Assisi – Il presepe monumentale di Agrestini in mostra Santuario della Spogliazione

Tutto pronto per l’inaugurazione nel cortile interno del Santuario della Spogliazione del presepe di Mario Agrestini, visibile con ingresso libero dall’11 dicembre alle ore 12 quando, dopo l’Angelus sarà benedetto dal vescovo delle Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino. Per l’occasione sarà anche presentato il nuovo video, prodotto in collaborazione con Maria Vision, che racconta la storia dell’antico episcopio e della chiesa di Santa Maria Maggiore, insieme Santuario della Spogliazione e delle bellezze artistiche, architettoniche e valoriali in esso contenuti. “Siamo onorati di poter ospitare questo presepio storico nel chiostro ingresso del vescovado, dove tutti potranno vederlo e apprezzarlo – commenta Marina Rosati, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi e dell’Ufficio Stampa del Santuario – . Ringrazio di cuore la famiglia Agrestini per questo dono e questa collaborazione che vogliamo rendere più strutturata anche negli anni successivi. E ringrazio anche Maria Vision che ha realizzato un video che documenta le stratificazioni storiche, artistiche e valoriali del Santuario della Spogliazione”.

La Natività al Vescovado propone alcune statue del presepe monumentale Agrestini nel quale il visitatore si unisce ai personaggi, tra cui il Poverello di Assisi, in cammino verso la Natività. Lo scultore e pittore Mario Agrestini, viterbese di Monterosi, classe 1943, ha realizzato tutto questo a partire dal 1970. La sua è una passione precoce: da bambino costruiva presepi in parrocchia, e anche in casa, la capanna con la sacra famiglia, era una tradizione. Un giorno però, nella chiesa della Madonna della Quercia a Viterbo, il piccolo Mario vide un vecchio presepe rinascimentale a grandezza naturale. Fu allora che nacque in lui il desiderio di seguire quell’intensa fascinazione. Ci ha messo oltre 40 anni a realizzare questo monumentale presepe in legno, terracotta e carta pesta, secondo l’antica tecnica rinascimentale ed è corredato da abbigliamento e materiali preziosi provenienti dal Medio Oriente. L’iniziativa assisana si lega a quelle analoghe, in scena fino all’8 gennaio 2025, a Loreto e Venezia, offrendo a visitatori e appassionati un’esperienza immersiva unica.

Assisi – in libreria l’ultimo libro di mons. Sorrentino su Carlo Acutis dopo l’annuncio della canonizzazione

Arriva in libreria dall’8 dicembre “Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi – Originali non fotocopie” (Edizioni Francescane italiane, pp. 160) il libro scritto dal vescovo delle Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, prima opera sul giovane beato millennial e futuro santo che esce appunto dopo l’annuncio della canonizzazione del prossimo 27 aprile. Nel libro, con un pensiero autografo del Santo Padre, il vescovo risponde a domande ricorrenti: perché Carlo Acutis è sepolto ad Assisi nel Santuario della Spogliazione? Quale legame c’è tra il giovane milanese prossimamente santo e la città serafica? Chi ha seguito tutta la ricognizione del corpo? Che rapporto c’è tra la spogliazione di San Francesco e quella di Carlo Acutis? Perché c’entra anche Santa Chiara d’Assisi? E perché il libro è dedicato ai giovani economisti del movimento “The Economy of Francesco”? In “Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi”, nato in America in un incontro con giovani interessati alle due figure di Francesco e Carlo, monsignor Sorrentino mette a fuoco la santità di Carlo Acutis alla luce del detto a lui caro: “Tutti nasciamo originali, tanti muoiono fotocopie”. Quale è l’originalità di Carlo, se la sua vita è stata quella di un ragazzo “normale” del nostro tempo, appassionato della natura, dello sport, di internet? Il libro lo spiega e rivela dettagli inediti di alcuni momenti degli anni in cui il corpo del prossimo santo è rimasto nel cimitero di Assisi, fino a quando è stato trasferito – dopo il decreto sulle sue virtù eroiche e la sua venerabilità – al Santuario della Spogliazione, fino alla beatificazione avvenuta nella Basilica Superiore di San Francesco e agli ultimi passi che ormai lo portano sugli altari del mondo, dopo il miracolo di guarigione avvenuto per una giovane del Costa Rica con la quale l’autore è in dialogo. In primo piano è il rapporto tra Francesco e Carlo, il “gigante” e il “bambino”, il giovane assisano figlio del ricco mercante Bernardone che si spoglia fino alla nudità e il ragazzo milanese, bello e benestante, al quale è stato chiesto a 15 anni di spogliarsi della sua vita e della sua giovinezza, e che sta calamitando migliaia e migliaia di giovani in tutto il mondo. “Questo libro – dice monsignor Sorrentino – presenta ai giovani, e non solo, questo straordinario ‘team’ di Francesco di Assisi e Carlo Acutis, che si è formato nello stesso luogo, a distanza di ottocento anni, e che sta cambiando il volto di Assisi con ondate di pellegrini che si aggiungono a quelle classiche di segno francescano, suscitando uno straordinario interesse in tutto il mondo. Sono certo che questo volume, in uscita non a casa il giorno dell’Immacolata a cui Carlo era particolarmente devoto sarà utile per giovani, famiglie, educatori, catechisti, sacerdoti e per chiunque si voglia avvicinare alla spiritualità di questo santo dei nostri tempi, che riflette, a suo modo, la santità di Francesco e Chiara, additando, in ultima analisi, Gesù e, in particolare, la sua presenza eucaristica”. Il volume si chiude con un’appendice in cui si riporta la preghiera composta dal vescovo per la canonizzazione di Carlo, preceduta dal Cantico di frate sole, al quale il libro fa ampio riferimento, anche in vista dell’imminente ottavo centenario della sua composizione, che avvenne tra la chiesetta di San Damiano e il vescovado di Assisi, oggi diventato parte integrante del Santuario della Spogliazione.


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Perugia – presentazione di “Popoli in cammino”, il XXXIII Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes 2024

Sarà presentato a Perugia, lunedì 9 dicembre, alle ore 11, presso la Sala conferenze “Don Giacomo Rossi” del “Villaggio della Carità”, in Via Montemalbe 1 (zona via Cortonese), il Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes 2024, giunto alla sua XXXIII edizione, intitolato “Popoli in cammino”, frutto di uno studio ultratrentennale di Caritas italiana e Fondazione Migrantes Cei, offrendo uno sguardo approfondito sull’immigrazione in Italia e nel contesto umbro, analizzando le sfide e le opportunità che derivano da questi fenomeni globali.

L’incontro si aprirà con i saluti di don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana, e del diacono Vito Simone Foresi, direttore dell’Ufficio Migrantes diocesano. A seguire, monsignor Pierpaolo Felicolo, direttore nazionale della Fondazione Migrantes, introdurrà il tema con una riflessione sul “volto dellimmigrazione nellItalia di oggi”. La relazione centrale, a cura di Simone Varisco, referente del Rapporto Immigrazione della Fondazione Migrantes, partirà da una lettura e un inquadramento dei dati e delle prospettive future a livello nazionaleper focalizzare l’attenzione alla situazione dellUmbria. Le conclusioni incontro saranno affidate all’arcivescovo Ivan Maffeis, che offrirà una riflessione sulle sfide da raccogliere, non solo a livello pastorale, ma nel contesto locale dove la Chiesa si trova ad operare accanto alle persone che vivono nei territori.

Si ricordano che sono oltre 5 milioni e 300 mila i cittadini stranieri residenti in Italia (+3,2% rispetto allo scorso anno); oltre 200 mila di loro hanno conseguito la cittadinanza lo scorso anno e in media rappresentano il 9% della popolazione residente in Italia. In Umbria, al 1° gennaio 2024, i cittadini stranieri residenti sono 89.737, pari al 10,5% della popolazione totale, con un incremento pari all’1,3% rispetto all’anno precedente. Gli alunni con cittadinanza non italiana sono 16.724, pari al 14,6% del totale della popolazione scolastica, il 69,9% nato in Italia. Le prime cinque nazionalità di provenienza dei cittadini stranieri residenti in Umbria sono: romena (22.530); albanese (10.692); marocchina (8.949); ucraina (5.063); macedone (3.087).

Questa presentazione (in corso a livello territoriale in Italia da alcune settimane) è unoccasione di riflessione e confronto sulle migrazioni, tema cruciale per il nostro tempo, perché, come ci ricorda Papa Francesco, “siamo tutti migranti, viaggiatori di speranza”. Per l’Ufficio Migrantes diocesano, come è nella sua missione istitutiva, la presentazione ha lo scopo di offrire a tutto il contesto territoriale locale uno sguardo più approfondito e una “narrazione” corretta, perché fondata sull’evidenza dei dati provenienti dall’analisi della realtà, sulla effettiva consistenza e sui caratteri originali di un fenomeno su cui in questi ultimi anni si appunta l’attenzione non solo di amministratori e operatori sociali, ma del sistema dei media e della cittadinanza in genere. Vengono in evidenza i “nodi” dell’integrazione e dell’inclusione attraverso il riconoscimento e la promozione del diritto al lavoro, all’abitazione, all’istruzione a chi proviene da un percorso migratorio, vicino o lontano che sia, possibili solo attraverso il riconoscimento a un effettivo diritto di cittadinanza e di accesso ai servizi che la comunità deve offrire a chi la vive, la abita e la fa crescere.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Migrantes all’indirizzo e-mail: migrantes@diocesi.perugia.it.

Santa Maria degli Angeli – un incontro sulla tutela dei minori

“Un incontro di formazione sulla tutela dei minori, rivolto a quelle figure che – a vario titolo – accompagnano bambini e ragazzi nei loro percorsi di crescita umana e spirituale condividendo con loro momenti di gioco, riflessione, catechesi e celebrazioni. L’obiettivo principale è quello di offrire agli operatori pastorali conoscenze e strumenti adeguati al fine di generare con i minori relazioni sane e positive”. Lo affermano Barbara Bevilacqua e don Dieu Donné Kasereka Taghunza co-direttori dell’Ufficio catechistico della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, in vista dell’incontro del 7 dicembre dal titolo “Che dici posso fidarmi? Generare relazioni educative affidabili” rivolto a catechisti, educatori e formatori. L’iniziativa è organizzata dagli uffici catechistici delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno e del Servizio tutela minori e persone vulnerabili e si terrà dalle ore 9.30 al Centro pastorale di Santa Maria degli Angeli.

Terni – Celebrazione per la festa di Santa Barbara patrona dei Vigili del Fuoco

Celebrata la festa di Santa Barbara presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Terni, con la messa presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, per ricordare la patrona dei Vigili del Fuoco, degli artiglieri e artificieri, e concelebrata dal cappellano dei Vigili del Fuoco di Terni padre Angelo Gatto, da Don Pietro Blaj parroco di Calvi dell’Umbria.
Presenti i comandanti dei Vigili del Fuoco di Terni ing.Daniele Mercuri e del Polo Mantenimento Armi leggere generale Francesco Nasca, il prefetto di Terni Antonietta Orlando, il Questore Luigi Mangino, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, la presidente della Provincia di Terni Laura Pernazza, il comandante provinciale dei Carabinieri Antonio De Rosa, le altre autorità militari e la rappresentanza dei Vigili del Fuoco in congedo.
Santa Barbara rimane una santa molto popolare grazie al numero e all’importanza dei suoi patronati, fra cui si ricordano in particolare quelli sui vigili del fuoco, sulla marina militare e sulle professioni di artificieri, genieri e minatori, attività importanti per il bene comune e che contribuisce a rendere la comunità più solidale.
“Ricordiamo la testimonianza cristiana di santa Barbara – ha detto il vescovo – donna forte, persona saggia e di larghe vedute, capace di spingere lo sguardo della propria esistenza oltre il definito per tuffarsi, mediante il criterio unico della fede, tra le braccia di chi detiene il senso e il cuore stesso del mondo, il Dio di Gesù Cristo. Barbara risponde impegnando la propria vita per Cristo, pienamente consapevole che tutto ciò per lei costituisce guadagno, secondo la parola del Signore: “Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà”. La storia di vita di santa Barbara si lega al tema dell’imminente Giubileo: la speranza, nel momento in cui tutto sembra perduto la speranza non muore mai. Santa Barbara ci conduce sui sentieri di speranza, che sono il dono di Dio che bisogna cogliere per vivere una vita felice”.
Al termine è stata recitata la preghiera a santa Barbara. Il comandante dei Vigili del Fuoco di Terni ha ricordato l’attività svolta nell’anno trascorso e ringraziato tutto il personale per l’impegno e la professionalità. Insieme a comandante del Polo Mantenimento Armi Leggere generale Francesco Nasca, hanno poi donato al vescovo Soddu, un bassorilievo in metallo raffigurante santa Barbara realizzato dalle maestranze del Pmal.

Foligno – giornata dell’adesione di Azione Cattolica, presentazione del libro “La messa è sbiadita” di Luca Diotallevi

Domenica 8 dicembre alle ore 15.30, presso la sala Battenti del’Istituto San Carlo Via Aurelio Saffi in Foligno, in occasione dell’imminente Festa dell’Adesione, l’Azione Cattolica invita quanti sono interessati all’incontro con il prof. Luca Diotallevi, autore del libro “La messa è sbiadita”. Sarà un’opportunità per riflettere su com’è cambiata la partecipazione ai riti religiosi in Italia e su com’è cambiata l’influenza di altri fattori sociali su questa forma di partecipazione. Non si tratta solo di documentare un calo, ma di provare a vedere cosa stia avvenendo in una porzione, seppur piccola, della società italiana.

Luca Diotallevi (Terni, 1959) professore ordinario in sociologia presso la Università di Roma TRE. Laureato in filosofia presso la Università di Roma “La Sapienza”, dottorato in sociologia presso la Università degli Studi di Parma. Ha trascorso periodi di studio anche presso le università di Bielefeld, Oxford, Harvard e Cambridge. Senior fellow presso il Center for the Study of World Religions della Harvard Divinity School. Attualmente coordinatore del Dottorato di ricerca in “Teoria e ricerca educativa e sociale” del Dipartimento di Scienze della formazione della Università di Roma TRE. Tra le sue pubblicazioni: L’ordine imperfetto (Rubbettino, Soveria Mannelli). Religion and State in the 21st Century: the Alternative between Laïcité and Religious Freedom. In: (a cura di): Titus Hjelm , Is God Back?: Reconsidering the New Visibility of Religion. London: Bloomsbury Academic. Fine corsa. La crisi del cristianesimo come religione confessionale (Dehoniane, Bologna). Il paradosso di Papa Francesco (Rubbettino, Soveria Mannelli).

Foligno – progetto “Cittadini del mondo” si occupa di intelligenza artificiale

Nell’ambito del percorso culturale denominato “Cittadini del Mondo” due incontri aperti a tutta la cittadinanza e alla comunità scolastica del comprensorio folignate dal titolo “Dialoghi con la città sulle sfide dell’educazione” in collaborazione con l’Istituto Tecnico Economico – Turistico – Tecnologico Aeronautico F. Scarpellini in Foligno.

Il primo incontro dal titolo “Intelligenza artificiale e la Persona” si svolgerà giovedì 12 dicembre dalle ore 17.00 alle 19.00 presso l’aula magna dell’Istituto F. Scarpellini, via Ciro Menotti 11 in Foligno.
Interverranno all’incontro Don Andrea Ciucci coordinatore della Pontificia Accademia per la Vita e segretario generale della Fondazione vaticana RenAlssance per l’etica dell’intelligenza artificiale. Autore del libro “Scusi, ma perché lei è qui? Storie Di intelligenze umane e artificiali” Terre Di Mezzo edizioni. A seguire due concittadini folignati: la Dott.ssa Giulia Silveri Biomedical and Clinical Engineering USL Umbria2, laureata all’Università degli Studi di Trieste e dottoranda all’Università degli studi di Pavia. Il Prof. Roberto Segatori già Docente ordinario di Sociologia dei fenomeni politici all’Università degli studi di Perugia. Moderatore dell’incontro il giornalista Fabio Luccioli Direttore di Radio Gente Umbra e della Gazzetta di Foligno.

L’obiettivo delle conferenze è quello di riflettere su quale tipo di educazione abbracci la persona in tutte le sue dimensioni che porti ad uno sviluppo di una tecnologia e di una scienza che rispetti e serva la dignità della persona. Come ha detto Papa Francesco, ricevendo i membri della Fondazione Gravissimum Educationis, “l’educazione deve contribuire alla costruzione di un avvenire nel quale la dignità della persona e la fraternità universale siano le risorse globali a cui ogni cittadino del mondo possa attingere”.

Assisi – i luoghi della Memoria, ricordato l’esempio di padre Placido Cortese, dei Palatucci e del frate sardo padre Todde

“Questa sala è un grembo, anche di questo percorso di fraternità, dove tutto può germinare e maturare”. Sono le parole del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in apertura dell’evento “Per una geografia della memoria, dall’accoglienza alla fraternità, un percorso per la pace”. Sabato 30 novembre delegazioni dei luoghi della memoria – Assisi, Padova e Campagna – si sono ritrovate in Umbria per un’iniziativa che segnala come di memoria non si debba parlare solo il 27 gennaio. Monsignor Sorrentino ha letto, a sostegno di questa tesi, le parole di Mirjam Viterbi, una dei circa 300 ebrei salvati ad Assisi. “La chiesa e l’umanità devono diventare più fraterne”, l’auspicio del vescovo. “Coraggio e andiamo avanti in questa idea – ha concluso – che appartiene alla generatività che qui si è espressa. Questo luogo dalle radici francescane può essere un grembo di tutto ciò per una nuova memoria, una nuova fraternità e un nuovo futuro: può essere un punto di convergenza ma anche di spinta propulsiva”. A moderare l’incontro l’ideatrice e curatrice del Museo della Memoria, Marina Rosati che ha sottolineato l’importanza di questa giornata che dimostra come “di memoria si possa e si debba parlare tutto l’anno. Non solo il 27 gennaio ma ogni occasione è buona e doverosa per esaltare esempi positivi che possono essere indicativi e propositi per i nostri giovani, vero terreno fertile da coltivare”.
Una mattinata di lavori che ha visto – oltre a quelli del vescovo Sorrentino – i saluti istituzionali del questore di Perugia, Fausto Lamparelli in rappresentanza del Capo della polizia, Vittorio Pisani, dell’assessore all’istruzione del Comune di Assisi, Paolo Mirti, che ha sottolineato l’importanza del progetto (“per una volta non si parla di circuiti dell’olio o del vino ma della memoria”), del sindaco di Campagna, Biagio Luongo, del sindaco vicario di Tonara, Cristina Patta e gli interventi di monsignor Roberto Carboni, metropolita di Oristano e vescovo di Ales-Terralba; di Diego Magliano, responsabile della Confraternita Monte dei Morti di Campagna; di Maria Elisabetta Monacchia, presidente del Rotary di Assisi; di Salvatore Luongo, presidente del Rotary di Campagna Valle del Sele, i due Club che sostengono il progetto.
Sono seguite le relazioni di padre Felice Autieri “Dall’accoglienza degli ebrei allo Spirito di Assisi” che ha messo in evidenza l’operato di alcuni dei protagonisti della rete assisana, di don Michele Di Martino “Oltre l’abito e la divisa, la storia di monsignor Giuseppe Maria e Giovanni Palatucci” che, in contesti diversi, Campagna e Fiume, furono esempi di prossimità e generosità e infine di padre Giorgio Laggioni “Padova e il coraggio del Venerabile padre Placido Cortese”. Quest’ultimo, frate a Padova negli anni cruciali della guerra, collaborò con l’organizzazione della Resistenza FraMa per portare soccorso a ebrei, profughi e militari di varie nazionalità. Svolse opera caritatevole verso gli internati sofferenti nel campo di Chiesanuova, creato dai fascisti nel giugno del 1942. Dall’8 settembre 1943, la sua attività si allargò ai militari italiani sbandati dopo l’armistizio, a soldati di altre nazionalità sfuggiti alla cattura, ai profughi ebrei braccati dai nazifascisti. Nell’ottobre del 1944 venne prelevato e condotto a Trieste, nel bunker della Gestapo dove venne torturato a morte senza ottenere alcun nome o confessione.
Nel pomeriggio, un momento di dialogo tra monsignor Roberto Carboni, padre Felice Autieri e don Michelino Luisi sul tema “Padre Michele Todde, il frate dell’accoglienza”, religioso originario di Tonara, ma attivo nella rete. Durante il momento di dialogo sono state sottolineato l’umiltà e il silenzio che ha contraddistinto l’opera di padre Todde. “Padre Michele – ha detto monsignor Roberto Carboni – quando, nel suo momento storico, ha visto persone emarginate, bisognose, in pericolo non ci ha pensato due volte”. È seguito la consegna ufficiale del “crogiuolo sardo” dedicato a padre Michele Todde, per il Giardino dei Giusti di Assisi e due tipiche bambole sarde, con abiti tessuti a mano. Le delegazioni si sono spostate nella chiesa di Santa Maria Maggiore per la celebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Carboni e concelebrata dal vescovo di Assisi, monsignor Sorrentino.

Giubileo dei giovani: la Chiesa eugubina cerca famiglie accoglienti

A fine luglio 2025, Roma diventerà meta di numerosi gruppi provenienti dall’Italia e dall’estero, pronti a partecipare al Giubileo dei Giovani, in programma dal 31 luglio al 3 agosto. In preparazione a questo grande evento, dal 24 al 28 luglio giovani pellegrini italiani e stranieri saranno accolti nelle famiglie e nelle strutture diocesane della comunità eugubina.
Questo momento speciale rappresenta anche un’opportunità per parrocchie, associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali di mettersi al servizio, vivendo un’esperienza di fede ancora più coinvolgente durante il Giubileo. Le famiglie interessate possono candidarsi a ospitare i pellegrini compilando il modulo disponibile sul sito www.diocesigubbio.it. La candidatura sarà successivamente vagliata e confermata dall’ufficio di Pastorale giovanile (Upg), che coordinerà tutta l’organizzazione.

Alle famiglie ospitanti viene richiesto di offrire: vitto, alloggio e trasporto fino ai luoghi di incontro prestabiliti. Per supportare le famiglie in questa esperienza, l’ufficio di Pastorale giovanile sarà a disposizione per fornire informazioni, chiarimenti e momenti di formazione.
“Portiamo ancora nel cuore la splendida esperienza della Gmg di Lisbona del 2023 – spiega don Mirko Nardelli, responsabile dell’Upg diocesano di Gubbio -, dove abbiamo vissuto il calore dell’ospitalità nelle case, come fossimo in famiglia. Già allora immaginavamo l’occasione che avremmo avuto durante il Giubileo del 2025 per restituire questo dono. Ora, con l’iniziativa ‘Famiglie Accoglienti’, invitiamo tutte le famiglie della nostra diocesi ad aprire le porte della loro casa ai giovani pellegrini diretti a Roma. Chiediamo aiuto per accogliere il maggior numero possibile di ragazzi e dimostrare ancora una volta come la nostra comunità sia un esempio di apertura e accoglienza, nel solco della tradizione che ci hanno trasmesso i nostri santi Ubaldo e Francesco”.

Giorgia Lauri ha 27 anni e ha partecipato a due Giornate mondiali della gioventù, quella di Cracovia nel 2016 e a Lisbona lo scorso anno.
“Sono iniziative bellissime – dice – che fanno vivere un’esperienza grande di comunità e di unione ai giovani di tutto il mondo. E la parte più bella di questo grande evento mondiale è proprio quella dell’ospitalità nelle case di persone che volontariamente si rendono disponibili a darti un letto, dei pasti caldi e ad accoglierti proprio come parte della famiglia. È bello proprio per questo, perché tu diventi quasi un altro membro di queste famiglie che ti accolgono durante la Gmg”.
Da quest’anno, Giorgia fa parte dell’equipe diocesana di pastorale giovanile. “Mi sto impegnando proprio perché tutti conoscano la bellezza di essere ospitati nelle famiglie e di ospitare a nostra volta i giovani pellegrini che verranno in Italia il prossimo anno, per partecipare al Giubileo. Ecco, poter ospitare è sicuramente il modo migliore per partecipare a questa iniziativa dell’estate prossima che riguarda nello specifico i giovani. Questa necessità di ospitare i ragazzi nelle nostre famiglie ci permette di partecipare tutti, anche chi non ha più l’età per poter andare a Roma”.

Terni – accensione della stella del Natale. Il cardinale Bassetti, con il direttore di Caritas Italiana e il vescovo Sodduper parlare di pace

L’accensione della grande stella cometa che si affaccia su Terni segna l’inizio delle festività natalizie in città:  “Annuncio di Natale in cammino verso il Giubileo”, che illuminerà la città fino al 14 febbraio.  “Una luce rifulse” simbolo di pace, di speranza e di amore, è stato il tema proposto per la cerimonia di sabato 30 novembre che si è tenuta presso la Bct biblioteca di Terni, e che ha visto la presenza del cardinale Gualtiero Bassetti, di don Marco  Pagniello direttore Caritas Italiana e di monsignor Francesco Soddu vescovo di Terni-Narni-Amelia, che hanno testimoniato il valore della pace a partire dalle rispettive esperienze di vita e di incontro con vittime di conflitti e di violenze. In particolare il cardinale Bassetti ha ricordato l’esperienza dell’incontro “Mediterraneo frontiera di pace” su alcuni ideali e valori ai quali ispirare il futuro cammino, diminuire discriminazioni e violenze e aprire orizzonti di speranza delle giovani generazioni, ispirandosi all’eredità di Giorgio La Pira, l’ex Sindaco di Firenze, che già negli anni Cinquanta promuoveva il dialogo interculturale e interreligioso tra le Città, e consapevoli che il Mediterraneo può ricoprire un ruolo cruciale per la pace attraverso la cooperazione tra le sue città e le sue comunità religiose, perseguendo la pace, proteggendo il pianeta, garantendo prosperità, promuovendo il rispetto e la dignità dei diritti fondamentali di ogni individuo.
Il dibattito è stato preceduto dai saluti del sindaco di Terni Stefano Bandecchi e dell’assessore alla Cultura e Turismo Michela Bordoni e dalla performance narrativa di Franco Arminio poeta e scrittore. Presente anche il vicesindaco di Assisi Valter Stoppini.

Da Miranda è giunta la marcia organizzata dalla Pro Loco di Miranda e dall’ Amatori Podistica Terni con la fiaccola con la quale il Sindaco di Terni ha simbolicamente acceso la stella.
La stella di Miranda misura 105 metri di diametro, 350 metri di coda, per una superficie complessiva occupata di 30.000 metri quadri, nel suo genere è l’installazione più grande del mondo e diffonderà per tutto il periodo delle festività natalizie, attraverso la sua luminosità, un messaggio di pace e di speranza sull’intera conca ternana.