Terni – Ottobre missionario – mostra fotografica, documentaria e artistica sulle missioni dal 10 al 19 ottobre

“Laudato si’ mi’ Signore” è la mostra fotografica e documentaria missionaria, di pittura, grafica, scultura allestita dal 10 al 19 ottobre presso le sale espositive del Museo diocesano di Terni. La mostra, dedicata alle missioni, alla pace, al tema sacro ed ecologico, è promossa dal Centro Missionario della diocesi, con il contributo del Museo diocesano di Terni, della San Vincenzo de’ Paoli, associazione Claudio Conti, missione Arena Alta, missione in Costa Rica, comunità Casa del Giovane Piediluco, missionari nella diocesi di Kananga Congo, realizzata in occasione dell’ottobre missionario “Un banchetto per tutte le genti”, mese che la chiesa cattolica dedica alle missioni di tutto il mondo.
La mostra, inaugurata giovedì10 ottobre dal vescovo Soddu, con testimonianze missionarie di varie associazioni, la proiezione del film missionario a cura di Missio e inaugurazione della “Bancarella della Solidarietà”, sarà aperta tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30.
Una rassegna di pittura, scultura, poesia e delle esperienze missionarie espresse dalle tante associazioni che operano in terre di missione, con film e video a testimonianza di coloro che hanno vissuto l’esperienza missionaria ad gentes in varie parti del mondo, e la bancarella della solidarietà per la raccolta di fondi per le missioni. L’iniziativa che coinvolge vari soggetti che operano in ambito missionario vuole dare risalto al tema della fraternità universale del mese missionario di ottobre, che culminerà con la giornata missionaria mondiale del 20 ottobre.
Le varie iniziative culmineranno nella veglia di preghiera diocesana per le missioni che si terrà sabato 19 ottobre alle ore 21.00 nella Cattedrale di Terni presieduta dal vescovo Francesco Soddu.

 

Perugia – San Pietro tra storia e presente Il nuovo accordo di gestione della Basilica di San Pietro e dei suoi archivi.

Con il suo campanile monumentale di oltre settanta metri (il più alto di Perugia), la Basilica di San Pietro costituisce uno dei monumenti storici più importanti e significativi dell’acropoli perugina. Situata sul colle detto “monte Caprario o Calvario”, nel 996 d.C. fu edificata sopra quella che una significativa corrente di storici sosteneva essere la primitiva cattedrale di Perugia. Ad opera del perugino Pietro Vincioli, primo abate benedettino, fu ampliata e costituita in abazia. Nei secoli seguenti la sua egemonia si accrebbe enormemente fino a costituire un vero e proprio scrigno di opere architettoniche, pittoriche ed archivistiche che quasi nella loro interezza sono giunte fino ai giorni nostri unitamente alla comunità benedettina, che per più di mille anni l’ha abitata, custodita ed ampliata.

Nel 1398 fu messa a fuoco dai perugini che rimproveravano all’abate Francesco Guidalotti di aver preso parte alla congiura contro Biordo Michelotti, capo della fazione popolare dei “Raspanti”. Nel 1799 la comunità ebbe ancora a soffrire per l’invasione dei giacobini, mentre nel 1859 i monaci dettero riparo ad alcuni patrioti che, sollevandosi contro le truppe pontificie, si scontrarono con il reggimento dei soldati svizzeri venuti a difendere le proprietà dello Stato della Chiesa. Questo evento permise ai monaci di guadagnarsi la fiducia dei perugini, che gli consentirono di rimanere ad abitare l’abazia anche dopo l’acquisizione delle sue proprietà da parte dello Stato.

Dopo l’Unità d’Italia, l’intero complesso dei beni dell’abazia passò alla proprietà e alla gestione della Fondazione per l’Istruzione Agraria, che ancora oggi ne conserva proprietà e amministrazione.

Seppur con un simile carico di storia alle spalle, la comunità benedettina, oggi afferente al Monastero di San Paolo fuori le mura a Roma, non riesce più ad assicurare la continuità della presenza in San Pietro. La repentina morte dell’abate Giustino Farnedi nel settembre dello scorso anno ha reso vacante anche la gestione dell’Archivio storico, meta ogni anno di numerosi studiosi. Il peso dell’età e gli acciacchi di dom. Martino Siciliani hanno reso anche più difficoltosa la gestione del celeberrimo Osservatorio sismico, che ora è in mano a un gruppo di studiosi suoi colleghi. Da qui l’impegno della Diocesi perugina che, d’intesa con la Fondazione Agraria e la comunità benedettina, presieduta dall’abate di San Paolo, Donato Ogliari, ha deciso di impiegare alcune forze per permettere a questo significativo luogo di culto e di storia di continuare a vivere.

L’arcivescovo Ivan Maffeis ha provveduto alla nomina di un sacerdote quale rettore della Basilica nella persona di don Samy Abu Eideh, che, oltre al suo impegno in università, assicurerà la gestione pastorale della stessa a partire da domenica prossima 13 ottobre. Contestualmente all’ingresso del rettore della Basilica verrà siglato un accordo tra Diocesi e Fondazione Agraria per la gestione dell’Archivio storico, affidata alla responsabilità del professor Andrea Maiarelli, recentemente nominato archivista diocesano, e ad uno staff di suoi collaboratori. Questa sinergia ci permetterà non solo di preservare la vocazione originaria di questo luogo così caro ai perugini, ma anche di garantirne lo sviluppo e la valorizzazione pastorale ed artistica in seno al tessuto cittadino. Un vivo ringraziamento a tutti coloro che, a loro modo, hanno permesso questa complessa ma significativa riorganizzazione.

Perugia – incontro su: “Azzardo, gioco da prevenire”

“Gioco di azzardo e sovraindebitamento: l’educazione economico finanziaria come strumento di prevenzione”. È il titolo dell’incontro di sensibilizzazione su un preoccupante fenomeno che riguarda un’ampia fascia di età, in particolare gli over 65, in programma giovedì 17 ottobre, alle ore 9, a Perugia, presso il “Centro per le famiglie – ACLI” in Via Diaz, 150.

L’incontro nasce nell’ambito del progetto “Rete di Argento” della Caritas diocesana in collaborazione con il Comune di Perugia, l’Usl Umbria 1 e la Polizia di Stato; è finanziato dalla Fondazione Perugia attraverso il bando “Welfare 2023 per gli anziani: cura, promozione e risorsa”.

L’iniziativa vedrà anche la partecipazione della Fondazione antiusura “Exodus’94”, membro della Consulta nazionale antiusura, che opera nel territorio dell’Arcidiocesi sorrentino-sabiese, la cui esperienza sarà presentata dal presidente della fondazione, Daniele Acampora.

All’incontro partecipano relatori ed esperti, che daranno il proprio contributo anche al panel “dialogo con la cittadinanza”, moderato dal giornalista Martino Tosti, direttore di Radio Glox. Tra gli invitati Fausto Lamparelli, Questore di Perugia, Luciano Bondi, responsabile del Servizio aziendale per il trattamento del disturbo da gioco di azzardo dell’Usl Umbria 1, Angela Bravi, referente sui Tavoli nazionali per il gioco di azzardo della Regione Umbria.

Concluderà i lavori il direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli.

Il programma nei dettagli con temi e relatori è consultabile-scaricabile dalla locandina allegata.

«L’incontro, rivolto in particolare agli anziani over 65, sarà un’occasione di riflessione per la comunità tutta che quindi è invitata a partecipare». A sottolinearlo è lo stesso don Briziarelli, che si sofferma sui fattori di rischio gioco di azzardo e sovraindebitamento, «fattori che aprono la strada alla povertà, per cui meritano profonda attenzione, riflessione e confronto. Un cammino che, come comunità, ci vede in prima linea nella cultura della prevenzione».

«La finalità di questa importante iniziativa – commenta Alfonso Dragone, responsabile Area progetti e fundraising di Caritas diocesana – è duplice: da un lato animare la comunità rispetto a questo delicato tema, facendo cultura e prevenzione, dall’altro promuovere percorsi di collaborazione con enti ed organizzazioni del territorio che si occupano di questa crescente problematica».

Spoleto – “Cammino Sentieri di Rose: da Montefalco a Cascia”. Un percorso di fede per valorizzare le figure di santa Rita da Cascia e Chiara da Montefalco”.

La mattina di venerdì 11 ottobre 2024, nel salone dei Vescovi del Palazzo Arcivescovile di Spoleto, è stato sottoscritto il protocollo di intesa denominato “Cammino Sentieri di Rose: da Montefalco a Cascia. Un percorso di fede per valorizzare le figure di due importanti Sante: Rita da Cascia e Chiara da Montefalco”. Hanno firmato il documento: mons. Renato Boccardo arcivescovo di Spoleto-Norcia; padre Giustino Casciano, osa, rettore della Basilica di Santa Rita in Cascia; Anna Rita Cosso, presidente del Parco culturale ecclesiale Terre di pietre e d’acqua; i sindaci di Cascia, Poggiodomo, Vallo di Nera, Santa Anatolia di Narco, Scheggino, Spoleto, Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno, Trevi e Montefalco.

La storia. Il cammino a piedi Montefalco-Cascia, sulle orme di Santa Chiara e di Santa Rita, era stato già abbozzato anni addietro dall’agostiniano padre Angelo Lemme. Il Parco culturale ecclesiale “Terre di pietre e d’acqua” dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia, incaricato dal comune di Cascia, lo ha ripreso in mano qualche tempo fa ed ora, grazie al progetto finanziato con il Piano Nazionale di Riprese e Resilienza (missione 1 – digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura – componente 3 – cultura 4.0 (m1c3) – misura 2 “rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religiosi e rurale – investimento 2.1. “attività dei borghi storici”), viene presentato alla collettività, in special modo agli amanti delle camminate.

Il consulente Alberto Renzi, esperto in marketing e comunicazione per il turismo, ha illustrato le caratteristiche del percorso. Si ispira all’identità agostiniana, è lungo 92 km per 7 tappe da fare in 6/7 giorni. Le tappe: Montefalco-Campello sul Clitunno; Campello sul Clitunno-Spoleto; Spoleto-Ceselli; Ceselli-Scheggino-Santa Anatolia di Narco-Vallo di Nera; Mucciafora-Roccaporena; Roccaporena-Cascia. Comuni coinvolti: 7.6 km a Montefalco; 1.7 km a Trevi; 1.8 km a Castel Ritaldi; 6.3 km a Campello sul Clitunno; 20.3 km a Spoleto; 10.3 km a Scheggino; 4.5 km a Santa Anatolia di Narco; 11.2 km a Vallo di Nera; 8.3 km a Poggiodomo; 8.1 km a Cascia. Il percorso è stato tracciato su percorsi già esistenti, è sotto il 40% di percorrenza su asfalto, è stato già inserito nel catalogo dei cammini religiosi, i luoghi tappa sono dotati dei servizi necessari con almeno 9 posti letto, la segnaletica va implementata. Il coordinamento tra i Comuni per la manutenzione del percorso è affidato al Parco culturale ecclesiale. Nell’estate scorsa già tre pellegrini hanno percorso l’itinerario completo.

Le parole dell’arcivescovo Boccardo. «Questo cammino si inserisce dentro la storia di arte, di fatica e di fede di questa Chiesa di Spoleto-Norcia. Grazie all’intuizione del Parco Culturale Ecclesiale il cammino Montefalco-Cascia offrirà la possibilità di apprezzare le bellezze della nostra natura e dei nostri monumenti di fede e di arte. Il mio grazie va anche ai Sindaci coinvolti e questo testimonia che mettendo insieme le forze si fanno cose belle».

Le parole di padre Giustino Casciano: «Sono particolarmente contento dell’avvio ufficiale di questo cammino. Le persone, avvolte dalla frenesia, desiderano andare piano, riflettere, godere di posti belli. E questo percorso, ispirato a Chiara della Croce e Rita da Cascia, sarà sicuramente una riposta efficace».

Le parole di Anna Rita Cosso, presidente del Parco culturale ecclesiale. «Tutte le Giunte dei Comuni partecipanti hanno deliberato nelle settimane passate l’adesione al protocollo d’Intesa in quanto hanno valutato che il “Cammino” possa essere un’opportunità per le Amministrazioni locali per promuovere nei territori strategie di sviluppo legate a un turismo religioso, spirituale, sostenibile, responsabile, soprattutto in vista dell’appuntamento giubilare del 2025 “Peregrinantes in Spem” e dell’Ottavo Centenario della morte di Francesco di Assisi nel 2026, proponendo un Cammino tutto interno al perimetro dell’Archidiocesi che funge anche da connessione tra la Valle Spoletana e la Valnerina, e di collegamento tra le Vie di Francesco e il Cammino di S. Benedetto».

Andrea Trevisi, del Parco culturale ecclesiale, ha sottolineato infine che a breve sarà on line il sito internet dedicato al cammino, contente tutte le info necessarie, compresa la storia dei territori attraversati. Nel frattempo si possono già reperire informazioni sul sito www.terredipietraedacqua.it

Terni – avvicendamenti dei sacerdoti in diocesi, don Pio Scipioni parroco a Fornole e Montecampano

Ad inizio anno pastorale, sono stati resi noti dal vescovo Francesco Antonio Soddu alcuni avvicendamenti dei sacerdoti per una migliore organizzazione della pastorale diocesana e delle parrocchie.
Ad Amelia don Pio Scipioni è stato nominato amministratore parrocchiale di San Pietro Apostolo in Fornole di Amelia e di San Pietro in vincoli, in Montecampano. Don Pio succede a don Iosif Subiac che è diventato parroco a Sangemini.
A Narni don Sergio Vandini è stato nominato amministratore parrocchiale dei Ss. Giuseppe, Egidio e Marina in Montoro, Nera Montoro e Stifone.
Padre Luiz Gustavo da Silveira è stato nominato amministratore parrocchiale di San Liberato in Narni
Infine, avvicendamento anche alla cappellania della Casa Circondariale di Terni dove padre Domenico Campana OFM, succede a padre Massimo Lelli.

don Pio Scipioni

don Sergio Vandini

padre Domenico Campana

padre Gustavo

Assisi – La memoria liturgica del Beato Carlo Acutis si apre con un convegno sul disagio giovanile

Si è aperta giovedì 10 ottobre nella Sala della spogliazione del Vescovado di Assisi, con una riflessione sul disagio giovanile e sulle loro speranze, la quattro giorni di iniziative in occasione della memoria liturgica del Beato Carlo Acutis che viene celebrata il 12 ottobre, grazie al convegno “Frà(i) giovani, tra disagio e speranze” al quale sono intervenuti il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino; Laura Pizziconi, psicologa-psicoterapeuta; padre Mirko Mazzocato, responsabile del Servizio giovani dei frati minori di Umbria e Sardegna e don Antonio Coluccia, fondatore dell’Opera San Giustino di Roma, in prima linea a Roma contro lo spaccio e la criminalità. Tanti i partecipanti, tra cui i giovani studenti dell’Istituto alberghiero di Assisi.
Mazzocato ha ricordato la “positività” del termine “fratello: significa che i giovani hanno voglia di stare insieme, la solitudine rivela il bisogno e il desiderio di fraternità con Dio. Oggi i giovani sono spesso appiattiti sul ‘qui e ora’ e invece bisogna ascoltare chi ha senso di empatia e le loro speranze”. A seguire l’intervento di don Coluccia, che ha sottolineato come “le periferie sono un tema di cui parlano tutti, dal governo alla Chiesa: nelle piazze di spaccio, un luogo dove la vita non viene rispettata, dove le persone sono escluse perché vivono in solitudine, io cerco di testimoniare Gesù grazie a quelli che chiamo presidi pastorali. Oggi le persone hanno tutto ma mancano loro dei motivatori, come furono Francesco e Carlo. A questi giovani qui presenti vorrei dire che la droga è il più grande bluff, causa morti anche giovanissimi, e che invece Cristo – che ha testimoniato il valore degli abbracci e della misericordia – fa comprendere il valore della vita: non siete comprabili – l’appello di Coluccia, ricordando anche il suo progetto di radio tra Vangelo e Costituzione – innamoratevi della libertà”.
La psicologa Laura Pizziconi ha messo in luce “le difficoltà dell’adolescenza, e come sia difficile tracciare delle linee tra il disagio e le patologie visti i tanti cambiamenti che il periodo dell’adolescenza porta con sé” e ha invitato “i genitori e gli insegnanti a essere presenti nella vita dei giovani, dialogando con loro”. A tirare le fila dei lavori il vescovo Sorrentino, che ha incentrato il suo discorso sulle figure di Gesù, Francesco e Carlo. Quando a Gesù venne chiesto come vivere per sempre in maniera grande e bella la risposta fu quella di seguire i comandamenti di Dio; Francesco si alleggerì della pesantezza della ricchezza facendo cose bellissime, e infine Carlo Acutis, seppur di famiglia agiata, volle solo i beni essenziali e fu felice anche quando Dio gli disse di spogliarsi della vita, come dimostra un video girato due mesi prima della morte. La felicità – ha concluso il vescovo – passa attraverso la voglia di vita con Gesù, che ha bisogno di voi per rendere il mondo più felice”.

Gli eventi organizzati dalla Fondazione Santuario della Spogliazione continueranno venerdì 11 ottobre alle ore 16,30, nella Sala dei Vescovi al Santuario della Spogliazione, dove ci sarà l’inaugurazione della mostra dei miracoli eucaristici, ideata e realizzata dal giovane Carlo Acutis, composta da un’ampia rassegna fotografica, con descrizioni storiche, che racconta alcuni dei principali miracoli eucaristici verificatisi nel corso dei secoli in diversi Paesi del mondo e riconosciuti dalla Chiesa. Infine in serata alle ore 21 nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione ci sarà l’adorazione eucaristica “Tu sei la nostra speranza”, animata dagli studenti Ofm. Cap. Sabato 12 ottobre alle ore 11 la santa messa sarà celebrata da fr. Simone Calvarese, ministro provinciale della Provincia serafica dei Frati minori Cappuccini; alle ore 18 la santa messa della memoria liturgica del Beato sarà presieduta da monsignor Sorrentino. Sempre sabato 12 ottobre alle ore 21 nel Santuario della Spogliazione preghiera e musica con Martín Valverde, musicista molto apprezzato nei Paesi di lingua spagnola e devoto del giovane Beato (ingresso libero fino ad esaurimento posti).

Nominato Don Giovanni Zampa vicario generale per le due Chiese sorelle di Assisi-Nocera- Gualdo e Foligno

È don Giovanni Zampa il nuovo vicario generale delle diocesi sorelle di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno con decorrenza dal 4 ottobre, solennità di San Francesco d’Assisi. Lo ha comunicato mercoledì 2 ottobre il vescovo monsignor Domenico Sorrentino al termine della recita dell’Angelus in presenza ad Assisi e in collegamento streaming con Foligno, al clero, ai direttori e ai collaboratori degli Uffici di Curia, ai rappresentanti dei vari consigli diocesani.

Come riportato nella lettera di indirizzo e comunicazioni pastorali letta in diretta, il vescovo ha sottolineato di aver scelto il sacerdote folignate “quale vicario generale, distintamente per le due diocesi” essendo “conosciuto ed apprezzato in entrambe le comunità” ed ha ringraziato cordialmente monsignor Jean Claude Hazoumé e monsignor Giovanni Nizzi “per la collaborazione fedele che mi hanno finora prestato in questo ufficio”. Il vescovo ha anche annunciato altre nuove nomine e precisamente: don Antonio Borgo e don Cristiano Antonietti, sono stati nominati vicari per la pastorale nella propria diocesi, e “pro-vicari” nella diocesi – sorella. I due sono già direttori degli uffici Liturgici. Vicari per il clero, e pro-vicari nella diocesi – sorella sono don Jean Claude Hazoumé, per l’aria assisana e don Antonio Ronchetti, per l’area folignate. Sul versante dell’economia, e facendoli comunque “pro-vicari” per la diocesi – sorella, il vescovo ha confermato fratel Leonardo Antonio De Mola a Foligno, mentre ad Assisi, dopo la prematura morte di don Cesare Roberto Provenzi, ha scelto don Ferdinando Dell’Aquila, che già svolge un ruolo in campo economico quale presidente dell’Istituto interdiocesano per il sostentamento del clero. Per il servizio ai religiosi padre Francesco Ciaffoloni al suo ruolo di vicario episcopale per Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino aggiunge quello di pro-vicario per Foligno.

Restano in carica i due vicari per le Basiliche Papali di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, padre Marco Moroni e padre Massimo Travascio.

Assisi – Alla scoperta delle confraternite della città

L’altra Assisi – Alla scoperta delle confraternite della città è il titolo dell’iniziativa che si svolge dall’11 ottobre, il 12 e domenica 13 e in tutti i fine settimana fino al week end della solennità dei Santi. Una suggestiva passeggiata dalla Cappella del Santissimo Crocifisso alla Rocca Minore, passando poi per la Cattedrale di San Rufino, gli oratori di Santa Chiarella e San Vitale, la chiesa di San Paolo, gli oratori di Santo Stefano e San Leonardo per arrivare alla Chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione.
Questo permette di far conoscere meglio alla città la ricchezza costituita delle Confraternite presenti sul territorio, custodi di un patrimonio artistico, devozionale e di carità che nel corso dei secoli è stato tramandato fino ad oggi. Lo scopo del progetto è infatti quello di far conoscere le sedi delle confraternite assisane, quegli oratori che generalmente restano chiusi, ma anche a far conoscere le radici antichissime delle associazioni e il loro lavoro nel corso dei secoli.
L’iniziativa è realizzata dall’associazione di volontariato Laudato sii con il contributo dell’8×1000 della Chiesa Cattolica e la collaborazione delle Confraternite di Santa Caterina, Cavalieri del Colle Paradiso, Terzo Ordine di San Francesco d’Assisi, Sacre Stimmate di San Francesco, San Rufino, Santa Chiarella e San Vitale. Gli orari sono i seguenti: il venerdì dalle 14,30 alle 17,30, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30 e la domenica dalle 9,30 alle 12,30.

Terni – Verso il Giubileo 2025 catechesi “Segni e significato del Giubileo” con don Andrea Lonardo

Nel percorso di preparazione al Giubileo 2025 “pellegrini di speranza”, l’ufficio catechistico e l’Azione Cattolica promuovono un incontro di catechesi su “Segni e significato del Giubileo” rivolto a tutte le comunità diocesane e parrocchiali, i gruppi e movimenti, i giovani, i catechisti, le famiglie. Venerdì 18 ottobre alle ore 17.30 al Museo diocesano di Terni, don Andrea Lonardo direttore dell’Ufficio catechistico della diocesi di Roma parlerà del Giubileo quale momento di riconciliazione, conversione e penitenza sacramentale, soffermandosi sugli aspetti dei segni che caratterizzano l’anno santo come il pellegrinaggio, la città di Pietro e Paolo, la Porta Santa, la professione di fede, la carità, l’indulgenza.
Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo “Spes non confundit” ricorda: “Il prossimo Giubileo, dunque, sarà un Anno Santo caratterizzato dalla speranza che non tramonta, quella in Dio. Ci aiuti pure a ritrovare la fiducia necessaria, nella Chiesa come nella società, nelle relazioni interpersonali, nei rapporti internazionali, nella promozione della dignità di ogni persona e nel rispetto del creato. La testimonianza credente possa essere nel mondo lievito di genuina speranza, annuncio di cieli nuovi e terra nuova (cfr. 2Pt 3,13), dove abitare nella giustizia e nella concordia tra i popoli, protesi verso il compimento della promessa del Signore”.

Perugia – Ricchezza e speranza dalle Veglie di preghiera per la “Missione Giovani 2024” nelle sette Zone pastorali della Diocesi

Nelle sette Zone pastorali della nostra Diocesi, nella serata del 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, si sono tenute le Veglie di preghiera con l’adorazione eucaristica per la “Missione Giovani” in programma, a Perugia, dal 18 al 27 ottobre, promossa dalle Pastorali Giovanile, Universitaria e Vocazionale con il coinvolgimento di
associazioni e movimenti, stimolata e incoraggiata dal vescovo Ivan Maffeis. Le Veglie si sono svolte a Perugia (I Zona), nella chiesa del quartiere di Santa Lucia, a Sant’Andrea delle Fratte (II Zona), nella chiesa dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia, a Deruta (III Zona), nella chiesa parrocchiale, così anche a San Biagio della Valle (V Zona), a Magione (VI Zona) e nella concattedrale di Città della Pieve (VII Zona).
Le avverse condizioni meteo del 4 ottobre non hanno scoraggiato la partecipazione di giovani e adulti a vivere momenti di particolare intensità e in spirito di comunione fraterna tra più comunità parrocchiali, segno di ricchezza e speranza della Chiesa per la nuova evangelizzazione. I fedeli si sono raccolti in preghiera davanti alla Santa Eucaristia, ascoltando la Parola di Dio e diverse testimonianze di quanti si preparano alla “Missione”. Le Veglie sono state guidate dai parroci o dai vicari episcopali delle Zona pastorali.
Nella concattedrale di Città della Pieve è stata presieduta dall’arcivescovo e a Deruta, dove ha fatto ingresso il nuovo parroco, dal vicario generale.
Filo conduttore delle testimonianze ascoltate, è l’aver ritrovato la fede, dopo un periodo di “lontananza”, in parrocchia, all’oratorio…, nell’incontro con altri giovani alla ricerca di Dio, perché stare insieme, dialogare, confrontarsi è di aiuto a scacciare le “solitudini” dell’adolescenza, a non chiudersi in sé stessi. Soprattutto a dare risposte alle proprie insicurezze e al perché si è venuti al mondo. La “Missione” vuole fare tesoro di queste
esperienze portandole ad altri giovani, annunciando il Vangelo che aiuta a ritrovare la felicità e la gioia di vivere nel farsi carico del prossimo. Avviare o continuare un dialogo con quanti si lasciano avvicinare dalla Parola di Dio attraverso l’esperienza di fede dei coetanei.
Riccardo Liguori