Assisi – donato dipinto di San Francesco, arriva dal Brooklin per volere di un benefattore americano e sarà esposto al Santuario della Spogliazione

Una grande gioia per alcuni rappresentanti della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, che il 17 aprile 2024 hanno visto Papa Francesco benedire un dipinto destinato ad Assisi. Diversi anni fa, infatti, la diocesi di Brooklyn (USA) ha richiesto una valutazione da parte di Sotheby’s di un dipinto – San Francesco che abbraccia la croce – dello stimato artista e cappuccino del XVII secolo Bernardo Strozzi. Un generoso benefattore della diocesi americana, Frank Bisignano, si interessò affinché il dipinto fosse donato a un luogo appropriato per l’esposizione.

Nell’aprile del 2022, il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, monsignor Anthony Figueiredo, responsabile degli affari internazionali e Marina Rosati, curatore del Museo della Memoria, sono stati accolti nella diocesi di Brooklyn per promuovere il Museo, San Francesco e il Beato Carlo Acutis, nel contesto del Santuario della Spogliazione, affidato all’Ordine dei Cappuccini, dove è stata riscoperta e portata alla luce la “Porta di Francesco”, attraverso la quale il giovane figlio di Bernardone entrò nella residenza vescovile e si spogliò di tutto.
Proprio in questa occasione si è parlato del dipinto di Strozzi e della possibilità di donarlo alla diocesi e nello specifico al Santuario della Spogliazione, come da desiderio del signor Bisignano, devoto di San Francesco. Con il consenso del vescovo di Brooklyn, monsignor Robert J. Brennan, e del vescovo Sorrentino, è stato approvato il trasferimento del dipinto di Strozzi da Brooklyn ad Assisi.

Il 17 aprile questo significativo e bellissimo dipinto originale di San Francesco che abbraccia la Croce è stato mostrato al Santo Padre che lo ha anche benedetto al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro in Vaticano. Presenti per l’occasione: monsignor Nicholas Di Marzio, vescovo emerito di Brooklyn, monsignor Figueiredo, padre Bonifas Francis Lopes per il Santuario della Spogliazione, il donatore, Frank Bisignano e tre membri della sua famiglia. Il dipinto è stato trasferito in Assisi per essere esposto, prossimamente, all’interno del Santuario della Spogliazione.

“Storia del Cristianesimo in Umbria” nella collana del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, edizioni Libreria Editrice Vaticana. Presentazione a Perugia con il card. Betori e Andrea Riccardi il 23 aprile

Vede la luce, dopo anni di accurata ricerca-studio a più mani, l’opera della Storia del Cristianesimo in Umbria, che sarà presentata a Perugia, presso la Sala dei Notari del Palazzo dei Priori, martedì 23 aprile, alle ore 17, dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, originario di Foligno, cultore della materia, e dal prof. Andrea Riccardi, ordinario di Storia e fondatore della Comunità di Sant’Egidio. La prima copia dell’opera è stata donata a papa Francesco dai vescovi umbri in occasione della loro recente Visita ad limina apostolorum.

Introdurrà e presiederà la presentazione mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu, e porteranno i saluti istituzionali la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e il presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, padre Marek Inglot (SJ), l’organismo vaticano che ha accolto in una sua prestigiosa collana quest’opera edita dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV).

A cura degli studiosi Andrea Maiarelli, Pierantonio Piatti e Andrea Possieri, la Storia del Cristianesimo in Umbria si presenta in due volumi per un totale di oltre mille pagine, «ideata anni fa dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve mons. Giuseppe Chiaretti – scrive nell’invito il presidente della Ceu –, è stata fortemente voluta dai vescovi ed ha incontrato il patrocinio della Regione Umbria». I tre curatori «ne hanno coordinato la realizzazione – prosegue l’arcivescovo – coinvolgendo un nutrito numero di qualificati studiosi, che raccontano la presenza e lo sviluppo del Cristianesimo nella nostra regione dagli albori fino all’attuazione del Concilio Vaticano II».
Interessante quanto affermano, in sintesi, gli studiosi Maiarelli, Piatti e Possieri: «La storia del Cristianesimo in questa regione è rilevante nella storia d’Italia ed è assolutamente fondamentale in quella della Chiesa». Quanto si presenta nei due volumi, aggiungono i curatori, «ha l’ambizione di costituire una sintesi ampia, attenta e complessiva, di una vicenda che ha segnato profondamente la storia dell’Umbria ‒ intesa secondo i suoi attuali confini ‒, non in chiave esclusivamente religiosa, ma anche sociale, istituzionale, economica, culturale».
Un’opera che si compone di cinque sezioni, «la cui mole complessiva ha suggerito di distribuire in due tomi», non trascura l’aspetto «di assoluta e costante innovazione in ambito religioso» fornito dall’Umbria attraverso le grandi figure di santità quali Benedetto da Norcia e Francesco d’Assisi. Affronta anche il tema della «nuova centralità guadagnata dall’Umbria attraverso l’intuizione wojtyliana dello “spirito di Assisi”». È una pubblicazione, precisano i suoi curatori, che va «a colmare una lacuna storiografica fino ad ora particolarmente sentita da tutti coloro che si approcciavano alla storia della Chiesa in Umbria cercando un’ampia visione d’insieme, fossero essi studiosi, studenti o appassionati della materia».

Riccardo Liguori

 

 

Rendiconto 2022 dell’8xmille alle Diocesi dell’Umbria”. 22 milioni di euro complessivi alle otto Diocesi umbre per le opere di culto e pastorali, socio-caritative, edilizia di culto e beni culturali, e sostegno dei sacerdoti

“Il rendiconto 8Xmille 2022 delle diocesi dell’Umbria – Da 40 anni progetti, opere e benefici per la comunità” documenta con trasparenza quanto in Umbria le risorse dell’8xmille si traducano in progetti e opere.
E’ un lavoro divulgativo, una pubblicazione con grafici, immagini significative e codici “QR”, curata della Conferenza episcopale umbra (Ceu).
Attraverso la scelta di destinare l’8x mille alla Chiesa Cattolica, i cittadini possono contribuire attivamente al sostegno di istituzioni religiose e organizzazioni diocesane che operano per il bene comune nel sociale e nei beni culturali; opere per il futuro dei giovani con programmi educativi, formazione professionale, supporto alle famiglie; comunione e solidarietà nel sostenere chi è in difficoltà o promuovere valori di condivisione e aiuto reciproco che ritornano con ricadute sul territorio in modo organizzato ed efficiente grazie alla rete Caritas.  otto per mille Rendiconto_Umbria_2022_web

 

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Perugia – “Rendiconto 8xMille 2022” diocesano. L’arcivescovo Maffeis: «Risorse per 2 milioni e 200mila euro di cui la nostra Diocesi ha potuto far tesoro»

È di 2.196.662,76 di euro la somma derivante dalle firme dell’8xmille che la Cei ha destinato, nel 2022, all’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve. È quanto emerge dal “bilancio economico e sociale” fornito in conferenza stampa, il 20 aprile, a Perugia, durante la presentazione diocesana del “Rendiconto 8xMille 2022”. Pubblicazione contenente dati e attività socio-pastorali regionali e di ciascuna delle otto Diocesi dell’Umbria consultabile e scaricabile anche sul sito ufficiale della Ceu: www.chiesainumbria.it .

All’incontro sono intervenuti l’arcivescovo Ivan Maffeis, neo presidente del Comitato nazionale per il Sovvenire, don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana e delegato della Caritas regionale, Daniele Morini, direttore de La Voce, e il diacono Giovanni Lolli, coordinatore diocesano e regionale per il Sovvenire.

A beneficio di tutti. «Sono risorse per circa 2 milioni e 200mila euro di cui la Diocesi ha potuto far tesoro – ha precisato monsignor Maffeis –, con interventi che spaziano dalle iniziative di accoglienza e solidarietà della Caritas, al Villaggio Santa Caterina, da Fontenuovo alle Case della Carità, dalle iniziative e dalle strutture educative, sportive e formative delle nostre parrocchie e dei nostri Oratori, fino al restauro delle chiese e al mantenimento dei beni culturali. A queste cifre vanno ad aggiungersi i contributi che l’Istituto Centrale ha erogato nel 2022 per il sostentamento del clero».

«Un grazie sincero a chi con la sua firma continua a dare fiducia alla Chiesa – ha proseguito l’arcivescovo –: tale vicinanza è motivo di riconoscenza e ci impegna a una testimonianza limpida, che passa anche dalla trasparenza dei bilanci economici. Ne guadagnerà la stessa condivisione: la nostra gente, quando informata, si rivela generosa nel rispondere alle necessità che si presentano».

I dati diocesani. Infatti, nella Diocesi perugino-pievese, è stato possibile contribuire alle opere di culto e attività pastorali per 719.813,01 euro, a finanziare interventi di edilizia di culto e di conservazione e valorizzazione di beni culturali per 791.893,75 euro, a promuovere opere di carità per 684.956,00 euro. Si tratta di un contributo, quello dell’8xmille, alle suddette “macro voci di spesa” non sufficiente alla loro totale copertura se non ci fossero altri strumenti-entrate di finanziamento derivanti dalle campagne periodiche di raccolte offerte (anche deducibili/detraibili) promosse dallo stesso Sovvenire, dalla Caritas, dalle Opere Missionarie, da altri organismi ecclesiali impegnati in attività socio-caritative a livello locale, regionale e nazionale, dalla generosità di tanti benefattori e del mondo produttivo, come anche i contributi di istituzioni pubbliche e private attraverso progetti mirati in ambito sociale e culturale.

Oratori e opere segno. Nel rendiconto 2022, dalla relazione dell’economo diocesano, dott. Bruno Bandoli, emergono «i fondi per le attività pastorali che hanno ripreso a funzionare dopo il Covid, prima fra tutte la pastorale destinata ai giovani per i quali le realtà parrocchiali e gli oratori in particolare hanno rappresentato un importante punto di ripartenza della vita sociale». Basti pensare i 34 “Gr.Est.” (Gruppi Estivi) attivi negli Oratori, frequentati anche tutto l’anno da migliaia di fanciulli e giovani animatori che insieme vivono un’esperienza di forte amicizia, condivisione e fede. Inoltre le diverse opere di carità, ricordate dal direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, dove hanno trovato nell’ultimo anno ascolto, accoglienza e sostegno migliaia di persone in gravi difficoltà (circa 1.750 famiglie solo nei cinque Empori della Solidarietà). Opera segno presentata nel rendiconto è il “Villaggio Santa Caterina” a Solfagnano, a 15 km da Perugia, che dà ospitalità ad anziani oltre i 65 anni in 12 miniappartamenti dove fino ad oggi hanno accolto 135 persone anziane, oltre a distribuire pasti a domicilio per tante altre persone bisognose del territorio. Per il responsabile del “Villaggio Santa Caterina”, Mauro Grilli, «l’8xmille per noi è vitale e gli dobbiamo molta gratitudine, come a chi ha firmato».

Educare alla responsabilità. L’arcivescovo Maffeis, nella nota introduttiva del “Rendiconto 8xmille 2022” – ricordando i primi 40 anni (1984-2024) dalla revisione del Concordato tra lo Stato e la Chiesa, che ha introdotto lo strumento dell’8xMille -, sottolinea l’importanza dell’«educare la comunità cristiana alla responsabilità verso coloro che la servono e la presiedono», che, precisa l’arcivescovo, «rimane un obiettivo decisivo: non solo per evitare il pericolo di dare per acquisito il meccanismo dell’8xmille che può tramontare, ma anche e soprattutto per maturare in ogni battezzato un senso di partecipazione e di corresponsabilità, quale segno di appartenenza ecclesiale. In tal modo si eviterebbe, inoltre, di sottrarre fondi alla carità, come pure all’edilizia di culto e ai beni culturali».

L’importanza della firma 8xmille. «Sentiamoci chiamati a questa missione – è l’invito rivolto dal diacono Lolli – di sostenere economicamente la nostra Chiesa e affrontiamola con serenità, ricordando ai nostri amici che attraverso l’8xmille la Chiesa moltiplica il bene, sostiene i sacerdoti, ci permette di costruire e di ristrutturare i nostri edifici di culto e il loro patrimonio d’arte e di fede, attraverso gli oratori educa i nostri giovani e li aiuta a guardare con speranza al futuro, attraverso la rete delle Caritas raggiunge i bisognosi e le famiglie in difficoltà di ogni razza e credo religioso».

Terni – San Vincenzo de’ Paoli – confermato presidente diocesano Roberto Reale e nominato consigliere spirituale il diacono Ideale Piantoni

Sempre attenti a monitorare i bisogni del territorio, che risultano in continuo aumento nella quantità dei casi e nella complessità delle situazioni familiari, alle quali si aggiunge al bisogno economico il disagio nei rapporti interpersonali e sociali, i volontari della società San Vincenzo de’ Paoli della diocesi di Terni-Narni-Amelia continuano nel loro impegno quotidiano a sostegno dei più bisognosi, nello stile proprio del carisma vincenziano di amicizia e prossimità.
Tre importanti avvenimenti nel segno di rinnovamento hanno caratterizzato i primi mesi del 2024 a cominciare dal nuovo assistente spirituale, il diacono Ideale Piantoni; il rinnovo della presidenza diocesana, che nell’assemblea elettiva del 10 marzo 2024 ha riconfermato presidente Roberto Reale per il triennio 2024-2027. Sono stati eletti nell’ufficio di presidenza Domenica Pasquinelli vicepresidente, Antonella Catanzani segretaria, Bruno Brancazio tesoriere e membri della presidenza: Beatrice Cinaglia, Maria Camera, Elisabetta Lomoro.
A marzo è stata costituita la nuova conferenza San Lino papa di Vigne di Narni, che si dedicherà alle situazioni di bisogno del territorio di Gualdo, Vigne, Schifanoia e Moricone, con i 13 volontari che hanno già avviato l’attività di raccolta alimentare nelle chiese e negozi del territorio.
Sempre a marzo ha ripreso l’attività la conferenza Santa Maria Assunta nella Cattedrale di Terni, una delle prime ad essere costituite in città, che ha seguito e aiutato per decenni tante persone in difficoltà, divenendo un punto di riferimento e di socialità per famiglie italiane e straniere. Con la nomina del nuovo presidente e l’arrivo di 5 nuovi volontari la conferenza della Cattedrale ha avviato il centro di ascolto, la visita alle famiglie e primo aiuto.
In una situazione di crisi economica e sociale, che si è acuita a seguito del Covid e i cui postumi sono ancora presenti, necessita di recuperare una socialità che è andata perduta, soprattutto tra gli adolescenti e gli anziani che sono rimasti isolati in modi diversi e che fanno più fatica ad uscire da questa situazione di solitudine.

Terni – veglia diocesana per le vocazioni il 19 aprile

Venerdì 19 aprile alle ore 21 nella chiesa di San Francesco a Terni si terrà la veglia diocesana per le Vocazioni, presieduta dal vescovo Francesco Soddu e animata dal gruppo di pastorale vocazionale della diocesi, diretto da don Luca Andreani.

Una preghiera per invocare il dono della vocazione e per corrisponderla, un incontro per pregare per tutte le vocazioni: al matrimonio, alla vita consacrata, al ministero ordinato ed al laicato vissuto a servizio del Vangelo.

La 61ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che sarà celebrata domenica 21 aprile, ha per tema: “Costruire casa” scelto dall’Ufficio nazionale per la pastorale delle Vocazioni cogliendo l’invito di papa Francesco a richiamare l’attenzione a creare ambienti adeguati nei quali sperimentare il miracolo di una nuova nascita: «in tutte le nostre istituzioni dobbiamo sviluppare e potenziare molto di più la nostra capacità di accoglienza, le comunità come la parrocchia e la scuola dovrebbero offrire percorsi di amore gratuito e promozione, di affermazione e di crescita».

L’esperienza di discontinuità, di sradicamento e la caduta delle certezze di base, favorita dall’odierna cultura mediatica, provocano quella sensazione di smarrimento alla quale rispondere creando spazi fraterni e attraenti dove si viva con un senso. Fare ‘casa’ è imparare a sentirsi uniti agli altri al di là di vincoli utilitaristici e funzionali, uniti in modo da sentire la vita un po’ più umana, rendendo le relazioni meno indifferenti, creare legami con gesti semplici, quotidiani e che tutti possono compiere.

Perugia-Città della Pieve – conferenza stampa di presentazione del “Rendiconto 8xmille 2022”

Sarà presentato a Perugia, nel corso della conferenza stampa indetta per sabato 20 aprile, alle ore 11, presso il “Villaggio della Carità”, in via Montemalbe 1 (nelle vicinanze della chiesa di San Barnaba – via Cortonese), il “Rendiconto 8xmille 2022” dell’Arcidiocesi perugino-pievese, relativo a come la Chiesa ha investito i soldi che ha ricevuto dai contribuenti.

Interverranno l’arcivescovo Ivan Maffeis, neo presidente del Comitato nazionale per il Sovvenire, don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana e delegato della Caritas regionale, il giornalista Daniele Morini, direttore de La Voce, il diacono Giovanni Lolli, coordinatore del Sovvenire diocesano e regionale.

«Il rendiconto 2022 coincide con i primi 40 anni (1984-2024) della revisione del Concordato tra lo Stato e la Chiesa – ricorda il diacono Lolli –, che diede vita all’8xmille, lo strumento di compartecipazione e corresponsabilità libera e trasparente, che consente da quattro decenni alla Chiesa cattolica di sostenere annualmente migliaia di attività pastorali e sociali a beneficio di tutta la comunità. Ciò avviene nel dare ai contribuenti italiani la possibilità di devolvere una parte della loro IRPEF alla Chiesa cattolica».

«Quest’anno Il rendiconto – annuncia il diacono Lolli – sarà presentato alla stampa a livello diocesano, in ciascuna delle otto diocesi dell’Umbria. Si inizia con Perugia, sabato prossimo, al temine dell’incontro annuale con i referenti parrocchiali e diocesani del Sovvenire (in programma dalle ore 9.30 alle 11), e non mancherà l’occasione anche per illustrare il rendiconto 8xmille regionale con un raffronto con i dati nazionali».

Assisi – progetto “Terra Laudato Si’”per la diffusione dei valori dell’ecologia integrale

“Terra Laudato Si’”, animato dal Centro Laudato Si’ di Assisi per la diffusione dei valori dell’ecologia integrale e promosso in collaborazione con le principali realtà istituzionali, civili e religiose, della città di Assisi, e
Il progetto nasce in preparazione al “Giubileo Laudato Si'” del 2025, il doppio anniversario degli 800 anni del Cantico delle Creature e i 10 anni dell’enciclica Laudato Si’, per offrire ai pellegrini l’opportunità di conoscere in profondità questi due messaggi di Francesco di Assisi e Francesco di Roma. Dopo l’annuncio l’anno scorso da parte del vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino insieme al Cardinale Michael Czerny del Vaticano, ora il progetto è pronto per iniziare a ricevere i pellegrini. Questa proposta nasce per rispondere al bisogno, sempre crescente, di percorsi di sensibilizzazione, formazione, e spiritualità rivolti non solo a chi è impegnato nei temi dell’ecologia integrale, ma a tutti. Assisi, per il suo profondo significato simbolico e il suo legame con san Francesco, patrono dei cultori dell’ecologia, come indicato da San Giovanni Paolo II, ha delle grandi potenzialità per annunciare e promuovere questo messaggio a favore di tutto il mondo. La proposta che viene avviata nella Giornata per la Terra, il 22 aprile, è promossa in maniera corale da tutta la città, e dalle sue varie anime: dalla Diocesi di Assisi alle famiglie francescane, dalla Pro Civitate Christiana al FAI; vedrà coinvolte in maniera attiva anche associazioni, istituzioni scolastiche e le diverse anime della società civile. Il progetto sarà coordinato dal Centro Laudato Si’, sede assisana del Movimento Laudato Si’.

Il progetto è stato presentato da Antonio Caschetto e Tomás Insua (Centro Laudato Si’ di Assisi), insieme a Marina Rosati (Direttrice Ufficio comunicazioni della Diocesi di Assisi) che ha delineato il percorso sinodale e le prospettive future del progetto, e a fra Giulio Cesareo, OFMConv (Direttore Ufficio comunicazione del Sacro Convento di S. Francesco), che ha offerto uno sguardo sulla spiritualità francescana che è l’anima del progetto. All’incontro era presente anche il sindaco di Assisi, Stefania Proietti.

ASSISI Terra Laudato Si’, come specificato nel sito AssisiLaudatoSi.org, offrirà alla città una serie di programmi e iniziative che hanno come scopo la diffusione dei valori dell’ecologia integrale. Per esempio, attraverso i Ritiri Laudato Si’ vissuti non solo nei Santuari francescani, ma in tutta la città e nel suo ecosistema (composto dal contesto paesaggistico, dai colori, dai silenzi e dalla spiritualità unica che qui si respira), i pellegrini avranno la possibilità di conoscere meglio la figura di San Francesco attraverso le parole del Cantico delle Creature. Questi Ritiri possono essere accompagnati da Volontari, oppure svolti in maniera autonoma seguendo un itinerario che parte dalla Porziuncola, attraversa i “luoghi del grido” nella valle fino al Santuario di Rivotorto, prosegue verso S. Damiano e l’eremo, e si conclude con l’invito all’azione di cura della Casa comune nel cuore della città fino alla Basilica di San Francesco, dove si può ricevere anche la credenziale per il percorso effettuato. Le immersioni nel creato, destinate in particolare ai giovani, consentiranno lunghi momenti di preghiera e contemplazione, come faceva San Francesco all’interno di uno “speco” – a La Verna, a Narni o alle Carceri – e guidate attraverso dei sussidi, nei percorsi del monte Subasio e dintorni. Inoltre saranno previsti, nei “luoghi Laudato Si’” (sia luoghi che hanno visto le varie tappe della composizione del Cantico di frate sole, sia luoghi che lo attualizzano), dei percorsi di preghiera guidata: sia nel Santuario di San Damiano, sia al Santuario della Spogliazione, sia nella Basilica di San Francesco, dove “riposa” il santo insieme ai suoi compagni più stretti, dove è conservato il Codice 338 (che contiene la più antica trascrizione dell’Opera). Presso la Cittadella Laudato Si’ verranno offerti dei corsi di formazione e la proiezione del film “La Lettera: Un Messaggio per la nostra Terra”, che racconta la storia dell’enciclica Laudato si’ insieme a Papa Francesco. Il docu-film è presentato da YouTube Originals, e prodotto da Off The Fence Productions (vincitori Oscar 2021) e dal Movimento Laudato Si’. Infine, verrà attivato un servizio di volontariato alle iniziative del Progetto stesso. Tra le attività che svolgeranno i volontari, ci sarà l’accompagnamento dei Ritiri, il supporto agli eventi di preghiera e formazione, e momenti di lavoro e preghiera nella campagna intorno.

Questo ambizioso progetto verrà inaugurato con una ricca serie di eventi. I giorni precedenti saranno animati dalla performance artistica dal titolo “Custodi della Terra, artigiani di Pace”, a cura di Francesco Astiaso Garcia (Unione Cattolica Artisti Italiani) che coinvolgerà pellegrini, turisti e parrocchie. La performance consiste in un’esperienza di pittura collettiva, in preparazione alla Giornata della Terra. L’installazione complessiva, con le opere di ciascuno, costituirà un vero e proprio “Grido di Pace” che si leverà da Assisi. Inoltre, sempre per celebrare la Terra, nella giornata di domenica 21 aprile il FAI proporrà due percorsi nel Bosco di S. Francesco dal titolo “Festeggiamo madre Terra”, una speciale visita con il Direttore per approfondire la storia del Bosco, conosciuto con questo nome sin dal XIII secolo, ed il restauro che di esso è stato realizzato dal FAI che ha recuperato e restituito al pubblico 64 ettari di natura. Una particolare attenzione verrà data agli aspetti ambientali che caratterizzano questo luogo. Alla fine della visita sarà possibile partecipare a una degustazione di prodotti del FAI e dell’olio del Bosco.

Il 22 aprile, infine, presso la Cittadella Laudato Si’, sono previsti due momenti. La mattina, alle ore 11.00 ci sarà l’inaugurazione del progetto ASSISI Terra Laudato Si’, alla presenza del sindaco di Assisi Stefania Proietti, del vescovo di Assisi- Nocera Umbra- Gualdo Tadino e di Foligno, mons. Domenico Sorrentino, del custode del Sacro Convento fra Marco Moroni OFMConv, del provinciale dei frati minori fra Francesco Piloni OFM, del Rettore del Santuario della Spogliazione fra Marco Gaballo OFMCap, della direttrice del Bosco di S. Francesco Laura Cucchia, e delle associazioni del territorio, oltre al consiglio internazionale del Movimento Laudato Si’. Tra i diversi partecipanti, ci saranno anche gli studenti dei principali istituti superiori di Assisi, parte di un processo didattico-educativo sulla cura della casa comune. Interverranno il dott. Vito Stanzione del CNR, impegnato in Antartide su attività di rilevamento del clima; la suora francescana Mary Frances Traynor, che racconterà la sua esperienza dal primo Earth Day, vissuto in Wisconsin, nel 1970; Susana Refega, nuova direttrice internazionale del Movimento Laudato Si’, che situerà la celebrazione nel suo contesto globale. Sarà l’occasione per condividere il concorso sull’ecologia integrale, promosso dalla Cittadella Laudato Si’ e destinato alle scuole italiane. L’evento sarà vissuto in collegamento con la maratona di Earth Day Italia #OnePeopleOnePlanet.

A conclusione della Giornata come avviene ormai da qualche anno, alle 18.30 ci sarà un momento interreligioso di spiritualità e di contemplazione del tramonto, alla presenza di mons. Domenico Sorrentino con membri di diverse confessioni cristiane e tradizioni religiose. Quest’anno si è scelta la Cittadella Laudato Si’ per collegare il tema della Giornata per la Terra con la spiritualità, nelle modalità seguite negli scorsi anni, ma in più con un richiamo al nuovo progetto che nasce in questa occasione. La preghiera, come di consuetudine, sarà coordinata dagli uffici Ecumenismo e dialogo delle Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno e dal Centro Laudato Si’.

Foligno – Progetto “Lettera alla città”: contrastare le povertà educative

Contrastare la povertà educativa, potenziando le iniziative di formazione dedicate ai giovani, facendone dei protagonisti della vita democratica cittadina. È ambizioso il progetto messo a punto a Foligno attraverso un partenariato tra la Diocesi, nel ruolo di capofila, la Fondazione San Domenico da Foligno e la cooperativa sociale Densa. Un progetto che nasce per rispondere a un bisogno urgente, come testimoniano i dati del Rapporto delle povertà in Umbria elaborato dall’Aur. Indagine dalla quale emerge come la povertà delle famiglie umbre, nel 2019, si attestasse all’11,2% contro una media nazionale del 10,4%. Ma non solo. Un altro studio, riferito questa volta al 2022, evidenzia come il 67,6% dei minori di 17 anni non sia mai andato a teatro, il 62,8% non abbia mai visitato un sito archeologico, il 49,9% non sia mai stato in un museo e il 22% non abbia mai praticato un’attività sportiva o fisica. È in questo quadro, dunque, che si inserisce il progetto “Lettera alla città”: nato sull’esperienza di don Lorenzo Milani (“Lettera a una professoressa, ndr), ha ottenuto un finanziamento di 194.500 euro nell’ambito dell’avviso pubblico “Educare insieme”, promosso dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Risorse che, come spiegato da Chiara Corica di Densa, saranno impiegate per mettere in campo e rafforzare tutta una serie di azioni a beneficio di una platea di circa 2mila ragazzi, tra i 5 e i 14 anni, residenti nel comune di Foligno.

Entrando nel dettaglio, il progetto si svilupperà lungo un arco temporale di 12 mesi, nel corso dei quali i giovani saranno protagonisti di progettualità pensate sulla base delle loro esigenze, a cominciare dall’ambito extra-scolastico, con la promozione di attività ludico-formative all’interno dei luoghi della cultura della città, come musei e biblioteche, ma anche nelle zone interne del territorio comunale e negli oratori periferici e rurali, dove si riscontra un alto indice di fragilità sociale. E ancora iniziative volte a sviluppare le loro competenze trasversali e life skills nell’ambito della comunicazione in collaborazione con Radio Gente Umbra e la Gazzetta di Foligno, ma anche a far vivere loro la città, consentendogli di riappropriarsi di spazi urbani. Le risorse stanziate consentiranno, inoltre, di implementare il progetto “Cittadini del mondo”, che già da qualche anno la Diocesi e il Coordinamento degli oratori portano avanti promuovendo momenti di cittadinanza attiva nelle scuole attraverso la trattazione di tematiche di stringente attualità come l’attenzione all’ambiente o alla legalità. Giovani, ma non solo: “Lettera all città” chiama, infatti, in causa anche la comunità educante, prevedendo esperienze di formazione per i docenti. Davanti, dunque, un cammino di un anno, che si concluderà con la pubblicazione e diffusione di un “manifesto lettera” che coinvolga la comunità folignate a tutti i livelli: dalle famiglie alle scuole e fino ad arrivare alle istituzioni.

Perugia – formazione per volontari dei Centri d’ascolto Caritas parrocchiali nell’ambito del progetto “Riscopriamo talenti” di Caritas, INPS e professionisti della formazione lavoro.

Si terranno a Perugia, il 16 e il 24 aprile (ore 9-13), presso il “Villaggio della Carità” (via Montemalbe 1, nelle vicinanza della chiesa di San Barnaba – zona via Cortonese), due giornate di formazione per operatori e volontari dei Centri di Ascolto (CdA) delle Caritas parrocchiali inerenti al progetto nazionale “Riscopriamo i talenti” avviato lo scorso 30 giugno, frutto di un protocollo d’intesa tra Caritas italiana, INPS, Ordine e Fondazione dei Consulenti del lavoro.

Due finalità. Il progetto ha una duplice finalità: 1) formare quanti sono preposti all’ascolto di persone in grave emarginazione sociale alla ricerca di un lavoro dignitoso e conoscere le diverse norme legislative che favoriscano la loro inclusione sociale; 2) dar vita ad un canale di comunicazione diretto tra gli Istituti coinvolti per una presa in carico condivisa della persona ascoltata presso i CdA Caritas in modo anche da accompagnarla meglio a cogliere le nuove opportunità occupazionali presso azienda interessate ad assumere personale.

Venti Caritas diocesane. Quella di Perugia-Città della Pieve è una delle venti Caritas diocesane in Italia inserite in questo progetto-protocollo, le altre sono Ancona-Osimo, Bari-Bitonto, Benevento, Brescia, Cagliari, Concordia-Pordenone, Genova, Lamezia Terme, Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Modena-Nonantola, Napoli, Pescara, Piacenza-Bobbio, Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, Roma, Siena, Trento e Vercelli.

Ambiti di intervento. Alle due giornate formative hanno già aderito circa 40 tra operatori e volontari Caritas parrocchiali. Riceveranno nozioni sui seguenti ambiti di intervento: Assegno di inclusione e SFL, ISEE, Principali prestazioni erogabili a persone in stato di difficoltà economica, Assegno sociale, Naspi, Invalidità civile, Reddito di Libertà, Contrattualistica e nuova normativa in tema di lavoro e Politiche del lavoro. Interverranno a questa due-giorni di operatori INPS e consulenti del lavoro impegnati sul territorio.

Portatori di talenti. «Questo protocollo parte dall’idea della persona al centro – spiega Silvia Bagnarelli, assistente sociale e referente Caritas Perugia –, una persona capace di essere portatrice di talenti anche se in condizione di svantaggio e prevede un canale di comunicazione diretto tra gli istituti coinvolti per una presa in carico condivisa, ognuno attraverso le proprie competenze specifiche per accompagnare in maniera integrata quanti si trovano nella difficoltà».

Il ruolo della Caritas. In questo protocollo, precisa la referente Caritas, «il nostro ruolo è quello di primo contatto, grazie alle caratteristiche di capillarità e prossimità proprie della nostra identità, abbiamo la possibilità di incontrare tante persone in difficoltà e possiamo essere fondamentali nella fase di orientamento anche alla riscoperta del loro talento, accompagnando e monitorando il loro percorso attraverso le competenze specifiche di INPS, rispetto all’accesso ai diritti e alle forme di tutela e di sostegno e attraverso le competenze dei Consulenti del Lavoro e di Fondazione Lavoro rispetto alle tutele nel mondo del lavoro e le politiche attive».

Fondamentale la formazione. «Per tali motivi – sottolinea la dott.ssa Bagnarelli – risulta essere di primaria importanza una buona formazione dei volontari e degli operatori Caritas su queste misure, fondamentale per poter orientare efficacemente quante più persone possibili in modo da garantire l’accesso a diritti e a opportunità anche a chi vive ai margini, ha meno risorse, con l’obiettivo di mettere al centro dell’interesse della comunità la singola persona, aiutandola a riscoprire le potenzialità di cui è portatrice».
Riccardo Liguori