Si è svolto il 13 novembre presso la chiesa di San Cristoforo in Terni l’incontro-dibattito intitolato “Giubileo 2025, porte aperte perché?”, al quale ha partecipato Andrea Tornielli, giornalista, direttore editoriale dei media vaticani. Erano presenti il vescovo Francesco Soddu e il parroco don Franco Semenza.
Tantissime persone hanno seguito l’interessante intervento di Tornielli che ha toccato punti focali a partire da alcuni interrogativi: come la Chiesa si prepara al grande evento che viene celebrato ogni quarto di secolo? Quale senso ha oggi? Il Giubileo che sta per iniziare dice qualcosa al nostro mondo impazzito, devastato da odio, violenza e guerre? E quale relazione esiste tra il Giubileo e il cammino che la Chiesa tutta ha intrapreso con il Sinodo sulla sinodalità? Tornielli ha ricordato le radici bibliche del Giubileo, ha percorso brevemente la storia del Giubileo cristiano, a partire dal primo celebrato nel 1300 per volere di Bonifacio VIII e si è soffermato sul segno della Porta Santa, che raffigura Cristo, e sull’indulgenza: quest’ultimo è diventato un termine desueto, dai contorni non facilmente spiegabili. «Eppure – ha detto il direttore editoriale dei media vaticani – in un tempo in cui tutti parlano e nessuno ascolta, in un tempo caratterizzato da violenza e sopraffazione, dall’odio e dalla guerra, dalle chiusure e dai muri, una porta che si apre per accogliere tutti rappresenta un messaggio bellissimo. Tutti sono invitati ad entrare, nessuno escluso. Tutti sono destinatari di un messaggio di perdono e di infinita misericordia, di una grazia speciale che ci riporta alla purezza del giorno del nostro battesimo. Per questo il messaggio del Giubileo 2025 è di grande speranza: ci dice che, nonostante tutto attorno noi sembri andare a rotoli, c’è la possibilità di ricominciare, di essere accolti e ascoltati».
Il messaggio che ripetete Papa Francesco, ricordando che “tutti, tutti, tutti” sono destinatari di questa misericordia e sono invitati a entrare nella Chiesa, si collega bene al recente Sinodo sulla sinodalità. Un tema apparentemente ostico, lontano dalla nostra esperienza, dalla nostra vita. In realtà ci parla della modalità autentica e più propria per vivere la comunione nella Chiesa. La Chiesa non è una azienda, non è un partito, non è una setta. Pur nella diversità di funzioni, tutti come battezzati siamo chiamati a partecipare, ad essere coinvolti. La sinodalità, il prendere decisioni insieme accompagnati dallo Spirito Santo, dovrebbe sempre più diventare il modo distintivo per vivere la Chiesa. «Un modo che già di per sé, senza bisogno di parole o di spiegazioni – ha sottolineato Tornielli – diventa testimonianza e missione».
Ott, 2024
Terni – Verso il Giubileo 2025 catechesi “Segni e significato del Giubileo” con don Andrea Lonardo
Nel percorso di preparazione al Giubileo 2025 “pellegrini di speranza”, l’ufficio catechistico e l’Azione Cattolica promuovono un incontro di catechesi su “Segni e significato del Giubileo” rivolto a tutte le comunità diocesane e parrocchiali, i gruppi e movimenti, i giovani, i catechisti, le famiglie. Venerdì 18 ottobre alle ore 17.30 al Museo diocesano di Terni, don Andrea Lonardo direttore dell’Ufficio catechistico della diocesi di Roma parlerà del Giubileo quale momento di riconciliazione, conversione e penitenza sacramentale, soffermandosi sugli aspetti dei segni che caratterizzano l’anno santo come il pellegrinaggio, la città di Pietro e Paolo, la Porta Santa, la professione di fede, la carità, l’indulgenza.
Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo “Spes non confundit” ricorda: “Il prossimo Giubileo, dunque, sarà un Anno Santo caratterizzato dalla speranza che non tramonta, quella in Dio. Ci aiuti pure a ritrovare la fiducia necessaria, nella Chiesa come nella società, nelle relazioni interpersonali, nei rapporti internazionali, nella promozione della dignità di ogni persona e nel rispetto del creato. La testimonianza credente possa essere nel mondo lievito di genuina speranza, annuncio di cieli nuovi e terra nuova (cfr. 2Pt 3,13), dove abitare nella giustizia e nella concordia tra i popoli, protesi verso il compimento della promessa del Signore”.
Set, 2024
Giubileo 2025 – lettera dei Vescovi Umbri ai sacerdoti e diaconi della Regione Ecclesiastica Umbra
Carissimo Confratello,
si avvicina l’anno di grazia che la benevolenza divina e la maternità della Chiesa ci donano con il Giubileo 2025. Noi ministri ordinati abbiamo la grande gioia e il lieto compito di accompagnare il popolo di Dio a farne tesoro: sarà una preziosa occasione per rigenerare la nostra vocazione e mettere a frutto la nostra missione di “servi della speranza”, di amici di “Cristo, nostra speranza”.
Il Santo Padre, che ha indicato proprio nella virtù teologale della speranza il messaggio centrale di questa esperienza di fede e di carità, confida nel nostro entusiasmo e nella nostra collaborazione. Possiamo ora gratuitamente mettere a disposizione delle nostre comunità e dei numerosi pellegrini che intraprenderanno il cammino spirituale del Giubileo i doni di grazia che gratuitamente abbiamo ricevuto con l’ordinazione presbiterale. Non è difficile pensare che la nostra regione sarà mèta privilegiata di tanti pellegrinaggi, tenendo conto della ricchezza di santità delle nostre diocesi e della prossima canonizzazione del Beato Carlo Acutis.
Per questo abbiamo una grande opportunità di seminare gioia e una grave responsabilità di predisporre il cuore del popolo di Dio, cominciando da noi stessi, come ci raccomanda Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo, Spes non confundit, 5: “Nelle Chiese particolari si curi in modo speciale la preparazione dei sacerdoti e dei fedeli alle Confessioni e l’accessibilità al sacramento nella forma individuale”.
In questo periodo possiamo approfondire la formazione meditando con attenzione la Bolla e studiando la nota con le Norme per la concessione dell’Indulgenza durante il Giubileo Ordinario 2025. Possiamo collaborare e dare disponibilità alle Commissioni per il Giubileo che le nostre Diocesi hanno istituito e, specialmente, possiamo approfittare di questo anno per sensibilizzare le nostre comunità, gli organismi di partecipazione, i gruppi, i giovani, i catechisti, le famiglie, alla preghiera, alla catechesi, alla carità e alla organizzazione della ospitalità e dell’accoglienza dei pellegrini. Possiamo iniziare a preparare il Pellegrinaggio Regionale delle otto diocesi umbre alla Tomba dell’apostolo Pietro, che vivremo in spirito di comunione sabato 13 settembre 2025. Ti chiediamo la cortesia di segnare già ora nella tua agenda e nel calendario della tua comunità questo straordinario appuntamento di fede.
Sarà un anno molto inteso e ricco di frutti spirituali grazie alla speranza cristiana che sapremo annunciare insieme. Ti ringraziamo di aver aperto la porta santa della tua vocazione e del dono della tua vita alla nostra Chiesa e alla nostra gente. Grazie fin da ora per la preghiera e la carità che saprai spendere in questo tempo perché molti fratelli e sorelle possano varcare la soglia della misericordia di Dio.
Saldi nella speranza della gloria di Dio, ti salutiamo fraternamente.
Assisi, 8 settembre 2024.
I Vescovi dell’Umbria
Set, 2024
Pellegrinaggio a piedi dalla Cattedrale al Santuario della Madonna del Ponte di Narni scalo
La diocesi di Terni-Narni-Amelia promuove un pellegrinaggio diocesano a piedi, quarto appuntamento di preparazione al Giubileo, domenica 8 settembre dalla cattedrale di Terni al santuario della Madonna del Ponte di Narni scalo, dove il Vescovo presiederà alle ore 18.00 la concelebrazione eucaristica con i sacerdoti della diocesi che, come tradizione, segna l’inizio dell’anno pastorale diocesano.
Il pellegrinaggio che avrà inizio alle ore 13.45 da piazza Duomo, sarà presieduto dal vescovo Francesco Soddu e si snoderà per 14 chilometri lungo le strade della pianura tra Terni e Narni. Sarà accompagnato e animato dalla recita del Rosario e dai canti e testimonianze curate dal gruppo di Comunione e Liberazione di Terni sul tema della speranza e sul pellegrinaggio come percorso di conversione..
Quella del pellegrinaggio alla Madonna del Ponte, copratona della diocesi, è un’antica tradizione legata ad uno dei più importanti santuari mariani del territorio dove è custodita l’immagine di Maria con il Bambino, affrescata nella grotta all’interno del santuario, risalente al 1050 e da sempre molto venerata. Un pellegrinaggio che trova le sue radici nella devozione mariana, una preghiera corale per porre sotto la protezione della Madonna l’intera chiesa diocesana, per cogliere una nuova forza, una nuova ispirazione nell’essere testimoni di pace e pellegrini di speranza nell’imminente Giubileo 2025 che invita a riscoprire l’essere cristiani portatori di gioia e fraternità.
Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo 2025 sottolinea questo cammino di vita cristiana “che ha bisogno anche di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna che fa intravedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù…. il pellegrinaggio esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità”.
SANTUARIO DELLA MADONNA DEL PONTE
La grotta dove è affrescata l’immagine della Madonna è stata sin dall’XI secolo meta di viandanti e pellegrini di passaggio lungo la via Flaminia, in segno di venerazione e di culto per la Madonna. Il luogo si trova a poca distanza dal ponte d’Augusto. In seguito alla distruzione del ponte, il passaggio dei viandanti cambiò percorso, per cui la grotta con i suoi dipinti cadde nell’abbandono, fino al 1714, quando un cacciatore la scoprì. Il vescovo di Narni, Francesco Saverio Guicciardi, nel 1722, decretò la costruzione della chiesa, su progetto dell’architetto Giovanbattista Giovannino detto il Battistini; nel 1728, il Santuario venne consacrato dal vescovo Nicolò Terzago. La Grotta, inglobata nel Santuario, è ornata da un frontespizio ricco di un maestoso complesso di statue e altorilievi in stucco bianco, che riveste il fronte anteriore delta Grotta. monumentale apparato decorativo, in stile barocco, è opera dello scultore Michele Chiesa da Como. Con il tempo la popolarità della Madonna del Ponte si accrebbe notevolmente, tanto che nel 1754 l’immagine sacra fu solennemente incoronata.
Giu, 2024
Pellegrinaggio in preparazione al Giubileo ad Amelia il 23 giugno 2024
a diocesi di Terni-Narni-Amelia ha promosso un pellegrinaggio a piedi, terzo appuntamento diocesano di preparazione al Giubileo, domenica 23 giugno 2024 con partenza nel pomeriggio dalla “Grotta della Madonna di Lourdes” località Montenero di Amelia, per arrivare alla chiesa di San Massimiliano Kolbe di Amelia.
Il pellegrinaggio di tre chilometri lungo la via Amerina è stato presieduto dal vescovo Francesco Soddu e guidato dal vicario foraneo di Amelia padre Sergio Prina Cerai. Al pellegrinaggio hanno preso parte numerosi fedeli delle parrocchie dell’amerino e dei sacerdoti della vicaria di Amelia e Valle Teverina. Alla partenza la preghiera alla Madonna ricordando anche il precedente pellegrinaggio in preparazione al Giubileo che si è concluso nel santuario mariano di Colle dell’Oro a Terni. Il secondo momento di riflessione all’arrivo nella chiesa di San Massimiliano Kolbe con la catechesi sul Giubileo e sul pellegrinaggio come percorso personale di conversione e di speranza tenuta da padre Sergio Prina Cerai. La conclusione con la recita della preghiera del Giubileo e la benedizione del vescovo ai pellegrini.
Giu, 2024
Diocesi Terni – pellegrinaggio diocesano a piedi ad Amelia in preparazione al Giubileo
La diocesi di Terni-Narni-Amelia promuove un pellegrinaggio diocesano a piedi, terzo appuntamento diocesano di preparazione al Giubileo, domenica 23 giugno 2024 alle ore 18.30 partenza dalla “Grotta della Madonna di Lourdes” località Montenero di Amelia, per arrivare alla chiesa di San Massimiliano Kolbe di Amelia.
Il pellegrinaggio di tre chilometri lungo la via Amerina sarà presieduto dal vescovo Francesco Soddu e avrà due momenti significativi di preghiera e di riflessione: alla partenza la preghiera alla Madonna di Lourdes e la benedizione dei pellegrini e all’arrivo la catechesi sul Giubileo e sul pellegrinaggio come percorso personale di conversione e di speranza.
Chi fosse impossibilitato ad effettuare l’intero percorso a piedi si può raggiungere con mezzi propri la chiesa di San Massimiliano Kolbe.
L’imminente Giubileo 2025 “Pellegrini di Speranza” invita a riscoprire l’essere cristiani portatori di gioia e di speranza. Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo 2025 sottolinea questo cammino di vita cristiana “che ha bisogno anche di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna che fa intravedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù…. il pellegrinaggio esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità”.
Giu, 2024
Le Chiese dell’Umbria si preparano al Giubileo 2025 “Pellegrini di Speranza”. Le iniziative annunciate al Consiglio pastorale regionale volte a concretizzare la speranza cristiana
Le otto Chiese diocesane umbre saranno protagoniste del prossimo Giubileo, memori di quanto lo sono state durante il Grande Giubileo del 2000, mettendo in campo, in ciascuna delle comunità diocesane, iniziative per l’accoglienza spirituale e materiale di numerosi pellegrini in cammino verso Roma e per gli stessi fedeli umbri nel viverlo sia a Roma sia in Umbria». A sottolinearlo è stato don Giovanni Zampa, sacerdote della Diocesi di Foligno, coordinatore della Segreteria pastorale regionale della Conferenza episcopale umbra (Ceu), intervenendo al Consiglio pastorale regionale Ceu del 15 giugno. «Alcune stime – ha proseguito il responsabile Ceu – parlano di circa 100 mila persone in media al giorno che varcheranno le quattro Porte Sante delle Basiliche papali romane, preceduti da percorsi spirituali e culturali anche in Umbria, per un totale di oltre 30 milioni di pellegrini provenienti dai cinque continenti, un flusso considerevole non solo in comitiva, ma anche singoli e famiglie che si organizzano privatamente».
“Pellegrini di speranza” è il “motto” del Giubileo 2025, celebrato anche in ciascuna diocesi, dal 29 dicembre 2024 all’Epifania del 2026. Un tema, quello della “Speranza”, che va concretizzato anche attraverso determinati luoghi presenti in ciascuna delle comunità diocesane umbre: dal carcere alle mense di carità, agli empori di solidarietà, dagli oratori alle opere d’arte, alle diverse esperienze pastorali parrocchiali e diocesane. Le diocesi umbre hanno già ricevuto da altre diocesi, anche estere, dei primi contatti per l’accoglienza sia materiale che spirituale di pellegrini. «Noi – ha auspicato don Giovanni Zampa – dobbiamo farci trovare ben preparati e formati all’accoglienza facendo emergere, nel contempo, il nostro vastissimo patrimonio spirituale, sociale, artistico e culturale».
Al riguardo saranno promosse diverse iniziative sia regionali che in ciascuna delle otto diocesi umbre (gli interessati troveranno notizie sul sito www.chiesainumbria.it), ad iniziare (in ordine cronologico) dal Giubileo per i giornalisti e gli operatori dei media da tenersi ad Assisi, presso la sede della Ceu, dopo l’appuntamento delle tre giornate romane (24, 25 e 26 gennaio 2025) del Giubileo del mondo della comunicazione.
Così anche l’Area pastorale evangelizzazione, liturgia, ecumenismo e missione promuoverà un sussidio agile regionale giubilare, una sorta di “guida liturgica” penitenziale, di preghiera e di riflessione, oltre alla valorizzazione delle Basiliche pontificie presenti in Umbria, dei pellegrinaggi penitenziali a San Francesco, dal beato Carlo Acutis, a Santa Rita, al Santuario dell’Amore Misericordioso della beata Madre Speranza.
Come anche la Rete Museale Ecclesiastica Umbra è impegnata a programmare una serie di iniziative di carattere culturale per rendere ancor più fruibile il suo vasto patrimonio storico-artistico legato al tema “Pellegrini di Speranza”. Basti pensare alle numerose opere d’arte che comunicano “Speranza”.
Anche la Pastorale giovanile regionale si attiverà sia per partecipare al Giubileo del Giovani, a Roma (28 luglio – 3 agosto 2025), che culminerà con la Grande Veglia di Preghiera con il Papa a Tor Vergata (la sera del 2 agosto), sia per l’accoglienza nelle diocesi umbre di giovani pellegrini stranieri di passaggio nel recarsi a Roma (nei giorni 25, 26 e 27 luglio). Pur non trattandosi di una Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), hanno sottolineato i responsabili, occorre ricambiare l’accoglienza ricevuta in Portogallo lo scorso anno. Sempre dall’Umbria sono previsti dei pellegrinaggi di giovani umbri a piedi verso Roma a fine luglio 2025 (già definiti dalle Diocesi di Città di Castello e di Gubbio).
Mentre il pellegrinaggio regionale a Roma, in San Pietro, dei pellegrini delle otto diocesi umbre accompagnati dai rispettivi Pastori, è in calendario sabato 13 settembre 2025. Pellegrinaggio rivolto a tutte le Unità pastorali e le parrocchie, in particolare agli operatori pastorali della regione, movimenti, associazioni gruppi, che terminerà con una catechesi nell’Aula Paolo VI in Vaticano.
Altro punto all’ordine del giorno del recente Consiglio pastorale regionale, è stato quello dell’organizzazione degli “Stati Generali” della Chiesa dell’Umbria, del prossimo 9 novembre, presso il Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Assisi, evento a cui parteciperanno tutti i membri delle Commissioni Ceu delle sei “Macro Aree Pastorali” (Evangelizzazione e Liturgia, Carità e Salute, Clero e Vita Consacrata, Laici, Cultura e Comunicazione, Giuridico e Amministrativa). Si tratta di un importante appuntamento sinodale in preparazione alla terza Assemblea ecclesiale regionale (in calendario nella primavera 2025), dopo le prime due tenutesi a Foligno (ottobre 2019 e maggio 2022). Assemblea che sarà vissuta anche come appuntamento giubilare in vista del menzionato pellegrinaggio regionale a Roma del settembre 2025.
a cura di Riccardo Liguori
Giu, 2024
Terni – Pellegrinaggio diocesano, in preparazione al Giubileo,dalla Cattedrale al santuario di Santa Maria dell’Oro, un’esperienza di conversione
Secondo appuntamento di preparazione al Giubileo, sabato 8 giugno 2024 con il pellegrinaggio a piedi dalla cattedrale di Terni al santuario di Santa Maria dell’Oro, presieduto dal vescovo Francesco Soddu. In molti hanno partecipato al cammino di circa 5 chilometri, il cui ultimo tratto percorre parte dell’ultima tappa del Cammino dei Protomartiri Francescani lungo la vecchia selciata dei frati che si snoda tra i boschi. La prima sosta presso il santuario dei Protomartiri Francescani chiesa di Sant’Antonio a Terni, che quest’anno è anche chiesa giubilare nel centenario della posa della prima pietra, dove padre Pietro Messa ha tenuto un’interessante catechesi sul cammino e sulla speranza elementi che sono il fulcro del Giubileo del 2025, ricordando anche la storia dei primi frati francescani, evangelizzatori in cammino che furono martirizzati in Marocco, e quella di sant’Antonio da Padova che scelse di divenire frate francescano proprio a seguito della sua conoscenza diretta della vicenda dei cinque frati originari della valle ternana. Ripreso il cammino, attraverso il ponte pedonale della stazione di Terni, si è raggiunto l’inizio della antica e suggestiva selciata per arrivare lungo un percorso immerso nella natura, al santuario di Santa Maria dell’Oro, accolti dal parroco don Claudio Bosi che ha illustrato la storia dell’antica chiesa e convento dei frati minori fondato da San Bernardino da Siena ed alcune particolarità artistiche che rimandano alla figura di Maria alla quale la chiesa è dedicata.
La catechesi di Emanuela Buccioni, attraverso i riferimenti ai personaggi biblici Abramo a Giosuè, ha evidenziato il senso del pellegrinaggio come percorso di conversione, come riscoperta della fede e del proprio Battesimo.
L’imminente Giubileo 2025 “Pellegrini di Speranza” invita a riscoprire l’essere cristiani portatori di gioia e di speranza. Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo 2025 sottolinea questo cammino di vita cristiana “che ha bisogno anche di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna che fa intravedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù…. il pellegrinaggio esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità”.
Giu, 2024
Terni – pellegrinaggio in preparazioen al Giubileo dalla Cattedrale al santuario di Santa Maria dell’Oro
La diocesi di Terni-Narni-Amelia promuove un pellegrinaggio a piedi, secondo appuntamento di preparazione al Giubileo che fa seguito a quello dello scorso gennaio alla chiesa di Valenza. Sabato 8 giugno 2024 alle ore 9.30 si partirà dalla cattedrale di Terni per arrivare al santuario di Santa Maria dell’Oro, conclusione alle ore 13.00 con pranzo al sacco. Il pellegrinaggio sarà presieduto dal vescovo Francesco Soddu e due momenti di riflessione sul pellegrinaggio e sul Giubileo saranno proposti ai pellegrini nel santuario dei Protomartiri Francescani chiesa di Sant’Antonio a Terni, che quest’anno sarà anche chiesa giubilare nel centenario della posa della prima pietra. Un pellegrinaggio che vuole essere un’occasione di riscoperta della spiritualità francescana con la preghiera all’altare dei Protomartiri e la meditazione dei padri francescani, e alla conclusione del pellegrinaggio al santuario di Santa Maria dell’Oro con la catechesi di don Claudio Bosi ed Emanuela Buccioni sul pellegrinaggio come percorso di conversione. Chi è impossibilitato ad effettuare l’intero percorso a piedi può raggiungere il santuario di Colle dell’Oro alle ore 11.30.
Mag, 2024
Diocesi Spoleto-Norcia – “Pregare come Gesù ci ha insegnato” incontro con don Luigi Epicoco (audio)
Nell’anno di preparazione al Giubileo 2025 dedicato alla preghiera, incontro di catechesi “Pregare come Gesù ci ha insegnato” a Cannaiola di Trevi domenica 26 maggio 2024 alle ore 15.30 con don Luigi Maria Epicoco.