Perugia – celebrazioni dell’Assunta e Luminaria Magna il 14 agosto

A Perugia la più antica processione notturna con torce e candele, detta “Luminaria Magna”, sta per compiere otto secoli di vita: ricorre la vigilia della Solennità dell’Assunta, la sera del 14 agosto, e si snoda dalla Cattedrale di San Lorenzo alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Monteluce.
Fonti storiche documentate presso gli Archivi di Stato e dell’Abbazia di San Pietro a Perugia, oltre a pubblicazioni custodite dalle Clarisse del Monastero di Sant’Erminio e agli studi di padre Ugolino Nicolini, datano intorno all’anno 1227 l’inizio della “Luminaria”.
Si hanno, inoltre, notizie risalenti all’anno 1215 dell’insediamento della prima comunità di Clarisse, sull’esempio di quanto si era realizzato tre anni prima a San Damiano in Assisi. Lo stesso quartiere perugino di Monteluce con la festa mariana del 15 agosto lega le sue radici a quelle della primordiale comunità religiosa femminile, dedita alla preghiera, alla penitenza e a servire il Signore con la vita di clausura. Presenza che prosegue ancora oggi nel citato Monastero di Sant’Erminio.

Come da tradizione la “Luminaria” si terrà la sera di mercoledì 14 agosto, alle 21, dalla Cattedrale alla chiesa di Monteluce guidata dall’Arcivescovo Ivan; mentre il giorno della Solennità dell’Assunta, giovedì 15 agosto, alle 11, sempre in Monteluce, si terrà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale mons. Simone Sorbaioli.
I festeggiamenti in onore della Beata Vergine Maria avranno inizio lunedì 12 agosto (alle ore 21, l’incontro di testimonianza con le Clarisse di Sant’Erminio), per proseguire martedì 13 (alle ore 21, l’incontro con suor Roberta Vinerba sulla “questione antropologica e l’Assunzione di Maria”), fino a domenica 18 agosto, con celebrazioni e incontri socio-culturali, aggregativi e conviviali per tutti i perugini che vorranno partecipare.
Tra le celebrazioni si segnala quella in ricordo di mons. Luciano Tinarelli, storico parroco di Monteluce, nel primo anniversario della sua salita al Cielo (sabato 17 agosto, ore 18), mentre tra gli eventi culturali il “Concerto dell’Assunta” con la Corale di Monteluce per l’apertura di Monteluce Music Festival – Festival internazionale di musica classica e contemporanea (sabato 17, ore 21).
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Perugia – solennità di San Lorenzo titolare della Cattedrale e ordinazione diaconale

La Solennità di San Lorenzo, martire e diacono per eccellenza della carità, titolare della Cattedrale, che la Chiesa celebra il 10 agosto, a Perugia culminerà con due ordinazioni diaconali. Per l’imposizione delle mani del Vescovo Ivan, Emiliano Chiattelli e Vito Simone Foresi saranno ordinati diaconi permanenti, alle ore 18, in Cattedrale. La celebrazione sarà preceduta, venerdì 9, alle 18, dalla preghiera dei Vespri, presieduta dal vicario generale, mons. Simone Sorbaioli.

La ricorrenza del Santo titolare della Cattedrale è doppiamente significativa per chi si appresta ad assumere un servizio nella Chiesa: san Lorenzo ha vissuto il suo diaconato, specialmente tra i poveri, fino al martirio.

Con Emiliano e Simone i diaconi permanenti nella nostra comunità diocesana raggiungeranno il numero di 46, mentre quelli in formazione sono 8; una ricchezza nell’opera di annuncio e di servizio e un esempio-testimonianza di vitalità e chiamata evangelica per tutta la Chiesa.

Di seguito un breve profilo biografico dei due candidati al diaconato.

Emilano Chiattelli, nato a Marsciano nel 1981, è sposato con Gloria da 16 anni; hanno tre figli: Gabriele, Pietro e Giovanni. Dipendente di Umbra Acque S.p.a., proviene dalla Parrocchia di Villanova e per diversi anni, insieme a Gloria, ha svolto attività di animatore del post-Cresima nelle parrocchie di Badiola, Spina e San Biagio della Valle. Insieme hanno preso parte all’equipe del corso di preparazione al matrimonio ed Emiliano ha ricoperto la carica di vice presidente dell’Oratorio interparrocchiale “Carlo Acutis”, nell’Unità Pastorale 26. Da circa tre anni ha scelto come parrocchia di elezione Castel del Piano, dove attualmente è impegnato come ministro straordinario della Comunione e come catechista sempre insieme a Gloria.

Vito Simone Foresi, perugino di nascita, ha 60 anni e proviene dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta in Castel del Piano. È sposato con Francesca da 34 anni; hanno tre figli – Giulia, Maria e Cesare – e sono nonni di tre nipoti: Elia, Eva Luce ed Emanuele. Insieme hanno condiviso per oltre 40 anni il servizio come capi scout nell’Agesci, contribuendo all’apertura di due gruppi (Corciano e Perugia 10) e assumendo incarichi associativi a livello zonale e regionale. Per conto dell’Ong umbra Tamat Vito Simone ha trascorso alcuni periodi di lavoro come cooperante in Mali e Costa d’Avorio dove è stato formatore e coordinatore di progetti di cooperazione internazionale. È coordinatore editoriale di “Latitudini”, inserto periodico de “La Voce” dedicato ai temi della cooperazione internazionale. Attualmente lavora come operatore dei servizi di accoglienza per migranti e richiedenti asilo presso l’Ostello “Don Elio Bromuri” a Perugia. In parrocchia ha svolto fino ad oggi attività di catechista dei fanciulli e ministro straordinario della Comunione.

Spoleto – Solennità dell’Assunta 2024

Il 15 agosto la Chiesa celebra la solennità della Assunzione della Beata Vergine Maria. A Spoleto Maria Assunta è la titolare della Basilica Cattedrale ed è la patrona dell’Archidiocesi.

Programma:

  • Martedì 13 agosto ore 21,00: preghiera per il mondo della sofferenza presso l’Hospice “La torre sul colle” di Spoleto;
  • Mercoledì 14 agosto ore 21,00: processione della Santissima Icone da S. Gregorio alla Cattedrale, canto dell’Inno Akathistos;
  • Giovedì 15 agosto, in Duomo: ore 9.00, Celebrazione eucaristica; ore 11.30, Messa pontificale presieduta dall’Arcivescovo e benedizione alla Città e alla Diocesi; alle 18.00, Celebrazione eucaristica.

La solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria è fissata il 15 agosto già nel V secolo, con il senso di “Nascita al cielo” o, nella tradizione bizantina, “Dormizione”. A Roma la festa viene celebrata dalla metà del VII secolo, ma si dovrà aspettare il 1° novembre 1950, con Pio XII, per la proclamazione del dogma dedicato a Maria assunta in cielo in corpo e anima.

Interessante notare che la liturgia – attraverso i testi biblici tratti dal libro dell’Apocalisse e di Luca, con il canto del Magnificat – miri a farci non tanto riflettere quanto pregare: il vangelo infatti suggerisce di leggere il mistero di Maria alla luce della sua preghiera, il Magnificat: l’amore gratuito che si estende di generazione in generazione, e la predilezione per gli ultimi e i poveri trova in Maria il frutto migliore, si potrebbe dire il suo capolavoro, specchio nel quale l’intero popolo di Dio può riflettere i propri lineamenti.

 

Città di Castello – novena e festa della solennità dell’Assunta a Canoscio

Prenderà avvio domani 6 agosto presso la Basilica di Canoscio la novena in preparazione alla Solennità dell’Assunta, che sarà celebrata giovedì 15 agosto.
Ogni sera della novena alle ore 21 ci sarà la preghiera in santuario.
Il 14 agosto a partire dalle ore 21 si svolgerà la processione dalla Pieve al santuario di Canoscio. Saranno, i prossimi, giorni speciali dedicati al culto della Vergine, manifestazione di fede e affetto per la figura della Madre di Dio che abbraccia tutti i fedeli. La basilica santuario della Madonna del Transito in Canoscio – ricorda l’ultimo numero del settimanale La Voce – conserva la venerata immagine della Maestà, che la tradizione popolare vuole dipinta da un anonimo autore, come promessa votiva al tempo di una terribile pestilenza. Di questa pittura, oggi resta soltanto l’immagine della Madonna dormiente. Nel 1406 attorno a questa immagine fu costruita la prima piccola chiesa dove la gente dei dintorni veniva a chiedere grazie, contro l’epilessia o mal caduco e ogni altro genere di male. Devozione ancora oggi viva e presente.
Giovedì 15 agosto, giorno della festa solenne, saranno celebrate le messe alle ore 7, 8, 9.30, 11, 16.30 e 18.
Mentre, nella giornata del 16 agosto, le messe si terranno alle ore 9, 11, 16.30 e alle 18. Dopo ogni messa, ci sarà la benedizione dei bambini e i sacerdoti, i giorni della festa, saranno a disposizione per le confessioni.

Perugia – la XVI Edizione del Festival internazionale laurenziano d’organo, dal 1° al 9 agosto, «un festival di improvvisazioni»

Si terrà a Perugia, dal 1° al 9 agosto (ore 21.30), nella cattedrale di San Lorenzo (con ingresso gratuito), la XVI edizione del Festival internazionale laurenziano d’organo, evento che si colloca tra gli appuntamenti europei annuali più significativi di musica d’organo, quasi sempre tenuti nelle suggestive cornici di basiliche e cattedrali.  Evento culturale sempre più apprezzato e seguito non solo da cultori di musica d’organo, che valorizza anche il monumentale organo Tamburini. Un importante strumento realizzato per la cattedrale perugina nel 1967 con le sue 5mila canne, restaurato anni fa in occasione delle prime edizioni del Festival la cui direzione artistica è affidata al maestro Adriano Falcioni, organista titolare della cattedrale.

È il maestro Falcioni a presentare il cartellone della XVI edizione che vedrà esibirsi al monumentale organo Tamburini sei noti organisti europei. Quest’edizione, precisa Falcioni, «non avrà come nelle precedenti un tema-filo conduttore univoco tra i concerti. Dopo l’edizione 2023 dedicata all’integrale delle opere di Max Reger, quest’anno si è deciso, oltre a dedicare due dei sei concerti agli anniversari di Strauss, Bruckner e Busoni, di apportare una particolare novità al Festival dove l’organista improvviserà su temi proposti dal pubblico. Novità che caratterizzerà il primo e il quarto concerto».

«L’improvvisazione – spiega il direttore artistico – è un’arte che si sta perdendo tra i musicisti e che è rimasta quasi unicamente per l’organo. È nata per i servizi liturgici e negli anni si è sviluppata tanto da entrare nei programmi concertistici».

Soffermandosi sui nomi dei colleghi organisti protagonisti di quest’edizione, il maestro Falcioni evidenzia che «nei sei appuntamenti ci sarà anche Ourania Gassiou, la nuova organista della sala del Megaron di Atene, una delle più importanti sale da concerto d’Europa». Gli altri organisti che si esibiranno sono, oltre lo stesso Falcioni, i maestri Tomasz Adam Nowak (Polonia), Enrico Zanovello (Vicenza), Simone Vebber (Trento) e Axel Fierl (Germania).

Per maggiori info contattare il numero: 075.5723832, e/o visitare il sito: www.cattedrale.perugia.it

Spoleto-Norcia – Il Monastero delle Benedettine di Santa Lucia in Trevi compie 680 anni.

1344-2024: il Monastero delle Benedettine di Santa Lucia in Trevi compie 680 anni. E per ricordare tale circostanza, martedì 30 luglio 2024 l’arcivescovo Renato Boccardo ha presieduto la Messa nella chiesa del Monastero. Col Presule hanno concelebrato don Jozef Gercàk (Pievano della Pievania del beato Pietro Bonilli)don Kamil Rag an, don Luca Gentili e il diacono permanente Paolo Eleuteri (tutti e tre in servizio nella medesima Pievania). Presenti alcuni fedeli laici, ma soprattutto diverse monache benedettine giunte da Norcia, Castel Ritaldi, Fabriano ed Assisi, che si sono così unite nel ringraziamento al Signore per questa tappa alle consorelle di Trevi, guidate dalla Badessa suor Benedetta Pergolari.

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Nell’omelia l’Arcivescovo ha inviato i presenti a mettersi in ascolto di «queste mura che hanno raccolto la presenza e la testimonianza di tante generazioni di monache: chissà quante storie di vita, di fede e di carità possono raccontare. Mi piace pensare che siano dei muri impregnati di preghiera. Noi tutti siamo eredi di questo patrimonio, da custodire con le caratteristiche e le forze di oggi, forse con modalità e colori diversi che ancora non conosciamo. Ma questo patrimonio rimane, anche se le cornici possono cambiare; rimane questo amore di Dio per il suo popolo e questo amore del popolo a Dio. Pensiamo alle monache che hanno vissuto qui e ora sono nella gloria di Dio i quanto hanno saputo ascoltare la sua Parola, hanno saputo pensare secondo il suo metro, si sono fidate e affidate a Lui. Nel ricordo di tutte le benedettine che qui sono vissute, in particolare della beata Maria Luisa Prosperi, antica badessa, camminiamo anche noi percorsi tracciati dal Maestro».

La storia.  Nel 1344 Nardulo Accursucci di Trevi chiese al vescovo di Spoleto, Bartolo de Bardis, di erigere un monastero nella Piaggia. Il vescovo acconsentì, concedendo che avesse regime e configurazione giuridica di monastero un insieme di casette di proprietà dello stesso Accursucci; questi, oltre a concedere le predette case, donava anche dei beni che aveva nella sottostante piana. Nel 1571, venne in visita mons. Pietro de Lunel, il quale dispose che le monache di S. Lucia dessero un diverso assetto alla struttura del loro monastero, che egli definiva deforme e mostruosa; dovevano fabbricare la cucina e la cantina nell’orto posto tra il forno ed il refettorio, e il refettorio e la cantina allora in funzione dovevano essere uniti al dormitorio per renderlo più ampio. Il Cardinal Visconti, vescovo di Spoleto, passò in visita il 4 agosto 1602. Vide i lavori in corso e dispose anche altri interventi. La chiesa non era molto grande; sulla parete di destra vi erano due finestre con le grate ad uso di parlatorio, ed una, più vicina all’altare, che serviva per la comunione, per la confessione ed anche per ascoltar la messa. Vi era anche la ruota, usata anche per la sagrestia. Entrando trovò la clausura ben munita; il monastero era stato quasi tutto demolito e ricostruito negli anni precedenti; il dormitorio, su due piani, era stato già ricostruito, e fu trovato adeguato e funzionale. Il refettorio non era stato ancora terminato. Affinché il monastero potesse essere completo si doveva provvedere alla cucina con altri ambienti. Dopo circa 20 anni, i tempi lunghi erano dovuti alle difficoltà economiche incontrate, il vescovo Lorenzo Castrucci pose la prima pietra della nuova chiesa. La struttura del monastero aveva conseguito quella fisionomia che ha grosso modo mantenuto fino al presente. Le monache continuarono la vita nel loro monastero mantenendo sempre un buon nome per l’esatta osservanza della Regola Benedettina. Nell’ottobre del 1837 fu eletta badessa Donna Maria Luisa Prosperi, beatificata nella Cattedrale di Spoleto il 10 novembre 2012. Dopo l’unita d’Italia nuove nubi si addensarono sul monastero, che fu posto all’asta e poi ricomprato dalle monache stesse, che riuscirono così a non abbandonarlo. Nel 1963 al Monastero di S. Lucia fu unito quello di S. Alò di Spoleto, con il trasferimento delle monache da Spoleto a Trevi. Il resto è storia di questi giorni.

Perugia – Il “Santo Anello”, un’occasione per dire il nostro eccomi a Dio.

«Avere la possibilità di potersi raccogliere in preghiera davanti al “Santo Anello”, nei giorni che preparano alla festa dell’indulgenza del Perdono di Assisi (2 agosto, n.d.r.) voluta da
san Francesco, diventa un modo di poter affidare le nostre famiglie, in particolare le famiglie ferite, all’intercessione della Vergine Maria e della Santa Famiglia di Nazareth. Diventa
anche un’occasione per affidare tutti i fidanzati, che sono prossimi al matrimonio, e pregare per tutte quelle coppie che non conoscono ancora l’Amore del Signore, perché questo
“Santo Anello” sia un’occasione per essere toccati nella nostra vita e scegliere, come Maria, di dire il nostro sì, il nostro eccomi alla volontà del Padre». A sottolinearlo è stato don Marco
Briziarelli, parroco della cattedrale di San Lorenzo di Perugia, domenica 28 luglio, a margine della celebrazione eucaristica della “calata” del tanto venerato “Santo Anello”, l’antico
monile in calcedonio (una varietà microcristallina del quarzo) che la pietà popolare considera da secoli “l’anello nunziale di san Giuseppe e della Vergine Maria”. Contenuto in un prezioso reliquiario, capolavoro dell’oreficeria rinascimentale perugina, il “Santo Anello”, portato a Perugia da Chiusi nella seconda metà del secolo XV, è custodito in un forziere a otto metri d’altezza che viene collocato, attraverso un sistema meccanico detto, appunto,“calata”, sull’altare dell’omonima cappella.
La sua ostensione, sempre molto partecipata e vissuta da perugini e pellegrini di passaggio in città nel recarsi al Perdono di Assisi, si tiene due volte all’anno, a luglio e a settembre.
Quest’anno, quella di luglio è in svolgimento dal 28 al 30, con l’apertura straordinaria della cattedrale, lunedì 29, fino alle ore 22, con visite guidate per raccontarne la storia a cura degli operatori del Museo Capitolare dell’Isola San Lorenzo del complesso monumentale della Cattedrale. A settembre la “calata” si terrà due volte, giovedì 12, Festa del Santo Nome di
Maria, giorno in cui, in cattedrale, si venera la Madonna delle Grazie, e domenica 15, Giornata diocesana delle famiglie.
Riccardo Liguori

Assisi – al Sacro Convento la mostra fotografica sulla Chartula di San Francesco

Inaugurata il 1° agosto 2024, presso il chiostro superiore di Sisto IV della Basilica di San Francesco in Assisi, la mostra fotografica dal titolo “Incontri che lasciano il segno. La chartula scritta da san Francesco a La Verna”. L’iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni dell’anno in corso per l’ottavo centenario delle stimmate che Francesco ricevette sul monte della Verna nel 1224.

A seguito di questo evento Francesco compose su un foglietto di pergamena – una chartula, appunto – le Lodi a Dio altissimo, preghiera di straordinaria bellezza che esprime l’ineffabile esperienza mistica de La Verna. Sul lato opposto scrisse la Benedizione a frate Leone, suo caro amico rimasto al fianco di Francesco fino agli ultimi anni della sua vita, corredata dalla sua celebre firma con il Tau.

La reliquia è conservata presso il Sacro Convento e una sua copia autentica è esposta nella cappella di San Nicola, nella chiesa inferiore della Basilica.

La mostra permetterà di conoscere la reliquia conservata presso il Sacro Convento – di cui una copia autentica è esposta nella cappella di San Nicola, nella chiesa inferiore della Basilica – e, attraverso di essa, scoprire più approfonditamente lo stesso san Francesco, la sua personalità e la sua testimonianza di vita cristiana e di fraternità universale. Il percorso espositivo, lungo il perimetro del chiostro, si compone di 11 pannelli in italiano e di altrettanti per le traduzioni in inglese e spagnolo e propone un viaggio nella vita di Francesco, in particolare nel soggiorno a La Verna, per contestualizzare l’origine della chartula. Successivamente si propone un’analisi dettagliata del biglietto e in particolare della scrittura di Francesco, facendo anche una ricostruzione dei cambiamenti subiti nel corso dei secoli, per gli interventi di frate Leone e per il deterioramento causato dal tempo. Nella parte finale si dedica uno spazio anche alla lettera di Spoleto, l’altro documento autografo di Francesco arrivato ai giorni nostri, sempre indirizzato a frate Leone.

Perugia – nomine e avvicendamenti

I nuovi mandati di ministero al clero diocesano, a partire dall’autunno 2024, decisi dall’arcivescovo Ivan Maffeis

Don Francesco Medori, da parroco di Ferro di Cavallo, viene nominato parroco di Case Bruciate, Elce e Sant’Agostino in Perugia.

Don Joaquin Daniel Munives Raguel, da vicario parrocchiale di Ferro di Cavallo, viene nominato vicario parrocchiale di Case Bruciate, Elce e Sant’Agostino in Perugia.

Don Riccardo Pascolini, da parroco di Case Bruciate, Elce e Sant’Agostino, viene nominato parroco di Ferro di Cavallo.

Don Arduino Marra viene nominato collaboratore pastorale della parrocchia di Ferro di Cavallo.

Don Samy Abu Eideh, da parroco di Po’ Bandino, Ponticelli e vicario parrocchiale di Città della Pieve, viene nominato rettore della basilica di San Pietro in Perugia, continuando la sua collaborazione con l’Università degli Studi.

Don Michael Tiritiello, da vicario parrocchiale di San Sisto, viene nominato parroco di Moiano, Po’ Bandino e Ponticelli.

Padre Giovanni Ferro, OP, viene nominato vicario parrocchiale di San Domenico in Perugia.

Don Nazzareno Fiorucci, da parroco di Deruta, viene nominato parroco di Tuoro e Borghetto di Tuoro.

Don Mathy Ilamparithy, da collaboratore pastorale di Magione, Montecolognola e San Feliciano del Lago, viene nominato parroco di Deruta.

Padre Giuseppe Sobhanayak, dei Padri Pallottini, da vicario parrocchiale di Castel Rigone e Lisciano Niccone, viene nominato collaboratore pastorale a Magione, San Feliciano del Lago e Montecolognola.

Don Pietro Squarta, da parroco di Bosco e Colombella, viene nominato vicario parrocchiale di Prepo, Ponte della Pietra e San Faustino.

Don Giovanni Yang Le, già parroco di Ramazzano, Piccione e Fratticiola Selvatica, viene nominato anche parroco di Bosco e Colombella.

Don Roberto di Mauro, da collaboratore pastorale di Prepo, Ponte della Pietra e San Faustino, viene nominato collaboratore pastorale a San Martino in Campo, San Martino in Colle, Santa Maria Rossa, Sant’Andrea d’Agliano e sant’Enea.

Don Raffaele Zampella, già parroco di Pierantonio, Rancolfo e Solfagnano, viene nominato anche parroco di Badia Montecorona e Romeggio.

Padre Mannana Raju Thullimalli, della Congregazione degli Araldi del Vangelo, da collaboratore pastorale di Case Bruciate, Elce e Sant’Agostino in Perugia, viene nominato collaboratore pastorale delle parrocchie di Villa Pitigano, Ponte Pattoli e Civitella Benazzone.

Don Domenico Lucchiari, parroco di Pontevalleceppi e Pretola, viene nominato anche cappellano dell’Istituto Seppilli di Perugia.

Don Andrea Orlando viene nominato cappellano della residenza per anziani “Opere Pie Donini” di Perugia.

Perugia – La XVI edizione del Festival internazionale laurenziano d’organo

Sei noti organisti europei saranno i protagonisti della XVI edizione del Festival internazionale laurenziano d’organo, in calendario dall’1 al 9 agosto, alle ore 21.30, nella Cattedrale di San Lorenzo a Perugia.

Questo atteso evento culturale, sempre più apprezzato e seguito non solo da cultori di musica d’organo, valorizza il monumentale organo Tamburini realizzato per la Cattedrale di San Lorenzo nel 1967 con le sue 5mila canne, restaurato anni fa in occasione delle prime edizioni del Festival.

Al maestro Adriano Falcioni, organista titolare della cattedrale perugina, è affidata la direzione artistica del Festival, evento che si colloca tra gli appuntamenti europei annuali più significativi di musica d’organo quasi sempre tenuti nelle suggestive cornici di basiliche e cattedrali. 

Le date dei sei concerti del cartellone 2024 del Festival laurenziano, che precede la festa di San Lorenzo (10 agosto), martire e diacono per eccellenza della carità, sono riportati nella locandina allegata.