Coronavirus: lettera dell’Arcivescovo ai Parroci, Rettori di santuari e chiese e a tutti i Sacerdoti diocesani e religiosi del Presbiterio di Spoleto-Norcia. «Vi ringrazio, cari confratelli, per la dedizione e la generosità che mostrate anche in questo tempo. Vi elenco le iniziative che vogliono aiutarci a mantenere vivo e rinsaldare il legame di unità e comunione della nostra Chiesa diocesana trasmesse in diretta Facebook»

Cari Confratelli,
stiamo vivendo una esperienza particolare di “digiuno”, che ci priva dei momenti di preghiera e di incontro comunitario che accompagnano il cammino quotidiano del credente, specialmente in questo tempo di Quaresima. Ciò tuttavia ci offre l’occasione di coltivare con maggiore calma e intensità la preghiera personale, di dedicare un congruo tempo all’ascolto orante della Parola di Dio, di approfondire qualche lettura interessante e formativa, affinché questi giorni diventino per tutti noi un momento di grazia che rinnova la personale adesione a Cristo Sommo Sacerdote e ottiene per il mondo la benedizione di Dio che libera da ogni male.

Il Coronavirus ci sta insegnando qualcosa di fondamentale: una società come la nostra, all’avanguardia nella tecnologia e nella medicina, viene messa in ginocchio, nel caos e nella paura, da un piccolissimo virus, che ci spaventa come un mostro invincibile e ci obbliga a cambiare radicalmente le abitudini quotidiane. E così impariamo, forse anche nostro malgrado, che la precarietà fa parte del DNA dell’uomo, nonostante tutte le sue capacità, ricchezze e scoperte. È il momento di ricordare con forza che la vita e la morte, il tempo e il futuro non ci appartengono e non ne siamo i padroni ma c’è Qualcuno a cui dobbiamo riferirci, a cui chiedere aiuto e protezione: Gesù, Figlio prediletto del Padre celeste e nostro Salvatore. Solo il suo Vangelo, che apre il cuore a Dio e ai fratelli, resisterà ad ogni male, perché portatore della forza divina, invincibile ed eterna.

Io vi ringrazio, cari confratelli, per la dedizione e la generosità con cui in questo tempo, in mille modi diversi, manifestate prossimità e condivisione con le vostre comunità, continuando a “prendervi cura” del gregge a voi affidato pur nelle limitazioni imposte da una doverosa e responsabile accoglienza delle misure precauzionali messe in atto dalle competenti Autorità per contrastare l’avanzare del virus.

«Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo» (Sal 33, 22). Le parole del salmo ci accompagnino, giorno dopo giorno, per nutrire la nostra preghiera e ricevere quella grazia che ci permette di affrontare nella fede, nella speranza e nella carità anche le situazioni più difficili e faticose.

Mentre la dispersione e l’individualismo rischiano di essere uno dei frutti questo momento di autentica prova, alcune iniziative vogliono aiutarci a mantenere vivo e rinsaldare il legame di unità e comunione della nostra Chiesa diocesana. Li elenco qui di seguito, pregandovi di darne tempestiva comunicazione – nei modi ritenuti più opportuni – alle vostre comunità, invitandole ad unirsi spiritualmente in preghiera (tutte le celebrazioni sono trasmesse in diretta sul canale Facebook della diocesi):

1. Fino al 3 aprile ogni sera alle ore 18, insieme con alcuni sacerdoti della città, celebro la Santa Messa pro populo nella cappella della SS.ma Icone del Duomo di Spoleto, raccomandando all’intercessione della Madre del Signore tutto il popolo dell’Archidiocesi.

2. Domenica prossima 15 marzo, III di Quaresima, la celebrazione avrà luogo alle ore 11.

3. Ancora domenica 15 marzo alle ore 18 reciteremo insieme il Rosario davanti alla SS.ma Icone, portandovi tutte le intenzioni della nostra gente.

4. La CEI propone un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni comunità religiosa, ogni fedele a recitare in casa il Rosario meditando i misteri della luce, simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale. Tutti sono invitati inoltre ad esporre una candela accesa alle finestre di casa. Questo momento di preghiera verrà trasmesso dall’altare di San Giuseppe nella chiesa di San Filippo a Spoleto. Dispongo che alle ore 21 del 19 marzo tutte le campane di tutte le chiese della diocesi suonino a distesa per qualche minuto, per segnalare a tutti questa supplica corale alla Madre del Signore.

5. Come è ovvio, domenica 15 marzo non potrà aver luogo la annunciata colletta diocesana di carità in favore della scuola delle Suore della Sacra Famiglia a Butembo (Congo). Verrà indicata più avanti una data conveniente.

6. Resta in vigore la regolare apertura delle chiese per la preghiera personale dei fedeli. È sospesa ogni celebrazione pubblica della Messa feriale e festiva, nonché degli altri sacramenti e dei funerali. La Comunione agli ammalati sia recata unicamente dai sacerdoti e solo in forma di Viatico.

Tutti sappiamo quanto queste disposizioni appaiano limitative e generino sofferenza in tanti; esse rispondono tuttavia ad una esigenza di serietà e responsabile collaborazione per il bene comune. Non manchiamo di indicare e incoraggiare nei nostri fedeli le numerose altre modalità presenti nella prassi ecclesiale per coltivare l’unione con Dio e con i fratelli.

Altre eventuali iniziative saranno puntualmente comunicate nel modo consueto. Per intanto, invoco su di voi le più elette benedizioni del Signore e vi saluto fraternamente.

Spoleto, 13 marzo 2020-03-05

+ Renato Boccardo

Arcivescovo di Spoleto-Norcia

L’impegno delle Caritas italiane nell’emergenza coronavirus

L’emergenza legata alla diffusione del COVID-19 oltre che sanitaria, sta diventando sempre più sociale. Colpisce soprattutto chi già viveva situazioni di difficoltà o di fragilità, creando nuove situazioni di povertà.

Accanto al lavoro encomiabile di medici e infermieri, le Caritas diocesane, grazie all’inesausto impegno dei volontari, non cessano di garantire i propri servizi rimodulandoli alla situazione contingente, operando in condizioni via via più difficili sempre con le opportune precauzioni (mascherine, guanti, ingressi contingentati, ecc),.

«In molti casi – dichiara il Direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu – si è dovuto far fronte a problematiche nuove. Abbiamo attivato servizi domiciliari per la distribuzione di pasti e di beni alimentari, numeri verdi per raccogliere i bisogni delle persone costrette in casa, anziani soprattutto. Abbiamo dato supporto alle persone senza dimora impossibilitate a seguire le direttive del Governo sulla quarantena, e seguito situazioni specifiche, come ad esempio quella dei circensi, in collaborazione con la Fondazione Migrantes, e dei rifugiati».

«Questa emergenza ci deve far sentire tutti uniti e solidali – conclude don Soddu -. Sta emergendo il volto bello dell’Italia che non si arrende. Come comunità ecclesiali siamo chiamati a pensare nuove forme di carità e, come ci ha ricordato papa Francesco nell’Angelus di domenica 15 marzo, a “riscoprire e approfondire il valore della comunione che unisce tutti i membri della Chiesa”».

Per far fronte a questa emergenza, che vede ancora una volta esposte le persone più fragili, Caritas Italiana rinnova l’appello a tutti alla solidarietà concreta invitando a sostenere – direttamente o per suo tramite – le iniziative e gli interventi mirati delle Diocesi e delle Caritas locali in favore delle persone in difficoltà e in condizioni sempre più precarie.

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il sito www.caritas.it, o bonifico bancario (causale “Emergenza Coronavirus”) tramite:

Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

Perugia: “Io resto a casa con te” e “Io resto con te verso la Pasqua”. Due iniziative attraverso i social delle Pastorali diocesane giovanile ed universitaria e del Coordinamento Oratori Perugini

Non si perdono d’animo gli animatori delle Pastorali diocesane giovanile ed universitaria e del Coordinamento Oratori di Perugia-Città della Pieve, sempre attivi e ad interagire molto in tempi “normali”, non da “corona virus”, con i protagonisti delle loro realtà: dai più piccoli, frequentatori degli oratori, ai più grandi, impegnati nelle diverse attività spirituali, culturali e socio aggregative.

Continuare a stare vicini.

Le due Pastorali ed il Coordinamento Oratori Perugini hanno inteso far sentire la loro vicinanza a tutta la comunità diocesana lanciando, questo fine settimana, due iniziative spirituali attraverso i loro siti web (http://www.pastoraleuniversitariapg.it/ e http://www.perugiagiovani.net/) e le loro pagine social (facebook e Instagram). Un modo anche per continuare a dialogare, a incontrarsi, seppur virtualmente, con quanti avrebbero partecipato all’attesa Veglia di preghiera di Quaresima dei giovani in cattedrale con il cardinale Gualtiero Bassetti, in programma il 19 marzo, e alla Giornata di formazione dei responsabili e animatori dei “Gr.Est.” (Gruppi Estivi) d’Oratorio al Centro Congressi “A. Capitini” di Perugia, in calendario il 29 marzo, annullate a causa dell’emergenza sanitaria.

Due iniziative per sentirsi vicini.

Sabato 14 prenderà il via “Io resto a casa con te”, un «segno di vicinanza spirituale alle famiglie invitate a raccogliersi in preghiera durate la giornata di domenica prossima – spiega don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori e direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria -, accogliendo l’invito del nostro cardinale Gualtiero Bassetti. Si pregherà e si mediterà il Vangelo della domenica e ci sarà anche un segno per essere vicini ai bambini dei nostri Oratori. Con questa iniziativa si vuole passare “dall’essere chiesa all’essere casa-chiesa”».

Domenica 15, sempre sulle pagine social, inizierà “Io resto con te verso la Pasqua”, il commento al Vangelo del giorno a cura dei giovani delle Pastorali giovanile ed universitaria. «E’ un’altra occasione – conclude don Riccardo Pascolini – per essere spiritualmente vicini a quanti ogni domenica vanno a messa per ascoltare la Parola di Dio e partecipano agli incontri di catechesi promossi in Quaresima».

Le tecnologie che avvicinano.

«Vogliamo raggiungere il più possibile tutti, giovani e meno giovani, con l’aiuto delle tecnologie – auspica don Luca Delunghi, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile –. In questo periodo abbiamo visto come i mezzi di comunicazione e i social, che sempre i giovani hanno usato, non sono stati semplicemente il luogo di fuga ed evasione, ma strumenti utili per restare in comunione. Come Ufficio pastorale abbiamo il desiderio che la Chiesa diocesana resti vicina in questo particolare momento al suo pastore e continui ad esserci vicinanza tra di loro. Se nuove e giovani sono state le vie con cui tutti abbiamo imparato a restare collegati, siano giovani anche le parole e gli sguardi di chi annuncia il Vangelo in questo tempo difficile, di limitazioni ma anche di attesa e di speranza, come è il tempo di Quaresima che ci conduce alla Pasqua di Risurrezione».

La Cei stanzia 10 milioni di euro dell’8Xmille per far fronte all’emergenza Coronavirus tramite le Caritas diocesane. Don Soddu (Caritas Italiana): “Segno di speranza e conforto per le persone in difficoltà”

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, per sostenere le Caritas diocesane nella loro azione di supporto alle persone in difficoltà a causa dell’emergenza “coronavirus”, ha deliberato lo stanziamento di 10 milioni di euro provenienti da donazioni e dall’otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica. Saranno le 220 Caritas diocesane, distribuite in tutta Italia, a individuare gli interventi più urgenti, territorio per territorio, dando priorità a forme di sostegno economico destinato alle famiglie già in situazioni di disagio, all’acquisto di generi di prima necessità per famiglie e persone in difficoltà (viveri, prodotti per l’igiene, farmaci..), ad attività di ascolto (es. numero verde diocesano) destinate ad anziani soli, persone fragili, etc., e al mantenimento dei servizi minimi per le persone in situazione di povertà estrema: mense con servizio da asporto, dormitori protetti… «Questo stanziamento straordinario della CEI – spiega il Direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu – si pone per le Caritas diocesane come un segno concreto di speranza e conforto. Le Chiese locali, in questo modo, continueranno a non far mancare il dinamismo forte della Carità». Caritas Italiana rinnova l’appello a tutti alla solidarietà invitando a sostenere – direttamente o per suo tramite – le iniziative e gli interventi mirati delle Diocesi e delle Caritas locali in favore delle persone in difficoltà e in condizioni sempre più precarie.

Assisi – L’emporio “7 ceste” cambia orario e modalità di distribuzione dei prodotti.

Nuove modalità di distribuzione di prodotti all’’Emporio solidale diocesano “7 Ceste” di Santa Maria degli Angeli. In ottemperanza al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020, recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, la struttura della Caritas, che assiste circa 1.300 soggetti, ha cambiato orario e modalità di erogazione dei prodotti. La distribuzione avviene ora solo su appuntamento telefonico, chiamando il numero 371.3344796, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12. Chi resta a casa non perde il punteggio e potrà utilizzarlo in futuro. L’Emporio, inaugurato nell’anno 2016, è nato da una collaborazione tra il Comune di Assisi e la Caritas diocesana. Il suo scopo è quello di offrire sostegno alle famiglie in difficoltà. La struttura, i cui locali sono stati ampliati lo scorso mese di dicembre, è organizzata come un normale negozio (minimarket) dove, però, i prodotti si ‘acquistano’ con l’utilizzo di una ‘card sociale’ a punti. Trae la sua fonte di sostentamento dalla raccolta delle collette alimentari e Banco alimentare, dalle donazioni di alimenti da parte di aziende e supermercati. Si sostiene grazie anche ai contributi dei Comuni di Assisi, Bastia Umbra e Bettona.

Collevalenza, Santuario Amore Misericordioso – preghiera on line e orari apertura santuario

La Famiglia dell’Amore Misericordioso, Ancelle, Figli e Laici, propone momenti di preghiera dalla Cappella del Crocifisso giornalieri.
Per seguire la diretta streaming si può accedere dal sito www.collevalenza.org, cliccando sui bottoni Youtube e Facebook, o anche direttamente dal Canale ufficiale di Collevalenza di Youtube e dalla pagina Facebook “Santuario dell’Amore Misericordioso”.

Ore 7:30 • Santa Messa (feriale)
Ore 11:30 • Santa Messa (festiva). Al termine della S. Messa: recita della preghiera dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della CEI, composta per il particolare momento di fragilità che stiamo vivendo. Giaculatoria che accompagna l’uso dell’Acqua dell’Amore Misericordioso (composta da Madre Speranza).
Ore 18:30 • Santo Rosario, Supplica a Maria Mediatrice, Giaculatoria composta da Madre Speranza
Ore 21:00 • Novena dell’Amore Misericordioso (per scaricare l’App da Google Play), Trisagio alla Santissima Trinità, Giaculatoria composta da Madre Speranza, “Un pensiero di Speranza”

AVVISO
In questo tempo di emergenza, il Santuario apre: il mattino, dalle ore 8:00 alle 12:00; il pomeriggio dalle ore 15:30 alle 18:00.
In questi orari è sempre possibile attingere l’Acqua dell’Amore Misericordioso alle fontanelle, mentre le piscine rimangono temporaneamente chiuse.

“In questi giorni, in cui non è possibile offrirvi i consueti appuntamenti liturgici, siamo noi che desideriamo entrare nelle vostre case, venire da voi e portare il “Roccolo della Misericordia” là dove siete, superando le barriere fisiche che ci dividono. Come cristiani vogliamo dare l’esempio, essere testimoni di un autentico senso civico, nel rispetto di tutti. In modo diverso, continueremo a lasciarci attirare dall’Amore del Buon Gesù che ci è accanto soprattutto in questi giorni di doverosa “clausura” nelle nostre case.
Per cercare di vivere al meglio questa Quaresima resa “speciale” dal dolore, caratterizzata da un diffuso clima di emergenza, di ansia, di timore che avvolge l’Italia e il mondo, vogliamo essere una comunità, una Famiglia “unita come una forte pigna” nell’Amore Misericordioso. 
Come fare? Vivremo tre appuntamenti quotidiani di preghiera, suddivisi nella giornata, trasmessi in diretta streaming dalla Cappella del Crocifisso dell’Amore Misericordioso. Per seguirci potete accedere dal sito www.collevalenza.org, cliccando sui bottoni Youtube e Facebook, o anche direttamente dal Canale ufficiale di Collevalenza di Youtube e dalla pagina Facebook “Santuario dell’Amore Misericordioso”.
In questo tempo di emergenza, il Santuario aprirà: il mattino, dalle ore 8:00 alle 12:00; il pomeriggio dalle ore 15:30 alle 18:00. In questi orari è sempre possibile attingere l’Acqua dell’Amore Misericordioso alle fontanelle, mentre le piscine rimangono temporaneamente chiuse.
I tre momenti che condividiamo insieme sono idealmente uniti da un filo rosso: la giaculatoria composta dalla beata Madre Speranza, che ci auguriamo arrivi a scandire anche le ore della nostra giornata: “Signor mio e Dio mio, la tua misericordia ci salvi, il tuo amore misericordioso ci liberi da ogni male”. Tenete presente che Madre Speranza compose questa preghiera semplice a Roma, durante la seconda guerra mondiale, intercedendo con molta fede per quel dramma e dandosi da fare per alleviarlo.

Venerdì 13 marzo partirà la diretta streaming, augurandoci che tutto vada per il meglio nonostante il sovraccarico a cui è sottoposta la rete in questo tempo di emergenza. Vi descriviamo i tre appuntamenti.
1. La giornata si aprirà con la Santa Messa: feriale alle ore 07:30 e festiva alle ore 11:30. È trasmessa a porte chiuse dalla Cappella del Crocifisso. Se la quaresima è tempo di digiuno, quest’anno ci è chiesto il più grande sacrifico del digiuno eucaristico. Se lo viviamo bene crescerà in noi il desiderio di ricevere Gesù e di essere avvolti dalla luce della Pasqua. Come ripeteva la Madre, invitiamo Gesù a rimanere in noi, facciamogli compagnia e Lui abiterà nel nostro cuore e ci trasformerà in tabernacoli viventi.
Al termine della celebrazione, con un respiro ecclesiale, reciteremo insieme la preghiera dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della CEI, composta per il particolare momento di fragilità che stiamo vivendo. Concluderemo con la giaculatoria che accompagna l’uso dell’Acqua dell’Amore Misericordioso: “Signor mio e Dio mio, per il tuo amore e per la tua misericordia, guarisci noi che siamo tuoi figli da ogni malattia, specialmente da quelle che la scienza umana non riesce a curare; e fa’ che, con il tuo aiuto, conserviamo sempre pura la nostra anima da ogni male”.
2. Alle ore 18:30, vivremo un intenso momento mariano, recitando insieme il Santo Rosario e la Supplica a Maria Mediatrice. Lei, “primo tabernacolo della storia”, è lì con le braccia aperte ad intercedere per la nostra Patria, per gli ammalati e per il mondo intero.
3. L’ultimo appuntamento è alle ore 21:00, con la recita della Novena all’Amore Misericordioso, dove Madre Speranza ci invita meditare il Padre Nostro e a chiedere le grazie di cui abbiamo bisogno. Seguirà la recita del Trisagio alla Santissima Trinità che la Madre pregava e faceva pregare durante la Seconda guerra mondiale, ma anche in occasione di calamità naturali o “delle tempeste del cuore e della mente”.
In questo oggi della storia, chiediamo con fede all’Amore Misericordioso che si trovi una soluzione alle varie crisi umanitarie, che ci liberi da questa epidemia, che sostenga tutti coloro che sono giorno e notte negli ospedali, nella trincea avanzata per aiutare e curare i fratelli in difficoltà, e che illumini i responsabili della società civile nel prendere le decisioni migliori per questa emergenza.
Concluderemo, infine, con “un pensiero di Speranza”, illuminato dagli scritti della Madre.
Il Buon Gesù non ci abbandona e ci tiene tutti per mano. Attendiamo di rivederci presto in questo Santuario per vivere giorni di pace e rinnovata gioia, alla luce della Risurrezione. 
Vi salutiamo con le parole che la Madre rivolgeva ai pellegrini, affacciandosi dalla finestra: “Il Signore vi doni salute e pace”.

Collevalenza, 12 marzo 2020
P. Ireneo Martín fam
Rettore del Santuario

Chiesa italiana in preghiera per il Paese nella festa di San Giuseppe il 19 marzo

In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia. Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa.
TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta.

Caritas Italiana – Papa Francesco dona 100mila euro per l’emergenza: “Un segno di vicinanza verso coloro che soffrono per l’epidemia e verso coloro che se ne prendono cura”

Papa Francesco, tramite il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha donato 100mila euro a Caritas Italiana per un primo significativo soccorso in questa fase di emergenza per il diffondersi del contagio da Coronavirus (CoViD-19) su tutto il territorio italiano. Tale somma vuol essere un’immediata espressione del sentimento di spirituale vicinanza e paterno incoraggiamento da parte del Santo Padre verso tutti quei servizi essenziali a favore dei poveri e delle persone più deboli e vulnerabili della nostra società, che le Caritas a livello diocesano e parrocchiale assicurano quotidianamente in Italia.
«Il contributo, che accompagna la preghiera, a sostegno dell’amata popolazione italiana, è parte dell’impegno a favore delle Chiese locali che, attraverso le Caritas nazionali e le Caritas diocesane, garantiscono aiuto e solidarietà in favore di coloro che sono in difficoltà e in condizioni di precarietà e di bisogno», spiega il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
«In un tempo non facile per tutti noi, insieme a tutte le Caritas diocesane d’Italia, ci sentiamo abbracciati da Papa Francesco», dice don Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana. «Siamo costantemente in contatto con i Delegati regionali e i Direttori diocesani per sostenere il loro impegno quotidiano che, in questo momento così particolare, non fa venire meno la testimonianza della Carità nelle nostre comunità a sostegno degli ultimi e dei più indifesi. Questa emergenza – aggiunge don Soddu -, ormai diffusa in tutta Italia, richiede attenzione e prudenza, ma non può comunque far venir meno la nostra prossimità verso chi soprattutto oggi rischia di essere lasciato più solo. Proprio quando potrebbero prevalere la paura e la diffidenza verso il prossimo, la fede e la speranza in Dio – che anche con i suoi gesti Papa Francesco conferma continuamente – ci chiamano a mettere in pratica una nuova “fantasia della Carità”, che ci faccia uscire tutti insieme da questa crisi».
Caritas Italiana rinnova l’appello alla solidarietà invitando a sostenere – direttamente o per suo tramite – le iniziative e gli interventi mirati delle Diocesi e delle Caritas locali in favore di sempre più persone in difficoltà e in condizioni precarie.
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È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il sito www.caritas.it, o bonifico bancario (causale “Emergenza Coronavirus”) tramite:
Comunicato n.07 | 12 marzo 2020
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

Perugia: Il cardinale Bassetti, dinanzi all’acuirsi del conflitto in Siria con un nuovo esodo di profughi, rilancia l’appello della Caritas diocesana a sostenere progetti umanitari per famiglie siriane

Anche nel tempo del “corona virus” non si può essere insensibili ai forti venti di guerra che soffiano in Siria provocando un nuovo esodo di profughi. Negli ultimi tre mesi 900mila siriani hanno lasciato le proprie case in cerca di rifugio, sommandosi ai 6milioni di connazionali riparati, dall’inizio della guerra, in Libano e in altri Stati confinanti. A sottolinearlo è la Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve attenta a quanto sta accadendo in Siria, ricordando il recente appello del Papa rivolto «agli attori coinvolti e alla comunità internazionale, perché taccia il frastuono delle armi e si ascolti il pianto dei piccoli e degli indifesi».

Autolesionismo. Ai più piccoli e ai più indifesi rivolge il suo pensiero il cardinale Gualtiero Bassetti: «Nei campi profughi sull’isola di Lesbo molti dei minori non accompagnati sono tentati da atti di autolesionismo, piuttosto che subire soprusi. Occorre porre fine a tanta violenza provocata da guerre infinite. E’ un insulto al cospetto di Dio, che ci dona la vita e ci insegna, attraverso la sua Parola, a vivere in pace e in un mondo giusto. All’umanità intera è affidata la sua stessa salvaguardia, in particolare dei più piccoli e dei più indifesi». E’ una preoccupante situazione umanitaria acuitasi con la decisione della Turchia di aprire ai profughi le frontiere con la Grecia dove oltre 44mila persone tentano di raggiungere l’Europa, di cui 5.500 sono minori non accompagnati, provenienti in maggioranza dalla Siria e dall’Iraq.

Corridoi umanitari. «Siamo dinanzi ad un nuovo grave esodo – commenta il cardinale Bassetti – e le famiglie profughe di religione cristiana sono migliaia, le più perseguitate, i nuovi martiri del nostro tempo. A queste famiglie e alla loro accoglienza-integrazione la nostra Caritas diocesana dedica la “Quaresima di Carità 2020” nel sostenere i progetti dei “corridoi umanitari” voluti anche dalla Cei, attraverso la Caritas italiana, in stretta collaborazione con il Governo». Al recente incontro di Bari “Mediterraneo, frontiera di pace” è stato auspicato che altri Paesi europei possano impegnarsi in simili progetti, coinvolgendo le comunità locali, ad iniziare da quelle religiose, e le tante famiglie di buona volontà.

Accoglienza famiglie. La Caritas diocesana si è impegnata in Quaresima a far conoscere il progetto dei “corridoi umanitari”, invitando le famiglie che hanno immobili non utilizzati a metterli a disposizione (chi vuole aderire all’invito, contatti telefonicamente la Caritas allo 075.5733666). «Consapevoli delle difficoltà di accoglienza a causa della grave epidemia – sottolineano in Caritas –, non possiamo dimenticarci delle famiglie profughe, come ci ricorda anche papa Francesco, proseguendo l’opera di sensibilizzazione».

Famiglia integrata. Il progetto dei “corridoi umanitari”, a Perugia, aiuta già alcune famiglie siriane cristiane. La prima, giunta tre anni fa, vive in un appartamento messo a disposizione da un’anziana perugina in comodato d’uso gratuito. La famiglia è ben integrata con il marito che lavora in una cooperativa del settore alimentare e la moglie impegnata in un master in comunicazione internazionale presso l’Università per Stranieri.

Rinvio raccolta offerte. La raccolta di offerte per sostenere questo progetto, in programma nelle parrocchie il 15 marzo, Terza Domenica di Quaresima, è rinviata a data da destinarsi a causa dell’emergenza sanitaria. Chi vuole contribuire può farlo attraverso bonifico bancario (IBAN: IT74 E034 4003 0000 0000 0071 452), oppure attraverso bollettino postale (c.c. postale n. 14950067), intestati a Diocesi di Perugia-Città della Pieve – Caritas diocesana, specificando nella causale: “offerta progetto corridoi umanitari”.

Città di Castello – restauro dipinto della lunetta della chiesa di San Domenico

Sono iniziati i lavori di restauro del dipinto murale esterno di Aldo Riguccini, collocato sulla lunetta laterale della chiesa di San Domenico prospiciente via Luca Signorelli. Il 21 novembre 1942 fu inaugurato l’affresco raffigurante San Domenico. Poco tempo dopo fu sporcato da un gruppo di cittadini a cui non piaceva. Fu subito ripulito e da allora nessun altro intervento è stato realizzato.

A quasi settanta anni dalla sua realizzazione, l’opera si presentava in mediocre stato di conservazione, per questo c’era un urgente bisogno di lavori di restauro.

Avvicinandosi l’inizio delle celebrazioni in onore di Beata Margherita la parrocchia di San Domenico si è posta come obbiettivo il recupero di questo dipinto, per preservare la memoria, come frutto della fede e della devozione del popolo tifernate. La Prefettura e la Soprintendenza alle Belle Arti, ognuna per le proprie competenze, hanno rilasciato i permessi, riconoscendo l’importanza dei lavori di conservazione dell’opera. Il restauro curato dalla dott.ssa Laura Zamperoni, restauratore abilitato, si concluderà il mese prossimo.Infatti il 29 aprile, al termine della S. Messa in onore di Santa Caterina da Siena Patrona d’Italia, verranno presentati alla città i lavori di restauro.

Questa iniziativa è stata resa possibile da uno sforzo collettivo che ha visto alcuni cittadini ed associazioni collaborare. L’opera è stata finanziata dal Rotary Club di Città di Castello, che ha subito condiviso il progetto permettendo la concreta realizzazione. Si ringrazia l’Associazione per la Tutela dei Monumenti Alta Valle del Tevere, per il contributo scientifico fornito.

L’anno 2020 è un momento importante per la Diocesi di Città di Castello, infatti inizieranno le celebrazioni per il 700 anniversario della morte di Beata Margherita, il cui corpo è custodito sotto l’altare maggiore della Chiesa di San Domenico. Iniziare con questo segno ci sembra molto significativo, a testimonianza che la la memoria e la fede verso Beata Margherita sono vivi nelle comunità tifernate.