“Chiara di Assisi insegna anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, che cosa significa rimanere in Cristo”. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale umbra, monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, martedì 11 agosto durante l’omelia in occasione della celebrazione eucaristica per la solennità di Santa Chiara da lui presieduta e concelebrata dal vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino. Nella Basilica di Assisi dedicata alla Santa erano presenti le autorità civili e militari, il clero diocesano e i fedeli che hanno partecipato con grande spirito di devozione.
Monsignor Boccardo, riflettendo sulla vita e le opere della Santa, ha spiegato che “per lei rimanere in Cristo ha significato la scelta cosciente e risoluta della povertà. I privilegi della sua famiglia aristocratica, l’opposizione dei suoi, i rischi della folle avventura in cui si impegnava, nulla ha potuto flettere la sua determinazione e il suo coraggio. Non aveva altro desiderio che vivere per amore di quel Signore che povero alla sua nascita fu posto in una greppia, povero visse sulla terra e nudo rimase sulla croce. La vita altissima in povertà ed umiltà – ha aggiunto il presidente della Conferenza episcopale umbra – conduce Chiara a scoprire il tesoro nascosto nel più intimo di se stessa. La perla del Regno basta a colmare la sua attesa e a rivestirla di bellezza. Come lampada che arde e illumina, Chiara permane davanti al crocifisso che ha parlato a Francesco. Il suo sguardo su Gesù la apre all’immensa compassione di Dio per l’umanità e così si scopre sorella e madre. La preghiera non la richiude su se stessa, ma le dischiude la verità di Dio che è comunione e condivisione. L’amore appassionato di Chiara per la persona di Gesù, il suo essere radicata in lui fa sgorgare il lei uno stupore e un’azione di grazie ininterrotti. Tutta la sua esistenza è percorsa da una chiamata a benedire, lodare, riconoscere il suo Signore”.
La celebrazione è proseguita con l’offerta dei doni da parte del sindaco di Assisi Stefania Proietti. Oltre ai fiori, precedentemente posti sulla tomba di Santa Chiara, e ai ceri è stata consegnata un’offerta dell’amministrazione comunale per sostenere la manutenzione della Basilica.
Al termine della cerimonia il vescovo Sorrentino ha evidenziato che tra Assisi e l’Umbria c’è un rapporto speciale. “Assisi – ha detto – guarda al mondo e attrae il mondo, ma con l’Umbria ha un rapporto di intimità. La santità francescana e clariana hanno segnato tutte le sue parti e tutte le sue zolle. Sentiamo il privilegio assisano, ma soprattutto la responsabilità di essere a servizio di questo grande carisma che deve essere testimoniato alla Chiesa e deve essere fatto anche in sinergia di comunione con tutte le chiese sorelle dell’Umbria”.
Domani, mercoledì 12 agosto sarà un’altra giornata importante per la città serafica che celebra il patrono San Rufino. Nella cattedrale sono previste le celebrazioni delle ore 8 e quella solenne delle ore 11 presieduta dal vescovo Sorrentino che sarà trasmessa in diretta da Maria Vision (in streaming all’indirizzo https://www.mariavision.it/maria-vision-italia e al canale 602 del digitale terrestre) e sulla pagina Facebook Diocesi Assisi-Nocera-Gualdo. In serata alla 21 sempre in cattedrale si terrà il concerto in onore del Santo Patrono a cura della Cappella musicale di San Rufino.