Assisi – Carlo Acutis santo, l’annuncio durante il Concistoro del 1 luglio

“Siamo felici che il Papa abbia annunciato, insieme con tanti altri Santi, la canonizzazione del Beato Carlo Acutis, i cui resti mortali sono conservati presso il Santuario della Spogliazione di Assisi. La data non è stata ancora determinata, ma siamo certi che il Santo Padre vorrà scegliere un’occasione significativa, immaginiamo nel prossimo anno giubilare, perché la testimonianza del nostro Carlo continui ad incidere sulle coscienze, specialmente dei giovani e degli adolescenti ma non solo, suscitando un grande amore per Gesù Eucaristia e un grande desiderio di santità sulle sue orme e quelle dei Santi a cui egli si è ispirato, in modo speciale Francesco d’Assisi”. A dirlo è il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, a seguito del Concistoro svoltosi lunedì 1° luglio, durante il quale il Papa ha decretato che i Beati Manuel Ruiz López con sette compagni, Francesco Mooti e Raffaele Massabki, Giuseppe Allamano, Marie-Léonie Paradis ed Elena Guerra saranno iscritti all’Albo dei Santi domenica 20 ottobre 2024, mentre il Beato Carlo Acutis lo sarà in data da determinare. “In questi mesi – continua il vescovo – la nostra Chiesa di Assisi farà del suo meglio per accogliere tanti pellegrini e devoti che si stanno moltiplicando nel mondo. Francesco e Carlo insieme sono un eccezionale team di annuncio del Vangelo, mostrando la verità di quanto il Beato Carlo amava dire ai giovani: ‘Solo Gesù è capace di rendere originali e non fotocopie, riempiendo di gioia la nostra vita’. Il libro che sto ripubblicando (Originali non fotocopie, Carlo Acutis e Francesco d’Assisi, Edizioni Francescane italiane) integrato e aumentato – aggiunge ancora monsignor Sorrentino – lo mostrerà in mondo convincente, ma più ancora lo mostrano i volti dei giovani e dei pellegrini che si affacciano nel nostro Santuario e dal contatto con i resti di Carlo e varcando la porta di Francesco si sentono spinti a rivedere la propria esistenza nella direzione del Vangelo. Questo luogo – conclude il vescovo – è diventato in poco tempo un vero vulcano in eruzione di grazia e santità”.

A fine maggio Papa Francesco ha riconosciuto il nuovo miracolo di Carlo Acutis, autorizzando il Dicastero per le cause dei Santi a pubblicare il relativo decreto. Si tratta del miracolo compiuto per Valeria, una giovane del Costa Rica e studentessa universitaria a Firenze, che nel luglio del 2022 era caduta dalla bicicletta e finita in coma irreversibile. Al Careggi le diagnosticarono un trauma cranico molto grave, le speranze di vita erano azzerate. La mamma Liliana, sei giorni dopo, venne in Assisi, per raccomandare la figlia al Beato Carlo e passò tutta la giornata inginocchiata davanti alla sua tomba. In serata le arrivò una telefonata dall’ospedale informandola del miglioramento improvviso e inspiegabile della figlia: Valeria aveva ripreso a respirare spontaneamente, il giorno dopo riprese a muoversi e parzialmente a parlare. A settembre, insieme alla mamma, Valeria è venuta ad Assisi per pregare sulla tomba di Carlo e ringraziare per il miracolo ricevuto.

Nel 2020, Acutis era già stato dichiarato Beato dalla Congregazione delle cause dei Santi che aveva esaminato un altro suo miracolo, avvenuto nell’ottobre 2013 nella chiesa di San Sebastiano a Campo Grande, in Brasile: dopo avere toccato una reliquia del giovane, un pezzo di maglia appoggiato sul suo corpo, un bambino di sei anni di nome Matheus, che soffriva di una grave anomalia al pancreas, era completamente guarito.

Assisi – Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis, È rivolto a progetti generativi, nati in un contesto di fraternità; a disposizione 50 mila euro

La Fondazione diocesana di religione – Santuario della Spogliazione ha pubblicato il nuovo bando del premio internazionale “Francesco d’Assisi e Carlo Acutis, per una economia della Fraternità” per l’edizione 2024/2025.

Il concorso è rivolto a persone, enti, associazioni e società, di qualunque parte del mondo, e specialmente delle regioni più povere che, per far fronte alla mancanza di opportunità e alle scarse possibilità economiche si mettono insieme, in forme cooperative o comunque di collaborazione, intorno a valide idee progettuali in favore dei più svantaggiati per lo sviluppo dei propri territori e delle proprie comunità. Sviluppando i principi etico-valoriali del Premio, i progetti presentati devono rappresentare iniziative che innescano processi economici fraterni “dal basso”. Saranno ammessi anche progetti già avviati (al massimo da cinque anni), come da relativa documentazione richiesta. A parità di giudizio da parte della Commissione valutativa saranno privilegiati quelli più recenti.

La domanda di partecipazione, online sul sito www.francescoassisicarloacutisaward.com, deve essere presentata entro il 31 gennaio 2025.

Il Premio consiste in una corresponsione in denaro, non superiore a 50.000,00 euro (Cinquantamila/00) da utilizzare esclusivamente per la realizzazione del progetto premiato; in un riconoscimento pubblico nel quadro della festa annuale del Santuario della Spogliazione; nell’investitura simbolica del vincitore con il “mantello di Francesco” in ricordo del gesto con cui l’allora vescovo di Assisi, Guido, coprì il giovane Francesco Bernardone nel momento della sua spogliazione nella pubblica piazza; nella consegna di un’icona con il logo del Premio.

Il riconoscimento, come previsto nello statuto e nel regolamento, è istituito allo scopo di “promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna dell’universale fraternità di tutti gli esseri umani a partire dalla condizione e dagli interessi dei più umili e disagiati, nella prospettiva evangelica dell’unica paternità di Dio e del suo disegno di amore per tutti i suoi figli”.

Nella sua scorsa edizione del maggio 2024 il premio è stato assegnato a “A Graça do Trabalho” (“La Grazia del Lavoro”), un progetto che nasce con l’idea di offrire un lavoro dignitoso ai giovani indigeni, e, allo stesso tempo, nutrire i bambini con cibi più sani, tipici delle culture amazzoniche (frutta e verdura di stagione, polli e uova, che ora arrivano surgelati dopo mesi di lunghi viaggi, utilizzando tanta benzina per barche e camion con il conseguente inquinamento dell’ambiente).

Gli altri 10.000,00 euro del premio sono andati al progetto intitolato “Mihavotras” (“Si salva insieme”), proveniente dal Madagascar (Africa) che, sostenuto dalla Caritas locale, mira ad aiutare le donne vulnerabili tramite la creazione di alcune cooperative che possano offrire loro un lavoro.

Perugia – Fede e formazione per la Missione Giovani

È stata una coincidenza per il gruppo “Missione Giovani”, quella di incontrarsi il 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo inviati dal Signore due a due, come tutti gli Apostoli, ad annunciare il Vangelo; quello stesso compito a cui sono chiamati i giovani della Chiesa di Perugia-Città della Pieve, dal 18 al 27 ottobre 2024.
Gioventù stimolata dall’arcivescovo Ivan Maffeis che ha non poco incoraggiato il progetto della Missione nel solco della nuova evangelizzazione indicata dalle Assemblee diocesane dello scorso anno.
Nell’antica e suggestiva Abbazia olivetana del XIV secolo, a Montemorcino di Perugia, diversi giovani si sono ritrovati per il loro terzo incontro, il primo formativo, in vista della “Missione Giovani” di ottobre nei luoghi da loro maggiormente frequentati. Si tratta di un evento in avanzata fase organizzativa, progettato insieme al gruppo dei Frati Minori dell’Umbria che si occupa di missione al popolo.
«L’attenzione è rivolta, in particolare, agli studenti universitari e agli alunni degli ultimi anni delle superiori per incontrare e fare loro un annuncio, quello di invitarli alle catechesi che ci saranno durante i giorni della Missione unite alle occasioni di prosieguo del cammino di fede una volta terminata l’esperienza della stessa Missione». Così don Simone Pascarosa, vicario per la Pastorale, a margine dell’incontro del 29 giugno a cui sono intervenuti il vicario generale don Simone Sorbaioli, padre Alfio Vespoli (Ofm), responsabile dei Frati Minori dell’Umbria per le missioni al popolo, padre Damiano Romagnolo (Ofm) e suor Simona Mazzetti, codirettori dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, don Riccardo Pascolini e don Daniele Malatacca, responsabili del Coordinamento Oratori Perugini, padre Claudio Pantaleo (Ofm Conv), suor Francesca Agresti e suor Giulia Grigoletto, dell’equipe pastorale universitaria.
Quello del 29 giugno è stato il terzo, dopo i due incontri di presentazione del progetto “Missione Giovani” tenutisi, in primavera, nelle comunità parrocchiali di San Donato All’Elce, a Perugia, e dei Santi Severo e Agata del Girasole, a San Mariano di Corciano. Progetto presentato a tutte le Pastorali interessate (Giovanile, Universitaria e Vocazionale) e all’Area diocesana giovani (oratori, associazioni, gruppi e movimenti laicali). Dopo l’appuntamento del 29 giugno, la formazione proseguirà con un secondo, in programma dal 27 al 29 settembre, con la finalità di creare il “gruppo giovani in missione” per altri giovani.
«E’ un progetto per fare incontrare il Signore attraverso il suo annuncio a tanti giovani che vogliono dare un senso alla propria vita o che sono alla ricerca di Dio». Ha sottolineato don Simone Pascarosa, precisando che «l’incontro del 29 giugno ha avuto il merito di fare stringere i rapporti tra i giovani che parteciperanno alla Missione, facendo memoria delle persone che ci hanno annunciato nella nostra vita il Signore, il Vangelo, la Chiesa, le situazioni e le occasioni, dai genitori ai sacerdoti, ai catechisti. I giovani, a coppie, hanno raccontato la propria fede con l’ausilio di alcuni sussidi e immagini-simboli, perché la cosa più bella è quella di stringere i rapporti basandosi sulle esperienze di fede fatte indipendentemente dalla parrocchia o dal gruppo di appartenenza».

Riccardo Liguori

 

Terni – celebrazione del decimo anniversario dell’ordinazione episcopale di padre Giuseppe Piemontese, vescovo emerito

Nel decimo anniversario dell’ordinazione episcopale e dell’ingresso in diocesi del vescovo Giuseppe Piemontese, la comunità diocesana ricorda con gioia quel giorno, e unita nella preghiera ringrazia il Signore per questo tempo di grazia vissuto insieme al suo amato pastore della chiesa di Terni-Narni-Amelia.
Nella Cattedrale di Terni, venerdì 28 giugno, si è tenuta la solenne celebrazione eucaristica presieduta dallo stesso Vescovo emerito Giuseppe, concelebrata dal vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia Francesco Antonio Soddu e dal vicario generale della diocesi mons. Salvatore Ferdinandi. Presenti numerosi sacerdoti della diocesi, religiosi e religiose e fedeli che, nei sette anni di episcopato di padre Piemontese in diocesi, hanno avuto occasione di condividere un cammino pastorale ricco di spiritualità, caratterizzato dal Giubileo della Misericordia, dalla visita pastorale dal 2017 a 2019 e poi gli anni difficili della pandemia.
Momenti ed emozioni rivissuti nelle parole del vescovo Piemontese che ha espresso il suo ringraziamento al Signore e l’affetto per la chiesa e la comunità della diocesi di Terni-Narni-Amelia.
La celebrazione è stata animata dalla corale della diocesi diretta da don Sergio Rossini.
Al vescovo è stato donato il libro “Storia del Cristianesimo in Umbria” realizzato dalla Conferenza Episcopale Umbra.

Foligno – 1250 partecipanti alle Olimpiadi degli Oratori

Alla fine hanno vinto tutti. Certo, c’è chi in pista correva più forte degli avversari o chi ha fatto più volte canestro o goal. Ma l’agonismo e la competizione erano gli aspetti meno importanti da tenere in considerazione. Quello che davvero contava, nelle “Olimpiadi degli oratori”, era lo stare insieme, il divertimento e il far sentire la propria voce alla città. E l’obiettivo è stato pienamente centrato dagli oltre 1200 bambini, ragazzi, animatori, che martedì 25 giugno si sono ritrovati negli impianti sportivi della zona di Santo Pietro per celebrare insieme la consueta Festa annuale degli oratori diocesani. Una festa che quest’anno ha avuto come tema trainante quello dello sport, in vista di quelle che saranno le vere Olimpiadi che si svolgeranno tra poco a Parigi. Così, tra stadio “Blasone”, piscina comunale e palasport “Paternesi”, la condivisione e l’incontro hanno caratterizzato una mattinata di pura gioia e bellezza per tutti. Successivamente, nel pomeriggio, gli animatori si sono ritrovati in piazza Matteotti per una “Caccia al tesoro” con attività di orienteering per le vie del centro con premiazioni e festa conclusiva per chi, in questo periodo, sta coadiuvando i parroci nel coordinamento dei tanti oratori organizzati dalla Diocesi di Foligno. Tornando invece a quella che è stata la Festa della mattina, lo spettacolo è stato assicurato sin dalle prime ore di attività. I bambini e ragazzi degli oratori cittadini hanno dato il via alla manifestazione con un giro nella pista d’atletica dello stadio, come si confà alle vere competizioni olimpiche. Terminata la passerella, i vari gruppi si sono disposti al centro del prato verde per comporre, con i loro cappellini colorati, il tricolore. E qui è arrivata la prima sorpresa della giornata. Con tanto di fiaccola, ad accendere il “fuoco olimpico” è arrivato, correndo, Junior Tardioli. Nei panni di tedoforo, il campione europeo Juniores della 4×100 ha dato il via alle competizioni. Dopo l’inno nazionale, è arrivato il saluto del capitano dei carabinieri Fabrizio Cataluffi e di monsignor Luigi Filippucci, a nome di tutti i parroci diocesani. “Foligno…ci siamo! – ha gridato ai ragazzi il parroco -. Questa città merita sempre più la nostra presenza e noi siamo orgogliosi di donare la nostra realtà, le nostre esperienze e la nostra felicità nello stare insieme. Foligno – ha proseguito – ascoltaci e prendici in considerazione. Ci uniamo alle grandi Olimpiadi di tutto il mondo anche per i ragazzi che non possono vivere queste situazioni perché colpiti dalle guerre. Da qui arrivi a loro un messaggio di pace”. Per un’intera mattinata, i giovani degli oratori si sono sfidati in competizioni di atletica leggera, calcetto, dodge ball, mini volley e mini basket, nuoto e calcio balilla umano. Al termine delle attività sportive il “PalaPaternesi” ha accolto tutti i partecipanti. Ad attenderli il presidente del consiglio comunale Lorenzo Schiarea e il presidente regionale del Centro sportivo italiano, Alessandro Rossi, che hanno parlato di “entusiasmo contagioso” con il quale “guardare con speranza al futuro”. Prima di scoprire le classifiche nelle varie discipline e premiare i partecipanti con un diploma, è intervenuto anche il vescovo di Foligno e di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, che ha svestito per una mattinata i panni di presule per vestire quelli di animatore. È stato proprio lui, infatti, a incitare i ragazzi nel cantare insieme una canzone. Una melodia canticchiata sulle strofe dell’amore. Quello per le famiglie di tutti i presenti, invitate a vivere nella moltitudine della felicità in comunione con Gesù. “Voi e i vostri genitori avete ricevuto una proposta – ha rimarcato il vescovo, riferendosi al progetto ‘Casa Felice’ –, quella cioè di essere più felici. Allora dite ai vostri genitori ‘vogliamo essere felici di più, vogliamo esserlo di più con mamma e papà e, ancora, uniti sempre più con Gesù’”. Messa in archivio una divertentissima Festa degli oratori, ora la condivisione e la gioia si sposteranno all’interno delle varie parrocchie, che già da alcuni giorni stanno ospitando le attività estive. Attività che proseguiranno nelle prossime settimane e che vedranno anche interessanti uscite.

Terni – consegna dei ventilatori donati dalla Cei alla Casa Circondariale. Il vescovo Soddu amministra il sacramento della Confermazione a dieci detenuti

La solidarietà della Chiesa in Italia ai detenuti, specialmente quelli più fragili, con il progetto “Semi di tarassaco volano nell’aria”, ha coinvolto anche la Casa Circondariale di Terni, alla quale sono stati donati 68 ventilatori da parte della Conferenza Episcopale Italiana.

Il 28 giugno la consegna da parte vescovo Francesco Antonio Soddu alla rappresentante della dirigenza della Casa Circondariale, nella giornata in cui il presule ha amministrato il sacramento della Confermazione a dieci detenuti, i cui padrini e madrine sono stati i catechisti, animatori e volontari che operano da diverso tempo all’interno del carcere, guidati dal cappellano padre Massimo Lelli, che li hanno seguiti nel percorso formativo dell’iniziazione cristiana.

Con il progetto “Semi di tarassaco volano nell’aria”, coordinato dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica e dall’Ispettorato Generale dei cappellani delle carceri, con il supporto della Presidenza della CEI, la Chiesa unitamente ai cappellani e gli operatori pastorali che svolgono la loro delicata missione all’interno delle carceri, vuole dire “grazie” a chi lavora nel sistema penitenziario e la sua prossimità a tutte le persone che stanno scontando la pena all’interno degli Istituti.

«Un semplice gesto di attenzione e premura – ha detto il vescovo Soddu – che vuol ribadire la vicinanza della comunità ecclesiale alla vostra vita, che è importante come ogni vita umana, che non finisce qui e ora, ma deve generare la speranza che un giorno, dopo il percorso riabilitativo, quelle porte possano riaprirsi. Come i fiori del tarassaco, i comuni soffioni, volano dappertutto, così il nostro affetto arriva in carcere, con un semplice e lieve soffio d’aria fresca che può aiutare a vivere meglio il periodo di detenzione».

Perugia – Il ringraziamento del vescovo Maffeis al Consiglio Comunale uscente e l’augurio alla nuova Sindaca.

A nome della Chiesa diocesana, Le giunga un augurio sincero per la responsabilità amministrativa che si appresta ad assumere. Possa costruire con pazienza un consenso che sappia far sintesi dei diversi punti di vista: si cresce solo insieme.
In questo orizzonte, un pensiero di riconoscenza va ad Andrea Romizi e alla sua squadra per il servizio assicurato al bene comune nei due mandati precedenti.
Perugia, Lei lo sa, può contare sulla vitalità di un tessuto civile, innervato di persone e di realtà disponibili e solidali; un tessuto ricco di storia e di cultura con cui interpretare questo tempo complesso e aiutarsi a guardare avanti con fiducia.
A tale tessuto, la nostra Chiesa intende continuare a dare il proprio contributo, secondo rapporti di rispetto e di collaborazione amichevole.
Affido Lei, la Sua Giunta e l’intero Consiglio Comunale alla Madonna delle Grazie: “Vegli sul nostro popolo, infonda la speranza e susciti la carità, affinché la Città, confermando le sue più nobili tradizioni, continui ad essere faro di civiltà e promotrice di pace”.

don Ivan, Vescovo

Il Cortile di Francesco compie 10 anni. Nell’ottavo centenario delle stimmate di san Francesco il titolo sarà “CorporalMente”

Dal 12 al 15 settembre si svolgerà anche quest’anno il Cortile di Francesco alla sua X edizione, l’appuntamento culturale annuale nel segno della fraternità promosso dai frati minori conventuali della Basilica di San Francesco in Assisi. Se infatti le stimmate di san Francesco sono la manifestazione visibile, nel corpo, della profondità della sua unione con Cristo, è bello poter riflettere insieme, confrontarsi e intrattenersi – come è tradizione del Cortile, a partire da diverse prospettive – sulla relazione imprescindibile, ma non per questo scontata, tra il nostro mondo interiore personale e la sua manifestazione all’esterno nel corpo.

Si parlerà pertanto, tra l’altro, di medicina e psicologia, di disabilità e integrazione, di social media e ambiente, di intelligenza artificiale, di arte in Basilica e di spiritualità francescana. Tra gli ospiti il ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, il direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Costantino D’Orazio, il giornalista Luca Sommi e il medico nutrizionista “mangiologo” e divulgatore televisivo Mauro Mario Mariani. Dopo l’esperienza positiva dell’anno passato, continua la collaborazione e la proposta prevalentemente rivolta alle scuole superiori nelle mattinate. E naturalmente visite guidate al poco noto ma ricchissimo Museo del Tesoro della Basilica e, nella fantastica cornice artistica e simbolica della piazza superiore di San Francesco, concerti e spettacoli serali, tra cui “Il sogno” dei ragazzi ospiti presso l’Istituto Serafico di Assisi, e la prima esecuzione assoluta del “Requiem per il Sociale” del Maestro Andrea Di Cesare, opera musicale pop moderna per violino elettrico, looper, campionatori, computer synth e due attori (rivisitazione moderna del Requiem KV 626 di W. A. Mozart, arricchita da elementi pop, rock ed elettronici). L’evento, ideato da Maria Cristina Lalli e prodotto in collaborazione con Angi (Associazione Nazionale Giovani Innovatori), Opera Morlacchi e Associazione Mozart Italia, vedrà la partecipazione straordinaria degli attori Lidia Vitale e Mirko Frezza.

Dal punto di vista più specificamente francescano, sarà dato un focus particolare alla Chartula di Assisi, il breve testo autografo di San Francesco custodito in Basilica, scritto dopo l’episodio delle stimmate a La Verna: in modo particolare attraverso di esso si cercherà di scoprire aspetti meno noti del Santo, quali la personalità, la sua preparazione culturale e sensibilità psicologica, facendo anche ricorso all’analisi grafologica della sua scrittura.

Tra i temi e gli obiettivi all’ordine del giorno dell’edizione di quest’anno c’è la riflessione interdisciplinare sull’intelligenza artificiale (che vede coinvolti protagonisti del mondo della cultura, dell’informazione, delle imprese) in partnership con l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria nelle persone del Presidente Mino Lorusso e della giornalista Donatella Miliani. Diversi appuntamenti sull’AI, di cui uno in trasferta all’Isola Polvese, sul lago Trasimeno, insieme a Orizzonti digitali di Confindustria Umbria, Umbria Digital Innovation Hub e Umbria Business School. Tra gli esperti che contribuiranno a questa riflessione non possiamo non citare sin d’ora fra Paolo Benanti, TOR, Presidente della Commissione AI per l’informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tappa fondamentale di questo cammino sarà l’elaborazione e la firma di un manifesto etico su AI e comunicazione nel pomeriggio di domenica 15 settembre al Sacro Convento, un contributo al servizio del lavoro e della missione di tutti i comunicatori.

«Spesso siamo tutti più o meno vittime – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, OMFConv, – di un pregiudizio, secondo cui la fede e la spiritualità siano ostili o almeno indifferenti alla vita di tutti giorni, soprattutto nella sua dimensione ordinaria: fisica, corporea, culturale e sociale. A partire dall’esperienza e dall’eredità spirituale di San Francesco, possiamo invece dialogare in muto arricchimento con ogni uomo e donna, perché il sapore e il gusto della vita di ciascuno passano – come proprio nel caso del Povero di Assisi – per la trasparenza nel nostro corpo del valore, della bellezza e della dignità di cui ognuno di noi è rivestito, grazie alla solidarietà e all’amicizia che impregnano di le nostre relazioni».

Un’altra novità rispetto alle edizioni passate è l’estensione del Cortile di Francesco oltre le date “canoniche” dell’edizione 2024. In particolare ci sarà una preview con un artista d’eccezione, Alessandro Baricco, l’8 settembre, in una performance in collaborazione con Umbria Green Festival; per la celebrazione dell’anniversario delle stimmate di san Francesco, il 17 settembre, assisteremo alla prima di un corale su san Francesco realizzato da fra Renzo Cocchi, OFM; infine la vera e propria chiusura del Cortile sarà il 22 settembre, alle 21.30, con il concerto per la pace per archi e solista diretto da fra Peter Hrdy, OFMConv, maestro della Cappella Musicale della Basilica papale di San Francesco nella chiesa superiore.

La piazza inferiore, infine, di giorno si trasformerà in un cortile permanente, spazio di incontro e fraternità informale attraverso momenti di intrattenimento culturale e sociale ed esperienze gastronomiche.

Perugia – Giornata diocesana dei “Gr.Est. 2024” A gonfie vele! All’insegna del viaggio di Ulisse, al percorso verde di Pian di Massiano il 19 giugno

«Buon cammino, ragazzi, in quest’avventura, che, come Ulisse, ci porta lontano. Ciascuno di voi ha nel cuore desideri che vi auguro, un po’ alla volta, di poter realizzare, ma noi potremo realizzarli perché abbiamo Itaca, perché abbiamo Penelope, perché abbiamo una casa con degli affetti a cui tornare giorno per giorno». È l’augurio che il vescovo Ivan ha rivolto ad alcune migliaia di bambini e giovani animatori dei 36 Oratori della nostra comunità diocesana ritrovatisi a far festa, il 19 giugno 2024, al percorso verde “Leonardo Cenci” in Pian di Massiano a Perugia, alla loro Giornata diocesana dei “Gr.Est” (Gruppi Estivi), accompagnati-guidati da diversi sacerdoti, religiosi, religiose e adulti impegnati nelle attività pastorali parrocchiali. «Mi auguro e vi auguro – ha proseguito il vescovo Ivan – di sentire anche nei momenti in cui siamo più portati a pensare di esser soli, di non farcela, di essere abbandonati, che se ci alziamo, se apriamo le nostre mani e il nostro cuore, ci facciamo raggiungere dallo Spirito del Signore. Siamo incammino e lo siamo con tanti altri con quella che è la comunità della nostra famiglia della nostra Chiesa».
Tema conduttore dei “Gr.Est 2024” e della stessa Giornata diocesana, è il viaggio di Ulisse “A gonfie vele!”, che vede 36 oratori attivi tra giugno e luglio per un totale di oltre 2000 bambini tra elementari e medie e quasi altrettanti giovani adolescenti che prestano servizio volontario di animatori.
Novità di quest’anno ben due nuovi oratori delle parrocchie dei Santi Andrea e Lucia in Cattedrale e di San Mariano Girasole e Solomeo diventato da poco oratorio Anspi, che si sono subito lanciati in questa avventura con grandi risultati di adesioni.
Alla Giornata diocesana dei “Gr.Est” hanno partecipato come sempre la presidente della Regione Donatella Tesei, il sindaco uscente Andrea Romizi, il vescovo Ivan, il vicario generale don Simone e diversi altri sacerdoti. A tutti loro va il vivo ringraziamento degli organizzatori, come anche alla società “Umbra Acque”, per il servizio che ha fornito con un’autobotte di acqua fresca per il refill delle borracce dei ragazzi, al Coordinamento Oratori Perugini (COP) coordinato da don Riccardo Pascolini, alla Pastorale giovanile guidata da don Luca Delunghi, al Comitato Zonale Anspi Perugia-Città della Pieve e, non ultima, all’equipe di volontari che hanno aiutato nell’organizzazione della Giornata e a tutti gli Oratori che hanno partecipato.

Perugia – Celebrata la ricorrenza della natività di San Giovanni battista nella chiesa dell’Ospedale e alla “Casa della carità fraterna”

La festa di San Giovanni Battista, a Perugia, è stata celebrata il 24 giugno con due eventi di fede molto partecipati, connessi tra loro, tenutisi nella chiesa dell’Ospedale di Santa Maria della Misericordia, dove riposano i resti mortali del venerabile servo di Dio Vittorio Trancanelli, , e a seguire nella chiesa di San Giovannino del complesso della “Casa della carità fraterna”.
Eventi di fede entrambi presieduti dal vescovo emerito di Città di Castello, Domenico Cancian, che così li ha definiti: «Fanno riferimento in maniera perfetta a questo grande Santo, il più grande tra gli uomini, come disse Gesù. Il primo collegamento è stato sottolineato nella celebrazione all’Ospedale, ricordando i 26 anni della morte del medico chirurgo Vittorio Trancanelli, tornato alla Casa del Padre il 24 giugno 1998. Lui è stato davvero un Giovanni Battista nel prestare la sua alta professionalità con un cuore attento ai malati facendo cose belle, restando nel ricordo di tante persone da lui operate e assistite con gratuità. Vittorio aveva fondato insieme alla moglie Lia l’associazione “Alle Querce di Mamre”, tutt’oggi attiva nell’ospitare giovani mamme e bambini con gravi problemi anche di salute».
Altro collegamento, ha proseguito il vescovo Cancian, «è stata la celebrazione a San Giovannino, dove è operativa da due anni una struttura per l’accoglienza di persone con difficoltà abitative accolte in dodici confortevoli vani. Tutto questo grazie alla Confraternita di San Giovanni Battista e all’associazione culturale Beata Colomba, che hanno messo in piedi un servizio dal valore non solo sociale, ma soprattutto ecclesiale perché è realizzato in nome di Gesù. E questo è un altro bel riferimento a Giovanni Battista che indicava Gesù come l’Agnello di Dio, Colui al quale tutti noi siamo chiamati a rivolgerci perché solo in Lui c’è la salvezza».
Al temine della celebrazione nella chiesa dell’Ospedale, prima che i fedeli si raccogliessero in preghiera davanti alla tomba del venerabile Trancanelli, hanno preso la parola la moglie Lia Sabatini, ricordando l’amore incondizionato del marito per i più piccoli nei cui volti scorgeva il volto di Cristo, e il postulatore Enrico Solinas, che ha aggiornato i presenti sullo stato della causa di canonizzazione del venerabile che continua a intercedere presso il Padre per i figli che a lui si rivolgono nella preghiera, opera testimoniata da tanti scritti “per grazia ricevuta”.
Alla “Casa della carità fraterna” la festa di San Giovanni Battista si è conclusa con la cerimonia inaugurale e di intitolazione della biblioteca alla compianta prof.ssa Maria Luisa Cianini Pierotti, alla presenza dei figli e dei familiari. A tracciare una nota biografica e un sentito ricordo della professoressa, per gli amici “Lulli”, molto legata alla storia e all’uso attuale del complesso di San Giovannino, sono stati Amilcare Conti, presidente dell’associazione Beata Colomba, Isabella Farinelli, archivista diocesana e amica di Lulli, i professori universitari emeriti Franco Mezzanotte e Alberto Grohmann, Simonetta Cesarini, in rappresentanza della Fondazione Perugia che ha sostenuto il progetto della Biblioteca, e il vescovo Cancian che ha impartito la benedizione ricordando il fondamento della «carità della cultura», perché, ha detto, «la fede è collegata alla ragione e l’alimenta; la ragione dà alla fede un orientamento non diverso dell’umanità stessa».
Riccardo Liguori