Arrone – “Suoniamo i Campanili d’Europa per sostenere i Diritti Umani”

In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, il Gruppo Campanari di Arrone con il sostegno della Federazione Nazionale Suonatori di Campane, promuove per il decimo anno consecutivo l’iniziativa “Suoniamo i Campanili d’Europa per sostenere i Diritti Umani”.
Considerato il crescente successo avuto nelle passate edizioni quando campanili da tutta Italia, dalla Spagna e dall’Inghilterra hanno suonato in contemporanea, torniamo a lanciare nuovamente l’iniziativa auspicando che continui questo trend positivo con una partecipazione ancor più numerosa. Anche quest’anno, rivolgeremo un pensiero ed un augurio di pronta rinascita alle zone colpite dal sisma.

L’impegno prevede un’esecuzione (suonata a festa o qualsiasi cosa preferiate) da effettuarsi la sera del 10 dicembre 2019 alle ore 20.00 della durata di dieci minuti. Lo scopo è quello di divulgare e sostenere il valore dei Diritti Umani tramite le armonie dei Sacri Bronzi.
Informazioni sulle passate edizioni sul sito: www.campanariarrone.it

Perugia: Presentato il 4° Rapporto diocesano sulle povertà. Diminuiti nell’ultimo triennio (2016-2018) gli utenti Caritas, sia italiani che stranieri, ma aumentata la domanda dei loro molteplici bisogni

Sono diminuiti da 1.061, del 2016, a 1.008, del 2018, gli utenti del Centro di ascolto diocesano della Caritas di Perugia-Città della Pieve, sia italiani che stranieri, ma non la domanda dei loro bisogni, in costante crescita rispetto al passato. E’ il primo dato che emerge dal 4° Rapporto diocesano dal titolo “La forza della fragilità. L’impegno Caritas”, redatto dall’Osservatorio sulle povertà e l’inclusione sociale della Caritas perugino-pievese diretto dall’economista Pierluigi Grasselli, la cui attività di ricerca-studio è incoraggiata e sostenuta dal cardinale Gualtiero Bassetti che ha apprezzato molto anche quest’ultima edizione curata sui dati dell’anno 2018 raccolti dai Centri di ascolto diocesano e parrocchiali.

La presentazione del 4° Rapporto sulle povertà si è tenuta nel pomeriggio del 29 novembre, presso la sede della Caritas diocesana del “Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza” di Perugia, che ha visto come relatori il direttore di quest’organismo pastorale, il diacono Giancarlo Pecetti, e il direttore dell’Osservatorio diocesano sulle povertà, il prof. Pierluigi Grasselli. Significativa la presenza, oltre di alcuni rappresentanti e volontari Caritas giunti da altre diocesi dell’Umbria, di un nutrito gruppo di giovani operatori dei Servizi sociali del Comune di Perugia. Questi hanno apprezzato il rapporto nel ritenerlo interessante e funzionale al loro servizio, perché di aiuto alla lettura del fenomeno non tanto per i dati che contiene, ma per la raccolta di diverse e differenti richieste di aiuto e, nel contempo, per le proposte che la Caritas formula, grazie alla sua esperienza, per contrastare vecchie e nuove forme di povertà.

Infatti, dall’articolata presentazione del prof. Grasselli, sono emerse soprattutto le problematiche e le tendenze attuali e future della povertà, delle molteplici forme di povertà che quotidianamente il Centro di ascolto diocesano e quelli parrocchiali raccolgono e soccorrono. L’economista, soffermando sulla varia natura delle richieste di aiuto, ha evidenziato che «spaziano da quelle economiche in senso stretto, a quelle del lavoro, della casa e di tanti bisogni legati alla famiglia, alla scuola e alla salute. Anche la sanità mostra un ruolo crescente nel sostegno a queste famiglie. Davanti a questa domanda molto complessa, la Caritas ha sviluppato un’azione adeguata, nel senso che ha accresciuto il numero dei suoi interventi e ne ha ampliato l’articolazione». Inoltre per l’aumento del tipo di domanda di aiuto, secondo il prof. Grasselli e il direttore della Caritas Pecetti, è sempre più importante l’intervento e la sinergia con le Istituzioni preposte in materia, chiamate a rispondere in maniera più specifica alle tante esigenze e forme di povertà.

Perugia: “Avvento di fraternità 2019” dedicato sempre a chi soffre ed è in difficoltà.
Quest’anno la Caritas diocesana si mobilita per aiutare le popolazioni terremotate dell’Albania

A margine della presentazione del 4° Rapporto sulle povertà, il direttore Caritas diocesana di Perugia, il diacono Giancarlo Pecetti, ha annunciato la prossima iniziativa di carità, che si svolgerà nell’incipiente periodo di Avvento, che inizia domenica primo dicembre. Si tratta dell’iniziativa dell’“Avvento di fraternità 2019”, ovvero una raccolta di offerte che si compie tradizionalmente la Terza domenica di Avvento (il prossimo 15 dicembre) in tutte le comunità parrocchiali e di volta in volta ha una destinazione diversa. «Quest’anno – ha affermato Pecetti – vogliamo far sentire la nostra vicinanza e condivisione ai fratelli albanesi colpiti dalla grave calamità naturale del recente terremoto che ha provocato morti, feriti e distruzioni. Non potendo essere presenti con nostri volontari in Albania, lo facciamo con il dedicare a questi fratelli nella sofferenza il nostro “Avvento di fraternità”, segno dell’amore di Cristo, attraverso l’amore di noi uomini verso persone molto provate da lutti e dalla perdita della casa». Il diacono Pecetti ha colto l’occasione per richiamare il significato cristiano della parola «fraternità», in questo caso «verso i nostri fratelli albanesi, cercando di poter alleviare le loro sofferenze – ha sottolineato – facendo sentire concretamente la nostra vicinanza anche con una raccolta di offerte da destinare ai progetti avviati dalla Caritas italiana a favore delle popolazioni colpite dal terremoto».

Perugia – il cardinale Gualtiero Bassetti in visita alla comunità cattolica romena di rito greco bizantino. «La Chiesa vi è madre… Siete una delle sue tante sfaccettature che sono delle ricchezze»

L’Avvento, la Festa nazionale della Romania e il primo anniversario della costituzione della comunità cattolica di rito greco o bizantino dell’Umbria, sono stati i motivi per i quali il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti ha fatto visita, nella mattinata del primo dicembre, a questa comunità di fedeli (in tutta la regione conta più di 500 famiglie), che si ritrova settimanalmente nella chiesa della Valle, situata tra i centri abitati di Ferro di Cavallo e Olmo del capoluogo umbro, messa a sua disposizione dall’Archidiocesi perugino-pievese nell’autunno 2018.

Il cardinale Bassetti è stato accolto dal parroco padre Lucian Gheoge Cordis e dal decano di Toscana e Umbria padre Valer Sician, parroco della comunità greca romena di Firenze, e a rappresentare il Clero dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve è stato don Marco Briziarelli, parroco solidale della vicina Unità pastorale di San Sisto-Lacugnano-Sant’Andrea delle Fratte. Il porporato ha salutato i numerosi presenti soffermandosi sui «tantissimi riti nella nostra Chiesa, che sono un segno della sua ricchezza nel rispetto delle sue tradizioni e delle sue diversità – ha evidenziato Bassetti –. Il “denominatore” è unico: noi siamo della Chiesa cattolica e sentiamo tutti la gioia di appartenere a questa Chiesa nell’obbedienza e nella comunione con il Santo Padre Francesco. La diversità dei riti liturgici con cui noi tutti esprimiamo la nostra lode a Dio viene la Lui ricambiata con il suo dono della salvezza. Dice il Papa: “La Chiesa non è un cristallo con una sola facciata; la Chiesa è un poliedro che comunica e trasmette la Luce e il messaggio di salvezza attraverso tante sfaccettature che sono delle ricchezze».

«L’Avvento – ha proseguito il cardinale – ci esorta a riflettere sul mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio e questo diventa motivo di speranza anche se abbiamo tanti motivi di preoccupazione che ci accomunano. Basti pensare a chi non ha lavoro, ha chi ha problemi di salute, a chi è lontano dal Paese d’origine, come voi, e anche questa è una sofferenza provata dagli stessi italiani migranti nel mondo, perché l’immigrazione è un fenomeno umano che riguarda tutti i popoli. Vorrei aiutarvi come Chiesa a farvi sentire pienamente inseriti nella nostra comunità e soprattutto nella Chiesa cattolica che è la vostra madre. Vivete con intensità l’Avvento andando incontro al Signore con fede, speranza, gioia e con tanto amore».

Il cardinale si è soffermato anche sul secondo e sul terzo motivo della sua visita: la Festa nazionale della Romania e il primo anniversario della costituzione della comunità cattolica romena con sede nella chiesa della Valle di Perugia. «Anche la Nazione, come la Chiesa – ha evidenziato –, ci è madre e io mi auguro che per nessun popolo della terra una nazione sia matrigna». Poi, nel ricordare il primo anniversario di questa comunità di fedeli, ha annunciato un suo dono. «A completamento dell’arredo liturgico di questa chiesa – ha detto Bassetti – io vi donerò l’iconostasi, perché voglio che la liturgia la compiate nel rispetto di tutte quelle che sono le norme liturgiche del vostro rito. Questo dono è anche un segno della vicinanza e dell’affetto della Chiesa perugino-pievese che vi è madre come la vostra Chiesa di Romania».

Assisi – inaugurazione scuola socio-politica “Giuseppe Toniolo”. Oltre 3400 giovani hanno presentato la loro candidatura per partecipare ad “Economy of Francesco”.

Oltre 3400 giovani da 120 Paesi del mondo hanno presentato la loro candidatura per partecipare ad “Economy of Francesco”, l’evento che dal 26 al 28 marzo 2020 porterà ad Assisi giovani economisti, imprenditori e change-makers alla presenza del Santo Padre.
I dati sono stati forniti da Maria e Florencia, due ragazze del team di giovani che affianca il Comitato organizzatore di “Economy of Francesco”. Queste ed altre informazioni sono state evidenziate nel corso della cerimonia di inaugurazione della Scuola socio-politica “Giuseppe Toniolo” che si è tenuta sabato 30 novembre all’Istituto Serafico di Assisi, quest’anno dedicata proprio all’evento del marzo prossimo.
L’incontro è iniziato con i saluti del direttore della Scuola socio-politica, Francesca Di Maolo, del presidente della Conferenza Episcopale Umbra, monsignor Renato Boccardo e del sindaco di Assisi, Stefania Proietti. Sono seguite l’introduzione del vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino e la relazione dell’economista Luigino Bruni, rispettivamente presidente e direttore scientifico del Comitato organizzatore di “Economy of Francesco”.

“L’individualismo – ha detto il vescovo Sorrentino nella sua introduzione – è un’ideologia che fa concentrare su sé stessi, ma c’è anche una visione diversa in cui l’‘io’ non si concepisce se non in relazione con il ‘tu’ e il ‘voi’. Questo ha ispirato grandi scuole anche dell’economia. Non si può fare un’economia sulla misura egocentrica, ma su una misura solidale con l’umanità. Questa scuola – ha sottolineato – è un piccolo segno di questa economia dal volto umano”.

Nel suo intervento l’economista Bruni, dopo avere spiegato il rapporto tra cristianesimo e capitalismo, ha affermato che “il capitalismo ha depredato l’ambiente. Non abbiamo applicato alla terra il principio del mutuo vantaggio. In questo momento – ha precisato – si corre il rischio che l’urgenza ambientale offuschi tutte le altre. Insieme a quelle della terra sono tante le sostenibilità. Il grido della terra e quello dei poveri è lo stesso grido”.

Durante i saluti conclusivi il direttore Di Maolo ha sottolineato che per l’evento di marzo ci sono tante attese. “Abbiamo bisogno – ha detto – di un’economia che cambi di efficienza, efficacia e qualità”.

Per iscriversi alla Scuola socio-politica, uno degli eventi accreditati “Towards” in preparazione a “The Economy of Francesco”, scaricare il modulo di partecipazione disponibile sul sito della diocesi www.diocesiassisi.it inviandolo compilato alla mail della segreteria: scuolasp@assisi.chiesacattolica.it.

Assisi – all’accensione e benedizione dell’albero di Natale e del Presepe nella piazza inferiore della Basilica di San Francesco

Si terrà domenica 8 dicembre la tradizionale accensione e benedizione dell’albero di Natale e del Presepe nella piazza inferiore della Basilica di San Francesco d’Assisi. L’evento è dedicato alla cura e alla salvaguardia del creato. Il Presepe e l’albero arrivano da Borca di Cadore, zona colpita nell’ottobre 2018 dalla tempesta Vaia che distrusse migliaia di ettari di foresta.

Il Presepe, donato dall’Associazione “Io Amo Castellavazzo”, è composto da pastori in legno di abete rosso a grandezza naturale. L’albero di 14 metri offerto dalla “Regola” di Borca di Cadore, verrà addobbato con circa 45 mila luci a led. Verranno inoltre donati da artisti, associazioni e artigiani veneti oggetti natalizi in legno che la comunità francescana metterà all’asta per i poveri dell’Umbria. La giornata si concluderà nella Basilica Superiore di San Francesco con un concerto gratuito di Giovanni Allevi.

IL PROGRAMMA

Alle 15.00 nel Sacro Convento di Assisi si terrà un incontro, moderato dal Presidente di Symbola, Ermete Realacci, dal titolo “La casa comune in rovina. Cosa fare?” al quale parteciperanno il Relatore Generale Sinodo Amazzonia, Cardinale Cláudio Hummes, l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, e il fondatore dell’associazione Slow Food, Carlo Petrini.

Alle 17.00 si terrà la Santa Messa nella Basilica Inferiore presieduta dal Cardinale Cláudio Hummes. 

Alle 18.15, al termine della celebrazione, si terrà la cerimonia di accensione e benedizione dell’albero di Natale e del Presepe aperta dal Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, durante la quale verranno consegnati i doni alle famiglie più bisognose.

Parteciperanno all’evento la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il Sindaco di Betlemme, Anton Salman, la Sindaca di Assisi, Stefania Proietti, e per la Regione Veneto, Fabrizio Stella, “Soggetto Attuatore per il rilievo opere agricolo-forestali” per l’emergenza post Vaia.

Per l’occasione ci sarà anche un coro di voci bianche che si esibirà con i tradizionali canti natalizi. Il coro delle classi I della Scuola Media Frate Francesco, le classi V della Scuola Elementare S. Antonio e le classi V della Scuola Elementare di Rivotorto sono diretti dalla Professoressa Gloria Negroni e accompagnati alla tastiera dal M° Michele Fumanti.

Museo della Porziuncola: “Andrò a vederla un dì” – Concerto dedicato alla Vergine Maria

Domenica 8 dicembre alle ore 17.30 nella sala san Pio X del Museo della Porziuncola, che fino al 12 gennaio ospita la Mostra Fotografica “Bella Tu Sei Qual Sole”, si svolgerà un concerto dedicato alla Vergine Maria “Andrò a vederla un dì”, realizzato da un cast artistico tutto al femminile.

Questo evento musicale, nella cornice perfetta della Mostra e proprio nel giorno dell’Immacolata Concezione, vuole essere un momento di condivisione e di festa, passando da canti della tradizione popolare a brani di musica colta e poco conosciuta, senza tralasciare i grandi classici della storia mariana.

Ascolteremo quindi le voci e i ritmi di Maria Chiara Fiorucci all’arpa, Micaela Baldwin al flauto e il soprano Elisa Bovi che ci delizieranno con, “Andò a vederla un dì”, “Lodate Maria”, “Salve Maria” di S. Mercadante, “Stabat Mater” di Z. Kodàly per concludere con le più conosciute “Ave Maria” come quella di Schubert.

Un concerto tutto da assaporare che ci farà calare nell’atmosfera e nel calore del periodo Natalizio, regalandoci anche momenti di riflessione e meditazione sulla figura di Maria, “giglio di puri candori”, per citare uno dei testi.

Terni – Ordinazione diaconale di Daniele Martelli, Giuseppe Zen, Graziano Gubbiotti – Mons. Piemontese: “Vi state “laureando” come servitori che con l’esempio, svolgono la missione del “servizio evangelico” e verso i poveri”.

Diocesi di Terni-Narni-Amelia in festa il 30 novembre nella Cattedrale di Terni, dove per imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo Giuseppe Piemontese, sono stati ordinati diaconi i seminaristi Daniele Martelli e Giuseppe Zen, giovani della comunità in cammino verso la consacrazione sacerdotale, e Graziano Gubbiotti della parrocchia di Santa Maria del Carmelo di Terni, nuovo diacono permanente.
Una liturgia molto partecipata e intensamente vissuta. Molti i fedeli presenti provenienti dalle parrocchie dove attualmente i neo diaconi prestano il loro servizio pastorale, Santa Maria Assunta nella Cattedrale di Terni, San Giovanni Bosco in Campomaggiore, Santa Maria del Carmelo, e quelle dove in passato hanno svolto il ministero. Con mons. Piemontese hanno concelebrato numerosi sacerdoti della Diocesi, i sacerdoti formatori del Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Assisi, il rettore mons. Carlo Franzoni. Presenti i seminaristi compagni di Daniele e Giuseppe negli anni della formazione, che hanno fatto servizio liturgico, coordinati dal cerimoniere diocesano Marco Farroni. La Messa è stata animata dalla corale composta da elementi di diverse parrocchie e della pastorale giovanile, diretta da don Sergio Rossini.
“Vi state “laureando” come servitori – ha detto il vescovo nell’omelia – che con l’esempio e la professionalità, svolgono la missione del “servizio evangelico”. Come i servitori=diaconoi di Cana, che servono alla festa delle nozze del re che è Gesù, alla mensa del Signore dove siedono discepoli di ogni lingua, popolo e nazione. Indosserete per sempre la dalmatica e la stola del servizio, il grembiule di Gesù nell’ultima cena, per lavare i piedi ai poveri, servirli perché in essi è presente Cristo. Ricordate la bella immagine, lasciataci da don Tonino Bello: “Stola e grembiule sono il dritto ed il rovescio dello stesso paramento sacro: la stola che ci fa ministri del Vangelo ed il grembiule che ci fa lavapiedi del mondo”.
Un servizio che ha come atteggiamento profondo l’umiltà di chi non si sente superiore agli altri, ma ultimo, dipendente da Dio e dai superiori, soggetto ai fratelli, specie ai poveri. Un servizio che nasce dalla forza dell’amore: un amore vero, adulto, forte, entusiasta, sensibile, verso Dio e verso gli uomini, nostri fratelli”.
Al termine della celebrazione i tre diaconi hanno espresso i loro ringraziamenti a Dio per il dono della vocazione, alle rispettive famiglie per averli sostenuti sempre nel loro cammino, i vescovi che li hanno seguiti in questi anni, i vari formatori, i sacerdoti con cui hanno collaborato.
La serata si è conclusa con un momento di fraternità e di festa.

Commissione regionale per il Sovvenire – La seconda edizione del bilancio delle Chiese umbre sulla destinazione dei fondi dell’8Xmille sarà presentato a Perugia sabato 23 novembre

La seconda edizione del bilancio annuale delle Diocesi Umbre sui fondi dell’8xmille della Chiesa Cattolica e del Sostentamento del clero sarà presentato sabato 23 novembre alle ore 11.30 presso la parrocchia di Santa Maria della Speranza a Olmo di Perugia, alla vigilia della Giornata nazionale dedicata al sostentamento dei sacerdoti.
Il Servizio regionale per il Sovvenire presenterà alla stampa i bilanci 8xmille delle diocesi dell’Umbria (riferiti all’anno 2018), raccolti nella pubblicazione dal titolo: “8Xmille-soldi spesi bene”. Interverranno: mons. Luciano Paolucci Bedini Vescovo di Gubbio e delegato della Conferenza Episcopale Umbra per il Sovvenire; il diacono Giovanni Lolli coordinatore del Sovvenire per l’Umbria e delegato per la Diocesi Perugia – Città della Pieve; Matteo Calabresi direttore del Servizio della CEI per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica.
Nel pomeriggio dalle ore 15 alle 16 si terrà l’incontro “Chiedilo a loro live” con la presenza di testimoni delle opere realizzate con i fondi dell’8Xmille e la visione di otto filmati sulle opere diocesane, con allestimento di una sala multimediale ed una sala con un addetto dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero.
Seguirà alle ore 16 la tavola rotonda: “C’è un paese: 8xmille per lo sviluppo. Le opere della Chiesa locale realizzate con il contributo 8xmille” alla quale interverranno: il dicono Giovanni Lolli coordinatore del Sovvenire per l’Umbria; mons. Marco Salvi Vescovo ausiliare della Diocesi di Perugia – Città della Pieve; Umberto Folena giornalista e collaboratore di “Avvenire”; Matteo Calabresi direttore del Servizio della CEI per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica

Un ampio servizio sull’argomento è stato pubblicato dal settimanale regionale “La Voce” di questa settimana, mentre il documento sarà disponibile in tutti gli uffici diocesani del Sovvenire e del sostentamento clero e on line sui siti: www.sovvenire-umbria.it e www.chiesainumbria.it

Il bilancio annuale mostra al centesimo come, in Umbria, siano stati spesi i fondi dell’8xmille (circa 22 milioni di euro nel 2018) sotto forma di beni materiali e valori sociali, come servizi di sostegno allo studio, campi estivi, oratori, sport, formazione, settore alimentare delle Caritas, Progetto Policoro per il sostegno dei giovani nel mondo del lavoro.

«Progetti e iniziative che coinvolgono tante persone – spiega mons. Paolucci Bedini vescovo di Gubbio e delegato Ceu per il Sovvenire – e si avvalgono della loro opera volontaria. In tal modo moltiplicano a dismisura il valore degli investimenti. Ciò che sarebbe impensabile senza questa contribuzione diventa motore di rinnovamento, di apertura, infonde coraggio e speranza e tiene viva la coscienza comune della socialità. Sempre ciò che è per la Chiesa, si trasforma in qualcosa che fa bene a tutti: accoglie, accompagna, si prende cura, integra».

Dal bilancio si evince che nel 2018 sono stati assegnati alle otto diocesi dell’Umbria un totale di 3.837.829,15 euro per la carità; 8.878.133,19 euro per il sostegno dei sacerdoti, 5.038.602,39 euro per l’edilizia di culto, 3.982.221,13 euro per il culto e la pastorale, per un totale di 21.736.785,86 euro.

«Il documento – spiega il coordinatore di Sovvenire Umbria diacono Giovanni Lolli – mostra come nelle nostre diocesi sono stati utilizzati concretamente i fondi dell’8xmille, ma non riesce a quantificare in modo altrettanto preciso quale è stato l’utile prodotto da queste spese nella nostra regione. L’opera della Chiesa ha creato, nel suo moto di carità, opportunità di sviluppo e crescita per la società civile. Documentare questo di più, quantificarlo in cifre non è facile, perché quanto appare facile da capire con l’intuizione e il buon senso non è altrettanto facile da misurare con i numeri».

Nel documento, il bilancio di ogni diocesi è accompagnata da un breve scheda illustrativa di un’opera segno realizzata nell’anno sia con una foto e un breve testo che con un link ad un breve video con i protagonisti di quell’opera. Inoltre una sezione del documento (bilanci 8xmille) ogni anno è dedicata a capire come, in un certo settore, questi talenti sono moltiplicati. Una sezione del resoconto è riservato al settore alimentare delle Caritas, dove è evidenziato come quanto dato dall’8xmille e dalle altre fonti di finanziamento viene reso moltiplicato, il fattore moltiplicativo qui è compreso tra due e tre. A fronte di circa 0,8 mln di euro erogati ne vengono resi almeno 1,7 milioni di euro ogni anno. «Potremo proseguire nel documentare nei prossimi anni – aggiunge Lolli – il valore dell’assistenza agli anziani, il valore del servizio antiusura, quello del Progetto Policoro oppure il valore dei beni culturali e dell’edilizia di culto».

 

documento bilancio 8Xmille umbria 2018  

I video delle opere segno della Caritas realizzate con l’8Xmille

Foligno – Le agenzie educative insieme per realizzare le buone prassi per il clima

Mercoledì 27 novembre tutte le classi prime della Scuola media Gentile da Foligno dell’Istituto comprensivo Foligno 4, nell’ambito del Progetto Cittadini del Mondo promosso dalla Diocesi di Foligno, hanno vissuto una mattinata all’insegna della custodia del creato e dei nuovi stili di vita grazie anche all’intervento dell’Ingegnere ambientale Stefania Proietti attualmente Sindaco della città serafica di Assisi. La passione per l’ambiente, ha detto il Sindaco Proietti, deriva dalle sue radici familiari cioè di quella civiltà contadina che gli ha insegnato ciò che oggi chiamiamo “economia circolare” e che secondo lei sarà veramente la salvezza del mondo. Studia Ingegneria meccanica e dedica la tesi di laurea ai temi della sostenibilità, dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili. Dal 2006 partecipa in qualità di relatore alle Conferenze delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Nel 2010 viene chiamata come esperto del V Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici redatto per le Nazioni Unite dall’IPCC Intergovernmental Panel on Climate Change. Nel 2015 ha relazionato alla conferenza sul clima delle Nazioni Unite COP21 in materia di soluzioni sostenibili innovative per aumentare l’accesso all’energia in aree remote, come azione strategica per contribuire alla riduzione della povertà energetica e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. “Sono di Assisi – sottolinea il Sindaco agli studenti che hanno riempito le gradinate dell’auditorium della scuola – e sento forte questa responsabilità di essere della città di San Francesco che è patrono dei cultori dell’ecologia (29 novembre). Ho iniziato a studiare cosa diceva la Chiesa, perché la crisi ambientale è anche una crisi sociale, come ci ricorda Papa Francesco nella sua Enciclica Laudato sì, e il cambiamento climatico affligge e dà problemi, fino a togliere la vita, soprattutto ai poveri. E al tema ambientale sono collegate le guerre: le ricerche sulle strategie energetiche dimostrano che i conflitti sono posizionati esattamente dove sta il petrolio, dove si va a depredare risorse“. Il Sindaco Stefania Proietti è stata accolta dalla Dirigente scolastica prof.ssa Giuseppa Zuccarini, dalla prof.ssa Mariella Regno docente di religione cattolica, da Mons. Luigi Filippucci responsabile Progetto Cittadini del Mondo. Al termine della mattinata i ragazzi insieme al Sindaco Proietti, ai docenti e agli altri invitati hanno messo a dimora nel giardino della scuola ben otto piante di ulivo, una per classe, acquistate con il contributo delle famiglie dei ragazzi stessi.

Città di Castello – Caritas diocesana. Incontro di formazione sull’elaborazione del lutto

“L’elaborazione del lutto e la vicinanza a chi ha perso una persona cara” è stato il tema dell’incontro formativo organizzato dalla Caritas diocesana, evento che fa parte di un percorso di formazione intitolato “l’ascolto dell’altro”. Come ricorda l’articolo a firma del diacono Giuseppe Floridi, pubblicato nell’ultimo numero del settimanale La Voce, l’incontro era rivolto a tutti coloro che vogliono vivere bene la relazione con l’altro, soprattutto con che vive un momento di difficoltà, e di sofferenza.

La tematica particolarmente sentita è stata affrontata grazie all’intervento di don Zeno Ferrari monaco di Camaldoli, esperto in questi argomenti che da diversi anni tiene percorsi per il superamento del lutto. La morte è un evento certo con il quale ci dobbiamo tutti confrontare, è una problematica importante forse è il problema esistenziale più importante di tutta la nostra vita. La separazione da una persona cara provoca spesso una sofferenza ed una ferita molto profonda difficile da rimarginare e per questo è importante per chi la subisce non restare solo, ma avere qualcuno con cui parlarne. Gli effetti di questa sofferenza come ci ha riferito don Zeno possono essere l’alienazione dalla realtà, il continuare a vivere la propria esistenza come nulla fosse successo, la rabbia, il non potersi perdonare alcuni eventi vissuti con chi non c’è più. Tutte situazioni che lasciano il segno, occorre quindi prenderne innanzitutto consapevolezza e proseguire nel cammino della vita ricordando ciò che di bello si è vissuto con il proprio caro, nella speranza di una sintonia che continua anche nel presente e un ricongiungimento nella vita eterna all’interno di quella che viene definita “comunione dei santi”. I partecipanti numerosi, fra i quali anche il vescovo, facenti parte dei centri di ascolto Caritas, i ministri istituiti, ministri straordinari della comunione, diaconi e anche qualche sacerdote, hanno seguito attentamente la relazione di don Zeno e preso atto della necessità di andare anche nel pratico per realizzare quella vicinanza umana e spirituale che queste situazioni chiedono. Si è parlato quindi della possibilità di istituire gruppi di mutuo aiuto per chi sta vivendo un lutto, dimostrando l’efficacia dello stare insieme e della condivisione di esperienze comuni che se vissute vicino ad altri possono diventare meno dolorose e anche fonte di crescita personale e di vita. Crediamo che questi tipi di incontri siano utili per sollecitare, stimolare un approfondimento personale per continuare a essere vicini a chi stà vivendo un momento difficile della propria vita, avendo ulteriori strumenti a disposizione e farlo con maggiore sicurezza ed efficacia. Inoltre sono anche un modo per fare qualcosa insieme, e di collaborazione fra varie realtà diocesane che condividono più o meno le stesse esperienze.