Terni – Pellegrinaggio diocesano, in preparazione al Giubileo,dalla Cattedrale al santuario di Santa Maria dell’Oro, un’esperienza di conversione

Secondo appuntamento di preparazione al Giubileo, sabato 8 giugno 2024 con il pellegrinaggio a piedi dalla cattedrale di Terni al santuario di Santa Maria dell’Oro, presieduto dal vescovo Francesco Soddu. In molti hanno partecipato al cammino di circa 5 chilometri, il cui ultimo tratto percorre parte dell’ultima tappa del Cammino dei Protomartiri Francescani lungo la vecchia selciata dei frati che si snoda tra i boschi. La prima sosta presso il santuario dei Protomartiri Francescani chiesa di Sant’Antonio a Terni, che quest’anno è anche chiesa giubilare nel centenario della posa della prima pietra, dove padre Pietro Messa ha tenuto un’interessante catechesi sul cammino e sulla speranza elementi che sono il fulcro del Giubileo del 2025, ricordando anche la storia dei primi frati francescani, evangelizzatori in cammino che furono martirizzati in Marocco, e quella di sant’Antonio da Padova che scelse di divenire frate francescano proprio a seguito della sua conoscenza diretta della vicenda dei cinque frati originari della valle ternana. Ripreso il cammino, attraverso il ponte pedonale della stazione di Terni, si è raggiunto l’inizio della antica e suggestiva selciata per arrivare lungo un percorso immerso nella natura, al santuario di Santa Maria dell’Oro, accolti dal parroco don Claudio Bosi che ha illustrato la storia dell’antica chiesa e convento dei frati minori fondato da San Bernardino da Siena ed alcune particolarità artistiche che rimandano alla figura di Maria alla quale la chiesa è dedicata.

La catechesi di Emanuela Buccioni, attraverso i riferimenti ai personaggi biblici Abramo a Giosuè, ha evidenziato il senso del pellegrinaggio come percorso di conversione, come riscoperta della fede e del proprio Battesimo.

L’imminente Giubileo 2025 “Pellegrini di Speranza” invita a riscoprire l’essere cristiani portatori di gioia e di speranza. Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo 2025 sottolinea questo cammino di vita cristiana “che ha bisogno anche di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna che fa intravedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù…. il pellegrinaggio esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità”.

Terni – pellegrinaggio in preparazioen al Giubileo dalla Cattedrale al santuario di Santa Maria dell’Oro

La diocesi di Terni-Narni-Amelia promuove un pellegrinaggio a piedi, secondo appuntamento di preparazione al Giubileo che fa seguito a quello dello scorso gennaio alla chiesa di Valenza. Sabato 8 giugno 2024 alle ore 9.30 si partirà dalla cattedrale di Terni per arrivare al santuario di Santa Maria dell’Oro, conclusione alle ore 13.00 con pranzo al sacco. Il pellegrinaggio sarà presieduto dal vescovo Francesco Soddu e due momenti di riflessione sul pellegrinaggio e sul Giubileo saranno proposti ai pellegrini nel santuario dei Protomartiri Francescani chiesa di Sant’Antonio a Terni, che quest’anno sarà anche chiesa giubilare nel centenario della posa della prima pietra. Un pellegrinaggio che vuole essere un’occasione di riscoperta della spiritualità francescana con la preghiera all’altare dei Protomartiri e la meditazione dei padri francescani, e alla conclusione del pellegrinaggio al santuario di Santa Maria dell’Oro con la catechesi di don Claudio Bosi ed Emanuela Buccioni sul pellegrinaggio come percorso di conversione. Chi è impossibilitato ad effettuare l’intero percorso a piedi può raggiungere il santuario di Colle dell’Oro alle ore 11.30.

In vista del Giubileo 2025. Il presidente della Ceu mons. Renato Boccardo: «Tanti pellegrini transiteranno nelle nostre contrade: si sentano accolti come a casa»

Anche la Chiesa dell’Umbria si sta preparando al meglio per accogliere nell’anno del Giubileo numerosi pellegrini. Il prossimo 15 giugno, presso il Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Assisi, si terrà il Consiglio pastorale regionale della Conferenza episcopale umbra (Ceu) il cui primo punto all’ordine del giorno è la “preparazione del Giubileo 2025”.
Nell’attesa di conoscere le varie iniziative giubilari promosse a livello diocesano e regionale, il presidente della Ceu, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo, interviene sul dato del flusso di pellegrini, circa 32 milioni, che arriveranno a Roma nel corso del prossimo anno, frutto di uno studio della Facoltà di Sociologia dell’Università Roma Tre fornito lo scorso 27 maggio, in conferenza stampa, dall’arcivescovo mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione della Santa Sede, responsabile dell’organizzazione dell’Anno Santo.
«Tanti pellegrini transiteranno per le nostre contrade per poi convergere verso Roma, alle tombe degli Apostoli – commenta il presidente della Ceu mons. Boccardo –. Lo scorso 9 maggio il Santo Padre ha pubblicato la bolla di indizione del Giubileo 2025, invitando tutta la Chiesa a mettersi in cammino verso questo pellegrinaggio della speranza. In Umbria ci stiamo organizzando, in sinergia anche con gli enti locali, per poter assicurare un’accoglienza non soltanto dignitosa, ma cordiale e fraterna a tutti coloro che giungeranno nella nostra regione ricca di santità, di testimonianze di vita cristiana. Sarà bello e interessante per quanti verranno in Umbria conoscere meglio la storia e la vita di tanti cristiani (in particolare quelle di san Francesco, di santa Chiara, di santa Rita, di san Benedetto, di sant’Angela da Foligno, del beato Carlo Acutis, prossimo Santo, della beata Madre Speranza di Gesù…) che rimangono per tutti esempio di incoraggiamento a percorrere la strada del Vangelo di Gesù. Fin da ora diamo un cordialissimo benvenuto a tutti i pellegrini: ci stiamo preparando affinché la nostra casa sia con le porte spalancate per permettere a tutti di sentirsi accolti come a casa».

a cura di Riccardo Liguori

“Insegnaci a pregare” – il sussidio del Dicastero per l’Evangelizzazione in preparazione al Giubileo 2025

In preparazione al Giubileo 2025 e per vivere l’Anno della Preghiera 2024, il Dicastero per l’Evangelizzazione ha realizzato questo sussidio, ispirato dal magistero di Papa Francesco, intende essere uno strumento per accompagnare i fedeli in questo tempo in vista dell’apertura della Porta Santa: l’invito è quello di intensificare la preghiera come dialogo personale con Dio, un invito che deve condurci a riflettere sulla nostra fede, sul nostro impegno nel mondo di oggi, nei diversi ambiti in cui siamo chiamati a vivere, così che possa essere alimentato un rinnovato ardore per l’Evangelizzazione dell’uomo moderno.

Insegnaci a pregare – anno della preghiera 2024 (download)

Diocesi Terni – La preghiera nell’Antico Testamento (audio)

Domenica 3 marzo 2024 ritiro di Quaresima dei catechisti, operatori Caritas parrocchiali e Azione Cattolica sul tema: “La preghiera nell’Antico Testamento”, guidato dalla riflessione di Emanuela Buccioni, Biblista e Responsabile del Settore dell’apostolato biblico della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Nel pomeriggio, dopo un confronto tra i partecipanti, la preghiera, le esperienze e suggestioni, la giornata si concluderà alle 16.30 con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Francesco Antonio Soddu.

1 – La preghiera nell’Antico Testamento – prima parte

2- La preghiera nell’Antico Testamento – seconda parte

NORME SULLA CONCESSIONE DELL’INDULGENZA DURANTE IL GIUBILEO ORDINARIO DELL’ANNO 2025

“Ora è giunto il tempo di un nuovo Giubileo, nel quale spalancare ancora la Porta Santa per offrire l’esperienza viva dell’amore di Dio” (Spes non confundit, 6). Nella bolla di indizione del Giubileo Ordinario del 2025, il Santo Padre, nel momento storico attuale in cui “immemore dei drammi del passato, l’umanità è sottoposta a una nuova e difficile prova che vede tante popolazioni oppresse dalla brutalità della violenza” (Spes non confundit, 8), chiama tutti i cristiani a farsi pellegrini di speranza. Questa è una virtù da riscoprire nei segni dei tempi, i
quali, racchiudendo “l’anelito del cuore umano, bisognoso della presenza salvifica di Dio, chiedono di essere trasformati in segni di speranza” (Spes non confundit, 7), che dovrà essere attinta soprattutto nella grazia di Dio e nella pienezza della Sua misericordia.
Già nella bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia del 2015, Papa Francesco sottolineava quanto l’Indulgenza acquistasse in quel contesto “un rilievo particolare” (Misericordiae vultus, 22), poiché la misericordia di Dio “diventa indulgenza del Padre che, attraverso la Sposa di Cristo, raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni residuo della conseguenza del peccato” (ibid.). Analogamente oggi il Santo Padre dichiara che il dono dell’Indulgenza “permette di scoprire quanto sia illimitata la misericordia di Dio. Non è un caso che nell’antichità il termine «misericordia» fosse interscambiabile con quello di «indulgenza», proprio perché esso intende esprimere la pienezza del perdono di Dio che non conosce confini” (Spes non confundit, 23). L’Indulgenza, dunque, è una grazia giubilare.

NORME SULLA CONCESSIONE DELL’INDULGENZA DURANTE IL GIUBILEO ORDINARIO DELL’ANNO 2025 (download)

SPES NON CONFUNDIT – Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025

Nel segno della speranza l’apostolo Paolo infonde coraggio alla comunità cristiana di Roma. La speranza è anche il messaggio centrale del prossimo Giubileo, che secondo antica tradizione il Papa indice ogni venticinque anni. Penso a tutti i pellegrini di speranza che giungeranno a Roma per vivere l’Anno Santo e a quanti, non potendo raggiungere la città degli apostoli Pietro e Paolo, lo celebreranno nelle Chiese particolari. Per tutti, possa essere un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, «porta» di salvezza (cfr. Gv 10,7.9); con Lui, che la Chiesa ha la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti quale «nostra speranza» (1Tm 1,1).
Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa
sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con
scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni. Lasciamoci condurre da quanto l’apostolo Paolo scrive proprio ai cristiani di Roma.

LA BOLLA D’INDIZIONE DEL GIUBILEO 2025 (testo integrale download)

Terni – Anno della preghiera, catechesi “Signore insegnaci a pregare”

Nell’anno di preparazione al Giubileo 2025 Pellegrini di speranza, anno 2024 dedicato alla preghiera, le parrocchie di Nostra Signora di Fatima a Gabelletta e di San Giovanni Bosco a Campomaggiore di Terni promuovono un ciclo di catechesi per imparare a pregare “Signore insegnaci a pregare”.
MARTEDÌ 20 FEBBRAIO 21.00 GABELLETTA Che cos’è la preghiera?
LUNEDÌ 26 FEBBRAIO 21.00 CAMPOMAGGIORE Il cammino della preghiera
MARTEDÌ 5 MARZO 21.00 GABELLETTA Le espressioni e il combattimento della preghiera
MARTEDÌ 12 MARZO 21.00 CAMPOMAGGIORE PADRE NOSTRO
MARTEDÌ 19 MARZO 21.00 GABELLETTA Le sette domande



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Diocesi Terni – il Cammino dei Protomartiri Francescani

I santi BerardoOttonePietroAccursio e Adiuto, venerati come santi dalla Chiesa cattolica, sono denominati anche Protomartiri Francescani essendo i primi martiri dell’Ordine francescano, uccisi in Marocco il 16 gennaio 1220.
Le loro spoglie sono conservate nel Santuario della Chiesa di Sant’Antonio da Padova a Terni.

Il Cammino dei Protomartiri  si snoda all’interno del territorio della diocesi di Terni-Narni-Amelia ed è composto di sei tappe con lunghezze rapportate alle difficoltà date della orografia del territorio. E’ un anello con partenza e arrivo da Terni che si sviluppa per 110 km, un vantaggio logistico non da poco.

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