Città di Castello – scuola formazione teologica, incontro:“L’atto sublime del pensare. Pasca, 400 anni dopo”

La scuola diocesana di formazione teologica “Cesare Pagani” ha iniziato l’itinerario formativo 2023-2024 dallo scorso 16 novembre. Tra gli altri appuntamenti, prevede anche l’evento pubblico (ingresso libero) di martedì 12 dicembre alle ore 21 nella chiesa parrocchiale della Madonna del Latte. Il filosofo Roberto Mancini parlerà di: “L’atto sublime del pensare. Pasca, 400 anni dopo”. L’occasione è data dalla pubblicazione – il 19 giugno 2023 – della Lettera apostolica di papa Francesco, Sublimitas et miseria hominis, nel quarto centenario della nascita di Blaise Pascal. Non mancano altri motivi umani, culturali, sociali ed ecclesiali che contribuiscono a rendere quanto mai cruciale la tematica. Basta pensare – ricorda il direttore della scuola don Romano Piccinelli – alle difficoltà rielaborative dei nostri adolescenti, all’abilità manipolativa del contesto in cui siamo inseriti, al processo di ascolto e di discernimento sinodale che, nell’adesione di fede, esige la valorizzazione piena della nostra ragione.
Approfondimento 1 – 2023

Terni – ammissione agli Ordini Sacri di Matteo Bergonzini

Nella seconda domenica di Avvento, il 10 dicembre, nella chiesa di Santa Maria Regina a Terni, nella celebrazione presieduta dal vescovo Francesco Soddu è stato ammesso agli Ordini Sacri il seminarista Matteo Bergonzini. Hanno concelebrato il rettore del pontificio seminario di Assisi don Francesco Verzini, il vicario genarale della diocesi don Salvatore Ferdinandi, presenti il parroco don Luciano Afloarei, don Roberto Adami, don Giuseppe Zen, don Luca Andreani, padre Michele Pellegrini e i seminaristi di Assisi che stanno condividendo il periodo di formazione ad Assisi con Matteo Bergonzini.
“Nel buio della nostra vita, Dio si manifesta come una lampada che indica il suo cammino – ha detto il vescovo nell’omelia -. Dio viene per farci tornare da lui, ridando speranza e invita alla fiducia. Un pastore buono, ha cura di chi è debole e piccolo e ci chiama a convertirci a lui. Parlare al cuore, che è l’intimità più profonda e tocca la vita delle persone. Mettere in atto un cantiere, per mettere in atto cambiamenti. La strada verso il cielo è Gesù, l’eucarestia che celebriamo. Dobbiamo mettere a posto tutto ciò che impedisce di andare spediti nella via del Signore, ciò che impedisce la vicinanza con il Signore. Nella nostra vita che spesso è deserto dobbiamo cercare di far scaturire Dio, perchè senza Dio non si può vivere”.
Rivolgendosi poi al seminarista Matteo: “Oggi sei ammesso agli Ordini Sacri, in questa parrocchia dove sei accolto per maturare nella sua esperienza e nel servizio. Ti affido le parole del Salmo 22 “Il Signore è il mio pastore non manco di nulla…”, rimani sempre ancorato a questa Parola di salvezza, che vuol dire il tutto, in ogni circostanza della tua vita da oggi in avanti sarà per te tutto significativo se sarai sempre con il Signore”.

Matteo nato a Terni l’8 agosto 1990 è il terzo figlio del dott. Enrico Bergonzini e di Antonietta Martinelli, una delle tante famiglie che ha avuto la grazia di conoscere Don Giuseppe De Santis. Sin da bambino Matteo svolgeva il servizio all’altare presso la Comunità Famiglia Padre Pio. Laureatosi in Lettere e Filosofia alla Sapienza di Roma, Matteo dopo un profondo discernimento, si è iscritto alla facoltà di Teologia presso la Pontificia Università Lateranense dove ha conseguito il Baccalaureato.
Attualmente sta frequentando l’università Urbaniana di Roma per la specializzazione in Teologia pastorale e mobilità umana e contemporaneamente è al terzo anno del Seminario di Assisi.
Nei primi du anni di seminario ha svolto il suo servizio nella parrocchia di Alviano presso il parroco padre Michele Pellegrini. Da ottobre svolge il servizio presso la parrocchia di S. Maria Regina a Terni dove è parroco Don Luciano Afloarei.

Terni – Parrocchia Santa Maria della Misericordia, ordinazione diaconale di Alessandro Nucci e 25° di sacerdozio di don Leopold Sandor

La Chiesa diocesana è in festa per l’ordinazione a diacono permanente di Alessandro Nucci, che è stato consacrato giovedì 7 dicembre nella chiesa di Santa Maria della Misericordia a Terni, per imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo di Terni-Narni-Amelia mons. Francesco Antonio Soddu e concelebrata dal parroco don Leopold Sandor, che in questo giorno ha festeggiato il 25° anniversario di sacerdozio, e don Salvatore Ferdinandi vicario generale della diocesi. Presenti alcuni sacerdoti e i diaconi permanenti della diocesi, la moglie e i figli di Alessandro, insieme a tante persone che in questi anni, hanno condiviso il cammino formativo e la vita comunitaria nella parrocchia di Borgo Bovio.
Dopo la liturgia della Parola è stato presentato il candidato diacono da parte del vicario episcopale per il diaconato don Luca Andreani. La liturgia dell’ordinazione è proseguita con le litanie dei Santi, l’imposizione delle mani e la preghiera dell’ordinazione, la vestizione degli abiti diaconali per mano del parroco don Leopoldo Sandor e di don Luciano Afloarei, la consegna del Vangelo da parte del vescovo Soddu.
“Ogni anno il tempo liturgico di Avvento è caratterizzato dall’invito ad andare con gioia incontro al Signore – ha ricordato il vescovo nell’omelia -. La gioia è dunque la caratteristica fondamentale della vita del Cristiano. Ed è tale perché ha il suo fondamento in Dio”.
Rivolgendosi poi al diacono eletto, il vescovo ne ha ricordato gli impegni di aiuto al Vescovo e ai sacerdoti nel ministero della parola, dell’altare e della carità, al servizio di tutti i fratelli e sorelle “dovrai essere l’espressione vivente e tangibile della gioia che proviene dal Vangelo e dalle opere di carità, che caratterizzano il ministero diaconale. Accompagna sempre, sorreggi e nutri ogni tua attività con lo spirito di preghiera, per mezzo del quale renderai autentica ogni tua azione”.
Al termine il saluto di don Leopoldo che ha ringraziato il vescovo, confratelli e fedeli per la benevolenza sempre mostrata in questi anni.

Alessandro Nucci, ha 51 anni, operaio all’Asm di Terni, è sposato ed ha tre figli. Negli anni matura la consapevolezza di essere chiamato al diaconato e, grazie ad un costante discernimento e agli studi presso Scuola Teologica della Diocesi di Rieti, ha ricevuto i ministeri del lettorato e dell’accolitato.
Nella parrocchia di Santa Maria della Misericordia ha frequentato alcune realtà ecclesiali: il Terz’ordine francescano, i Cursillos, Caritas parrocchiale e la mensa San Valentino della Caritas diocesana. Attualmente nella parrocchia di Borgo Bovio si occupa dei più bisognosi, dell’accoglienza dei pellegrini che transitano lungo i cammini francescani, e della benedizione delle famiglie nel periodo pasquale.

La presentazione del libro dal titolo Santa Chiara d’Assisi, scritto e illustrato dalle Clarisse di Città della Pieve «per chi ha un cuore bambino»

Tra le iniziative culturali promosse in Avvento nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, si segnala la presentazione dell’interessante libro dal titolo Santa Chiara d’Assisi, scritto e illustrato dalle Clarisse del Monastero di Santa Lucia in Città della Pieve.

Questa pubblicazione fresca di stampa, per i tipi di Itaca Edizioni, verrà presentata sabato 9 dicembre, alle ore 17, nella chiesa del Monastero delle Clarisse di Città della Pieve (viale Vanni, 6).

Interverranno l’arcivescovo Ivan Maffeis, il frate minore padre Manuel Valenzisi, la docente di religione Alessia Capponi, e la madre abbadessa Maria Manuela Cavrini con le sue sorelle Clarisse. Modereranno la presentazione il direttore editoriale di Itaca Eugenio Dal Pane e la giovane lettrice Rebecca Pizzi.

«Questo nostro libro si rivolge soprattutto al pubblico dei lettori più piccoli, ma si apre anche a un pubblico più ampio, a chiunque voglia conoscere Chiara: per bambini piccoli e grandi, per chi ha un cuore bambino – commenta la madre abbadessa, nell’annunciare l’iniziativa –. L’abbiamo dedicato alla memoria di don Augusto Panzanelli, nostro fedele cappellano per più di 20 anni».

Mons. Panzanelli, “storico” parroco di Moiano (Città della Pieve) e canonico della cattedrale di Perugia, ritornato alla Casa del Padre dopo una grave malattia nel 2022, una delle “colonne portanti” della Chiesa perugino-pievese nel ricoprire diversi e delicati incarichi diocesani, era particolarmente attento e sensibile alle giovani generazioni. Questa pubblicazione, grazie alle Clarisse, contribuisce anche a tenere viva questa eccezionale figura di “curato di campagna” dallo spirito sempre giovane.

Associazione Santo Sepolcro Foligno – Concerto per Francesco, messaggero di pace

In prossimità del Santo Natale, è molto bello riscoprire il messaggio di San Francesco d’Assisi, in un tempo molto tormentato dove tensioni e guerre sembrano siano diventate le normalità. Riviviamo un momento di pace e di serenità!
L’Associazione Santo Sepolcro Foligno ets ha organizzato uno spettacolo fatto di musica, parole e immagini sulla vita del Santo, attraverso Frate Leone, Bernardo, il Sultano, il Lebbroso, il Lupo di Gubbio che ci racconteranno come l’incontro con il poverello “ha cambiato per sempre la loro vita, trasformandoli nel profondo del cuore “.
Domenica 10 dicembre, alle ore 17,00, lo spettacolo si realizzerà presso il Centro Pastorale della Parrocchia di Santa Maria degli Angeli, in via Capitolo delle Stuoie, 13 (Assisi), ingresso, di fronte all’uscita del parcheggio a fianco della Domus Pacis.
Il concerto sarà realizzato da Luca Tironzelli – voce recitante e dal Satordue: Paolo Castellani — violino, Francesco Di Giandomenico — chitarra. I testi e la musica sono di Robert M. Hutmacher, ofm e i disegni dell’artista Tomothy J. Leeming.
L’ingresso è a offerta. Il ricavato dal concerto sarà destinato ai cristiani di Terra Santa, attraverso i francescani della Custodia di Terra Santa, ofm.
Il patrocinio è stato concesso dalla Provincia di Perugia e dal Comune di Assisi, con la collaborazione del C1SOM ( Corpo Italiano Soccorso Ordine di Malta ) — Gruppo Assisi — Bettona.
Associazione Santo Sepolcro Foligno ets Via Paoluccio Trinci 2 — 06034 Foligno Per informazioni e prenotazioni Email: associazione@santosepolcrofolignoets.it Tel. 393.9715743 — 340.8511762 — 335. 5247871 Sito: www.santosepolcrofolignoets

Assisi – Economia della fraternità. Presentata l’edizione 2024 del Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis

“Questo Premio è un riconoscimento concreto alla fraternità vissuta in maniera intelligente ed efficace anche sul piano economico. È un sostegno che va ad aiutare realtà imprenditoriali minori che hanno bisogno di una spinta di avvio ma che sono un esempio di quella nuova economia, solidale, umana, circolare e fraterna di cui c’è tanto bisogno, specialmente nelle regioni più povere del mondo”. A dirlo è il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2024 del “Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità” svoltasi martedì 5 dicembre nella Filmoteca Vaticana. “Da Assisi – aggiunge il vescovo – diamo concretezza al messaggio di San Francesco e del beato Carlo Acutis, in linea con l’iniziativa del Santo Padre che, con The Economy of Francesco, ha invitato giovani economisti, changemakers e imprenditori a rifondare l’economia, dandole un’anima. Sull’esempio di San Francesco e del Beato Carlo Acutis ci siamo detti che ad Assisi non potevamo fare le chiacchiere; le parole non servono, Francesco ci tirerebbe le orecchie, sia Francesco santo che Francesco papa. Ci siamo detti: proviamo a fare qualcosa di diverso da un semplice gesto di elemosina, vorremmo mettere in moto un processo generativo. Grazie alla generosità di imprenditori lungimiranti, attenti alle persone più che al profitto, con questo premio già negli anni scorsi abbiamo permesso a realtà svantaggiate economicamente ma ricche del capitale della fraternità di essere un modello di speranza e di cambiamento”. Alla conferenza hanno preso parte anche il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per lo Servizio dello Sviluppo umano integrale, padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali della diocesi di Roma e membro della commissione valutativa del Premio, monsignor Anthony Figueiredo, coordinatore del Premio e suor Roberta Arcaro, responsabile del Segretariato delle missioni delle Suore Francescane Angeline, vincitrici dell’edizione 2023.

“Come Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale – le parole di Suor Smerilli – siamo felici che la Diocesi di Assisi – Nocera – Gualdo abbia promosso questa iniziativa. Noi lavoriamo a servizio del Papa e di tutte le chiese del mondo perché sia vera la parola di Gesù ‘Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza’. Il nostro lavoro è di fare in modo che si rimuovano gli ostacoli allo sviluppo: e le attività imprenditoriali possono essere una via di sviluppo e di pace e l’impresa può diventare promotrice di fraternità e di pace. Non dobbiamo dimenticare che la Diocesi è diventata la culla di Economy of Francesco, da cui è nato un momento di tantissimi giovani da tutte le parti del mondo e di tutte le età che stanno dando la vita per la fraternità e la pace”.

“Sono convinto – le parole di padre Albanese – che questo premio sia stato concepito dopo un lungo discernimento. Mai come oggi le diseguaglianze gridano vendetta al cospetto di Dio e mai come oggi è importante affermare un messaggio all’insegna della comunione e della fraternità, come Papa Francesco ha dimostrato nel suo illuminato magistero. Se uno legge lo Statuto del premio, vedrà che è una straordinaria lezione di dottrina sociale: leggendo gli orientamenti si riescono a cogliere le coordinate per innescare il cambiamento. Indipendentemente dal denaro a disposizione non possiamo cambiare il mondo ma ritengo che, così come è stato concepito, questo Premio sia il lievito che fa fermentare la massa”.

Monsignor Figueiredo ha ricordato i premiati delle edizioni precedenti sottolineando che “questo premio vuole dare voce alle piaghe dei fratelli scartati e spogliarci dalla mentalità odierna, passando da un’economia del profitto a un’economia della fraternità. L’anno scorso le domande sono arrivate da quattro continenti, 23 nazioni, 18 dall’Africa. La generatività è uno dei criteri per le domande: i vincitori del premio devono essere protagonisti del loro riscatto per sviluppare i loro territori e le loro comunità, ma anche per custodire la casa comune”.

“Grazie – le parole di suor Arcaro – perché il premio non è servito a costruire un panificio, ma a cambiare mentalità. I nostri sono ragazzi che vivono in un ambiente di totale povertà ma che ora sono formati alla gestione di quello che verrà prodotto. Noi stiamo cercando di lavorare come se dovessimo andare via il giorno dopo lasciando l’opera in mano ai ragazzi. La formazione ci impegna, non solo per imparare il mestiere ma anche per formare l’uomo e la donna”.

“Complimenti al vescovo Sorrentino – il saluto finale del cardinale Montenegro – per questo coraggio di mostrarci San Francesco non solo come un uomo umile e mite ma forte e con i muscoli, che sa fare e andare lontano. E grazie perché la restituzione non è soltanto un gesto di carità, ma un atto di giustizia. Vedendo i bambini vincitori della scorsa edizione pensavo ai morti di Lampedusa: i morti nel mare, nel deserto, in Albania, sono persone che graffiano l’anima. e questa mi auguro che questa restituzione non avvenga solo perché Francesco e Carlo sono diventati due capisaldi. Mi auguro che facciano riflettere la Chiesa sul cambiare stile, per poter vivere l’economia diversamente”.

Il bando pubblicato e sostenuto dalla Fondazione diocesana di religione – Santuario della Spogliazione, istituita dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, è online sul sito www.francescoassisicarloacutisaward.com. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro il 31 gennaio 2024. Il premio, che viene consegnato a maggio in occasione dell’anniversario del Santuario della Spogliazione, è stato istituito, si legge nello statuto, allo scopo di “promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna dell’universale fraternità di tutti gli esseri umani a partire dalla condizione e dagli interessi dei più umili e disagiati, nella prospettiva evangelica dell’unica paternità di Dio e del suo disegno di amore per tutti i suoi figli”. Il progetto vincitore riceverà una corresponsione in denaro di al massimo 50.000 euro, frutto della sensibilità di un comitato di sostenitori.

Al vincitore sarà inoltre consegnato un foulard con l’immagine della spogliazione, in ricordo del gesto con cui l’allora Vescovo di Assisi, Guido, coprì il giovane Francesco Bernardone nel momento della sua spogliazione, e un’icona con il logo del Premio, portando i volti di San Francesco e del Beato Carlo Acutis.

Il premio, nella sua edizione inaugurale del 15 maggio 2021 è stato assegnato, a titolo emblematico e fuori concorso, all’Istituto Serafico di Assisi; nel 2022 il riconoscimento da 50 mila euro è stato assegnato al progetto Ecobriqs Charcoal Briquettes, realizzato da un gruppo di 15 persone con disabilità della diocesi di Pasig, nelle Filippine (Manila metropolitana), che usando rifiuti, scarti e ninfee infestanti producono – tramite una tecnologia rivoluzionaria – i bricchetti di carbone. I promotori avevano anche deciso di sostenere Farm of Francesco, progetto frutto di Agriculture & Justice Village, uno dei villaggi di Economy of Francesco, con 15.000 euro. Infine, nel 2023, il premio da 50.000 euro era stato assegnato alla “Casa del Pane”, un laboratorio per la panificazione e la vendita di prodotti da forno, in Ciad, che sarà gestito da ragazzi e ragazze disoccupati, orfani o in difficoltà, con il sostegno delle suore francescane angeline.

Terni – Festa dell’Immacolata: anniversario della dedicazione della chiesa di Santa Maria della pace a Valenza e preghiera davanti all’edicola della Madonna del Popolo

L’8 dicembre ricorre il 20° anniversario della dedicazione della chiesa di Santa Maria della Pace a Valenza, che sarà celebrato alle ore 11 con la messa solenne presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu e concelebrata dal parroco don Tiziano Presezzi. Alle 17 testimonianza in musica con Vittorio Gabassi e il suo coro.
Progettata dall’architetto Paolo Portoghesi con la caratteristica forma a stella, e arricchita dalle opere di Stefano Di Stasio, Oliviero Rainaldi, la chiesa di Santa Maria della Pace rappresenta un importante progetto artistico-architettonico, in cui trova piena espressione l’incontro di arte e fede.
Il ciclo pittorico di Stefano Di Stasio ripercorre la storia dei protomartiri francescani tutti nativi nella bassa Umbria, un ciclo francescano composto da 16 quadri più un trittico absidale.
Oliviero Rainaldi ha realizzato per la chiesa l’altare, l’ambone, la sede, il tabernacolo e il battistero, la croce astile e la base per il cero pasquale.
L’invocazione alla Pace, cui è dedicata la chiesa e la parrocchia, si ritrova nelle stesse opere d’arte, in particolare nel trittico di Di Stasio, iniziato poco dopo la tragedia dell’11 settembre, e che raffigura, tra l’altro, le torri gemelle distrutte e un palestinese e un ebreo che gettano le armi in un fiume.

Festa dell’Immacolata a Terni
Venerdì 8 dicembre, in occasione della festa dell’Immacolata Concezione, da oltre 25 anni a Terni in piazza della Repubblica, davanti all’edicola della Madonna del Popolo, si tiene un incontro di preghiera.
La Fraternità di Santa Maria del Popolo e il gruppo di preghiera “Regina della Pace” dalle ore 16 animeranno l’incontro, con la recita del Rosario meditato e con testimonianze, canti e musica. Alle ore 17.30 sarà celebrata la Santa Messa nella Cattedrale di Terni.
Fin dalla mattina l’edicola rimarrà aperta per la preghiera personale e per l’omaggio di fiori alla Madonna. Un gesto di devozione che usualmente le persone che transitano in piazza rivolgono alla Madonna, soffermandosi in preghiera davanti alla sua immagine.
L’edicola di Santa Maria del Popolo in piazza della Repubblica, posta accanto al palazzo della Bct, inaugurata dal vescovo Franco Gualdrini nel 1988, che fortemente volle la presenza di un’effige mariana nella piazza della città, custodisce la quattrocentesca statua lignea raffigurante la Madonna con il Bambino collocata in una nicchia, progettata dall’architetto Portoghesi, e realizzata in acciaio e alcantara, simbolo delle lavorazioni di due industrie della zona.
Il vescovo Francesco Antonio Soddu presiederà la solenne celebrazione nella parrocchia delle Sante Rita e Lucia a Narni scalo alle ore 18.00 in occasione del 25° anniversario di sacerdozio di don Diego Ceglie.
Nella Cattedrale di Terni viene celebrato il triduo di preparazione alla festa con la recita del rosario alle 17 e la messa alle 17.30 nella cappella dell’Immacolata. L’8 dicembre messa solenne alle ore 9.30, 11 e 17.30

Basilica San Francesco Assisi – il Natale francescano

Si terrà venerdì 8 dicembre l’apertura dei festeggiamenti natalizi presso la Basilica di San Francesco in Assisi, che coincide con il culmine delle celebrazioni per il grande anniversario dell’ottavo centenario del Natale celebrato da san Francesco a Greccio. Alle 17 S.Em. il Card. Arthur Roche, Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, presiederà la Santa Messa nella chiesa inferiore della Basilica, a cui seguirà, come da tradizione, l’accensione dell’albero di Natale e del videomapping sulla facciata della chiesa superiore della Basilica insieme alla benedizione e all’inaugurazione del presepe di sabbia. A chiudere la giornata, alle 21 in chiesa inferiore, sarà il concerto Armonie di pace da Assisi con canti natalizi tradizionali per organo e voce, diretto da fra Gennaro Becchimanzi, OFMConv, di cui verrà presentato l’ultimo omonimo libro.

«È interessante – ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento – che san Francesco abbia voluto celebrare – 800 anni fa a Greccio – in maniera così speciale proprio il Natale e non altre feste. Il Natale è la festa dell’incontro per eccellenza: Dio in Gesù si fa bambino per non spaventare nessuno di noi e poter così incontrare tutti; in questo modo a tutti coloro che sono disponibili può donare quell’amore che, solo, scalda il cuore e rinnova la vita. In questo ennesimo Natale segnato dalla violenza nelle nostre città, anzi nel cuore delle nostre famiglie e all’interno di relazioni affettive, e dalle guerre che distruggono le vita e i sogni di intere generazioni nel mondo, noi frati del Sacro Convento vogliamo condividere ancora una volta la forza mite e debole del Natale: chi accetta la sfida di scoprirsi amato e di amare diventa costruttore di pace. Parlando di costoro Gesù ha detto che saranno chiamati figli di Dio. San Francesco è la testimonianza concreta, storica, e ancora estremamente attuale, che questo cammino è possibile e, per questo, è doveroso: sia davvero Natale, tacciano le armi e tornino a parlare gli uomini e le donne, per cercare e trovare soluzioni giuste e condivise».

L’albero posto nella piazza inferiore di san Francesco è stato donato dalla Valle d’Aosta, a completamento del ruolo da protagonista che la Regione autonoma quest’anno ha svolto – in rappresentanza di tutti gli italiani e le italiane – in occasione delle celebrazioni di San Francesco Patrono d’Italia. Si tratta di un abete rosso alto 15 metri proveniente dal Parco di Castel Savoia in Gressoney-Saint-Jean che avrebbe potuto danneggiare il muro di cinta del parco con le radici e il tronco. A questo è legata un’importante iniziativa di carità: quest’anno, infatti, le palline che addobbano l’albero in piazza portano il nome dei benefattori che con il loro sostegno permetteranno a tante famiglie in difficoltà di trascorrere un Natale sereno.

Il presepe realizzato in piazza inferiore rientra nel progetto dello Jesolo Sand Nativity, quest’anno dedicato alla vita del Santo di Assisi, fonte di ispirazione nell’arte degli incontri. Nel 2018 l’iniziativa era sbarcata a piazza San Pietro in Roma e nel contesto delle celebrazioni per gli 800 anni del Natale di Greccio (1223-2023) ha raggiunto la Città serafica. La collaborazione tra il Sacro Convento e la città veneta ha portato alla realizzazione nella città di Jesolo e in Assisi, da parte di 14 artisti internazionali, di dodici installazioni in sabbia, che raffigurano gli incontri più significativi che hanno contraddistinto la vita di Francesco. In particolare, l’opera di Assisi mette in scena la tradizionale Sacra famiglia, con i re magi e i pastori, a cui si aggiunge san Francesco che tiene in braccio Gesù bambino. Il presepe sarà esposto in piazza fino al 7 gennaio. Anche a questo progetto è associata un’iniziativa di solidarietà: le offerte raccolte con il Sand Nativity a Jesolo e ad Assisi contribuiranno all’adozione a distanza di medici e infermieri del Centro Medico San Massimiliano Kolbe della diocesi di Koudougou, nel Burkina Faso, l’unico nel dipartimento, che conta 120.000 persone, molte delle quali in gravi condizioni di disagio.

Il videomapping sulla facciata della chiesa superiore della Basilica, completamente rinnovato e realizzato da EnelX grazie al sostegno della Fondazione Perugia, entra pienamente in sinergia con il messaggio spirituale e culturale delle celebrazioni per gli 800 anni dell’esperienza francescana a Greccio. La stella cometa sulla facciata infatti scenderà lentamente invitando i fedeli e i turisti ad ammirare il presepe di sabbia, dove è deposto Colui che per noi è nato.

Le iniziative del Natale presso la Basilica di San Francesco sono realizzate con il sostegno del Comune di Assisi.

Il concerto che si terrà nella serata di venerdì 8 dicembre in chiesa inferiore sarà diretto da fra Gennaro Becchimanzi, OFMConv, autore del libro omonimo e vedrà l’esibizione di Maria Regina Puccillo, soprano, Paolo Ciavarelli, baritono, Michal Slawecki all’organo, don Domenico Parrotta all’oboe, Emanuele Sciortino alle percussioni e dell’ensemble Assisi Gregorian Sound. L’ingresso è libero.

Dall’8 dicembre 2023 al 2 febbraio 2024, festa della Presentazione al tempio di Nostro Signore Gesù Cristo – per concessione della Penitenzieria Apostolica e nel contesto dell’anniversario del Natale di Greccio -, sarà possibile ricevere alle solite condizioni l’indulgenza plenaria, recandosi in una chiesa affidata ai francescani.

Perugia: La Caritas diocesana dedica ai Volti dei Poveri la campagna di Avvento-Natale. Il direttore don Marco Briziarelli: «Non resti inascoltato il loro grido, vera emergenza sociale»

«Per la prima volta Caritas sceglie una campagna di ritratti, di volti, di volti reali. I volti dei poveri che sono accompagnati dalla nostra Chiesa diocesana attraverso la sua Caritas. Sono volti che potrete rincontrare nella nostra città, volti che incarnano gli stessi volti che erano presenti alla notte di Betlemme, alla Nascita nella Grotta. È il volto di un povero, di un escluso, di chi ha bisogno che una comunità intera e unita si lasci coinvolgere in un cammino di restituzione di dignità. Ogni famiglia che torna ad essere libera è un bene comune, una uscita dalla catena della povertà». Così il direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, don Marco Briziarelli, nell’annunciare la campagna di Avvento-Natale con inizio domenica 3 dicembre (Prima d’Avvento).
Una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi dal messaggio molto diretto affinché, come evidenzia don Marco Briziarelli, «non resti inascoltato il grido di quanti vivono situazioni di povertà anche estrema». Si tratta, commenta il direttore Caritas, «di una vera emergenza sociale, perché, come è stampato a caratteri cubitali sopra ciascuno dei cinque volti (due uomini e tre donne) scelti per questa campagna, riprodotti nei manifesti e nei volantini, “Non è umana l’indifferenza di chi potrebbe aiutarla” e “Non è umano ignorare la sua richiesta di aiuto”». Manifesti e volantini che verranno affissi e distribuiti dalla prossima settimana nelle parrocchie e nei principali luoghi di aggregazione e frequentazione nel periodo natalizio.

«Sono il grido dei nostri poveri – ribadisce don Briziarelli –. Il grido di tanti pensionati, di tante vedove, di tante casalinghe, di tante madri sole, di tanti padri soli, di tanti disabili, di tanti anziani e di tanti giovani che non ce la fanno più. Negli ultimi tre anni abbiamo dato fondo a tutte le nostre risorse, impegnandoci pienamente nella lotta al contrasto alle povertà con tutti i mezzi a nostra disposizione sia economici sia umani nelle tante ore di tanti volontari che hanno donato il loro tempo. Abbiamo bisogno di un aiuto e di un accompagnamento da parte di tutti».

«Le richieste aumentano, i numeri sono diventati ingestibili, non ce la facciamo più – non nasconde la sua preoccupazione, don Marco –. Questo è un grido che come Caritas facciamo a tutte le istituzioni, a tutte le imprese, a tutti i privati benefattori, a tutti gli uomini, a tutte le donne, a tutte le parrocchie, a tutte le persone che possono donare, scegliere di condividere e rispondere a questo grido. Il grido del povero è un grido che non possiamo non ascoltare».

Un grido per oltre 3.000 famiglie. «Oggi, come non mai, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti – è l’appello accorato dello stesso don Marco –, del tuo “Sì”, affinché anche tu possa aiutarci ad accompagnare e a sostenere le oltre 3.000 famiglie che in questo momento bussano alle nostre porte per chiedere aiuti per le bollette, per gli affitti, per la spesa, per la scuola, per le cure mediche, per le visite specialistiche e per accedere ai presidi sanitari».

Un grido più forte a Natale. «Questo grido giunge più forte a Natale – precisa il direttore della Caritas –, perché è un momento nel quale ci ritroviamo, chiamati a riscoprire il valore umano e cristiano della relazione, a scoprire anche che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Nessuno resti escluso dalla gioia del Natale, nessuno resti escluso dalla possibilità di un abbraccio, di uno sguardo per il quale papa Francesco ci ricorda che non dobbiamo più ignorare».
È possibile effettuare un bonifico intestato a: Fondazione di Carità San Lorenzo; IBAN: IT30P0344003000000000161500; Causale: Erogazione liberale. Nel sito www.caritasperugia.it/dona-ora/ si trovano tutti gli altri modi per sostenere le opere della Caritas diocesana. Da precisare che la Fondazione di Carità San Lorenzo Onlus è l’ente operativo della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve. Tutte le offerte sono deducibili/detraibili secondo il proprio regime fiscale.

Il calendario delle iniziative Caritas nel periodo di Avvento-Natale:

Presso il “Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza” di Perugia, sede della Caritas diocesana, nel periodo di Avvento-Natale sono in calendario le seguenti iniziative aperte a tutti.
– Concerto “Madre della Speranza” del Coro trentino “Sant’Ilario (Rovereto), venerdì 8 dicembre, ore 18.00;
– “Mercatini della Carità”, mercatini di Natale, sabato 9 dicembre, dalle ore 15.30 alle 20.00, e domenica 10 dicembre, dalle ore 10.00 alle 18.00, con la possibilità di un “regalo solidale” grazie agli oggetti realizzati da operatori e volontari dell’Associazione perugina di volontariato (Apv), della cooperativa “La Cordata”, dell’associazione “Amici del Malawi” ODV, dell’Unitalsi, dell’associazione “Il Poggio degli Aquiloni” Aps e del “Il secco artista”;
– sabato 23 dicembre, gli “Auguri” ai volontari con la recita dell’Ora Media;
– domenica 24 dicembre, la “Veglia di Natale” con gli ospiti del “Villaggio della Carità”, alle ore 22.00;
– lunedì 25 dicembre, il tradizionale “Pranzo di Natale con i Poveri” alla Mensa “Don Gualtiero”.
Si ricorda che il 17 dicembre, Terza Domenica di Avvento, tutte le offerte raccolte nelle parrocchie saranno devolute al sostegno dei progetti della Caritas diocesana.

Foligno – professione solenne al monastero delle Clarisse di S.Lucia

Giovedì 7 dicembre, Primi Vespri della Solennità dell’Immacolata, alle ore 16.30 le Sorelle Clarisse del Monastero di S. Lucia con grande gioia e nel segno della comunione che ci lega in Cristo e alla Chiesa che è in Foligno, rendono partecipi della Professione solenne dei voti della nostra sr. M. Michela di Gesù di Nazaret. Il rito avrà luogo nella chiesa del Monastero durante la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal R.P. Francesco Piloni ofm, Ministro Provinciale.
La sera del 6 dicembre alle ore 21 Veglia di preghiera e di adorazione in collaborazione con il Centro Diocesano Vocazioni e la Pastorale giovanile diocesana, aperta anch’essa alla partecipazione dei fedeli, accompagnando sr. M. Michela e affidandola alla fedeltà di Dio e alla custodia della madre Chiesa, per le mani della Vergine Maria.