Foligno – dimissioni del direttore della Caritas diocesana e delegato regionale diac. Mauro Masciotti

Il Vescovo Domenico Sorrentino, ha ricevuto e accettato le dimissioni del direttore della Caritas Diocesana, diacono Mauro Masciotti, così come l’Arcivescovo Presidente della Ceu, mons. Renato Boccardo, in data 27 febbraio 2024 ha ricevuto le dimissioni da Delegato Regionale della Caritas presentate da Mauro Masciotti, che le ha accolte, in considerazione della sua candidatura alle prossime elezioni Amministrative 2024. A ciò, si aggiunge la sospensione dal ministero diaconale. Per doverosa opportunità, le dimissioni dagli incarichi e la relativa sospensione dal Diaconato sono immediatamente esecutive.

Il vescovo di Foligno Mons. Domenico Sorrentino nelle lettera Pastorale “Carità Politica per una Chiesa Radicata nel territorio e nella Storia” ricorda che “La politica è un’alta forma di carità”.
La politica e l’impegno pubblico e sociale per il bene comune è una nobile vocazione e una preziosa missione che la Chiesa raccomanda e promuove tra i suoi fedeli. In tal senso la Chiesa, da sempre ha posto delle opportune condizioni e delle sagge limitazioni per coloro che, investiti di un mandato ecclesiale, ricoprono ruoli di responsabilità o esercitano dei servizi comunitari, laico o chierico (cfr. Can. 287 §2). Chiunque nel popolo di Dio ha un ufficio, una funzione e un incarico istituito e abbia desiderio di spendere le proprie energie e competenze in questa missione è dunque invitato a sospendere il proprio servizio secondo il proprio stato e la propria condizione rendendo chiara e pubblica la propria decisione.

Perugia – celebrati i primi cinque anni della parrocchia greco-cattolica romena

«Visitando i malati, entrando nelle case, trovo tante romene al fianco delle nostre famiglie. Gli italiani sanno che nel momento in cui voi smetteste di lavorare, le nostre famiglie si troverebbero in serie difficoltà. Mi auguro e auguro a voi che possiate trovare sempre accoglienza e dignità e, quando queste non ci fossero, possiate trovare in noi dei fratelli che si fanno carico di questa sofferenza». Così l’arcivescovo Ivan Maffeis alla divina liturgia concelebrata con il visitatore apostolico per le comunità greco-cattoliche europee, l’arcivescovo Cristian Crişan, il 25 febbraio, nella chiesa greco-cattolica romena, in via Col di Tenda, a Perugia, in occasione dei primi cinque anni di questa comunità parrocchiale guidata da don Lucian Cordis.

«Una sofferenza – ha proseguito mons. Maffeis – che si aggiunge a quella da voi provata per la lontananza dai vostri cari. Nell’esprimere gratitudine al parroco don Lucian, che costruisce comunità portando alla nostra Chiesa, tante volte arida di spiritualità, un polmone della tradizione orientale, non posso non essere grato ai romeni perché in voi troviamo un popolo dignitoso e lavoratore che ci aiuta a camminare insieme, ricordandoci che siamo un’unica Chiesa con quella ricchezza che vive nella diversità senza mai far venire meno l’unità in Cristo Gesù nostro Salvatore».

Lo stesso arcivescovo Crişan ha parlato della Chiesa cattolica che «respira meglio quando ha due polmoni sia per gli orientali che per gli occidentali, mostrando la bellezza della Chiesa della diversità. Siamo un segno profetico di unità all’interno di questa diversità, come ci ricorda il documento conciliare “Lumen gentium”».

«L’Italia è la nostra seconda patria e la Chiesa italiana – ha commentato mons. Crişan – ha saputo accogliere la nostra presenza che in Romania è testimoniata a prezzo di sangue. Con il parroco don Lucian abbiamo voluto collocare in chiesa l’icona raffigurante i sette beati martiri greco-cattolici romeni beatificati dal Santo Padre Francesco nel 2019. Noi crediamo molto all’ecumenismo del sangue e del martirio e siamo sicuri che, nel coraggio dei martiri, la Chiesa sa trovare degli spunti nei tempi non facili in cui viviamo».

Alla celebrazione dei primi cinque anni della parrocchia greco-cattolica romena di Perugia, una delle 73 presenti in tutt’Europa di cui 35 in Italia, sono intervenuti diversi parroci provenienti da Nord a Sud della Penisola e alcuni seminaristi di Roma. Si è pregato anche per le vocazioni alla vita sacerdotale e alla vita consacrata, non trascurando la preghiera per la pace in un mondo segnato da guerre e violenze come in Ucraina, Paese confinante con la Romania.

Riccardo Liguori

Assisi – religioni a confronto sulla conversione delle armi nucleari

A due anni dall’inizio della guerra in Ucraina, il Comitato per una Civiltà dell’Amore e la Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino promuovono il convegno “Religioni e conversione delle armi nucleari in progetti di pace e sviluppo”. L’iniziativa si svolgerà sabato 24 febbraio dalle ore 10 alle 17 circa nella sala della Spogliazione del palazzo vescovile, ad Assisi.
La giornata si aprirà alle ore 10 con i saluti di Stefania Proietti, sindaco di Assisi, di padre Marco Moroni, custode del Sacro Convento e di Giuseppe Rotunno, presidente del Comitato per una Civiltà dell’Amore. Seguirà una relazione introduttiva di monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno. Seguirà il panel “Le Religioni e la conversione nell’era globale”, con gli interventi del cardinale Giorgio Marengo, prefetto apostolico in Mongolia, della Commissione Spirito di Assisi e dei rappresentanti delle religioni. A seguire il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme e Andrea Bartoli della Sant’Egidio Foundation for peace and dialogue.

Dopo una pausa dalle 14 alle 15 si riprenderà con “La conversione delle armi nucleari e la pace nel mondo”, panel moderato da Stefano Monti, presidente AIN (Associazione italiana nucleare) con l’ambasciatore Carlo Trezza – Scientific Advisor, Istituto Affari internazionali: Massimo Sepielli, esperto nucleare e membro del Comitato per una Civiltà dell’Amore; Roberto Adinolfi, presidente Ansaldo-Nucleare; e Mrs. Mary T. Stronach, vice ministro generale OFS. Dopo il dibattito, la giornata si chiuderà con le riflessioni finali di monsignor Sorrentino e del presidente Rotunno. Il link di collegamento zoom per assistere alla conferenza è il seguente: https://us02web.zoom.us/j/83361522649?pwd=QUlmSUxLSlJ3YlVMOXJOMGVVYVF6QT09; Passcode: 686347

Programma finale Assisi 24 02 2024 (2)

Perugia: Due appuntamenti da non perdere, per giovani e adulti, con inizio lunedì 19 febbraio

A partire da lunedì 19 febbraio e per i due successivi (26 febbraio e il 4 marzo), alle ore 21.00, presso il salone dell’Oratorio parrocchiale in Ponte San Giovanni di Perugia, si terranno tre serate per gli studenti del quarto e quinto anno delle superiori, nel tempo delle scelte importanti, dal titolo: “Non so che fare! L’esame, l’università, il lavoro: l’orientamento e il discernimento”. A guidarli in questo “orientamento” e “discernimento”, fornendo loro delle “linee guida”, saranno Roberto Contu, docente di scuola superiore, e Flavia Marcacci, docente universitaria.
Questa iniziativa, avviata lo scorso anno in una delle Unità pastorali dell’Archidiocesi con più abitanti (circa 18mila) e con non poche giovani famiglie, è riproposta dagli Uffici diocesani per le pastorali Universitaria e Giovanile e dall’Unità pastorale n° 14 con l’intento di fornire un sostegno agli studenti alle prese con le scelte di vita universitaria e/o lavorativa che andranno ad incidere sul loro futuro di cittadini e sulla stessa società.

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“Burattino senza fili”. Un commento teologico a Le avventure di Pinocchio proposto dal CFP diocesano
Dal 19 febbraio al 25 marzo, dalle ore 18.30 alle 19.45, presso il “Villaggio della Carità”, in via Montemalbe 1 di Perugia, si svolgerà un ciclo di incontri proposto dal Centro di Formazione Pastorale (CFP) diocesano dall’originale titolo: “Burattino senza fili”. Si tratta, spiega don Luca Bartoccini, direttore del CFP, di «un commento teologico all’opera di Collodi, Le avventure di Pinocchio, il terzo libro più letto al mondo dopo La Bibbia e Il Piccolo Principe, che vuole contribuire anche a comprendere il perché del successo straordinario che accompagna ancora oggi questa fiaba, a più di 150 anni dalla sua pubblicazione. Ad aiutarci a svelare questo perché, sarà la lettura che il cardinale Giacomo Biffi ha fatto di quest’opera quasi 50 anni fa (1977) nel suo libro dal titolo: Contro Maestro Ciliegia, commento teologico a Le avventure di Pinocchio, un libro, tra l’altro ancora in libreria, una lettura attualissima della “Storia della Salvezza”».
«La tesi del cardinale sulla figura di Pinocchio, molto umana, ci interroga non poco su un burattino senza fili che vuole diventare uomo. Il corso – conclude don Bartoccini – ripropone questa insolita e pittoresca rilettura in chiave cristiana della fiaba di Collodi. Capitolo per capitolo, seguiremo le avventure di Pinocchio con una vivace meditazione teologica accessibile a tutti…, perché, in fondo, la differenza tra burattino e figlio resta la sintesi del dramma dell’uomo contemporaneo».

Città di Castello – convegno “L’atto sublime dell’educare. La testimonianza di don Lorenzo Milani 100 anni dopo”

La scuola diocesana di formazione teologica “Cesare Pagani” propone l’evento pubblico organizzato nell’ambito dell’itinerario formativo 2023-2024.

Martedì 20 febbraio a Città di Castello nel salone della parrocchia Madonna del Latte (in via Alcide De Gasperi, 1), alle ore 21,00, il prof. Lauro Seriapochi, Vicepresidente della Fondazione Don Lorenzo Milani, tratterà dell’atto sublime dell’educare. La testimonianza di don Lorenzo Milani, 100 anni dopo.

Com’è evidente, la questione educativa preoccupa, oggi, sia la Chiesa che la società. Considerata la complessità della sfida non è pensabile che la responsabilità ricada su una sola istituzione, ma è indispensabile la costruzione di un tessuto di correlazione dialogica e di un’alleanza di corresponsabilità.

L’incontro è aperto a tutti gli interessati. Ingresso libero

Approfondimento 2 – 2023-1

Perugia – inizio Quaresima. L’arcivescovo Ivan Maffeis: “Si apre davanti a noi un tempo di grazia…”

Con il Mercoledì delle Ceneri (14 febbraio) i cristiani entrano nella Quaresima, cammino di fede in preparazione alla Pasqua di Risurrezione vissuto con particolare raccoglimento spirituale, sobrietà, penitenza, digiuno e sostegno alle opere di carita’. Nelle chiese viene celebrata l’Eucaristia con il rito della benedizione e imposizione delle Ceneri, l’atto penitenziale con cui i fedeli iniziano il cammino di conversione quaresimale.

«Si apre davanti a noi un tempo di grazia in cui – come sottolinea il Messaggio del Papa – “Dio educa il suo popolo, perché esca dalle sue schiavitù” e faccia propria quella “chiamata vigorosa alla libertà”, che “matura in un cammino”». A evidenziarlo è l’arcivescovo mons. Ivan Maffeis nella sua lettera rivolta alla comunità cristiana di Perugia-Città della Pieve in vista della Quaresima, con un richiamo alle «schiavitù che fanno sì che siamo ancora sotto il dominio del Faraone”, un dominio che “non è solo esteriore, ma tocca l’interiorità: “Possiamo attaccarci al denaro, a certi progetti, idee, obiettivi, alla nostra posizione, a una tradizione, persino ad alcune persone. Invece di farci incontrare, ci contrapporranno” (dal Messaggio del Papa, n.d.r.)».

«La Quaresima – prosegue l’arcivescovo – ci provoca a uscire da questi orizzonti chiusi, che portano a “vagare nella vita come in una landa desolata, senza una terra promessa”. Per stare alla presenza di Dio e del fratello, ci propone di saperci fermare in preghiera, in una frequentazione più assidua della Parola del Signore, che porti a recuperare la dimensione contemplativa della vita».

Mons. Maffeis propone anche due segni di «condivisione concreta» da promuovere nelle comunità parrocchiali: «domenica 10 marzo le offerte saranno destinate alla Caritas diocesana, impegnata a restituire dignità e ad accompagnare diverse migliaia di persone». Venerdì Santo (29 marzo) si terrà «una seconda colletta di questo tempo che ci accompagna a Pasqua – scrive l’arcivescovo –, quella per la Terra Santa… Nella drammatica situazione odierna, tale vicinanza è indispensabile per permettere alla Custodia di sostenere la presenza dei cristiani a Gaza, a Betlemme e a Gerusalemme, il mantenimento dei Luoghi Santi come delle attività pastorali e delle opere sociali – scuole, case per anziani, ospedale – che vanno a beneficio di tutti, in particolare dei più bisognosi».

Assisi – Giornata mondiale del malato. Convegno a Foligno il 10 febbraio, santa messa a Santa Maria degli Angeli domenica 11

Il prossimo 11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, si celebra la Giornata mondiale del malato, istituita nel 1992 da San Giovanni Paolo II. Anche gli Uffici di Pastorale della salute delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno si apprestano a viverla congiuntamente, orientando l’attenzione sulla tematica che il Santo Padre Papa Francesco ha proposto: «Non è bene che l’uomo sia solo». Curare il malato curando le relazioni. Due gli appuntamenti previsti.

Sabato 10 febbraio alle ore 16 nella parrocchia del Santissimo Nome di Gesù (Via Monte Gargano, n. 6 a Foligno) si terrà il convegno dal titolo: “La Pastorale della Salute non ha passaporto”. “L’intento – spiega Marina Menna, direttrice dell’Ufficio per la Pastorale della salute della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino – è quello di riflettere sull’universalità del dolore, della sofferenza e della solitudine che lo stato di malattia comporta e su quanto vicinanza amorevole, relazione empatica e cura vadano estese a tutti senza preclusioni dettate da barriere sociali, culturali o religiose”. Dopo i saluti della stessa Menna e del collega di Foligno, Piergiorgio Selvi e l’introduzione del vescovo monsignor Domenico Sorrentino, interverranno al convegno don Giovanni Zampa, vicario per la Pastorale della diocesi di Foligno, il neurologo Pierluigi Brustenghi e il pneumologo Piero Tili. Modererà l’incontro Sergio Menghini, medico di medicina generale.

Domenica 11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli, monsignor Sorrentino presiederà alle ore 16 la celebrazione eucaristica interdiocesana, che sarà preceduta alle ore 15.30 dal santo rosario meditato. Durante la celebrazione sarà possibile ricevere il sacramento dell’unzione degli infermi.

Nella Giornata mondiale del malato, la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino ricorda anche l’anniversario dell’ingresso del vescovo avvenuto 18 anni fa.

Nocera Umbra – festa del patrono San Rinaldo

“La festa del Santo patrono Rinaldo è una grande missione popolare che raduna il suo popolo perché il Signore nei suoi Santi raduna il suo popolo”. Lo afferma don Ferdinando Cetorelli, parroco e priore del Capitolo della concattedrale di Santa Maria Assunta a Nocera Umbra, in vista della solennità di san Rinaldo, patrono di Nocera Umbra e compatrono della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino che ricorre venerdì 9 febbraio.

Intanto la comunità locale si sta preparando alla solennità con la tradizionale novena. Le celebrazioni si aprono giovedì 8 febbraio alle ore 18 con i primi vespri della solennità, l’apertura dell’urna e la presentazione dei doni votivi. Presiede il vicario generale don Jean Claude Kossi Anani Djidonou Hazoumé. A seguire verrà celebrata le santa messa nella Cappella del Santissimo Sacramento.
Venerdì 9 febbraio dopo le sante messe delle ore 8 e delle ore 9.30, alle ore 11,15 il solenne Pontificale sarà presieduto dal vescovo monsignor Marcello Bartolucci, segretario emerito del Dicastero delle cause dei santi. Nel pomeriggio alle ore 16 verranno celebrati i secondi vespri e la processione; seguirà la santa messa. Sabato 10 febbraio infine, in mattinata, tre le sante messe – alle ore 8, 9.30 e 11.15 e nel pomeriggio quella delle ore 17. Seguirà il concerto in onore di San Rinaldo a cura del “Coro Intimae Voces”.

Foligno – progetto cittadini del mondo, incontro con Andrea Stocchiero

Venerdì 9 febbraio dalle ore 16.00 alle 19.00, presso l’aula magna dell’Istituto professionale Orfini viale Marconi n° 12 in Foligno, si svolgerà l’ultima conferenza di formazione per docenti, educatori, operatori sociali, genitori, promossa dalla Diocesi di Foligno nell’ambito del Progetto Cittadini del Mondo. Interverrà il Dott. Andrea Stocchiero, policy officer di FOCSIV che sta per Federazione di Organismi di Volontariato Internazionale di ispirazione cristiana, ricercatore del Centro studi di politica internazionale (CESPI) con sede a Roma. E’ anche redattore dell’ultimo rapporto FOCSIV 2023 dal titolo “I padroni della terra”. L’incontro verterà sul tema della salvaguardia dell’ambiente con un approfondimento dell’Esortazione apostolica “Laudate Deum” di Papa Francesco. Documento pubblicato il 4 ottobre 2023 otto anni dopo dall’Enciclica “Laudato sì” dove il Pontefice già sottolineava nel 2015 l’interconnessione tra crisi ambientale della Terra e crisi sociale dell’umanità. A seguire il laboratorio di pratiche didattiche, sul tema in questione, curato dai formatori Prof. Carlo Felice e dalla Dott.ssa Francesca Mattioli.

L’incontro pomeridiano con il Dott. Stocchiero sarà preceduto da un momento di riflessione mattutino alle ore 10.30 con gli studenti e le studentesse dell’Istituto professionale E. Orfini, presso la sala conferenze del Laboratorio di scienze sperimentali, via Isolabella in Foligno. Verrà affrontato il tema “Migranti e cambiamenti climatici” e l’incontro darà il via al progetto “Innamorati della Terra”. Un percorso, nato dalla sinergia tra la Diocesi di Foligno e il Laboratorio di scienze sperimentali, con l’obiettivo di coinvolgere le scuole nella partecipazione alle celebrazioni globali dell’Earth Day “Giornata mondiale della Terra” del prossimo 22 aprile 2024 con la maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet per promuovere la formazione di una nuova coscienza ambientale.

Perugia – Giornata nazionale per la Vita. Il vicario episcopale per la Pastorale don Simone Pascarosa: «Ritrovare il senso della nostra vita guardando a Colui che ci ha amato dando la vita»

Promossa dalla Pastorale familiare, dal Movimento per la Vita (MpV) e dalla Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, la 46a Giornata nazionale per la Vita si è tenuta lo scorso 4 febbraio, presso la chiesa dei Santi Severo e Agata al Girasole in San Mariano di Corciano, riflettendo sul tema: “La forza della vita ci sorprende. Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero se poi perde la sua vita?”

Un testimone di vita. «E’ un appuntamento annuale sentito e partecipato dalla nostra comunità diocesana, questo della Giornata per la Vita, preceduto dalla veglia di adorazione eucaristica tenutasi il giovedì scorso nella chiesa dell’Ospedale “Santa Maria della Misericordia” a Perugia». È il commento, a margine, dei coniugi Roberta e Luca Convito, responsabili della Pastorale familiare. «In questo luogo di culto, dove in molti quotidianamente si raccolgono in preghiera per chiedere al Signore la grazia della guarigione del corpo e dello spirito – ricordano Roberta e Luca –, sono custoditi i resti mortali del venerabile servo di Dio e medico chirurgo Vittorio Trancanelli (1944-1998), un “santo in sala operatoria e nella vita”, uno dei testimoni del nostro tempo che tanto si è adoperato per salvare la vita del prossimo non solo nella sua professione, ma nella vita quotidiana fondando l’associazione “Alle Querce di Mamre” dove trovano accoglienza donne e minori soli in gravi difficoltà, alla ricerca di un senso della propria esistenza. E l’adorazione eucaristica ha messo al centro anche queste esistenze e ha visto una numerosa partecipazione di giovani, operatori sanitari, movimenti e associazioni che si occupano della cura della vita in ogni sua forma», concludono Roberta e Luca Convito.

Quanto vale la vita? La celebrazione eucaristica del pomeriggio del 4 ottobre, presieduta dal parroco e vicario episcopale per la Pastorale, don Simone Pascarosa, è iniziata con la benedizione dei bambini presenti chiamati all’altare e delle giovani mamme in attesa. Don Pascarosa, nella sua omelia, ha posto ai fedeli degli interrogativi sul senso dell’esistenza umana: «Quanto vale la vita di un uomo? Forse solo un assicuratore lo sa e riesce a quantificarlo; vale più la vita di un giovane o di un anziano, di un italiano o di un africano? Vale più la vita di un malato o di una persona sana? Qual è il senso della vita? Questi gli interrogativi che spesso ci poniamo e a cui non riusciamo a dare risposta se non alla luce di Gesù Cristo che è venuto a predicare per la vita eterna. Il Vangelo ci presenta Gesù che guarisce la suocera di Pietro e le consente di rimettersi al servizio di Dio nel servizio agli altri. La direzione giusta che ci viene indicata è proprio questa servire Dio attraverso i fratelli e ritrovare il senso della nostra vita guardando a Colui che ci ha amato dando la vita. Possiamo non essere in salute, possiamo trovarci senza risorse economiche, ma nessuno può toglierci l’amore di Dio. Forti di questa gioia viviamo la nostra vita in pienezza!».

Un aiuto concreto alla vita. A conclusione della celebrazione, la presidente del MPV, Luisa Fioretto, ha presentato l’attività annuale del Movimento, evidenziando l’assistenza fornita a 74 mamme vedendo la nascita di 17 bambini. Ha poi lasciato la parola alla testimonianza dei coniugi Chiara e Giovanni Segantin, responsabili della Casa Caritas di accoglienza “Il Casolare” in Sanfatucchio di Castiglione del Lago, che hanno raccontato della loro esperienza di vita di genitori adottivi di un ragazzo kosovaro, Edison, gravemente malato fin dalla nascita, venuto a mancare ad ottobre.

Il malato sorgente di cura interiore. Nel loro racconto e nei loro sguardi commossi sono riecheggiate vive e concrete le parole del messaggio dei Vescovi italiani di questa 46a Giornata: “Quante volte il capezzale dei malati gravi diviene sorgente di consolazione per chi sta bene nel corpo ma è disperato interiormente”. Chiara e Giovanni hanno voluto anche loro consegnare un “messaggio” nel dire: «Edison ci è stato affidato perché noi ci prendessimo cura di lui, ma mentre noi ci prendevamo cura del suo corpo lui si prendeva cura delle nostre anime e di quelle di tutti coloro che lo hanno visitato».