Sussidio di Avvento per l’apertura dell’Anno Giubilare 2025

Insieme con tutto il popolo di Dio diffuso in tutto il mondo, come Diocesi e Chiese sorelle dell’Umbria, come comunità parrocchiali e associazioni, come famiglie o singoli fedeli, “anche noi” ci mettiamo in cammino, “Pellegrini di Speranza”. Iniziamo, con questo semplice sussidio, ad allenarci e a prepararci per vivere con serietà e profondità il percorso spirituale, sociale e umano che questo anno di grazia ci dona.
Abbiamo delle certezze che ci aiuteranno nel cammino: prima di tutto il punto di partenza e la méta sono Gesù; abbiamo la Sua Parola che ci accompagna e ci assiste; abbiamo il tifo e l’assistenza di una “moltitudine di testimoni”, di fratelli, amici, ed opere che ci dimostrano che questo percorso di libertà e gioia è possibile e reale.
Questo strumento offre un metodo, una via, una scheda di esercitazione personale e comunitaria da praticare a partire dall’Avvento fino all’Apertura diocesana dell’Anno Santo, che sarà domenica 29 dicembre 2024.

 

IL SUSSIDIO DI AVVENTO (DOWNLOAD)

Foligno – giornata dell’adesione di Azione Cattolica, presentazione del libro “La messa è sbiadita” di Luca Diotallevi

Domenica 8 dicembre alle ore 15.30, presso la sala Battenti del’Istituto San Carlo Via Aurelio Saffi in Foligno, in occasione dell’imminente Festa dell’Adesione, l’Azione Cattolica invita quanti sono interessati all’incontro con il prof. Luca Diotallevi, autore del libro “La messa è sbiadita”. Sarà un’opportunità per riflettere su com’è cambiata la partecipazione ai riti religiosi in Italia e su com’è cambiata l’influenza di altri fattori sociali su questa forma di partecipazione. Non si tratta solo di documentare un calo, ma di provare a vedere cosa stia avvenendo in una porzione, seppur piccola, della società italiana.

Luca Diotallevi (Terni, 1959) professore ordinario in sociologia presso la Università di Roma TRE. Laureato in filosofia presso la Università di Roma “La Sapienza”, dottorato in sociologia presso la Università degli Studi di Parma. Ha trascorso periodi di studio anche presso le università di Bielefeld, Oxford, Harvard e Cambridge. Senior fellow presso il Center for the Study of World Religions della Harvard Divinity School. Attualmente coordinatore del Dottorato di ricerca in “Teoria e ricerca educativa e sociale” del Dipartimento di Scienze della formazione della Università di Roma TRE. Tra le sue pubblicazioni: L’ordine imperfetto (Rubbettino, Soveria Mannelli). Religion and State in the 21st Century: the Alternative between Laïcité and Religious Freedom. In: (a cura di): Titus Hjelm , Is God Back?: Reconsidering the New Visibility of Religion. London: Bloomsbury Academic. Fine corsa. La crisi del cristianesimo come religione confessionale (Dehoniane, Bologna). Il paradosso di Papa Francesco (Rubbettino, Soveria Mannelli).

Foligno – progetto “Cittadini del mondo” si occupa di intelligenza artificiale

Nell’ambito del percorso culturale denominato “Cittadini del Mondo” due incontri aperti a tutta la cittadinanza e alla comunità scolastica del comprensorio folignate dal titolo “Dialoghi con la città sulle sfide dell’educazione” in collaborazione con l’Istituto Tecnico Economico – Turistico – Tecnologico Aeronautico F. Scarpellini in Foligno.

Il primo incontro dal titolo “Intelligenza artificiale e la Persona” si svolgerà giovedì 12 dicembre dalle ore 17.00 alle 19.00 presso l’aula magna dell’Istituto F. Scarpellini, via Ciro Menotti 11 in Foligno.
Interverranno all’incontro Don Andrea Ciucci coordinatore della Pontificia Accademia per la Vita e segretario generale della Fondazione vaticana RenAlssance per l’etica dell’intelligenza artificiale. Autore del libro “Scusi, ma perché lei è qui? Storie Di intelligenze umane e artificiali” Terre Di Mezzo edizioni. A seguire due concittadini folignati: la Dott.ssa Giulia Silveri Biomedical and Clinical Engineering USL Umbria2, laureata all’Università degli Studi di Trieste e dottoranda all’Università degli studi di Pavia. Il Prof. Roberto Segatori già Docente ordinario di Sociologia dei fenomeni politici all’Università degli studi di Perugia. Moderatore dell’incontro il giornalista Fabio Luccioli Direttore di Radio Gente Umbra e della Gazzetta di Foligno.

L’obiettivo delle conferenze è quello di riflettere su quale tipo di educazione abbracci la persona in tutte le sue dimensioni che porti ad uno sviluppo di una tecnologia e di una scienza che rispetti e serva la dignità della persona. Come ha detto Papa Francesco, ricevendo i membri della Fondazione Gravissimum Educationis, “l’educazione deve contribuire alla costruzione di un avvenire nel quale la dignità della persona e la fraternità universale siano le risorse globali a cui ogni cittadino del mondo possa attingere”.

Assisi – i luoghi della Memoria, ricordato l’esempio di padre Placido Cortese, dei Palatucci e del frate sardo padre Todde

“Questa sala è un grembo, anche di questo percorso di fraternità, dove tutto può germinare e maturare”. Sono le parole del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in apertura dell’evento “Per una geografia della memoria, dall’accoglienza alla fraternità, un percorso per la pace”. Sabato 30 novembre delegazioni dei luoghi della memoria – Assisi, Padova e Campagna – si sono ritrovate in Umbria per un’iniziativa che segnala come di memoria non si debba parlare solo il 27 gennaio. Monsignor Sorrentino ha letto, a sostegno di questa tesi, le parole di Mirjam Viterbi, una dei circa 300 ebrei salvati ad Assisi. “La chiesa e l’umanità devono diventare più fraterne”, l’auspicio del vescovo. “Coraggio e andiamo avanti in questa idea – ha concluso – che appartiene alla generatività che qui si è espressa. Questo luogo dalle radici francescane può essere un grembo di tutto ciò per una nuova memoria, una nuova fraternità e un nuovo futuro: può essere un punto di convergenza ma anche di spinta propulsiva”. A moderare l’incontro l’ideatrice e curatrice del Museo della Memoria, Marina Rosati che ha sottolineato l’importanza di questa giornata che dimostra come “di memoria si possa e si debba parlare tutto l’anno. Non solo il 27 gennaio ma ogni occasione è buona e doverosa per esaltare esempi positivi che possono essere indicativi e propositi per i nostri giovani, vero terreno fertile da coltivare”.
Una mattinata di lavori che ha visto – oltre a quelli del vescovo Sorrentino – i saluti istituzionali del questore di Perugia, Fausto Lamparelli in rappresentanza del Capo della polizia, Vittorio Pisani, dell’assessore all’istruzione del Comune di Assisi, Paolo Mirti, che ha sottolineato l’importanza del progetto (“per una volta non si parla di circuiti dell’olio o del vino ma della memoria”), del sindaco di Campagna, Biagio Luongo, del sindaco vicario di Tonara, Cristina Patta e gli interventi di monsignor Roberto Carboni, metropolita di Oristano e vescovo di Ales-Terralba; di Diego Magliano, responsabile della Confraternita Monte dei Morti di Campagna; di Maria Elisabetta Monacchia, presidente del Rotary di Assisi; di Salvatore Luongo, presidente del Rotary di Campagna Valle del Sele, i due Club che sostengono il progetto.
Sono seguite le relazioni di padre Felice Autieri “Dall’accoglienza degli ebrei allo Spirito di Assisi” che ha messo in evidenza l’operato di alcuni dei protagonisti della rete assisana, di don Michele Di Martino “Oltre l’abito e la divisa, la storia di monsignor Giuseppe Maria e Giovanni Palatucci” che, in contesti diversi, Campagna e Fiume, furono esempi di prossimità e generosità e infine di padre Giorgio Laggioni “Padova e il coraggio del Venerabile padre Placido Cortese”. Quest’ultimo, frate a Padova negli anni cruciali della guerra, collaborò con l’organizzazione della Resistenza FraMa per portare soccorso a ebrei, profughi e militari di varie nazionalità. Svolse opera caritatevole verso gli internati sofferenti nel campo di Chiesanuova, creato dai fascisti nel giugno del 1942. Dall’8 settembre 1943, la sua attività si allargò ai militari italiani sbandati dopo l’armistizio, a soldati di altre nazionalità sfuggiti alla cattura, ai profughi ebrei braccati dai nazifascisti. Nell’ottobre del 1944 venne prelevato e condotto a Trieste, nel bunker della Gestapo dove venne torturato a morte senza ottenere alcun nome o confessione.
Nel pomeriggio, un momento di dialogo tra monsignor Roberto Carboni, padre Felice Autieri e don Michelino Luisi sul tema “Padre Michele Todde, il frate dell’accoglienza”, religioso originario di Tonara, ma attivo nella rete. Durante il momento di dialogo sono state sottolineato l’umiltà e il silenzio che ha contraddistinto l’opera di padre Todde. “Padre Michele – ha detto monsignor Roberto Carboni – quando, nel suo momento storico, ha visto persone emarginate, bisognose, in pericolo non ci ha pensato due volte”. È seguito la consegna ufficiale del “crogiuolo sardo” dedicato a padre Michele Todde, per il Giardino dei Giusti di Assisi e due tipiche bambole sarde, con abiti tessuti a mano. Le delegazioni si sono spostate nella chiesa di Santa Maria Maggiore per la celebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Carboni e concelebrata dal vescovo di Assisi, monsignor Sorrentino.

Giubileo dei giovani: la Chiesa eugubina cerca famiglie accoglienti

A fine luglio 2025, Roma diventerà meta di numerosi gruppi provenienti dall’Italia e dall’estero, pronti a partecipare al Giubileo dei Giovani, in programma dal 31 luglio al 3 agosto. In preparazione a questo grande evento, dal 24 al 28 luglio giovani pellegrini italiani e stranieri saranno accolti nelle famiglie e nelle strutture diocesane della comunità eugubina.
Questo momento speciale rappresenta anche un’opportunità per parrocchie, associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali di mettersi al servizio, vivendo un’esperienza di fede ancora più coinvolgente durante il Giubileo. Le famiglie interessate possono candidarsi a ospitare i pellegrini compilando il modulo disponibile sul sito www.diocesigubbio.it. La candidatura sarà successivamente vagliata e confermata dall’ufficio di Pastorale giovanile (Upg), che coordinerà tutta l’organizzazione.

Alle famiglie ospitanti viene richiesto di offrire: vitto, alloggio e trasporto fino ai luoghi di incontro prestabiliti. Per supportare le famiglie in questa esperienza, l’ufficio di Pastorale giovanile sarà a disposizione per fornire informazioni, chiarimenti e momenti di formazione.
“Portiamo ancora nel cuore la splendida esperienza della Gmg di Lisbona del 2023 – spiega don Mirko Nardelli, responsabile dell’Upg diocesano di Gubbio -, dove abbiamo vissuto il calore dell’ospitalità nelle case, come fossimo in famiglia. Già allora immaginavamo l’occasione che avremmo avuto durante il Giubileo del 2025 per restituire questo dono. Ora, con l’iniziativa ‘Famiglie Accoglienti’, invitiamo tutte le famiglie della nostra diocesi ad aprire le porte della loro casa ai giovani pellegrini diretti a Roma. Chiediamo aiuto per accogliere il maggior numero possibile di ragazzi e dimostrare ancora una volta come la nostra comunità sia un esempio di apertura e accoglienza, nel solco della tradizione che ci hanno trasmesso i nostri santi Ubaldo e Francesco”.

Giorgia Lauri ha 27 anni e ha partecipato a due Giornate mondiali della gioventù, quella di Cracovia nel 2016 e a Lisbona lo scorso anno.
“Sono iniziative bellissime – dice – che fanno vivere un’esperienza grande di comunità e di unione ai giovani di tutto il mondo. E la parte più bella di questo grande evento mondiale è proprio quella dell’ospitalità nelle case di persone che volontariamente si rendono disponibili a darti un letto, dei pasti caldi e ad accoglierti proprio come parte della famiglia. È bello proprio per questo, perché tu diventi quasi un altro membro di queste famiglie che ti accolgono durante la Gmg”.
Da quest’anno, Giorgia fa parte dell’equipe diocesana di pastorale giovanile. “Mi sto impegnando proprio perché tutti conoscano la bellezza di essere ospitati nelle famiglie e di ospitare a nostra volta i giovani pellegrini che verranno in Italia il prossimo anno, per partecipare al Giubileo. Ecco, poter ospitare è sicuramente il modo migliore per partecipare a questa iniziativa dell’estate prossima che riguarda nello specifico i giovani. Questa necessità di ospitare i ragazzi nelle nostre famiglie ci permette di partecipare tutti, anche chi non ha più l’età per poter andare a Roma”.

Terni – accensione della stella del Natale. Il cardinale Bassetti, con il direttore di Caritas Italiana e il vescovo Sodduper parlare di pace

L’accensione della grande stella cometa che si affaccia su Terni segna l’inizio delle festività natalizie in città:  “Annuncio di Natale in cammino verso il Giubileo”, che illuminerà la città fino al 14 febbraio.  “Una luce rifulse” simbolo di pace, di speranza e di amore, è stato il tema proposto per la cerimonia di sabato 30 novembre che si è tenuta presso la Bct biblioteca di Terni, e che ha visto la presenza del cardinale Gualtiero Bassetti, di don Marco  Pagniello direttore Caritas Italiana e di monsignor Francesco Soddu vescovo di Terni-Narni-Amelia, che hanno testimoniato il valore della pace a partire dalle rispettive esperienze di vita e di incontro con vittime di conflitti e di violenze. In particolare il cardinale Bassetti ha ricordato l’esperienza dell’incontro “Mediterraneo frontiera di pace” su alcuni ideali e valori ai quali ispirare il futuro cammino, diminuire discriminazioni e violenze e aprire orizzonti di speranza delle giovani generazioni, ispirandosi all’eredità di Giorgio La Pira, l’ex Sindaco di Firenze, che già negli anni Cinquanta promuoveva il dialogo interculturale e interreligioso tra le Città, e consapevoli che il Mediterraneo può ricoprire un ruolo cruciale per la pace attraverso la cooperazione tra le sue città e le sue comunità religiose, perseguendo la pace, proteggendo il pianeta, garantendo prosperità, promuovendo il rispetto e la dignità dei diritti fondamentali di ogni individuo.
Il dibattito è stato preceduto dai saluti del sindaco di Terni Stefano Bandecchi e dell’assessore alla Cultura e Turismo Michela Bordoni e dalla performance narrativa di Franco Arminio poeta e scrittore. Presente anche il vicesindaco di Assisi Valter Stoppini.

Da Miranda è giunta la marcia organizzata dalla Pro Loco di Miranda e dall’ Amatori Podistica Terni con la fiaccola con la quale il Sindaco di Terni ha simbolicamente acceso la stella.
La stella di Miranda misura 105 metri di diametro, 350 metri di coda, per una superficie complessiva occupata di 30.000 metri quadri, nel suo genere è l’installazione più grande del mondo e diffonderà per tutto il periodo delle festività natalizie, attraverso la sua luminosità, un messaggio di pace e di speranza sull’intera conca ternana.

 

 

Perugia – l’Avvento di Carità “Se le donazioni potessero parlare”.

L’Avvento di Carità 2024 avrà inizio domenica 1° dicembre e proseguirà per tutto il periodo natalizio, con la giornata di sensibilizzazione e raccolta fondi nelle parrocchie, il 15 dicembre, Terza Domenica di Avvento, promossa dalla Caritas diocesana. Il suo direttore don Marco Briziarelli ha presentato alla recente Assemblea della Chiesa perugino-pievese il documento di questa nuova campagna dal titolo: “Se le donazioni potessero parlare”.
«Abbiamo inteso “affidare” questa campagna – spiega il direttore don Briziarelli – a cinque “soggetti-immagini” che raccontano la storia del cammino percorso dalla Caritas diocesana tutti i giorni, ricordandoci che sono in totale 3.227 le famiglie accompagnate per complessive 12.000 le persone. Sempre gli stessi “soggetti” ci ricordano che 181 persone hanno avuto garantita una casa, che 14.717 persone sono state ascoltate nei Centri di Ascolto, che 413 persone hanno avuto garantite le cure sanitarie, che la Mensa “Don Gualtiero” ha fornito 36.232 e che i cinque Empori della Solidarietà hanno garantito la spesa a 5.723 persone. Nell’insieme tutti i servizi della Caritas Diocesana hanno erogato un totale di oltre 85.000 interventi di carità».
«Tutto questo – precisato il direttore della Caritas diocesana – ha bisogno del sostegno di tutti, di fare cassa di risonanza nelle parrocchie, nei movimenti, sul territorio perché c’è un popolo di 12.000 poveri che grida il suo aiuto alla nostra diocesi. Credo che la bellezza di questa raccolta fondi non sia solo nei soldi che arriveranno, che auspichiamo copiosi, ma come noi sapremo farci carico di questi poveri, l’impegno che metteremo nel sapere che questo è un cammino comunitario, di Chiesa e di uomini e donne si buona volontà».

Si può donare e sostenere la campagna raccolta fondi “Se le donazioni potessero parlare” nelle seguenti modalità:
tramite il pulsante dona ora sul sito della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve cliccando su questo link https://www.caritasperugia.it/tutti-i-modi-per-sostenerci/#section-dona-online

oppure:

tramite bonifico bancario effettuando una donazione alla Fondazione di Carità San Lorenzo, ente operativo della Caritas diocesana Perugia-Città della Pieve
IBAN: IT30P0344003000000000161500
BIC/SWIFT: BDBDIT22
Intestato a: Fondazione di Carità San Lorenzo
Causale: Erogazione Liberale

oppure:

Tramite versamento su conto corrente postale n. 1070114820 Intestato a: Fondazione di Carità San Lorenzo

Le donazioni alla Fondazione di Carità San Lorenzo sono deducibili/detraibili.
La Fondazione di Carità San Lorenzo è l’ente operativo della Caritas Diocesana.

Gubbio – ritiro per i catechisti il 1 dicembre

Il nuovo anno pastorale è iniziato da poche settimane e nelle parrocchie via via cominciano anche i percorsi di iniziazione cristiana e di preparazione ai sacramenti, specie per bambini e ragazzi. Torna così di attualità, come ogni anno, il tema della preparazione di chi affianca e guida i giovanissimi nei loro itinerari di catechesi.

La Chiesa eugubina invita tutti i catechisti della diocesi a partecipare al ritiro del primo dicembre prossimo. Un incontro pensato per rafforzare la spiritualità e rinnovare la missione educativa nella comunità cristiana. L’iniziativa si terrà nella parrocchia di Santa Maria della Pietà, a Umbertide.

Il ritiro diocesano, in linea con il percorso del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, vuole offrire ai catechisti un’occasione per vivere una giornata di preghiera, approfondimento e condivisione. Una riflessione ispirata all’affermazione di Paolo VI: “Il cristianesimo è fatto di una parola e di un fatto: la parola della rivelazione e il fatto dell’Incarnazione”, un tema che in qualche modo guiderà il programma e le meditazioni della giornata.

Il programma dell’incontro e lo stile sinodale
Il programma prevede l’arrivo dei partecipanti alle ore 15.45. Seguiranno preghiera e catechesi, un momento di dialogo spirituale dal titolo “Conversazione nello Spirito” e si concluderà con la preghiera dei Vespri. L’iniziativa – la prima organizzata dal nuovo responsabile dell’Ufficio catechistico diocesano, don Fabricio Cellucci – rappresenta un’importante occasione per i catechisti della diocesi di incontrarsi, confrontarsi e ritrovare nuova energia per il loro servizio alla Chiesa e alla comunità.

Gubbio – celebrazioni per la solennità dell’Immacolata nella chiesa di San Francesco

La comunità ecclesiale di Gubbio si prepara alla solennità dell’Immacolata Concezione, che si celebra domenica 8 dicembre 2024 nella chiesa di San Francesco. Un ricco programma di eventi liturgici e momenti di preghiera accompagna i fedeli dal 29 novembre al giorno della festa, con una Novena e altre iniziative religiose.

Gli appuntamenti per la Novena
Dal 29 novembre al 7 dicembre, ogni sera alle 17.30, si tiene la recita del Rosario seguita alle 18 dalla santa messa con la predicazione di padre Mario Cisotto, francescano della Comunità del Sacro Convento di Assisi. Al termine, i fedeli sono invitati a unirsi nella preghiera all’Immacolata e a intonare il tradizionale canto del “Tota Pulchra”. Quest’anno, il vescovo Paolucci Bedini ha chiesto di inserire una intenzione particolare nella preghiera per la compatrona di Gubbio, con queste parole: “Fa che accogliamo il Vangelo come guida della nostra vita e partecipiamo a scrivere storie di fraternità cristiana. Donaci di ascoltare il grido dei più bisognosi e rendici protagonisti di concreti gesti di servizio e di riconciliazione”.

La memoria di tutti i Santi francescani
Particolarmente significativa è la giornata di apertura della Novena, il 29 novembre, dedicata alla memoria di tutti i Santi francescani e in particolare dei Beati custoditi nella chiesa di San Francesco: Bartolomeo da Gubbio, Tommaso da Gubbio e Pietro da Gualdo. Questa data ricorda anche l’anniversario dell’approvazione della Regola francescana da parte di Papa Onorio III, un evento che segna profondamente la spiritualità dell’Ordine. La celebrazione del 29 novembre è presieduta dal padre guardiano del convento eugubino.

Il pellegrinaggio della Chiesa eugubina per Maria
Nel corso della Novena, ogni giorno è dedicato a una specifica comunità parrocchiale o realtà ecclesiale della città, culminando in momenti speciali come l’omaggio delle associazioni e dei gruppi giovanili il 4 e il 7 dicembre. In particolare, il 3 dicembre il vescovo diocesano Luciano Paolucci Bedini, presiede una solenne celebrazione in occasione del settimo anniversario della sua ordinazione episcopale.

La solennità dell’8 dicembre
Il momento culminante è la giornata di domenica 8 dicembre, con le celebrazioni eucaristiche in onore dell’Immacolata Concezione. Durante la mattinata vengono celebrate tre messe alle 7.30, 9 e 10. Alle 11.30, il vicario generale don Mirko Orsini presiede la santa messa solenne. Nel pomeriggio, alle 17.30, torna ancora la preghiera del Rosario, seguita alle 18 dalla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Luciano, alla quale partecipano anche le autorità cittadine, accompagnate dal gonfalone della città.

Le celebrazioni sono arricchite dal canto liturgico eseguito dalla cappella musicale “Cantores Beati Ubaldi”.

Amelia – Santa Fermina 2024. Mons. Soddu: “Fermina resta per noi il testamento ricco a cui attingere per poter cogliere il bene e solo il bene”

 

Domenica 24 novembre, solennità di Cristo Re, è stata celebrata solennemente ad Amelia la festa di santa Fermina, patrona della città e copatrona della diocesi. Il pontificale è stato presieduto nella concattedrale dal vescovo Francesco Antonio Soddu, presenti i sacerdoti della vicaria di Amelia e Valle Teverina, del capitolo della concattedrale, e i sindaci di Civitavecchia, Amelia, Alviano, Attigliano, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina e Penna in Teverina, i rappresentanti del corteo storico e delle contrade di Amelia, gli sbandieratori e musici, i rappresentanti della Capitaneria di Porto di Civitavecchia.
La celebrazione, animata dai canti liturgici eseguiti dal coro della Vicaria di Amelia-Valle Teverina, è stata preceduta dalla rievocazione storica della pesatura e offerta dei ceri, secondo gli Statuti del 1346, da parte dei comuni del comprensorio amerino e dall’accensione dei ceri con la “Fiaccola S. Fermina” portata da Civitavecchia in staffetta dalle associazioni sportive di Civitavecchia e Amelia.
“Anche a distanza di centinaia di anni l’esempio di santa Fermina resta per noi il testamento ricco – ha ricordato il vescovo Soddu – a cui attingere per poter cogliere il bene e solo il bene. Se ognuno di noi sogna e desidera che le sorti del mondo possano cambiare, siamo certi che questo non potrà avvenire per magia. Dovremmo perciò essere consapevoli che, sull’esempio della odierna solennità, nessuna regalità può sussistere soggiogando gli altri, la natura e il mondo. Santa Firmina, vissuta in tempi non meno complessi dai nostri, ci viene offerta come una sorta di lente attraverso la quale vedere chiara e nitida la via del Vangelo e così inquadrare meglio anche il motto e l’obiettivo dell’anno giubilare: “pellegrini di speranza”.
Nella domenica in cui viene celebrata la 39ma giornata mondiale della gioventù, il vescovo ha sottolineato come, anche in prospettiva dell’anno giubilare che sta per aprirsi, “i giovani possano interiorizzare il grande dono dell’amore di Dio e soprattutto esserne notizia, con la propria esistenza rinnovata, nei confronti di chi è cosiddetto lontano, ossia notizia positiva a chi reputa di non aver più prospettiva di vita oppure è anche in lotta con se stesso, con le proprie fragilità, con il proprio carattere, con le proprie contraddizioni. Con chi si sente distrutto dentro e talora diventa anche segno e strumento distruttivo per gli altri. Santa Firmina è testimone della Misericordia di Dio e si offre a noi oggi soprattutto perché davanti ai tanti, forse anche infiniti e ripetuti slogan di offerte di felicità, sappiamo cogliere il senso pieno e profondo che l’esistenza cristiana ancora propone ed offre”.
Nell’attualità dei tempi difficili che la società sta vivendo “di fronte ai dei mali dell’umanità – ha concluso il vescovo – dalle ingiustizie sui più fragili, alle intolleranze più varie, dall’egoismo su vasta scala a quanto rimane sommerso nelle macerie dell’indifferenza; dal cyberbullismo alla violenza di genere fino ad arrivare alle guerre, abbiamo la possibilità di ricevere il dono della pace dello spirito per poterlo condividere tra di noi. Ad iniziare dai formatori, ossia dai genitori, gli insegnanti, i sacerdoti, gli amministratori della cosa pubblica. Non dobbiamo perdere la speranza, perché anche ai nostri giorni il Signore dona a noi il suo Spirito insieme allo squarcio salutare di tante persone che testimoniano la fede, così come fecero santa Fermina e sant’ Olimpiade”.

Elisabetta Lomoro

L’OMELIA DEL VESCOVO