomici inclusi, allestite su una superficie di circa 2 ettari), che giungono in autunno nel capoluogo umbro con il loro Luna Park a Pian di Massiano, fruibile fino al prossimo 19 novembre.

Portatori di felicità. L’edizione 2023 è molto speciale, si festeggia il primo secolo di vita dei “Baracconi” (1923-2023), così è chiamato a Perugia lo spettacolo viaggiante. Lo ha evidenziato il “portavoce” delle famiglie del Luna Park, Enzo La Scala, nel sottolineare il loro essere «portatori di felicità da cento anni», dando il benvenuto all’arcivescovo Ivan Maffeis, al parroco di San Giovanni Battista in Ferro di Cavallo, don Francesco Medori, nonché responsabile della Pastorale diocesana per i circensi, fierati e dello spettacolo viaggiante, e al direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, l’organismo pastorale che molto si è prodigato durante la pandemia con operatori e volontari ad aiutare i lavoratori dello spettacolo viaggiante costretti a restare in città per diversi mesi.

No agli egoismi. Non poteva mancare la celebrazione eucaristica sulla pista di un autoscontro dedicata a queste famiglie e ai tanti amici perugini conosciuti in un secolo. Mons. Maffeis ha introdotto la celebrazione rivolgendo a tutti loro un caloroso ringraziamento, che, ha detto, «vuole essere un abbraccio a tutte le persone di questo mondo viaggiante che con non poche fatiche e preoccupazioni permette con il proprio lavoro a tanta gente di incontrarsi, divertirsi e fare festa insieme. Preghiamo in particolare per quelle famiglie che più di altre sono in sofferenza, chiedendo al Signore di sostenerci nel mettere da parte i nostri egoismi per fare posto nel nostro cuore a quanti si trovano in gravi difficoltà».

No alla vita aridità. L’arcivescovo, commentando la Parola di Dio, ha ricordato «l’idea che Gesù ha della vita di ciascuno di noi», che «dovrebbe essere come un invito a cena in cui c’è posto per tutti…», perché «tutti sono invitati a sedersi al banchetto della vita, che oggi ci vede attorno all’Eucaristia». E «il sogno di Dio è quello di una famiglia e di una umanità che si voglia davvero bene e che condivida non solo il pane, ma quello che abbiamo nel cuore, dalle nostre preoccupazioni alle nostre gioie…, ci raccontiamo e ci ritroviamo uniti, più fratelli, più comunità». E quello che colpisce nell’ascoltare la parabola, ha commentato mons. Maffeis, «tante volte le cose non vanno così, perché ciascuno ha le sue scuse per non partecipare alla cena, ha i suoi impegni e peggio ancora ciascuno rischia di avere le sue chiusure, i suoi pregiudizi per non sedersi a tavola con l’altro, per non accogliere l’invito. Forse uno dei segni più pesanti del nostro tempo è l’incapacità di partecipare alle sofferenze dell’altro e perfino facciamo fatica a condividere una gioia. Questo ci dice come stiamo diventando poveri, perché quando non siamo più disposti a condividere con gli altri, la vita è davvero un segno di grande aridità».

Terni – il vescovo Soddu e il nuovo direttore della Caritas diocesana don Giuseppe Zen sulla giornata sulle prosettive caritative diocesane

«A Terni aumentano le situazioni di disagio con la fragilizzazione sistemica della comunità e la crescita delle richieste di aiuto non solo materiale, quanto di sostegno e vicinanza». È lo scenario evidenziato dal direttore della Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia don Giuseppe Zen, che insieme al vescovo Francesco Soddu, ha incontrato i giornalisti all’avvio del mandato come nuovo direttore e in prossimità della settima Giornata mondiale dei Poveri, che sarà celebrata domenica 19 novembre.
Il vescovo Soddu, facendo riferimento al messaggio di papa Francesco per la giornata dei poveri, ha sottolineato come «Tutti i cristiani debbano avere al centro dell’azione e della preghiera il fulcro di ciò che è proprio della chiesa: la carità. Sarebbe bello che seguendo l’invito di papa Francesco, si ospitasse qualcuno a pranzo in quel giorno».
«Il metodo della Caritas è essere animativa nella comunità – ha aggiunto il vescovo – non inventare servizi o risolvere problemi, quanto più essere vicini, presenti e prossimi a fianco delle persone. Non si può vivere delegando la carità, ma impegnarsi in prima persona. Le povertà aumentano in maniera vertiginosa. Usando la metafora dell’esondazione dei fiumi, oggi estremamente attuale, possiamo dire che, come un fiume in piena che spesso esonda e fa danni a tutto l’ambiente circostante, così la povertà è come un fiume in piena che, esondando, fa male a tutti. Ma poi esistono anche gli “angeli del fango” che si rendono disponibili, avvicinano le persone in difficoltà con un tatto particolare, è questo che deve avere la nostra azione caritativa».
Il vescovo ha ringraziato padre Stefano Tondelli per il lavoro svolto e ha ricordato anche le tante associazioni caritative e fraternità di famiglie religiose che hanno particolare attenzione alla persona e svolgono vari servizi che concorrono a sensibilizzare la comunità verso le problematiche delle persone bisognose.
È stato quindi presentato il nuovo direttore don Giuseppe Zen, 44 anni, da due anni ordinato sacerdote, e attualmente viceparroco di Santa Maria Regina a Terni.
«La testimonianza della carità nella comunità ecclesiale è l’azione principale in cui sarò impegnato – ha esordito don Giuseppe – in forma consona ai tempi. Oggi ci sono tanti bisogni diversi ed è richiesta maggiore creatività in vista dello sviluppo integrale dell’uomo. Non ci sono solo povertà materiali, ma tante povertà a tutti livelli, soprattutto legate alla solitudine delle persone, alla fragilità psicologica, alla salute e all’anzianità. I poveri sono persone con un volto e un’anima». Nel programma del nuovo direttore la sensibilizzazione e animazione delle comunità parrocchiali, già intrapreso con la visita ai centri di ascolto di alcune parrocchie cittadine.
In occasione della giornata dei poveri, la Caritas diocesana distribuirà 350 pacchi di pannolini – forniti da Caritas italiana – attraverso le realtà caritative del territorio che si occupano di bambini e mamme.

I dati – A fronte di una crescente fragilità sociale e della conseguente crescita delle problematiche economiche, i dati della Caritas diocesana-San Martino, rilevati ad agosto 2023, evidenziano una povertà in aumento: al Centro di ascolto diocesano di via Vollusiano sono stati effettuati 500 colloqui da gennaio ad agosto, con un aumento del 20% delle richieste e una maggiore diversificazione delle problematiche, che per uno stesso nucleo familiare rispondono a più fattori: dalle bollette, affitti, alle spese economiche sanitarie e per i figli.
Alla Mensa San Valentino si è riscontrato un più 20% di presenze rispetto al 2022 con un notevole aumento di stranieri, che ricevono accoglienza e un pasto caldo nella struttura di via Ciaurro.
All’Emporio della solidarietà di via Vollusiano si registra il maggiore incremento tra i vari servizi offerti. In crescente aumento gli ingressi all’emporio da gennaio ad agosto, con una media di 150 famiglie al mese, con punte di 240 famiglie in alcuni mesi, che ricevono beni alimentari e prodotti per l’igiene, per un totale a fine agosto di 54.490 prodotti. Di queste famiglie l’86% sono stranieri.
Il centro antiviolenza gestito dall’impresa sociale San Martino rileva un aumento delle richieste di aiuto. Per consulenze, informazioni e ascolto sono stati effettuati 128 contatti telefonici e 106 prese in carico per consulenze psicologiche e legali. Alcune persone usufruiscono dell’accoglienza residenziale.
Per quanto riguarda i senza fissa dimora nel progetto “Prins” gestito dall’associazione San Martino sono state aiutate otto persone in prevalenza italiane con accoglienza e servizi.