Perugia: Dieci anni fa nasceva il “Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza”. Benedetto e presentato il dipinto “Tabgha – Moltiplicazione dei pani e dei pesci” della Mensa Caritas

L’occasione per ricordare i primi dieci anni di attività del “Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza” di Perugia, inaugurato il 29 gennaio 2014, giorno della festa del santo patrono Costanzo, è stata la benedizione e presentazione del dipinto “Tabgha – Moltiplicazione dei pani e dei pesci” dell’artista Riccardo Secchi. Presenti, oltre l’autore, l’arcivescovo Ivan Maffeis, il direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli e il presidente della Fondazione di Carità “San Lorenzo”, organismo operativo della stessa Caritas che gestisce il “Villaggio”. Sede anche della Caritas diocesana, nel “Villaggio” si trovano il Centro di ascolto diocesano, l’Emporio della solidarietà “Tabgha”, gli appartamenti che ospitano attualmente 24 famiglie in gravi difficoltà, la “Farmacia solidale”, il “Consultorio medico” e la Mensa “Don Gualtiero” dove è stato posizionato sulla parete di fronte all’ingresso questo dipinto dalle grandi dimensioni (380×138 cm, tempera acrilica su tavola di betulla), che richiama l’opera quotidiana nella preparazione e distribuzione di oltre 100 pasti caldi (dal lunedì al sabato), oltre a quella di accoglienza e di ascolto degli ospiti svolta da diversi volontari.

Una fotografia di quello che si vive. Le parole dell’arcivescovo Maffeis: «Grazie a chi ha realizzato l’opera e all’interpretazione che ha dato all’opera stessa, perché questo curvarsi di Gesù è forzato in maniera esagerata come lo è la carità, che è un dono, una gratuità. Giustamente il nostro autore ci aiuta a leggere l’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci come un esempio chiaro del cammino che Gesù ha fatto di donazione di sé stesso, di “svotamento” come ci dice san Paolo. In questo dipinto credo che ci sia non solo un richiamo diretto al Vangelo, ma ci sia anche una fotografia di quello che qui dentro si vive».

Richiamo ad una carità impegnativa. Le parole dell’artista Secchi: «Riflettendo su quanto appena detto da mons. Maffeis, la mia intenzione è stata quella di lasciare un elemento di bellezza all’interno di questa mensa che sia esplicativo della bellezza che tutti i giorni si vive qui dentro, l’esperienza della Carità. I colori e la gioia che esprime questo dipinto sono un augurio a quanti vi operano, ma anche una richiesta di sacrificio, come si vede dalla posizione della figura di Gesù, perché in questo luogo non si esercita una carità a buon mercato, ma richiede tanto impegno».

Costruire insieme un percorso di dignità e relazione. Le parole del direttore don Briziarelli: «Oggi per noi è una giornata speciale nel festeggiare dieci anni di attività del “Villaggio della Carità”. È un luogo che è diventato d’incontro, punto di riferimento per la Carità della nostra città, un luogo che ha accolto centinaia di famiglie in questi primi dieci anni, restituendo loro un cammino bello, un cammino che le ha riportate all’autonomia, alla dignità, perché questo siamo chiamati a vivere come operatori della Carità. Continuiamo ad accogliere tante persone: l’Emporio “Tabgha” dove quasi 800 famiglie vengono a fare la “spesa”, il Centro di ascolto diocesano che ha superato i 12mila ascolti, la “Farmacia solidale” con i suoi oltre 1.000 accessi e la bellissima mensa dove abbiamo benedetto questa meravigliosa opera dell’artista Riccardo Secchi, un luogo dove ogni giorno viene moltiplicato il pane, il cibo per più di 100 poveri. Il “Villaggio” è una vera e propria cittadella della Carità dove quotidianamente centinaia di persone, tra poveri e volontari, si incontrano per costruire insieme un percorso di dignità e di relazione».

Illustrazione del dipinto. La tavola ci presenta l’episodio evangelico della seconda “Moltiplicazione dei pani e dei pesci” in uno stile pittorico volutamente semplice e immediato, dove colore e forme naïf, cioè ingenue, fondano il linguaggio di una comunicazione più diretta. Al centro della composizione giganteggia la figura di Cristo, piegato verso il basso per raccogliere pani e pesci da consegnare ai discepoli. Questo “piegarsi” richiama ciò che san Paolo scrive nella Lettera ai Filippesi per introdurci al mistero dello spogliamento di Cristo (“kenosis”) per amore degli uomini. La postura di Gesù è, infatti, intenzionalmente forzata e difficile da mantenersi, a sottolineare la determinazione del gesto del Figlio di Dio e il suo desiderio di servire e di offrire sé stesso ai discepoli. Il gesto di Cristo è chiaramente profezia dell’Eucarestia che Gesù istituirà il Giovedì Santo nel Cenacolo con gli Apostoli poco prima di iniziare la Sua Passione. Mentre le vesti di Cristo splendono della Sua divinità, i discepoli, avvolti da panni più modesti, esprimono, con i loro volti e con le mani, lo stupore per il miracolo che vedono accadere davanti ai loro occhi. L’episodio è ambientato dai Vangeli sulle rive del Lago di Tiberiade in una località detta Tabgha, dal greco “Hepta Pegon”, cioè Sette fonti che sono raffigurate alle spalle dei personaggi principali. Queste fonti di abbondante acqua potrebbero raffigurare i sette sacramenti creati da Cristo per sostenere la vita di ogni uomo che lo vuole seguire.

Assisi – Giorno della Memoria, l’omaggio ai Giusti e ai deportati nei lager e campi di lavoro

Grande commozione ed emozione nella mattina di sabato 27 gennaio nel palazzo vescovile-Santuario della Spogliazione di Assisi, dove la Prefettura di Perugia, in occasione del Giorno della Memoria, ha consegnato le medaglie d’onore “ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra”. A ricevere le medaglie d’onore i familiari di Massimo Angeli, nato a Collazzone, Mariano Cosucci, nato a Magione, Cesare Machelli, nato a Scheggia e Pascelupo, Renato Marini, nato a Bolzano, Francesco Palazzi e Pompeo Patarini, nati a Spoleto, Mario Porcorossi, nato a Perugia, Giovanni Rosati, nato a Foligno e Alfiero Stocchi nato a Gubbio.
Alcuni avevano in mano la foto, o il quadretto del loro congiunto e tutti hanno ringraziato per aver reso omaggio a chi si è speso per il proprio Paese, ha passato incredibili sofferenze o è anche morto nei campi di lavoro e nei lager. La mattinata si è aperta con i saluti di Marina Rosati, ideatrice e curatrice del “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” che ha sottolineato quanto sia importante oggi parlare di Giusti. “I ragazzi, se condotti, si rendono conto che questo esempio non è lontano. E che, oggi più che mai, è importante scegliere e non rimanere indifferenti”. A portare i saluti è stato poi il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino: “Rivolgiamo un pensiero ai Giusti, raggio di luce che si aprì in un periodo di oscurità totale. Questa è una sala importante perché qui abbiamo il Museo della Memoria, ma è anche il luogo in cui Francesco si spogliò e dal Santo e dalla sua Spogliazione dobbiamo prendere esempio”.

Il vice presidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, ha sottolineato come “oggi questa giornata assuma un valore ancora più particolare. Ricordare è giusto, un dovere, un imperativo morale ed etico per chi ha a cuore un cammino di civiltà. Fondamentale è anche guardarsi intorno e attualizzare e cogliere il nesso, i segnali e i prodromi che rievocano pericoli passati che l’umanità non è stata in grado di schivare”. Il sindaco di Assisi, Stefania Proietti ha ricordato i Giusti di Assisi, facendo proprie le parole del presidente Mattarella, ed anche i tanti internati militari italiani che hanno provato tante sofferenze e privazioni.

Il prefetto di Perugia, Armando Gradone, ha incentrato il suo discorso sulla parola dignità, ricordando la tragica vicenda che è stata la Shoah e come “tuttora nel nostro paese ci sono segnali di antisemitismo, basti pensare ai disegni imbrattati nel Binario 21 a Milano. Questa giornata serve per ricordare che la vita umana non può essere violata”.
Il sottosegretario agli Interni, Emanuele Prisco, ha ricordato che “c’è un comune sentire della nostra nazione sull’importanza di questa giornata, non solo per omaggiare le vittime e abbracciare i loro cari, per onorare il sacrificio dei Giusti che con piccoli e grandi gesti di coraggio hanno interrotto la spirale di odio, ma anche perché stiamo assistendo al ritorno dell’antisemitismo”.

Assisi – Iniziative per la Giornata della Memoria

“Non possiamo dimenticare la Shoah, e dobbiamo ricordare il valore dei Giusti e di coloro che hanno salvato. Solo l’esempio di chi ha fatto, di chi si è messo in gioco, di chi non è stato indifferente può essere d’aiuto ai nostri giovani per renderli consapevoli, sicuri e determinati a rigettare le vie del male, dell’intolleranza, della discriminazione che si affacciano sulle loro vite”. Con queste parole Marina Rosati, ideatrice e responsabile del “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944”, realizzato dalla fondazione diocesana Opera Casa Papa Giovanni, presenta la serie di eventi promossi in occasione del Giorno della Memoria, insieme al Comune di Assisi. “Nella nostra città la memoria del bene è forte, è straordinaria – sottolinea ancora Rosati – e proprio in questi giorni, come Museo, siamo stati invitati a parlare di una delle figure più interessanti, ma meno conosciute, come quella del conventuale padre Michele Todde, originario del comune di Tonara dove si è tenuta una conferenza sul ruolo del francescano, collaboratore del vescovo Nicolini e di don Aldo Brunacci nel trovare altri luoghi, oltre alla Basilica di San Francesco, dove nascondere gli ebrei. Nel corso di due tavole rotonde, alla presenza del vescovo di Oristano, monsignor Roberto Carboni e di importanti accademici sardi ho avuto modo di mettere in luce alcune situazioni e testimonianze dell’opera di nascondimento degli ebrei e mostrare un documento importante che lo conferma. Come è stato importante il ruolo di Gino Bartali ed è stato bello accogliere nelle nostre sale espositive Roberto Giacobbo e tutta la troupe di Freedom che ha incontrato qui Gioia Bartali, nipote del grande campione, protagonista ieri della prima serata di Italia Uno. Ed ora ci prepariamo a vivere il Giorno della Memoria – ha concluso Rosati – con la cerimonia ufficiale della Prefettura di Perugia, oltre alla messa in onda dopo tanto tempo del film Assisi Underground che ha fatto conoscere questa storia e coinvolto tanti luoghi significativi della città e tanti assisani nei giorni delle riprese”.

Gli appuntamenti
La serie di appuntamenti si aprirà giovedì 25 gennaio alle ore 17 con “Birkenau: là dove cessarono i diritti”, iniziativa in programma all’auditorium della scuola Alessi di Santa Maria degli Angeli in cui sarà presentato il cortometraggio e le riflessioni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado a seguito del loro viaggio nei luoghi della memoria della Shoah. Venerdì 26 gennaio alle ore 15 Museo della Memoria a porte aperte con visita guidata gratuita e inaugurazione della mostra con i lavori realizzati dagli studenti sulla Shoah e la storia di Assisi; alle ore 17 nella biblioteca comunale in via San Francesco, la presentazione del libro “Tre Papi del ‘900 davanti all’orrore di Auschwitz” di Stefano Nicosia, docente di religione presso la Diocesi di Trento. Modera Gianluca Galli della Casa Editrice Morlacchi U.P., a parlarne l’autore con il professor Alessandro Cesareo. Sabato 27 gennaio alle ore 11 nella sala della Spogliazione del Palazzo vescovile si terrà la consegna delle medaglie d’onore da parte del prefetto di Perugia Armando Gradone e con i saluti del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino. Alle ore 18 all’auditorium Santa Chiarella in via Borgo Aretino ad Assisi la messa in scena di “Nuvole – Da Firenze ad Assisi con la libertà nascosta nella bicicletta di Gino Bartali”, iniziativa a cura del Rotary Club di Assisi con Stefano Venarucci, voce recitante, e Fabio Berellini al pianoforte. Domenica 28 gennaio alle ore 17 nella sala della Conciliazione verrà proiettato il film “Assisi Underground”, di Alexander Ramati. Lunedì 29 gennaio alle ore 16.30 nella biblioteca di Assisi in via San Francesco la presentazione del libro “Il volo del canarino”, di Franco Casadidio.

Perugia – “Domenica della Parola” con il concerto del Coro ebraico di Roma “Ha-Kol” e la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis

Sarà celebrata anche a Perugia, il 21 gennaio, la “Domenica della Parola” voluta da papa Francesco nel 2019 per aiutare i fedeli a riscoprire la centralità e il primato della Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa, il cui motto di quest’anno è ripreso dal Vangelo di Giovanni: “Rimanete nella mia Parola” (Gv 8,31).

Due gli appuntamenti in calendario: il concerto del Coro ebraico di Roma “Ha-Kol”, presso la Sala dei Notari del Palazzo comunale dei Priori (ore 16); la celebrazione eucaristica, nella cattedrale di San Lorenzo (ore 18), presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis.

La “Domenica della Parola”, nel capoluogo umbro, è promossa nell’ambito del ciclo di incontri di approfondimento biblico del “Libro dell’Esodo” denominato “Dalla schiavitù alla libertà” organizzato dal Sab, il Servizio animazione biblica, insieme all’Ucd, l’Ufficio catechistico diocesano.

Il Coro “Ha-Kol” eseguirà canti centrati sul libro dell’Esodo e sulla tradizione ebraica. Ad aprire il concerto sarà il brano intitolato “Allèl”, un’antologia di versi tratti dai salmi 117-118 che si recitano durante Shahrìt (la preghiera mattutina) dei giorni di festa solenne, di capo mese ed Hanukkà (festa delle luci). Musica tradizionale e un arrangiamento a cura di Angelo Spizzichino. In chiusura invece il Coro “Ha-Kol” si esibirà nell’Hallelujàh di Leonard Cohen del 1984.

Il Coro “Ha-Kol” – in ebraico “La Voce” – è un coro ebraico-italiano fondato nel dicembre del 1993 per iniziativa di alcuni cantori del Tempio maggiore di Roma e di altri amanti della tradizione musicale ebraica. Ha al suo attivo trent’anni di attività concertistica e di spettacoli in Italia e all’estero, con recenti tournée in Austria, Germania, Regno Unito, Israele. Il coro è formato da cantori non professionisti suddivisi tra soprani, contralti, tenori e bassi. Alla direzione il maestro Ercole Cortone, al pianoforte il maestro Francesco Capogreco.

Assisi – Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, gli appuntamenti I responsabili per l’Ecumenismo: “Operiamo per arrivare alla pace e riconciliazioni più ampie”

Ama il Signore Dio tuo… e ama il prossimo tuo come te stesso»: è il versetto del vangelo di Luca (10,27) a far da filo conduttore alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2024 che, come di consueto, organizzano dal 18 al 25 gennaio nelle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e Foligno. Il tema e i testi proposti nel sussidio sono stati scelti da un Gruppo ecumenico del Burkina Faso, composto da rappresentanti delle varie tradizioni cristiane presenti nel Paese e coadiuvato dalla comunità locale di Chemin Neuf, i cui membri condividono un impegno peculiare per l’unità dei cristiani. “Gli uffici per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso delle diocesi sorelle – si legge in una nota congiunta di Marina Zola, Liliana Brunelli e Massimo Busi per Foligno – hanno condiviso il percorso proposto dalle comunità del Burkina Faso che, pur pervase da violenze di ogni genere, sono di stimolo, con la loro proposta, per trasmetterci speranza e per creare percorsi di dialogo al loro interno e con le altre religioni. Questa ricerca di unità è spesso minata dalla perdita di valori e di un senso condiviso di umanità, da una sempre minore cura del bene comune, dell’integrità e del senso civico. Per questo – concludono – è urgente per noi cristiani essere testimoni dell’amore di Dio e operare affinché l’unità dei cristiani sia a servizio di una pace e di una riconciliazione più ampie”.

Gli appuntamenti delle due diocesi. A Foligno, nella pro-cattedrale di Sant’Agostino, giovedì 18 alle ore 21:00 la veglia di preghiera sarà presieduta da monsignor Domenico Sorrentino, con la presenza di padre Sebastian Lungu della parrocchia ortodossa rumena e di don Tonio Dell’Olio, presidente della commissione spirito di Assisi promossa dalla diocesi assisana. Ad Assisi il percorso dell’ottavario inizierà dal santuario della Spogliazione giovedì 18 alle ore 20:30; venerdì 19 saranno celebrati i vespri alla basilica di San Francesco con la presenza di padre Petru Heisu della parrocchia ortodossa romena di Perugia; sabato 20 alle ore 21:15 il Rosario aux flambeaux nella Basilica di S. Maria degli Angeli e domenica 21 alle ore 17:45 i vespri presso la Basilica di Santa Chiara; lunedì 22 alle ore 20:30, veglia nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva presieduta da br Samuel SSF della chiesa anglicana; martedì 23 alle ore 18:30, vespri celebrati dalla Fraternità del Monastero di Bose nella chiesa di San Masseo; mercoledì 24 alle ore 20:30, veglia presso il santuario della Chiesa Nuova. Per la chiusura della “Settimana” giovedì 25 alle ore 20:30 nella cattedrale di San Rufino, la veglia sarà presieduta dal cardinale Peter Ebere Okpaleke, vescovo di Ekwulobia (Nigeria) con la presenza del vescovo Sorrentino, di p. Petru Heisu e del sig. Marco Agricola, rappresentante della chiesa valdese.

Terni – Festa dei Protomartiri Francescani e gemellaggio cammini di Sant’Antonio e dei Protomartiri Francescani

Nella chiesa di Sant’Antonio a Terni e santuario dei Protomartiri Francescani il vescovo Francesco Soddu ha presieduto la solenne celebrazione nella festa dei Santi Protomartiri, concelebrata dal ministro provinciale della Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova fra Roberto Brandinelli e dal ministro provinciale della Provincia Serafica dei Frati Minori di Umbria e Sardegna fra Francesco Piloni, alla presenza dei rappresentanti della municipalità di Terni, Narni, Stroncone, Sangemini e del sindaco di Calvi, di numerosi fedeli e sacerdoti della diocesi.
La testimonianza dei primi seguaci di Francesco di Assisi, giovani originari della bassa Umbria, partiti da Calvi, Narni, San Gemini e Stroncone, per i quali l’incontro con il “poverello” è stato la scintilla che ha moltiplicato l’amore per Gesù, portandoli a vivere con entusiasmo secondo il Vangelo fino al martirio in Marocco nel 1220. La vita dei martiri ricorda la forma di vita del cristiano e fondamentalmente di ogni persona che è chiamata a vivere nella gratitudine che si esprime successivamente nella con gratuità donarsi ai fratelli.
Al termine presso l’altare dedicato ai Santi Protomartiri francescani è stata recitata la preghiera e firmato il patto di gemellaggio del Cammino di Sant’Antonio e quello dei Protomartiri Francescani, sottoscritto da mons. Francesco Soddu, dal ministro provinciale della Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova fra Roberto Brandinelli e dal ministro provinciale della Provincia Serafica dei Frati Minori di Umbria e Sardegna fra Francesco Piloni e dal priore della Compagnia dei Romei di San Michele arcangelo Alessandro Corsi.
Due cammini quello dei Protomartiri che si snoda tra Terni, Stroncone, Calvi, Narni, Sangemini, e quello di Sant’Antonio che da Cassino passando per Rieti, Spoleto, Assisi, La Verna, Rimini, Monte Paolo, Bologna, Padova si conclude a Gemona. Cammini di fede e di speranza che segnano vie di spiritualità, di bellezze artistiche e naturalistiche, percorsi di avvicinamento per e verso il Giubileo 2025 per essere tutti “pellegrini di speranza”.

Perugia – Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani dedicata al tema evangelico “Amerai il Signore tuo Dio e il tuo prossimo come te stesso”

Dal 18 al 25 gennaio si svolge l’annuale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, attorno al tema “Amerai il Signore tuo Dio e il tuo prossimo come te stesso” (Luca 10,27). A Perugia questa settimana ecumenica è da sempre sentita, promossa dal Consiglio delle Chiese cristiane del capoluogo umbro in collaborazione con il Centro ecumenico ed universitario “San Martino”.

«Sullo sfondo della violenza che schiaccia popolazioni inermi, le parole del passo del Vangelo di Luca – commenta l’arcivescovo Ivan Maffeis – suonano paradossali, se non fosse che il fondamento dell’amore fraterno è Dio stesso. La fraternità resta dono da custodire e compito da realizzare, anche mediante la preghiera delle nostre Comunità: “Fa’ o Signore, che ognuno di noi sia costruttore di unità. Effondi il dono del tuo Spirito perché la tunica lacerata dalle nostre divisioni possa ritrovare lo splendore della sua bellezza e così la nostra testimonianza sia vera e credibile”».

Nel respiro del Consiglio delle Chiese cristiane di Perugia sono promosse alcune celebrazioni ecumeniche: giovedì 18 gennaio, alle 18, in Cattedrale; sabato 20, alle 18, nella chiesa della Comunità Ortodossa Romena (via della Viola, 1); domenica 21, alle 11, presso la chiesa Valdese (Via Machiavelli, 10); venerdì 26, alle 18, presso la chiesa Avventista (Via Cilea 11, San Sisto-Pg).

La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è preceduta, il 17 gennaio, dalla Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei: «un richiamo reso ancora più attuale dalla recrudescenza dell’antisemitismo», sottolinea l’arcivescovo Maffeis nell’annunciare questi eventi di Chiese.

Perugia – documento di “Sintesi del discernimento dell’Assemblea ecclesiale 2023”.

Curato dalla Segreteria del Cammino sinodale diocesano di Perugia-Città della Pieve, il documento di “Sintesi del discernimento dell’Assemblea ecclesiale” (tenutasi lo scorso 15 ottobre) è consultabile-scaricabile al link: Sintesi Assemblea ecclesiale ottobre 2023 – Diocesi Perugia .

Questo testo nasce dallo stesso Cammino sinodale come frutto della suddetta Assemblea, documento che, insieme alla Lettera pastorale “Il coraggio dei passi” dell’arcivescovo Ivan Maffeis, è pensato come strumento per tutte le comunità per proseguire il discernimento e dare sostanza concreta alle scelte che lo Spirito Santo ispirerà la comunità diocesana attraverso l’ascolto di ben 33 gruppi di lavoro assembleari moderati da Marta Boldrini, diac. Francesco Germini, Stefano Marcucci, Silvia Bagnarelli, Alessandro Moretti, suor Serenella Vescovi, Silvana Lentini, suor Ombretta Pettigiani, Andrea Morante, diac. Giovanni Lolli, Maddalena Mazzeschi, Daniele Tonazzolli, Cristiana Cecchini, Vito Simone Foresi, Roberto Esposito, Lorena Urbani, Alessia Biagiotti, diac. Vincenzo Genovese, Michela Smacchia, Anselmo De Toni, Emanuele Chiucchiù, Samuele Betti, Iacopo Caraglio, diac. Luigi Germini, Rosita Garzi, diac. Sergio Lucaroni, Alessandro Magistrato, Tamara Di Girolamo, Roberta Ricci, Emanuela Stoico, diac. Stefano Bucarini, Giuseppe Mordivoglia e diac. Massimo Pio Gallì. A tutti loro va il grazie dell’arcivescovo Maffeis, personale e a nome dell’intera Chiesa particolare, e del vicario episcopale per la Pastorale don Simone Pascarosa, coordinatore dei gruppi di lavoro.

Anticorpo all’isolamento. Nella nota introduttiva del documento si fa riferimento, non a caso, al passo evangelico dei due discepoli di Emmaus: «11 erano i km che i discepoli dovevano compiere a piedi. Un percorso che potremmo definire normale per il tempo. Gesù arriva in quel tratto di strada. 11 km per essere ascoltati, per comprendere di non essere soli, per riconoscerlo, per cambiare la nostra vita, per tornare a sperare (la parola spezzata accende il cuore). E noi siamo pronti a partire? Abbiamo davvero il coraggio dei passi? Gli 11 km rappresentano davvero la distanza che abbiamo messo tra noi e Dio? Andiamo dove Dio ci chiama senza paura e scopriremo la Verità… essere vivi nella vita del Risorto. Infine la comunità cristiana (e quindi Gesù stesso), sono anticorpo all’isolamento essendo allo stesso tempo accoglienza, custodia e compagna di viaggio. Abbiamo vissuto un momento di grande fraternità. Riscoprirsi famiglia usando la Parola e la preghiera come mezzo, lo Spirito Santo che utilizza la parola dell’altro e in quell’ascolto vederne il frutto è stato bellissimo. La condivisione e il rispetto reciproco, l’ascolto come metodo e la preghiera hanno esaltato la presenza di ognuno rendendola tesoro vivo per tutti».

Il coraggio dei passi insieme. Don Simone Pascarosa, al riguardo, evidenzia con soddisfazione che «i momenti assembleari e il cammino sinodale ci permettono di vivere in maniera piena questa Chiesa pulsante, di ricaricarci ogni tanto e di trovare insieme il coraggio dei passi perché infondo 11 km per arrivare ad Emmaus siamo tutti in grado di farli…, tutti i giorni…».

Tre tematiche centrali. Dai gruppi di lavoro sono emerse tre tematiche centrali così intitolate: “Evangelizzazione e Catechesi”, “Corresponsabilità e ministeri”, “Organismi ecclesiali”, dove è chiesto di valorizzare di più sia i diaconi permanenti (attualmente sono oltre 40) sia la «presenza femminile con mandati chiari e riconoscibili», puntando ad una maggiore «formazione allo stile sinodale e alla ecclesiologia di comunione. L’offerta diocesana è molto ricca e ampia, ma scarsamente comunicata e rilanciata dai sacerdoti».

Riguardo l’invito a rinnovare i «linguaggi della comunità cristiana», dall’Assemblea è giunta l’esortazione ad «abitare il mondo dei social e delle comunicazioni sociali», perché «i siti delle parrocchie sono poco chiari e poco attraenti. L’informazione veloce dei tweet dovrebbe essere usata anche dalle nostre comunità come spunto per aprire i cuori».

Necessità e importanza dell’ascolto. Altro tema emerso è quello di «ripartire dalla necessità e dall’importanza dell’“ascolto” come dimensione fondamentale della nostra fede e del nostro essere Chiesa».

Creare occasioni di prossimità. Per quanto riguarda l’Evangelizzazione e la Catechesi, dai gruppi di lavoro è giunta la sollecitazione a valorizzare di più le loro esperienze «“non strutturate”, perché il termine “catechismo” o “dottrina” sia come terminologia che come modalità spaventa e non comunica più all’uomo di oggi. In particolare è finito il tempo di intendere il “catechismo” come percorso finalizzato solo al “conseguimento” dei sacramenti, ma bisogna ripensare il percorso come proposta integrale e continua nel percorso di vita e di fede». In primis puntare sulle famiglie, o comunque su piccole comunità o fraternità, creando occasioni di prossimità, valorizzando le esperienze e il patrimonio di carismi delle aggregazioni laicali presenti».

La pastorale dei campanelli. Dall’arcivescovo Maffeis sono giunti alcuni auspici tra cui quelli per una «“pastorale del campanelli”…, occasione di tornare testimoni luminosi del Vangelo nelle nostre comunità» e le Unità pastorali (formate da due o più parrocchie) vissute come «una chiamata a rinunciare al campanile a favore dell’unità». Questo è più facile che avvenga dove «catechesi e carità emergono come ambiti dove subito si può mettere in comune le risorse e le competenze e progettare insieme un cammino di U.P.». In conclusione del documento: «Tutto ciò con serena pazienza, perché tra la semina e il raccolto ne passa sempre di tempo».

Indicazioni sul prosieguo del discernimento. Infine vengono fornite indicazioni su come proseguire il discernimento a livello locale: «Tutti i suggerimenti, le domande e qualunque contributo a questo processo potrà essere inviato all’indirizzo camminosinodale@diocesi.perugia.it. Si invita a rimanere aggiornati sulle prossime Assemblee diocesane e i prossimi appuntamenti del Cammino sinodale attraverso il sito https://diocesi.perugia.it.».

Foligno – Associazione Santo Sepolcro, biglietti vincenti della lotteria “Porta un sorriso ai bambini di Gerico“

Nel pomeriggio del 14 gennaio, presso l’hotel Los Angeles, in Santa Maria degli Angeli ( Assisi ),in un clima festoso e amicale, alla presenza del Delegato del Sindaco di Assisi App.to Maurizio Balducci e di Padre Giuseppe Battistelli, ofm, Presidente dell’Associazione Santo Sepolcro Foligno ETS, si è svolta l’ estrazione dei numeri vincenti realizzata dai bambini Francesco e Chiara Alunno, con la partecipazione dei benefattori, soci e simpatizzanti provenienti da varie parti dell’ Umbria e da altre regioni.
ELENCO PREMI E NUMERI VINCENTI
1° Buono omaggio per una persona, non nominativo, per un viaggio in Terra Santa, organizzato dall’Associazione Santo Sepolcro Foligno ETS (Valido fino al dicembre 2025) – 1293 – Foligno
2° Servizio di piatti (48 pezzi) Wohenstraus porcellana Bavaria – 1264 -Spoleto
3° Televisore Led 24 pollici TP 70 – 1373 –
4° Smartphone Samsung A04s – 454 – Assisi
5°Quadro cm 50 x 70 – Autore: Rossana Della Valle * – 1149 – Napoli
6°Quadro cm 76 x 56 – Autore: Silvio Craia * – 456 – Messina
7°Valigia Roncato – 603 – Napoli
8°Valigia Roncato – 838 – Assisi
9°Set asciugamani (1classe) -Az. Alviero Martini – 127- Assisi
10°Sciarpa in Cashmere – Az. Nicola Chashere – 1297 -Foligno
11°Latta di olio Az.Agr.Frantoio Pucci – 742- Messina
12°Abbonamento di 1 anno alla rivista “Terra Santa” – 132- Pescara
13°Caffetteria “Principessa” Lavazza – 173- Spello
14°Trita peperoncino – 1314- Perugia
15° Braccialetto in Silver Plated – 1376
* I quadri sono stati donati dal “ Menotti Art Festival Spoleto “

I biglietti sono stati venduti nelle varie città dell’ Umbria e in altre regioni.
I numeri estratti verranno pubblicati sui giornali e sul sito dell’Associazione.
Al termine dell’estrazione, P. Giuseppe Battistelli ha ringraziato tutti i partecipanti che , in modo diverso, hanno collaborato e sostenuto l’ Associazione nel 2023 e contribuito alla divulgazione dei biglietti della lotteria. Inoltre ha annunciato che nel mese di febbraio verrà presentata una bozza del programma delle attività per l’ anno in corso.
INFORMAZIONI UTILI
Associazione Santo Sepolcro Foligno ETS
Via Paoluccio Trinci,2 – 06034 Foligno
Segreteria- Email :associazione@santosepolcrofolignoets.it – Cell. 393.9715743
Sito – www.santosepolcrofolignoets.it

Gualdo Tadino – Settecentenario morte del beato Angelo, apertura della Porta Santa

“Festeggiamo questo centenario con il cuore pieno di devozione verso il Beato Angelo, patrono di Gualdo Tadino e compatrono della diocesi. Siamo in tempo di crisi, a tutti i livelli, anche di fede. I santi ci avvicinano a Dio, ci sostengono nel nostro percorso di conversione. La nostra diocesi si è appena dato un programma che abbiamo chiamato “progetto casa felice”. Il Vangelo è gioia, gioia vera. Ma dev’essere conosciuto e praticato. L’esempio del beato Angelo ci aiuterà. Sia un anno di grazia per Gualdo e la nostra comunità diocesana”. E’ l’auspicio e l’augurio del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in vista della solennità del Beato Angelo e dell’apertura della Porta Santa in occasione del settimo centenario della sua morte.

Le celebrazioni entrano nel vivo domenica 14 gennaio nel pomeriggio alle ore 17,30 nella Basilica concattedrale di San Benedetto con la preghiera del vespro, la santa messa presieduta dal vescovo Sorrentino e l’offerta dell’olio per la lampada votiva da parte dell’amministrazione comunale. A seguire, in serata alle ore 20,45, ci saranno la fiaccolata dall’eremo del Beato Angelo alla Concattedrale con soste a Casale, San Lazzaro e al Biancospino, la benedizione di monsignor Sorrentino e infine l’apertura e l’ingresso attraverso la Porta Santa, con la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria per tutto l’anno. Lunedì 15 gennaio l’orario di apertura della chiesa sarà dalle ore 6,30 alle ore 22 con sante messe alle ore 7-8-9-10. Alle ore 11,15 la solenne celebrazione eucaristica sarà presieduta dal cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere maggiore; al termine la benedizione papale con l’indulgenza plenaria. Nel pomeriggio alle ore 16,30 la celebrazione del transito in ricordo dell’ora tradizionale della morte del Beato. Alle ore 17,30 la celebrazione del vespro e la santa messa presieduta da monsignor Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Gubbio e di Città di Castello. Il 21 gennaio alle ore 18 santa messa presieduta da monsignor Marco Salvi, vescovo di Civita Castellana, in suffragio dei soci vivi e defunti della Pia Associazione del Beato Angelo.