Verso la GMG di Lisbona. Le esperienze “controcorrenti” dei giovani umbri ospitati in varie parrocchie della diocesi portoghese di Aveiro

Fin dal viaggio di andata in autobus (una ventina con più di 800 pellegrini a cui si aggiungeranno altri oltre 400 delle comunità del Cammino Neocatecumenale, per un totale di quasi 1.300), l’atmosfera che avvolge questa nutrita rappresentanza umbra, guidata da alcune decine di sacerdoti, è sintetizzata da una frase pronunciata da due giovani: «Alla GMG ci aspettiamo nuovi incontri con altri giovani, nuove esperienze, soprattutto per chi è alla sua prima GMG, in particolare una riscoperta del nostro rapporto con Dio». Esperienze “controcorrenti” se si pensa che in questo periodo la gran parte dei giovani è in vacanza al mare, all’estero o alle prese con la movida estiva nelle città fino all’alba per sfuggire – si giustificano – alla calura del giorno. La “storia” di Sofia, giovane della Diocesi di Orvieto-Todi, che, non curante del suo diciottesimo compleanno trascorso in pellegrinaggio su un autobus, anziché in una discoteca, fa quasi apparire i giovani della GMG “anacronistici”, “distanti” dai loro coetanei “normali”. La neo maggiorenne, con voce disinvolta, ha detto: «E’ un compleanno abbastanza particolare, quasi speciale, di sicuro non me lo sarei aspettato, però è andato bene!».

Alla GMG si va per pregare, riflettere sul senso della propria esistenza (diversi sono i momenti di preghiera, le celebrazioni e le catechesi), ma anche per conoscere nuova gente e vedere nuovi posti, per arricchire il proprio bagaglio culturale ed esperienziale di vita in comunione-condivisione non sempre in comodità. Molti giovani dormono nelle palestre e in strutture parrocchiali, non tutti possono essere accolti dalle famiglie del luogo. La fatica e la stanchezza si fanno presto sentire, ma questi ragazzi sono contenti di esserci, di testimoniare la loro presenza anche con momenti di festa, di allegria cantando e suonando. Alle GMG ci si innamora, anche, nascono rapporti di coppia, maturano vocazioni al sacerdozio, alla vita consacrata. La GMG è nella normalità della vita dei giovani, visti, forse, all’esterno della Chiesa, un po’ all'”antica”, ma “normali” come tanti altri.
Accendere un grande fuoco. «Il bello delle GMG non è per riposarsi, ma per accendere un fuoco, un grande fuoco nel nostro cuore che è l’entusiasmo della fede». A sottolinearlo è don Marcello Cruciani, delegato regionale della Pastorale giovanile delle Chiese umbre, uno dei sacerdoti che guidano i giovani in pellegrinaggio. «Un entusiasmo di fede – continua don Cruciani – che i ragazzi condividono con i loro coetanei che man mano conoscono durante il “gemellaggio” prima della GMG di Lisbona. Un “gemellaggio” che stiano vivendo dalla sera del 26 luglio nella Diocesi di Aveiro, a 250 chilometri a nord di Lisbona, bagnata dall’Atlantico, che ha organizzato molto bene la nostra accoglienza con grande passione e partecipazione di tutti, anche delle autorità civili locali che ci hanno accolto per vivere in serenità giornate così importanti per la vita di questi giovani».
Non pochi sono coloro che partecipano alla GMG anche per conoscere altre Chiese diocesane e il rapporto che queste hanno con i giovani, a testimonianza del loro interesse per il presente e il futuro della stessa Chiesa.
Un’accoglienza che colpisce per la sua autenticità e semplicità. Lo raccontano un po’ tutti gli intervistati umbri, perché, dicono, «sono luoghi pieni di vita e di colori molto simili all’Italia, meravigliosi che ti lasciano a bocca aperta, carichi di semplicità genuina che fa bene al cuore. Noi siamo onorati e felici di essere qui. Le persone che ci accolgono ci hanno fatto sentire subito in famiglia e parte di loro. Ci hanno donato anche una piccola rondine, simbolo della famiglia perché vola e poi ritorna sempre nello stesso nido. È una accoglienza che colpisce, molto autentica, fatta da persone semplici, ma generose che hanno saputo darci tantissimo con pochissime cose. È un’accoglienza straordinaria!».
Quest’accoglienza lascerà il segno in tanti di loro ed una volta rientrati a casa sapranno prenderla di esempio ed imitarla quando ne avranno l’occasione.

A cura di Riccardo Liguori
Coordinatore della Commissione regionale per le comunicazioni sociali della Ceu

Assisi – Premio “Francesco d’Assisi e Carlo Acutis”, pubblicato il nuovo bando

Sono aperti i termini di presentazione delle domande per partecipare all’edizione 2024 del premio internazionale “Francesco d’Assisi e Carlo Acutis, per una economia della Fraternità”. Il bando pubblicato e sostenuto dalla Fondazione diocesana di religione – Santuario della Spogliazione, istituita dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, è online sul sito www.francescoassisicarloacutisaward.com. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro il 31 dicembre 2023.

Il premio, come previsto nello Statuto e nel Regolamento, è istituito allo scopo di “promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna dell’universale fraternità di tutti gli esseri umani a partire dalla condizione e dagli interessi dei più umili e disagiati, nella prospettiva evangelica dell’unica paternità di Dio e del suo disegno di amore per tutti i suoi figli”. Il progetto vincitore riceverà una corresponsione in denaro di al massimo 50.000 euro, frutto della sensibilità di un comitato di sostenitori. Al vincitore sarà inoltre consegnato un foulard con l’immagine della spogliazione, in ricordo del gesto con cui l’allora Vescovo di Assisi, Guido, coprì il giovane Francesco Bernardone nel momento della sua spogliazione, e un’icona con il logo del Premio, portando i volti di San Francesco e del Beato Carlo Acutis.

Il premio, nella sua edizione inaugurale del 15 maggio 2021 è stato assegnato, a titolo emblematico e fuori concorso, all’Istituto Serafico di Assisi; nel 2022 il riconoscimento da 50 mila euro è stato assegnato al progetto Ecobriqs Charcoal Briquettes, realizzato da un gruppo di 15 persone con disabilità della diocesi di Pasig, nelle Filippine (Manila metropolitana), che usando rifiuti, scarti e ninfee infestanti producono – tramite una tecnologia rivoluzionaria – i bricchetti di carbone. I promotori avevano anche deciso di sostenere Farm of Francesco, progetto frutto di Agriculture & Justice Village, uno dei villaggi di Economy of Francesco, con 15.000 euro. Infine, nel 2023, il premio da 50.000 euro era stato assegnato alla “Casa del Pane”, un laboratorio per la panificazione e la vendita di prodotti da forno, in Ciad, che sarà gestito da ragazzi e ragazze disoccupati, orfani o in difficoltà, con il sostegno delle suore francescane angeline.

Inaugurazione del Parco della Solidarietà a Roccaporena di Cascia.

All’interno dell’Hub Territorintraprendenti e di un progetto promosso da alcuni giovani di Roccaporena che prevede la promozione di attività di valorizzazione e rigenerazione di alcuni spazi della frazione casciana, vengono inaugurati sabato 29 luglio alle ore 18.00 i primi allestimenti del Parco della solidarietà di Roccaporena. Si tratta dell’ex campo da bocce e area pic-nic (retro dell’Hotel Roccaporena) rigenerati per migliorare il benessere, la partecipazione e l’aggregazione solidale e ludica di abitanti, commercianti e visitatori del borgo di Santa Rita.

Un gruppo di 36 persone sta partecipando alla realizzazione del parco, che è solo parte di una serie di interventi che saranno conclusi entro il mese di settembre: professionisti dell’innovazione sociale, educatori, volontari, artigiani e giovani provenienti dall’Umbria e da tutta Italia uniti in un co-housing di 8 giorni.
Tra attrezzi, legno, vernici e materiali di riciclo si sta reiventando questo spazio con le sue funzioni: tavoli e panche per pic-nic, strutture con amache e giochi da tavolo rivisitati in versione gigante per ridare vita ad un luogo un tempo tanto utilizzato sia da abitanti che da visitatori per allietare le giornate e vivere momenti di condivisione e aggregazione.
Tutti in falegnameria, negli spazi interni e all’aperto, impegnati nella realizzazione dei manufatti e allestimenti.

La cittadinanza, i commercianti, l’amministrazione pubblica e gli attraversatori del borgo, sono tutti invitati a partecipare ad un aperitivo di inaugurazione Sabato 29 luglio alle ore 18.00.

Il progetto “A ROCCAPORENA SI PUÒ FARE TUTTI INSIEME”, è sostenuto dal Programma EUROPEAN SOLIDARITY CORPS ACTION TYPE ESC30-SOL – SOLIDARITY PROJECTS CALL 2022 ROUND ROUND 3 – 2022-3-IT03-ESC30-SOL-000098897 e promosso da cinque giovani, tra cui due abitanti di Roccaporena, in collaborazione con Partes Società Cooperativa Sociale di Spoleto, Associazione Agevolando ODV, Falegnami – Falegnameria Sociale, il Santuario di Santa Rita e con la consulenza esperta di Frange Mobili APS.

Perugia: La XV edizione del Festival Internazionale Laurenziano d’Organo “Aspettando Reger”. Un omaggio al grande compositore tedesco di musica da camera ed organistica nel 150° anniversario della nascita

Giunta alla sua XV edizione, il Festival Internazionale Laurenziano d’Organo è una felice intuizione del Capitolo dei Canonici della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia, in calendario da domenica 30 luglio a martedì 8 agosto, alle ore 21.30 (con ingresso gratuito), che precede la festa del santo titolare della chiesa cattedrale (10 agosto). Questa edizione è dedicata ad un grande compositore di musica da camera ed organistica, il tedesco Johann Baptist Joseph Maximilian Reger, detto Max, del quale quest’anno ricorre il 150° anniversario della nascita, avvenuta a Brand il 19 marzo 1873. La sua fama di studioso e di compositore gli permise di ricevere nella sua breve vita, morì a 43 anni per un arresto cardiaco, due lauree honoris causa, oltre alla creazione in varie città tedesche di “Festival Reger”, secondo nella musica organistica della sua epoca solo a Richard Strauss.

Nel concerto di apertura “Aspettando Reger” si ascolteranno brani di Bach, Mendelssohn e Reubke, autori che lo hanno preceduto e ispirato. Gli stessi corali di Bach della prima serata, domenica 30 luglio, verranno poi riascoltati nella versione regeriana nel concerto di sabato 5 agosto. Entrambi i concerti sono affidati all’organista titolare della Cattedrale di San Lorenzo, il maestro Adriano Falcioni, nonché direttore artistico del Festival.

Tra gli organisti europei che si alterneranno al monumentale organo “Tamburini” della cattedrale perugina, con 5.178 canne, costruito nel 1967, «ci sarà per la prima volta una artista proveniente dalla Grecia, l’organista Eleni Keventsidou», precisa il maestro Falcioni nel presentare il “cartellone” di questa XV edizione, che prosegue nell’evidenziare che «da Bonn e Darmstadt arriveranno due artisti internazionali, Johannes Geffert e Wolfgang Kleber». Per poi annunciare un’altra significativa presenza «dall’emozionante debutto nel nostro cartellone, quella del giovane Mattia Rosati di Trento, tra i migliori italiani», e «a completare il programma di quest’anno gli organisti Eugenio Fagiani ed Ugo Spanu».

«Il Festival di quest’anno – conclude il suo direttore artistico – fa da “ponte” all’integrale di Reger in diciannove concerti, iniziata nel Duomo di Orvieto, a giugno, e che si concluderà, a novembre, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi».

A sottolineare l’importanza culturale e pastorale del prosieguo di questo evento musicale estivo, che richiama ogni anno sempre più spettatori provenienti anche dall’estero, collocato tra due importantissimi eventi internazionali, “Umbria Jazz” e la “Sagra Musicale Umbra”, è il presidente dal Capitolo dei Canonici della Cattedrale di San Lorenzo mons. Fausto Sciurpa. Nel rallegrarsi anche per il traguardo raggiunto, mons. Sciurpa auspica «un rafforzamento del progetto per un futuro che ne sviluppi maggiormente tutte le potenzialità».

Perugia – Fede e arte al centro dell’estate a “Isola San Lorenzo”, il complesso monumentale della cattedrale

Il reliquiario del “Santo Anello”. È visibile fino al 28 luglio, nel Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia, il prezioso reliquiario del Santo Anello capolavoro dell’oreficeria rinascimentale. È dallo scorso marzo che il reliquiario è esposto in una sala del Museo, in occasione della Mostra dedicata al Perugino, presso la Galleria Nazionale dell’Umbria, nell’anno del V centenario della morte del grande maestro umbro del Rinascimento, con il ritorno temporaneo dalla Francia a Perugia, dopo 225 anni, del dipinto dello “Sposalizio della Vergine”. È una delle opere più note del Perugino, commissionata dai Canonici della Cattedrale nel 1504, restando esposta sull’altare della cappella del “Santo Anello” fino alla requisizione napoleonica del 1798.

La “calata”. Dal 29 al 30 luglio il “Santo Anello” sarà esposto in cattedrale, alla venerazione dei fedeli, per poi essere ricollocato nell’antica cassaforte posta al di sopra dell’altare dell’omonima cappella, e nuovamente esposto il prossimo 12 settembre, festa della Madonna delle Grazie, con la sua suggestiva e tradizionale “calata” (un sistema meccanico che consente al reliquiario di essere posizionato al piano dell’altare della cappella). Questo rito, animato dai membri della Confraternita del Ss. Sacramento, di San Giuseppe e del Santo Anello, è in calendario sabato 29, alle ore 17.30, e domenica 30, al termine della messa delle ore 18.

Le visite guidate serali. Il Museo del Capito, completamente riallestito in occasione dei cento anni dalla fondazione (1923-2023), nella sera di sabato 29 luglio, promuove delle visite guidate in cattedrale (aperta di notte in via straordinaria) con la finalità di far ripercorrere al visitatore la memoria del “Santo Anello” in un avvincente racconto fatto di storia, leggenda, fede e devozione, dal suo «arrivo rocambolesco al dono sacro alla città – annunciano gli organizzatori –. Le visite articolate tra Cattedrale e Museo avranno una durata di circa 45 minuti con partenze scaglionate nei seguenti orari: 19:30/ 20:15/ 21:00/ 21:45. Il punto di ritrovo è all’interno della Cattedrale». Per informazioni e prenotazioni: 075 8241011 – 3701581907, oppure scrivere a: info@secretumbria.it, specificando l’orario di visita desiderato.

La storia. Il “Santo Anello”, a cui sono molto devoti i perugini, è giunto a Perugia da Chiusi nel 1473, esattamente 550 anni fa, e dal 1488 è custodito nella Cattedrale di San Lorenzo. Non è una reliquia, ma un monile in calcedonio (varietà di quarzo, pietra rara proveniente dall’oriente) diventato nei secoli «“simbolo” che rinvia al fatto storico del matrimonio di Maria e Giuseppe, culla e custodia del mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio, fonte, per il credente di Grazia e benedizione. Perciò la Cattedrale di Perugia, in continuità con la nobile tradizione di pietà che ha accompagnato nei secoli la tutela di questo monile, trasfigurato in “Santo Anello”, lo conserva con cura e lo offre alla venerazione, in occasioni particolari, quale “memoriale” della partecipazione dell’unione coniugale di Maria e Giuseppe al mistero dell’incarnazione, e, per estensione, quale segno della fedeltà matrimoniale, che fa di ogni matrimonio il simbolo dell’amore di Dio per l’umanità, fonte di fecondità e di vita» (cfr. www.cattedrale.perugia.it).

L’estate a “Isola San Lorenzo”, il complesso monumentale della Cattedrale di Perugia, la cui cura e valorizzazione è affidata dal 2021 a “Genesi”, società benefit s.r.l., che dà lavoro a dodici giovani tra storici dell’arte, archeologi e guide, ha in programma diversi eventi tra fede e arte in vista della festa di san Lorenzo.

Le celebrazioni per il santo patrono si apriranno il 9 agosto, con i Primi Vespri della vigilia (9 agosto, ore 18) a cui seguirà la solenne celebrazione del 10 agosto alle ore 11 presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis con l’ordinazione, come è tradizione, di diaconi permanenti in ricordo del martire Lorenzo, il diacono per eccellenza della carità.

Il 10 agosto, il Museo organizza delle visite guidate serali alla Cattedrale per scoprirne le sue meraviglie architettoniche ed artistiche come la Madonna delle Grazie, attribuita al pittore perugino Giannicola di Paolo, tanto cara alla devozione della città, il coro ligneo realizzato nel 1491 dai maestri toscani Giuliano da Maiano e Domenico del Tasso e la Sacrestia con i monumentali affreschi del XVI secolo, di Giovanni Antonio Pandolfi. La visita terminerà con un “brindisi” sulla suggestiva e panoramica “Loggia di Braccio”, fatta costruire nel 1423. Le visite, previa prenotazione, si terranno nei seguenti orari: 19:30 / 20:15 / 21:30 / 22.15.

La XV edizione del Festival Internazionale Laurenziano d’Organo precede la festa di san Lorenzo, in calendario dal 30 luglio all’8 agosto (ore 21.30, ingresso gratuito), la cui direzione artistica è affidata all’organista titolare della Cattedrale, il maestro Adriano Falcioni. Al monumentale organo “Tamburini” con 5.178 canne, costruito nel 1967, si alterneranno diversi noti organisti italiani ed europei, un evento culturale che accresce ogni anno d’interesse e non solo tra i cultori di musica d’organo.

Nocera Umbra – E’ tornato alla casa del Padre don Angelo Menichelli

È tornato alla casa del Padre, nella giornata del 26 luglio 2023, il sacerdote diocesano don Angelo Menichelli, nato il 19 agosto 1936 a Nocera Umbra.

Ordinato presbitero il 29 giugno 1960 nella Cattedrale di Nocera, don Angelo si era laureato in lettere e filosofia nel 1974, aveva poi conseguito la licenza in teologia presso l’Università Lateranense a Roma. Successivamente aveva seguito un corso biennale in diplomatica e archivistica presso l’Archivio di Stato di Perugia. Il sacerdote 87enne, storico e appassionato di Nocera Umbra, è stato per mezzo secolo parroco di Sorifa, una delle frazioni dell’appennino nocerino, vivendo tra l’altro in prima persona l’unificazione della diocesi di Nocera con quella di Assisi, avvenuta nel 1986, e poi il terremoto del 1997.

È stato insegnante di religione nelle scuole nocerine, oltreché archivista dell’archivio diocesano e della biblioteca Piervissani. Lascia un vasto patrimonio di pubblicazioni sulla storia di Nocera. Tra i suoi incarichi, anche quello di rettore del seminario di Nocera Umbra e canonico della Cattedrale di Santa Maria Assunta, dove domani 27 luglio alle ore 17 si celebreranno i funerali. Il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino, unitamente al Consiglio episcopale, quello presbiterale, i diaconi e tutti i collaboratori di Curia sono “vicini ai familiari di don Angelo e in particolare alla sorella che in questi mesi di malattia non l’ha mai lasciato solo”.

Mons. Pierbattista Pizzaballa a Santa Maria degli Angeli per il Perdono di Assisi

Sabato 29 luglio alle ore 21.15 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli prenderà il via il Triduo in preparazione alla solennità del Perdono di Assisi. A guidare la preghiera sarà Sua Beatitudine Mons. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme. Papa Francesco, nell’Angelus del 9 luglio scorso, ha annunciato la sua creazione a cardinale nel Concistoro del 30 settembre prossimo. Sua Beatitudine presiederà in Porziuncola anche la solenne celebrazione eucaristica delle ore 11.30 mercoledì 2 agosto, trasmessa in diretta dall’emittente Mariavision al canale 255 del digitale terrestre.

Mons. Pierbattista Pizzaballa è nato a Cologno al Serio (BG) il 21 Aprile 1965. Ha vestito l’abito religioso, il 5 Settembre 1984 a Ferrara (S. Spirito), e ha trascorso l’anno di noviziato nel Santuario Francescano di La Verna (Arezzo-Italia). Ha emesso la Professione Temporanea alla Verna, il 7 Settembre 1985. A Bologna presso la Chiesa di S. Antonio ha emesso la Professione Solenne il 10 Ottobre 1989. Sempre a Bologna, il 15 Settembre 1990, è stato ordinato sacerdote in cattedrale, per l’imposizione delle mani del Card. Giacomo Biffi. Trascorso un periodo a Roma si è trasferito in Terra Santa, a Gerusalemme, nell’Ottobre 1990. Dal 2 Luglio 1999 entra formalmente a servizio della Custodia di Terra Santa. Dopo gli studi filosofici-teologici, consegue: Licenza in Teologia Biblica allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. M.R.P. Pizzaballa parla italiano, ebraico moderno, inglese.

Perugia – partiti 405 giovani pellegrini per la GMG. L’arcivescovo Maffeis: «Al ritorno avrete una gioia maggiore da riversare nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nella nostra Chiesa»

«Ragazzi, siete il grande orgoglio di questa Chiesa. Nel guardarvi esprimete la gioia della nostra Chiesa che siete e che siamo. Grazie a ciascuno di voi, alle vostre famiglie». È il ringraziamento profondo, sincero ed augurale dell’arcivescovo Ivan Maffeis rivolto, all’omelia della celebrazione eucaristica di avvio pellegrinaggio, ai 405 giovani perugino-pievesi partecipanti alla GMG di Lisbona, organizzati in venti gruppi, in una gremita chiesa parrocchiale di San Sisto (Perugia), nella serata del 24 luglio. Celebrazione che ha preceduto la loro partenza per il Portogallo, con sette autobus, intorno alle ore 22.30, dalla frazione del capoluogo umbro dove ha sede il noto stabilimento della Nestlé-Perugina.

Vi affido i vostri preti! Ad accompagnarli per due settimane in terra portoghese e poi francese (la tappa finale del pellegrinaggio è il Santuario di Lourdes, il 7-8 agosto) sono sedici sacerdoti, oltre diversi educatori e catechisti, tra cui il vicario generale don Simone Sorbaioli, i direttori degli Uffici diocesani di Pastorale Giovanile, don Luca Delunghi, Universitaria e responsabile Coordinamento Oratori Perugini (COP), don Riccardo Pascolini, del Centro vocazionale, don Samy Cristiano Abu Eideh, della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, il vicario episcopale per la Pastorale, don Simone Pascarosa, e il neo rettore del Pontificio Seminario Regionale, don Francesco Verzini. Al termine della celebrazione l’arcivescovo e il vicario generale, davanti all’altare, hanno consegnato il “kit del pellegrino” a ciascun referente dei venti gruppi con impressa una massima della poetessa Emily Dickinson: “La riva è più sicura, ma a me piace combattere con le onde”. Mons. Maffeis si è poi congedato con una raccomandazione dal tono scherzoso: «Ragazzi, vi affido i vostri preti!».

Preti che costruiscono comunità. Nell’omelia, il presule – che si è soffermato sul tema scelto da papa Francesco per la GMG di Lisbona, il passo del Vangelo di Luca, “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39), nel far visita alla cugina Elisabetta -, ha detto ai giovani: «Vi ho visti in queste settimane in tanti “Gr.Est.” (i gruppi estivi degli oratori, n.d.r.), vi ho visti come animatoti con tanta pazienza ed entusiasmo con cui avete accompagnato migliaia di bambini. Il mio pensiero è un grazie profondo a ciascuno di voi e, soprattutto, ai nostri preti. Io sono orgoglioso di questa Chiesa, di questi preti che grazie a voi e con voi costruiscono comunità attorno alla Parola del Signore».

Nell’epoca di WhatsApp. Altro pensiero che mons. Maffeis ha voluto condividere con i giovani e le loro famiglie, è stato il titolo del tema più gettonato dell’esame di maturità di quest’anno. «Un tema – ha commentato – che ha portato tanti studenti a misurarsi con il fascino dell’attesa e l’opera dell’attesa al tempo di WhatsApp. Nessuno di noi sa più aspettare, oggi abbiamo tutti fretta, viviamo nell’immediato e se uno non ti risponde, non commenta subito il tuo messaggio, ti irriti, ti dà fastidio, arrivi a sospettare… Tutto viaggia così in fretta e veloce. “La fretta, tante volte, – ci dice papa Francesco nel passaggio con cui vi convoca a Lisbona -, è sinonimo di superficialità”. Un modo di stare nella vita, dove tu non ci metti né il cuore né la testa, dove tu non appartieni, dove tu pensi di essere più libero, te ne stai senza partecipare…».

Costruire rapporti veri. «Per questo il vostro pellegrinaggio verso Lisbona – ha proseguito – sia un viaggio più profondo, più dolce, di quella tenerezza che costruisce rapporti veri. Dobbiamo convertirci a questo stile di vita, perché questa è la condizione per incontrarsi davvero, per scoprire la ricchezza che è data dalla presenza dell’altro. Lasciamoci incontrare dal Signore, dalla sua Parola, dal Vangelo. Lasciamo che i giovani che verranno siano un’immersione in un rapporto profondo con Lui, sapendo che laddove c’è questo incontro con Gesù, il nostro cammino porterà l’incontro con i fratelli».

Fretta di uscire dagli egoismi. «Paradossalmente quando si tratta di questo incontro – ha precisato mons. Maffeis, avviandosi alla conclusione dell’omelia –, si riscopre un’altra fretta, che non è la fretta della superficialità, che non è la fretta di chi non vuole legarsi a niente e a nessuno, ma è la fretta che ci porta, come Maria, ad uscire dalle nostre ricchezze, dalle nostre lentezze, dai nostri egoismi. È quella fretta che ti porta davvero ad alzarti, ad andare, a farti prossimo, a servire…, tutte voci del verbo Amare! Vi auguro di vivere questo pellegrinaggio a Lisbona con la profonda disponibilità a lasciarvi incontrare dal Signore, dagli altri giovani come voi che troverete, a lasciarvi incontrare dalla presenza e dalla parola di papa Francesco. Noi vi accompagniamo con la nostra preghiera e aspettiamo il vostro ritorno sapendo che avrete qualcosa in più, una gioia maggiore da riversare nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nella nostra Chiesa. Buon viaggio, ragazzi!».

Perdono di Assisi – pellegrinaggio da piazza del Comune fino alla Porziuncola

In occasione della solennità dell’indulgenza della Porziuncola la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino organizza, martedì 1 agosto, il “Perdono degli assisani”, antica tradizione che prevede il pellegrinaggio a piedi dal centro della città fino a Santa Maria degli Angeli. “Questo metterci fisicamente in cammino – sottolinea il vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino – ci offre uno stimolo e un incoraggiamento, per guardare oltre, per uscire da una crisi globale dalle molte dimensioni”.

Il ritrovo è fissato per le ore 5,30 davanti alla chiesa di Santa Maria sopra Minerva in piazza del Comune ad Assisi; da lì si passerà per l’antica via mattonata dove, chi è impossibilitato a fare tutto il percorso, si potrà unire al cammino. Alle ore 7 ci sarà la santa messa presieduta dal vescovo nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Alle ore 11 il ministro generale dell’Ordine dei frati minori, padre Massimo Fusarelli, presiederà la solenne celebrazione eucaristica che terminerà con la processione di “Apertura del Perdono”: chiamata così perché da quel momento, cioè dalle ore 12 del 1° agosto, fino alle ore 24 del 2 agosto l’Indulgenza plenaria concessa alla Porziuncola quotidianamente si estende a tutte le chiese parrocchiali sparse nel mondo e anche a tutte le chiese francescane. Alle ore 19 i primi vespri saranno presieduti dal vescovo Sorrentino. Seguirà l’offerta dell’incenso da parte del sindaco di Assisi, Stefania Proietti. La tradizionale veglia di preghiera serale alle 21,30 sarà guidata da padre Sergio Lorenzini, ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Picena.

Mercoledì 2 agosto sarà possibile partecipare alle numerose celebrazioni eucaristiche previste per le ore 7-8-9-10-11.30-16.30-18. La celebrazione solenne delle 11.30 sarà presieduta dal neo cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme. A partire dalle ore 14.30 i giovani e le famiglie della 41a Marcia Francescana “Oggi con me in Paradiso”, provenienti da tutte le regioni d’Italia e da alcune nazioni estere, dopo una settimana di cammino varcheranno la porta della Porziuncola. Il ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna, padre Francesco Piloni OFM, presiederà alle ore 19 i vespri solenni del Perdono. Durante i due giorni di festa la Basilica rimarrà aperta l’intera giornata per permettere ai pellegrini di accostarsi al sacramento della riconciliazione (dalle ore 7.00 alle ore 19.00). La piazza della Basilica, invece, ospiterà due eventi/spettacoli che faranno da cornice alle celebrazioni liturgiche della Basilica.

Spoleto – la rinnovata struttura pastorale della Diocesi: le nuove parrocchie e i presbiteri a cui sono affidate

Con apposito Decreto arcivescovile pubblicato sabato 22 luglio 2023, a seguito delle riflessioni e del discernimento dei Consigli Episcopale e Presbiterale e dell’Assemblea del Clero, le attuali 71 parrocchie vengono riunite in 16 nuove parrocchie denominate Pievania, affidate ciascuna ad un parroco chiamato Pievano e ad uno o più sacerdoti insieme, dove possibile, ad un diacono permanente. La costituzione delle Pievanie intende suscitare un rinnovato e autentico slancio missionario, che non sarà garantito semplicemente dall’assunzione di una determinata forma organizzativa, ma dalla capacità delle comunità cristiane di assumere come prioritario questo compito, sapendo ripensare in modo significativo le attività svolte finora, con il fine di dare vita ad una azione d’insieme che investa in maniera adeguata e articolata tutti i diversi livelli della cura pastorale.

1. Nuova parrocchia: Pievania dei SANTI BENEDETTO ED EUTIZIO (comprende le parrocchie di Santa Maria in Norcia, San Pellegrino in San Pellegrino di Norcia, San Michele Arcangelo in Savelli di Norcia, San Michele Arcangelo in Cortigno di Norcia, Santa Maria Assunta in Castelluccio di Norcia e l’Abbazia di Sant’Eutizio in Preci) affidata a don Marco Rufini (Pievano), don Davide Tononi e don Luciano Avenati.

2. Nuova parrocchia: Pievania di SANTA RITA (comprende le parrocchie di Santa Maria della Visitazione in Cascia, San Fortunato Confessore in Poggioprimocaso di Cascia, Santi Pietro e Paolo al Pian di Chiavano in Civita di Cascia, Trasfigurazione di N.S. Gesù Cristo in Avendita di Cascia, San Nicola Vescovo in Monteleone di Spoleto e Santissimo Salvatore e San Pietro Apostolo in Poggiodomo) affidata a don Canzio Scarabottini (Pievano) e don Davide Travagli.

3. Nuova parrocchia: Pievania del BEATO GIOLO (comprende le parrocchie di Santa Maria in Cerreto, di Santa Maria Assunta in Sellano e di Santa Maria Assunta in Verchiano di Foligno) affidata a don Bartolomeo Gladson Sagayaraj (Pievano) e don Elvis Antony.

4. Nuova parrocchia: Pievania dei SANTI FELICE e MAURO (comprende le parrocchie dei Santi Michele, Giovanni e Sebastiano in Vallo di Nera, Sant’Anatolia in Sant’Anatolia di Narco e San Nicola in Scheggino) affidata a don Luis Coronado Vielman (Pievano) e don Sebastian Urumbil.

5. Nuova parrocchia: Pievania di SAN BERNARDINO (comprende le parrocchie di Santa Maria Assunta in Arrone, San Michele Arcangelo in Polino, Santa Maria in Ferentillo, Santa Maria Assunta in Montefranco, Santa Maria Assunta in Torreorsina di Terni e San Pietro in Collestatte di Terni) affidata a don Simone Maggi (Pievano), don Tomasz Grodzki, don Giuseppe Kuruvila Thekkumattom, vc, e diac. Ruggero Cirulli.

6. Nuova parrocchia: Pievania di SAN PONZIANO (comprende le parrocchie di San Gregorio Maggiore in Spoleto, Santi Pietro e Paolo in Spoleto, San Francesco al Monteluco di Spoleto, Santa Rita in Spoleto, Santa Maria Assunta in Strettura di Spoleto, San Martino in Valle San Martino di Spoleto, San Giovenale in Cecalocco di Terni e San Michele Arcangelo in Montebibico di Spoleto) affidata a don Pier Luigi Morlino (Pievano), don Bruno Molinari, mons. Eugenio Bartoli, p. Alejandro Remolino Abellana, oad, p. Gregorio Cibwabwa Lwaba Mambesi, oad, don Jose Kurian Mecheril, vc, p. Paolo Zampollini, ofm, e diac. Renato Morlino.

7. Nuova parrocchia: Pievania di SAN GIOVANNI PAOLO II (comprende le parrocchie del Sacro Cuore in Spoleto, San Sabino in Spoleto, San Giovanni Paolo II in San Nicolò di Spoleto, San Venanzo in San Venanzo di Spoleto, San Lorenzo in Maiano di Spoleto e San Giovanni Battista in Morgnano di Spoleto) affidata a don Claudio Vergini (Pievano), don Dieudonné Mutombw Tshibang, don Nelson Abraham, cpps, e diac. Francesco D’Urso.

8. Nuova parrocchia: Pievania di SAN GIACOMO APOSTOLO (comprende le parrocchie di San Giacomo in San Giacomo di Spoleto, Sant’Angelo in Beroide di Spoleto, San Gabriele dell’Addolorata in Cortaccione di Spoleto, San Michele Arcangelo in Eggi di Spoleto e Sant’Andrea in Bazzano di Spoleto) affidata a mons. Alessandro Lucentini (Pievano), don Irudayam Mahimai Dass, cpps, e don Mirco Boschi.

9. Nuova parrocchia: Pievania del BEATO PIETRO BONILLI (comprende le parrocchie di Sant’Emiliano in Trevi, San Pietro in Bovara di Trevi, Sacra Famiglia in Borgo Trevi di Trevi, Santi Antonino e Clemente in Santa Maria in Valle di Trevi e Beato Pietro Bonilli in Cannaiola di Trevi) affidata a don Jozef Gerčák (Pievano), don Kamil Ragan, don Sem Fioretti, don Luca Gentili e diac. Paolo Eleuteri.

10. Nuova parrocchia: Pievania della MADONNA DELLA VALLE (comprende le parrocchie di San Michele Arcangelo in Bevagna, Santa Maria Addolorata in Cantalupo di Bevagna, Sant’Antonio in Gualdo Cattaneo e San Michele in Pomonte di Gualdo Cattaneo) affidata a don Giovanni Cocianga (Pievano) e don Melchior Erram Josephraj, cpps.

11. Nuova parrocchia: Pievania di SANTA CHIARA DELLA CROCE (comprende le parrocchie di San Bartolomeo in Montefalco, San Lorenzo in Casale di Montefalco, Santa Maria in Turrita di Montefalco e il Santuario della Madonna della Stella) affidata a don Mariano Montuori (Pievano), p. Marco Antonio Uras, ofm, e PP. Passionisti del Santuario della Madonna della Stella.

12. Nuova parrocchia: Pievania di SAN GIOVANNI BATTISTA (comprende le parrocchie di San Giovanni in Baiano di Spoleto, Santa Maria in rupis in Firenzuola di Acquasparta, San Martino in San Martino in Trignano di Spoleto, Sant’Angelo in Sant’Angelo in Mercole di Spoleto e Ascensione di N.S. in Montemartano di Spoleto) affidata a don Edoardo Rossi (Pievano), don Salvatore Ficarra e diac. Claudio Vandini.

13. Nuova parrocchia: Pievania di SAN FELICE (comprende le parrocchie di San Francesco al Bastardo e San Michele in Giano dell’Umbria) affidata a don Giuseppe Iavarone, (Pievano), e don Ernesto Di Fiore, cpps.

14. Nuova parrocchia: Pievania di SAN BRIZIO (comprende le parrocchie di San Gregorio in Nido in Castel Ritaldi, San Giovanni Battista in Castel San Giovanni di Castel Ritaldi e San Brizio in San Brizio di Spoleto) affidata a don Vito Stramaccia (Pievano) e diac. Gianluca Filippetti.

15. Nuova parrocchia: Pievania di SANTA MARIA di CAMPELLO (comprende la parrocchia di Santa Maria in Campello) affidata a p. Vito Giannuzzi, B, (Pievano) e p. Kazimierz Lorek, B.

16. Nuova parrocchia: Pievania dei SANTI ERASMO e FORTUNATO (comprende le parrocchie di Santa Maria Assunta in Cesi di Terni, Santi Filippo e Giacomo in Portaria di Acquasparta e San Fortunato in Porzano di Terni) affidata a don Seshukumar Kolakani, cpps (Amministratore parrocchiale).

Inoltre, l’Arcivescovo ha nominato:

– don Nolberto Cárdenas Rosas Pro-Rettore del Santuario di Santa Rita e Parroco di San Montano Vescovo in Roccaporena di Cascia;

– mons. Dino Pallucchi Cappellano dell’Ospedale “San Matteo degli Infermi” di Spoleto.

Tutti i provvedimenti avranno effetto dal 1° settembre 2023