Presentazione dell’ultimo libro del vescovo Sorrentino in Regione

Sarà presentato mercoledì 18 dicembre, alle ore 17,00 nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia, il nuovo libro scritto dal vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, intitolato “Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi – Originali non fotocopie” (Edizioni Francescane italiane, pp. 160).
Il volume, che è in libreria dal giorno della solennità dell’Immacolata Concezione, è la prima opera sul giovane beato millennial e futuro santo a essere pubblicata dopo l’annuncio della canonizzazione che sarà celebrata il prossimo 27 aprile.
Ne parlano con l’autore, Stefania Proietti presidente della Regione Umbria, padre Francesco Piloni ministro provinciale dell’ordine dei Frati Minori di Umbria e Sardegna; Marcello Signorelli professore ordinario di politica economica all’Università degli studi di Perugia; modera la giornalista Marina Rosati direttrice dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino.

L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione diocesana di religione Assisi – Santuario della Spogliazione in collaborazione con la Regione Umbria.

Nel libro, che contiene un pensiero autografo del Santo Padre, il vescovo risponde a domande ricorrenti (tra cui: perché Carlo Acutis è sepolto ad Assisi nel Santuario della Spogliazione? Quale legame c’è tra il giovane milanese prossimamente santo e la città serafica?) e rivela dettagli inediti di alcuni momenti dalla morte alla canonizzazione.
Il volume si chiude con un’appendice in cui si riporta la preghiera composta da monsignor Sorrentino per la canonizzazione di Carlo, preceduta dal Cantico di frate sole, al quale il libro fa ampio riferimento, anche in vista dell’imminente ottavo centenario della sua composizione, che avvenne tra la chiesetta di San Damiano e il vescovado di Assisi, oggi diventato parte integrante del Santuario della Spogliazione.

Assisi – Inaugurato e benedetto al Vescovado il presepe monumentale di Agrestini

Inaugurato nel chiostro del Santuario della Spogliazione il presepe di Mario Agrestini, benedetto durante l’Angelus delle 12 di mercoledì 11 dicembre dal vescovo delle Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino. “In questo luogo vediamo oggi un presepe per la prima volta qui a misura d’uomo, anche in termini di statura fisica. Questo – le parole del vescovo – per avere la possibilità di sentire ancora più intensamente il mistero del Natale nei vari contesti francescani della città. Il Vescovado è stato segnato da una grande storia, qui Francesco è venuto a vivere il suo percorso, il suo dramma di conversione quando in famiglia non venne accettato, ma lo fece il vescovo invitandolo a immedesimarsi sempre di più con Gesù. Qui si è spogliato per essere nudo come Gesù, in un’avventura di fede e fraternità che ha portato i suoi figli ad Assisi e nel mondo. Qui ha composto parte del Cantico delle Creature, di cui nel 2025 si festeggerà l’ottocentenario, qui ha vissuto l’ultimo periodo della sua vita e qui oggi c’è anche un’altra esplosione di grazia per la presenza del Beato e futuro Santo Carlo Acutis”.

Per l’occasione è stato anche presentato il nuovo video, prodotto in collaborazione con Maria Vision, che racconta la storia dell’antico episcopio e della chiesa di Santa Maria Maggiore, insieme Santuario della Spogliazione e delle bellezze artistiche, architettoniche e valoriali in esso contenuti. Ai presepisti Mario e Marco Agrestini, che hanno sottolineato la gioia e l’importanza di esporre in questi luoghi una parte del presepe monumentale che fino all’8 gennaio 2025 sarà anche a Loreto e Venezia, e a Helia Corazzini, responsabile di Maria Vision, il vescovo ha donato, come ringraziamento, l’icona della spogliazione, simbolo di questi luoghi. Hanno partecipato alla cerimonia anche il vicesindaco della Città di Assisi, Valter Stoppini, fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento di San Francesco, padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola, vicari e membri del consiglio episcopale e rappresentanti delle forze dell’ordine.

La Natività al Vescovado propone alcune statue del presepe monumentale Agrestini nel quale il visitatore si unisce ai personaggi, tra cui il Poverello di Assisi, in cammino verso la Natività. Lo scultore e pittore Mario Agrestini, viterbese di Monterosi, classe 1943, ha realizzato tutto questo a partire dal 1970. La sua è una passione precoce: da bambino costruiva presepi in parrocchia, e anche in casa, la capanna con la sacra famiglia, era una tradizione. Un giorno però, nella chiesa della Madonna della Quercia a Viterbo, il piccolo Mario vide un vecchio presepe rinascimentale a grandezza naturale. Fu allora che nacque in lui il desiderio di seguire quella intensa fascinazione. Ci ha messo oltre 40 anni a realizzare questo monumentale presepe in legno, terracotta e cartapesta, secondo l’antica tecnica rinascimentale ed è corredato da abbigliamento e materiali preziosi provenienti dal Medio Oriente. L’iniziativa assisana si lega a quelle analoghe, in scena fino all’8 gennaio 2025, a Loreto e Venezia, offrendo a visitatori e appassionati un’esperienza immersiva unica.

Gubbio – “Vita sancti Ubaldi”: sabato 14 dicembre la presentazione del volume

Il ritrovamento e la traduzione di un testo cinquecentesco, dedicato alla vita di sant’Ubaldo Baldassini, permette di approfondire il profilo e l’identità del patrono della città e della diocesi di Gubbio.
Sabato 14 dicembre, alle ore 15.30 nella sala convegni dell’Hub Hotel in via Perugina, il prof. Stefano Brufani, ordinario di Studi francescani e Storia del cristianesimo medievale all’Università di Perugia, presenta un volume su una vita antica e inedita di sant’Ubaldo. Un testo scritto nel 1520 dal canonico regolare Stefano Serva da Cremona, scoperto dal prof. Alberto Calderini, che fornisce gli strumenti necessari per comprendere e conoscere in maniera ancora più approfondita le virtù eccezionali del santo vescovo Ubaldo, padre e custode della città di Gubbio. Tutto ciò anche grazie all’opera puntuale di trascrizione e traduzione compiuta dal prof. Luca Cardinali e alle analisi degli altri studiosi che hanno collaborato ai contenuti del volume e partecipato a tale preziosa operazione culturale: il prof. Alberto Luongo, il dott. Enrico Barbi e don Pietro Benozzi, canonico regolare lateranense e vicerettore della basilica di SantʼUbaldo.

I protagonisti di questa complessa vicenda sono il vescovo Luciano Paolucci Bedini, 60esimo successore del vescovo Ubaldo, e mons. Saverio Xeres, bibliotecario presso il Seminario vescovile di Como, dove il testo è stato rintracciato ed è tuttora conservato. Per il loro tramite, e grazie all’interessamento di mons. Xeres, la Fondazione – Centro studi “Nicolò Rusca” ha permesso agli studiosi di accedere subito a copie digitali di elevata qualità, cosa che ha facilitato l’opera di studio della Vita scritta dal canonico Stefano Serva.

Ora, dunque, la Fondazione “Centro studi ubaldiani” – presieduta proprio dal vescovo Paolucci Bedini – presenta con orgoglio e soddisfazione il frutto pregevole del lavoro condotto in porto con risultati significativi. All’attività di ricerca sul testo antico, quindi, ha fatto seguito un’operazione di valorizzazione che ha reso ancora più preziosi i quasi due anni di elaborazione e studio che hanno portato all’edizione del volume che viene presentato sabato 14 dicembre. Una iniziativa – quella della presentazione – organizzata dalla Chiesa eugubina e dal Centro studi ubaldiani, insieme al Comune di Gubbio e alla Biblioteca Sperelliana.

I quattro saggi che compongono il libro “Vita sancti Ubaldi di Stefano Serva da Cremona” permettono di analizzare moltissime sfaccettature relative alla biografia del Santo. Riescono soprattutto a raccontare in maniera esaustiva e approfondita la vicenda di un’opera che, già pochi anni dopo la sua edizione nel 1520, risulta presto rara o addirittura introvabile, come testimonia anche l’eugubino Gabriele Gabrielli, vissuto in quellʼepoca.

Terni – al Museo diocesano “Incontri natalizi 2024” mostra di pittura, fotografia, cartoline natalizie e presepi

In preparazione al Natale, il Museo diocesano e la Proloco Terni, con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Terni, promuovono dal 9 al 18 dicembre presso il Museo diocesano di Terni, la rassegna d’arte “Incontri natalizi 2024”, collettiva di pittura, scultura, grafica, fotografia, presepi artistici e africani, cartoline natalizie, poesia, la bancarella della solidarietà e eventi culturali dedicati alla solidarietà e pace nel mondo.
L’iniziativa, giunta alla 36°edizione, unisce arte, cultura e mondialità nel segno del dialogo, delle tradizioni popolari locali, dall’arte visiva, originale e creativa. A questo si aggiunge la solidarietà con l’incontro tra le associazioni che si occupano a vario livello di volontariato.
La mostra sarà inaugurata il 9 dicembre alle ore 16.30 con la presentazione delle opere e dei progetti delle associazioni presenti, della bancarella della solidarietà e del premio Simpatia del pubblico aperto a tutti i partecipanti e visitatori della mostra.
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.00.
Tra gli eventi culturali proposti il 12 e 16 dicembre si terrà il Recital di poesie in vernacolo e in lingua, a carattere natalizio, sacro, sociale, ecologico e per la pace, promosso dalla Pro Loco di Terni e presentazione dei libri del premio letterario “Logo d’Oro” Città di Terni.
Il 10 dicembre, nella Giornata Internazionale dei Diritti Umani, la presentazione del libro “Grido alla vita-Quando la vita diventa preziosa e non lo sapevi”, di Lorena Falci Bianconi.
Segue video “Castelluccio un tempo, una storia” di Marco Ilari
Il 12 dicembre alle ore 16.30 la conferenza: “La fiabesca avventura di Marco Polo lungo la via della seta” a cura della prof.ssa Cristina Montesi docente di Economia all’Università di Perugia.
Il 14 dicembre la proiezione di cartoline dedicate al Natale e all’antica Terni. Breve storia della cartolina a Terni a cura del Prof. Armando Rossini. A seguire intervento di Simonetta Melinelli su: “Razzismo in Sud Africa”. Proiezione di video e documentari dedicati all’ambiente e alla Terra Santa.

Assisi – Il presepe monumentale di Agrestini in mostra Santuario della Spogliazione

Tutto pronto per l’inaugurazione nel cortile interno del Santuario della Spogliazione del presepe di Mario Agrestini, visibile con ingresso libero dall’11 dicembre alle ore 12 quando, dopo l’Angelus sarà benedetto dal vescovo delle Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino. Per l’occasione sarà anche presentato il nuovo video, prodotto in collaborazione con Maria Vision, che racconta la storia dell’antico episcopio e della chiesa di Santa Maria Maggiore, insieme Santuario della Spogliazione e delle bellezze artistiche, architettoniche e valoriali in esso contenuti. “Siamo onorati di poter ospitare questo presepio storico nel chiostro ingresso del vescovado, dove tutti potranno vederlo e apprezzarlo – commenta Marina Rosati, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi e dell’Ufficio Stampa del Santuario – . Ringrazio di cuore la famiglia Agrestini per questo dono e questa collaborazione che vogliamo rendere più strutturata anche negli anni successivi. E ringrazio anche Maria Vision che ha realizzato un video che documenta le stratificazioni storiche, artistiche e valoriali del Santuario della Spogliazione”.

La Natività al Vescovado propone alcune statue del presepe monumentale Agrestini nel quale il visitatore si unisce ai personaggi, tra cui il Poverello di Assisi, in cammino verso la Natività. Lo scultore e pittore Mario Agrestini, viterbese di Monterosi, classe 1943, ha realizzato tutto questo a partire dal 1970. La sua è una passione precoce: da bambino costruiva presepi in parrocchia, e anche in casa, la capanna con la sacra famiglia, era una tradizione. Un giorno però, nella chiesa della Madonna della Quercia a Viterbo, il piccolo Mario vide un vecchio presepe rinascimentale a grandezza naturale. Fu allora che nacque in lui il desiderio di seguire quell’intensa fascinazione. Ci ha messo oltre 40 anni a realizzare questo monumentale presepe in legno, terracotta e carta pesta, secondo l’antica tecnica rinascimentale ed è corredato da abbigliamento e materiali preziosi provenienti dal Medio Oriente. L’iniziativa assisana si lega a quelle analoghe, in scena fino all’8 gennaio 2025, a Loreto e Venezia, offrendo a visitatori e appassionati un’esperienza immersiva unica.

Assisi basilica di San Francesco – apertura delle celebrazioni natalizie con il card. Bassetti l’8 dicembre

Domenica 8 dicembre si terrà la tradizionale apertura dei festeggiamenti natalizi presso la Basilica di San Francesco in Assisi. Alle 17 il Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, presiederà nella chiesa inferiore la Celebrazione eucaristica animata dalla Cappella Musicale della Basilica. Alle 18.10 seguirà in piazza l’accensione dell’albero di Natale e della videoproiezione sulla facciata della chiesa superiore della Basilica insieme alla benedizione e all’inaugurazione del presepe. L’albero posto in Piazza inferiore è stato donato dal Comune altoatesino di Laion (BZ) ed è alto 12,5 metri. Anche quest’anno vi è legata un’importante iniziativa di carità: le palline che lo addobbano portano infatti il nome dei benefattori che con il loro sostegno permetteranno a tante famiglie in difficoltà di trascorrere un Natale sereno.
Il presepe posto sotto all’albero è un’opera realizzata a mano dagli artisti Filip Moroder Doss e Thomas Comploi e prende il nome di “Gesù pupilla di luce”. Lo studio fatto dall‘artista Filip Moroder Doss sul significato della rappresentazione della nascita di Gesù lo porta ad incontrare San Francesco che volle per primo rievocare questo momento storico che lui definì come “l’umiltà dell’incarnazione”.
L’opera in legno tiglio è composta da figure alte fino a 240 cm, per una larghezza complessiva di 10 metri e un peso di 1200 chili. È stata già esposta, tra gli altri, nel chiostro della Basilica di Sant’Ambrogio di Milano.
Anche le offerte raccolte con l’esposizione del presepe contribuiranno alle opere caritative della comunità dei frati del Sacro Convento.

«La festa dell’Immacolata Concezione – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento – è sempre il vero e proprio inizio delle festività natalizie. Quest’anno la nostra comunità francescana sente con particolare responsabilità l’appello del mondo a promuovere la pace e la riconciliazione che, al di là di ciò che si dice e si pensa abitualmente, sono realtà raggiungibili e alla nostra portata, se ci crediamo con perseveranza. L’amore della preghiera, il fascino della musica, la semplicità dei bambini, la bellezza dell’arte, la dolcezza del presepe e le luci dell’albero sono simbolo di questa armonia a cui tutta l’umanità anela e a cui vogliamo dare voce insieme alle donne e agli uomini che visiteranno la Basilica in queste festività. Infatti, solo quando la pace è armonia, pregustiamo un futuro che è dono di Dio ed è speranza per gli uomini».

La videoproiezione sulla facciata della chiesa superiore della Basilica, completamente rinnovata, è realizzata da EnelX grazie al sostegno del Comune di Assisi e introduce alle prossime celebrazioni per gli 800 anni del Cantico delle creature del 2025. Tutte le chiese e monumenti di Assisi fanno parte di un cammino ispirato al Cantico che si conclude proprio alla Basilica di San Francesco.

IL PROGRAMMA:
Alle 17: celebrazione della Santa Messa nella chiesa inferiore della Basilica presieduta dal Card. S.Em. Gualtiero Bassetti.
Alle 18.10: inizio della cerimonia di accensione dell’albero di Natale e del videomapping sulla facciata della chiesa superiore con benedizione del presepe.
Alle 18.30: saluti delle autorità civili coinvolte nell’iniziativa.

La cerimonia in Piazza sarà animata dai canti del coro “Le stelle di Natale”, diretto da fra Maurizio Lenti, OFMCap, e composto dai bambini dell’Istituto Comprensivo di Assisi-Rivotorto, dell’Istituto Comprensivo di Gualdo Tadino e dell’Istituto Comprensivo di Sigillo-Scheggia-Costacciaro-Fossato di Vico.

L’evento è reso possibile grazie al contributo della Regione Umbria.

Assisi – in libreria l’ultimo libro di mons. Sorrentino su Carlo Acutis dopo l’annuncio della canonizzazione

Arriva in libreria dall’8 dicembre “Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi – Originali non fotocopie” (Edizioni Francescane italiane, pp. 160) il libro scritto dal vescovo delle Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, prima opera sul giovane beato millennial e futuro santo che esce appunto dopo l’annuncio della canonizzazione del prossimo 27 aprile. Nel libro, con un pensiero autografo del Santo Padre, il vescovo risponde a domande ricorrenti: perché Carlo Acutis è sepolto ad Assisi nel Santuario della Spogliazione? Quale legame c’è tra il giovane milanese prossimamente santo e la città serafica? Chi ha seguito tutta la ricognizione del corpo? Che rapporto c’è tra la spogliazione di San Francesco e quella di Carlo Acutis? Perché c’entra anche Santa Chiara d’Assisi? E perché il libro è dedicato ai giovani economisti del movimento “The Economy of Francesco”? In “Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi”, nato in America in un incontro con giovani interessati alle due figure di Francesco e Carlo, monsignor Sorrentino mette a fuoco la santità di Carlo Acutis alla luce del detto a lui caro: “Tutti nasciamo originali, tanti muoiono fotocopie”. Quale è l’originalità di Carlo, se la sua vita è stata quella di un ragazzo “normale” del nostro tempo, appassionato della natura, dello sport, di internet? Il libro lo spiega e rivela dettagli inediti di alcuni momenti degli anni in cui il corpo del prossimo santo è rimasto nel cimitero di Assisi, fino a quando è stato trasferito – dopo il decreto sulle sue virtù eroiche e la sua venerabilità – al Santuario della Spogliazione, fino alla beatificazione avvenuta nella Basilica Superiore di San Francesco e agli ultimi passi che ormai lo portano sugli altari del mondo, dopo il miracolo di guarigione avvenuto per una giovane del Costa Rica con la quale l’autore è in dialogo. In primo piano è il rapporto tra Francesco e Carlo, il “gigante” e il “bambino”, il giovane assisano figlio del ricco mercante Bernardone che si spoglia fino alla nudità e il ragazzo milanese, bello e benestante, al quale è stato chiesto a 15 anni di spogliarsi della sua vita e della sua giovinezza, e che sta calamitando migliaia e migliaia di giovani in tutto il mondo. “Questo libro – dice monsignor Sorrentino – presenta ai giovani, e non solo, questo straordinario ‘team’ di Francesco di Assisi e Carlo Acutis, che si è formato nello stesso luogo, a distanza di ottocento anni, e che sta cambiando il volto di Assisi con ondate di pellegrini che si aggiungono a quelle classiche di segno francescano, suscitando uno straordinario interesse in tutto il mondo. Sono certo che questo volume, in uscita non a casa il giorno dell’Immacolata a cui Carlo era particolarmente devoto sarà utile per giovani, famiglie, educatori, catechisti, sacerdoti e per chiunque si voglia avvicinare alla spiritualità di questo santo dei nostri tempi, che riflette, a suo modo, la santità di Francesco e Chiara, additando, in ultima analisi, Gesù e, in particolare, la sua presenza eucaristica”. Il volume si chiude con un’appendice in cui si riporta la preghiera composta dal vescovo per la canonizzazione di Carlo, preceduta dal Cantico di frate sole, al quale il libro fa ampio riferimento, anche in vista dell’imminente ottavo centenario della sua composizione, che avvenne tra la chiesetta di San Damiano e il vescovado di Assisi, oggi diventato parte integrante del Santuario della Spogliazione.


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Perugia – presentazione di “Popoli in cammino”, il XXXIII Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes 2024

Sarà presentato a Perugia, lunedì 9 dicembre, alle ore 11, presso la Sala conferenze “Don Giacomo Rossi” del “Villaggio della Carità”, in Via Montemalbe 1 (zona via Cortonese), il Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes 2024, giunto alla sua XXXIII edizione, intitolato “Popoli in cammino”, frutto di uno studio ultratrentennale di Caritas italiana e Fondazione Migrantes Cei, offrendo uno sguardo approfondito sull’immigrazione in Italia e nel contesto umbro, analizzando le sfide e le opportunità che derivano da questi fenomeni globali.

L’incontro si aprirà con i saluti di don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana, e del diacono Vito Simone Foresi, direttore dell’Ufficio Migrantes diocesano. A seguire, monsignor Pierpaolo Felicolo, direttore nazionale della Fondazione Migrantes, introdurrà il tema con una riflessione sul “volto dellimmigrazione nellItalia di oggi”. La relazione centrale, a cura di Simone Varisco, referente del Rapporto Immigrazione della Fondazione Migrantes, partirà da una lettura e un inquadramento dei dati e delle prospettive future a livello nazionaleper focalizzare l’attenzione alla situazione dellUmbria. Le conclusioni incontro saranno affidate all’arcivescovo Ivan Maffeis, che offrirà una riflessione sulle sfide da raccogliere, non solo a livello pastorale, ma nel contesto locale dove la Chiesa si trova ad operare accanto alle persone che vivono nei territori.

Si ricordano che sono oltre 5 milioni e 300 mila i cittadini stranieri residenti in Italia (+3,2% rispetto allo scorso anno); oltre 200 mila di loro hanno conseguito la cittadinanza lo scorso anno e in media rappresentano il 9% della popolazione residente in Italia. In Umbria, al 1° gennaio 2024, i cittadini stranieri residenti sono 89.737, pari al 10,5% della popolazione totale, con un incremento pari all’1,3% rispetto all’anno precedente. Gli alunni con cittadinanza non italiana sono 16.724, pari al 14,6% del totale della popolazione scolastica, il 69,9% nato in Italia. Le prime cinque nazionalità di provenienza dei cittadini stranieri residenti in Umbria sono: romena (22.530); albanese (10.692); marocchina (8.949); ucraina (5.063); macedone (3.087).

Questa presentazione (in corso a livello territoriale in Italia da alcune settimane) è unoccasione di riflessione e confronto sulle migrazioni, tema cruciale per il nostro tempo, perché, come ci ricorda Papa Francesco, “siamo tutti migranti, viaggiatori di speranza”. Per l’Ufficio Migrantes diocesano, come è nella sua missione istitutiva, la presentazione ha lo scopo di offrire a tutto il contesto territoriale locale uno sguardo più approfondito e una “narrazione” corretta, perché fondata sull’evidenza dei dati provenienti dall’analisi della realtà, sulla effettiva consistenza e sui caratteri originali di un fenomeno su cui in questi ultimi anni si appunta l’attenzione non solo di amministratori e operatori sociali, ma del sistema dei media e della cittadinanza in genere. Vengono in evidenza i “nodi” dell’integrazione e dell’inclusione attraverso il riconoscimento e la promozione del diritto al lavoro, all’abitazione, all’istruzione a chi proviene da un percorso migratorio, vicino o lontano che sia, possibili solo attraverso il riconoscimento a un effettivo diritto di cittadinanza e di accesso ai servizi che la comunità deve offrire a chi la vive, la abita e la fa crescere.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Migrantes all’indirizzo e-mail: migrantes@diocesi.perugia.it.

Santa Maria degli Angeli – un incontro sulla tutela dei minori

“Un incontro di formazione sulla tutela dei minori, rivolto a quelle figure che – a vario titolo – accompagnano bambini e ragazzi nei loro percorsi di crescita umana e spirituale condividendo con loro momenti di gioco, riflessione, catechesi e celebrazioni. L’obiettivo principale è quello di offrire agli operatori pastorali conoscenze e strumenti adeguati al fine di generare con i minori relazioni sane e positive”. Lo affermano Barbara Bevilacqua e don Dieu Donné Kasereka Taghunza co-direttori dell’Ufficio catechistico della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, in vista dell’incontro del 7 dicembre dal titolo “Che dici posso fidarmi? Generare relazioni educative affidabili” rivolto a catechisti, educatori e formatori. L’iniziativa è organizzata dagli uffici catechistici delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno e del Servizio tutela minori e persone vulnerabili e si terrà dalle ore 9.30 al Centro pastorale di Santa Maria degli Angeli.

Terni – Celebrazione per la festa di Santa Barbara patrona dei Vigili del Fuoco

Celebrata la festa di Santa Barbara presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Terni, con la messa presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, per ricordare la patrona dei Vigili del Fuoco, degli artiglieri e artificieri, e concelebrata dal cappellano dei Vigili del Fuoco di Terni padre Angelo Gatto, da Don Pietro Blaj parroco di Calvi dell’Umbria.
Presenti i comandanti dei Vigili del Fuoco di Terni ing.Daniele Mercuri e del Polo Mantenimento Armi leggere generale Francesco Nasca, il prefetto di Terni Antonietta Orlando, il Questore Luigi Mangino, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, la presidente della Provincia di Terni Laura Pernazza, il comandante provinciale dei Carabinieri Antonio De Rosa, le altre autorità militari e la rappresentanza dei Vigili del Fuoco in congedo.
Santa Barbara rimane una santa molto popolare grazie al numero e all’importanza dei suoi patronati, fra cui si ricordano in particolare quelli sui vigili del fuoco, sulla marina militare e sulle professioni di artificieri, genieri e minatori, attività importanti per il bene comune e che contribuisce a rendere la comunità più solidale.
“Ricordiamo la testimonianza cristiana di santa Barbara – ha detto il vescovo – donna forte, persona saggia e di larghe vedute, capace di spingere lo sguardo della propria esistenza oltre il definito per tuffarsi, mediante il criterio unico della fede, tra le braccia di chi detiene il senso e il cuore stesso del mondo, il Dio di Gesù Cristo. Barbara risponde impegnando la propria vita per Cristo, pienamente consapevole che tutto ciò per lei costituisce guadagno, secondo la parola del Signore: “Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà”. La storia di vita di santa Barbara si lega al tema dell’imminente Giubileo: la speranza, nel momento in cui tutto sembra perduto la speranza non muore mai. Santa Barbara ci conduce sui sentieri di speranza, che sono il dono di Dio che bisogna cogliere per vivere una vita felice”.
Al termine è stata recitata la preghiera a santa Barbara. Il comandante dei Vigili del Fuoco di Terni ha ricordato l’attività svolta nell’anno trascorso e ringraziato tutto il personale per l’impegno e la professionalità. Insieme a comandante del Polo Mantenimento Armi Leggere generale Francesco Nasca, hanno poi donato al vescovo Soddu, un bassorilievo in metallo raffigurante santa Barbara realizzato dalle maestranze del Pmal.