La Cei stanzia 10 milioni di euro dell’8Xmille per far fronte all’emergenza Coronavirus tramite le Caritas diocesane. Don Soddu (Caritas Italiana): “Segno di speranza e conforto per le persone in difficoltà”

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, per sostenere le Caritas diocesane nella loro azione di supporto alle persone in difficoltà a causa dell’emergenza “coronavirus”, ha deliberato lo stanziamento di 10 milioni di euro provenienti da donazioni e dall’otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica. Saranno le 220 Caritas diocesane, distribuite in tutta Italia, a individuare gli interventi più urgenti, territorio per territorio, dando priorità a forme di sostegno economico destinato alle famiglie già in situazioni di disagio, all’acquisto di generi di prima necessità per famiglie e persone in difficoltà (viveri, prodotti per l’igiene, farmaci..), ad attività di ascolto (es. numero verde diocesano) destinate ad anziani soli, persone fragili, etc., e al mantenimento dei servizi minimi per le persone in situazione di povertà estrema: mense con servizio da asporto, dormitori protetti… «Questo stanziamento straordinario della CEI – spiega il Direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu – si pone per le Caritas diocesane come un segno concreto di speranza e conforto. Le Chiese locali, in questo modo, continueranno a non far mancare il dinamismo forte della Carità». Caritas Italiana rinnova l’appello a tutti alla solidarietà invitando a sostenere – direttamente o per suo tramite – le iniziative e gli interventi mirati delle Diocesi e delle Caritas locali in favore delle persone in difficoltà e in condizioni sempre più precarie.

Assisi – L’emporio “7 ceste” cambia orario e modalità di distribuzione dei prodotti.

Nuove modalità di distribuzione di prodotti all’’Emporio solidale diocesano “7 Ceste” di Santa Maria degli Angeli. In ottemperanza al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020, recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, la struttura della Caritas, che assiste circa 1.300 soggetti, ha cambiato orario e modalità di erogazione dei prodotti. La distribuzione avviene ora solo su appuntamento telefonico, chiamando il numero 371.3344796, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12. Chi resta a casa non perde il punteggio e potrà utilizzarlo in futuro. L’Emporio, inaugurato nell’anno 2016, è nato da una collaborazione tra il Comune di Assisi e la Caritas diocesana. Il suo scopo è quello di offrire sostegno alle famiglie in difficoltà. La struttura, i cui locali sono stati ampliati lo scorso mese di dicembre, è organizzata come un normale negozio (minimarket) dove, però, i prodotti si ‘acquistano’ con l’utilizzo di una ‘card sociale’ a punti. Trae la sua fonte di sostentamento dalla raccolta delle collette alimentari e Banco alimentare, dalle donazioni di alimenti da parte di aziende e supermercati. Si sostiene grazie anche ai contributi dei Comuni di Assisi, Bastia Umbra e Bettona.

Collevalenza, Santuario Amore Misericordioso – preghiera on line e orari apertura santuario

La Famiglia dell’Amore Misericordioso, Ancelle, Figli e Laici, propone momenti di preghiera dalla Cappella del Crocifisso giornalieri.
Per seguire la diretta streaming si può accedere dal sito www.collevalenza.org, cliccando sui bottoni Youtube e Facebook, o anche direttamente dal Canale ufficiale di Collevalenza di Youtube e dalla pagina Facebook “Santuario dell’Amore Misericordioso”.

Ore 7:30 • Santa Messa (feriale)
Ore 11:30 • Santa Messa (festiva). Al termine della S. Messa: recita della preghiera dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della CEI, composta per il particolare momento di fragilità che stiamo vivendo. Giaculatoria che accompagna l’uso dell’Acqua dell’Amore Misericordioso (composta da Madre Speranza).
Ore 18:30 • Santo Rosario, Supplica a Maria Mediatrice, Giaculatoria composta da Madre Speranza
Ore 21:00 • Novena dell’Amore Misericordioso (per scaricare l’App da Google Play), Trisagio alla Santissima Trinità, Giaculatoria composta da Madre Speranza, “Un pensiero di Speranza”

AVVISO
In questo tempo di emergenza, il Santuario apre: il mattino, dalle ore 8:00 alle 12:00; il pomeriggio dalle ore 15:30 alle 18:00.
In questi orari è sempre possibile attingere l’Acqua dell’Amore Misericordioso alle fontanelle, mentre le piscine rimangono temporaneamente chiuse.

“In questi giorni, in cui non è possibile offrirvi i consueti appuntamenti liturgici, siamo noi che desideriamo entrare nelle vostre case, venire da voi e portare il “Roccolo della Misericordia” là dove siete, superando le barriere fisiche che ci dividono. Come cristiani vogliamo dare l’esempio, essere testimoni di un autentico senso civico, nel rispetto di tutti. In modo diverso, continueremo a lasciarci attirare dall’Amore del Buon Gesù che ci è accanto soprattutto in questi giorni di doverosa “clausura” nelle nostre case.
Per cercare di vivere al meglio questa Quaresima resa “speciale” dal dolore, caratterizzata da un diffuso clima di emergenza, di ansia, di timore che avvolge l’Italia e il mondo, vogliamo essere una comunità, una Famiglia “unita come una forte pigna” nell’Amore Misericordioso. 
Come fare? Vivremo tre appuntamenti quotidiani di preghiera, suddivisi nella giornata, trasmessi in diretta streaming dalla Cappella del Crocifisso dell’Amore Misericordioso. Per seguirci potete accedere dal sito www.collevalenza.org, cliccando sui bottoni Youtube e Facebook, o anche direttamente dal Canale ufficiale di Collevalenza di Youtube e dalla pagina Facebook “Santuario dell’Amore Misericordioso”.
In questo tempo di emergenza, il Santuario aprirà: il mattino, dalle ore 8:00 alle 12:00; il pomeriggio dalle ore 15:30 alle 18:00. In questi orari è sempre possibile attingere l’Acqua dell’Amore Misericordioso alle fontanelle, mentre le piscine rimangono temporaneamente chiuse.
I tre momenti che condividiamo insieme sono idealmente uniti da un filo rosso: la giaculatoria composta dalla beata Madre Speranza, che ci auguriamo arrivi a scandire anche le ore della nostra giornata: “Signor mio e Dio mio, la tua misericordia ci salvi, il tuo amore misericordioso ci liberi da ogni male”. Tenete presente che Madre Speranza compose questa preghiera semplice a Roma, durante la seconda guerra mondiale, intercedendo con molta fede per quel dramma e dandosi da fare per alleviarlo.

Venerdì 13 marzo partirà la diretta streaming, augurandoci che tutto vada per il meglio nonostante il sovraccarico a cui è sottoposta la rete in questo tempo di emergenza. Vi descriviamo i tre appuntamenti.
1. La giornata si aprirà con la Santa Messa: feriale alle ore 07:30 e festiva alle ore 11:30. È trasmessa a porte chiuse dalla Cappella del Crocifisso. Se la quaresima è tempo di digiuno, quest’anno ci è chiesto il più grande sacrifico del digiuno eucaristico. Se lo viviamo bene crescerà in noi il desiderio di ricevere Gesù e di essere avvolti dalla luce della Pasqua. Come ripeteva la Madre, invitiamo Gesù a rimanere in noi, facciamogli compagnia e Lui abiterà nel nostro cuore e ci trasformerà in tabernacoli viventi.
Al termine della celebrazione, con un respiro ecclesiale, reciteremo insieme la preghiera dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della CEI, composta per il particolare momento di fragilità che stiamo vivendo. Concluderemo con la giaculatoria che accompagna l’uso dell’Acqua dell’Amore Misericordioso: “Signor mio e Dio mio, per il tuo amore e per la tua misericordia, guarisci noi che siamo tuoi figli da ogni malattia, specialmente da quelle che la scienza umana non riesce a curare; e fa’ che, con il tuo aiuto, conserviamo sempre pura la nostra anima da ogni male”.
2. Alle ore 18:30, vivremo un intenso momento mariano, recitando insieme il Santo Rosario e la Supplica a Maria Mediatrice. Lei, “primo tabernacolo della storia”, è lì con le braccia aperte ad intercedere per la nostra Patria, per gli ammalati e per il mondo intero.
3. L’ultimo appuntamento è alle ore 21:00, con la recita della Novena all’Amore Misericordioso, dove Madre Speranza ci invita meditare il Padre Nostro e a chiedere le grazie di cui abbiamo bisogno. Seguirà la recita del Trisagio alla Santissima Trinità che la Madre pregava e faceva pregare durante la Seconda guerra mondiale, ma anche in occasione di calamità naturali o “delle tempeste del cuore e della mente”.
In questo oggi della storia, chiediamo con fede all’Amore Misericordioso che si trovi una soluzione alle varie crisi umanitarie, che ci liberi da questa epidemia, che sostenga tutti coloro che sono giorno e notte negli ospedali, nella trincea avanzata per aiutare e curare i fratelli in difficoltà, e che illumini i responsabili della società civile nel prendere le decisioni migliori per questa emergenza.
Concluderemo, infine, con “un pensiero di Speranza”, illuminato dagli scritti della Madre.
Il Buon Gesù non ci abbandona e ci tiene tutti per mano. Attendiamo di rivederci presto in questo Santuario per vivere giorni di pace e rinnovata gioia, alla luce della Risurrezione. 
Vi salutiamo con le parole che la Madre rivolgeva ai pellegrini, affacciandosi dalla finestra: “Il Signore vi doni salute e pace”.

Collevalenza, 12 marzo 2020
P. Ireneo Martín fam
Rettore del Santuario

Chiesa italiana in preghiera per il Paese nella festa di San Giuseppe il 19 marzo

In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia. Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa.
TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta.

Caritas Italiana – Papa Francesco dona 100mila euro per l’emergenza: “Un segno di vicinanza verso coloro che soffrono per l’epidemia e verso coloro che se ne prendono cura”

Papa Francesco, tramite il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha donato 100mila euro a Caritas Italiana per un primo significativo soccorso in questa fase di emergenza per il diffondersi del contagio da Coronavirus (CoViD-19) su tutto il territorio italiano. Tale somma vuol essere un’immediata espressione del sentimento di spirituale vicinanza e paterno incoraggiamento da parte del Santo Padre verso tutti quei servizi essenziali a favore dei poveri e delle persone più deboli e vulnerabili della nostra società, che le Caritas a livello diocesano e parrocchiale assicurano quotidianamente in Italia.
«Il contributo, che accompagna la preghiera, a sostegno dell’amata popolazione italiana, è parte dell’impegno a favore delle Chiese locali che, attraverso le Caritas nazionali e le Caritas diocesane, garantiscono aiuto e solidarietà in favore di coloro che sono in difficoltà e in condizioni di precarietà e di bisogno», spiega il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
«In un tempo non facile per tutti noi, insieme a tutte le Caritas diocesane d’Italia, ci sentiamo abbracciati da Papa Francesco», dice don Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana. «Siamo costantemente in contatto con i Delegati regionali e i Direttori diocesani per sostenere il loro impegno quotidiano che, in questo momento così particolare, non fa venire meno la testimonianza della Carità nelle nostre comunità a sostegno degli ultimi e dei più indifesi. Questa emergenza – aggiunge don Soddu -, ormai diffusa in tutta Italia, richiede attenzione e prudenza, ma non può comunque far venir meno la nostra prossimità verso chi soprattutto oggi rischia di essere lasciato più solo. Proprio quando potrebbero prevalere la paura e la diffidenza verso il prossimo, la fede e la speranza in Dio – che anche con i suoi gesti Papa Francesco conferma continuamente – ci chiamano a mettere in pratica una nuova “fantasia della Carità”, che ci faccia uscire tutti insieme da questa crisi».
Caritas Italiana rinnova l’appello alla solidarietà invitando a sostenere – direttamente o per suo tramite – le iniziative e gli interventi mirati delle Diocesi e delle Caritas locali in favore di sempre più persone in difficoltà e in condizioni precarie.
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È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il sito www.caritas.it, o bonifico bancario (causale “Emergenza Coronavirus”) tramite:
Comunicato n.07 | 12 marzo 2020
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

Perugia: Il cardinale Bassetti, dinanzi all’acuirsi del conflitto in Siria con un nuovo esodo di profughi, rilancia l’appello della Caritas diocesana a sostenere progetti umanitari per famiglie siriane

Anche nel tempo del “corona virus” non si può essere insensibili ai forti venti di guerra che soffiano in Siria provocando un nuovo esodo di profughi. Negli ultimi tre mesi 900mila siriani hanno lasciato le proprie case in cerca di rifugio, sommandosi ai 6milioni di connazionali riparati, dall’inizio della guerra, in Libano e in altri Stati confinanti. A sottolinearlo è la Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve attenta a quanto sta accadendo in Siria, ricordando il recente appello del Papa rivolto «agli attori coinvolti e alla comunità internazionale, perché taccia il frastuono delle armi e si ascolti il pianto dei piccoli e degli indifesi».

Autolesionismo. Ai più piccoli e ai più indifesi rivolge il suo pensiero il cardinale Gualtiero Bassetti: «Nei campi profughi sull’isola di Lesbo molti dei minori non accompagnati sono tentati da atti di autolesionismo, piuttosto che subire soprusi. Occorre porre fine a tanta violenza provocata da guerre infinite. E’ un insulto al cospetto di Dio, che ci dona la vita e ci insegna, attraverso la sua Parola, a vivere in pace e in un mondo giusto. All’umanità intera è affidata la sua stessa salvaguardia, in particolare dei più piccoli e dei più indifesi». E’ una preoccupante situazione umanitaria acuitasi con la decisione della Turchia di aprire ai profughi le frontiere con la Grecia dove oltre 44mila persone tentano di raggiungere l’Europa, di cui 5.500 sono minori non accompagnati, provenienti in maggioranza dalla Siria e dall’Iraq.

Corridoi umanitari. «Siamo dinanzi ad un nuovo grave esodo – commenta il cardinale Bassetti – e le famiglie profughe di religione cristiana sono migliaia, le più perseguitate, i nuovi martiri del nostro tempo. A queste famiglie e alla loro accoglienza-integrazione la nostra Caritas diocesana dedica la “Quaresima di Carità 2020” nel sostenere i progetti dei “corridoi umanitari” voluti anche dalla Cei, attraverso la Caritas italiana, in stretta collaborazione con il Governo». Al recente incontro di Bari “Mediterraneo, frontiera di pace” è stato auspicato che altri Paesi europei possano impegnarsi in simili progetti, coinvolgendo le comunità locali, ad iniziare da quelle religiose, e le tante famiglie di buona volontà.

Accoglienza famiglie. La Caritas diocesana si è impegnata in Quaresima a far conoscere il progetto dei “corridoi umanitari”, invitando le famiglie che hanno immobili non utilizzati a metterli a disposizione (chi vuole aderire all’invito, contatti telefonicamente la Caritas allo 075.5733666). «Consapevoli delle difficoltà di accoglienza a causa della grave epidemia – sottolineano in Caritas –, non possiamo dimenticarci delle famiglie profughe, come ci ricorda anche papa Francesco, proseguendo l’opera di sensibilizzazione».

Famiglia integrata. Il progetto dei “corridoi umanitari”, a Perugia, aiuta già alcune famiglie siriane cristiane. La prima, giunta tre anni fa, vive in un appartamento messo a disposizione da un’anziana perugina in comodato d’uso gratuito. La famiglia è ben integrata con il marito che lavora in una cooperativa del settore alimentare e la moglie impegnata in un master in comunicazione internazionale presso l’Università per Stranieri.

Rinvio raccolta offerte. La raccolta di offerte per sostenere questo progetto, in programma nelle parrocchie il 15 marzo, Terza Domenica di Quaresima, è rinviata a data da destinarsi a causa dell’emergenza sanitaria. Chi vuole contribuire può farlo attraverso bonifico bancario (IBAN: IT74 E034 4003 0000 0000 0071 452), oppure attraverso bollettino postale (c.c. postale n. 14950067), intestati a Diocesi di Perugia-Città della Pieve – Caritas diocesana, specificando nella causale: “offerta progetto corridoi umanitari”.

Città di Castello – restauro dipinto della lunetta della chiesa di San Domenico

Sono iniziati i lavori di restauro del dipinto murale esterno di Aldo Riguccini, collocato sulla lunetta laterale della chiesa di San Domenico prospiciente via Luca Signorelli. Il 21 novembre 1942 fu inaugurato l’affresco raffigurante San Domenico. Poco tempo dopo fu sporcato da un gruppo di cittadini a cui non piaceva. Fu subito ripulito e da allora nessun altro intervento è stato realizzato.

A quasi settanta anni dalla sua realizzazione, l’opera si presentava in mediocre stato di conservazione, per questo c’era un urgente bisogno di lavori di restauro.

Avvicinandosi l’inizio delle celebrazioni in onore di Beata Margherita la parrocchia di San Domenico si è posta come obbiettivo il recupero di questo dipinto, per preservare la memoria, come frutto della fede e della devozione del popolo tifernate. La Prefettura e la Soprintendenza alle Belle Arti, ognuna per le proprie competenze, hanno rilasciato i permessi, riconoscendo l’importanza dei lavori di conservazione dell’opera. Il restauro curato dalla dott.ssa Laura Zamperoni, restauratore abilitato, si concluderà il mese prossimo.Infatti il 29 aprile, al termine della S. Messa in onore di Santa Caterina da Siena Patrona d’Italia, verranno presentati alla città i lavori di restauro.

Questa iniziativa è stata resa possibile da uno sforzo collettivo che ha visto alcuni cittadini ed associazioni collaborare. L’opera è stata finanziata dal Rotary Club di Città di Castello, che ha subito condiviso il progetto permettendo la concreta realizzazione. Si ringrazia l’Associazione per la Tutela dei Monumenti Alta Valle del Tevere, per il contributo scientifico fornito.

L’anno 2020 è un momento importante per la Diocesi di Città di Castello, infatti inizieranno le celebrazioni per il 700 anniversario della morte di Beata Margherita, il cui corpo è custodito sotto l’altare maggiore della Chiesa di San Domenico. Iniziare con questo segno ci sembra molto significativo, a testimonianza che la la memoria e la fede verso Beata Margherita sono vivi nelle comunità tifernate.

Perugia: Nel tempo del “corona virus” il cardinale Bassetti ancora più vicino alla comunità diocesana: la “Lettera settimanale di collegamento” pubblicata sul sito ufficiale della Diocesi e la celebrazione eucaristica domenicale dalla cappella dell’episcopio in diretta radio e social

«Cari fratelli e sorelle, cari amici, ora che anch’io, come voi, sono quasi del tutto rinchiuso in casa, per fare la mia parte e contribuire alla lotta dell’Italia intera contro questo devastante “virus”, vi sento ancora più vicini: la memoria del cuore corre veloce a raggiungere case, villaggi e parrocchie». Lo scrive il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, alla comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve nella sua “Lettera settimanale di collegamento”, come lui stesso l’ha intitolata, nel tempo del “corona virus”, pubblicata sul sito ufficiale dell’Archidiocesi (www.diocesi.perugia.it) e inviata a parrocchie, comunità religiose, associazioni, gruppi e movimenti ecclesiali attraverso la newsletter Nuntium Perusinum (per chi fosse interessato a riceverla: http://diocesi.perugia.it/modulo-iscrizione-nuntium-perusinum/). Inoltre il cardinale Bassetti dà idealmente appuntamento a tutti i fedeli la domenica mattina, alle ore 10, nella cappella dell’episcopio perugino, dove celebrerà la santa messa trasmessa in diretta da Umbria Radio In Blu e dai social dei media diocesani.

«Mi mancate tanto, sacerdoti, consacrati, famiglie, giovani, ragazzi. Mi mancate tanto – scrive il cardinale –. Almeno, fino a qualche giorno fa, anche se spesso ero pellegrino per l’Italia e per il mondo, il sabato e la domenica avevo la possibilità di incontrarvi nelle vostre parrocchie. Ora sono privato anche di questo conforto. Grazie a Dio, c’è però più tempo per pregare».

«Al termine di ogni giornata, prima della compieta – prosegue il presule –, mi reco per l’ultima visita in cappella e, mentre faccio scorrere la corona del rosario, chiedo a Maria: “Madre nostra, presenta tu a Gesù le mie preghiere per tutte le necessità spirituali e materiali della mia gente: gli anziani, i malati, le persone sole. Provvedi a tutte le nostre famiglie, suscita nei giovani la generosità e il desiderio di far dono di sé per ridare dignità ad ogni creatura e particolarmente a tanti loro coetanei…”. Mi raccomando, cari fratelli, non stancatevi di pregare e, se potete, arricchitevi di opere buone. La preghiera è l’arma più potente e l’atto di carità più grande nei confronti di tutti».

Il cardinale conclude la sua lettera offrendo una preghiera del vescovo “santo” Tonino Bello, «con il quale, per molti anni – scrive Bassetti –, ho condiviso la “passione” di formatore in Seminario».

Assisi – preghiera del 13 e 14 marzo dedicati al Papa e all’unità della Chiesa si arricchiscono della supplica per bloccare l’epidemia

“La due giorni del 13 e 14 marzo dedicata al Papa e all’unità della Chiesa si arricchisca di una supplica ancora più forte per invocare la grazia in questo momento così difficile per l’Italia e il mondo intero”. Così il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, conferma i due momenti già previsti nel cammino quaresimale che, a causa della preoccupante diffusione del Coronavirus, assumono un’importanza ancora più significativa. In particolare, venerdì 13 marzo, sarà giornata di digiuno, mentre sabato 14 marzo, in conseguenza della sospensione di tutte le cerimonie religiose, non ci sarà più il momento comunitario previsto alle ore 21 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. “Ciascuno però – spiega il vescovo – è invitato alla preghiera personale, alla recita del santo rosario per tutti gli ammalati colpiti da questa terribile infezione, per i loro familiari, per tutto il personale medico e infermieristico che li sta assistendo con tanto amore e grande professionalità e per tutta la nazione che, ora più che mai, invoca la grazia del Signore”.