Nocera Umbra – festa del patrono San Rinaldo

“La festa del Santo patrono Rinaldo è una grande missione popolare che raduna il suo popolo perché il Signore nei suoi Santi raduna il suo popolo”. Lo afferma don Ferdinando Cetorelli, parroco e priore del Capitolo della concattedrale di Santa Maria Assunta a Nocera Umbra, in vista della solennità di san Rinaldo, patrono di Nocera Umbra e compatrono della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino che ricorre venerdì 9 febbraio.

Intanto la comunità locale si sta preparando alla solennità con la tradizionale novena. Le celebrazioni si aprono giovedì 8 febbraio alle ore 18 con i primi vespri della solennità, l’apertura dell’urna e la presentazione dei doni votivi. Presiede il vicario generale don Jean Claude Kossi Anani Djidonou Hazoumé. A seguire verrà celebrata le santa messa nella Cappella del Santissimo Sacramento.
Venerdì 9 febbraio dopo le sante messe delle ore 8 e delle ore 9.30, alle ore 11,15 il solenne Pontificale sarà presieduto dal vescovo monsignor Marcello Bartolucci, segretario emerito del Dicastero delle cause dei santi. Nel pomeriggio alle ore 16 verranno celebrati i secondi vespri e la processione; seguirà la santa messa. Sabato 10 febbraio infine, in mattinata, tre le sante messe – alle ore 8, 9.30 e 11.15 e nel pomeriggio quella delle ore 17. Seguirà il concerto in onore di San Rinaldo a cura del “Coro Intimae Voces”.

Foligno – progetto cittadini del mondo, incontro con Andrea Stocchiero

Venerdì 9 febbraio dalle ore 16.00 alle 19.00, presso l’aula magna dell’Istituto professionale Orfini viale Marconi n° 12 in Foligno, si svolgerà l’ultima conferenza di formazione per docenti, educatori, operatori sociali, genitori, promossa dalla Diocesi di Foligno nell’ambito del Progetto Cittadini del Mondo. Interverrà il Dott. Andrea Stocchiero, policy officer di FOCSIV che sta per Federazione di Organismi di Volontariato Internazionale di ispirazione cristiana, ricercatore del Centro studi di politica internazionale (CESPI) con sede a Roma. E’ anche redattore dell’ultimo rapporto FOCSIV 2023 dal titolo “I padroni della terra”. L’incontro verterà sul tema della salvaguardia dell’ambiente con un approfondimento dell’Esortazione apostolica “Laudate Deum” di Papa Francesco. Documento pubblicato il 4 ottobre 2023 otto anni dopo dall’Enciclica “Laudato sì” dove il Pontefice già sottolineava nel 2015 l’interconnessione tra crisi ambientale della Terra e crisi sociale dell’umanità. A seguire il laboratorio di pratiche didattiche, sul tema in questione, curato dai formatori Prof. Carlo Felice e dalla Dott.ssa Francesca Mattioli.

L’incontro pomeridiano con il Dott. Stocchiero sarà preceduto da un momento di riflessione mattutino alle ore 10.30 con gli studenti e le studentesse dell’Istituto professionale E. Orfini, presso la sala conferenze del Laboratorio di scienze sperimentali, via Isolabella in Foligno. Verrà affrontato il tema “Migranti e cambiamenti climatici” e l’incontro darà il via al progetto “Innamorati della Terra”. Un percorso, nato dalla sinergia tra la Diocesi di Foligno e il Laboratorio di scienze sperimentali, con l’obiettivo di coinvolgere le scuole nella partecipazione alle celebrazioni globali dell’Earth Day “Giornata mondiale della Terra” del prossimo 22 aprile 2024 con la maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet per promuovere la formazione di una nuova coscienza ambientale.

Perugia – Giornata nazionale per la Vita. Il vicario episcopale per la Pastorale don Simone Pascarosa: «Ritrovare il senso della nostra vita guardando a Colui che ci ha amato dando la vita»

Promossa dalla Pastorale familiare, dal Movimento per la Vita (MpV) e dalla Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, la 46a Giornata nazionale per la Vita si è tenuta lo scorso 4 febbraio, presso la chiesa dei Santi Severo e Agata al Girasole in San Mariano di Corciano, riflettendo sul tema: “La forza della vita ci sorprende. Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero se poi perde la sua vita?”

Un testimone di vita. «E’ un appuntamento annuale sentito e partecipato dalla nostra comunità diocesana, questo della Giornata per la Vita, preceduto dalla veglia di adorazione eucaristica tenutasi il giovedì scorso nella chiesa dell’Ospedale “Santa Maria della Misericordia” a Perugia». È il commento, a margine, dei coniugi Roberta e Luca Convito, responsabili della Pastorale familiare. «In questo luogo di culto, dove in molti quotidianamente si raccolgono in preghiera per chiedere al Signore la grazia della guarigione del corpo e dello spirito – ricordano Roberta e Luca –, sono custoditi i resti mortali del venerabile servo di Dio e medico chirurgo Vittorio Trancanelli (1944-1998), un “santo in sala operatoria e nella vita”, uno dei testimoni del nostro tempo che tanto si è adoperato per salvare la vita del prossimo non solo nella sua professione, ma nella vita quotidiana fondando l’associazione “Alle Querce di Mamre” dove trovano accoglienza donne e minori soli in gravi difficoltà, alla ricerca di un senso della propria esistenza. E l’adorazione eucaristica ha messo al centro anche queste esistenze e ha visto una numerosa partecipazione di giovani, operatori sanitari, movimenti e associazioni che si occupano della cura della vita in ogni sua forma», concludono Roberta e Luca Convito.

Quanto vale la vita? La celebrazione eucaristica del pomeriggio del 4 ottobre, presieduta dal parroco e vicario episcopale per la Pastorale, don Simone Pascarosa, è iniziata con la benedizione dei bambini presenti chiamati all’altare e delle giovani mamme in attesa. Don Pascarosa, nella sua omelia, ha posto ai fedeli degli interrogativi sul senso dell’esistenza umana: «Quanto vale la vita di un uomo? Forse solo un assicuratore lo sa e riesce a quantificarlo; vale più la vita di un giovane o di un anziano, di un italiano o di un africano? Vale più la vita di un malato o di una persona sana? Qual è il senso della vita? Questi gli interrogativi che spesso ci poniamo e a cui non riusciamo a dare risposta se non alla luce di Gesù Cristo che è venuto a predicare per la vita eterna. Il Vangelo ci presenta Gesù che guarisce la suocera di Pietro e le consente di rimettersi al servizio di Dio nel servizio agli altri. La direzione giusta che ci viene indicata è proprio questa servire Dio attraverso i fratelli e ritrovare il senso della nostra vita guardando a Colui che ci ha amato dando la vita. Possiamo non essere in salute, possiamo trovarci senza risorse economiche, ma nessuno può toglierci l’amore di Dio. Forti di questa gioia viviamo la nostra vita in pienezza!».

Un aiuto concreto alla vita. A conclusione della celebrazione, la presidente del MPV, Luisa Fioretto, ha presentato l’attività annuale del Movimento, evidenziando l’assistenza fornita a 74 mamme vedendo la nascita di 17 bambini. Ha poi lasciato la parola alla testimonianza dei coniugi Chiara e Giovanni Segantin, responsabili della Casa Caritas di accoglienza “Il Casolare” in Sanfatucchio di Castiglione del Lago, che hanno raccontato della loro esperienza di vita di genitori adottivi di un ragazzo kosovaro, Edison, gravemente malato fin dalla nascita, venuto a mancare ad ottobre.

Il malato sorgente di cura interiore. Nel loro racconto e nei loro sguardi commossi sono riecheggiate vive e concrete le parole del messaggio dei Vescovi italiani di questa 46a Giornata: “Quante volte il capezzale dei malati gravi diviene sorgente di consolazione per chi sta bene nel corpo ma è disperato interiormente”. Chiara e Giovanni hanno voluto anche loro consegnare un “messaggio” nel dire: «Edison ci è stato affidato perché noi ci prendessimo cura di lui, ma mentre noi ci prendevamo cura del suo corpo lui si prendeva cura delle nostre anime e di quelle di tutti coloro che lo hanno visitato».

Perugia – “Iniziazione cristiana. Quale proposta per il futuro”, un ciclo di tre incontri di formazione per catechisti con il teologo Andrea Grillo

Avrà inizio mercoledì 7 febbraio (ore 21), presso il salone parrocchiale di Ponte San Giovanni, il ciclo di tre incontri di formazione dal titolo: “Iniziazione cristiana. Quale proposta per il futuro”, rivolto agli oltre 700 catechisti e catechiste delle comunità parrocchiali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve impegnati nell’iniziazione cristiana. Questo ciclo sarà tenuto dal noto teologo Andrea Grillo, professore ordinario presso la Pontificia Università Sant’Anselmo di Roma, promosso dall’Ufficio catechistico diocesano diretto dal don Calogero Di Leo.
Gli altri due appuntamenti sono in calendario ii 6 marzo e il 17 aprile, sempre nella parrocchia di Ponte San Giovanni dove si ritroveranno “in presenza”, fin dal primo incontro, i catechisti delle prime quattro Zone pastorali, mentre quelli delle altre seguiranno il corso, in collegamento online, nei saloni parrocchiali di Marsciano, Magione e Sanfatucchio.
A spiegare la finalità del ciclo di formazione è don Calogero Di Leo: «Occorre trovare forme nuove di annuncio del Vangelo e di approfondimento della fede attraverso la catechesi», perché «vivendo in cambiamento d’epoca con continui mutamenti che investono non solo la società, ma anche la vita ecclesiale siamo tenuti, come ci esorta spesso papa Francesco, a trovare nuovi linguaggi e nuovi strumenti affinché l’annuncio del Vangelo possa essere un’esperienza di vita alla luce di tre elementi fondamentali quali: il Vangelo, la Liturgia e la vita comunitaria Fraterna, e di come l’iniziazione cristiana possa aiutare meglio la nostra esistenza quotidiana di credenti e di come la stessa vita dell’uomo possa aiutarci nell’illuminare il senso dalla stessa iniziazione cristiana».
«In tutto questo ci avvaliamo – annuncia don Calogero Di Leo – della preziosa esperienza del noto teologo Andrea Grillo, che con il suo libro sulla Iniziazione potrà indicarci una proposta attraverso la quale possiamo essere catechisti e comunità “rinnovati” e al “passo con i tempi”, perché annunciatori della Parola del Signore, dopo aver individuato una nuova modalità del suo annuncio sia agli adulti, ma soprattutto ai più giovani che sono, non dimentichiamolo, il nostro futuro di Società e di Chiesa, ma specialmente il presente, e che ora più che mai hanno bisogno di una proposta coinvolgente e convincente».

Terni – San Valentino 2024 – festa della Promessa. Mons. Soddu: “la vita ha un senso: il senso pieno, in quanto fondata sul Dio della vita e della realizzazione delle promesse”

«La promessa che vi scambiate davanti a san Valentino, non sono delle parole e neanche dei sentimenti che oggi vi sentite di condividere, lo sapete molto bene, ma è la vita stessa che intendete fondare l’uno sull’altra e viceversa». È l’augurio che il vescovo Francesco Antonio Soddu ha rivolto alle 40 coppie di fidanzati che hanno partecipato alla celebrazione della promessa d’amore dei fidanzati nella basilica di San Valentino, uno dei momenti più significativi delle celebrazioni religiose in onore di san Valentino patrono di Terni e degli innamorati.
Una cerimonia che suggella ancora di più il legame tra san Valentino e i fidanzati che diranno il loro “sì” entro l’anno, con la testimonianza di un Santo che parla di amore fedele e paziente, un amore attento, generoso e rispettoso, che è patrono dell’amore sponsale e della famiglia cristiana, fondata sul sacramento del matrimonio. Oltre ai tanti ternani che hanno preso parte alla celebrazione, una coppia proveniente dalla Svizzera, coppie da varie città dell’Umbria, da Roma, da Ravenna, dalla Calabria, alcune di loro insieme ai figli neonati.
«Le parole di Gesù sono rivolte a voi e a ciascuno di noi – ha aggiunto il vescovo -, perché sono sempre parole di vita per tutti, del senso pieno della vita. La promessa che fate in chiesa e al cospetto di san Valentino, il quale, come successore degli apostoli, ci ricorda che, nella misura in cui si annuncia e testimonia il Vangelo, allora la vita ha un senso: il senso pieno, in quanto fondata sul Dio della vita e della realizzazione delle promesse. Non abbiate mai a noia questo grande insegnamento, esso è il segreto lieve e forte della vita stessa. È il segreto lieve e forte dell’amore. Esso è molto, molto di più di un sentimento; è il proseguo e la realizzazione del sentimento; è il percorso che dal seme porta alla pianta e alla maturità dei suoi frutti, passando attraverso le diverse stagioni della vita, fino al definitivo compimento in Dio. Se volete dare un senso alla vita e al vostro amore, dovete passare attraverso Gesù, combattere con le armi dell’amore nel dono e fedeltà reciproca».
Nella giornata in cui si celebra la 46° giornata nazionale per la Vita, il vescovo ha invitato alla preghiera e l’azione perché «la forza della vita che unita a quanto siamo celebrando ossia la forza dell’amore, perché non sia vita senza amore e non sia amore senza vita. L’amore che è come il poema della vita, che è dono e salvaguardia, custodia e difesa della vita in quanto tale, attraverso i segni concreti di speranza che sapremo porre in ogni istante del nostro vivere quotidiano, anche quando la sperimentiamo fragile, minacciata e faticosa».
Le coppie hanno quindi pronunciato coralmente la promessa d’amore davanti all’urna di san Valentino e, prima della benedizione del vescovo, la preghiera al Santo protettore dei fidanzati. Dopo la benedizione del vescovo, c’è stata la cerimonia della consegna della pergamena alle coppie di futuri sposi, che insieme alla rosa bianca e al cuore su cui scrivere un pensiero d’amore, ricevuto all’accoglienza da parte del comitato organizzatore della parrocchia di San Valentino, sono i segni in ricordo di questa giornata loro dedicata.
A conclusione della celebrazione l’attore Stefano De Majo in una drammatizzazione ha raccontato ai fidanzati la storia di San Valentino e la leggenda della rosa che il santo era solito donare ai giovani fidanzati.

Perugia – celebrata in cattedrale la Giornata della Vita Consacrata. L’arcivescovo Maffeis all’omelia: «Il senso della vita religiosa è un seguire Cristo, Crocifisso e Risorto…, servendo le nostre comunità e la società nel suo complesso»

«La solenne processione con cui abbiamo aperto la nostra celebrazione ha espresso in maniera eloquente il senso della vita religiosa: è un seguire – con le lampade accese della fede e della carità – il Cristo, Crocifisso e Risorto, l’unico “sommo sacerdote misericordioso e degno di fede”, come ci ha ricordato la Lettera agli Ebrei…». Così l’arcivescovo Ivan Maffeis all’omelia (scaricabile al link: Omelia-arcivescovo-Maffeis-celebrazione-Giornata-della[1]Vita-Consacrata-2024-in-cattedrale.pdf (diocesi.perugia.it) della celebrazione eucaristica della Giornata della Vita Consacrata nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, la sera del 2 febbraio. Una celebrazione sentita e partecipata che ha visto una significativa rappresentanza di comunità e congregazioni religiose, di vita consacrata e giovani in discernimento vocazionale attorno al loro Pastore Ivan, che ha avuto parole di incoraggiamento e di gratitudine per la missione da loro svolta al servizio della Chiesa e delle comunità locali. La preghiera con l’accensione e la benedizione delle candele davanti alla venerata icona della Madonna delle Grazie ha introdotto la celebrazione animata dal Coro diocesano “Voci di Giubilo” diretto da don Alessandro Scarda. Concelebranti sono stati il vicario generale don Simone Sorbaioli, il vicario episcopale per la Vita Consacrata don Vittorio Gepponi, l’arciprete della cattedrale don Fausto Sciurpa e diversi religiosi.

Stagione vocazionale difficile. Mons. Maffeis, prendendo lo spunto dalle parole del vecchio Simeone ha esortato i religiosi e le religiose a non arrendersi «davanti a una stagione vocazionale che ci costringe a rivedere radicalmente la presenza diffusa di ieri. È un processo che porta a chiudere conventi, a lasciare città e borghi, a volte in un silenzio desolante; sono partenze che impoveriscono l’intero territorio, privandolo di quel segno di radicalità evangelica a cui la vita religiosa rimanda. Dietro a questo lasciare ci sono, inoltre e soprattutto, le storie delle persone, di uomini e donne che hanno lasciato la barca e le reti e ad abbracciare i consigli evangelici; c’è, quindi, la storia della vocazione di ciascuno, le persone incontrate, gli innumerevoli servizi assicurati dai vostri carismi alle nostre famiglie, alle nostre comunità e alla società nel suo complesso. A fronte di questa situazione credo che vada recuperato l’autentico messaggio che le parole del vecchio Simeone ci consegnano con quell’“Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace…”».

Mantenere vivo il fuoco della vocazione. «Possiamo leggervi un richiamo per noi a non smarrire la dimensione contemplativa – ha proseguito l’arcivescovo –, a tener fissare lo sguardo su Gesù: su Colui che – come diceva ancora la Lettera agli Ebrei – “proprio per essere stato messo alla prova e aver sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova”. Lo sappiamo per esperienza: se ci chiudiamo sulle nostre preoccupazioni e sulle nostre difficoltà, sui nostri problemi personali e comunitari, finiamo per smarrire il cuore di ciò che siamo; se contempliamo il Signore, se non smettiamo di fidarci di Lui con umiltà e gioia, manteniamo vivo quel fuoco, di cui parlava il profeta Malachia e che è all’origine della vocazione di ciascuno. Questo fuoco parla anche oggi nei vostri occhi, nel vostro cuore, nella disponibilità con cui vi relazionate agli altri, nell’amore che testimoniate alla Chiesa… Questo fuoco, propagandosi, porta la luce del Vangelo e potrà suscitare anche in altri una risposta vocazionale».

Perugia – festa di sant’Agata (3-4-5- febbraio), “La mia medicina è Cristo”, occasione per riflettere sulla malattia a livello umano e religioso

“La mia medicina è Cristo” è il tema della tre-giorni di incontri, a Perugia, dedicati a sant’Agata nella ricorrenza della sua memoria liturgica, che la Chiesa celebra il 5 febbraio. Alla nota santa siciliana, molto venerata nel capoluogo umbro, considerata anche la protettrice delle donne operate al seno, è intitolata la suggestiva chiesa trecentesca situata lungo la centralissima via dei Priori (a poco più di 100 metri sulla sinistra provenendo dal corso Vannucci), un vero e proprio scrigno d’arte e di storia con significativi affreschi ritornato al suo originale splendore nove anni fa (2015), dopo cinque anni di lavori di restauro.

In preparazione alla festa di sant’Agata del 5 febbraio, che culminerà con la celebrazione eucaristica delle ore 18, presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis insieme al rettore della chiesa mons. Fausto Sciurpa ed allietata dal Coro della Cattedrale di San Lorenzo, sono in programma due incontri. Il primo, sabato 3 febbraio, alle ore 17, presso la Sala del Dottorato delle Logge della Cattedrale, dal titolo: “La risposta umana alla malattia: ricerca scientifica e cura”, che vedrà come relatore il prof. Giuseppe Pellicci, direttore dell’Istituto Europeo di Oncologia dell’Università di Milano. Il secondo, domenica 4 febbraio, alle ore 17, presso la chiesa di Sant’Agata, è dedicato al tema “La risposta religiosa alla malattia: speranza e nuova scoperta di sé”, a cura di mons. Fausto Sciurpa con intermezzi musicali e la testimonianza di una persona che ha vissuto la sofferenza della malattia riscoprendo meglio sé stessa.

Il rettore mons. Fausto Sciurpa, nel presentare il tema della festa di sant’Agata, ricorda che «la santa è invocata nella preghiera da molte donne operate al seno per essere sostenute nella lotta contro il male. Il messaggio che si vuole trasmettere con i due incontri in preparazione alla festa – spiega il rettore – è quello che la medicina e la scienza debbano fare il loro corso nella ricerca di sempre maggiori e più appropriate cure mediche, senza togliere alla fede il suo viatico nell’affidarsi all’intervento di Dio. Soprattutto, per il credente sofferente, il Signore vuole che lotti contro il male, ma con nel cuore la speranza che guarda verso la vita, che è eterna, e nel contempo avere la capacità di riscoprire meglio se stessi».

Baiano di Spoleto – festa di S. Antonio. Don Edoardo Rossi benedirà il primo mattone dei lavori di ampliamento della Casa Famiglia O.A.M.I. di Baiano

Domenica 4 febbraio 2024 la Pievania di S. Giovanni Battista (Baiano, Firenzuola, S. Angelo in Mercole, S. Martino in Trignano e Montemartano) celebrerà la festa di S. Antonio Abate, organizzata in collaborazione con l’Associazione Pro-Loco di Baiano, la Casa Famiglia O.A.M.I. di Baiano e la Cooperativa Partes. Alle ore 10.30 nella chiesa di Madonna di Baiano il pievano don Edoardo Rossi celebrerà la Messa e al termine, sul piazzale, ci sarà la benedizione degli animali. Poi, si snoderà la processione con la statua di S. Antonio fino alla Casa Famiglia O.A.M.I., intitolata proprio al santo eremita. E qui ci sarà un momento di grande festa: don Edoardo Rossi, infatti, benedirà il primo mattone dell’ampliamento della struttura.

«Il progetto – sottolinea la presidente Egidia Patito – prevede l’evoluzione dell’attuale servizio esistente in un polo distretto multiservizio composto da: nuovo servizio di accoglienza residenziale per persone anziane non autosufficienti e con disabilità (6 posti); incremento del servizio socio riabilitativo residenziale per persone con disabilità, che passerà da 13 a 14 ospiti; miglioramento del servizio socio riabilitativo semiresidenziale per persone con disabilità già presente (8 posti); ci sarà poi uno spazio di coprogettazione dove famiglie, volontari, soggetti pubblici e privati possono incontrarsi e sviluppare idee per il territorio; lo spazio esterno, infine, che verrà riqualificato, potrà ospitare eventi culturali, spettacoli teatrali e tanto altro». «In questo momento di grande festa per la nostra comunità – continua la presidente Patito – mi piace ricordare alcune persone che sono state significative e fondamentali per l’avvio e lo sviluppo dell’O.A.M.I. e che oggi, sicuramente, gioiscono con noi dal cielo: su tutti Giuseppe Merini che mise a disposizione il casolare, lo sistemò ed avviò questa struttura coinvolgendoci tutti con la sua passione e amore per il prossimo; poi, mons. Enrico Nardi, fondatore dell’O.A.M.I., che accolse con entusiasmo l’idea di Merini; poi Gigliola Cinotti in Cimica, don Mario Curini e don Andrea Bonifazi che profusero idee ed energie per la crescita della Casa».

Il progetto prevede l’ampliamento della struttura già esistente. Il nuovo complesso sarà completamente accessibile in ogni sua zona grazie ad un attento studio dei percorsi e delle necessità funzionali di gestione delle difficoltà di deambulazione e sarà dotato di impiantistica adeguata per arrivare ad un edificio in classe energetica A. L’importo stimato dei lavori è di 1.800.000 euro. Questa cifra verrà coperta con: fondi raccolti grazie nella campagna di sensibilizzazione “Mattone dopo mattone” promossa dalla stessa Casa Famiglia; fondi provenienti dal bando PNRR; fondi del miglioramento sismico ed efficientamento energetico; cofinanziamento O.A.M.I. Il progetto strutturale è stato curato da Giovanni Curti della GDA architetti associati di Spoleto. I lavori saranno eseguiti dalla “Valentini & Scarponi costruzioni” di Trevi e termineranno entro il 2025.

Perugia – La Festa di san Francesco di Sales, con i vescovi Maffeis e Bedini

La Festa di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e operatori delle comunicazioni sociali, che la Chiesa celebra il 24 gennaio, a Perugia, è posticipata a sabato 3 febbraio, alle ore 11, nella Sala San Francesco del palazzo arcivescovile di Perugia (piazza IV Novembre, 6).

L’appuntamento di quest’anno si presenta come una novità assoluta. La giornata, infatti, sarà celebrata insieme dai vescovi di Perugia-Città della Pieve, Ivan Maffeis, e di Città di Castello e di Gubbio, Luciano Paolucci Bedini.

Una scelta non occasionale ma frutto e segno della comunione ecclesiale che lega la diocesi metropolitana di Perugia-Città della Pieve con le diocesi suffraganee di Gubbio e Città di Castello.

L’incontro è organizzato dagli Uffici pastorali per le Comunicazioni sociali delle tre Chiese diocesane, in collaborazione con Ucsi Umbria, l’Unione cattolica della stampa italiana, e si aprirà con un momento di preghiera. Interverranno i due vescovi e un rappresentante dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria a cui seguirà un tempo di dialogo tra operatori dei media.