Narni – celebrata la festa del patrono San Giovenale. Mons. Soddu: “San Giovenale ha saputo incarnare nella propria vita il vangelo del Signore; è per noi espressione viva di quanto in Dio si trovi la realizzazione piena della vita».

La festa del santo patrono Giovenale è per la comunità narnese un forte momento d’incontro, nel rinnovare la tradizione religiosa e culturale nelle sue diverse valenze. La festa liturgica, il 3 maggio, è stata celebrata con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu e la processione per le vie della città con il busto del Santo. Il tutto accompagnato dallo scenario della città antica e dalla coreografia della sfilata del corteo storico in ricchi abiti medievali.
Una presenza viva quella di San Giovenale, che con la sua predicazione divenne l’anima dell’intera città nei secoli difficili delle persecuzioni contro i cristiani. Ancora oggi la festa in suo onore si rinnova con la solennità che da sempre i narnesi riservano al loro santo patrono.
Alla celebrazione nella concattedrale di Narni erano presenti il sindaco Lorenzo Lucarelli, che ha donato l’olio e acceso la lampada davanti al busto di San Giovenale e recitato la preghiera al santo patrono, la presidente della provincia di Terni Laura Pernazza, il prefetto di Terni Giovanni Bruno, il questore di Terni Bruno Failla, la consigliera regionale Eleonora Pace, autorità civili e militari, i rappresentanti delle parrocchie del narnese che hanno offerto i ceri, i rappresentanti dei Terziari Fraporta, Mezule e Santa Maria e del corteo storico della Corsa all’anello, i cavalieri e dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme e tanti fedeli narnesi. Hanno concelebrato il parroco don Sergio Rossini, il vicario generale della diocesi mons. Salvatore Ferdinandi, il vicario foraneo di Narni don Angelo D’Andrea, i canonici del capitolo della Concattedrale di Narni, i sacerdoti della vicaria di Narni.
Ricordando la figura del santo patrono e primo vescovo di Narni, mons. Soddu ha sottolineato come: «San Giovenale è per noi oggi, oltre che patrono, protettore, intercessore, modello fulgido che ha saputo incarnare nella propria vita il vangelo del Signore; con la sua esperienza di vita, tutta donata al Signore, è per noi espressione viva ed eloquente di quanto in Dio e solo in lui si trovi la realizzazione piena della vita».
«Il vescovo Giovenale seppe mettere a frutto i medesimi insegnamenti di Paolo, primo fra tutti quello di vigilare su se stesso e sul gregge che gli era stato affidato – ha proseguito il presule -. Nel saper cogliere ed apprezzare il valore del tesoro e nell’attenzione, nella premura, nella particolare cura da riporre nei confronti del contenitore di questo tesoro, il quale, in forza di questo suo contenuto prezioso, acquista esso stesso valore. Ma come potremmo mai conservare in questo nostro vaso di creta, ossia nella nostra vita fatta di alti e bassi, di esperienze spesso traumatiche, ferita dal peccato, soggetta alla storia che spesso si avventa contraria a quanto invece vorremmo fosse di buono? Ecco ritorna a noi l’esempio della vita di san Giovenale, che ci esorta alla vigilanza. Vigilanza di ciascuno su se stesso e su quanti ci sono stati affidati. Io credo che mai come in questo nostro tempo abbiamo necessità di queste parole di vita che orientano la nostra speranza, ossia ogni nostro desiderio di bene per noi e per coloro che ci stanno accanto; coloro sui quali abbiamo in qualche modo responsabilità, necessità di attenzione e di vigilanza. Ma la Parola di Dio ci illumina ulteriormente e ci indica anche il criterio, la base su cui fondare la condotta verso cui rendere evidente, tangibile e reale ogni nostra azione. Tale criterio è il Signore, così come abbiamo pregato col salmo: Il Signore è il mio Pastore non manco di nulla. Chiediamo al nostro santo patrono la grazia di perseverare nella gioia di poter respirare i frutti della preghiera sacerdotale del Signore e, con l’esempio e l’intercessione di san Giovenale, poterla trasmettere tramite una condotta di vita santa».
Al termine della celebrazione il corteo storico, musici, tamburini, bambini e ragazzi del catechismo, i sacerdoti e le autorità sono usciti in processione dalla concattedrale per la processione con il busto di san Giovenale fino a piazza dei Priori, dove il vescovo Soddu ha salutato la cittadinanza e pregato per la città. La cerimonia si è conclusa con il rientro in cattedrale e la benedizione finale del vescovo alla comunità narnese e alla città.

L’OMELIA DEL VESCOVO

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Il Rettore del Seminario regionale di Assisi nominato Vescovo di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola

Mercoledì 3 maggio 2023 Papa Francesco ha nominato don Andrea Andreozzi, Rettore del Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Assisi, Vescovo di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola.
«Accogliamo con gioia questa nomina», afferma mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu). «Mentre esprimiamo ammirazione e viva gratitudine per il prezioso servizio svolto nella formazione dei candidati al presbiterato – prosegue il presule –, accompagniamo in preghiera la nuova missione affidatagli dal Santo Padre e gli auguriamo un fecondo ministero episcopale».
Nato il 25 agosto 1968, presbitero dell’Arcidiocesi di Fermo, ha mosso i primi passi da sacerdote nella parrocchia di Monte Urano, poi ha perfezionato gli studi all’Almo Collegio Capranica di Roma, quindi è stato per 13 anni parroco della parrocchia di S. Pio X a Marina Picena di Porto S. Elpidio, infine nel maggio 2020 la nomina a Rettore del Seminario regionale di Assisi. È docente di Sacra Scrittura e Lingue Bibliche.

Perugia – presentazione alla stampa del “Rendiconto 2021 dell’8xMille alle Diocesi dell’Umbria”

Sarà presentato a Perugia, presso il Teatro parrocchiale dell’Oasi di Sant’Antonio (via Canali), sabato 6 maggio, alle ore 11,15, nel corso del 6° Convegno regionale del Sovvenire, il “Rendiconto 2021 dell’8xMille delle Diocesi dell’Umbria. I progetti, le opere, i benefici per le comunità”, a cura della Conferenza episcopale umbra (Ceu).

La presentazione si terrà in conferenza stampa – in presenza – a cui interverranno il vescovo delegato per il Sovvenire e vice presidente della Ceu, mons. Ivan Maffeis, il responsabile nazionale del Sovvenire della Cei, Massimo Monzio Compagnoni, e il coordinatore del Sovvenire per l’Umbria, il diacono Giovanni Lolli.

Il 6° Convegno, i cui lavori inizieranno alle ore 9,45 e termineranno alle 12,30, vedrà la partecipazione degli incaricati diocesani e dei referenti parrocchiali delle otto diocesi umbre. Per quanti parteciperanno sarà un’occasione di “riflessione sui valori del Sovvenire” anche alla luce del difficile periodo della pandemia da Covid-19. Periodo che ha visto la Chiesa, attraverso i suoi organismi pastorali e socio-caritativi, impegnata a non fare mancare il sostegno a realtà comunitarie, a singoli e a famiglie in difficoltà. Alcune stime, purtroppo, danno in calo, a partire dal 2024, i fondi dell’8xMille alla Chiesa cattolica, a seguito delle gravi ripercussioni della pandemia con diminuzione del gettito IRPEF e delle firme. Da ricordare che questi fondi, oltre a sostenere opere di carità, sono destinati al culto e alla pastorale (esercizio e cura delle anime e scopi missionari), all’edilizia e beni culturali e al sostentamento del Clero e alle sue attività pastorali e socio-caritative.

Frati Minori di Umbria e Sardegna – restauro basilica Santa Maria degli Angeli

A fine aprile sono iniziati i lavori di messa in sicurezza sismica, consolidamento strutturale e restauro conservativo della Basilica Papale di S. Maria degli Angeli in Porziuncola – Assisi, in seguito ai danni provocati dal sisma del 2016.
Le indagini condotte, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale – Scienza delle costruzioni dell’Università di Perugia, hanno evidenziato la necessità di intervenire non solo, come inizialmente previsto, nell’abside, sul transetto destro della Basilica e sul campanile, visibilmente lesionati e in parte inagibili, ma sull’intera struttura della Basilica.
Si tratta dell’intervento più esteso dopo la ricostruzione seguita al terremoto del 1832. Il costo previsto è di € 7.621.410 per la Basilica; € 1.500.000 per il campanile; € 1.053.000 per il consolidamento e messa in sicurezza dei dipinti murali delle cappelle laterali, dell’altare di San Pietro in vincoli e di parte della facciata laterale. I lavori saranno eseguiti grazie a un finanziamento pubblico istituito dal Commissario straordinario per la ricostruzione dei danni del sisma 2016.
La durata prevista degli interventi è di 14 mesi. Durante questo periodo, la Basilica resterà accessibile ai visitatori nei consueti orari pubblici (eventuali variazioni saranno tempestivamente comunicate) e con la sola limitazione degli spazi via via interessati dai lavori. Le celebrazioni feriali si terranno secondo gli orari previsti nella Sala Refettorietto del complesso conventuale, mentre le celebrazioni domenicali e quelle delle solennità si svolgeranno regolarmente in Basilica. La Penitenzieria sarà trasferita dall’interno della Basilica alla Sala San Pio X, situata nel percorso di uscita dal Santuario.
La Provincia Serafica dei Frati Minori di Umbria e Sardegna ringrazia il Commissario straordinario per la ricostruzione e le istituzioni coinvolte per l’attenzione rivolta al nostro Santuario, e tutti i benefattori privati, attuali e futuri, che permetteranno di garantire la messa in sicurezza e la tutela del complesso monumentale.
L’Anno Santo 2025 e l’VIII Centenario della morte di San Francesco alla Porziuncola nel 2026 saranno la felice occasione per restituire al mondo intero un patrimonio inestimabile di spiritualità, storia, cultura e arte.
Sarà possibile rimanere aggiornati sull’attività del Santuario visitando il sito www.assisiofm.it.

Il Consiglio pastorale regionale delle Chiese dell’Umbria. “Minoranza con uno slancio evangelizzatore”

Dopo la costituzione della Segreteria pastorale regionale (autunno 2022), la Conferenza episcopale umbra (Ceu), in attuazione delle indicazioni emerse dalle ultime due Assemblee ecclesiali regionali (ottobre 2019 e maggio 2022) e in vista di una terza (autunno 2023), ha dato vita al Consiglio pastorale regionale delle Chiese dell’Umbria, riunitosi per la prima volta, il 29 aprile scorso, presso il Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Assisi, con l’intento di dare più slancio al cammino anche sinodale ripreso dopo la pandemia.
Di questo nuovo organismo ecclesiale, coordinato da don Giovanni Zampa, vicario episcopale per la Pastorale della Diocesi di Foligno e responsabile della Segreteria pastorale regionale della Ceu, fanno parte i coordinatori delle Commissioni e Servizi pastorali regionali, i segretari dei Consigli diocesani Presbiterale e Pastorale di ciascuna Diocesi e i membri della stessa Segreteria pastorale regionale.
Alla prima riunione erano presenti più di trenta membri, diversi dei quali sono intervenuti dopo aver ascoltato il messaggio dell’arcivescovo presidente della Ceu, mons. Renato Boccardo, non presente per un imprevisto improrogabile impegno pastorale all’estero, e la relazione del coordinatore incentrata sul risultato del questionario inviato nelle scorse settimane a ciascun coordinatore di Commissione e Servizio Ceu.
Privilegiare le relazioni. Gli intervenuti hanno messo in risalto sia le “criticità” e le “difficoltà” di una Chiesa alle prese con una società sempre più secolarizzata, sia le “positività” e le “vivacità” che contraddistinguono le comunità diocesane umbre sempre meno in “difesa” dei “campanili” e più interessare a costruire insieme una “azione pastorale integrata” e in “rete” per una più incisiva “opera-missione di evangelizzazione” nel territorio umbro. Concetto che è stato espresso anche dal coordinatore don Giovanni Zampa nell’evidenziare “il tema fondamentale della formazione, il ripensare l’identità delle parrocchie e delle unità pastorali”, oltre al “ruolo delle Comunicazioni sociali nella nostra regione. Soprattutto restano le relazioni – ha sottolineato il sacerdote folignate –, ovvero le persone con cui si è collaborato insieme per il bene della nostra Chiesa umbra”. Tra le “aspettative” emerse dal questionario quelle di un “piano organico della Pastorale umbra” con “progetto condiviso e programma concordato con un’organizzazione snella, non burocratica, che privilegi e usi le relazioni”. Inoltre, “promuovere una ‘Pastorale orizzontale’ (trasversale)”, che dia vita ad un maggiore “dialogo, coordinamento e collaborazione tra le Commissioni”. Il tutto per favorire una “promozione dei processi di interazione sinodale tra le Commissioni”.
Gli ambiti di azione pastorale. Sempre don Giovanni Zampa ha sintetizzato i temi suggeriti al Consiglio pastorale regionale, a partire dal “ruolo dei laici, la comunione pastorale, parrocchie e unità pastorali, formazione cristiana e presenza nei territori. Formazione iniziale e permanente del Clero. Evangelizzazione ed attuazione del cammino sinodale in corso. Educazione alla fede delle nuove generazioni (Pastorali giovanile e vocazionale), tessuto parrocchiale e associazionismo cattolico, inclusione (disabili, anziani, poveri, emarginati…), emergenza salute mentale, Pastorali della salute e familiare in stretto rapporto con la parrocchia, la carità vissuta come dimensione universale, la formazione alla comunicazione, la Dottrina sociale della Chiesa per una presenza significativa e incisiva nella nostra regione e il rapporto tra fede, cultura ed educazione attraverso la scuola e l’università”.
Il peso di una maggioranza pigra. Significativo quanto messo nero su bianco dal presidente della Ceu, mons. Renato Boccardo, nel suo messaggio al neo Consiglio pastorale regionale, esortando le sue componenti a “un cammino comune che ci pone al servizio delle Chiese della nostra regione per un rinnovato annuncio della gioia del Vangelo”. Mons. Boccardo, nel richiamarsi al passo evangelico “Non temere piccolo gregge” (Lc 12, 32), ha sottolineato che “la Chiesa appare oggi un piccolo gregge nel mondo secolarizzato; ci accorgiamo che essa ha poca influenza nella vita pubblica; constatiamo che le vocazioni scarseggiano e che i giovani fanno fatica a dedicarsi al Vangelo. Almeno in Italia siamo allo stesso tempo piccolo e grande gregge. Tanti, infatti, chiedono il battesimo, si sposano in chiesa, vogliono i funerali religiosi; gli stessi edifici di culto sono visibili e alcuni anche splendidi. In questo senso la Chiesa da noi è anche una maggioranza. Se però andiamo a fondo, la realtà è diversa: è ridotto il numero di quanti partecipano regolarmente alla Messa domenicale; l’influenza pubblica dei pronunciamenti della Chiesa è scarsa, soprattutto sul terreno morale; pochi i cristiani che si impegnano veramente, nelle parrocchie e nei gruppi, a testimoniare il Vangelo. C’è una minoranza impegnata e motivata che porta il peso di una maggioranza pigra… La Scrittura ci suggerisce un’altra strategia: pochi o molti che siamo, dobbiamo affidarci a Dio e godere della sua chiamata e delle sue promesse, guardando con realismo alla nostra situazione, cogliendo le sfide e i pericoli, ma anche le occasioni provvidenziali che porta con sé”. Ed è anche per questo che il presidente della Ceu, avviandosi alla conclusione, ha scritto: “l’essere minoranza deve generale uno slancio evangelizzatore” (cfr. Evangelii gaudium, 222-225).

Riccardo Liguori
coordinatore Commissione Ceu per le Comunicazioni sociali

Bevagna: la chiesa della Madonna della Valle è ora Santuario dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia. Lo ha stabilito un decreto dell’arcivescovo Renato Boccardo.

Una giornata storica e densa di emozioni per la comunità di Bevagna quella di lunedì 1° maggio 2023, festa di S. Giuseppe lavoratore: la chiesa della Madonna della Valle, infatti, è Santuario dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia. Ciò è stabilito dal decreto n. 12207/A/23 dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo, che è stato letto dal parroco don Claudio Vergini all’inizio della celebrazione eucaristica presieduta dallo stesso Presule. Hanno concelebrato, oltre al parroco di Bevagna, don Giovanni Cocianga parroco di Gualdo Cattaneo e Pomonte e don Emo Moretti, cpps, parroco emerito di Bastardo di Giano dell’Umbria. Tantissimi i fedeli presenti, tra cui il sindaco Anna Rita Falsacappa.
Il decreto dell’Arcivescovo: “Accogliendo volentieri la richiesta del Rev.do don Claudio Vergini, Parroco di San Michele Arcangelo in Bevagna, e dei numerosi fedeli che trovano nella Vergine Maria venerata nella chiesa della Madonna della Valle sicuro sostegno e conforto, avendo raccolto numerose testimonianze circa la devozione mariana che vede durante tutto l’anno la presenza ininterrotta di pellegrini e devoti e colà raccoglie grande folla specialmente nei giorni della festa, 1° maggio e 15 agosto, a norma dei canoni 1230-1234 del Codice di Diritto Canonico, attribuiamo alla chiesa della Madonna della Valle sul monte di Bevagna il titolo e la dignità di Santuario diocesano stabilendo nel contempo che ne sia Rettore il Parroco pro tempore di San Michele Arcangelo in Bevagna».
Omelia dell’Arcivescovo. «Siamo qui con Maria, a lei affidiamo gioie e speranze, fatiche e dolori. La gente di queste vallate ha edificato questa chiesa per avere un luogo dove sentirsi a casa, dove stare con Maria, la madre di Gesù. La sua maternità è garanzia di protezione, di consolazione e di sicura speranza. Ciò è possibile perché continua a donarci, a generare, il figlio Gesù attraverso la Parola e il pane dell’Eucaristia. Venire pellegrini qui al Santuario della Madonna della Valle, allora, è voler accogliere la presenza di Maria nelle nostre case. Questi muri parlano, sono testimoni di una lunga teoria di fede e devozione alla Vergine che si prende cura di tutti noi e del nostro bene e che ogni giorno ci ricorda: fate quello che Lui vi dice. Questo luogo – ha proseguito mons. Boccardo – è luogo della memoria e del ricordo: veniamo qui per accogliere un messaggio, per tendere l’orecchio. Cosa dice oggi la Vergine a me, alla mia famiglia, alla mia parrocchia, alla mia comunità civile? Veniamo qui per fare silenzio ed ascoltare quella parola che la Madre vuole dirci per il nostro bene. Qui c’è sempre una madre che aspetta, che parla, che ascolta».
Il ringraziamento del parroco don Claudio Vergini. «Grazie Eccellenza per questo dono che ha fatto non solo alla comunità di Bevagna, ma a tutta la nostra Archidiocesi. È un impegno grande, ma lo porteremo avanti. Ringrazio tutti voi presenti in modo così numeroso, il Sindaco, il coro, le forze dell’ordine. Ma permettetemi una menzione particolare a Mauro e Laura: grazie per la vostra fede e la vostra semplicità nel custodire questo santuario e aprirlo nei fine settimana. Nel mese di maggio – ha concluso don Claudio – ogni sabato ci ritroveremo qui per la recita del rosario e la Messa con una intenzione di preghiera speciale: per la nostra Chiesa diocesana di Spoleto-Norcia e per le vocazioni al sacerdozio».
Il ringraziamento del sindaco Anna Rita Falsacappa. «Ringrazio il nostro Vescovo per questo dono meraviglioso che ha fatto a questo luogo e a tutti i credenti che vengono qui a pregare la Vergine Maria. In grande sinergia con la Diocesi abbiamo prima recuperato e riaperto la chiesa, da qualche tempo abbiamo portato in essa l’energia elettrica, abbiamo ultimato i lavori nel centro per l’accoglienza dei pellegrini ad essa adiacente, a breve riusciremo a mettere anche l’illuminazione esterna e il sistema di video sorveglianza. Abbiamo poi ulteriormente sfondato il pozzo esistente e abbiamo trovato una buona vena d’acqua e questo ci ha permesso di poter realizzare i servizi igienici e siamo intenzionati anche a realizzare una bella fontana esterna. Il Vescovo, poi, ha annunciato anche il restauro degli affreschi presenti nel catino absidale e questo va a completare gli ottimi intenti che ci troviamo ad avere su questo Santuario».
Il Santuario della Madonna della Valle ha origine antichissime. La prima chiesa fu eretta nel XIII secolo, ma andò presto in rovina e se ne perse la memoria. Nel 1544 fu ricostruita dalle fondamenta. Nuovamente abbandonata, nel 1934 venne ricostruita grazie all’opera tenace dei devoti, in particolar modo di Pierino Stortini (1866-1944). Il terremoto del 1997 la lesionò in modo serio, tanto che più volte si è parlato di una possibile demolizione e ricostruzione più a valle, in quanto costruita su un terreno geologicamente pericoloso. Grazie alla sinergia tra il Comune e la Diocesi, in modo particolare tra il sindaco Falsacappa e l’arcivescovo Boccardo, si è avviato un percorso di studio e di progettazione per recuperare il santuario là dove gli antichi lo avevano edificato. Finalmente, il 5 settembre 2021 mons. Boccardo celebrò la dedicazione della chiesa e ne consacrò l’altare. Dal 1° maggio 2023 è Santuario dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia.

Decreto Arcivescovo erezione Santuario Madonna della Valle

Perugia – la mensa “Don Gualtiero”, luogo sempre più di relazioni, ha compiuto un anno di attività

Inaugurata a fine aprile 2022, la Mensa “Don Gualtiero”, intitolata al cardinale Bassetti, situata al “Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza” di Perugia, sede della Caritas diocesana, ha compiuto il suo primo anno di attività, con 304 giorni di servizio, distribuendo 34.592 pasti (114 in media al giorno), dove operano oltre 40 volontari giovani e adulti. «Numeri che parlano di tante storie di fratelli e sorelle, nella grande vulnerabilità, che qui hanno trovato ristoro nel cibo, nella relazione, nel cuore». È il commento del direttore della Caritas don Marco Briziarelli.

Sempre più luogo di relazioni. Ricordando quanto si auspicava don Briziarelli all’inaugurazione, oggi, di fatto, la Mensa “Don Gualtiero” è soprattutto luogo di relazioni: «Non vuole essere esclusivamente una mensa per i poveri di natura economica – diceva un anno fa il sacerdote –, ma una mensa “relazionale” che sia attenta anche ad altre povertà quali la solitudine di tanti anziani e famiglie che incontrano difficoltà ad arrivare alla fine del mese, che non sono certificate tra quelle povere». L’auspicio, sottolineava don Briziarelli, «è che questo luogo sia un ambiente di incontro, di relazione e di esperienza per dare un volto alle persone che vivono difficoltà umane e materiali, quindi una mensa aperta anche a singoli e famiglie che decidono di pranzare un giorno con i poveri. A queste verrà chiesto di contribuire alla gestione della mensa con un’offerta libera».

Grazie a benefattori e sostenitori. Ed è quello che sta avvenendo da un anno a questa parte, facendo anche registrare alla Fondazione di Carità San Lorenzo, ente operativo Caritas diocesana che gestisce la mensa, diversi benefattori. «A tutti i sostenitori e volontari va la nostra gratitudine – commenta il direttore della Caritas – per aver reso realtà un sogno di accoglienza, segno di prossimità, che avevamo nel cuore, unito al grazie speciale agli amici delle Edizioni Frate Indovino per essere partner fondamentale del bellissimo progetto della Mensa “Don Gualtiero”». Da ricordare che se questo “sogno di accoglienza” si è concretizzato, lo si deve anche al contributo per le opere di carità dell’8xMille alla Chiesa cattolica.

Testimonianza di una Chiesa viva. Questa mensa (la seconda a Perugia dopo il Punto di ristoro sociale “San Lorenzo”) è stata visitata da diversi rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose, delle realtà sociali e del terzo settore e del mondo imprenditoriale trattenendosi a pranzo e relazionandosi con i commensali giornalieri. Tra questi l’arcivescovo Ivan Maffeis, che ha voluto visitarla il giorno della sua ordinazione episcopale, l’11 settembre 2022. Il presule, nel benedire il cibo, ha commentato: «Vedere in questo luogo il coinvolgimento di tanti volontari e la passione che ci mettono, sono l’espressione di una Chiesa viva, che educa e si lascia educare dai poveri».

Come contribuire al progetto mensa. La Caritas diocesana e la Fondazione di Carità San Lorenzo rinnovano l’invito a non fare mancare il sostegno a questo progetto sia nel donare, come volontari, parte del proprio tempo (https://www.caritasperugia.it/dona-il-tuo-tempo/), sia nel diventare sostenitori stabili (donando 30 euro al mese si può offrire 10 pasti ai fratelli e alle sorelle nella povertà) con “Dona Ora” nel #donorbox con causale “Mensa dei poveri” https://www.caritasperugia.it/tutti-i-modi-per-sostenerci/). Oppure donando attraverso un Bonifico Bancario intestato a: Fondazione di Carità San Lorenzo – IBAN: IT30P0344003000000000161500, con causale: Erogazione Liberale – Mensa dei poveri. Le donazioni attraverso Donorbox e Conto Corrente Fondazione sono detraibili e deducibili secondo il regime fiscale.

Foligno – mons. Sorrentino consegna agli studenti la penna della maturità

Venerdì 26 maggio alle ore 18.00 presso la Chiesa di San Giacomo, p.zza San Giacomo in Foligno, il Vescovo Mons. Domenico Sorrentino consegnerà ai maturandi “La Penna della Maturità” incontrando gli studenti degli esami di stato 2023.
Una penna come segno di vicinanza a tutti quei giovani che si accingono ad uscire dalla scuola per affacciarsi nel mondo degli adulti. Un gesto che vuole essere anche augurale da parte della diocesi realizzato in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale scolastica e dell’Insegnamento della Religione Cattolica, il Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile, il Progetto Cittadini del Mondo.

Un breve incontro, cui seguirà un aperitivo nel chiostro.

Perugia – “Profezia di una presenza”. La comunità diocesana in assemblea per ripensare il suo essere Chiesa, il 26-27 maggio, presso l’Opera Don Guanella

La comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve si ritroverà, il 26-27 maggio 2023, presso l’Opera Don Guanella-Centro Sereni in Montebello, a vivere la sua Assemblea ecclesiale indetta dall’arcivescovo Ivan Maffeis, dal titolo: “Profezia di una presenza”. Sarà un’occasione, annuncia il vicario episcopale per la Pastorale, don Simone Pascarosa, “per riprendere il percorso insieme al nostro nuovo pastore e per discernere le ‘vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni’ (EG 1)”, iniziando da “quali debbano essere le priorità per la nostra diocesi e conseguentemente come ripensare il nostro essere Chiesa alla luce delle belle esperienze che lo Spirito Santo suscita ed ha suscitato nelle nostre comunità”.

Ad aiutare con i loro interventi quanti prenderanno parte a questa due-giorni di discernimento ecclesiale, saranno Paola Bignardi, già presidente nazionale dell’Azione cattolica, pedagogista e studiosa di temi legati alla condizione dei laici cristiani nella società e nella Chiesa, e don Giovanni Zampa, teologo e biblista, vicario episcopale per la Pastorale della Diocesi di Foligno e coordinatore della Segreteria pastorale regionale della Ceu.

Non è un caso che l’Assemblea ecclesiale diocesana si tenga presso l’Opera don Guanella di Perugia, una delle realtà-simbolo della Chiesa e della comunità cristiana in cui si pratica la carità ai fratelli e alle sorelle maggiormente sofferenti nel corpo e nello spirito, che più di altri incarnano il volto di Cristo.

“Sarà un incontro aperto alla partecipazione di tutti e di concreto discernimento ecclesiale col metodo sinodale – prosegue don Simone Pascarosa nel suo annuncio – che stiamo imparando in questi anni. Quanto emergerà dalla due-giorni assembleare sarà ulteriormente elaborato nel periodo estivo, per comunicare, nel prossimo autunno, a tutta la comunità diocesana le conclusioni del lavoro fatto”.

All’Assemblea, i cui lavori si svolgeranno venerdì 26 (dalle ore 15 alle 19) e sabato 27 (dalle ore 9 alle 14), prenderanno parte tutti i fedeli che vorranno vivere l’esperienza assembleare insieme ai componenti dei Consigli Pastorale e Presbiterale diocesani, ai membri della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali e ai due delegati per ciascuna delle 32 Unità pastorali dell’Archidiocesi di cui uno dovrà essere un giovane di età compresa tra i 20 e i 35 anni; delegati che vivono una concreta esperienza di Chiesa e che possano condividere in assemblea le esperienze più significative delle parrocchie. Tutti loro saranno chiamati, nelle prossime settimane, a partecipare ad un incontro sinodale promosso nella propria Zona pastorale iniziando a lavorare sui temi assembleari.

Per tutte le informazioni e come partecipare all’Assemblea ecclesiale, consultare il sito internet diocesano al link: www.diocesi.perugia.it/assemblea2023 , dove è possibile compilare il modulo di iscrizione. Le iscrizioni devono pervenire entro il prossimo 13 maggio, sia online che attraverso messaggio WhatsApp (al numero 379.2965712). Gli iscritti riceveranno via mail l’invito a partecipare al suddetto incontro sinodale pre-assembleare.

Associazione Santo Sepolcro Foligno – concerto per la Siria

Il 20 maaggio alle ore 18 presso l’auditorium San Domenico di Foligno si terrà il concerto “Ghost Notes Loves Syria” i testi più belli della musica italiana e internazionale interpretati dal quartetto vocale Ghost Niotes con la partecipazione di Matteo Belli. Il concerto promosso dall’associazione Santo Sepolcro Foligno Ets raccoglie fondi per la popolazione terremotata della Siria