Istituto Teologico Assisi – giornata di studio su Agostino Gemelli e Armida Barelli

In occasione del centenario della fondazione dell’Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo (19 novembre 1919) da parte di padre Agostino Gemelli e Armida Barelli, e dell’analogo anniversario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (7 dicembre 1921) l’ITA e l’ISSRA organizzano un pomeriggio di studio per rivisitare il carisma e l’intuizione di queste figure rilevanti del Novecento, significative non solo per la Chiesa, ma per tutta la società civile.
Venerdì 13 dicembre 2019 Sala Perfetta Letizia dell’Hotel Domus Pacis di Assisi
“Agostino Gemelli e Armida Barelli – Una sintesi francescana per l’Italia” giornata di studio aperta a tutti gli interessati

PROGRAMMA
15.30 P.Giulio Michelini, Preside ITA
Introduzione e saluti
15.40 Maria Bocci (Università Cattolica del S. Cuore – Milano)
Agostino Gemelli e Armida Barelli, un progetto per l’Italia
16.20 Ernesto Dezza (Pontificia Università Antonianum, Roma – Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)
L’attualità del genio: Agostino Gemelli interprete di Francesco d’Assisi
17.00 Marcella Serafini (Istituto Teologico di Assisi)
Tra azione e contemplazione: il valore spirituale del lavoro. L’intuizione francescana di Agostino Gemelli e Armida Barelli
17.45 Dibattito e conclusioni

Comitato scientifico: Marcella Serafini e Paolo Capitanucci

segreteria@istitutoteologicoassisi.it
segreteria@issrassisi.it
economato@istitutoteologicoassisi.it

Al Museo diocesano di Terni la rassegna d’arte “Incontri natalizi 2019” nel segno della mondialità

In preparazione al Natale, l’Istess e la Proloco, in collaborazione con il Museo diocesano e il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Terni, promuovono dal 9 al 18 dicembre presso il Museo diocesano di Terni, la rassegna d’arte “Incontri natalizi 2019”, collettiva di pittura, scultura, grafica, fotografia, poesia, presepi e una sezione di filatelica e cartoline natalizie, con eventi culturali dedicati alla solidarietà e pace nel mondo, inaugurata il 9 dicembre dal vescovo Piemontese e dall’assessore alla Cultura de Comune di Terni Andrea Giuli.
L’iniziativa, con la partecipazione di oltre 60 artisti umbri, unisce arte, cultura e mondialità nel segno del dialogo, delle tradizioni popolari locali, dall’arte visiva, originale e creativa. A questo si aggiunge la solidarietà con l’incontro tra le associazioni che si occupano a vario livello di volontariato.
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.00.
Tra le iniziative da segnalare “Signore dacci oggi il nostro pane”, raccolta di ricette popolari a base di pane e non solo, realizzata dai volontari del Centro Missionario diocesano con l’intento di sensibilizzare sul grande problema della fame nel mondo.
Tra gli eventi culturali il 13 dicembre alle ore 16.30 “La forza spirituale del dono” a cura di Cristina Montesi e docente di Economia – Università degli studi di Perugia sede di Terni, e il 14 dicembre ore 16.30 “Terni, la famiglia Tacito e la sua storia” a cura del prof. Armando Rossini.
Il 10 dicembre il recital di poesie in mostra, di quelle partecipanti al “Logo d’oro città di Terni” e di quelle natalizie di ieri e di oggi.
Come ogni anno, sarà possibile scegliere l’opera preferita da parte del pubblico con il voto del “Premio Simpatia” da assegnare all’opera più originale e simpatica delle diverse categorie.
PROGRAMMA
Lunedì 9 dicembre ore 16.30 Inaugurazione mostra “Incontri Natalizi 2019” di pittura, grafica, fotografia, poesia, presepi, pittura, scultura e filatelia. Presentazione “Premio Simpatia del Pubblico”. Presentazione dei progetti dell’Istess, della Pro Loco di Terni e di altre associazioni. Presentazione della raccolta di antiche ricette della tradizione umbra “Dacci oggi il nostro pane” e della bancarella della solidarietà a cura del Centro Missionario di Temi.
Martedì 10 dicembre ore 16.30 – Recital di poesie in vernacolo e in lingua a carattere Natalizio, sacro, sociale, ecologico e per la pace, promosso dalla Pro Loco di Terni. Premio Letterario Nazionale Città di Terni “Logo d’oro 2019”
Mercoledì 11 dicembre – ore 16.30 Presentazione dei calendari 2020, dei presepi e della filatelia in mostra.
Giovedì 12 dicembre – ore 16.30 Visita guidata alla mostra e proiezione di documentari dedicati all’ambiente.
Venerdì 13 dicembre – ore 16.30 “La forza spirituale del dono” a cura della prof.ssa Cristina Molatesi docente di Economia all’Universtà di Perugia
Sabato 14 dicembre ore 16.30 – “Temi la famiglia Tacito e la sua storia” a cura del prof. Armando Rossini. Visita guidata alla mostra.
Domenica 15 dicembre ore 16.30 – Proiezione di documentari dedicati alle cartoline natalizie e d’arte.
Lunedì 16 Dicembre ore 10.30 Visita guidata alla mostra per le scuole, con proiezione di documentari legati all’ambiente e al Natale.
Ore 16.30 Recital di poesie in vernacolo e in lingua a cura della Pro Loco di Terni.
Martedì 17 dicembre – ore 16.30 Proiezione del film “Viaggio ecumenico in Grecia” a cura della dott.ssa Elisabetta Lomoro e consegua del “Premio Simpatia del Pubblico”.
Mercoledì 18 dicembre – ore 16.30 Consegna degli attestati di partecipazione agli artisti, proiezione dei documentari natalizi.
Ore 18.00 Chiusura mostra “Incontri Natalizi 2019”

Mostra di arte sacra nella cripta della concattedrale di Città della Pieve

E’ stato un pomeriggio della solennità dell’Immacolata Concezione (8 dicembre) molto intenso per il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti a Città della Pieve. Dopo l’inaugurazione della nuova sede Caritas parrocchiale, il cardinale ha inaugurato, insieme al sindaco Fausto Risini, una interessante mostra di arte sacra di opere rappresentative l’Annunciazione e la Natività, raccontata anche attraverso la modernità di elementi multimediali. L’occasione della mostra, ospitata nei suggestivi ambienti della cripta della concattedrale dei Ss. Gervasio e Protasio, è nata dal recente restauro di due predelle dall’impianto primitivista, di anonimo maestro, databile tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI secolo; restauro realizzato grazie alla collaborazione tra l’Università della Tuscia e il Capitolo della concattedrale di Città della Pieve. Le due predelle sono parte di un’opera più complessa di cui si sono perse notizie, opere centrali di questa mostra fruibile fino al 6 gennaio 2020, realizzata dalla sinergia tra Chiesa locale ed Amministrazione comunale, curata dall’arciprete della concattedrale don Simone Sorbaioli, dal direttore del Museo del Duomo Matteo Pifferi e dall’assessore comunale alla cultura Luca Marchegiani, che hanno presentato l’esposizione ai numerosi visitatori.

Il cardinale Bassetti si è compiaciuto per l’iniziativa di alto valore culturale che va ad arricchire Città della Pieve, scrigno prezioso di storia e di arte a cui il presule è molto legato. Non a caso ha voluto personalmente presenziare i due eventi inaugurali pur avendo molti impegni pastorali nelle domeniche di Avvento. «Ci tenevo oggi ad essere a Città della Pieve – ha commentato il cardinale –, perché il Pastore doveva essere presente in questo momento. Ci tengo per tutto quello che si fa a Città della Pieve, perché possa risplendere nella sua dignità di ex Diocesi. Ricordiamoci che questa è una città che per diversi secoli ha avuto un vescovo, un successore degli Apostoli e io sento questo “clima” che si respira, perché è anche il DNA di Città della Pieve, ed è significativo che venga condiviso dalle componenti civile e religiosa della comunità che collaborano per il bene comune sia a livello sociale che culturale».

Il cardinale Bassetti, prima dell’inaugurazione della mostra, ha celebrato la S. messa della festa dell’Immacolata nella concattedrale. Nel commentare la Parola di Dio, il cardinale ha ricordato che «il peccato di Adamo non è la disobbedienza per aver mangiato il “frutto proibito”, ma è il non essersi fidato di Dio. E questa è la radice dei nostri peccati. Ogni nostro peccato lo possiamo fare risalire ad una mancanza di fede». Soffermandosi sul messaggio evangelico dell’Annunciazione, il presule ha sottolineato che «Maria è il sogno di Dio per l’umanità. Una umanità rinnovata, guarita dal male, aperta all’amore di Dio e del prossimo, che ha saputo dire fino in fondo sì al Signore. Maria è un sogno che Dio non smette di sognare e che noi fin d’ora possiamo realizzare».

Città della Pieve: Inaugurata la nuova sede della Caritas diocesana. Il cardinale Gualtiero Bassetti: «Sono ambienti decorosi, rispettosi e pieni di calore umano»

«Dare una sede dignitosa alla Caritas, perché la Carità è il fondamento della vita della Parrocchia, è quello che è stato fatto a Città della Pieve nel ristrutturare i locali in disuso da tempo del complesso del Santuario diocesano della Madonna di Fatima». Lo ha sottolineato all’inizio del suo intervento il cardinale Gualtiero Bassetti, nel pomeriggio della solennità dell’Immacolata Concezione (8 dicembre), all’inaugurazione della nuova sede Caritas parrocchiale con il Centro di ascolto e il servizio di distribuzione prodotti alimentari di prima necessità, vestiti e materiale scolastico e ludico per bambini, alla presenza del sindaco Fausto Risini, del direttore della Caritas diocesana il diacono Giancarlo Pecetti, del parroco don Simone Sorbaioli e di numerosi parrocchiani. «Sono ambienti decorosi, rispettosi e pieni di calore umano – ha proseguito il cardinale –. Come ci preoccupiamo dell’oratorio e delle sale per il catechismo, così le persone in difficoltà devono trovare quel rispetto e quell’accoglienza che esse meritano e che rende anche la Caritas più accettabile perché chiedere un aiuto è un atto di umiltà».

Il sindaco Risini, nel portare il saluto dell’Amministrazione comunale, ha detto che «fa onore a questa città, che vuole essere accogliente e sente la necessità della Carità, una sede della Caritas messa accuratamente a nuovo. Questa sede è anche in un luogo appartato, dove per certi aspetti viene salvaguardata la riservatezza. La Caritas incarna valori condivisi anche dalla comunità civile».

Il parroco don Sorbaioli, che ha fortemente voluto questo luogo di Carità insieme a una decina di volontari ben motivati, ha evidenziato «l’intesa che c’è da anni tra la Chiesa locale e le Istituzioni civili pievesi, le cui strutture comunali, in primis i Servizi sociali, ci danno il loro supporto. Questo determina un’attenzione condivisa alle necessità delle persone più in difficoltà. Stiamo cercando sempre di più di creare una rete per unire le forze in ambito di interventi socio-caritativi».

Gli operatori volontari della Caritas, nel ringraziare quanti si sono adoperati per la realizzazione della nuova sede, hanno detto: «Cerchiamo di aiutare chi è in difficoltà fornendogli alimenti e vestiti, oltre a sostenere diverse famiglie nel pagamento delle utenze domestiche e nell’acquisto di medicinali. Ma la cosa più grande che facciamo è il sorriso nell’accogliere e nell’ascoltare le persone, che ricambiano il nostro aiuto portandoci dei piccoli doni».

Don Sorbaioli, nell’evidenziare l’impegno profuso dai volontari in quest’opera di Carità, che svolgono due volte alla settimana (mercoledì e sabato, dalle ore 9 alle 11), ha spiegato come hanno realizzato questa sede che si sviluppa su una superficie di circa 150 mq tra Centro di ascolto e il Servizio di distribuzione-emporio. «Innanzitutto – ha precisato – con una donazione di una famiglia pievese, che ha finanziato la maggior parte dei lavori strutturali e con l’impiego delle offerte che arrivano in Caritas, in particolare quelle raccolte durante i funerali che i familiari del defunto donano alla Parrocchia. Penso che sia significativo che quest’opera di Carità porti anche il nome e il ricordo dei fratelli defunti della nostra comunità».

Il direttore della Caritas diocesana, nel ringraziare i volontari, ha ricordato a tutti i presenti che «quando riceviamo i poveri teniamo sempre in mente quattro parole: accoglienza, ascolto, conoscenza dei problemi e discernimento di come possiamo aiutare, dando soprattutto speranza, la persona angosciata, distrutta… e qualche volta anche aggressiva perché disperata».

Significativa è stata la testimonianza del prof. Mauro Antini, primario oncologico emerito dell’Ospedale S. Eugenio di Roma, pievese di adozione. La sua è stata una «testimonianza di Carità laica, di un uomo non rigorosamente di chiesa», si è definito Antini, ma che «partecipa nel suo piccolo alla dimensione umana della vita. Che cosa è che alla fine unisce gli uomini? La Solidarietà in senso laico e la Carità in senso cristiano. Non importa capire che la Carità è la sorella della Fede e della Speranza. A me fa piacere pensare che dietro al concetto di Carità ci sia un tentativo di restituire a persone che si trovano nel bisogno il senso stesso della motivazione di vita, cioè recuperare quella caratteristica di pensare faticosamente positivamente nei riguardi del futuro, perché in questo ci si sente un po’ assistiti e contemporaneamente amati. Questo è raro che succeda all’interno di un ospedale, dove prevale il tecnicismo e poco il contatto umano che sta alla base di tutto: chiamiamolo Solidarietà, chiamiamolo Carità, perché dare dà più gioia che ricevere».

Perugia-Città della Pieve: Un Avvento di arte e carità

L’arte e la carità nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve sono al centro del tempo forte di Avvento, attraverso una serie di eventi significativi di rilevanza culturale e sociale: dal presepe nelle Logge di Braccio della cattedrale di San Lorenzo alla mostra artistica nella cripta della concattedrale dei Ss. Gervasio e Protasio.

Il presepe nelle Logge di Braccio.

A Perugia, sabato 7 dicembre, alle ore 18.30, sarà inaugurato dal cardinale Gualtiero Bassetti e dal sindaco Andrea Romizi il presepe artistico nelle Logge di Braccio, all’esterno della cattedrale, davanti alla splendida Fontana Maggiore di piazza IV Novembre. Il presepe sarà allestito da alcuni giovani delle opere segno-strutture di accoglienza della Caritas diocesana, che si sono ispirati ai luoghi che li ospitano e agli oggetti e manufatti della loro vita quotidiana. L’inaugurazione sarà preceduta (ore 17.30) dal concerto canoro-musicale natalizio di 400 alunni della Scuola Montessori in piazza o in cattedrale (se il meteo non lo permetterà).

La nuova sede Caritas.

A Città della Pieve, domenica 8 dicembre, alle ore 16.30, alla presenza del cardinale Gualtiero Bassetti e del sindaco Fausto Risini, in via Caduti del Lavoro (adiacente al Santuario della Madonna di Fatima), sarà inaugurata la nuova sede della Caritas parrocchiale con il Centro di ascolto, il servizio di distribuzione prodotti alimentari di prima necessità, vestiti e materiale scolastico e ludico per bambini. A seguito del crescente impegno della comunità parrocchiale nell’aiutare non poche famiglie in difficoltà, è stato necessario dotarsi, spiega il parroco don Simone Sorbaioli, di una sede Caritas più funzionale, realizzata grazie alla generosità di una famiglia pievese e alle offerte raccolte per questo progetto. La responsabile della nuova sede Caritas è la signora Roberta Rismondo, mentre la referente Caritas per la 7a Zona pastorale dell’Archidiocesi (Città della Pieve – Castiglione del Lago) è la signora Emanuela Stoico.

La mostra artistica natalizia.

A Città della Pieve, sempre domenica 8 dicembre, alle ore 19, nella cripta della concattedrale dei Ss. Gervasio e Protasio, si terrà l’inaugurazione della mostra dal titolo: “Il Natale nella rappresentazione artistica pievese”, fruibile fino al 6 gennaio prossimo. Saranno presenti il cardinale Gualtiero Bassetti, il sindaco Fausto Risini e i rappresentanti delle Istituzioni culturali locali. L’occasione di questa mostra, spiega l’arciprete della concattedrale don Simone Sorbaioli, nasce dal recente restauro di due predelle databili tra la fine del XV secolo e l’inizio de XVI secolo di autore anonimo, parti di un’opera più complessa di cui si sono perse notizie. La mostra approfondirà gli studi su queste due opere così da presentarle meglio al grande pubblico, insieme ad altre opere selezionate con temi affini e materiale liturgico legato alle celebrazioni natalizie, oltre a valorizzare gli splendidi ambienti della cripta della concattedrale

Gubbio – la Chiesa diocesana celebra l’Immacolata, compatrona della città

Continua l’omaggio dei fedeli alla Vergine Immacolata, compatrona di Gubbio, con le ultime giornate di novena, iniziata il 29 novembre scorso nella chiesa di San Francesco.
Venerdì scorso è stata celebrata la memoria dei beati Tommaso da Gubbio (+ 1334) del Primo ordine francescano, Bartolomeo da Gubbio (+ 1236) e Pietro da Gualdo (+ 1367) del Terz’ordine. In quell’occasione è stato anche celebrato l’anniversario dell’approvazione della regola francescana da parte del papa Onorio III ed è stata rinnovata la professione religiosa dei frati del convento eugubino.
Poi, nei giorni seguenti, sono state le parrocchie della zona cittadina ad animare le celebrazioni liturgiche della novena in preparazione della festa dell’Immacolata. Martedì 3 dicembre è stato celebrato anche il secondo anniversario dell’ordinazione episcopale di mons. Paolucci Bedini.
Domani, alle ore 18, ci sarà la celebrazione penitenziale comunitaria, con la possibilità di accostarsi al sacramento della confessione. In serata, alle ore 21, ci sarà poi l’omaggio dei giovani alla Vergine Maria. La novena si concluderà sabato 7 dicembre, con la liturgia officiata da don Andrea Svanosio e anticipata di un’ora, alle 17, per evitare sovrapposizioni con la cerimonia di accensione dell’Albero di Natale.
Domenica 8 dicembre, nella solennità dell’Immacolata, sono previste sante messe alle ore 7,30, 9, 10 e 11.30 del mattino (quest’ultima celebrata da don Edoardo Mariotti). Nel pomeriggio, alle ore 17.30 la preghiera del rosario e alle 18 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Luciano, con la partecipazione delle autorità eugubine con il gonfalone della città. I canti della liturgia vespertina saranno eseguiti dalla cappella musicale Cantores Beati Ubaldi.
Sul canale 111 del digitale terrestre, Trg trasmette in diretta sia la novena, sia la messa pomeridiana dell’8 dicembre.

Arrone – “Suoniamo i Campanili d’Europa per sostenere i Diritti Umani”

In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, il Gruppo Campanari di Arrone con il sostegno della Federazione Nazionale Suonatori di Campane, promuove per il decimo anno consecutivo l’iniziativa “Suoniamo i Campanili d’Europa per sostenere i Diritti Umani”.
Considerato il crescente successo avuto nelle passate edizioni quando campanili da tutta Italia, dalla Spagna e dall’Inghilterra hanno suonato in contemporanea, torniamo a lanciare nuovamente l’iniziativa auspicando che continui questo trend positivo con una partecipazione ancor più numerosa. Anche quest’anno, rivolgeremo un pensiero ed un augurio di pronta rinascita alle zone colpite dal sisma.

L’impegno prevede un’esecuzione (suonata a festa o qualsiasi cosa preferiate) da effettuarsi la sera del 10 dicembre 2019 alle ore 20.00 della durata di dieci minuti. Lo scopo è quello di divulgare e sostenere il valore dei Diritti Umani tramite le armonie dei Sacri Bronzi.
Informazioni sulle passate edizioni sul sito: www.campanariarrone.it

Perugia: Presentato il 4° Rapporto diocesano sulle povertà. Diminuiti nell’ultimo triennio (2016-2018) gli utenti Caritas, sia italiani che stranieri, ma aumentata la domanda dei loro molteplici bisogni

Sono diminuiti da 1.061, del 2016, a 1.008, del 2018, gli utenti del Centro di ascolto diocesano della Caritas di Perugia-Città della Pieve, sia italiani che stranieri, ma non la domanda dei loro bisogni, in costante crescita rispetto al passato. E’ il primo dato che emerge dal 4° Rapporto diocesano dal titolo “La forza della fragilità. L’impegno Caritas”, redatto dall’Osservatorio sulle povertà e l’inclusione sociale della Caritas perugino-pievese diretto dall’economista Pierluigi Grasselli, la cui attività di ricerca-studio è incoraggiata e sostenuta dal cardinale Gualtiero Bassetti che ha apprezzato molto anche quest’ultima edizione curata sui dati dell’anno 2018 raccolti dai Centri di ascolto diocesano e parrocchiali.

La presentazione del 4° Rapporto sulle povertà si è tenuta nel pomeriggio del 29 novembre, presso la sede della Caritas diocesana del “Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza” di Perugia, che ha visto come relatori il direttore di quest’organismo pastorale, il diacono Giancarlo Pecetti, e il direttore dell’Osservatorio diocesano sulle povertà, il prof. Pierluigi Grasselli. Significativa la presenza, oltre di alcuni rappresentanti e volontari Caritas giunti da altre diocesi dell’Umbria, di un nutrito gruppo di giovani operatori dei Servizi sociali del Comune di Perugia. Questi hanno apprezzato il rapporto nel ritenerlo interessante e funzionale al loro servizio, perché di aiuto alla lettura del fenomeno non tanto per i dati che contiene, ma per la raccolta di diverse e differenti richieste di aiuto e, nel contempo, per le proposte che la Caritas formula, grazie alla sua esperienza, per contrastare vecchie e nuove forme di povertà.

Infatti, dall’articolata presentazione del prof. Grasselli, sono emerse soprattutto le problematiche e le tendenze attuali e future della povertà, delle molteplici forme di povertà che quotidianamente il Centro di ascolto diocesano e quelli parrocchiali raccolgono e soccorrono. L’economista, soffermando sulla varia natura delle richieste di aiuto, ha evidenziato che «spaziano da quelle economiche in senso stretto, a quelle del lavoro, della casa e di tanti bisogni legati alla famiglia, alla scuola e alla salute. Anche la sanità mostra un ruolo crescente nel sostegno a queste famiglie. Davanti a questa domanda molto complessa, la Caritas ha sviluppato un’azione adeguata, nel senso che ha accresciuto il numero dei suoi interventi e ne ha ampliato l’articolazione». Inoltre per l’aumento del tipo di domanda di aiuto, secondo il prof. Grasselli e il direttore della Caritas Pecetti, è sempre più importante l’intervento e la sinergia con le Istituzioni preposte in materia, chiamate a rispondere in maniera più specifica alle tante esigenze e forme di povertà.

Perugia: “Avvento di fraternità 2019” dedicato sempre a chi soffre ed è in difficoltà.
Quest’anno la Caritas diocesana si mobilita per aiutare le popolazioni terremotate dell’Albania

A margine della presentazione del 4° Rapporto sulle povertà, il direttore Caritas diocesana di Perugia, il diacono Giancarlo Pecetti, ha annunciato la prossima iniziativa di carità, che si svolgerà nell’incipiente periodo di Avvento, che inizia domenica primo dicembre. Si tratta dell’iniziativa dell’“Avvento di fraternità 2019”, ovvero una raccolta di offerte che si compie tradizionalmente la Terza domenica di Avvento (il prossimo 15 dicembre) in tutte le comunità parrocchiali e di volta in volta ha una destinazione diversa. «Quest’anno – ha affermato Pecetti – vogliamo far sentire la nostra vicinanza e condivisione ai fratelli albanesi colpiti dalla grave calamità naturale del recente terremoto che ha provocato morti, feriti e distruzioni. Non potendo essere presenti con nostri volontari in Albania, lo facciamo con il dedicare a questi fratelli nella sofferenza il nostro “Avvento di fraternità”, segno dell’amore di Cristo, attraverso l’amore di noi uomini verso persone molto provate da lutti e dalla perdita della casa». Il diacono Pecetti ha colto l’occasione per richiamare il significato cristiano della parola «fraternità», in questo caso «verso i nostri fratelli albanesi, cercando di poter alleviare le loro sofferenze – ha sottolineato – facendo sentire concretamente la nostra vicinanza anche con una raccolta di offerte da destinare ai progetti avviati dalla Caritas italiana a favore delle popolazioni colpite dal terremoto».

Perugia – il cardinale Gualtiero Bassetti in visita alla comunità cattolica romena di rito greco bizantino. «La Chiesa vi è madre… Siete una delle sue tante sfaccettature che sono delle ricchezze»

L’Avvento, la Festa nazionale della Romania e il primo anniversario della costituzione della comunità cattolica di rito greco o bizantino dell’Umbria, sono stati i motivi per i quali il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti ha fatto visita, nella mattinata del primo dicembre, a questa comunità di fedeli (in tutta la regione conta più di 500 famiglie), che si ritrova settimanalmente nella chiesa della Valle, situata tra i centri abitati di Ferro di Cavallo e Olmo del capoluogo umbro, messa a sua disposizione dall’Archidiocesi perugino-pievese nell’autunno 2018.

Il cardinale Bassetti è stato accolto dal parroco padre Lucian Gheoge Cordis e dal decano di Toscana e Umbria padre Valer Sician, parroco della comunità greca romena di Firenze, e a rappresentare il Clero dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve è stato don Marco Briziarelli, parroco solidale della vicina Unità pastorale di San Sisto-Lacugnano-Sant’Andrea delle Fratte. Il porporato ha salutato i numerosi presenti soffermandosi sui «tantissimi riti nella nostra Chiesa, che sono un segno della sua ricchezza nel rispetto delle sue tradizioni e delle sue diversità – ha evidenziato Bassetti –. Il “denominatore” è unico: noi siamo della Chiesa cattolica e sentiamo tutti la gioia di appartenere a questa Chiesa nell’obbedienza e nella comunione con il Santo Padre Francesco. La diversità dei riti liturgici con cui noi tutti esprimiamo la nostra lode a Dio viene la Lui ricambiata con il suo dono della salvezza. Dice il Papa: “La Chiesa non è un cristallo con una sola facciata; la Chiesa è un poliedro che comunica e trasmette la Luce e il messaggio di salvezza attraverso tante sfaccettature che sono delle ricchezze».

«L’Avvento – ha proseguito il cardinale – ci esorta a riflettere sul mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio e questo diventa motivo di speranza anche se abbiamo tanti motivi di preoccupazione che ci accomunano. Basti pensare a chi non ha lavoro, ha chi ha problemi di salute, a chi è lontano dal Paese d’origine, come voi, e anche questa è una sofferenza provata dagli stessi italiani migranti nel mondo, perché l’immigrazione è un fenomeno umano che riguarda tutti i popoli. Vorrei aiutarvi come Chiesa a farvi sentire pienamente inseriti nella nostra comunità e soprattutto nella Chiesa cattolica che è la vostra madre. Vivete con intensità l’Avvento andando incontro al Signore con fede, speranza, gioia e con tanto amore».

Il cardinale si è soffermato anche sul secondo e sul terzo motivo della sua visita: la Festa nazionale della Romania e il primo anniversario della costituzione della comunità cattolica romena con sede nella chiesa della Valle di Perugia. «Anche la Nazione, come la Chiesa – ha evidenziato –, ci è madre e io mi auguro che per nessun popolo della terra una nazione sia matrigna». Poi, nel ricordare il primo anniversario di questa comunità di fedeli, ha annunciato un suo dono. «A completamento dell’arredo liturgico di questa chiesa – ha detto Bassetti – io vi donerò l’iconostasi, perché voglio che la liturgia la compiate nel rispetto di tutte quelle che sono le norme liturgiche del vostro rito. Questo dono è anche un segno della vicinanza e dell’affetto della Chiesa perugino-pievese che vi è madre come la vostra Chiesa di Romania».

Assisi – inaugurazione scuola socio-politica “Giuseppe Toniolo”. Oltre 3400 giovani hanno presentato la loro candidatura per partecipare ad “Economy of Francesco”.

Oltre 3400 giovani da 120 Paesi del mondo hanno presentato la loro candidatura per partecipare ad “Economy of Francesco”, l’evento che dal 26 al 28 marzo 2020 porterà ad Assisi giovani economisti, imprenditori e change-makers alla presenza del Santo Padre.
I dati sono stati forniti da Maria e Florencia, due ragazze del team di giovani che affianca il Comitato organizzatore di “Economy of Francesco”. Queste ed altre informazioni sono state evidenziate nel corso della cerimonia di inaugurazione della Scuola socio-politica “Giuseppe Toniolo” che si è tenuta sabato 30 novembre all’Istituto Serafico di Assisi, quest’anno dedicata proprio all’evento del marzo prossimo.
L’incontro è iniziato con i saluti del direttore della Scuola socio-politica, Francesca Di Maolo, del presidente della Conferenza Episcopale Umbra, monsignor Renato Boccardo e del sindaco di Assisi, Stefania Proietti. Sono seguite l’introduzione del vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino e la relazione dell’economista Luigino Bruni, rispettivamente presidente e direttore scientifico del Comitato organizzatore di “Economy of Francesco”.

“L’individualismo – ha detto il vescovo Sorrentino nella sua introduzione – è un’ideologia che fa concentrare su sé stessi, ma c’è anche una visione diversa in cui l’‘io’ non si concepisce se non in relazione con il ‘tu’ e il ‘voi’. Questo ha ispirato grandi scuole anche dell’economia. Non si può fare un’economia sulla misura egocentrica, ma su una misura solidale con l’umanità. Questa scuola – ha sottolineato – è un piccolo segno di questa economia dal volto umano”.

Nel suo intervento l’economista Bruni, dopo avere spiegato il rapporto tra cristianesimo e capitalismo, ha affermato che “il capitalismo ha depredato l’ambiente. Non abbiamo applicato alla terra il principio del mutuo vantaggio. In questo momento – ha precisato – si corre il rischio che l’urgenza ambientale offuschi tutte le altre. Insieme a quelle della terra sono tante le sostenibilità. Il grido della terra e quello dei poveri è lo stesso grido”.

Durante i saluti conclusivi il direttore Di Maolo ha sottolineato che per l’evento di marzo ci sono tante attese. “Abbiamo bisogno – ha detto – di un’economia che cambi di efficienza, efficacia e qualità”.

Per iscriversi alla Scuola socio-politica, uno degli eventi accreditati “Towards” in preparazione a “The Economy of Francesco”, scaricare il modulo di partecipazione disponibile sul sito della diocesi www.diocesiassisi.it inviandolo compilato alla mail della segreteria: scuolasp@assisi.chiesacattolica.it.