Rivotorto di Assisi – riaperto il Sacro Tugurio di San Francesco dopo i lavori di restauro

Con la celebrazione presieduta da mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, che si è tenuta questa mattina, il Santuario francescano del Sacro Tugurio di Rivotorto è stato riaperto al culto dopo i lavori di restauro. All’evento liturgico inaugurale hanno preso parte il Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni OFMConv, Stefania Proietti, Sindaco di Assisi e Presidente della Regione Umbria, il Commissario straordinario del Governo alla ricostruzione per il terremoto del 2016 sen. Guido Castelli e la comunità dei frati minori conventuali del Santuario.

«Gli interventi effettuati – spiega l’ing. Margherita Prosperi, progettista e direttrice dei lavori – hanno avuto come obiettivo il ripristino dei danni causati dal sisma che ha interessato il centro Italia nel 2016. Sono state opere principalmente di carattere strutturale: il ripristino della continuità strutturale degli elementi murari danneggiati, l’eliminazione della vulnerabilità dovuta alla presenza di intonaco non sufficientemente adeso alle sovrastanti volte in mattoni già soggetto a parziale crollo, il rinforzo del sistema voltato che copre la Chiesa, la realizzazione di un sistema di trattenuta nei confronti del ribaltamento della facciata principale ed in particolare del timpano; il ripristino dello stato ante sisma della facciata, migliorando le condizioni di stabilità degli elementi lapidei oggetto di intervento».

Si stanno terminando gli ultimi lavori, in particolare nel piano del sottotetto, il completamento degli interventi strutturali di trattenuta al ribaltamento della facciata principale e alcuni interventi di recupero degli elementi architettonici. Per questo motivo, dopo il periodo natalizio, il Santuario rimarrà chiuso nei giorni feriali per questioni di sicurezza, fino a completamento dei lavori, previsto nel mese di febbraio.

«Per la nostra comunità francescana – ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv, Custode della Custodia Generale del Sacro Convento di San Francesco, alla quale è affidato il Santuario – è motivo di grande gioia la riapertura del Santuario di Rivotorto. San Francesco, come egli stesso scrive nel Testamento, riconobbe come un dono di Dio il fatto di aver ricevuto dei fratelli. A Rivotorto egli fece con loro, potremmo dire, le prime prove di vita fraterna. Siamo grati a quanti hanno reso possibile il restauro: in primo luogo alla struttura commissariale che ha stanziato il contributo necessario, alla Soprintendenza, all’Ufficio tecnico della Custodia e alle maestranze delle ditte che hanno eseguito i lavori. Per l’imminente apertura del Giubileo era davvero importante poter mettere nuovamente a disposizione il Santuario, dove potranno essere accolti i pellegrini che ci aspettiamo particolarmente numerosi sia nel 2025 che nel 2026, ottavo centenario della morte di san Francesco. Speriamo di poter realizzare quanto prima anche i nuovi servizi igienici, per offrire un’accoglienza ancor più adeguata ai visitatori».

I lavori sono stati progettati e guidati dall’ing. Margherita Prosperi e dall’ing. Marco Massucci sotto il coordinamento dell’ing. Alberto Capitanucci per conto dello studio Mox Associati. Progettista architettonico e DL architettonico è anche l’arch. Massimo Berzetta. Responsabile Tecnico della Procedura Cav. Geom. Raoul Paggetta. I lavori sono stati eseguiti dalla ATI di imprese composta da Renaissance Srl e Tecnireco Srl.

Al termine della celebrazione, mons. Sorrentino ha consegnato al prof. Sergio Fusetti, capo restauratore e Coordinatore del servizio di tutela e manutenzione del patrimonio immobiliare e artistico della Custodia del Sacro Convento, l’onorificenza pontificia di Cavaliere dell’Ordine di San Silvestro Papa, benemerenza riconosciutagli per il cinquantennale servizio svolto nella Basilica di San Francesco e nella città di Assisi.

Terni – apertura dell’anno giubilare in diocesi il 29 dicembre. Le chiese giubilari in diocesi

L’Anno Santo, che sta per iniziare, è un tempo di grazia e di speranza nel cammino di fede personale e comunitario. Domenica 29 dicembre ci sarà la solenne apertura del Giubileo in diocesi, alle ore 16.00 presbiteri e fedeli sono convocati nella chiesa di San Pietro a Terni dove il vescovo Soddu presiederà i riti introduttivi, per proseguire in pellegrinaggio per le vie del centro cittadino (via Manassei, via Garibaldi, via delle Conce, via Colombo, piazza Ridolfi, corso del Popolo, via Barbarasa, via Roma, via dell’Arringo) verso la Cattedrale, dove ci sarà la solenne celebrazione eucaristica. Ad aprire il pellegrinaggio la grande croce in legno della collegiata di Otricoli, del XV secolo e recentemente restaurata.
Papa Francesco, con la Bolla di indizione del Giubileo 2025, Spes non confundit, invita a valorizzare a livello locale i centri «di accoglienza e spazi privilegiati per generare speranza». Viste le norme sulla concessione dell’indulgenza durante il Giubileo Ordinario dell’anno 2025 promulgate dalla Penitenzieria Apostolica, che individuano la «Chiesa cattedrale o altre Chiese e luoghi sacri designati dall’Ordinario», il vescovo Soddu con suo decreto “desiderando offrire a tutti i fedeli la possibilità di accogliere il messaggio di speranza della grazia di Dio e di conseguire i benefici spirituali connessi all’indulgenza giubilare” ha stabilito quali Chiese Giubilari in Diocesi:
la Cattedrale di Santa Maria Assunta in Terni,
la Concattedrale dei Santi Giovenale e Cassio in Narni,
la Concattedrale di Santa Firmina in Amelia,
il Santuario Antoniano dei Protomartiri Francescani in Terni,
il Santuario Santa Maria del Ponte in Narni Scalo, la chiesa di Santa Maria dei Monticelli in Amelia,
e in virtù del vincolo spirituale di affinità alla Basilica Vaticana di San Pietro, sarà Chiesa Giubilare anche la chiesa di San Pietro in Terni.
In tali chiese sarà possibile ottenere l’indulgenza giubilare, secondo le consuete condizioni stabilite dalla Chiesa (confessione sacramentale, comunione eucaristica, preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, distacco da ogni peccato anche veniale) e le specifiche disposizioni emanate dalla Penitenzieria Apostolica per il Giubileo 2025.
Nei luoghi giubilari diocesani sarà curata in modo particolare la formazione e la celebrazione del sacramento della Penitenza, la promozione di luoghi e percorsi di catechesi sulla riconciliazione, la disponibilità dei sacerdoti ad amministrare tale sacramento accogliendo i pellegrini che faranno tappa nelle chiese giubilari della diocesi.

Terni – gli auguri per il Natale del vescovo Soddu e le celebrazioni in diocesi

Un Natale di pace e che, nell’imminenza dell’apertura del Giubileo in diocesi il 29 dicembre, apra la via dei pellegrini alla speranza, nell’accogliere e vivere il tempo di grazia del Giubileo nel cammino di fede personale e comunitario. Un Natale che faccia partecipi tutti, in modo particolare le persone sole, sofferenti, malate e bisognose, i giovani e le famiglie della gioia e dell’amore di Dio.
È il Natale che la chiesa diocesana vive nella fraternità e solidarietà con diversi e significativi eventi religiosi, dalle celebrazioni prenatalizie, alla visita del vescovo Soddu ai malati e operatori sanitari dell’ospedale di Terni, ai detenuti della Casa Circondariale di Terni, all’incontro con associazioni e movimenti ecclesiali per condividere un momento di preparazione al Natale e per uno scambio augurale.
«La luce del Natale, tra le tante macerie causate dall’odio – ricorda il vescovo Francesco Antonio Soddu nel messaggio augurale – riscaldi d’amore i desideri di bene e guidi i nostri passi sui sentieri della pace. Questi auguri vogliono essere come l’abbraccio che parte da Dio, affinchè tra le tante macerie del mondo, dei cuori, delle famiglie, questo abbraccio che è presenza di salvezza di Cristo, rinsaldi i cuori, le menti e faccia agire ciascuno di noi nella ricerca del vero bene. Si auspica tanto a pace, il mio augurio è quello di non essere semplicemente banditori di pace, ma di diventare veri costruttori di pace».


Martedì 24 dicembre alle ore 23.30 nella Cattedrale di Terni il vescovo Soddu presiederà l’ufficio delle Letture e la celebrazione della Notte di Natale. Mercoledì 25 dicembre la solenne concelebrazione eucaristica del Natale del Signore alle ore 11 nella Concattedrale di Narni.

Pranzo di Natale in fraternità
Segno di solidarietà con i più poveri è il tradizionale appuntamento natalizio del pranzo di Natale in fraternità del 25 dicembre offerto alle persone in situazioni di disagio, difficoltà e solitudine, che si terrà presso la parrocchia di San Francesco a Terni.
Con il vescovo Francesco Soddu siederanno a tavola 150 invitati, assistiti dalle associazioni caritative della diocesi, coloro che frequentano ogni giorno la mensa diocesana “San Valentino”, ma anche intere famiglie che hanno deciso di trascorrere la festa non a casa propria, ma insieme ai più bisognosi della città. Circa 30 volontari si occuperanno della buona riuscita della giornata, dall’allestimento all’accoglienza, al servizio ai tavoli del cibo. Diversi i benefattori che contribuiscono economicamente al pranzo: l’Acciai Speciali Terni e Ceplast per il cibo, per l’allestimento dei tavoli, regali e servizi accessori Lions Club San Valentino, Rotary Club Terni, Casa della Frutta, Parrocchia San Matteo, Parrocchia di Stroncone, vivaio L’ArcaVerde, Cosp Tecno Service, Comunità di Sant’Egidio, Caritas/San Martino, San Vincenzo, scuole dell’infanzia XX Settembre e Marzabotto, ragazzi catechismo parrocchia di San Francesco.

Celebrazioni di fine anno “Te Deum” e primo gennaio 2024
Nel periodo delle festività dopo Natale, la Chiesa diocesana celebra la conclusione dell’anno martedì 31 dicembre alle ore 17.30 nella cattedrale Santa Maria Assunta di Terni con il tradizionale Te Deum di ringraziamento, presieduto dal vescovo Francesco Soddu alla presenza delle autorità cittadine.
Il 1 gennaio 2025 solenne celebrazione con il canto del Veni Creator, presieduta dal vescovo Soddu nella Concattedrale di Amelia alle ore 12.00.

Assisi – Gli auguri di monsignor Sorrentino; il vescovo a pranzo con i poveri lunedì 23 dicembre

“Facciamo entrare Gesù nei nostri cuori. Non facciamoci travolgere dal Natale delle luminarie, degli acquisti perché c’è il Natale vero, quello della nascita di Gesù che è venuto per stare con noi e si aspetta che noi gli apriamo la porta della nostra vita, del nostro cuore e delle nostre case”. È uno dei passaggi del videomessaggio di auguri del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino in vista delle prossime festività.
“Se guarderete e adorerete quel bimbo di Betlemme – ha aggiunto il vescovo – saprete che è possibile un’umanità più bella; un’umanità che possiamo costruire insieme. Dio cammina con noi e dunque abbiamo la speranza e la gioia di farcela nelle nostre innumerevoli difficoltà quotidiane”.

Per quanto riguarda i vari appuntamenti, lunedì 23 dicembre, il vescovo porterà i suoi saluti e gli auguri ai bambini, ragazzi e operatori dell’Istituto Serafico e poi visiterà le varie case d’accoglienza della diocesi e alle 13,00 sarà al pranzo dei poveri a Casa Papa Francesco. In merito alle celebrazioni eucaristiche nella cattedrale di San Rufino la sera del 24 dicembre, Vigilia di Natale, alle ore 23.30 si terrà il Pontificale del vescovo, mentre il giorno di Natale oltre alle sante messe delle ore 8 e delle ore 18, alle ore 10 verrà celebrata la santa messa solenne animata dalla Cappella musicale San Rufino. Come di consueto martedì 31 dicembre durante la santa messa delle ore 17 presieduta dal vicario generale don Giovanni Zampa verrà cantato il “Te Deum” di ringraziamento. Mercoledì 1 gennaio le sante messe verranno celebrate alle ore 10 e ore alle ore 18 mentre il 6 gennaio oltre alle sante messe delle ore 8 e delle 18 verrà celebrata una santa messa solenne alle ore 10. Nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione la santa messa nella “Vigilia di Natale” verrà celebrata alle ore 22.30, nel giorno del Natale del Signore la celebrazione eucaristica si terrà alle ore 9.30 e alle ore 11. Martedì 31 dicembre alle ore 23.30 la Messa di San Silvestro. Il 1 gennaio, solennità della Santissima Madre di Dio, la santa messa verrà celebrata alle ore 9.30 e alle ore 11. Il 4 gennaio dalle ore 21 a mezzanotte “3 ore per la pace”: adorazione eucaristica e Sacramento della riconciliazione, mentre lunedì 6 gennaio, Epifania del Signore, santa messa alle ore 9,30 e alle ore 11.

Il vescovo monsignor Sorrentino il giorno di Natale presiederà alle ore 11,15 la messa nella concattedrale di Santa Maria Assunta di Nocera Umbra e alle ore 18 la santa messa nella concattedrale di Sant’Agostino a Foligno, dove il 31 dicembre alle 17, celebrerà anche il Te Deum e l’1 gennaio alle 18 la Messa la Giornata mondiale della pace. Infine, il 6 gennaio, monsignor Sorrentino celebrerà la messa alle 10.30 nella Basilica di San Francesco.

Città di Castello – Solenne apertura dell’Anno Santo sabato 28 dicembre in Cattedrale

Nella “Spes non confundit”, Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’anno 2025 papa Francesco ha stabilito che, dopo l’apertura della Porta Santa in San Pietro il 24 dicembre, la domenica successiva “in tutte le cattedrali e concattedrali, i Vescovi diocesani celebrino la santa Eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare.”
Durante l’Anno Santo, che nelle Chiese particolari terminerà domenica 28 dicembre 2025, si abbia cura che il Popolo di Dio possa accogliere con piena partecipazione sia l’annuncio di speranza della grazia di Dio sia i segni che ne attestano l’efficacia.

Nella diocesi di Città di Castello sabato 28 dicembre alle 18.30 l’apertura dell’anno giubilare avverrà con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini con la presenza del clero diocesano (saranno sospese le celebrazioni pomeridiane in diocesi).
Per l’occasione sarà possibile pregare dinanzi al crocifisso da cui santa Veronica Giuliani ricevette il dono delle stigmate conservato nel monastero delle cappuccine.

Il Vescovo di Città di Castello ricorda che il Giubileo dell’anno 2025 porta il titolo “Pellegrini di Speranza”. L’essere pellegrini ricorda a noi creature la dimensione precaria del cammino, per la quale si apprende l’essenziale e in cui ci si spoglia dl superfluo, così da permettere un andare verso la meta che, in questo caso è, compagna di viaggio, guida esperta e solidale, orizzonte che attira lo sguardo e porto sicuro per un approdo di pace. Questa Speranza è la persona stessa di Gesù, il Figlio di Dio, che per noi si è chinato sulle nostre fatiche e per noi ha offerto la sua stessa vita nel sacrificio della Croce. Vita offerta che, per l’amore con cui è stata donata, vince la morte e diviene il segno eterno della nostra Speranza.
Durante l’anno del Giubileo in diocesi sarà possibile lucrare l’indulgenza plenaria nella chiesa Cattedrale dei santi Florido ed Amanzio e presso la Basilica di Canoscio. I fedeli, “pellegrini di speranza”, potranno ottenere l’indulgenza intraprendendo un pellegrinaggio verso questi luoghi prendendo parte a un momento di preghiera, la celebrazione eucaristica e accedendo al Sacramento della riconciliazione.

Perugia – concerto di beneficenza Pro Terra Santa

Domenica 29 dicembre alle ore 18 presso la basilica di San Pietro in Perugia, si terrà il concerto di beneficenza di fine anno Pro Terra Santa, sostenuto e organizzato dalle Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e dall’associazione Santo Sepolcro Foligno.
La raccolta fondi sarà destinata ai bambini e ai ragazzi della scuola Terra Santa School di Gerico.
Parteciperanno al concerto il Coro da camera Canticum Novum di Solomeo e dall’ orchestra OTC Ensemble, diretti dal maestro Fabio Ciofini.
I solisti saranno: Lorenzo Fabiani e Sara Montani violini, Federico Micheli viola, Alessandra Montani violoncello, Daniela Scaletti pianoforte.
Il concerto sarà un viaggio avvincente, coinvolgente e allo stesso tempo rassicurante, quello nel quale si è condotti attraverso l’ascolto delle partiture in programma.
Un “viaggio dell’anima “, citando l’autore stesso Ola Gjeilo, quarantaseienne norvegese, da sempre appassionato e particolarmente prolifico pianista e compositore di musica corale.
Il suo modo di scrivere è spontaneo, ricco di molteplici e varie influenze: dal classico, non mancano citazioni bachiane, al jazz, alla musica da film. Le atmosfere ora rarefatte, ora intime, ora manifeste, i dialoghi, ora serrati, ora dialetticamente distesi tra voci e strumenti, assicurano un cammino intenso e ascendente verso la gioia e il miracolo della vita.
Il presidente dell’associazione P. Giuseppe Battistelli (OFM ) si augura che “In questo periodo delle festività natalizie, la nostra anima possa correre veloce verso i più bisognosi, al fine di sostenere chi soffre e in particolare i bambini e ragazzi della scuola Terra Santa School di Gerico”.
Per informazioni e prenotazioni
Associazione Santo Sepolcro Foligno ETS
E mail: associazione@santosepolcroets.it
Sito: www.santosepolcrofolignoets.it

Perugia – la Chiesa diocesana si prepara al Santo Natale di avvio Giubileo

Quest’anno il Natale acquista un significato particolare con l’avvio del Giubileo. Nelle Diocesi di tutto il mondo l’Anno Santo si aprirà domenica 29 dicembre, a Perugia l’appuntamento è in Piazza Italia alle 10.30: l’arcivescovo Ivan Maffeis convoca la comunità per un momento di ascolto della città. Insieme si andrà quindi in Cattedrale, dove alle ore 11 verrà celebrata la S. Messa
A Città della Pieve, il Vescovo presiederà la S. Messa alle 18; la celebrazione sarà preceduta anche in questo caso da un momento di ritrovo presso il Monastero di Santa Lucia, per recarsi poi insieme nella Concattedrale.
Sempre domenica 29, alle ore 15, è prevista una celebrazione anche nel Carcere di Capanne, con il conferimento della Cresima da parte dell’Arcivescovo ad una giovane donna.
All’Anno Santo è dedicata la Lettera pastorale mons. Maffeis con il titolo “Sentieri di speranza”.

La Veglia natalizia dei giovani con un ragazzo cristiano di Betlemme e una ragazza ebrea
I giovani sono i protagonisti della Veglia natalizia diocesana, in programma giovedì 19 dicembre, alle 20.45, in Cattedrale. L’ascolto dei conflitti che insanguinano interi popoli si farà preghiera e disponibilità a farsi, insieme e ciascuno nel proprio contesto, “Messaggeri di pace”. «Pregheremmo insieme per la pace: una pace che nasce quando le persone si incontrano e si rispettano», sottolinea mons. Maffeis nell’invitare giovani e adulti alla Veglia, annunciando che «in questa prospettiva di speranza, porteranno la loro testimonianza Nihad, ragazzo cristiano di Betlemme e Maria Yael, ragazza ebrea. Insieme – ribadisce l’arcivescovo – si può essere “Messaggeri di pace”».

Le celebrazioni natalizie
Nella cattedrale di San Lorenzo l’arcivescovo Maffeis martedì 24 dicembre, presiede la Santa Messa nella Notte di Natale alle ore 24, preceduta alle 23.15 dalla preghiera dell’Ufficio delle Letture
Mercoledì 25 dicembre, alle ore 11, sarà il parroco, don Marco Briziarelli, a presiedere la celebrazione del giorno di Natale in Cattedrale, mentre il Vescovo celebrerà nella residenza per anziani di Fontenuovo.
Martedì 31 dicembre, alle ore 18, la celebrazione con il Canto del Te Deum di ringraziamento e mercoledì 1° gennaio, alle ore 18, la celebrazione del Veni Creator.

Domenica 5 gennaio, alle ore 15.30, la tradizionale Sacra rappresentazione dell’arrivo dei Magi, con inizio in piazza Italia alle 15.30 e l’avvio verso Piazza IV Novembre.
Ad animarla sarà la comunità parrocchiale di San Sisto che organizzerà il corteo in costumi d’epoca con cavalli e cammello percorrendo corso Vannucci fino a piazza IV novembre dove si terrà una rappresentazione della storia dei Magi prima di fare ingresso in cattedrale per l’adorazione e presentazione dei doni alla Sacra Famiglia. Il tutto sarà allietato dalla Filarmonica “G. Verdi” di Spina (Marsciano). Quest’anno la Sacra rappresentazione ha per titolo: “Arrivano i Magi, pellegrini di Speranza” richiamandosi al tema del Giubileo 2025 che papa Francesco ha voluto dedicare alla Speranza.
Lunedì 6 gennaio, alle ore 11, l’Arcivescovo presiederà in Cattedrale la celebrazione dell’Epifania del Signore.

Azioni di Carità
Anche la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve si prepara al Santo Natale con celebrazioni ed eventi che non distolgono lo sguardo da quanto le accade intorno, soprattutto non dimentica le persone in gravi difficoltà e solitudine. Basti pensare alla campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Se le donazioni potessero parlare” promossa dalla Caritas diocesana nel periodo di Avvento-Natale a sostegno degli interventi caritativi per migliaia di famiglie, «sapendo che anche la più piccola azione caritativa – scrive l’arcivescovo Ivan Maffeis – genera a livello sociale un incredibile effetto moltiplicatore». Non mancano neppure le diverse iniziative di solidarietà e condivisione organizzate in parrocchie, comunità religiose, strutture di accoglienza e famiglie nelle festività natalizie, come il “Pranzo di Natale” offerto dall’arcivescovo presso la Mensa “Don Gualtiero” a quanti tutto l’anno usufruiscono dei servizi Caritas e a chi vivrebbe il Natale in solitudine.

Terni – il vescovo Soddu visita i malati dell’ospedale in occasione del Natale

In occasione del Natale, il 17 dicembre, il vescovo Francesco Antonio Soddu ha fatto visita ai malati e operatori sanitari dell’ospedale Santa Maria di Terni. La mattinata è cominciata con l’incontro con la dirigenza, l’amministrazione e risorse umane, i tecnici dell’azienda ospedaliera per uno scambio augurale e una benedizione. Quindi è proseguita con la visita all’interno del nosocomio, dove il vescovo Soddu, ha visitato il dipartimento di medicina nucleare e di diagnostica, la radioterapia oncologica, il centro Salute Donna, i reparti di Oncologia, Urologia, Endocrinologia e Diabetologia, Medicina Interna, Cardiologia, Pediatria e Neonatologia, il dipartimento Cardo Toraco Vascolare.
Per ogni malato il vescovo ha avuto parole di conforto e di incoraggiamento, augurando una pronta guarigione e un sereno Natale nella pace e gioia del Signore e assicurando assidue preghiere per tutti i malati. A tutti i malati, medici e operatori sanitari ha impartito la benedizione durante la visita. Ai medici e operatori sanitari ha rivolto parole di encomio per il lavoro e l’attenzione prestata ai malati, in particolare nei periodi che sono stati difficili dal punto di vista sanitario, ma soprattutto di sofferenza sotto l’aspetto umano. Particolamente festoso e gioioso l’incontro con i bambini nel reparto di pediatria e con le puerpere e i loro bimbi nati da pochi giorni.

Città di Castello – Incontro pubblico della scuola diocesana di teologia sul Giubileo

Giovedì 19 dicembre, alle ore 21, la scuola di formazione teologica “Cesare Pagani” promuove un approfondimento esteso all’intera cittadinanza con il sociologo Paolo Montesperelli che tratterà il tema “Il grido degli scartati. Il giubileo e le ‘nuove’ povertà”. L’incontro si terrà nel salone santo Stefano a piano terra del palazzo vescovile in piazza Gabriotti a Città di Castello.
Proprio nei giorni scorsi papa Francesco ha diffuso il Messaggio per la prossima Giornata Mondiale della Pace (che si celebrerà il 1 gennaio 2025).
Nel clima del Giubileo ormai vicinissimo il Papa invita a ricercare la giustizia liberante di Dio su tutta la terra. Francesco – tra l’altro – propone di condonare il debito estero, eliminare la pena di morte e istituire un Fondo mondiale per sradicare la fame nel mondo.

Perugia – progetto “Semi di Carità” a sostegno della Giustizia riparativa. Il direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli: «Al centro l’uomo e il desiderio di dare una nuova possibilità a chi vive una situazione di fragilità relativa alla Giustizia»

«Condividere i risultati di un anno di cammino di un progetto non è un punto di arrivo, ma è un punto di partenza. Vedere cosa siamo riusciti a vivere con tutte le realtà coinvolte, oggi qui rappresentate, è iniziare subito a pensare quello che sarà il futuro. Non possiamo permetterci di fermarci su questa riflessione così bella e così importante che ci ha accompagnato in un progetto che è stato generativo oltre l’immaginario, generando tante occasioni e progetti, anche in piccoli ambiti, che stiamo portando avanti con passione e non limitati ad una serie di azioni messe in atto incontro dopo incontro. E’ la passione e il desiderio di continuare il prossimo anno ad ampliare diversi percorsi che hanno al centro la Giustizia riparativa e le pene alternative». A sottolinearlo è stato il direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli introducendo l’incontro di presentazione dei frutti-risultati del progetto “Semi di Carità” a sostegno della Giustizia riparativa, finanziato con fondi CEI 8xmille e dalla Fondazione di Carità San Lorenzo, l’ente operativo della Caritas diocesana; progetto avviato a fine 2023 e concluso a dicembre 2024.

Un progetto dal valore sociale, inclusivo e pedagogico molto apprezzato dalle realtà territoriali coinvolte tra cui il Carcere di Capanne, l’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Perugia (UDEPE), l’Istituto tecnico statale “A. Volta”, la Provincia e il Comune di Perugia, l’Ordine provinciale degli Avvocati, l’Associazione Avvocati di Strada, le Edizioni Frate Indovino (EFI), l’Associazione Perugina di Volontariato (APV). Un incontro di “restituzione” del primo anno di “Semi di Carità” che ha fruttato l’inserimento di due detenuti come operatori di due opere segno della Caritas, l’incontro con studenti dell’Istituto “A. Volta”, il coinvolgimento degli insegnanti di religione cattolica nel percorso sia sulla Giustizia riparativa che sulle misure alternative alle pene in comunità, gli incontri di sensibilizzazione-informazione con i volontari dei Centri di ascolto parrocchiali, con la cittadinanza e con i decisori politico-istituzionali per una concreta maggiore programmazione degli obiettivi a supporto della stessa Giustizia riparativa.

Tra gli intervenuti Maurizio Santantoni, presidente della Fondazione di Carità San Lorenzo, realtà che gestisce i progetti promossi dalla Caritas diocesana, evidenziando «il forte ruolo educativo del progetto che ha coinvolto anche numerosi studenti». Santantoni non ha tralasciato «la gestione amministrativa-contabile di questo progetto, come di tutti gli altri, improntata sul tema della trasparenza, della tracciabilità dei contributi che arrivano a vario titolo dall’8xmille e dai diversi donatori a cui va la nostra gratitudine. Come c’è da ringraziare gli operatori e il personale dipendente della nostra Fondazione, che ben al di là del ruolo di dipendenti si spendono con gratuità in questo progetto dedicando molte ore di volontariato, perché si respira un’atmosfera di amicizia e di fraternità che qualche volta non considera l’orologio e il calendario».

Molto interessanti gli interventi dei “protagonisti” di “Semi di Carità”, testimoni e referenti dei “frutti raccolti” e “restituiti” in meno di due ore d’incontro: da Alfonso Dragone referente area progetti della Caritas a Simona Bianconi, referente City Farm, Laboratorio di Ecologia Integrale (piccola fattoria cittadina) e da Agnese Strappaghetti, social media manager delle Edizioni Frate Indovino a Sara Capponi, consulente legale della Caritas, da Lorena Fabretti, volontaria Centro di Ascolto parrocchiale e membro dell’associazione Avvocati di Strada, a Silvia Bagnarelli, assistente sociale e responsabile del Centro di ascolto diocesano della Caritas, agli insegnanti di religione dell’Istituto “A. Volta” Silvana Lentini e Anselmo De Toni, che hanno raccontato come i loro studenti si sono lasciati attrarre dal progetto parlandone alla cena dei “cento giorni” dall’esame di maturità con gli altri docenti. Sono intervenuti anche la direttrice del Carcere di Capanne Antonella Grella, l’economista Pierluigi Grasselli, coordinatore dell’Osservatorio diocesano sulle povertà e l’inclusione sociale, e il consigliere comunale e provinciale di Perugia Riccardo Vescovi. Tutti loro hanno evidenziato il «riflesso positivo» che “Semi di Carità” ha sia per la realtà carceraria sia per le Istituzioni e la comunità locale, perché si tratta di un progetto di «riscatto e recupero sociale e lavorativo non indifferente».

I risultati di questo progetto, presentati da Alfonso Dragone, evidenziano i due percorsi di accompagnamento personalizzati di misure alternative alla detenzione (art. 21 OP), che hanno visto protagonisti una detenuta e un detenuto, coinvolgendo 74 volontari di due opere segno Caritas, la Mensa “Don Gualtiero” e la City Farm (quest’ultima visitata da nove scuole per un totale di 514 bambini accolti). Significativo anche il percorso formativo interno sulla Giustizia riparativa e misure alternative, illustrato da Sara Capponi e Silvia Bagnarelli, rivolto a 60 volontari di 19 Centri di ascolto parrocchiali, così anche l’attività di sensibilizzazione della comunità coinvolgendo 50 insegnanti di religione e 100 studenti di scuola superiore, oltre all’innovativo e importante coinvolgimento di 30 policy maker e decision maker e 20 enti-istituzioni coinvolte, realizzando 9 eventi di sensibilizzazione.

A sintetizzare gli interventi, a margine dell’incontro, è stato il direttore della Caritas don Marco Briziarelli: «Alla luce di tutti questi preziosi interventi che hanno animato questa “restituzione” di progetto, vediamo proprio come al centro ci sia l’uomo, la persona e il desiderio di poter dare una nuova possibilità, una nuova vita a tutti coloro che si trovano in una situazione di difficoltà e di fragilità relativa alla giustizia. Si può sbagliare, si può ripartire, si può ristorare questa Giustizia riparativa, che in inglese si dice restorative justice, perché si possa ritrovare un nuovo percorso che porti di nuovo alla crescita del bene comune. Cammini che possano dare una nuova vita a tante situazioni, a tante difficoltà nelle quali potremmo trovarci ognuno di noi».

A cura di Riccardo Liguori /