Anche la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve ha celebrato, domenica 19 novembre, nelle parrocchie la 7a Giornata mondiale dei poveri voluta da papa Francesco dedicata al tema: “Non distogliere lo sguardo dal povero”. Sono stati organizzati incontri con persone aiutate tutto l’anno a livello diocesano e parrocchiale, anche pranzi come quello servito al Centro Shalom della parrocchia perugina di Santo Spirito, una sorta di anticipazione di quanto avviene da oltre venti anni nel periodo natalizio.
Guardare i poveri dando dignità alle loro sofferenze. L’invito a non distogliere lo sguardo dai poveri è venuto anche dal direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli e dai parroci durante le celebrazioni eucaristiche domenicali, con intenzioni di preghiere per quanti vivo ai margini della comunità. «Papa Francesco ci invita tutti i giorni, con questa Giornata, a continuare ad avere lo sguardo su ogni povero, a non distoglierlo, prendendo lo spunto dal libro di Tobia – ha commentato don Briziarelli –. Non distogliere questo sguardo come Chiesa e come comunità civile, di riconoscere i poveri e di guardarli nel prendersi carico di loro, di accompagnarli e di dare dignità alle loro sofferenze incontrando le loro vite e le loro storie».
Povertà in linea con quella riscontrata a livello nazionale. Il direttore della Caritas ha richiamato l’attenzione anche sui dati presentati dalla Caritas italiana nei giorni scorsi, che confermano il fenomeno povertà riscontrato a livello statistico, nell’ultimo anno, nella comunità perugino-pievese dall’Osservatorio sulla povertà e l’inclusione sociale della Caritas diocesana. Sono più di 3mila le famiglie in difficoltà accompagnate dall’organismo pastorale della Chiesa del capoluogo umbro. Una famiglia su dieci è in povertà assoluta e una persona su quattro è a rischio di scivolare nell’esclusione sociale.
Un’iniziativa per contrastare la dispersione scolastica. In occasione della 7a Giornata è stata annunciata l’iniziativa dell’“Aiuto compiti”, due volte a settimana, promossa dalla Caritas diocesana presso il “Villaggio della Carità” di Perugia; iniziativa che sarà avviata prossimamente grazie alla disponibilità volontaria di un gruppo di insegnanti in pensione. «Si tratta di una risposta – ha precisato don Marco Briziarelli – ad una delle istanze sociali territoriali più impellenti, un aiuto concreto a quelle famiglie che non possono permettersi un doposcuola a pagamento. È anche un sostegno a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica emerso negli ultimi anni nel Rapporto elaborato dall’Osservatorio diocesano sulla povertà».