Città di Castello – iniziative culturali legate al restauro della cappella della Madonna delle Grazie

Riprendono giovedì 18 maggio le iniziative culturali legate al restauro della cappella della Madonna delle Grazie a Città di Castello, con due appuntamenti legati ad altrettanti aspetti artistici. Il primo il 18 maggio, alle ore 17,30: Giulia Benedetti (storica dell’arte) e Germana Lolli (restauratrice) presenteranno il tema “L’Oratorio all’aprirsi del ’900: l’intervento di Elia Volpi”. Il giovedì successivo sarà il prof. Andrea De Marchi a illustrare l’affresco della “Dormitio Virginis” realizzato da Ottaviano Nelli nella Cappella del Transito.
La conferenza farà conoscere i lavori, promossi dalla Confraternita della Madonna delle Grazie e affidati a Elia Volpi, eseguiti fra 1933 e 1935: a seguito di questo intervento la cappella ha assunto la fisionomia attuale. Le due studiose ricostruiranno uno delle più significative imprese artistiche attuate in città nella prima metà del secolo scorso.

Spoleto – Pellegrinaggio diocesano a Roma: udienza privata con Papa Francesco e Messa nella Basilica di S. Pietro presieduta dall’arcivescovo Renato Boccardo

Sabato 20 maggio, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo guiderà il pellegrinaggio diocesano a Roma in occasione dell’825° anniversario della dedicazione della Basilica Cattedrale di Spoleto. Parteciperanno 1571 pellegrini. Di questi: 1260 andranno con un treno charter che partirà dalla stazione di Spoleto e terminerà la corsa in quella di S. Pietro-Vaticano; 270 con gli autobus; 41 in autonomia.
Il programma della giornata prevede: alle ore 11.00 udienza privata con il Santo Padre Francesco nell’aula “Paolo VI”; preghiera dell’Angelus Domini alla Grotta di Lourdes dei Giardini Vaticani con il card. Angelo Comastri, Arciprete emerito della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano; alle 15.30 Celebrazione Eucaristica all’Altare della Cattedra della Basilica di S. Pietro presieduta dall’arcivescovo Renato Boccardo; rientro in Umbria.
L’Arcivescovo, a nome dei partecipanti al pellegrinaggio e di tutti i fedeli della Chiesa di Spoleto-Norcia, donerà a Papa Francesco una riproduzione della Santissima Icone venerata nella Cattedrale di Spoleto.

Perugia: “Casa Emmaus” dove si fa esperienza del “dono di vita” nel ricordo di Roberto, musicista e poeta

Un’atmosfera festosa con ricordi pregni di nostalgia, per un amico che non c’è più, ha avvolto, lo scorso fine settimana, “Casa Emmaus” di Lidarno, l’opera segno del IV Congresso eucaristico diocesano della Chiesa di Perugia-Città della Pieve. Si sono ritrovati in molti tra accolti e volontari a fare memoria del loro amico Roberto Micalella, già docente del Conservatorio musicale statale perugino “F. Morlacchi” e poeta, originario del Nord Italia, strappato alla vita il 4 dicembre 2020 per un malore improvviso. Roberto era uno dei trenta accolti in questa struttura, espressione tangibile del Vangelo della Carità, che collabora con la Caritas diocesana e condivide alcune iniziative con la comunità parrocchiale.

Una famiglia fino in fondo. “Roberto è rimasto nel nostro cuore di ‘appiedati’ e ‘arruotati’, come a noi piace chiamarci, persone con disabilità e non, e lui è stato un dono di vita per tutti gli ‘abitanti’ di Casa Emmaus, quel ‘dono’ da noi scelto come filo conduttore delle attività dei nostri laboratori di quest’anno, dalla musica al diventare clown, dall’arte, in collaborazione con la ‘Cittadella di Assisi’, al saper cucinare, agli incontri del fine settimana per fasce d’età”. A sottolinearlo è Angela Ciccolella, coordinatrice di “Casa Emmaus”, insieme a Emanuela Stoppini, responsabile delle attività, e a Alessandra Gambucci, corresponsabile. “Soprattutto il laboratorio, che si conclude con la cena, è il momento di aggregazione più vissuto e lo era anche per Roberto – racconta la signora Angela –. Come non ricordarlo mentre impastava ottimi biscotti! Per questo il pomeriggio a lui dedicato lo abbiamo intitolato: ‘Poesia, musica, caffè ricordando il nostro amico Roberto’. La sua morte improvvisa ha scosso tutti e per lui, non avendo familiari vicini, ‘Casa Emmaus’ è stata la sua famiglia che lo ha vegliato e accompagnato alla cremazione”.

Animata da volontari. Nell’accogliere e ricordare il maestro e poeta Roberto Micalella, e tanti uomini e donne come lui, è radicata la finalità di questa realtà socio-caritativa fortemente voluta dal fondatore e primo direttore della Caritas diocesana, mons. Giacomo Rossi (1930-2017), attualmente animata da una quindicina di volontari giovani e adulti tra cui tre postulanti dell’Ordine francescano dei frati minori della vicina comunità di Farneto, due scout e uno studente impegnato nell’alternanza scuola-lavoro.

Donarsi per il prossimo. “Casa Emmaus dà l’opportunità a quanti la vivono – precisa Angela Ciccolella, soffermandosi sulla valenza cristiana del dono – di donarsi per il prossimo, riflettendo sul Vangelo dei talenti, oltre al dono della vita attraverso i genitori, per poi arrivare al dono più grande, che è Gesù, cercando di imitarlo il più possibile”. Non è stato un caso che il ricordo di Roberto sia iniziato con una riflessione-preghiera mariana davanti all’icona della Madonna di Lourdes nel “giardino di casa”. Ciascun accolto e volontario ha scritto, su un biglietto, il proprio “dono-pensiero” e messo in un cestino dinanzi alla grotta che si richiama a quella di Lourdes. Le intenzioni di preghiera saranno portate nella basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi dove resteranno fino al 15 agosto, festa della Madonna dell’Assunta, per poi idealmente ascendere al cielo e ottenere l’intercessione della Vergine.

Musiche e poesie in ricordo. Il partecipato pomeriggio a “Casa Emmaus” è continuato con dei brani eseguiti dal “Quintetto Perugia Saxophone” del Conservatorio “Morlacchi”, alternati da letture di poesie care a Roberto e da pensieri di amici e amiche in cui è affiorata la sua personalità, quella di un uomo che amava la natura al punto che “le sue poesie – è stato raccontato – riescono a trasmettere anche il profumo dei fiori oltre i colori”. Toccanti alcune poesie, quasi delle preghiere a lui rivolte: “Da lassù ci guardi tu. / Con la musica e il sorriso tu rinnovi il paradiso”. / Ti salutiamo con molto amore e con molta emozione. / Vieni a trovarci presto, ci manchi tanto: te lo diciamo con dei baci e con il canto”.

Prossimo appuntamento. Non poteva non mancare il concerto della amica Società filarmonica di Pretola e un gustoso “apericena” preparato da “Casa Emmaus”. Casa che dà nuovamente appuntamento ai suoi amici il prossimo 10 giugno, in occasione della sua “festa di compleanno” a cui, accolti e volontari, inviteranno l’arcivescovo Ivan Maffeis e il sindaco di Perugia Andrea Romizi.

Assisi – il presidente della Camera Lorenzo Fontana al sesto anniversario del santuario della Spogliazione

“#Nulla di proprio. Per un mondo fraterno e solidale” è il titolo della serie di iniziative che si terranno da venerdì 19 a domenica 21 maggio in occasione del sesto anniversario dell’inaugurazione del Santuario della Spogliazione, istituito nel 2017 e dove si terranno tutti gli eventi in programma. La tre giorni si aprirà venerdì 19 maggio alle ore 15 con la visita dell’onorevole Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati che verrà accompagnato dal vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, nei vari luoghi del Santuario: dalla tomba del Beato Carlo Acutis, da lui citato nel discorso di insediamento a Montecitorio, alla ritrovata Porta di Francesco, dal “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” fino agli ultimi scavi per la riscoperta del vecchio Episcopio. Il presidente Fontana porterà poi i saluti ai partecipanti alla tavola rotonda, moderata dal giornalista del Corriere della Sera, Giovanni Bianconi, dal titolo “Istituzioni, tra legalità e solidarietà” alla quale prenderanno parte Fausto Cardella, presidente della Fondazione Umbria contro l’Usura, Stefania Proietti, sindaco della Città di Assisi e don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, da diverso tempo sotto scorta nella Terra dei Fuochi. Sabato 20 maggio alle ore 11 è in programma la consegna del “Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità”, alla presenza di Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti, dell’imprenditore Brunello Cucinelli, ideatore del foulard in cachemire con l’immagine della spogliazione che verrà donato al vincitore e del cardinale Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Nel pomeriggio alle ore 16.30 la presentazione del libro “Francesco e i vescovi di Assisi, storia di un rapporto” di padre Felice Autieri, con la partecipazione di padre Pietro Messa, docente di storia del francescanesimo alla Pontificia Università Antonianum di Roma, del professore Nicolangelo d’Acunto, ordinario di storia medioevale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dello storico assisano Francesco Santucci e della giornalista e conduttrice tv, Safiria Leccese che modererà l’incontro. Alle ore 21,15 di sabato ci sarà lo spettacolo teatrale “Il destino di una testa di legno”, ideato, scritto e musicato dai ragazzi di Assisi. Infine, domenica 21 maggio alle ore 11 la santa messa presieduta dal cardinale Lazarus You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il Clero. La tre giorni del Santuario è organizzata dalla Fondazione diocesana Assisi Santuario della Spogliazione, con la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e con il sostegno della Fondazione Perugia.

IL PROGRAMMA

Assisi Sacro Convento – presentazione del francobollo celebrativo di Europa 2023

In occasione della festa dell’Europa, è stato presentato martedì 9 maggio il francobollo celebrativo di Europa 2023 sul tema della pace prodotto da Poste Italiane.
Hanno partecipato all’evento Marco Di Nicola, Responsabile Commerciale Filatelia di Poste Italiane, Alessia Bogi, direttrice provinciale di Poste Italiane, Flavio Lotti, Coordinatore della Marcia PerugiAssisi, la Dirigente Scolastica Grazia Maria Cecconi, Veronica Cavallucci, assessore alle politiche scolastiche del Comune di Assisi, e fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento, che ha introdotto l’incontro. Alla conferenza stampa presenti anche le classi terze della scuola primaria Sant’Antonio di Assisi.
«L’emissione filatelica Europa 2023 – come affermato da fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento nel pieghevole che accompagna l’emissione – ci offre l’occasione per richiamare il tema della pace: ne abbiamo troppo bisogno per permetterci il lusso di non ricordarcelo con costanza. Francesco d’Assisi, uomo di pace e fratello universale, sia fonte di ispirazione per tutte e per tutti, affinché siamo artefici, ciascuno nelle proprie concrete possibilità, di un umanesimo di giustizia, equità, libertà e solidarietà. Shalom!»
La vignetta riproduce il disegno vincitore del concorso filatelico EUROPA 2023 con soggetto tematico la “Pace” indetto da PostEurop raffigurante, in grafica stilizzata, due mani che si annodano formando geometricamente due cuori policromatici, ispirato al simbolo celtico che rappresenta l’amore con un nodo. In alto a sinistra, è riprodotto il logo di PostEurop.
«Abbiamo tanto desiderato la presenza dei bambini della scuola primaria con noi oggi – ha dichiarato fra Giulio Cesareo –. Un bambino e una bambina hanno ricevuto simbolicamente il francobollo sulla pace di Europa 2023, a nome dei loro compagni, perché nutriamo la speranza che loro non ripetano gli errori che – nel campo della pace, della giustizia e della cura della casa comune – la nostra generazione ha compiuto. L’Unione Europea è stata, ed è, un grande fattore di pace e di sviluppo per il continente europeo. Tuttavia, la pace non può venire solo dalle istituzioni. Per questo l’educazione alla pace e alla gestione nonviolenta dei conflitti può essere la chiave di volta nella formazione del mondo che verrà. Possano questi bambini esserci maestri sulla strada di un convivere di pace, di fraternità nella custodia della casa comune che è il mondo».

Rendiconto 2021 dell’8xmille alle Diocesi dell’Umbria”. Oltre 23 milioni di euro complessivi alle otto Diocesi della regione per contribuire alle opere di culto e pastorali, socio-caritative, di edilizia di culto e beni culturali e al sostegno della missione dei sacerdoti

In concomitanza con la Giornata nazionale dell’8xmille alla Chiesa cattolica, in calendario domenica 7 maggio, e di avvio della sua nuova campagna “Una firma che fa bene”, a Perugia, presso il Teatro parrocchiale dell’Oasi di Sant’Antonio, sabato 6 maggio, è stato presentato alla stampa il “Rendiconto 2021 dell’8xmille alle Diocesi dell’Umbria”, nel corso del 6° Convegno regionale del Sovvenire.
E’ un lavoro divulgativo preso d’esempio e ‘capofila’ di un progetto nazionale in fase di elaborazione da parte del Sovvenire della Cei, una agile pubblicazione di poco più di 60 pagine con grafici, immagini significative e codici “QR” dove scaricare più informazioni e video, avente come sottotitolo: “I progetti, le opere, i benefici per le comunità”. Una pubblicazione curata della Conferenza episcopale umbra (Ceu) con la collaborazione e la professionalità comunicativa degli operatori dei media cattolici umbri quali il settimanale La Voce, l’emittente UmbriaRadio in Blu e gli Uffici stampa diocesani e anche della Società editoriale Vita Spa impresa sociale. La pubblicazione è consultabile sul sito: www.sovvenire-umbria.it.

Alla presentazione alla stampa sono intervenuti il vescovo delegato per il Sovvenire e vice presidente della Ceu, mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il responsabile nazionale del Sovvenire della Cei, Massimo Monzio Compagnoni, e il coordinatore del Sovvenire per l’Umbria, il diacono Giovanni Lolli.
Quest’ultimo non ha nascosto la “preoccupazione” per alcune stime che danno in calo, a partire dal 2024, i fondi dell’8xMille, a seguito delle gravi ripercussioni della pandemia con diminuzione del gettito IRPEF e delle firme. Da ricordare che i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, oltre a sostenere opere di carità, sono destinati al culto e alla pastorale (esercizio e cura delle anime e scopi missionari), all’edilizia e beni culturali e al sostentamento del Clero e alle sue attività pastorali e socio-caritative. L’impegno degli operatori del Sovvenire, ma non solo, emerso anche al 6° Convegno regionale, è quello di non perdere ulteriormente rispetto a quanto si è già perso. Occorre iniziare a studiare nuove forme di sostegno, alternative allo stesso 8xmille e alle offerte deducibili, come ad esempio i lasciti testamentari e anche la creazione di sinergie a livello locale, per consentire alla Chiesa di proseguire le sue attività pastorali, socio-caritative e culturali a sostegno di credenti e non, perché l’8xmille è di aiuto a tutta la comunità. Basti pensare alla grande funzione sociale a livello territoriale svolta da migliaia di sacerdoti-parroci sostenuti anche attraverso l’8xmille, che in Italia sono 32.408 e nelle otto Diocesi dell’Umbria sono 678 (dato 2021). Proprio ai Sacerdoti e alla loro missione sono dedicate alcune pagine della pubblicazione.

Ci vuole maggiore corresponsabilità, partecipazione e comunione. A metterlo nero su bianco, nella nota introduttiva di questa pubblicazione, è l’arcivescovo Maffeis, ricordando le tre parole di papa Francesco pronunciate lo scorso 16 febbraio, “corresponsabilità, partecipazione e comunione”, nel soffermarsi sul “significato del sistema di sostegno economico”. Mons. Maffeis, nel citare ancora il Papa, esorta i cristiani a sorreggersi a vicenda, “chi è più forte sostiene chi è più debole…, per cui la corresponsabilità è il contrario dell’indifferenza, come pure del si salvi chi può”. Ed aggiunge: “Il contributo di ciascuno – che passa anche dalla firma sulla dichiarazione dei redditi – significa appartenenza, fraternità effettiva, condivisione”.
“La vicinanza solidale e la stima per la missione della Chiesa, mentre sono motivo di riconoscenza – scrive Maffeis –, ci impegnano a una testimonianza limpida, che – anche con la trasparenza dei bilanci economici – contribuisca a rafforzare la credibilità e la fiducia. Ne guadagnerà la stessa condivisione: la nostra gente, quando è informata, si rivela sempre generosa nel rispondere alle necessità che si presentano”.

L’arcivescovo Maffeis, nel presentare i dati, ha ribadito che “le risorse di cui i territori delle nostre diocesi e parrocchie hanno potuto far tesoro vanno a beneficio di tutti, indistintamente. Gli interventi spaziano dalle iniziative di accoglienza e solidarietà delle Caritas alle strutture educative, sportive e formative dei nostri Oratori, dagli interventi di restauro e valorizzazione delle nostre chiese al sostegno della missione dei sacerdoti”.
Tenendo presente che i fondi del 2021 sono ripartiti sulla base delle firme del 2018 (infatti c’è sempre uno scostamento di tre anni per l’erogazione di questi fondi da parte dello Stato), le firme per la Chiesa Cattolica sono state 13.520.527 (nel 2018) che hanno portato ad un’erogazione alla stessa Chiesa di 1.136.166.333 euro (nel 2021), di cui alle otto Diocesi dell’Umbria sono stati assegnati complessivamente 23.009.249,57 euro così destinati: Culto e Pastorale, 4.009.203,32 euro; Edilizia di Culto e Beni Culturali, 6.054.501,78 euro; Opere di Carità, 3.816.097,10; Sostentamento del Clero e sue attività pastorali, socio-caritative e missionarie, 9.129.447,37 euro. Dopo una significativa risalita dei fondi assegnati alle Diocesi dell’Umbria, nel 2016 erano 20,36 milioni di euro e nel 2020 26,32 milioni di euro (quasi 6 milioni in più), nel 2021, con 23,09 milioni di fondi, si registra una contrazione di oltre 3 milioni rispetto all’anno precedente.

Uniti per rendere più efficaci le risorse a disposizione. Anche per questo si parla di “una visione condivisa e di prospettiva” delle Chiese dell’Umbria. Ad evidenziarlo, nel commentare i dati nel “Rendiconto 2021 dell’8xmille alle Diocesi dell’Umbria”, è l’economo della Ceu, Daniele Fiorelli, che scrive: “Le diocesi umbre stanno provando sempre di più a camminare insieme, nella consapevolezza che solo uniti si potranno rendere più efficaci le risorse a disposizione”. Questa consapevolezza è stata sollecitata ulteriormente dall’esperienza del difficile periodo della pandemia; periodo superato, ricorda il dott. Fiorelli, “sperimentando collaborazioni e condivisioni di difficoltà e trovando soluzioni ai problemi… Si è dato supporto alle Caritas diocesane per rispondere alle necessità più svariate provenienti dai territori, producendo esperienze di solidarietà in quantità e qualità più visibili e concrete in tutte le Diocesi umbre”. Sono stati messi in campo, sottolinea l’economo della Ceu, “progetti in sinergia con gli Enti locali, Comuni e Fondazioni bancarie”, perché “ciò nasce sempre dalla chiara convinzione che i fondi dell’8xmille non possono essere (più) considerati uniche fonti di sostegno delle attività delle Chiese locali. L’8xmille, piuttosto, deve essere considerato e riconosciuto come una risorsa fondamentale per avviare processi e progettazioni in collaborazione tra vari Enti ecclesiastici e anche civili, a partire dagli Enti locali”.

Una firma che fa bene. La presentazione alla stampa umbra di questo “Rendiconto”, oltre a contribuire alla trasparenza dei relativi bilanci 8xmille di ciascuna Diocesi, è stata occasione per far conoscere a livello locale la nuova campagna di comunicazione 8xmille della Cei. “Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia” è il claim di questa campagna, iniziata pochi giorni fa, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno di realizzare migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. Una campagna che, come evidenzia il suo slogan, “Una firma che fa bene”, sottolinea la relazione forte e significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi che siano, essi non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà.

E le otto Diocesi dell’Umbria, nel pubblicare i propri rendiconti, presentano le loro opere socio-caritative, perché dietro a tanti numeri ci sono tanti volti sofferenti di fratelli e sorelle che più di altri incarnano il volto di Cristo. Basti pensare all’Emporio Caritas “7 Ceste” di Assisi-Nocera-Gualdo, inaugurato nel 2016, dove nel 2021 sono state seguite oltre 2.300 persone da 50 volontari e distribuiti beni di prima necessità pari a 113 tonnellate; ai pozzi per l’acqua realizzati dalla Diocesi di Città di Castello in Malawi, collaborando con l’associazione “Sottosopra ovd”, che dal 2004 opera in questo Pese africano, uno dei più poveri del mondo; al progetto “Fratelli tutti” di Foligno, realtà legata alla Caritas diocesana, ma anche ricca di altre dimensioni, che si fonda su tre parole peculiari: ospitalità, servizio, formazione, comprendenrte un nuovo emporio e un servizio medico volontario; al progetto di sostegno alle fragilità e vulnerabilità sociali realizzato in collaborazione tra la Diocesi e il Comune di Gubbio per famiglie con grave emarginazione, in assenza di alloggio e reti familiari; al progetto di “Solidarietà oltre le sbarre” della Diocesi di Orvieto-Todi rivolto al mondo carcerario dove opera da oltre 20 anni la Caritas e al rifacimento della navata della chiesa della Natività di Maria Santissima in Canonica, “oggetto di vera devozione popolare”; All’Emporio “Divina Misericordia” promosso dalla Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve nel 2016, luogo in cui la solidarietà dei donatori e la dedizione di 80 volontari si uniscono per aiutare persone in temporanea difficoltà, assistendo nell’ultimo anno 376 famiglie con 385 figli al di sotto dei 15 anni (33 neonati), movimentando 128 tonnellate di generi di prima necessità; al progetto “Job Placement” della Caritas diocesana di Spoleto-Norcia, pensato per facilitare l’ingresso di giovani nel mondo del lavoro, che ha interessato, nel 2021, 22 inoccupati dai 18 ai 30 anni che hanno intrapreso un percorso di formazione con tirocini retribuiti presso aziende del territorio, così da valorizzare le proprie capacità; al progetto “GoLife” per “tornare alla vita” dopo la pandemia promosso dalla Diocesi di Terni-Narni-Amelia, un nuovo modello di carità legato al coinvolgimento attivo della comunità, sostenendo quelle più in difficoltà dal punto di vista sociale, senza trascurare l’”Emergenza Ucraina” coinvolgendo la comunità diocesana e quelle parrocchiali in azioni di carità di prossimità.





Cannara – Inaugurazione altare Santuario all’aperto di Piandarca

Sarà inaugurato il 7 maggio alle ore 15,30, l’altare del Santuario all’aperto di Piandarca, il luogo del comune di Cannara, dove avvenne la predica agli uccelli di San Francesco. Dopo il posizionamento della statua bronzea avvenuto lo scorso giugno, domenica prossima si svolgerà una solenne cerimonia, organizzata dalla Parrocchia Santi Matteo apostolo e Giovanni Battista, dal Comitato Piandarca e dall’Ordine francescano secolare (Fraternità di Cannara) che avrà inizio alle ore 15,30 con la partenza della processione da piazza San Francesco a Cannara. All’arrivo al Masso, previsto per le ore 16,15 ci sarà il “Concerto musicale F. Morlacchi”, mentre alle ore 16,30, arrivo al Santuario, avranno inizio gli interventi, moderati da Francesco Raspa, a cominciare da quello del presidente del Comitato Piandarca, Ottaviano Turrioni. Seguiranno quelli di padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei Frati Minori, padre Teofil Petrişor, vicario del Custode del Sacro Convento, padre Carlo Maria Chistolini, vicario provinciale dei Frati Minori Cappuccini, Noemi Paola Riccardi, membro di presidenza CIOFS (delegato del ministro internazionale OFS), l’artista e scultore Antonio De Paoli e il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino che subito dopo lo svelamento e la benedizione dell’altare, presiederà la celebrazione eucaristica prevista alle ore 17,30. Durante la messa, animata dal coro polifonico, quattro nuovi membri faranno la loro professione nell’OFS.

Perugia – l’emporio “Don Gustavo”, luogo di ‘pedagogia della carità’, compie un anno di vita

Il 7 maggio 2022 apriva le porte alle prime 77 famiglie in gravi difficoltà l’emporio “Don Gustavo”, a Ponte Pattoli, nella periferia nord del comune di Perugia, inaugurato tre giorni prima (il 4 maggio) dal cardinale Gualtiero Bassetti insieme al sindaco Andrea Romizi e al direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli. Dopo un anno i nuclei familiari fruitori di quest’ultima opera segno della Chiesa di Perugia-Città della Pieve sono 113 per un totale di 350 persone sostenute ed accolte da 30 volontari tra adulti e giovani, alcuni della locale “Gi.Fra.” (la Gioventù Francescana), impegnati nei giorni di apertura dell’emporio: mercoledì (ore 16-19) e sabato (ore 9-12).

Un luogo che mette al centro la dignità. Intitolato al sacerdote mons. Gustavo Coletti (1938-2020), che per più di mezzo secolo è stato parroco di Ponte Pattoli fortemente impegnato nel sociale, il primo presbitero perugino a morire di Covid-19, quest’emporio, il più ‘giovane’ di cinque attivati dalla Caritas diocesana attraverso il suo ente operativo, la Fondazione di Carità San Lorenzo, dal 2014 ad oggi nelle zone più sensibili del territorio diocesano, è stato realizzato grazie alla generosità di privati benefattori e al contributo dell’8xMille alla Chiesa cattolica. Unico dei cinque empori ad essere allestito al piano terra di una palazzina condominiale (in via Antonia 61), il “Don Gustavo” è diventato non solo luogo di relazioni, ma di ‘pedagogia della carità’, un vero e proprio “Emporio di Comunità”. A sottolinearlo è il direttore della Caritas, don Marco Briziarelli: “In occasione del primo anno di attività, quest’emporio ha ricevuto la visita speciale dei bambini più grandi della scuola d’infanzia di Solfagnano, che hanno portato dei doni per aiutare le famiglie bisognose, molte giovani e con figli della loro età. Sono fanciulli da prendere d’esempio e il loro gesto, quello di sistemare negli scaffali, con le loro piccole mani, i prodotti donati, ha commosso e fatto riflettere noi adulti, incoraggiandoci a proseguire l’opera degli empori perché sempre più luoghi di cura dei fratelli in difficoltà economica, una cura che mette al centro la parola Dignità”.

Il momento della bellezza. L’emporio “Don Gustavo” è un luogo di ‘pedagogia della carità’ non solo per i più giovani. A raccontarlo poche settimane fa, nel corso di una intervista, è stato l’arcivescovo Ivan Maffeis. “Entrando nell’emporio ho colto la particolare attenzione dei volontari nell’accogliere le persone e le famiglie. Ho visto la qualità della relazione che va oltre il momento della ‘semplice spesa’… Ho sentito dire dai volontari: ‘abbiamo la possibilità di far fare alle donne i capelli da una parrucchiera del paese…’. La comunità parrocchiale si è ‘tassata’ perché ci fosse anche per le donne in difficoltà economica il momento della bellezza e della gratuità. Questo mi ha colpito e sono andato a conoscere la parrucchiera per ringraziarla della sua disponibilità, che è rimasta stupita dicendomi: ‘ma io faccio delle piccole cose’. La realtà dell’emporio aiuta a fare ‘piccole cose’ nell’incontrare l’altro e credo che la ricompensa più grande sia proprio la gioia di lasciarsi incontrare dalla vita, di andare incontro alle situazioni, un po’ come fece san Francesco quando incontrò il lebbroso”.

Come sostenere l’emporio “Don Gustavo” ad essere sempre più luogo di incontro? Innanzitutto offrendo parte del proprio tempo, come volontari, oltre a diventare sostenitori del suo progetto; donando 30 euro al mese si offre 1 spesa ad una famiglia, con “Dona Ora” nel #donorbox con causale: “Empori della Solidarietà” (https://www.caritasperugia.it/tutti-i-modi-per-sostenerci/). Oppure donando attraverso un Bonifico Bancario intestato a: Fondazione di Carità San Lorenzo – IBAN: IT30P0344003000000000161500, con causale: Erogazione Liberale – Emporio “Don Gustavo”. Le donazioni attraverso Donorbox e Conto Corrente Fondazione sono detraibili e deducibili secondo il regime fiscale.

Spoleto sacra 1200. Nell’825° anniversario della dedicazione della Cattedrale, visite guidate in alcune chiese dello spoletino da maggio a luglio 2023

Nell’ambito delle celebrazioni per l’825° anniversario della dedicazione della Cattedrale di Spoleto, a seguito della recente inaugurazione della mostra “Spoleto sacra 1200. Nell’825° anniversario della dedicazione della Cattedrale”, l’Archidiocesi promuove una serie di visite guidate a luoghi altamente significativi del periodo a cavallo tra XII e XIII secolo presenti nella città di Spoleto.
Le visite, coordinate dalla prof.ssa Giovanna Sapori, intendono collegare idealmente la mostra ai luoghi e al territorio da cui provengono le opere esposte. Si vuole così ulteriormente offrire ai partecipanti la possibilità di osservare, in maniera ancora più tangibile, l’importante fase storica, religiosa e culturale della città di Spoleto e della sua vasta diocesi.
La serie di visite guidate, a cura dei professori Walter Angelelli, Serena Romano e delle dottoresse Gaia Pedriglieri e Giulia Amodio, tratteranno in particolare degli affreschi presenti nei diversi luoghi, dell’architettura del periodo e di altre opere contemporanee o riferibili con quelle esposte.
Al fine di predisporre al meglio l’organizzazione delle visite, è prevista la prenotazione anticipata che potrà essere effettuata scrivendo a gaia.pedriglieri@uniroma1.it e giulia.amodio@uniroma1.it a seconda dei luoghi di visita.

Chiesa di San Sabino 06/05/2023 10.30 Dott.ssa Giulia Amodio
Basilica di S. Eufemia 13/05/2023 10.30 Dott.ssa Gaia Pedriglieri

Museo Nazionale del Ducato di Spoleto
20/05/2023 10.30 Dott.ssa Giulia Amodio
Cripta di San Primiano e Basilica
Cattedrale 27/05/2023 10.30 Dott.ssa Giulia Amodio
Chiesa di San Paolo inter vineas 03/06/2023 10.30 Dott.ssa Giulia Amodio
Chiesa di San Gregorio Maggiore 10/06/2023 10.30 Dott.ssa Gaia Pedriglieri
Chiesa di San Pietro extra moenia 17/06/2023 10.30 Dott.ssa Gaia Pedriglieri

Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo e visita della mostra Spoleto sacra 1200; nel Museo Diocesano di
Spoleto 24/06/2023 10.30 Prof.ssa Serena Romano
Chiesa di San Ponziano 01/07/2023 10.30 Dott.ssa Gaia Pedriglieri

Cappella del Crocifisso nella Cattedrale di Santa Maria Assunta (Croce di Alberto Sotio) e visita
crocifissi esposti presso la mostra Spoleto sacra 1200; nel Museo Diocesano di Spoleto
08/07/2023 10.30 Prof. Walter Angelelli

Per informazioni:
scrivere a museodiocesano@spoletonorcia.it
Per le prenotazioni:
scrivere a gaia.pedriglieri@uniroma1.it per le visite previste presso:
 Basilica di S. Eufemia
 Chiesa di San Gregorio Maggiore
 Chiesa di San Pietro extra moenia
 Chiesa di San Ponziano

e giulia.amodio@uniroma1.it per le visite previste presso:
 Chiesa di San Sabino
 Museo Nazionale del Ducato di Spoleto
 Cripta di San Primiano e Basilica Cattedrale
 Chiesa di San Paolo inter vineas
 Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo e visita della mostra Spoleto sacra 1200 nel Museo Diocesano di Spoleto – visita curata dalla Prof.ssa Serena Romano.
 Cappella del Crocifisso nella Cattedrale di Santa Maria Assunta (Croce di Alberto Sotio) e visita dei crocifissi esposti presso la mostra Spoleto sacra 1200 nel Museo Diocesano di Spoleto – visita curata dal Prof. Walter Angelelli.

Assisi – una reliquia del beato Carlo Acutis in Irlanda

“Siamo felici che una reliquia del Beato Carlo Acutis possa raggiungere l’Irlanda perché siamo convinti, viste le precedenti esperienze, che la devozione verso questo giovane, vissuto nel solco del Vangelo, sia d’esempio e di aiuto alla Chiesa e a tanti ragazzi che sono alla ricerca di punti di riferimento per cogliere la bellezza della fede”. A dirlo è il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino in vista della peregrinatio di una reliquia del giovane, in programma dall’11 al 15 nella Diocesi Primiziale dell’Irlanda – Armagh – e la Diocesi di Down e Connor. Ad accompagnare il frammento del pericardio, la membrana che ha protetto il suo cuore, ci sarà monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni Internazionali.

Il Beato Carlo Acutis, che avrebbe celebrato 32 anni di vita terrena oggi (May, 3th) e morto di leucemia ad appena 15 anni nel 2006, ha incentrato la sua vita proprio sull’Eucaristia per crescere nel suo rapporto con Gesù: “Quanto più riceviamo l’Eucaristia”, diceva, “più diventeremo come Gesù”. Carlo cercava di partecipare tutti i giorni alla Messa e di trascorrere del tempo in Adorazione, credendo che “quando ci troviamo davanti a Gesù nell’Eucaristia, diventiamo santi”. La reliquia del Beato Carlo Acutis è già stata venerata lo scorso anno nella diocesi degli Stati Uniti, poi a novembre 2022 in Polonia e recentemente al Patriarcato di Venezia. Quest’estate, dopo la GMG a Lisbona di cui il Beato Carlo è uno dei patroni, la reliquia andrà in visita nelle diocesi del Brasile.