Assisi – Giornata mondiale dei poveri, aiutate 422 famiglie Nel 2023 all’Emporio diocesano 7 Ceste distribuite 68 tonnellate di prodotti

Oltre 400 famiglie aiutate, 68 tonnellate di prodotti distribuiti, circa 7mila ore di volontariato. Sono alcuni numeri, riguardanti l’anno 2023, resi noti dalla Caritas diocesana in vista dell’ottava edizione della Giornata mondiale dei poveri, che ricorre domenica 17 novembre e che quest’anno ha come tema “La preghiera del povero sale fino a Dio”.

Molteplici sono le iniziative organizzate dalla Caritas diocesana, in collaborazione con la Fondazione Assisi Caritas e dai Centri di volontariato sociale, che sono già in corso nei vari luoghi sedi delle opere segno della diocesi stessa.
In particolare all’Emporio solidale diocesano “Sette Ceste” di Santa Maria degli Angeli sono iniziati in questa settimana i momenti di condivisione e spiritualità interreligiosa con la partecipazione di rappresentanti della tradizione islamica e della chiesa ortodossa rumena, di volontari della Caritas diocesana e di alcune famiglie assistite.

Domenica 17 novembre il Centro di volontariato sociale di Gualdo Tadino organizza il pranzo comunitario che si terrà alle ore 13 presso la sede del Centro stesso in via monte Alago snc.
Sabato 16 novembre invece torna la Giornata nazionale della Colletta alimentare organizzata dal Banco alimentare. Anche nei supermercati dell’Umbria sarà possibile partecipare all’iniziativa donando la propria spesa per aiutare chi è in difficoltà.

Gran parte delle iniziative organizzate per la Giornata mondiale dei poveri si terranno all’Emporio solidale diocesano “7 Ceste” che come spiegano la direttrice della Caritas Anna Rita Cetorelli e il direttore della Fondazione Assisi Caritas, Timoteo Carpita, è un “punto di riferimento fondamentale nell’attività della Caritas diocesana che, dal 2016 anno della sua apertura, continua a sostenere sempre più persone e famiglie in difficoltà del nostro territorio, che si rivolgono ai Centri di ascolto Caritas parrocchiali, Centri di volontariato sociale (C.V.S.) e ai servizi sociali dei Comuni afferenti alla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. È il risultato di un lavoro in rete che prevede un servizio di raccolta e di distribuzione di generi alimentari e di prima necessità, organizzato come un supermercato nel quale l’ascolto ha la priorità, in quanto permette alle persone di scegliere ogni mese i prodotti di cui hanno bisogno, chiamando il numero 371.3344796, per limitare o addirittura eliminare gli sprechi che in passato a volte si sono verificati. Negli anni della pandemia – aggiungono i due direttori – si è registrato un forte aumento delle richieste e dunque della mole di lavoro di raccolta e distribuzione. Tutto ha continuato a funzionare grazie al coordinamento della Caritas diocesana, con la Fondazione Assisi Caritas (ente gestore), e i tanti volontari che settimana dopo settimana hanno alimentato questa opera segno della diocesi. Molto bella e da segnalare è la collaborazione tra i volontari adulti, una quarantina, e i ragazzi, volontari del Servizio Civile: un bell’esempio generativo di intergenerazionalità che fa ben sperare”.
L’emporio, infatti, dal 2022 è sede del Servizio civile nazionale, e vi operano 3 ragazzi. Come detto nel 2023 sono state distribuite oltre 68 tonnellate di prodotti, per un valore di oltre 183.000 euro, di cui circa 28.000 acquistati (18%) e oltre 155.000 (82%) ricevuti in donazione. Per quanto riguarda la parte donata, circa il 16% arriva dalle raccolte alimentari (Banco Alimentare, “Dona una spesa”, parrocchie, aziende e privati) e quasi l’84% da donazioni SiFead. È stato così possibile servire 1.362 persone, ossia 422 famiglie, partendo dalle 853 del 2016, ossia 247 famiglie. Le ore donate nel 2023 dai volontari sono oltre 7000. Dall’apertura del 2016 ad oggi sono circa 40.000 le ore donate dai volontari, che hanno permesso di distribuire oltre 1 milione 150 mila euro di prodotti, 630 tonnellate di beni. L’Emporio è sostenuto principalmente dai fondi 8×1000 e dai contributi delle derrate provenienti dall’Unione Europea grazie appunto al SiFead (Fondo di aiuti europei agli indigenti) e dal Banco alimentare.

Terni – grande interesse per il convegno “Giubileo 2025, porte aperte perché?” con Andrea Tornielli

Si è svolto il 13 novembre presso la chiesa di San Cristoforo in Terni l’incontro-dibattito intitolato “Giubileo 2025, porte aperte perché?”, al quale ha partecipato Andrea Tornielli, giornalista, direttore editoriale dei media vaticani. Erano presenti il vescovo Francesco Soddu e il parroco don Franco Semenza.
Tantissime persone hanno seguito l’interessante intervento di Tornielli che ha toccato punti focali a partire da alcuni interrogativi: come la Chiesa si prepara al grande evento che viene celebrato ogni quarto di secolo? Quale senso ha oggi? Il Giubileo che sta per iniziare dice qualcosa al nostro mondo impazzito, devastato da odio, violenza e guerre? E quale relazione esiste tra il Giubileo e il cammino che la Chiesa tutta ha intrapreso con il Sinodo sulla sinodalità? Tornielli ha ricordato le radici bibliche del Giubileo, ha percorso brevemente la storia del Giubileo cristiano, a partire dal primo celebrato nel 1300 per volere di Bonifacio VIII e si è soffermato sul segno della Porta Santa, che raffigura Cristo, e sull’indulgenza: quest’ultimo è diventato un termine desueto, dai contorni non facilmente spiegabili. «Eppure – ha detto il direttore editoriale dei media vaticani – in un tempo in cui tutti parlano e nessuno ascolta, in un tempo caratterizzato da violenza e sopraffazione, dall’odio e dalla guerra, dalle chiusure e dai muri, una porta che si apre per accogliere tutti rappresenta un messaggio bellissimo. Tutti sono invitati ad entrare, nessuno escluso. Tutti sono destinatari di un messaggio di perdono e di infinita misericordia, di una grazia speciale che ci riporta alla purezza del giorno del nostro battesimo. Per questo il messaggio del Giubileo 2025 è di grande speranza: ci dice che, nonostante tutto attorno noi sembri andare a rotoli, c’è la possibilità di ricominciare, di essere accolti e ascoltati».
Il messaggio che ripetete Papa Francesco, ricordando che “tutti, tutti, tutti” sono destinatari di questa misericordia e sono invitati a entrare nella Chiesa, si collega bene al recente Sinodo sulla sinodalità. Un tema apparentemente ostico, lontano dalla nostra esperienza, dalla nostra vita. In realtà ci parla della modalità autentica e più propria per vivere la comunione nella Chiesa. La Chiesa non è una azienda, non è un partito, non è una setta. Pur nella diversità di funzioni, tutti come battezzati siamo chiamati a partecipare, ad essere coinvolti. La sinodalità, il prendere decisioni insieme accompagnati dallo Spirito Santo, dovrebbe sempre più diventare il modo distintivo per vivere la Chiesa. «Un modo che già di per sé, senza bisogno di parole o di spiegazioni – ha sottolineato Tornielli – diventa testimonianza e missione».

Gubbio – La preghiera itinerante per la Giornata dei poveri

Il 17 novembre la Chiesa celebra la VIII Giornata mondiale dei poveri, un appuntamento annuale istituito da Papa Francesco nel 2016, come una delle iniziative più significative del Giubileo della Misericordia. La giornata è nata con l’intento di rendere visibile e concreta la carità cristiana verso gli ultimi e i bisognosi, in un mondo che spesso tende a lasciarli ai margini. In questi anni, questo appuntamento ha invitato le comunità cristiane a vivere la carità in modo tangibile, non solo attraverso gesti di aiuto materiale, ma anche con gesti di vicinanza, di ascolto e di accoglienza.
Il tema scelto per quest’anno – “La preghiera del povero sale fino a Dio” (Sir 21,5) – invita a riflettere sulla forza della preghiera di chi vive nella povertà, un grido che raggiunge il cuore di Dio. La preghiera del povero, infatti, è una preghiera che nasce dall’umiltà, dalla sofferenza e dalla speranza, e che trova sempre accoglienza nel cuore misericordioso di Dio. È un richiamo alla Chiesa ad ascoltare e rispondere con attenzione alla voce dei più vulnerabili, a riconoscere in loro il volto di Cristo, come ci ricorda spesso il Papa.

La preghiera itinerante della Chiesa eugubina
In occasione della giornata, la Caritas diocesana di Gubbio ha organizzato un’iniziativa speciale di preghiera che si terrà sabato 16 novembre, con un percorso itinerante che avrà inizio alle ore 17 dalla chiesa della Vittorina. Il cammino di preghiera si snoderà attraverso diverse tappe fino a giungere a San Marziale. Durante il percorso, ci saranno alcune testimonianze di chi ha vissuto in prima persona le difficoltà dell’inserimento nella comunità, ma che ha anche trovato nella fede e nella preghiera la forza per superare le difficoltà e sentirsi accolto. Queste testimonianze saranno un segno tangibile della solidarietà e della speranza che la Giornata dei poveri vuole trasmettere.

Amelia – Cinquecentenario della morte di Mons. Geraldini, convegno internazionale “Alessandro Geraldini, l’umanesimo, il nuovo mondo, il problema dell’ “altro”

Nell’ambito delle iniziative per il Cinquecentenario della morte di Alessandro Geraldini (1524-2024), primo vescovo residente di Santo Domingo, il 15 -16 -17 novembre 2024 ad Amelia si terrà il convegno internazionale di studi: “Alessandro Geraldini, l’umanesimo, il nuovo mondo, il problema dell’ “altro”, promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del Cinquecentenario della morte di Alessandro Geraldini, dal Comitato Diocesano per il V centenario della morte di mons. Alessandro Geraldini, con il contributo della Fondazione Carit e il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Cultura e del Ministero della Cultura.

Il convegno sarà aperto venerdì 15 novembre alle ore 16 nella sala Boccarini dai saluti di Laura Pernazza Presidente della Provincia di Terni, Sindaco di Amelia, Elide Rossi Assessore alla Cultura del Comune di Amelia, Alessandro Geraldini discendente del celebrato, Enrico Menestò Accademico dei Lincei.
Seguirà alle 17.30 la prolusione del prof. Edoardo D’Angelo presidente del Comitato Nazionale, la Lectio Magistralis “Mediterraneo e Atlantico all’alba dell’Età Moderna” di Guglielmo de Giovanni – Centelles Accademico dei Virtuosi al Pantheon, e la relazione “Cristoforo Colombo per Alessandro Geraldini e per Girolamo Fracastoro” di Stefano Pittaluga dell’Università di Genova.

Sabato 16 novembre dalle ore 9.30, presso la sala Boccarini, l’intera giornata di studio sarà dedicata all’approfondimento storico del 500 spagnolo ed europeo e delle relazioni con le Americhe di Alessandro Geraldini, con il contributo di qualificati studiosi di varie università mondiali: Daniele Arciello dell’Universidad de León, Martin Friih, Guido A. Bonomini dell’Universidade Federal Fluminense-Rio de Janeiro; Gemma Colesanti del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Laura Vangone dell’Università della Campania; Pierluigi Crovetto dell’Università di Genova; Carmen Gonzalez Vazquez dell’Universidad Autonoma de Madrid; Paolo Pontari dell’Università di Pisa, Gerard Gonzàlez Germain dell’Universitat Autònoma de Barcelona; Kimberly Campanello dell’University of Leeds / Devers Program in Dante Studies (University of Notre-Dame, Indiana), Emilio Lucci Archivio Storico Diocesano Amelia.

L’ultima sessione del convegno si terrà al Cet di Toscolano domenica 17 novembre dalle ore 9.30 con gli interventi di Jesús Paniagua Pérez Universidad de León, John K. Thornton Boston University, Francesco Canali Deputazione Storia Patria per l’Umbria. Alle ore 11 la tavola rotonda di chiusura coordinata da Francesco Scoppola.

In occasione delle celebrazioni del Cinquecentenario s’intende rilanciare la conoscenza del vescovo Geraldini, e attraverso questa sollecitare la riflessione e il dibattito su una figura poco nota, ma estremamente importante, sia sotto il profilo operativo e concreto, sia sotto quello simbolico dell’incontro/scontro tra la civiltà europea e quella definita “precolombiana” all’alba dell’arrivo degli Europei in Centroamerica.

Alessandro Geraldini sbarcò nell’isola di Santo Domingo il 17 settembre del 1519 e vi morì l’8 marzo 1524. Attivo alla Corte di Ferdinando ed Isabella la Cattolica, Alessandro Geraldini è noto per il suo sostegno a Cristoforo Colombo e per esser stato precettore degli Infanti di Spagna. A lui si deve la costruzione della nuova cattedrale di Santo Domingo, Nostra Signora dell’Incarnazione, oltre alla stesura di numerose opere letterarie, trattati di politica e pedagogia, lettere ad importanti personaggi, tra cui papa Leone X e l’imperatore Carlo V, ed all’interessante resoconto del suo viaggio e ministero pastorale nelle Antille. La figura di Geraldini si prospetta come di grande rilievo non solo per la storia europea e americana, ma anche di estrema attualità nel delicato tema dei rapporti tra Chiesa cattolica e nativi americani. Geraldini, insieme a figure quali Bartolomeo di Las Casas e Antonio de Montesinos, è stato tra i primissimi a intuire e denunciare l’imminente genocidio che gli Europei avrebbero procurato tra gli Indios d’America latina.

Assisi – bando del premio internazionale “Francesco d’Assisi e Carlo Acutis, per una economia della Fraternità” scadenza 28 febbraio 2025

Cinquantamila euro per sostenere progetti nati dal basso in un clima di fraternità. È questa la cifra confermata dalla Fondazione diocesana di religione – Santuario della Spogliazione per il nuovo bando del premio internazionale “Francesco d’Assisi e Carlo Acutis, per una economia della Fraternità” dell’edizione 2024/2025. Grazie a questo sostegno nel maggio scorso è stato premiato un progetto che nasce con l’idea di offrire un lavoro dignitoso ai giovani indigeni, e, allo stesso tempo, nutrire i bambini con cibi più sani, tipici delle culture amazzoniche (frutta e verdura di stagione, polli e uova, che ora arrivano surgelati dopo mesi di lunghi viaggi, utilizzando tanta benzina per barche e camion con il conseguente inquinamento dell’ambiente). Un sostegno di 10mila euro è andato al progetto intitolato “Mihavotras” (“Si salva insieme”), proveniente dal Madagascar (Africa) che, sostenuto dalla Caritas locale, mira ad aiutare le donne vulnerabili tramite la creazione di alcune cooperative che possano offrire loro un lavoro. Negli anni precedenti sono stati sostenuti e realizzati due progetti: uno in Ciad per la formazione di giovani nella panificazione e la realizzazione di forni nelle varie aree depresse del Paese e l’altro nelle Filippine che prevede l’utilizzo di una ninfea infestante per produrre bricchetti ecosostenibili. Il concorso è rivolto a persone, enti, associazioni e società, di qualunque parte del mondo, e specialmente delle regioni più povere che, per far fronte alla mancanza di opportunità e alle scarse possibilità economiche si mettono insieme, in forme cooperative o comunque di collaborazione, intorno a valide idee progettuali in favore dei più svantaggiati per lo sviluppo dei propri territori e delle proprie comunità. Sviluppando i principi etico-valoriali del Premio, i progetti presentati devono rappresentare iniziative che innescano processi economici fraterni “dal basso”. Saranno ammessi anche progetti già avviati (al massimo da cinque anni), come da relativa documentazione richiesta. A parità di giudizio da parte della Commissione valutativa saranno privilegiati quelli più recenti. La domanda di partecipazione, online sul sito www.francescoassisicarloacutisaward.com, deve essere presentata entro il 28 febbraio 2025. Il riconoscimento, come previsto nello statuto e nel regolamento, è istituito allo scopo di “promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna dell’universale fraternità di tutti gli esseri umani a partire dalla condizione e dagli interessi dei più umili e disagiati, nella prospettiva evangelica dell’unica paternità di Dio e del suo disegno di amore per tutti i suoi figli”.

Foligno – Presentazione XXXIII edizione del Rapporto Immigrazione Caritas e Migrantes

Giovedì 14 novembre 2024 alle ore 15.00 nella sala della Biblioteca Jacobilli Piazza S. Giacomo in Foligno, a cura dell’Ufficio diocesano e regionale per la pastorale dei migranti, si svolgerà la presentazione del XXXIII Rapporto Immigrazione 2024 “Popoli in cammino” e del Rapporto Italiani nel mondo 2024.

Incontro realizzato nell’ambito delle celebrazioni della “Settimana della Carità”, 11 – 17 novembre 2024 promossa dalla Caritas diocesana, e delle attività della Scuola di “Economia della Fraternità” promossa dall’Ufficio per i problemi sociali ed il lavoro, giustizia e pace, custodia del creato.

Dai dati del rapporto curato dalla sinergia degli organismi pastorali della Conferenza Episcopale Italiana, Caritas e Fondazione Migrantes, sono oltre 5 milioni e 300 mila i cittadini stranieri residenti in Italia (+3,2% rispetto allo scorso anno), oltre 200 mila di loro hanno conseguito la cittadinanza lo scorso anno e in media rappresentano il 9% della popolazione residente in Italia. Questi alcuni dei macro-dati che emergono dal rapporto Immigrazione. Un’edizione che è stata integrata da 4 ricerche inedite, frutto delle reti territoriali dei due organismi su lavoro, scuola e appartenenza religiosa.

Alla presentazione interveranno:

Simone M. VARISCO, Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana;
Paolo BAZZICA, Presidente Confindustria di Foligno.
Le conclusioni a cura di Mons. Domenico SORRENTINO Vescovo di Foligno e Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino.

Perugia – una fattoria in città per vivere la vita di campagna rivolta alle scuole dell’infanzia ed elementari

Allestita nell’area verde delle Edizioni Frate Indovino (ingresso da via Marco Polo n° 1 bis), contigua al “Villaggio della Carità”, a Perugia, immersa nella città, la “Fattoria urbana” sarà inaugurata lunedì 11 novembre, alle ore 12.
Si tratta di un significativo progetto che prevede percorsi di educazione ambientale rivolti alle scuole dell’infanzia e alle scuole elementari finalizzati a sensibilizzare i partecipanti sui temi dell’ambiente e della sostenibilità attraverso la promozione di comportamenti responsabili verso la natura e gli animali, la valorizzazione delle risorse naturali e la creazione di un senso di comunità e di solidarietà tra i partecipanti. I bambini potranno fare un’esperienza diretta della vita di campagna attraverso laboratori didattici sulla coltivazione di ortaggi e piante officinali, visite guidate alla fattoria per osservare gli animali da cortile e imparare a prendersene cura, attività pratiche di riciclo e compostaggio.
L’iniziativa – denominata “City Farm, Laboratorio di Ecologia Integrale” parte del progetto Cei 8xmille “Semi di Carità” – è promossa dalla Caritas diocesana e realizzata dalla Fondazione di Carità San Lorenzo in collaborazione con le Edizioni Frate Indovino. Impegnerà operatori e volontari della Fondazione di Carità nell’accompagnare le classi alla scoperta della fattoria sociale, a partire dalla lettura ad alta voce di albi illustrati, utili ad aprire il cuore e l’orecchio all’ascolto e a vivere l’esperienza da protagonisti.

Ad Assisi gli Stati Generali delle Chiese dell’Umbria il 9 novembre – Il programma

I rappresentanti delle commissioni pastorali e delegati per il sinodo delle otto diocesi dell’Umbria si ritroveranno il 9 novembre per gli “Stati Generali” della Chiesa dell’Umbria, presso il Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Assisi, evento a cui parteciperanno le Commissioni Ceu delle sei “Macro Aree Pastorali” (Evangelizzazione e Liturgia, Carità e Salute, Clero e Vita Consacrata, Laici, Cultura e Comunicazione, Giuridico e Amministrativa). Si tratta di un importante appuntamento sinodale in preparazione alla terza Assemblea ecclesiale regionale, all’assemblea sinodale delle Chiese in Italia, e del prossimo Giubileo.
Il programma prevede alla ore 9.00 l’accoglienza e preghiera; alle ore 9.30 l’introduzione dei lavori da parte di Mons. Renato Boccardo, presidente della Conferenza Episcopale Umbra. Alle ore 9.45 il percorso Sinodale Sapienziale: suddivisione per Aree Pastorali e sottogruppi per condivisione delle Sintesi Sinodali e dei Nuovi Lineamenti CEI per la fase profetica. Ore 11.15 break; ore 11.30 presentazione degli eventi e preparazione Giubileo 2025 delle singole Diocesi e Commissioni; comunicazioni della Segreteria Pastorale; ore 12.45 recita dell’Angelus e pranzo.

Gubbio – Stimmate francescane: un convegno sull’iconografia

Nel settembre del 1224, Francesco d’Assisi ricevette le stimmate presso il monte de La Verna: un evento miracoloso che segnò profondamente la sua vita e la storia del cristianesimo. Per celebrare l’ottavo centenario di questo episodio, l’associazione Quartiere di San Pietro e la parrocchia di San Pietro di Gubbio organizzano un incontro dal titolo “Le stigmate di san Francesco – Nascita e definizione di un’iconografia”.

Il convegno intende mettere in luce la rappresentazione artistica delle stimmate francescane a partire dal XIII secolo. Saranno gli studiosi Mirko Santanicchia e Giulia Vaira a guidare il pubblico attraverso un approccio interdisciplinare che unisce storia dell’arte, teologia e studi francescani, alla scoperta delle origini e dell’evoluzione iconografica delle stimmate francescane, svelando come gli artisti – a partire dal XIII secolo – abbiano interpretato e trasmesso ai fedeli questo profondo mistero. L’appuntamento è fissato per sabato 9 novembre, alle ore 16, nella sala dell’ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana.

Due studiosi ed esperti come relatori
Mirko Santanicchia dal 2018 è professore associato di Storia dell’arte medievale al dipartimento di Lettere dell’Università degli Studi di Perugia. Dal 2004 svolge attività didattica per i corsi di laurea in Beni culturali e in Storia dell’arte, insegnando Storia delle tecniche artistiche, Storia dell’arte medievale e Storia dell’oreficeria e delle arti applicate nel Medioevo. I suoi interessi di studio si concentrano in prevalenza sull’arte nel centro Italia, in particolare fra Umbria, Toscana e Marche, tra XII e XV secolo. Gli ambiti più spesso indagati riguardano la pittura e le arti applicate (oreficeria, miniatura, arredo ligneo) nel loro dialogo con le arti considerate “maggiori”. Ha pubblicato più di novanta contributi in riviste scientifiche, atti di convegno, cataloghi di mostre e volumi miscellanei, oltre che diversi lavori monografici.

Giulia Vaira è laureata in Storia dell’arte medievale nel 2022 a Perugia, con una tesi dal titolo “Le sacre stimmate di san Francesco d’Assisi: fonti agiografiche e iconografia dalle origini a Giotto”. Tale lavoro è stato approfondito nei contenuti, accolto per la pubblicazione nella collana Tau delle edizioni Biblioteca Francescana di Milano. Sullo stesso argomento, ha scritto per la rivista “Studi francescani” un articolo che sarà contenuto nel numero dedicato alle stimmate di san Francesco di prossima uscita. È stata borsista al convegno internazionale di studi su “Identità e autocoscienza dei frati minori (sec. XIII-XIV)”, nell’ottobre 2022, e al “Seminario di formazione in storia religiosa e studi francescani” che si è tenuto tra Assisi e Roma nel giugno scorso, entrambi promossi dalla Società internazionale di Studi francescani.

Perugia: La presentazione dei Risultati del Progetto “Rete di Argento”, per un corretto processo di invecchiamento attivo dell’anziano

Invecchiare bene? Si può con il progetto “Rete di Argento”. Lo dimostrano i suoi risultati che saranno presentati a Perugia, mercoledì 6 novembre, alle ore 10, presso la sede della Fondazione Perugia, “Sala delle Colonne” di Palazzo Graziani (corso Vannucci, n° 47). Un’occasione per restituire alla comunità perugina i risultati registrati dal progetto che si è prefisso di sperimentare un modello di gestione innovativo in grado di promuovere, attraverso un sistema coordinato e integrato, lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse già attive e potenzialmente attivabili nel territorio, nonché strategie e azioni innovative finalizzate ad incoraggiare il coinvolgimento della comunità e le esperienze aggregative della popolazione anziana autosufficiente ≥65 anni allo scopo di favorirne la partecipazione ad un corretto processo di invecchiamento attivo e la prevenzione alla condizione della solitudine.

Il progetto “Rete di Argento” è finanziato dalla Fondazione Perugia attraverso il “Bando Welfare 2023 per gli anziani: cura, promozione e risorsa” ed è stato realizzato da una rete di partners costituita da: Fondazione di Carità San Lorenzo (ente operativo della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve), Distretto del Perugino USL Umbria 1, Comune di Perugia, Polizia di Stato, Associazione Coordinamento Centro Soci Culturali di Perugia, Fondazione Santa Caterina Parlesca. Inoltre, il progetto ha potuto contare sulla collaborazione di CESVOL Umbria, ACLI Perugia, Quartiere Pallotta A.P.S., AFAS Perugia, A.D.A. Umbria – Associazione per i Diritti degli Anziani, Accademia Focus, Associazione Filosofi…amo, AUSER Perugia, OVUS Perugia, AUSRU – Associazione Unite dei Sordi della Regione dell’Umbria, A.IT.A – Associazione Italiana Afasici.

Il modello sperimentale si è mosso su tre direttrici. 1) Governance: la gestione e la valorizzazione delle risorse e delle opportunità già presenti sul territorio. Ciò ha implicato il coordinamento delle risorse esistenti, l’identificazione e lo sviluppo di nuove opportunità, l’ampliamento della rete, nonché la sensibilizzazione della comunità sull’importanza del processo di invecchiamento attivo per la persona anziana. 2) Prevenzione: sono stati attivati percorsi informativi per promuovere uno stile di vita sano e corretto tra gli anziani (corretta alimentazione, importanza dell’attività fisica, nonché la consapevolezza dei rischi legati al gioco d’azzardo e alle truffe online). 3) Sperimentazione: è stato attivato un servizio itinerante di welfare informale, la mappatura delle risorse e dei servizi attivi nel territorio, la realizzazione di una piattaforma digitale attraverso la quale valorizzare i servizi, informare la comunità sulle opportunità presenti e facilitare il contatto e la relazione tra i destinatari (gli anziani e anche i loro familiari) e coloro che erogano i servizi.

«I percorsi intrapresi e i risultati raggiunti, che saranno raccontati nel dettaglio il 6 novembre – commentano i promotori del progetto –, dimostrano che invecchiare bene si può, certamente grazie a una consolidata e continuamente rinnovata rete di soggetti impegnati sul territorio, tra cui tutti i partner di progetto, ma anche e soprattutto grazie a un vero e concreto ascolto del bisogno e a una presenza costante».