Basilica San Francesco Assisi – il Natale francescano

Si terrà venerdì 8 dicembre l’apertura dei festeggiamenti natalizi presso la Basilica di San Francesco in Assisi, che coincide con il culmine delle celebrazioni per il grande anniversario dell’ottavo centenario del Natale celebrato da san Francesco a Greccio. Alle 17 S.Em. il Card. Arthur Roche, Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, presiederà la Santa Messa nella chiesa inferiore della Basilica, a cui seguirà, come da tradizione, l’accensione dell’albero di Natale e del videomapping sulla facciata della chiesa superiore della Basilica insieme alla benedizione e all’inaugurazione del presepe di sabbia. A chiudere la giornata, alle 21 in chiesa inferiore, sarà il concerto Armonie di pace da Assisi con canti natalizi tradizionali per organo e voce, diretto da fra Gennaro Becchimanzi, OFMConv, di cui verrà presentato l’ultimo omonimo libro.

«È interessante – ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento – che san Francesco abbia voluto celebrare – 800 anni fa a Greccio – in maniera così speciale proprio il Natale e non altre feste. Il Natale è la festa dell’incontro per eccellenza: Dio in Gesù si fa bambino per non spaventare nessuno di noi e poter così incontrare tutti; in questo modo a tutti coloro che sono disponibili può donare quell’amore che, solo, scalda il cuore e rinnova la vita. In questo ennesimo Natale segnato dalla violenza nelle nostre città, anzi nel cuore delle nostre famiglie e all’interno di relazioni affettive, e dalle guerre che distruggono le vita e i sogni di intere generazioni nel mondo, noi frati del Sacro Convento vogliamo condividere ancora una volta la forza mite e debole del Natale: chi accetta la sfida di scoprirsi amato e di amare diventa costruttore di pace. Parlando di costoro Gesù ha detto che saranno chiamati figli di Dio. San Francesco è la testimonianza concreta, storica, e ancora estremamente attuale, che questo cammino è possibile e, per questo, è doveroso: sia davvero Natale, tacciano le armi e tornino a parlare gli uomini e le donne, per cercare e trovare soluzioni giuste e condivise».

L’albero posto nella piazza inferiore di san Francesco è stato donato dalla Valle d’Aosta, a completamento del ruolo da protagonista che la Regione autonoma quest’anno ha svolto – in rappresentanza di tutti gli italiani e le italiane – in occasione delle celebrazioni di San Francesco Patrono d’Italia. Si tratta di un abete rosso alto 15 metri proveniente dal Parco di Castel Savoia in Gressoney-Saint-Jean che avrebbe potuto danneggiare il muro di cinta del parco con le radici e il tronco. A questo è legata un’importante iniziativa di carità: quest’anno, infatti, le palline che addobbano l’albero in piazza portano il nome dei benefattori che con il loro sostegno permetteranno a tante famiglie in difficoltà di trascorrere un Natale sereno.

Il presepe realizzato in piazza inferiore rientra nel progetto dello Jesolo Sand Nativity, quest’anno dedicato alla vita del Santo di Assisi, fonte di ispirazione nell’arte degli incontri. Nel 2018 l’iniziativa era sbarcata a piazza San Pietro in Roma e nel contesto delle celebrazioni per gli 800 anni del Natale di Greccio (1223-2023) ha raggiunto la Città serafica. La collaborazione tra il Sacro Convento e la città veneta ha portato alla realizzazione nella città di Jesolo e in Assisi, da parte di 14 artisti internazionali, di dodici installazioni in sabbia, che raffigurano gli incontri più significativi che hanno contraddistinto la vita di Francesco. In particolare, l’opera di Assisi mette in scena la tradizionale Sacra famiglia, con i re magi e i pastori, a cui si aggiunge san Francesco che tiene in braccio Gesù bambino. Il presepe sarà esposto in piazza fino al 7 gennaio. Anche a questo progetto è associata un’iniziativa di solidarietà: le offerte raccolte con il Sand Nativity a Jesolo e ad Assisi contribuiranno all’adozione a distanza di medici e infermieri del Centro Medico San Massimiliano Kolbe della diocesi di Koudougou, nel Burkina Faso, l’unico nel dipartimento, che conta 120.000 persone, molte delle quali in gravi condizioni di disagio.

Il videomapping sulla facciata della chiesa superiore della Basilica, completamente rinnovato e realizzato da EnelX grazie al sostegno della Fondazione Perugia, entra pienamente in sinergia con il messaggio spirituale e culturale delle celebrazioni per gli 800 anni dell’esperienza francescana a Greccio. La stella cometa sulla facciata infatti scenderà lentamente invitando i fedeli e i turisti ad ammirare il presepe di sabbia, dove è deposto Colui che per noi è nato.

Le iniziative del Natale presso la Basilica di San Francesco sono realizzate con il sostegno del Comune di Assisi.

Il concerto che si terrà nella serata di venerdì 8 dicembre in chiesa inferiore sarà diretto da fra Gennaro Becchimanzi, OFMConv, autore del libro omonimo e vedrà l’esibizione di Maria Regina Puccillo, soprano, Paolo Ciavarelli, baritono, Michal Slawecki all’organo, don Domenico Parrotta all’oboe, Emanuele Sciortino alle percussioni e dell’ensemble Assisi Gregorian Sound. L’ingresso è libero.

Dall’8 dicembre 2023 al 2 febbraio 2024, festa della Presentazione al tempio di Nostro Signore Gesù Cristo – per concessione della Penitenzieria Apostolica e nel contesto dell’anniversario del Natale di Greccio -, sarà possibile ricevere alle solite condizioni l’indulgenza plenaria, recandosi in una chiesa affidata ai francescani.

Perugia – gli eventi religiosi e socio-culturali di Avvento-Natale della Cattedrale di San Lorenzo e Parrocchia dei Santi Andrea e Lucia

Quest’anno è un Avvento-Natale particolare per la Cattedrale di San Lorenzo di Perugia, tornata ad essere il fulcro dell’attività pastorale parrocchiale del centro storico, insieme alla Parrocchia dei Santi Andrea e Lucia, promuovendo una serie di eventi religiosi e socio-culturali rivolti a tutti i fedeli e visitatori anche di fuori città.
Nel periodo di Avvento, ogni giovedì sera (ore 21), a partire dal 7 dicembre, si terrà l’Adorazione eucaristica nella vicina chiesa della Misericordia in piazza Piccinino; adorazione che si svolgerà anche ogni domenica, in cattedrale (ore 17), nella cappella del Santissimo Sacramento.

Venerdì 8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione, le celebrazioni eucaristiche si terranno secondo l’orario festivo (ore 8, 11 e 18). La seconda del mattino è preceduta (ore 10) dall’esposizione di una preziosa copia dello “Sposalizio della Vergine” del Perugino, presso la cappella del Sant’Anello. Si tratta di un’iniziativa promossa dal Museo del Capitolo della Cattedrale in occasione del V centenario della morte del grande artista rinascimentale. Mentre la celebrazione eucaristica pomeridiana è preceduta dall’inaugurazione-benedizione del “Presepio di Piazza Grande” (ore 16), nelle “Logge di Braccio” della Cattedrale, in piazza IV Novembre, a cui sono particolarmente invitati i bambini con le loro famiglie.

Sabato 9 dicembre (ore 16), a completamento del Festival Internazionale Laurenziano d’Organo 2023, dedicato al compositore Max Reger, si terrà il concerto del maestro Eleni Keventsidou, di Atene; mentre venerdì 29 dicembre (ore 16), si esibirà il maestro Ugo Spanu, di Sassari. I due concerti, la cui direzione artistica è affidata al maestro Adriano Falcioni, organista titolare della Cattedrale di Perugia, sono in collaborazione con l’Associazione culturale Arte in Musica.

Giovedì 14 dicembre (ore 21), in cattedrale, si terrà la Veglia di preghiera di Avvento dei giovani con l’arcivescovo Ivan Maffeis, promossa dagli Uffici diocesani di Pastorale Giovanile ed Universitaria e dal Coordinamento Oratori Perugini.

Domenica 17 dicembre, avrà inizio la Novena di Natale con la preghiera dei Vespri e la S. Messa negli orari consueti festivi pomeridiani.

Sabato 23 dicembre (ore 16), nel Chiostro della Cattedrale, si terrà l’incontro degli “Auguri dei ragazzi del catechismo alla Parrocchia” a cui sono invitati tutti i parrocchiani del centro storico.

Domenica 24 dicembre, le celebrazioni eucaristiche si terranno secondo l’onario festivo, tranne quella del pomeriggio posticipata alla sera, con inizio alle ore 23.15, con la celebrazione dell’Ufficio delle Letture, e alle ore 24 la celebrazione della Notte di Natale presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis.

Lunedì 25 dicembre, Natale del Signore, le celebrazioni eucaristiche si terranno secondo l’orario festivo e quella delle ore 11 sarà presieduta dall’arcivescovo.

Martedì 26 dicembre, Santo Stefano, le celebrazioni eucaristiche si terranno secondo l’orario festivo.

Sabato 30 dicembre (ore 16), in cattedrale, si terrà il “Concerto pro-Malawi” della Corale di Santo Spirito di Perugia. Un’iniziativa per sensibilizzare e promuovere raccolte di offerte a sostegno dei progetti dell’Associazione Amici del Malawi a favore della popolazione di uno dei Paesi più poveri del mondo, con cui la comunità diocesana perugino-pievese ha avviato da oltre 40 anni un proficuo gemellaggio-rapporto solidale.

Domenica 31 dicembre, le celebrazioni eucaristiche si terranno secondo l’orario festivo. Quella delle ore 18 si concluderà con il canto del Te Deum, presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis.

Lunedì 1° gennaio 2024, Maria S.S. Madre di Dio, Giornata per la Pace, le celebrazioni eucaristiche si terranno secondo l’orario festivo. Quella delle ore 18 si concluderà con il canto del Veni Creator, presieduta dal vicario generale don Simone Sorbaioli.

Sabato 6 gennaio, Epifania del Signore, in cattedrale, le celebrazioni eucaristiche si terranno secondo l’orario festivo, tranne quella del pomeriggio anticipata alle ore 17, presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis, preceduta, alle ore 15.30, dall’“Arrivo dei Magi”, con il corteo di figuranti in abiti d’epoca lungo corso Vannucci. La Sacra rappresentazione dell’Arrivo dei Magi sarà animata dalla parrocchia di Marsciano, promossa dall’Ufficio diocesano per la pastorale familiare.

Inoltre, a livello diocesano, sabato 30 dicembre, presso la chiesa parrocchiale di San Sisto, si svolgerà la Festa della Santa Famiglia di Nazareth a cui è dedicato questo luogo di culto. La giornata culminerà con la celebrazione eucaristica al cui termine le famiglie presenti si raccoglieranno in preghiera e riceveranno una particolare benedizione.

Perugia: La Caritas diocesana dedica ai Volti dei Poveri la campagna di Avvento-Natale. Il direttore don Marco Briziarelli: «Non resti inascoltato il loro grido, vera emergenza sociale»

«Per la prima volta Caritas sceglie una campagna di ritratti, di volti, di volti reali. I volti dei poveri che sono accompagnati dalla nostra Chiesa diocesana attraverso la sua Caritas. Sono volti che potrete rincontrare nella nostra città, volti che incarnano gli stessi volti che erano presenti alla notte di Betlemme, alla Nascita nella Grotta. È il volto di un povero, di un escluso, di chi ha bisogno che una comunità intera e unita si lasci coinvolgere in un cammino di restituzione di dignità. Ogni famiglia che torna ad essere libera è un bene comune, una uscita dalla catena della povertà». Così il direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, don Marco Briziarelli, nell’annunciare la campagna di Avvento-Natale con inizio domenica 3 dicembre (Prima d’Avvento).
Una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi dal messaggio molto diretto affinché, come evidenzia don Marco Briziarelli, «non resti inascoltato il grido di quanti vivono situazioni di povertà anche estrema». Si tratta, commenta il direttore Caritas, «di una vera emergenza sociale, perché, come è stampato a caratteri cubitali sopra ciascuno dei cinque volti (due uomini e tre donne) scelti per questa campagna, riprodotti nei manifesti e nei volantini, “Non è umana l’indifferenza di chi potrebbe aiutarla” e “Non è umano ignorare la sua richiesta di aiuto”». Manifesti e volantini che verranno affissi e distribuiti dalla prossima settimana nelle parrocchie e nei principali luoghi di aggregazione e frequentazione nel periodo natalizio.

«Sono il grido dei nostri poveri – ribadisce don Briziarelli –. Il grido di tanti pensionati, di tante vedove, di tante casalinghe, di tante madri sole, di tanti padri soli, di tanti disabili, di tanti anziani e di tanti giovani che non ce la fanno più. Negli ultimi tre anni abbiamo dato fondo a tutte le nostre risorse, impegnandoci pienamente nella lotta al contrasto alle povertà con tutti i mezzi a nostra disposizione sia economici sia umani nelle tante ore di tanti volontari che hanno donato il loro tempo. Abbiamo bisogno di un aiuto e di un accompagnamento da parte di tutti».

«Le richieste aumentano, i numeri sono diventati ingestibili, non ce la facciamo più – non nasconde la sua preoccupazione, don Marco –. Questo è un grido che come Caritas facciamo a tutte le istituzioni, a tutte le imprese, a tutti i privati benefattori, a tutti gli uomini, a tutte le donne, a tutte le parrocchie, a tutte le persone che possono donare, scegliere di condividere e rispondere a questo grido. Il grido del povero è un grido che non possiamo non ascoltare».

Un grido per oltre 3.000 famiglie. «Oggi, come non mai, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti – è l’appello accorato dello stesso don Marco –, del tuo “Sì”, affinché anche tu possa aiutarci ad accompagnare e a sostenere le oltre 3.000 famiglie che in questo momento bussano alle nostre porte per chiedere aiuti per le bollette, per gli affitti, per la spesa, per la scuola, per le cure mediche, per le visite specialistiche e per accedere ai presidi sanitari».

Un grido più forte a Natale. «Questo grido giunge più forte a Natale – precisa il direttore della Caritas –, perché è un momento nel quale ci ritroviamo, chiamati a riscoprire il valore umano e cristiano della relazione, a scoprire anche che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Nessuno resti escluso dalla gioia del Natale, nessuno resti escluso dalla possibilità di un abbraccio, di uno sguardo per il quale papa Francesco ci ricorda che non dobbiamo più ignorare».
È possibile effettuare un bonifico intestato a: Fondazione di Carità San Lorenzo; IBAN: IT30P0344003000000000161500; Causale: Erogazione liberale. Nel sito www.caritasperugia.it/dona-ora/ si trovano tutti gli altri modi per sostenere le opere della Caritas diocesana. Da precisare che la Fondazione di Carità San Lorenzo Onlus è l’ente operativo della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve. Tutte le offerte sono deducibili/detraibili secondo il proprio regime fiscale.

Il calendario delle iniziative Caritas nel periodo di Avvento-Natale:

Presso il “Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza” di Perugia, sede della Caritas diocesana, nel periodo di Avvento-Natale sono in calendario le seguenti iniziative aperte a tutti.
– Concerto “Madre della Speranza” del Coro trentino “Sant’Ilario (Rovereto), venerdì 8 dicembre, ore 18.00;
– “Mercatini della Carità”, mercatini di Natale, sabato 9 dicembre, dalle ore 15.30 alle 20.00, e domenica 10 dicembre, dalle ore 10.00 alle 18.00, con la possibilità di un “regalo solidale” grazie agli oggetti realizzati da operatori e volontari dell’Associazione perugina di volontariato (Apv), della cooperativa “La Cordata”, dell’associazione “Amici del Malawi” ODV, dell’Unitalsi, dell’associazione “Il Poggio degli Aquiloni” Aps e del “Il secco artista”;
– sabato 23 dicembre, gli “Auguri” ai volontari con la recita dell’Ora Media;
– domenica 24 dicembre, la “Veglia di Natale” con gli ospiti del “Villaggio della Carità”, alle ore 22.00;
– lunedì 25 dicembre, il tradizionale “Pranzo di Natale con i Poveri” alla Mensa “Don Gualtiero”.
Si ricorda che il 17 dicembre, Terza Domenica di Avvento, tutte le offerte raccolte nelle parrocchie saranno devolute al sostegno dei progetti della Caritas diocesana.

Foligno – professione solenne al monastero delle Clarisse di S.Lucia

Giovedì 7 dicembre, Primi Vespri della Solennità dell’Immacolata, alle ore 16.30 le Sorelle Clarisse del Monastero di S. Lucia con grande gioia e nel segno della comunione che ci lega in Cristo e alla Chiesa che è in Foligno, rendono partecipi della Professione solenne dei voti della nostra sr. M. Michela di Gesù di Nazaret. Il rito avrà luogo nella chiesa del Monastero durante la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal R.P. Francesco Piloni ofm, Ministro Provinciale.
La sera del 6 dicembre alle ore 21 Veglia di preghiera e di adorazione in collaborazione con il Centro Diocesano Vocazioni e la Pastorale giovanile diocesana, aperta anch’essa alla partecipazione dei fedeli, accompagnando sr. M. Michela e affidandola alla fedeltà di Dio e alla custodia della madre Chiesa, per le mani della Vergine Maria.

Assisi – Avvento con The Economy of Francesco: Esperar. C’è un tempo per la pace e un tempo per la pace

Una nuova economia, ispirata a Francesco d’Assisi, oggi può e deve essere un’economia amica della Terra e un’economia di pace. Ed è proprio l’impegno per la pace che i giovani e le giovani di The Economy of Francesco (EoF) hanno messo al centro dell’iniziativa organizzata in occasione dell’Avvento 2023 dal titolo Esperar. C’è un tempo per la pace e un tempo per la pace, dal 30 novembre per quattro appuntamenti online, tutti i giovedì di Avvento, alle 9.00 pm (CET).

«Essere economisti e imprenditori “di Francesco” significa essere necessariamente donne e uomini di pace: non darsi pace per la pace». Sono le parole di Papa Francesco in occasione del IV EoF Global Gathering dello scorso 6 ottobre. In questo tempo di smarrimento e in quest’ora buia del mondo, i giovani economisti e imprenditori, coinvolti in centinaia di attività e progetti in tutto il mondo, hanno deciso di dedicare quattro incontri alla riflessione e all’ascolto, in occasione dell’Avvento, un tempo di attesa e di speranza, per tutti. Un esercizio collettivo per ri-trovare il senso profondo e le vere ragioni per sperare, sognare e impegnarsi per un mondo nuovo, e per reimparare insieme quella speranza – civile, sociale, politica – che dà coraggio, senso e direzione all’agire umano. “È questa speranza che oggi dobbiamo esercitare quotidianamente e riaccendere, soprattutto insieme, per ripartire nella politica, nei mercati, nelle imprese, che non possono restare luoghi di-sperati “– raccontano gli organizzatori. “Occorre aumentare gli atti e gli esercizi virtuosi di speranza, che vanno raccontati l’un l’altro e amplificati dai media, perché la speranza è contagiosa, più dello scoraggiamento e della disperazione civile”.

Un percorso, dunque, fra riflessioni, arte, musica e spazi di dialogo anche per ritrovare quell’altra forma di speranza, quella che non si raggiunge con l’esercizio e con l’impegno, perché è, semplicemente, dono e gratuità. “Questa speranza non può essere né calcolata né prevista, ma attesa e desiderata. C’è, infatti – ricordano i giovani – un legame profondo tra speranza e attesa, come lascia intendere il verbo esperar della lingua spagnola e portoghese nel suo duplice significato di sperare e attendere. Non siamo noi a generare questa speranza, è un dono e come tale non ci può essere rubato da nessuna tristezza e disperazione del presente”.

E proprio alla luce della speranza e dell’attesa si articoleranno i quattro incontri costruiti a partire da quattro riflessioni-temi che arriveranno da altrettanti luoghi significativi. Il primo tema è stato affidato all’economista Luigino Bruni che dal Santuario del Presepio di Greccio proporrà La speranza non vana nella terra del non-ancora. Da Florianópolis il secondo appuntamento a cura del brasiliano Padre Vilson Groh, dedicato al tema I poveri saranno sempre con voi (Mc 14). Direttamente da Betlemme, Fadi Kattan, economista, e il Caritas Baby Hospital testimonieranno cosa significa Non darsi pace per la pace. E infine da Piazza San Pietro che da tempo ospita il monumento al Migrante “Angel Unwares” Amaya Valcarcel, del Jesuit Refugee Service, proporrà una riflessione a partire da Mt 25: Ero straniero e mi avete accolto.

I quattro incontri, aperti a tutti, si svolgeranno su piattaforma digitale, in più lingue. Per maggiori informazioni: www.francescoeconomy.org

Città di Castello – preghiera della comunità cattolica e ortodossa rumena nella festa di sant’Andrea

Mercoledì 29 novembre le comunità cattolica e ortodossa rumena di Città di Castello vivranno insieme un momento di preghiera in occasione della festa di sant’Andrea Apostolo, patrono della Chiesa Ortodossa e della Romania.
Alle ore 20,45 le due comunità si ritroveranno nella chiesa di San Francesco, dove si conserva l’insigne reliquia del braccio dell’Apostolo che la tradizione vuole, essere stato donato da papa Celestino II (1143-1144) a un monastero di Città di Castello nel quale era monaca una sua sorella. Dopo la celebrazione dei primi vespri, la reliquia verrà consegnata alla comunità ortodossa rumena e, processionalmente, sarà condotta nella chiesa di San Ventura, dove sarà cantato l’inno Akatistos in onore di sant’Andrea. Tutti i fedeli sono invitati a partecipare a questo momento di preghiera ecumenica, che rafforza i legami fra le comunità cristiane presenti in città.

Presepe sotto le stelle alla Porziuncola

Domenica 3 dicembre 2023 si inaugura, davanti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, il Grande Presepe. Si tratta di un’istallazione in stile popolare di circa 200 mq di grande impatto che rimarrà in piazza fino al 7 gennaio 2024. Contestualmente viene inaugurata anche la Mostra Internazionale dei Presepi, collocata nel Chiostro del Convento e visitabile tutti i giorni ore: 9.00-12.30; 14.30-19.00.
Per presentarli, domenica 3 dicembre p.v. a partire dalle ore 16, si terrà al Refettorietto del Convento Porziuncola di S. Maria degli Angeli, una conferenza stampa in cui, insieme alle istituzioni (Frati Minori di Assisi, Clarisse, Ordine Francescano Secolare, Diocesi di Assisi, Regione Umbria, Comune di Assisi), sarà presente in videoconferenza il Patriarca di Gerusalemme, S.B. Cardinal Pierbattista Pizzaballa.
Nella stessa occasione verrà infatti presentata anche la campagna di raccolta fondi: “La speranza oltre la guerra: ricostruisci insieme a noi il futuro in Terra Santa”, che la Provincia Serafica di San Francesco ha scelto di realizzare per sostenere il Patriarcato Latino di Gerusalemme e con esso gli oltre 3000 cristiani palestinesi che in Cisgiordania hanno perso il lavoro e con esso anche la speranza di un futuro.
Inoltre, in occasione dell’800° anniversario del “Natale di Greccio” la Penitenzieria Apostolica ha concesso l’Indulgenza plenaria a tutti i fedeli che, alle solite condizioni, dall’8 dicembre 2023 al 2 febbraio 2024 visiteranno una chiesa affidata alla cura pastorale dei frati francescani in tutto il mondo. La Conferenza episcopale italiana (CEI) sostiene l’iniziativa Un presepe in ogni casa per avvicinare, come fece il Poverello di Assisi, tanti credenti al Vangelo.

Perugia – GMG diocesana nella chiesa del Monastero delle Clarisse di Città della Pieve ascoltando testimoni di speranza a partire dagli “ultimi”

«Sono i poveri ad avere il segreto della speranza. Oggi si vive tutto in fretta, non c’è tempo per sperare, solo per pretendere, per rivendicare… Siete venuti in un monastero di clarisse, che prendono il nome da santa Chiara. Una donna che ha vissuto di speranza, perché aveva un cuore di povera. Avere un cuore di povera vuol dire contare su Dio solo. Non sulle mie capacità, le mie personali risorse, i miei programmi… Su Dio solo, che sempre si china sulla povertà dei suoi figli, come su un grembo spalancato». Con queste parole le Clarisse del Monastero di Santa Lucia in Città della Pieve (Pg) hanno accolto, nella serata del 25 novembre, i giovani partecipanti all’incontro diocesano della XXXVIII Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) celebrata nelle Chiese particolari la domenica della Solennità di Cristo Re (26 novembre), dedicata al tema scelto da papa Francesco “Lieti nella Speranza” (Rm 12,12).  Un ampio articolo con testimonianze di speranza è scaricabile al link: «Sono i poveri ad avere il segreto della speranza» – Diocesi Perugia .

Presenze non trascurabili. Insieme ai giovani c’erano l’arcivescovo Ivan Maffeis, il vicario generale don Simone Sorbaioli e diversi sacerdoti tra cui il parroco-arciprete della concattedrale di Città della Pieve, don Giordano Commodi, i direttori degli Uffici di pastorale Giovanile ed Universitaria, don Luca Delunghi e don Riccardo Pascolini, il responsabile del Centro vocazionale, don Samy Cristiano Abu Eideh, il vicario episcopale per la Pastorale, don Simone Pascarosa, il direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, e il vicario episcopale della VII Zona pastorale dell’Archidiocesi, don Leonardo Romizi. Una presenza non trascurale di sacerdoti dediti alla formazione umana e cristiana delle nuove generazioni chiamate ad essere i protagonisti della società di domani sempre più intenta al bene comune. A quell’operare per il bene comune a cui ha fatto riferimento lo stesso arcivescovo Maffeis nell’evidenziare la presenza anche del sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini. Il primo cittadino ha ricordato il periodo della pandemia, quando partecipava alla celebrazione eucaristica domenicale nella chiesa delle Clarisse, trasmessa sui social da un gruppo di ragazzi, per far sentire la vicinanza anche delle istituzioni civili alla popolazione costretta a casa. Esperienza vissuta con spirito di speranza soprattutto per giovani, ha detto, in sintesi, il sindaco, quella speranza che si rinnova questa sera con tanti giovani in questa chiesa.

Una veglia con la luce dei flambeaux. Promosso dall’Ufficio di pastorale Giovanile, insieme a quello di pastorale Universitaria e al Coordinamento Oratori Perugini, l’incontro è iniziato nell’Oratorio del Santuario della Madonna di Fatima dedicato ai Santi Fanciulli durante il Grande Giubileo del 2000, dove i partecipanti hanno consumato una cena al sacco con aneddoti e ricordi dell’esperienza vissuta da diversi di loro alla GMG di Lisbona. Terminato il momento conviviale, si sono incamminati verso la chiesa del Monastero delle Clarisse per la veglia di preghiera con la luce dei flambeaux.

Edison, un seme di speranza. Una preghiera che ha visto insieme donne chiamate alla vita di clausura, sacerdoti, testimoni di carità e giovani intenti ad ascoltare una “forte” esperienza di speranza, quella di Chiara e Giovanni Segantin, i coniugi responsabili dell’opera segno di carità “Il Casolare” in Sanfatucchio (Castiglione del Lago, Pg). Hanno raccontato la storia di Edison, il loro figlio adottivo venuto a mancare un mese fa. Era un ragazzo kosovaro, affetto da gravi patologie fin dalla nascita, vissuto con loro tredici anni grazie all’amore di quanti si sono presi cura di lui al “Casolare”. Persone anch’esse segnate dalla vita per diversi motivi. «Di fronte a lui – hanno commentato Chiara e Giovanni –, tante persone hanno trovato qualcosa che li ha mossi nel loro animo, spesso molto indurito, divenendo Edison seme di speranza e di attaccamento alla vita per tanti di noi, aiutandoci a farci cambiare lo sguardo con cui guardiamo le cose che succedono… Sono proprio gli “ultimi”, le persone che apparentemente non hanno nulla da dare e da dire, come anche il piccolo profugo non accompagnato che abbiamo accolto pochi giorni fa, a farci riflettere sulla logica di Dio per noi quasi incomprensibile, ma che fa la differenza, quella di metterci davanti ai nostri occhi l’altro in difficoltà da aiutare».

La vita dono inestimabile. Mons. Maffeis ha esortato i giovani a guardarsi dentro. «Dobbiamo guardare dentro a noi stessi per avere la possibilità di sperare in questo tempo che è un deserto e per “esercizio” – ha detto – lo faccio di frequente dando un nome a chi mi indica motivi di speranza, come Chiara e Giovanni… Sono persone che sanno testimoniare quanto la vita sia un dono inestimabile. Penso a quanti si spendono con generosità per il bene comune, come gli amministratori locali, ai miei preti che ci aiutano davvero a sperare, come a quanti non usano la forza, la violenza, l’aggressività né fisica, né verbale, ma sanno costruire rapporti buoni, di amicizia, di affetto, di dono. Penso alle nostre monache Clarisse che ci ricordano il primato di Dio lasciandoci raggiungere dalla sua Parola, dal suo Amore».

La speranza è a caro prezzo. «Sperare per un cristiano significa scommettere su Gesù di Nazareth – ha commentato l’arcivescovo –. La speranza è a caro prezzo ed ha a che fare con la vita, di farti carico e vicino agli altri… Ho dato un nome alle persone che per me sono fonte di speranza e tra queste penso che ci siate anche voi giovani e il vostro esserci aumenta la mia speranza e quella di tutti e per questo vi dico grazie».

Segni di speranza e di carità. La veglia di preghiera si è conclusa con due segni. Il primo, la consegna a ciascun giovane da parte dell’arcivescovo e del vicario generale di un rosario realizzato dalle Clarisse e di un bigliettino con una frase-preghiera di papa Francesco: “Che il Signore ci liberi dalla terribile trappola di essere cristiani senza Speranza…”. Il secondo, la raccolta di offerte per le opere di carità portate avanti dalla Caritas diocesana in un’epoca non facile per molte famiglie in crisi per la perdita della casa e del lavoro, un gesto che educa i giovani all’importanza del dono privandosi di una parte dei propri piccoli averi per il prossimo.

Terni – Giornata della Gioventù diocesana “Lieti nella speranza” – testimonianze dei giovani e spettacolo “Il mercante di stoffe” dedicato alla storia di San Francesco

Si terrà in piazza Duomo e nella Cattedrale di Terni, domenica 26 novembre dalle ore 18 alle 20, l’incontro diocesano dei giovani per la XXXVIII Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) celebrata nelle Chiese particolari.
L’incontro dal tema “Lieti nella speranza” segna il cammino dei giovani verso il Giubileo del 2025, quando si svolgerà l’incontro giubilare dei giovani.
La giornata diocesana del 26 novembre, organizzata dall’ufficio diocesano di Pastorale Giovanile e dal centro diocesano Vocazioni, sarà caratterizzata da momenti di condivisione e fraternità, con testimonianze di giovani che hanno partecipato alla Gmg di Lisbona e di altre esperienze di ricerca vocazionale nella vita, insieme a canti, bans e lo spettacolo “Il mercante di stoffe” di Matteo Corrado, dedicato alla vita di San Francesco di Assisi. La serata si concluderà con la musica dei giovani in festa e il momento di preghiera con il vescovo Francesco Soddu.
L’incontro è per tutti i giovanissimi e giovani della diocesi, con la presenza di ragazzi non italiani che sono accolti in città.
«Il personaggio che accompagnerà i giovani nel corso della serata è san Francesco, protagonista dello spettacolo in Cattedrale – spiega don Luca Andreani responsabile della pastorale giovanile diocesana – che attraverso segni colorati e parole, aiuterà a comprendere come dal disordine, che anche le sfumature e tempi della vita possono generare e far nascere l’esigenza di un aiuto e di un discernimento, alla fine si possa arrivare ad una armonia come in un arcobaleno della vita, che sia riflesso della luce bianca, attinta dal Signore. Da qui diventare testimoni, come incoraggia papa Francesco, invitati a far brillare e custodire questa luce, ma anche a condividerla con tutti perchè si amplifichi sempre più».
Papa Francesco nel suo messaggio invita i giovani a camminare sulla via della Speranza, facendo tesoro dell’esperienza della GMG di Lisbona con la meta del Giubileo nel 2025, in un cammino ininterrotto di crescita umana e spirituale da condividere con animatori, educatori, amici.
Al termine della serata a tutti sarà consegnato un gadget a ricordo dell’evento.

Inaugurato l’Anno Accademico 2023-24 dell’ITA e dell’ISSRA di Assisi. Il cardinale Mario Grech: «Una Chiesa sinodale che valorizzi di più ministeri e carismi sarà in grado di evangelizzare meglio il mondo di oggi… In questo ha un ruolo fondamentale la comunicazione»

«Una Chiesa sinodale è una Chiesa ministeriale dove il santo popolo di Dio, rispettando i carismi e le vocazioni, cammina insieme, sotto la guida del vescovo che non può annunciare il Vangelo da solo. Tutti i battezzati, in forza del Battesimo partecipano al Sacerdozio comune di Cristo e allora tutti sono anche in grado di svolgere un ministero». Così il Mario Grech, segretario generale della Segreteria del Sinodo dei Vescovi, a margine dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-24 dell’Istituto Teologico (ITA) e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSRA) di Assisi, svoltasi lo scorso 24 novembre, nell’aula magna dei due Istituti, presso il Pontificio Seminario Regionale Umbro “Pio XI”. Il porporato era stato invitato a tenere la prolusione dedicata al tema “Sinodalità e ministeri ecclesiali”. «Una Chiesa ministeriale – ha commentato il cardinale Grech -, sarà in grado di evangelizzare meglio il mondo di oggi e il Sinodo sta lavorando sul tema di una Chiesa sinodale di comunione e partecipazione. La partecipazione vuol dire anche la ministerialità per l’evangelizzazione e la missione».
Rispondendo ad una domanda sul rapporto “Sinodo-Comunicazione”, il cardinale Grech ha precisato che «è fondamentale l’opera dei mezzi di comunicazione, a prescinde se laici o di espressione cattolica, per far conoscere e comprendere il lavoro del Sinodo che non è una riflessione autoreferenziale, ma un contributo di evangelizzazione che la Chiesa dà al mondo attraverso la sua missione. E se noi vogliamo dialogare con il mondo, non possiamo trascurare la comunicazione».
Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato numerosi studenti e docenti delle due Istituzioni accademiche e ad introdurre e commentare la prolusione del cardinale, sono stati il preside dell’ITA, prof. padre Giulio Michelini (Ofm), il direttore dell’ISSRA, prof.ssa suor Roberta Vinerba, e l’arcivescovo mons. Renato Boccardo, presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu) e moderatore delle due Istituti, che ha ringraziato l’ospite nel dire: «I nostri ringraziamenti diventano anche un impegno per le nostre. Tutto quello che abbiamo ascoltato ci interpella: è la comunità cristiana, infatti, che deve suscitare e generare i ministeri. Non è qualcuno che si autocandida a riceverli, oppure il ministero viene dato come premio alla fedeltà per il servizio, ma è la stessa comunità cristiana che sa riconoscere dei carismi e li fa diventare ministeri».
Come è consuetudine la giornata inaugurale dell’A.A. dell’ITA e dell’ISSRA è iniziata con la celebrazione eucaristica nella chiesa interna al Seminario, presieduta dall’arcivescovo Boccardo, che, nell’omelia, ha ricordato quanto siano «più che mai necessari l’esempio e l’azione concreta in un tempo in cui tutto sembra fatto apposta per contaminare i cuori, rendere facile la profanazione, mettere in ridicolo ogni forma di impegno, di ascetica, di vera moralità, in questo tempo così molle, così indulgente con se stesso». Questo, ha sottolineato il presidente della Ceu, «perché sono le opere che attestano e certificano il valore della testimonianza: se visibilità ci deve essere, ha da essere visibilità di persone più che di sigle, di azioni più che di parole, di comportamenti più che di proclami. Anche a questo fine deve tendere – mi pare – l’importante e benemerita attività quotidiana dei nostri Istituti che, con la ricerca, lo studio, il confronto, scrutano il mistero di Dio per meglio comprendere e servire il mistero dell’uomo».