Perugia – con la Veglia di preghiera d’Avvento dei giovani insieme al cardinale Bassetti la comunità diocesana perugino-pievese entra nel vivo delle celebrazioni natalizie

Diversi e significativi sono gli eventi religiosi che caratterizzano le festività natalizie nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, ponendo al centro l’annuncio della venuta del Figlio di Dio tra gli uomini. Un annuncio rivolto, in particolare, alle persone in difficoltà, sofferenti nel corpo e nello spirito, con gravi disagi…, ma anche ai giovani e alle famiglie che sono le “protagoniste” del Natale.

La Veglia di preghiera dei giovani.

Proprio l’appuntamento della Veglia di preghiera d’Avvento dei giovani con il cardinale Gualtiero Bassetti, promossa dall’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile insieme alla Pastorale universitaria, che si terrà giovedì 19 dicembre (ore 20.45), nella cattedrale di San Lorenzo, prepara la comunità perugino-pievese al Natale. La Veglia di quest’anno, spiega don Luca Delunghi, responsabile della Pastorale giovanile, «ha per titolo: “Senza indugio”. Oltre ad alcune brevi testimonianze di giovani, è importante soprattutto il tema dell’incontro, che parte dalla Christus vivit di papa Francesco in cui invita i giovani a camminare, “senza indugio”, come hanno fatto i pastori nell’avviarsi verso Betlemme. Il tema dell’attesa in Avvento diventa qualcosa di attivo: un camminare in questo tempo senza attendere passivamente». Durante la Veglia saranno anche presentate le iniziate della Pastorale giovanile del prossimo anno, che aiutano questo «camminare attivo» nella fede: dai pellegrinaggi alle esperienze di missione e carità in Italia e all’estero, tutte occasioni di crescita umana e cristiana per i giovani.

Due luoghi simbolo dell’umana sofferenza.

Dopo la Veglia di preghiera dei giovani, nei giorni che precedono il Natale, due luoghi simbolo dell’umana sofferenza saranno al centro dell’attenzione della Chiesa diocesana attraverso la presenza del suo Pastore: l’Ospedale di Santa Maria della Misericordia, sabato 21 dicembre (ore 17.30), dove il cardinale visiterà alcuni reparti e celebrerà la S. Messa con degenti, familiari, operatori sanitari e volontari; l’Istituto Don Guanella, domenica 22 dicembre (ore 17.30), dove il presule ammirerà il presepe vivente realizzato dagli ospiti della struttura e celebrerà la S. messa con tutti i membri della numerosa famiglia guanelliana.

Le celebrazioni della Notte e del giorno di Natale.

Entrando nel vivo delle festività natalizie, il cardinale Bassetti, come è tradizione, presiederà la celebrazione eucaristica della Notte di Natale in cattedrale, martedì 24 dicembre (ore 22.30), mentre la celebrazione del giorno di Natale (ore 11.30), sempre in cattedrale, sarà presieduta dal vescovo ausiliare mons. Marco Salvi. Il cardinale al mattino sarà in visita al Carcere di Capanne e pranzerà con le detenute, il personale di sorveglianza e i volontari Caritas. Nel pomeriggio (ore 17.30) si recherà a Città della Pieve dove nella concattedrale dei Ss. Gervasio e Protasio presiederà la celebrazione eucaristica.

Tra Natale e l’Epifania.

Nel periodo delle festività dopo Natale fino all’Epifania, la Chiesa diocesana celebra la festa della

Santa Famiglia di Nazareth, domenica 29 dicembre (ore 11.30), presso la chiesa parrocchiale di San Sisto dedicata alla Santa Famiglia di Nazareth, con la S. messa presieduta dal cardinale.

Nel pomeriggio del giorno di San Silvestro, martedì 31 dicembre (ore 18), in cattedrale, sarà celebrato dal cardinale Bassetti il tradizionale Te Deum di ringraziamento; mentre il primo giorno del nuovo anno (ore 18), sempre in cattedrale, il cardinale presiederà la celebrazione del Veni Creator nella Giornata Mondiale della Pace.

Visita all’Hospice di Perugia.

Anche nel 2020, come nel 2019, il cardinale dedicherà la sua prima visita pastorale del nuovo anno al Centro residenziale di cure palliative “Hospice” dell’Usl 1 Umbria di Perugia, che visiterà sabato 4 gennaio (ore 11), segno della sua attenzione e vicinanza verso quei degenti che non possono più ricevere cure a domicilio.

L’Epifania del Signore.

La solennità dell’Epifania del Signore, lunedì 6 gennaio, sarà celebrata a livello diocesano non in cattedrale, come negli anni precedenti, ma in una comunità parrocchiale, come segno di crescita cristiana che dalla periferia raggiunge tutta la città. Il cardinale Bassetti, il 6 gennaio (ore 16), sarà presso la comunità parrocchiale di San Sisto, che quest’anno celebra il 50° anniversario della nascita della Parrocchia (1969-2019), dove celebrerà la S. messa al termine della Sacra rappresentazione dell’Arrivo dei Magi, iniziativa promossa dalla Pastorale diocesana familiare animata da famiglie dell’Unità pastorale di San Sisto-Lacugnano-Sant’Andrea delle Fratte.

San Giustino – il presepe vivente al Castello

La terza edizione del “Presepe Vivente al Castello” si svolgerà nei giorni 26 e 29 dicembre 2019 e il 6 gennaio 2020 a partire dalle ore 17 fino alle 19. Il 26 dicembre alle ore 16:45 è previsto il taglio del nastro presso il portale di ingresso del castello.
La rappresentazione è stata arricchita di 12 nuove scene portandone il totale a 49 per un totale di 150 figuranti per ogni serata.
Lo svolgimento della manifestazione è reso possibile grazie alla collaborazione di tutte le maggiori associazioni del territorio comunale ad iniziare dalle acli di Celalba perno centrale e vitale di tutta la manifestazione.

Bevagna – inaugurazione Casa “Il Monastero”, progetto dell’Archidiocesi per la valorizzazione del patrimonio immobiliare ed offrire opportunità di lavoro ai giovani

L’archidiocesi di Spoleto-Norcia ha promosso recentemente la nascita della Cooperativa sociale “Valle Mea” con l’intento di dare vita ad un progetto innovativo ed ambizioso: la valorizzazione di alcune strutture di proprietà ecclesiastica, di grande bellezza e indiscusso valore storico-culturale, ed offrire opportunità di lavoro ai giovani.

Dopo l’avvio nell’agosto 2018 della Casa “S. Bernardino” a Montefranco (TR), mercoledì 18 dicembre 2019 alle ore 17.00 verrà inaugurata a Bevagna la Casa “Il Monastero”. Si tratta di una parte dell’ex Monastero benedettino di Santa Maria del Monte adibita all’accoglienza, sul corso principale della Città delle Gaite: luogo ideale per il relax, pensato per turisti e pellegrini, famiglie e gruppi, ma anche per ritiri ed esercizi spirituali. Il tutto in uno scenario ricco di spiritualità francescana, di monumenti di epoca romana e medievale, di bellezze ambientali, di iniziative culturali e di un’apprezzata produzione artigianale, senza dimenticare la genuinità dei cibi e dei vini.

Sarà presente l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo che ha promosso la nascita della Cooperativa “Valle Mea”; il presidente della Cooperativa Lanfranco Amadio con i membri del consiglio di amministrazione e i soci lavoratori (ad oggi quattro); il sindaco di Bevagna Annarita Falsacappa; il priore di Bevagna don Claudio Vergini; le autorità civili e militari del luogo; le maestranze che hanno lavorato nella struttura; la cittadinanza.

Terni – consegna del premio “Tommaso Moro” a padre Ibrahim Faltas “autentico operatore di pace”

L’Unione Giuristi Cattolici Italiani,  Sezione di Terni “Tommaso Moro” e il Movimento Cristiano Lavoratori organizzano il premio Internazionale “Tommaso Moro” conferito a padre Ibrahim Faltas ofm e consegnato da mons. Giuseppe Piemontese OFMConv  vescovo di Terni-Narni-Amelia, alla presenza di  Abeer Odeh Ambasciatore dello Stato di Palestina a Roma e rappresentante permanente presso le Agenzie delle Nazioni Unite FAO, IFAD e WFP dal 2019; di Marina Sereni viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, del prefetto di Terni Emilio Sensi, del sindaco di Terni Leonardo Latini, del rettore dell’Università di Perugia Maurizio Oliviero, del presidente della Provincia di Terni Giampiero Lattanzi e dell’ex sindaco di Terni Paolo Raffaelli.
E’ seguita la Lectio Magistralis: «Costruire la Pace attraverso il coraggio del dialogo: sulle orme e sull’esempio di San Francesco ad 800 anni dal pellegrinaggio in Terra Santa».
IL PREMIATO –  Ibrahim Faltas, cittadinanza egiziana, è un presbitero francescano, Giudice del Tribunale Ecclesiastico di Gerusalemme, Responsabile presso le Autorità Palestinesi e il Governo Israeliano, Direttore della Terra Santa School di Gerusalemme, Responsabile dello “Statu Quo” nella Basilica della natività di Betlemme, Promotore del Progetto formativo «Educare alla Pace», Saggista, Laurea in Filosofia e Baccalaureato in Teologia è conosciuto in tutto il mondo come straordinario mediatore e per essere stato protagonista indiscusso in un episodio drammatico nel 2002 durante la Seconda Intifada, nella risoluzione pacifica del confronto armato israelopalestinese nella Basilica della Natività di Betlemme.
LE MOTIVAZIONI –  Il premio viene conferito a Padre Ibrahim Faltas, autentico «operatore di pace», mediatore infaticabile, credibile testimone evangelico, per aver, durante il conflitto israelo-palestinese, promosso e sviluppato dal 2002 ai nostri giorni, a rischio della propria incolumità personale, il progetto «Educare alla Pace». Iniziativa formativa improntata alla educazione dei giovani alla Giustizia e alla Pace attraverso un dialogo mirante a trasformare l’attuale ‘confronto’ armato in un ‘incontro’ in cui tutte le parti (Cristiani compresi) siano messe in condizione di raggiungere le proprie giuste rivendicazioni. In particolare viene premiato con il Thomas More International Award il Suo eroico impegno a che i Cristiani arabi, minoranza dimenticata dai media, possano non essere costretti a fuggire dalla Terra Santa e nel contempo a che i Cattolici Occidentali, attraverso pellegrinaggi e progetti, non dimentichino i Fratelli che sopravvivono in quelle terre dove Dio si è manifestato.
L’INTERVENTO DI PADRE IBRAHIM

Terni – celebrazione prenatalizia in Acciaeria. Mons. Piemontese: “non intendiamo perdere la speranza promuovere un ordine locale e mondiale più giusto e a beneficio dell’uomo”.

«Seguendo una antica tradizione, la città, si ritrova attorno alla grande famiglia delle Acciaierie, mescolati al di là dei ruoli, e animati dalla fede per condividere le ragioni di speranza che tutti noi riconosciamo provenienti dalla nascita di Gesù Cristo, nostro salvatore».
Queste le parole del vescovo della Diocesi Terni Narni Amelia Giuseppe Piemontese nella celebrazione in preparazione al Natale che ha presieduto all’interno dell’Acciai Speciali Terni per i lavoratori e loro familiari, alla presenza dell’amministratore delegato dell’Ast Massimiliano Burelli, del sindaco di Terni Leonardo Latini, del Prefetto di Terni Emilio Sensi, delle altre autorità civili e militari e della dirigenza aziendale.
«Le lettura della messa ci invitano ad alzare lo sguardo, a ravvivare sentimenti di gioia, che si fondano nella presenza e nell’aiuto di Dio, che è amore e Provvidenza – ha detto il vescovo -. In tutta Italia, da Taranto alla Sicilia, alla Sardegna, alla Lombardia, al Friuli, e altrove, oltre 160 tavoli di confronto tra Governo e Sindacati, cercano di affrontare e risolvere vertenze sindacali. Anche qui a Terni la gente, le famiglie e i lavoratori sono preoccupati per il clima di incertezza e di depressione guardando ai giovani che emigrano in cerca di lavoro, per le tante aziende e fabbriche in crisi e in stato di agitazione e per le tante vertenze sindacali in piedi dalle difficili prospettive di soluzioni. Accogliendo l’esortazione di san Giacomo Apostolo nella seconda lettura di oggi, noi non vogliamo perdere la speranza, né la pazienza. Anzi intendiamo ravvivare la nostra fiducia nel buon senso comune, nelle capacità di dialogo e di mediazioni non solo tra le varie parti in causa, ma anche con l’apporto di Istituzioni politiche, economiche e finanziarie nazionali e sovranazionali per promuovere un ordine locale e mondiale più giusto e a beneficio dell’uomo».
«Certamente non possiamo restare inerti, scoraggiati, né ventilare scorciatoie pericolose di interesse di parte, che non risolvono i problemi. Il dialogo sincero e fiducioso e le trattative ad oltranza sono la strada maestra per una giusta e civile convivenza. Mentre la riserva mentale, che cela la pretesa della fame di guadagno e del profitto prima di tutto e ad ogni costo, saranno la premessa e la causa della sconfitta e del fallimento generale di tutti.
Noi cristiani sappiamo che Gesù è l’unico salvatore del mondo ed è Lui che può avviare l’umanità e la nostra società sui sentieri della pace, della giustizia, del benessere e della serenità.
Alla vigilia di questo Natale chiediamo a Gesù di aiutarci ad accoglierlo e di renderci degni di assistere anche oggi alle sue opere messianiche di guarigione, di giustizia e di santità. Siamo qui per sostenerci vicendevolmente con la preghiera. Per tutti noi questo auspicio-augurio possa realizzarsi nel Natale di Gesù, che attendiamo pieni di fiducia e speranza».

L’OMELIA DEL VESCOVO

Perugia: la giornata internazionale per i diritti dei migranti e presentazione del libro dal titolo: “Khaled che viene dal mare. ma che vuole da me?”

La Giornata internazionale per i diritti dei migranti 2019 viene celebrata a Perugia dalla Chiesa diocesana mercoledì 18 dicembre, alle ore 17.30, presso il Centro di accoglienza – Ostello di “Don Elio” (via Bontempi). Al centro dell’incontro, promosso in collaborazione con la Cooperativa Unitatis Redentegratio, la Caritas diocesana e la Casa della Tenerezza, la presentazione del libro dal titolo: “Khaled che viene dal mare. Ma che vuole da me?” di Barbara Baffetti (ed. Buk Buk).

Il libro è rivolto a bambini e ragazzi tra gli 8-13 anni e anche ad adulti ed educatori che vogliano favorire una cultura di rispetto e integrazione. Le pagine del diario di Davide con il racconto della storia del piccolo Khaled, propongono una riflessione del fenomeno immigrazione dall’osservatorio privilegiato dei pensieri e delle emozioni dei più giovani, invitando gli adulti a fare attenzione a linguaggi e narrazioni che possano mettere in difficoltà i più piccoli.

Nell’occasione verrà presentato in anteprima il video “Progetto richiedenti protezione internazionale” realizzato da Silvia Vecchini (autrice) e Marco Bonatti (presidente Associazione Alto Tevere Senza Frontiere).

Interverranno all’incontro il vescovo ausiliare mons. Marco Salvi, il presidente della Cooperativa Unitatis Redentegratio prof. Carlo Cirotto, il presidente del Forum degli Oratori italiani e direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria don Riccardo Pascolini, il direttore della Caritas diocesana diacono Giancarlo Pecetti, il referente della Comunità di Sant’Egidio di Perugia Luciano Morini e l’assistente sociale del Progetto diocesano richiedenti protezione internazionale Stella Cerasa.

Perugia – l’Avvento di fraternità dedicato alle popolazioni terremotate dell’Albania, domenica 15 dicembre. Lettera del cardinale Gualtiero Bassetti alla comunità diocesana

La Caritas diocesana dedica l’Avvento di Fraternità 2019 alle popolazioni terremotate dell’Albania, promuovendo in tutte le comunità parrocchiali una raccolta di offerte durante le S. messe del 15 dicembre, Terza domenica d’Avvento, ed è vicina con la preghiera e con gesti concreti alle famiglie di albanesi in difficoltà (nel 2018 sono state 49 a chiedere aiuto dal Centro di ascolto diocesano) che risiedono nel territorio perugino-pievese. Le offerte che verranno raccolte domenica 15 dicembre andranno a sostenere i progetti attivati per quest’emergenza umanitaria dalla rete Caritas (www.caritas.it).  Quanti desiderano inviare direttamente in Caritas la propria offerta possono effettuare un versamento a: Diocesi Perugia – Caritas Diocesana IBAN IT74E0344003000000000071452, specificando nella causale “Emergenza Terremoto Albania”

La lettera del Cardinale Gualtiero Bassetti per l’Avvento di Fraternità 2019 – “Non facciamo mancare alle famiglie albanesi terremotate il nostro umano e cristiano sostegno”

Carissimi,

com’è ormai tradizione, la terza domenica di Avvento è per la nostra Chiesa diocesana un tempo particolare di riflessione verso il Natale e di carità nei confronti del prossimo bisognoso.

Anche quest’anno, la Caritas diocesana si sta mobilitando per aiutare quanti si trovano in difficoltà, specialmente di fronte alle diverse emergenze avvenute nel nostro Paese o all’estero.

Questa è la missione della Caritas, che tra poco più di un anno celebrerà il suo primo cinquantennio di attività. Fu fondata infatti nel 1971 per volere di san Paolo VI, con lo scopo di prodigarsi per non far mancare la vicinanza spirituale e materiale a quanti si trovano in condizioni di difficoltà, a maggior ragione se queste sono causate da gravi calamità naturali come il terremoto. È accaduto di recente, in occasione del sisma che ha provocato morti, feriti e senzatetto nella vicina Albania.

La Caritas diocesana ha raccolto l’invito di quella italiana a sostenere i progetti a cui dedica l’Avvento di fraternità 2019, raccogliendo in tutte le chiese parrocchiali le offerte durante le celebrazioni eucaristiche di domenica prossima, 15 dicembre, per rinnovare lo spirito di condivisione e solidarietà nei confronti dei fratelli che soffrono.

Spero che anche in questa circostanza la comunità cristiana non farà mancare il suo aiuto, pur avendo dovuto far fronte alle diverse povertà del nostro territorio, come ci è stato segnalato nel IV Rapporto diocesano, curato dall’Osservatorio sulle povertà e l’inclusione sociale della Caritas.

Apprestandoci ad allestire nelle nostre case il presepe, che ricorda la venuta al mondo del Salvatore, in una situazione di povertà estrema, invito tutti a pensare a chi quest’anno si avvicina più di ogni altro alla precaria situazione di vita della Santa Famiglia di Nazareth. Non facciamo mancare alle famiglie albanesi terremotate il nostro umano e cristiano sostegno.

Con questo auspicio, di vero cuore, tutti saluto e benedico nel Signore Gesù.

Gualtiero Card. Bassetti

Natale 2019 – messaggio dei vescovi umbri per condividere la grazia dell’Assemblea Ecclesiale Regionale

Al termine delle feste natalizie 2018 annunciavamo la celebrazione di una Assemblea Ecclesiale per la nostra Regione. Dopo un anno, torniamo a rivolgerci a voi per condividere la grazia dell’Assemblea celebrata a Foligno il 18 e 19 ottobre scorso, preceduta e preparata da un intenso e appassionato lavoro nelle diocesi.
Abbiamo vissuto in quei giorni un autentico “evento di grazia”, una gioiosa esperienza di comunione, un vivace esercizio di sinodalità che si è rivelato occasione di profezia: non ci siamo nascoste le difficoltà e non ci siamo fermati a sterile pessimismo, ma ci siamo lasciati guidare dallo Spirito nell’individuare le vie da percorrere per portare la gioia del Vangelo
nella nostra terra umbra.

In azione di grazie
Vogliamo dunque rendere grazie al Padre per questo dono prezioso che sostiene e conforta il nostro quotidiano cammino. Grazie alle diocesi e ai delegati, che hanno lavorato con responsabilità e dedizione esercitando un vero servizio d’amore alle nostre Chiese; grazie alla diocesi di Foligno e alle parrocchie che ci hanno accolto, facendoci gustare la bellezza della fraternità; grazie ai mezzi di comunicazione che hanno efficacemente raccontato l’evento ecclesiale.
L’Assemblea è diventata così per le nostre diocesi come una lettera scritta non con inchiostro né su tavole ma nei cuori (cf 2 Cor 3, 2 ss). Adesso tocca a tutti noi “decifrare” e dare compimento a quanto lo Spirito ci ha suggerito.

Una esperienza ecclesiale-missionaria
Nei lavori dell’Assemblea abbiamo visto in atto, e dunque esperimentato efficacemente,
l’amore per Cristo e per il Vangelo, per le nostre Chiese e per la nostra terra con le sue bellezze, la sua storia, la sua cultura, la sua fede, le sue fatiche, i suoi problemi sociali; abbiano gustato la gioia di ritrovarci insieme come fratelli; non ci siamo nascosti le difficoltà per l’annuncio del Vangelo in una società complessa e ferita; abbiamo pensato a quanti portano il peso della vita quotidiana, in particolare a coloro che devono affrontare la precarietà lavorativa e le conseguenze del terremoto. Nel contempo, abbiamo trovato conferma alla necessità di proseguire il cammino operando scelte pastorali capaci di infondere nuovo vigore alla nostra testimonianza e di condurci a realizzare una nuova semina del Vangelo. Sappiamo bene che la Regione attende dalla nostra Chiesa parole forti di speranza e gesti coraggiosi che promuovano un rinnovamento del tessuto sociale.

Quattro verbi
Dai “tavoli di lavoro”, quasi una prima sintesi della condivisione realizzata, sono emersi quattro verbi che indicano il cammino da percorrere. Li vogliamo ora idealmente consegnare a tutti voi, singoli e comunità, come progetto e come impegno:
a) ASCOLTARE la Parola di Dio per una fede adulta che susciti cristiani robusti e gioiosi e favorisca l’acquisizione di una mentalità cristiana; ascoltare la gente per potenziare nella società una presenza competente e appassionata del bene comune. Sono necessarie una autentica conversione missionaria, una rinnovata misericordia e una ricercata e voluta compassione per incarnare l’amore evangelico dentro il quotidiano della vita, la disponibilità ad affrontare con serenità e serietà le grandi provocazioni del tempo in cui viviamo
b) APPARTENERE alla Chiesa, che è la diocesi, di cui le unità pastorali sono cellule vive; esse, che rappresentano non il passato ma il futuro, devono diventare lo snodo e il collante tra parrocchia e diocesi; la celebrazione eucaristica domenicale, generatrice di comunione e di missione, garantisce l’esistenza e la crescita del senso di appartenenza
c) FORMARE, cioè “dare forma” all’uomo, al cristiano, alla coppia, ai giovani, ai preti, agli operatori pastorali, a quanti sono impegnati nella vita pubblica. Tale formazione comporta itinerari differenziati e una grande perseveranza nel cammino; non si misura dal numero ma dalla qualità delle proposte. Occorre dare vita ad esperienze, luoghi e istituzioni in
grado di contaminare il presente con la buona notizia del Vangelo di Gesù
d) ANDARE incontro alle fatiche, alle ferite, alle domande dei nostri contemporanei offrendo una “cura” misericordiosa, che pone al centro i poveri, raccontando con lo stile della vita quotidiana quanto è bello essere discepoli di Gesù. È lo snodo di una Chiesa “in uscita”: accogliere, discernere, integrare, accompagnare.

Un appuntamento
La Segreteria dell’Assemblea ha curato la sintesi dei lavori compiuti prima nelle diocesi e poi nei “tavoli di lavoro” a Foligno. Chiamati come Vescovi a cogliere e raccogliere, far crescere e far fruttificare ogni germe di bene, ne stiamo facendo oggetto di riflessione e discernimento, per offrire in tempo opportuno linee comuni con indicazioni di prospettive e
percorsi, come ci è stato insistentemente richiesto. Si tratta in un qualche modo di “restituire” alle diocesi quanto dalle diocesi, attraverso i delegati, è stato formulato ed interpretato. Fin da ora diamo appuntamento ai delegati e a quanti si vogliano unire a loro per un incontro, probabilmente all’inizio della Quaresima 2020, per la presentazione del Documento che
scaturirà da tutto questo percorso.

Un augurio
Intanto, camminiamo fiduciosi verso il Natale del Signore, quando celebreremo l’Emmanuele, il Dio-con-noi, ed accoglieremo nel mistero dell’incarnazione il dono della sua stessa vita: Dio si è fatto come noi per farci come lui! Egli porti a tutti e ciascuno la pace e la gioia che riserva per i suoi amici e che attraverso di loro desidera far giungere a tutti.

Assisi, 14 dicembre 2019
I Vescovi dell’Umbria

IL MESSAGGIO IN PDF

Assisi – consegna della lampada della Pace al presidente della Repubblica Sergio Mattarella

“Noi cerchiamo uomini umili e saggi per governare, che non amino il protagonismo dei narcisisti, non facciano continuamente propaganda e si pongano in modo garbato. Cerchiamo persone salde in se stesse e non in virtù dei consensi, capaci di dialogo, di ponderazione e di creatività”. Lo ha affermato il custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, commentando stamani – nella cerimonia di consegna della Lampada della Pace al presidente della Repubblica, Sergio Matterella – il recente rapporto Censis dal quale emerge che “siamo un popolo in crisi, disaffezionato alla politica e alla ricerca di quello che, di volta in volta, può sembrare l’uomo forte del momento cui affidarsi”.

Padre Gambetti ha sottolineato “la guida luminosa e umile” del capo dello Stato che “ci consente di alimentare la fiducia e la speranza di vedere ancora un’Italia umana, di poterla costruire insieme”. In Mattarella i frati di Assisi riconoscono “un presidio dei principi costituzionali e democratici dell’Italia, improntati al confronto e al dialogo con tutti. Siamo confortati – ha aggiunto – dal suo vigile impegno indirizzato a prevenire tutte le forme di odio, di sopruso e di egoismo che minacciano la sicurezza e la pacifica convivenza nel nostro Paese”.

La consegna a Mattarella della Lampada della Pace di San Francesco – copia autentica di quella che arde perennemente davanti alla tomba del Santo – è avvenuta nella Basilica superiore, prima della registrazione del Concerto di Natale che verrà trasmesso dalla Rai il 25 dicembre, subito dopo il messaggio Urbi et Orbi di Papa Francesco.

Il riconoscimento della Lampada della Pace di San Francesco, nelle ultime edizioni, era stato assegnato al Presidente delle Repubblica Colombiana, Juan Manuel Santos, “per lo sforzo tenuto nei processi di riconciliazione con le Farc”, alla Cancelliera tedesca, Angela Merkel che “nella sua Germania e in Europa, si è distinta nell’opera di conciliazione in favore della pacifica convivenza dei popoli” e al Re di Giordania, Abdullah II, per “la sua azione e il suo impegno tesi a promuovere i diritti umani, l’armonia tra fedi diverse e l’accoglienza dei rifugiati”.

Assisi – Scuola socio-politica “Giuseppe Toniolo” incontro su: “L’economia nel Magistero di papa Francesco” con suor Alessandra Smerilli

“L’economia nel Magistero di Papa Francesco” è il titolo della terza lezione della Scuola socio-politica “Giuseppe Toniolo” che si terrà lunedì 16 dicembre alle ore 19 all’Istituto Serafico di Assisi. Interverrà Suor Alessandra Smerilli, docente di Economia politica alla Ponti­ficia Facoltà di Scienze dell’educazione “Auxilium” di Roma e nominata da Papa Francesco Consigliere di Stato della Città del Vaticano. Ha incarichi di insegnamento in altre istituzioni universitarie, è membro del Comitato scienti­fico ed organizzativo delle Settimane sociali dei cattolici, promosso dalla Conferenza episcopale italiana ed è tra gli esperti del Consiglio nazionale del Terzo settore, organismo istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Quest’anno il tema del ciclo di lezioni della scuola è: «Verso “The Economy of Francesco”», in preparazione dell’evento voluto dal Santo Padre che si terrà dal 26 al 28 marzo nella città serafica, rivolto a giovani economisti, imprenditori e change-makers del mondo.